Le religioni? Tutte fondamentaliste, anche quella cattolica.

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agabo
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Le religioni? Tutte fondamentaliste, anche quella cattolica.

Messaggio da agabo »

Germania, chi non versa l’8×1000 non è cattolico. Niente sacramenti
E' la dura presa di posizione assunta dalla Conferenza episcopale con l'avallo del Vaticano in risposta alla fuga dei cattolici tedeschi dal pagamento del contributo. A partire da lunedì chiunque dichiarerà la sua uscita dalla comunità ecclesiastica di appartenenza, risparmiandosi così il pagamento dell'8 per mille, si porrà al di fuori della comunità
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La carità, si sa, è una delle virtù teologali e così affidandosi a questo dogma la chiesa tedesca ha pensato che chi non dona non merita di appartenere alla comunità. Chi decide di uscire dalla comunità per non versare l’8 per mille alla Chiesa non è più cattolico e non può avere accesso ai sacramenti, compreso il funerale religioso. E’ la dura presa di posizione assunta dalla Conferenza episcopale della Germania con l’avallo del Vaticano in risposta alla fuga dei cattolici tedeschi dal pagamento del contributo. A partire da lunedì prossimo chiunque dichiarerà la sua uscita dalla comunità ecclesiastica di appartenenza, risparmiandosi così il pagamento dell’8 per mille, si porrà al di fuori della Chiesa cattolica. Nel documento reso noto a Berlino si sottolinea che l’uscita formale dalla Chiesa costituisce “una grave mancanza nei riguardi della comunità ecclesiale”.

“Chi per qualunque motivo dichiara davanti all’autorità civile la propria uscita dalla Chiesa”, è scritto nel documento, “viene meno all’obbligo di appartenenza alla comunità ecclesiastica e a quello di consentire alla Chiesa con il suo contributo finanziario di assolvere alle proprie mansioni”. Chi non paga l’8 per mille non verrà più considerato cattolico e non potrà dunque più avere accesso ai sacramenti, come la confessione, l’eucarestia, né potrà più essere padrino di battesimo. In caso di morte, poi, gli verrà negato il funerale religioso, anche se non verrà automaticamente scomunicato. Con questa misura la Chiesa cattolica cerca di arginare il crescente rifiuto di contribuire al suo sostentamento, ai quali basta una semplice dichiarazione alla cancelleria di un tribunale per essere esentati dal pagamento. Negli ultimi tempi il fenomeno ha assunto grazie alla crisi una dimensione sempre più considerevole, anche per i credenti di fede evangelica, che per risparmiare decidono di uscire dalla Chiesa di appartenenza.

Finora le conseguenze sul piano ecclesiastico erano praticamente nulle, mentre adesso chi esce si vedrà rifiutare ogni tipo di sacramento. Dal 1990 in poi oltre 100mila tedeschi all’anno hanno voltato le spalle alla Chiesa cattolica, mentre nel 2011 è stato toccato il record di 126.488 autoesclusioni. Per tentare di arginare il fenomeno la Chiesa cattolica intende agire in futuro anche in maniera attiva, inviando a chiunque ha dichiarato al tribunale la propria uscita una lettera di invito a parlarne con il proprio parroco. Nel colloquio si cercherà di convincere l’eventuale pecorella smarrita a ripensarci e a tornare all’ovile.

FONTE: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... ti/359553/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Achille
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Messaggio da Achille »

Non vedo cosa ci sia di sensazionale in questo fatto. Se una persona dichiara di non voler essere più cattolica, o di non voler più appartenere ad una certa religione, non vedo perché poi dovrebbe avere in qualche modo parte ai riti e alle cerimonie di tale religione.
Mi sembra giusto.

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polymetis
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Messaggio da polymetis »

E' vero, chi dichiara ufficialmente allo stato di non essere cattolico (perché è questo che bisogna fare per evitare di pagare la tassa di sostentamento alla propria confessione prevista in Germania), automaticamente non dovrebbe più chiedere di poter usufruire dei servizi dati dalla religione della quale ha dichiarato di non far parte. La logica è perfetta, tuttavia ho una perplessità.

Dal punto di vista della logica umana...

Sappiamo che in tempi di crisi alcune persone potrebbero non voler pagar questa tassa perché sono povere, ed in questo caso, decidere di non dar loro il funerale perché si sono dichiarate non cattoliche sarebbe ingenuo, in quanto l'hanno fatto solo spinte dalla povertà e non dalla perdita della fede.
Detto questo, è un po' difficile impedire a queste persone di prendere la comunione, perché come fa a sapere il parroco, che neppure ti conosce, se la persona in fila per ricevere l'ostia ha pagato o meno questa tassa? E lo stesso si può dire degli altri sacramenti: se il pagamento o meno di questa tassa è coperto da privacy, in teoria una persona potrebbe continuare ad usufruire dei sacramenti come se niente fosse. In questo caso però lo farebbe con cattiva coscienza, cioè sapendo di mentire, e che non dovrebbe farlo.
O forse qui scatterebbe il dissenso ideologico, cioè quello di chi non si sente affatto in cattiva coscienza perché sa che...

Dal punto di vista della logica divina...

La Chiesa non può dare sacramenti solo dietro pagamento, nessun dogma lo dice, ergo, andare ad usufruirne infischiandosene di questa norma ecclesiastica locale non farebbe sentire con la coscienza sporca proprio nessun cattolico informato... Il quale al massimo guarderebbe con commiserazione la miopia dell'episcopato tedesco autore di questa norma, attendendo tempi migliori.

Dal punto di vista umano ancora però...

resta il fatto che il cattolico saprà bene che, per poter non pagare questa tasse, ha dovuto dichiarare di non far parte della Chiesa Cattolica...

Mi sembra dunque un argomento molto complesso, e sul quale non so bene cosa pensare.

In realtà, siccome al Fatto Quotidiano quotidiano non è che se ne intendano molto di ecclesiologia, bisognerebbe vedere come stanno esattamente le cose leggendo il documento tedesco...
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Mentalist
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Messaggio da Mentalist »

Devi pagare se vuoi pregare.
A me tanto normale non sembra.
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persia
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Messaggio da persia »

Achille Lorenzi ha scritto:Non vedo cosa ci sia di sensazionale in questo fatto. Se una persona dichiara di non voler essere più cattolica, o di non voler più appartenere ad una certa religione, non vedo perché poi dovrebbe avere in qualche modo parte ai riti e alle cerimonie di tale religione.
Mi sembra giusto.

Achille
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Premesso che vorrei esaminare tutto il documento originale, non credo che si escluda dai sacramenti chi dichiara di non far più parte della comunita' e sarebbe interessante sapere anche della "fuga" e se c'è, dalle altre confessioni.
Fosse equiparabile in percentuale, si potrebbe dedurne che la disposizione di legge circa l'otto per mille ha messo in difficolta' ulteriori chi, dalla crisi presente, è gia' gravato.
Certo che un articolo così esposto fa stappare spumante a chi non vede l'ora e non si risparmia scorrettezze pur d'affossare la chiesa e vendere più giornali.
Comunque aspettiamo notizie serie.
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Amalia
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Messaggio da Amalia »

MENTALIST ha scritto:Devi pagare se vuoi pregare.
A me tanto normale non sembra.
Il senso non è questo...pregare non costa nulla...si richiede il contributo dell'otto per mille per accedere ai sacramenti...giusto o sbagliato che sia.
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agabo
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Messaggio da agabo »

Achille Lorenzi ha scritto:Non vedo cosa ci sia di sensazionale in questo fatto. Se una persona dichiara di non voler essere più cattolica, o di non voler più appartenere ad una certa religione, non vedo perché poi dovrebbe avere in qualche modo parte ai riti e alle cerimonie di tale religione.
Mi sembra giusto.

Achille
Caro Achille, mi pare che tu faccia un po' di confusione. I fatti li hai messi, almeno in parte, in ordine inverso:

1. Non è che non si consideri più cattolico soltanto uno che "dichiari" di non volerlo più essere, ma è la chiesa che non considera più suo membro:

"Chi non paga l’8 per mille non verrà più considerato cattolico e non potrà dunque più avere accesso ai sacramenti, come la confessione, l’eucarestia, né potrà più essere padrino di battesimo. In caso di morte, poi, gli verrà negato il funerale religioso, anche se non verrà automaticamente scomunicato.

Vale a dire, sia chi dichiara di non essere più un cattolico sia chi, pur essendolo, non destina alla chiesa cattolica il suo 8X1.000! di conseguenza:

2. In quale parte delle Scritture vige una regola del genere? E se tale regola è messa in atto dalla chiesa, questa dimostra d'essere una chiesa fondamentalista perchè di fatto "scomunica" (il termine usato non è questo, ma l'interdizione dai sacramenti!) coloro che non si attengono alle sue regole.
Ergo, una chiesa intollerante e fondamentalista!
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

Amalia ha scritto:
MENTALIST ha scritto:Devi pagare se vuoi pregare.
A me tanto normale non sembra.
Il senso non è questo...pregare non costa nulla...si richiede il contributo dell'otto per mille per accedere ai sacramenti...giusto o sbagliato che sia.

detto in questi termini è tutto sbagliato ..
che devo comperarmi anche la via per il paradiso ..???non credo ..!!!
mio marito fino a ieri era artigiano il famoso otto per mille ..variava di anno in anno cambiato ..nelle varie associazioni ..che ci sono nel mio paese..
dico io se quell'anno invece della chiesa era l'A.V.I.S. O A.D.I.O...cosa comporterebbe tutto questo???..che non essendo riconosciuta come contriduente annuario ..non ho nessun diritto?? domani di ricevere un sacramento o di ricevere una donazione di sangue o di un organo..???
scusate la mia ignoranza ma ho capito questo!!!..formulo la mia domanda forse non da intelligente ..mettendo altre associazioni che ricevono tale contributo!!!
ma qualcuno spieghi!!! :ok: :fiori e bacio:
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agabo
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Messaggio da agabo »

Brambilla Bruna ha scritto:
Amalia ha scritto:
MENTALIST ha scritto:Devi pagare se vuoi pregare.
A me tanto normale non sembra.
Il senso non è questo...pregare non costa nulla...si richiede il contributo dell'otto per mille per accedere ai sacramenti...giusto o sbagliato che sia.

detto in questi termini è tutto sbagliato ..
che devo comperarmi anche la via per il paradiso ..???non credo ..!!!
mio marito fino a ieri era artigiano il famoso otto per mille ..variava di anno in anno cambiato ..nelle varie associazioni ..che ci sono nel mio paese..
dico io se quell'anno invece della chiesa era l'A.V.I.S. O A.D.I.O...cosa comporterebbe tutto questo???..che non essendo riconosciuta come contriduente annuario ..non ho nessun diritto?? domani di ricevere un sacramento o di ricevere una donazione di sangue o di un organo..???
scusate la mia ignoranza ma ho capito questo!!!..formulo la mia domanda forse non da intelligente ..mettendo altre associazioni che ricevono tale contributo!!!
ma qualcuno spieghi!!! :ok: :fiori e bacio:
Cara Bruna,
pur non essendo un cattolico, ho ancora la voglia di credere, per rispetto dei fedeli cattolici, che io abbia capito male, o che l'articolista abbia preso un abbaglio, ma in queste cose non sono io che possa dire qualcosa.
Dò ancora il beneficio del dubbio perchè, diversamente la cosa sarebbe non solo assurda e immorale, ma addirittura ridicola.
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Messaggio da Amalia »

Innanzitutto mi pare che Germania ed Italia abbiano normative differenti a riguardo...ma non conosco in dettaglio come funziona da loro. Polymetis nella sua riflessione ad inizio thread ha accennato al fatto che si tratta di una "tassa" in più mentre in Italia è lo Stato che si "leva di tasca" una parte di tasse (otto per mille) che gli spetterebbe comunque. Senza contare che per quel che ne sapevo io l'otto per mille se non diversamente specificato non torna allo Stato ma và alla confessione che ha ricevuto più sottoscrizioni, quindi da noi praticamente la CC.

Inoltre da quel che deduco dalla pagina del Governo Italiano http://www.governo.it/Presidenza/USRI/c ... ndice.html la ripartizione dell'otto per mille del gettito IRPEF riguarda solo le confessioni religiose che hanno un'intesa con lo Stato approvata dalla legge (e usufruiscono di agevolazioni fiscali sulle donazioni che ricevono entro un certo importo). Per quel che riguarda le varie associazioni, ONLUS, etc. esiste il cinque per mille che si può scegliere e cambiare di anno in anno e non c'entra la religione.http://www.5-per-mille.it/

Spero di aver capito bene :fiori e bacio:
Ultima modifica di Amalia il 22/09/2012, 14:15, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Mentalist »

Amalia ha scritto:
MENTALIST ha scritto:Devi pagare se vuoi pregare.
A me tanto normale non sembra.
Il senso non è questo...pregare non costa nulla...si richiede il contributo dell'otto per mille per accedere ai sacramenti...giusto o sbagliato che sia.

Ovviamente la mia era un' ironica sintesi.
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Messaggio da Mentalist »

Questo apparentemente grottesco impasse sembrebrebbe causato dalle regole tedesche in merito al finanziamento alle religioni.

Sembra che in automatico un cattolico, evangelico, ecc... debba versare la sua quota allo stato che la trasmette alla religione di cui uno si dichiara fedele.
Quindi per evitare di pagare la tassa l 'unica via sarebbe quella di dichiararsi ateo o non seguace di una religione organizzata e riconosciuta dallo stato.

In Italia il sistema è diverso, abbiamo l'otto per mille, e per non versarlo alla Chiesa Cattolica basta indicarlo in sede di dichiarazione dei redditi senza essere costretti a fare abiura delle proprie convinzioni religiose.

Purtoppo questo episodio spiacevole, sempre se appurato, è il frutto del legame a doppio filo che tutte le religoni intessono con la politica al fine di racimolare quattrini.
Un bel pastrocchio che non giustifica comunque la scelta della chiesa tedesca, sicuramente consapevole del fatto che i nuovi "apostati" potrebbere essere solo persone che pur credendo in Cristo e Pietro non vogliono pagare un tributo.

Il messaggio che io ricevo è che il benessere economico viene prima di quello spirituale.
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

Brambilla Bruna ha scritto:
Amalia ha scritto:
MENTALIST ha scritto:Devi pagare se vuoi pregare.
A me tanto normale non sembra.
Il senso non è questo...pregare non costa nulla...si richiede il contributo dell'otto per mille per accedere ai sacramenti...giusto o sbagliato che sia.

detto in questi termini è tutto sbagliato ..
che devo comperarmi anche la via per il paradiso ..???non credo ..!!!
mio marito fino a ieri era artigiano il famoso otto per mille ..variava di anno in anno cambiato ..nelle varie associazioni ..che ci sono nel mio paese..
dico io se quell'anno invece della chiesa era l'A.V.I.S. O A.D.I.O...cosa comporterebbe tutto questo???..che non essendo riconosciuta come contriduente annuario ..non ho nessun diritto?? domani di ricevere un sacramento o di ricevere una donazione di sangue o di un organo..???
scusate la mia ignoranza ma ho capito questo!!!..formulo la mia domanda forse non da intelligente ..mettendo altre associazioni che ricevono tale contributo!!!
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Agabo ha scritto
Cara Bruna,
pur non essendo un cattolico, ho ancora la voglia di credere, per rispetto dei fedeli cattolici, che io abbia capito male, o che l'articolista abbia preso un abbaglio, ma in queste cose non sono io che possa dire qualcosa.
Dò ancora il beneficio del dubbio perchè, diversamente la cosa sarebbe non solo assurda e immorale, ma addirittura ridicola.
è quello che pensavo :triste: :ok: :fiori e bacio:
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Ad un mio amico, Antonio, è successa una cosa simile proprio con il Fatto Quotidiano. La cosa è molto più grave perché, mentre nel caso di una religione si tratta di questioni relative a credenze, riti e robe del genere, nel caso del Fatto Quotidiano si tratta di questioni serie, di notevole importanza, legate alla legalità, alla giustizia, alla distinzione netta tra bene e male, tra buoni e cattivi.

Tutti hanno diritto a sapere come stanno Veramente le cose.

Tutti hanno il diritto di essere informati sulla necessità di distruggere i cattivi e sull'imminenza di una resa dei conti: questo è, insomma, l'obiettivo primario di giornalisti alla Travaglio.

Il mio amico Antonio comprava quasi ogni giorno il Fatto Quotidiano, poi ha smesso. Forse perché, per chi non ha un lavoro fisso, è una spesa non indifferente o forse anche perché non ci credeva più tanto. Qualche volta voleva ricominciare a leggerlo ma siccome non era gratuito ha desistito. Ora io mi chiedo: visto che il cibo spirituale distribuito dal Fatto Quotidiano è molto più importante di quello distribuito dal Corpo Direttivo o dalla Chiesa Cattolica, perché questo cibo è accessibile solo pagando? Se, come diceva Antonio e come dice Marco, il Fatto Quotidiano è l'unico giornale che scrive la Verità, perché far pagare persino la Verità? Perché privare Antonio della sua Torre di Guardia? Solo per una questione di soldi? Solo perché Antonio si è raffreddato un po'?

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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"1. Non è che non si consideri più cattolico soltanto uno che "dichiari" di non volerlo più essere, ma è la chiesa che non considera più suo membro:

"Chi non paga l’8 per mille non verrà più considerato cattolico e non potrà dunque più avere accesso ai sacramenti, come la confessione, l’eucarestia, né potrà più essere padrino di battesimo. In caso di morte, poi, gli verrà negato il funerale religioso, anche se non verrà automaticamente scomunicato.

Vale a dire, sia chi dichiara di non essere più un cattolico sia chi, pur essendolo, non destina alla chiesa cattolica il suo 8X1.000! di conseguenza:"
Forse ti è sfuggito il senso dell'obiezione di Achille, perché parli del regime tedesco dando per scontato che sia come quello italiano.
Non è così: in Germania i fedeli di una Chiesa sono registrati nella loro appartenenza confessionale presso lo stato, e automaticamente, se sei in uno di questi registri statali che mostrano l'appartenenza ad una confessione, vieni tassato per mantenere la tua chiesa di appartenenza. Vale a dire che, in Germania, per non pagare questa tassa devi proprio dichiarare di non essere cattolico, o non essere luterano.
E' diverso in Italia, perché da noi non c'è un registro statale che elenchi chi è cattolico, né le tasse dei cattolici vengono automaticamente destinate dalla Chiesa Cattolica Italiana. Infatti un cattolico italiano se vuole può donare anche l'otto per mille ai Valdesi, per esempio. In Germania come ripeto la cosa è diversa: c'è un registro statale degli appartenenti ad una confessione, e vieni automaticamente tassato per dare il tuo contributo a quella Chiesa in quanto cattolico, o luterano. Dunque per non pagare quella tassa devi proprio andare a dire allo stato che tu non sei parte di quella Chiesa. Da qui l'obiezione di Achille.

" In quale parte delle Scritture vige una regola del genere? "

Veramente noi non ci basiamo sulle Scritture, visto che esistiamo da prima delle Scritture, e dunque non avremmo potuto prendere le regole da esse neppure se l'avessimo voluto, poiché le precediamo cronologicamente. Il corpus neotestamentario attuale arriva alla sua forma definitiva nel IV secolo, e siccome noi c'eravamo da prima, è difficile sostenere che quello che crediamo debba stare in questi soli 27 libri, visto che gran parte della nostra dottrina precede il particolar articolo dottrinale chiamato "canone" il quale dice che i libri della Bibbia sono questi. Tale articolo di fede infatti è del IV secolo.
Questo continuo e stancante chiedere "Dove sta nelle Scritture" è una delle cose più divertenti con cui ho a che fare quando parlo coi protestanti, perché mostra tutta la loro ingenuità storica nel considerare il cristianesimo una religione del libro. E' il contrario: non è la Chiesa che si basa sulla Bibbia, è la Bibbia che si basa sulla Chiesa. Per le parti dogmatiche ovviamente, non per la disciplina locale, che può essere soggetta a fluttuazione.
"E se tale regola è messa in atto dalla chiesa, questa dimostra d'essere una chiesa fondamentalista perchè di fatto "scomunica" (il termine usato non è questo, ma l'interdizione dai sacramenti!) coloro che non si attengono alle sue regole.
Ergo, una chiesa intollerante e fondamentalista!"
Sono in disaccordo con questo provvedimento della Chiesa Cattolica Tedesca, ma, per favore, non confondiamo la Chiesa Cattolica con la Chiesa Cattolica Tedesca. Questo è un provvedimento locale, basato sulla legge tedesca, e non c'entra nulla con le dottrine della Chiesa Cattolica in generale, che sono quelle che valgono su tutti e 5 i continenti.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da Mentalist »

Sono in disaccordo con questo provvedimento della Chiesa Cattolica Tedesca, ma, per favore, non confondiamo la Chiesa Cattolica con la Chiesa Cattolica Tedesca. Questo è un provvedimento locale, basato sulla legge tedesca, e non c'entra nulla con le dottrine della Chiesa Cattolica in generale, che sono quelle che valgono su tutti e 5 i continenti.
Un provvedimento del genere non credo sia passato inosservato a Roma.
Praticamente chi non paga la sua quota non può ricevere la comunione.
E' incredile al limite dell' inverosimile, sembra di stare in Scientology.
Se le cose stessero davvero così sarebbe un clamoroso autogol, non solo per le gerachie tedesche ma pure per tutti i dirigenti "romani".
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Messaggio da polymetis »

Un provvedimento del genere non credo sia passato inosservato a Roma.
Non ne dubito, ma la cosa non ha alcuna rilevanza. Anche col placet di Roma è solo un provvedimento della Chiesa tedesca, non una dottrina della Chiesa.
Praticamente chi non paga la sua quota non può ricevere la comunione.
In quanto, per non pagare la tassa, devi andare a dichiarare all'anagrafe che non sei cattolico, e dunque, se non sei cattolico, non fai la comunione.
E' incredile al limite dell' inverosimile, sembra di stare in Scientology.
Che parallelo trovi?

Ad maiora
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Messaggio da agabo »

Non avendo altro materiale su cui basarmi, continuo a riflettere sull'articolo che ho postato:

"Chi decide di uscire dalla comunità per non versare l’8 per mille alla Chiesa non è più cattolico e non può avere accesso ai sacramenti, compreso il funerale religioso. E’ la dura presa di posizione assunta dalla Conferenza episcopale della Germania con l’avallo del Vaticano in risposta alla fuga dei cattolici tedeschi dal pagamento del contributo. A partire da lunedì prossimo chiunque dichiarerà la sua uscita dalla comunità ecclesiastica di appartenenza, risparmiandosi così il pagamento dell’8 per mille, si porrà al di fuori della Chiesa cattolica. "
"Chi decide di uscire dalla comunità per non versare l’8 per mille alla Chiesa non è più cattolico e non può avere accesso ai sacramenti, compreso il funerale religioso."
Un fedele può avere le sue ragioni per non essere FORZATO a pagare questa tassa, ma la chiesa ha delle ragioni per scomunicare un suo fedele per questo motivo?
A quanto pare, la chiesa cattolica tedesca dice di sì.
So bene che la chiesa cattolica non si basa sulle Scritture, come qualcuno ha commentato, per questo io affermo che tale chiesa è fondamentalista e intollerante.
La chiesa di Cristo, cioè quella che emerge dall'insegnamento delle Scritture, non vende i sacramenti e soprattutto non si serve di "Cesare" per fare certi sporchi giochetti. La chiesa di Cristo, cioè la comunità cristiana (non le gerarchie ecclesiastiche) sa che è necessario mantenere essa istituzione col proprio denaro, ma non lo fa nella speranza (o peggio, sotto minaccia di scomunica!) di ricevere i sacramenti.
Stando all'articolo, tale disposizione della chiesa germanica ha ricevuto "l'avvallo" del Vaticano.

E ovvio che bisogna anche vedere le motivazioni per le quali tanti cattolici non vogliono più mantenere la loro chiesa. Chi ci dice che non abbiano delle ragioni condivisibili e che non sia affatto un mero atto di tirchiaggine? Chi ci dice che tale atteggiamento non sia un "messaggio" nei confronti delle gerarchie cattoliche che, come tutti sappiamo, vengono mantenute da quei soldi?

Qualcuno ha giustamente parlato di "autogol" della chiesa tedesca (io direi del Vaticano, a questo punto). Minacciare i fedeli con questi metodi richiamerà alla loro memoria certi metodi medievali non proprio adatti ai nostri tempi. certe minacce potranno intimidire qualche povera vecchietta, ma faranno reagire ancora più duramente i cattolici tedeschi contro tali prepotenze del loro clero.
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Messaggio da enkidu »

Achille Lorenzi ha scritto:Non vedo cosa ci sia di sensazionale in questo fatto. Se una persona dichiara di non voler essere più cattolica, o di non voler più appartenere ad una certa religione, non vedo perché poi dovrebbe avere in qualche modo parte ai riti e alle cerimonie di tale religione.
Mi sembra giusto.

Achille
Non so la situazione in Germania. Io vado a messa e partecipo ai sacramenti. Mi sento solo cattolico. Ma da anni non do'. L otto per mille alla Chiesa Cattolica, ma per me ê una scelta politica. La Chiesa Cattolica nei suoi vertici ha appoggiato i eggiori governi degl dopoguerra facendosi strumentalizzare.


Ê un po' diverso dalla Germania perchê lì la firma ê del tutto facoltativa e non c è la re-distribuzione dei soldi NON assegnati, come è in Italia, però trovo strano se non assurdo che la Chiesa Cattolica subordini i sacramenti ai soldi, perchê di questo in odono si tratta. La dichiarazione i appartenenza implica la trattenuta .
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Messaggio da Hermes »

agabo ha scritto:...
Un fedele può avere le sue ragioni per non essere FORZATO a pagare questa tassa, ma la chiesa ha delle ragioni per scomunicare un suo fedele per questo motivo?
A quanto pare, la chiesa cattolica tedesca dice di sì.
...
Il tuo ESTREMISMO anticattolico ti abbaglia... in Germania da anni ormai è LEGGE dello stato che gli aderenti ad una chiesa DEBBANO pagare una tassa... se la tassa non viene pagata automaticamente uno è anche da considerarsi fuori dalla propria chiesa. E' giusto e coerente che la chiesa cattolica neghi i sacramenti.

Per coerenza lo dovrebbero fare anche le altre chiese. Preferisci una chiesa incoerente e lassista?
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Achille
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Messaggio da Achille »

agabo ha scritto:Caro Achille, mi pare che tu faccia un po' di confusione. I fatti li hai messi, almeno in parte, in ordine inverso:
Ho letto quello che è scritto nell'articolo: «Chi per qualunque motivo dichiara davanti all’autorità civile la propria uscita dalla Chiesa». Cioè una persona va davanti ad un'autorità e dichiara di voler uscire dalla chiesa. Quindi si tratta di una "dissociazione" volontaria. Non vedo perché poi dovrebbe avvalersi dei servizi di tale chiesa. E questo vale per tutti, non solo per i cattolici.

Achille
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persia
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Messaggio da persia »

Achille Lorenzi ha scritto:
agabo ha scritto:Caro Achille, mi pare che tu faccia un po' di confusione. I fatti li hai messi, almeno in parte, in ordine inverso:
Ho letto quello che è scritto nell'articolo: «Chi per qualunque motivo dichiara davanti all’autorità civile la propria uscita dalla Chiesa». Cioè una persona va davanti ad un'autorità e dichiara di voler uscire dalla chiesa. Quindi si tratta di una "dissociazione" volontaria. Non vedo perché poi dovrebbe avvalersi dei servizi di tale chiesa. E questo vale per tutti, non solo per i cattolici.

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Luciano
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Messaggio da Luciano »

Io sono ancora alla ricerca di una religione che realmente non richieda contribuzioni e collette, che non abbia una struttura tale da richiedere movimento di denaro.
Adorare realmente con lo spirito.

ciao
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agabo
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Messaggio da agabo »

Achille Lorenzi ha scritto:
agabo ha scritto:Caro Achille, mi pare che tu faccia un po' di confusione. I fatti li hai messi, almeno in parte, in ordine inverso:
Ho letto quello che è scritto nell'articolo: «Chi per qualunque motivo dichiara davanti all’autorità civile la propria uscita dalla Chiesa». Cioè una persona va davanti ad un'autorità e dichiara di voler uscire dalla chiesa. Quindi si tratta di una "dissociazione" volontaria. Non vedo perché poi dovrebbe avvalersi dei servizi di tale chiesa. E questo vale per tutti, non solo per i cattolici.

Achille
Rispondo a te, Achille e a chi ti ha "straquotato".
Ho capito che tu hai capito; solo che le questioni sono due:

1. Quelli che non si sentono più cattolici
2. Quelli che, pur sentendosi cattolici sono COMUNQUE scomunicati PERCHE' non pagano la tassa.


Mi pare d'aver già fatta questa distinzione, ma tu sembri non recepire ancora i SECONDO ASPETTO.
Poi, che sia giusto o meno far pagare dei servizi religiosi (questa è SIMONIA!) come se si trattasse di uno scambio commerciale qualsiasi, fate vobis, quanto a me ho le mie opinioni sulla chiesa cattolica, opinioni che alcuni qui conosceranno e che vengono puntualmente confortate dai fatti.
E che fatti!
[youtube][/youtube]
"Dimmi dunque, quanti soldi chiese Nostro Signore da San Pietro prima che gli desse le chiavi? Solo un 'Vienimi dietro'; a loro volta né Pietro né gli altri apostoli chiesero alcun oro o argento a Mattia apostolo quando gli offrirono il posto dell'anima malvagia (di Giuda Iscariota); Perciò ti sta bene che tu venga ben punito; per non parlare dei soldi ingiustamente rubati, che ti misero contro Carlo l'ardito. Se parlo così è per reverenza delle somme chiavi di pontefice che tenesti in vita, perché dovrei usare parole anche peggiori; la vostra avarizia (anche qui intesa come avidità) rattrista il mondo, schiaccia i buoni ed eleva i malvagi. Proprio di voi parlava profetizzando l'evangelista Giovanni quando nell'Apocalisse citava colei che siede sopra le acque 'puttaneggiando con i re' (la Chiesa, che siede su tutti i popoli rappresentati da tutti i fiumi della Terra, anche se nell'Apocalisse i teologi hanno indicato rappresentare Roma)" (vv. 90-108).
Ultima modifica di agabo il 22/09/2012, 19:10, modificato 1 volta in totale.
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Sembra che Agabo ci abbia fatti partecipi di una chissà quale importante scoperta, questa notizia è vecchia e stagionata.
Storia del Kirchenbeitrag
Il Kirchenbeitrag venne istituito nel 1939. Prima di questa data la Chiesa cattolica austriaca aveva a disposizione per il proprio mantenimento il cosiddetto Religionsfond, un fondo statale istituito nel 1782 dall’imperatore Joseph II. creato dalla confisca e gestione statale dei possedimenti della Chiesa.
Il regime nazista dopo la presa del potere confiscò tutti gli introiti del Religionsfond ed istituì il Kirchenbeitrag.
Dopo la fine della guerra si decise di continuare a mantenere questo contributo finanziario per il sostenamento della Chiesa Cattolica in Austria.

Come funziona il Kirchenbeitrag?
Al momento della consegna del Meldezettel per l’iscrizione della propria residenza in Austria, è possibile indicare il proprio credo religioso in un apposito spazio.
Indicando l’appartenenza alla religione cattolica il Comune comunicherà la vostra presenza in territorio austriaco all’ufficio competente della Diocesi.
Dopo poco tempo verrete contattati dalla Diocesi con una lettera di benvenuto che oltre a varie informazioni relative alla comunità cattolica del vostro luogo di residenza vi invierà la richiesta del pagamento del Kirchenbeitrag.

Quanto bisogna versare?
L’ammontare del contributo da pagare (annualmente) equivale al 1,1 percento del reddito imponibile annuo (Lohnsteuerbemessungsgrundlage), meno 50 € di esenzione fissa (comunque minimo € 90 annuali).
La prima volta l’Ufficio delle Imposte della Diocesi vi richiederà una somma da pagare calcolata in base ad una stima dei vostri possibili guadagni, chiedendovi di mettervi in contatto con loro o di inviare una copia del vostro stipendio per poter calcolare esattamente l’importo da pagare.
Per varie categorie sono presenti esenzioni dal pagamento, per esempio studenti o disoccupati, o riduzioni, per esempio se si è genitori single e in base al numero di figli. Inoltre effettuando il pagamento tramite
Da ricordare inoltre che è possibile detrarre dalle tasse il Kirchenbeitrag fino a € 400.
Ovviamente tale tassa vale anche per i protestanti.
Tratto da
http://www.quivienna.com/informazioni-u ... n-austria/" onclick="window.open(this.href);return false;
Sarebbe interessante esaminare la questione sotto l'aspetto della "Teologia Morale".
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

skype: el_condor4
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agabo
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Messaggio da agabo »

Franco Coladarci ha scritto:Sembra che Agabo ci abbia fatti partecipi di una chissà quale importante scoperta, questa notizia è vecchia e stagionata.
Storia del Kirchenbeitrag
Il Kirchenbeitrag venne istituito nel 1939. Prima di questa data la Chiesa cattolica austriaca aveva a disposizione per il proprio mantenimento il cosiddetto Religionsfond, un fondo statale istituito nel 1782 dall’imperatore Joseph II. creato dalla confisca e gestione statale dei possedimenti della Chiesa.
Il regime nazista dopo la presa del potere confiscò tutti gli introiti del Religionsfond ed istituì il Kirchenbeitrag.
Dopo la fine della guerra si decise di continuare a mantenere questo contributo finanziario per il sostenamento della Chiesa Cattolica in Austria.

Come funziona il Kirchenbeitrag?
Al momento della consegna del Meldezettel per l’iscrizione della propria residenza in Austria, è possibile indicare il proprio credo religioso in un apposito spazio.
Indicando l’appartenenza alla religione cattolica il Comune comunicherà la vostra presenza in territorio austriaco all’ufficio competente della Diocesi.
Dopo poco tempo verrete contattati dalla Diocesi con una lettera di benvenuto che oltre a varie informazioni relative alla comunità cattolica del vostro luogo di residenza vi invierà la richiesta del pagamento del Kirchenbeitrag.

Quanto bisogna versare?
L’ammontare del contributo da pagare (annualmente) equivale al 1,1 percento del reddito imponibile annuo (Lohnsteuerbemessungsgrundlage), meno 50 € di esenzione fissa (comunque minimo € 90 annuali).
La prima volta l’Ufficio delle Imposte della Diocesi vi richiederà una somma da pagare calcolata in base ad una stima dei vostri possibili guadagni, chiedendovi di mettervi in contatto con loro o di inviare una copia del vostro stipendio per poter calcolare esattamente l’importo da pagare.
Per varie categorie sono presenti esenzioni dal pagamento, per esempio studenti o disoccupati, o riduzioni, per esempio se si è genitori single e in base al numero di figli. Inoltre effettuando il pagamento tramite
Da ricordare inoltre che è possibile detrarre dalle tasse il Kirchenbeitrag fino a € 400.
Ovviamente tale tassa vale anche per i protestanti.
Tratto da
http://www.quivienna.com/informazioni-u ... n-austria/" onclick="window.open(this.href);return false;
Sarebbe interessante esaminare la questione sotto l'aspetto della "Teologia Morale".
Franco
Non mi sembra (e nemmeno ad altri, a quanto pare) che prima d'oggi le gerarchie cattoliche abbiano preso una decisione così grave.
Tu citi i "protestanti". Dovresti sapere, o almeno ricordarti, per quali ragioni nacque la Protesta, proprio in Germania ... anche allora le cause furono simili (simonia!).

Ti risulta che le chiese protestanti abbiano scomunicato i loro fedeli che non pagano tale tassa?
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DeProggy
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Messaggio da DeProggy »

Luciano ha scritto:Io sono ancora alla ricerca di una religione che realmente non richieda contribuzioni e collette, che non abbia una struttura tale da richiedere movimento di denaro.
Adorare realmente con lo spirito.

ciao
Caro Luciano, secondo me la troverai solamente cercando dentro se stesso :sorriso:
"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
L´AMORE INFINITO E´ L´UNICA VERITA´, tutto il resto e´illusione - David Icke
Presentazione: viewtopic.php?f=8&t=8764&p=127135#p127135" onclick="window.open(this.href);return false;
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DeProggy
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Messaggio da DeProggy »

Questo continuo e stancante chiedere "Dove sta nelle Scritture" è una delle cose più divertenti con cui ho a che fare quando parlo coi protestanti, perché mostra tutta la loro ingenuità storica nel considerare il cristianesimo una religione del libro. E' il contrario: non è la Chiesa che si basa sulla Bibbia, è la Bibbia che si basa sulla Chiesa.


come scrisse Orwell: chi controlla il presente controlla anche il passato, chi controlla il presente, controlla anche il futuro
:grazie: Polymetis di avermelo confermato, in altre parole tu dici che e´ stato il clero della cristianita´ a "inventare" la bibbia....mentre ero tdg credevo il contrario; che prima furono stese le Scritture dopodiche´ venne la chiesa/chiese
questo mi rende ancora piu´ contento e fiero di essere agnostico :felice:
Ultima modifica di DeProggy il 22/09/2012, 20:57, modificato 1 volta in totale.
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Al tempo delle grandi persecuzioni, i "lapsi", coloro che sotto minaccia di morte avevano abiurato la propria fede cristiana, venivano giustamente esclusi dalla Chiesa e dovevano affrontare un lungo periodo di penitenza prima di essere nuovamente ammessi ai Sacramenti. Chi dichiara ufficialemente di non essere più cattolico, non sotto minaccia di morte, ma semplicemetne per non pagare una tassa, è in peccato mortale e non può quindi accostarsi ai Sacramenti. La questione è solo accidentalmente legata alle "tasse", la questione è che ci sono alcuni che, appunto per non pagare una tassa, dichiarano di non essere un membro della Chiesa. E' giusto quindi che la Chiesa rifiuti i sacramenti agli stessi.
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