dio e la teologia
Inviato: 06/08/2012, 8:26
in questo mondo stracolmo di dolore e sofferenza, il silenzio di Dio di fronte al male, rappresenta forse il più grande problema di due millenni di teologia?
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Credo che sia stata la motivazione principale del cominciare a credere in Dio da parte dell'uomo di 40.000 anni fa e la motivazione principale per non crederci dall'illuminismo ad oggi...gea1984 ha scritto:in questo mondo stracolmo di dolore e sofferenza, il silenzio di Dio di fronte al male, rappresenta forse il più grande problema di due millenni di teologia?
è come giocare a ping pong ..credere ho non credere ..Mario70 ha scritto:Credo che sia stata la motivazione principale del cominciare a credere in Dio da parte dell'uomo di 40.000 anni fa e la motivazione principale per non crederci dall'illuminismo ad oggi...gea1984 ha scritto:in questo mondo stracolmo di dolore e sofferenza, il silenzio di Dio di fronte al male, rappresenta forse il più grande problema di due millenni di teologia?
Pensa, invece, che per Kant, proprio l'esitenza del male e dell'ingiustizia nel mondo, impongono alla ragion pratica di postulare l'esistenza di Dio e della vita oltre la morte.Mario70 ha scritto:[
Credo che sia stata la motivazione principale del cominciare a credere in Dio da parte dell'uomo di 40.000 anni fa e la motivazione principale per non crederci dall'illuminismo ad oggi...
Caro citocromo voglio farti una domanda,se Dio e' uno spirito,quindi l'affermazione immagine e' somiglianzaCitocromo ha scritto:Io mi chiedo: come potremmo conoscere il male (di qualunque tipo) e sentire tutto il fastidio che ci dà, se non fossimo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, Sommo Bene, e orientati a Lui? La riflessione teologica ha raggiunto il culmine in questa audace affermazione di Tommaso d'Aquino nella Summa contra Gentiles (III, 71): "Quia malum est, Deus est", ossia Dio esiste proprio perchè esiste il male. Non so voi, ma questa affermazione mi ha colpito molto e mi ha convinto, nonostante il discorso possa essere trattato in maniera più ampia.
Caro Citocromo perché pensi che io ho in mente ancora il concetto dei tdg ? Forse non mi sono spiegato...Citocromo ha scritto:Caro Ray, tu hai ancora in mente il concetto geovista di immagine e somiglianza. Dio non è uno spirito, ossia un essere dotato di corpo spirituale di forma ben definita, che prova sentimenti, ma puro Spirito, ossia altro dalla materia e dal mondo materiale. Inoltre, in questo caso (nella concezione geovista) è meglio dire che Dio è ad immagine dell'uomo, non viceversa.
Ad immagine e somiglianza di Dio significa che l'uomo è una persona, non una cosa, un essere dotato di intelligenza, dignità e libertà. L'uomo è stato creato da Dio, Sommo Bene, ragion per cui è orientato al Bene, desidera il Bene e il suo cuore è inquieto finchè non riposa in questo Bene. In virtù di ciò il male viene avvertito dall'uomo come contraddizione, disagio, fastidio, ossia contrario alla sua aspirazione al Bene. Ecco, perchè quia malum est, Deus est: "Il male non ci sarebbe se non esistesse l'ordine del bene, la cui privazione costituisce il male. Ma tale ordine non esisterebbe, se non esistesse Dio" (Summa contra Gentiles, III, 71,7).
A immagine e somiglianza tu vedi questa frase solo in un senso,non vedi in queste parole... immagine e somiglianza un pensiero o modo di agire o di fare anche se in piccolo di noi uomini uguale a Dio ,se noi a volte agiamo male ,e perché siamo simili a Dio ?Ad immagine e somiglianza di Dio significa che l'uomo è una persona, non una cosa, un essere dotato di intelligenza, dignità e libertà.
pavel43 ha scritto:Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza.Compresa la libertà.
Possiamo usare la libertà per realizzare sempre meglio questa somiglianza.
Oppure scegliere delle alternative.
Saremo noi a perdere tale somiglianza.
Questo è davvero molto interessante :). Potresti approfondire un po' la questione? Gli antichi quindi non si ponevano il problema "Se Dio esiste, perché c'è il male?"? E se non se lo ponevano, perché? E che cosa è poi mutato nella società? Che cosa significa che "ha bandito il male"? Ogni società aborrisce ciò che crede sia male, quindi qual'è la novità della società contemporanea? Tutto questo è davvero affascinante...Trianello ha scritto:Pensa, invece, che per Kant, proprio l'esitenza del male e dell'ingiustizia nel mondo, impongono alla ragion pratica di postulare l'esistenza di Dio e della vita oltre la morte.Mario70 ha scritto:[
Credo che sia stata la motivazione principale del cominciare a credere in Dio da parte dell'uomo di 40.000 anni fa e la motivazione principale per non crederci dall'illuminismo ad oggi...
Diciamo, comunque, che gli antichi riuscivano meglio a cogliere il "senso" del male di quanto non ci riescano i contemporanei, che vivono in una cultura ed in una società anestetizzata, che ha bandito il male dal proprio orizzonte teoretico... e quindi se ne scandalizzano quando ci sbattono la faccia.