Meglio mafiosi che gay

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nike
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Mauro1971 ha scritto:
nike ha scritto: mi riferivo alla libera interpretazione (distorsione) di poly, che tu hai quotato, ovvero "Grazie Nike, ora che conosciamo la tua opinione, cioè che amare uno del tuo stesso sesso (esser gay) è una cosa più brutta che fare del male a degli innocenti non consenzienti, possiamo non stupirci ulteriormente del basso tenore logico delle tue risposte, visto che palesemente la logica non ti appartiene. Ad maiora"
Si nike, lo quoto in questo caso. La leggera differenza non è tra scelta o non scelta, e sarebbe tutto da discutere, ma il fatto che una cosa non arreca danno agli altri, l'altra uccide sia direttamente che indirettamente, è un vero cancro per la società. Le tue parole appaiono, perdonami, quantomeno un po' superficiali.


è ovviamente una situazione paradossale, dover scegliere se diventare mafioso o gay, ti pare? comunque essere mafioso non implica necessariamente uccidere o rubare, potrei fare il politico ad esempio
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Amalia
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nike ha scritto:amalia tranquilla non mi offendo mica :strettamano: , quello che mi preme è che se mi devi giudicare un cretino è per qualcosa che ho scritto e penso io, non per libere distorsioni o interpretazioni faziose di altri utenti, tutto qua. :timido2:
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

nike ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:
nike ha scritto: mi riferivo alla libera interpretazione (distorsione) di poly, che tu hai quotato, ovvero "Grazie Nike, ora che conosciamo la tua opinione, cioè che amare uno del tuo stesso sesso (esser gay) è una cosa più brutta che fare del male a degli innocenti non consenzienti, possiamo non stupirci ulteriormente del basso tenore logico delle tue risposte, visto che palesemente la logica non ti appartiene. Ad maiora"
Si nike, lo quoto in questo caso. La leggera differenza non è tra scelta o non scelta, e sarebbe tutto da discutere, ma il fatto che una cosa non arreca danno agli altri, l'altra uccide sia direttamente che indirettamente, è un vero cancro per la società. Le tue parole appaiono, perdonami, quantomeno un po' superficiali.


è ovviamente una situazione paradossale, dover scegliere se diventare mafioso o gay, ti pare? comunque essere mafioso non implica necessariamente uccidere o rubare, potrei fare il politico ad esempio
In questo caso è associazione esterna, non essere affiliati. Per essere un mafioso devi essere affiliato.

Anche in questo caso però, saresti responsabile indirettamente di traffico di droga (che uccide) di traffico umano, dell'avvelenamento dell'ambiente (mafia ambientale) ecc. Saresti un ingranaggio "esterno" di una macchina che uccide in molti modi.
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nike
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la mafia specie in sicilia è piena di colletti biachi (che non hanno mai visto una pistola) affiliati con tanto di giuramento col santino che brucia tra le mani,
cmq mauro il punto è che non ho mai scritto che amare uno del tuo stesso sesso (esser gay) è una cosa più brutta che fare del male a degli innocenti non consenzienti, io penso che amare è una cosa bellissima a prescindere dal sesso di chi si ama, ma personalmente non potrei fisicamente/chimicamente/sentimentalmente amare un uomo, quindi difronte a quel tipo di scelta non poteri scegliere di essere gay
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Io evidentemente sono sprovveduto e disattento, perché devo avere manifestamente frainteso la frase «in generale comunque è sicuramente meglio gay che mafiosi, ovviamente» che per me è senza mezzi termini, una frase che sfiora il razzismo, del tipo «meglio negro che sardo, meglio negro che juventino, meglio negro che ebreo» et similia: se cercate in rete ne trovate una caterva, e tutte, se privilegiano il primo termine di paragone, lo connotano comunque in maniera fortemente negativa. Certo è un progresso rispetto alla Mussolini che a Luxuria disse: «meglio fascista che frocio», ma si gioca comunque su due termini entrambi negativi, fra l’altro facendo una confusione assurda e contorta di ciò che è etico, ciò che è legale, ciò che è naturale.

Tali paragoni sono improponibili, e quasi quasi preferisco una Mussolini, chiara e netta, e quindi consapevole di quello che dice, a chi invece non si rende conto di essere intriso dallo stesso veleno, e magari crede anche di essere libero e à la page. Poly ha ragione, alcuni interventi, troppi interventi, in questo 3d sono semplicemente pietosi. Io non so se Poly sia, dentro di sé, eterofobo: chi più chi meno lo siamo tutti, perché tutti abbiamo paura del diverso. Ma dalla eterofobia alla eterosessualfobia ce ne passa, e anche questo è segno di confusione; indebita, perché non essere omofobo non implica affatto essere eterofobo. Se sì, chiedo venia, in questo senso specifico anch’io sarei eterofobo. Invece preferisco credermi immune da entrambe le fobie; questione di punti di vista? Non credo; un conto è non aver preclusioni ideologiche, né in un senso né nell’altro; un conto è dimostrare coi propri discorsi che queste preclusioni ci sono.

Auspicando la parità di diritti fra gay e etero — è chiaro come il sole, ma a qualcuno non entra in testa — non significa togliere ai secondi per dare ai primi, ma pareggiare questi allo stato di quelli. Quindi niente ci vien tolto, il nostro status rimane quello di prima, semplicemente viene esteso ad altri, come agli schiavi è stato esteso il diritto di essere liberi. Che “Pontifess”, come lo ha ben chiosato Mauro, non sia d’accordo, tanto meglio, se fossi in linea con lui dubiterei forte della mia sensibilità; ma che altri, surrettiziamente, assumano posizioni non distanti da lui, è un invito a guardarsi dentro, approfondirsi, capire che non siamo degli esseri perfetti, e che non è solo la WTS a plagiare.

Avere le idee chiare non significa schierarsi da una parte, ma una battaglia con il proprio io: noi crediamo di pensare, in realtà pensiamo solo pensieri d’altri; il pensiero, come diceva Heidegger, è un cammino (metafora dantesca: Inf. I, 1). Se eccettuo Polymetis, Mauro, e altri pochi, io qui ho letto solo la cronaca di una strada interrotta che nessuno si preoccupa di ripristinare.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

nike ha scritto:la mafia specie in sicilia è piena di colletti biachi (che non hanno mai visto una pistola) affiliati con tanto di giuramento col santino che brucia tra le mani,
A me non risulta esattamente così, ma potrei non essere aggiornato.
Per quanto ne so, la "mafia dei colletti bianchi" è detta tale perchè ha modificato parte degli interessi, avendo enormi capitali da smuovere e soprattutto da riciclare, ma questi colletti bianchi sono affiancati ad una famiglia, non entrano in cosa nostra, quella continua ad essere fatta da mafiosi.
Potrei però non essere aggiornato, pongo un forte condizionale sulle mie affermazioni. Magari qualche amico meglio informato può aiutare a fare chiarezza.

Comunque, anche nel caso, resta sempre la responsabilità indiretta, saltata a piè pari.
cmq mauro il punto è che non ho mai scritto che amare uno del tuo stesso sesso (esser gay) è una cosa più brutta che fare del male a degli innocenti non consenzienti, io penso che amare è una cosa bellissima a prescindere dal sesso di chi si ama, ma personalmente non potrei fisicamente/chimicamente/sentimentalmente amare un uomo, quindi difronte a quel tipo di scelta non poteri scegliere di essere gay
E quindi meglio una società della morte, più nelle tue corde.

1) Se diventassi gay, a quel punto gli uomini mi piacerebbero e quindi non patirei la scelta.
2) Il punto di pontifess, non è quello "cosa scegliersti tra", quanto quello "tra le due categorie, quale è meno peggio?".

Comunque, restando al tuo punto, personalmente anche pure io al momento non riuscirei ad andare a letto con un uomo, in caso di scelta preferirei diventare gay.
In primis perchè se lo diventassi, a quel punto mi piacerebbe e quindi non sarebbe un sacrificio; e soprattutto perchè per la mia morale mentre non v'è nulla di male o strano nell'essere gay, ve ne è tanto nell'essere mafioso.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Quixote ha scritto:Io evidentemente sono sprovveduto e disattento, perché devo avere manifestamente frainteso la frase «in generale comunque è sicuramente meglio gay che mafiosi, ovviamente» che per me è senza mezzi termini, una frase che sfiora il razzismo, del tipo «meglio negro che sardo, meglio negro che juventino, meglio negro che ebreo» et similia: se cercate in rete ne trovate una caterva, e tutte, se privilegiano il primo termine di paragone, lo connotano comunque in maniera fortemente negativa. Certo è un progresso rispetto alla Mussolini che a Luxuria disse: «meglio fascista che frocio», ma si gioca comunque su due termini entrambi negativi, fra l’altro facendo una confusione assurda e contorta di ciò che è etico, ciò che è legale, ciò che è naturale.
Mi hai fatto venire in mente una discussione che ebbi i primi tempi che entrai nel forum, con qualcuno che scriveva "meglio ateo che tdg", e questo non capiva che questa frase è offensiva per un ateo.

Scusate l'OT :occhiol:
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Anna Greco

Messaggio da Anna Greco »

Mauro1971 ha scritto: 1) Se diventassi gay, a quel punto gli uomini mi piacerebbero e quindi non patirei la scelta.
2) Il punto di pontifess, non è quello "cosa scegliersti tra", quanto quello "tra le due categorie, quale è meno peggio?".

Comunque, restando al tuo punto, personalmente anche pure io al momento non riuscirei ad andare a letto con un uomo, in caso di scelta preferirei diventare gay.
In primis perchè se lo diventassi, a quel punto mi piacerebbe e quindi non sarebbe un sacrificio; e soprattutto perchè per la mia morale mentre non v'è nulla di male o strano nell'essere gay, ve ne è tanto nell'essere mafioso.

:quoto100: :capo:

Perfetto.
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Mauro1971 ha scritto:
Quixote ha scritto:Io evidentemente sono sprovveduto e disattento, perché devo avere manifestamente frainteso la frase «in generale comunque è sicuramente meglio gay che mafiosi, ovviamente» che per me è senza mezzi termini, una frase che sfiora il razzismo, del tipo «meglio negro che sardo, meglio negro che juventino, meglio negro che ebreo» et similia: se cercate in rete ne trovate una caterva, e tutte, se privilegiano il primo termine di paragone, lo connotano comunque in maniera fortemente negativa. Certo è un progresso rispetto alla Mussolini che a Luxuria disse: «meglio fascista che frocio», ma si gioca comunque su due termini entrambi negativi, fra l’altro facendo una confusione assurda e contorta di ciò che è etico, ciò che è legale, ciò che è naturale.
Mi hai fatto venire in mente una discussione che ebbi i primi tempi che entrai nel forum, con qualcuno che scriveva "meglio ateo che tdg", e questo non capiva che questa frase è offensiva per un ateo.

Scusate l'OT :occhiol:
Hai perfettamente capito che quella frase è decisamente fuori posto (e conoscendoti non ne avrei dubitato, neanche in mancanza dell’esempio). Con questo non vorrei che apparisse che stimmatizzo l’individuo invece che la sua frase. Critico questa e non quello, e aggiungo che frasi simili, fra amici, me le lascio scappare anch’io. Ma esse hanno in sé una logica perversa, che non mi pare fuori luogo sottolineare. E, se mai le pronunciassi io, desidererei che mi venissero segnalate. Non vedo l’OT, perché esemplifica meglio di quanto abbia fatto io, ciò che volevo esprimere.
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Quixote ha scritto:Io evidentemente sono sprovveduto e disattento, perché devo avere manifestamente frainteso la frase «in generale comunque è sicuramente meglio gay che mafiosi, ovviamente» che per me è senza mezzi termini, una frase che sfiora il razzismo, del tipo «meglio negro che sardo, meglio negro che juventino, meglio negro che ebreo» et similia: se cercate in rete ne trovate una caterva, e tutte, se privilegiano il primo termine di paragone, lo connotano comunque in maniera fortemente negativa. Certo è un progresso rispetto alla Mussolini che a Luxuria disse: «meglio fascista che frocio», ma si gioca comunque su due termini entrambi negativi, fra l’altro facendo una confusione assurda e contorta di ciò che è etico, ciò che è legale, ciò che è naturale.
non si sfiora nessun razzismo, infatti, l'esempio che mi viene in mente è "io fuomo, ma in in generale comunque fumare fa male" ovvero io fuomo ma è ovvio che fumare fa male, ti sembra una frase pro-tabacco?????????

comunque:
io mi sono dichiarato:
favorevole alla regolarizzazione dele unioni gay
favorevole alle addozioni per i gay
contrario all'omofobia....

e mi si vuole etichettare come omofobo
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ad ognimodo lunedì Quixote ti darò una risposta più articolata perchè con il portatile che mi ritrovo scrivere e fare i quote è incredibilmente complicato
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nike ha scritto:
Quixote ha scritto:Io evidentemente sono sprovveduto e disattento, perché devo avere manifestamente frainteso la frase «in generale comunque è sicuramente meglio gay che mafiosi, ovviamente» che per me è senza mezzi termini, una frase che sfiora il razzismo, del tipo «meglio negro che sardo, meglio negro che juventino, meglio negro che ebreo» et similia: se cercate in rete ne trovate una caterva, e tutte, se privilegiano il primo termine di paragone, lo connotano comunque in maniera fortemente negativa. Certo è un progresso rispetto alla Mussolini che a Luxuria disse: «meglio fascista che frocio», ma si gioca comunque su due termini entrambi negativi, fra l’altro facendo una confusione assurda e contorta di ciò che è etico, ciò che è legale, ciò che è naturale.
non si sfiora nessun razzismo, infatti, l'esempio che mi viene in mente è "io fuomo, ma in in generale comunque fumare fa male" ovvero io fuomo ma è ovvio che fumare fa male, ti sembra una frase pro-tabacco?????????

comunque:
io mi sono dichiarato:
favorevole alla regolarizzazione dele unioni gay
favorevole alle addozioni per i gay
contrario all'omofobia....

e mi si vuole etichettare come omofobo
Etichettato? Non è quello quello che io ho fatto: non l’ho detto, e non ho etichettato, se hai letto bene quello che ho scritto, prima e dopo. Cio premesso il tuo esempio sul fumo non è né pertinente né perspicuo, e ci sta come i cavoli a merenda; ma lasciamo perdere, non è importante. È importante essere chiari, per cui sarò chiaro, schietto, ed esplicito: in parole povere la tua frase, da me citata, in sé e per sé, è omofoba , o quantomeno tale io la considero. Ma ciò non significa che lo sia anche tu. Nel caso non si fosse capito — e sì che mi pareva di averlo espresso senza ambagi — lo ribadisco: ho giudicato la frase e non chi l’ha formulata. Ciao.
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Messaggio da Paxuxu »

In ogni caso l'UNICO che ha dato un parere personale è stato nike, gli altri a parte condannarlo e dargli contro si sono ben guardati a dare un PROPRIO parere, beh è facile attaccare ma non prendersi la propria responsabilità di una risposta.

In questo caso, comunque preferisco anch'io essere un mafioso che un gay, e questo lo affermo tranquillamente anche se ho Amici gay reali!

Adesso attaccatemi anche a me, non vi temo.


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Messaggio da Mauro1971 »

Paxuxu ha scritto: In questo caso, comunque preferisco anch'io essere un mafioso che un gay,
No, tu sei un Paxuxu.
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Anna Greco ha scritto:Lo so che l'argomento è stato trattato diverse volte.
Ognuno rispetto al matrimonio gay ha il diritto di avere la sua opinione.

Ma di fronte al delirio e ad affermazioni gravissime come quelle in neretto, come mai nessuno interviene?


Una scellerata decisione della Camera di Francia ha dato disco verde alla nozze tra gay. Una deliberazione sciagurata anche per l' effetto domino che potrebbe avere in altre nazioni. Da cattolici,non possiamo che dire no alle unioni omosessuali che risultano offesa a Dio e soprattutto alla ragione,in quanto da due omosessuali mai e poi mai potrà nascere una creatura.

Si tratta di una scelta che offende Dio, va contro la natura,rende il sesso come una sorta di discarica e assimila l' atto sessuale non a figlio di amore gratuito e servizio, ma solo a lussuria,edonismo, ricerca di emozioni proibite e sporche. Ecco, dunque,che i cattolici davanti a queste turpitudini etiche devono ribellarsi,pacificamente,con i mezzi che la legge ha disposizione e pregando perché quando accadono fatti del genere, é evidente lo zampino del demonio, di circoli perversi come quelli gay e di chi come i massoni godono davanti a decisioni ostili alla Chiesa cattolica.

La omosessualità in Sé stessa non é peccato, semmai malattia e disordine mentale. Gli atti omosessuali,al contrario, offendono la dignità dell' uomo e lo rendono persino inferiore o peggiore agli animali che rispettano le scelte della natura. Dunque dobbiamo incoraggiare con coraggio quelle sane forze politiche,religiose e sociali che si oppongono alla sporcizia delle nozze gay.

I gay quando camminano per le strade ostentando una situazione immorale e contraria alla decenza,sui mettono contro il senso comune,lo offendono e se qualche animo sensibile decide di opporsi,gridano allo scandalo. Crediamo che il massimo disappunto e il più grande dolore per un genitore sia quello di avere un figlio non solo gay, ma anche attivista di questa ideologia della morte civile.

Paradossalmente, la contiguità alla mafia ( che é una organizzazione criminale che va affrontata e stroncata senza alcuna indulgenza e con ogni forza), sia molto meno grave anche moralmente. Il mafioso, se condannato e rieducato, ha possibilità di reinserirsi nel circuito sociale. Un perverso omosessuale o un pervertito sodomita tale resterà,persino dimostrando orgoglio per una scelta che lo squalifica davanti all' intero corpo sociale e che mortifica la società col rischio grave di diffondere malattie fisiche e morali.

http://www.pontifex.roma.it/il-fatto/13 ... tifex.html

L'articolo non mi meraviglia affatto . Quel sito e' noto per questo tipo d'interventi
Si propongono come sito ultracattolico in realta sono ispirati dagli insegnamenti di Lefebvre , vescovo francese di linea ultraconservatrice e tradizionalista che si e' schierato contro le idee del concilio vaticano II quindi possiamo dire sono contro la politica della chiesa moderna .

l'articolo in questione parte dal principio scontato che l'omosessuale sia un essere indegno
per l'autore dell'articolo l' omosessuale e' un perverso , un " pervertito sodomita " e
l'omosessuale mortifica la societa , ed in se e' pericoloso in quanto portatore potenziale di malattie FISICHE E MORALI

insomma l'omosessuale e' un criminale della peggiore specie , peggio di un mafioso , infatti la contiguità alla mafia e' molto meno grave ( non solamente meno grave , ma MOLTO MENO GRAVE , anche MORALMENTE )

Che dire ...l'autore e' un razzista , la cosa e' evidente , quel sito escono gli articoli piu' razzisti e oscurantisti che si possano trovare in circolazione , spero solo che i nazi cattolici come l'autore dell'articolo non siano molti .
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nike ha scritto:L' omofobia , è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (wiki) alla luce di questo si può tranquillamente dire che il 90% delle volte che viene usata è fatto a sproposito. Cioè uno per non essere omofobico non dovrebbe avere alcuna opinione contraria (anche razionalissima) e dire si su tutto, altrimenti viene etichettato.
Lo stesso vale per neri, donne, ebrei etc etc
Diciamo che se sei bianco, uomo e etero tutti possono sparare a zero e non c'è nessuna associazione che ti protegge

Perche' uno per non essere omofobo non dovrebbe avere alcuna opinione contraria anche razionalissima , non mi pare !
Io posso avere qualsiasi tipo di opinione basta che non sia razzista verso una certa categoria di persone
Posso essere di qualsiasi opinione basta che non pretenda di disciplinare la vita degli altri secondo la mia opinione .
Il problema degli omofobi non e' la paura degli omosessuali ma e' il loro configurare gli omosessuali come essere indegni e disgustosi , in altre parole l'odio per gli omosessuali .
Se un americano dice che gli italiani non sono bianchi e che dovrebbero essere linciati credo che la sua NON sia un'opinione rispettabile come un'altra ma che sia fuor di dubbio un'affermazione razzista , frutto d'ignoranza e odio razziale ( ci sara' pur una differenza no ? )

Poi al di la di quello che succede secondo me ogni attacco ad un bianco , nero , asiatico o africano in quanto tale va condannata nello stesso modo dato che ogni responsabilita' e' personale , se io faccio qualcosa di sbagliato non vedo perche' dovrebbe essere accusata la mia famiglia , la mia citta , il mio paese o la mia " razza ".

Poi e' chiaro che se un nero dice bianco di M***da e' una cosa , se un bianco dice : Nero di M cambia tutto , perche' ? perche' c'e' un passato alle spalle , c'e una storia che ancora pesa , e con la quale dobbiamo fare i conti .
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Paxuxu ha scritto:In ogni caso l'UNICO che ha dato un parere personale è stato nike, gli altri a parte condannarlo e dargli contro si sono ben guardati a dare un PROPRIO parere, beh è facile attaccare ma non prendersi la propria responsabilità di una risposta.

In questo caso, comunque preferisco anch'io essere un mafioso che un gay, e questo lo affermo tranquillamente anche se ho Amici gay reali!

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Paxuxu

Fai bene a non temerci , non vedo poi perche' dovresti , al massimo possiamo sparlare , ma non mordiamo ...voglio dire non senpre :-p:-p:-p
Bene perfetto questa e' la tua opinione , non e' la mia ma vabbene , che problema c'e' .

Diciamo che se fossi messo davanti una scelta obligata, pena la morte , tipo :" devi scegliere , o vai a letto con Caio o diventi un mafioso, scegli " :-p

Se dovessi scegliere da eterosessuale , certo sarebbe difficile , sono etero e sinceramente gli uomini li preferisco come amici ,e basta :-p:-p

bisogna anche dire che non ho scelto di essere eterosessuale piu'che altro ho capito di esserlo , ad un certo punto della mia vita , ho capito che ero attratto dalle donne , ma di questo non mi sento responsabile appunto perche' non e' una cosa che ho scelto , non vedo perche' gli omosessuali dovrebbero essere invece ritenuti responsabile nel provare attrazione verso altri uomini , Mistero !
cosi' non vedo come si possano accusare gli omosessuali di fare scelte immorali , quali scelte , ma pure fosse , quale immoralita' ?

Pero' la vera domanda e' ....se potessi scegliere se essere Omosessuale o Mafioso ,o anche ' tra rinascere mafioso o omosessuale (cosi' mi pare di aver capito )
Apparte che l'accostamento anche solo come esempio fra omosessuale e mafioso rivela gia' un nascosto disprezzo per l'omosessualita' perche e' come dire fra due disgrazie quali scegli? ....vabbe detto questo ! ( andava precisato )

Ma cavolo sceglierei di essere omosessuale , se sono omosessuale mi piacciono gli uomini e allora il problema non si pone
e sceglierei di essere omosessuale con altri mille paragoni.

insomma essere gay ma se fossi gay chi se ne frega , in realta non lo vedo come un problema , non e' una cosa negativa , nemmeno e' una cosa positiva e' semplicemente un orientamento sessuale , non posso dire i gays mi sono simpatici , amo i gays etc , gays non e' indicativo di un modo di essere , un modo di pensare , se sei gay non mi dai elementi su cui io possa farmi un'opinione , se come sembra un uomo su dieci e' gay allora e' evidente che si puo essere gay e avere ogni tipo di opinione , carattere , personalita' , come faccio a dire mi piacciono i gays o odio i gays ? ci saranno assassini gays , persone dolcissime che sono gays , serial killers gay , non capisco .....come dire odio i mancini o amo i mancini , ma che ne so di com'e' un mancino se prima non lo conosco , vuoi vedere che i gays sono tutti diversi fra loro come le persone normali hahaha .
e poi dico le preferenze sessuali di ognuno non dovrebbero essere affarucci personali ? penso proprio di si , non sarebbe nemmeno il caso di parlarne ma purtroppo ne dobbiamo parlare , perche' ? perche' l'gli omosessuali ' per tanto tempo e oggi ancora sono ' oggetto di discriminazione , in alcune parti del mondo in modo evidente , in altre cosi cosi ed in altre le cose vanno abbastanza bene , ma ad ogni modo essere gays e sentirsi liberi di dirlo capisco sia una cosa ancora molto difficile da fare , e se si fa bisogna essere pronti a sopportare battutte e sorrisini . Ecco forse fra essere ...non dico un mafioso ma fra essere un delinquente ed un gay dichiarato , ' ancora oggi e' piu' facile fare i delinquenti dato che i diversamente onesti , soprattutto quelli con i soldi ,sono considerati furbi e sono ammirati da molti :-p
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polymetis ha scritto:Sono strategie diverse: chi punta a scendere a patti col nemico che vuole combattere, e chi invece non fa compromessi e scende in piazza usando tutte le armi del mondo.
Il gay pride è una vetrina, la più importante vetrina attraverso il quale il movimento gay può fare udire la sua voce al mondo. Trasformarlo in una carnevalta danneggia la causa del movimento gay in quanto fa apparire agli occhi dell'opinione pubblica la comunità gay come un'accozzaglia di scalmanati interessata solo a "trasgredire", specie quando la trasgressione va al di là, non dico del comune senso del pudore, ma del puro e semplice buon gusto. Non c'è bisogno di essere sociologi per capire che tutto ciò invece che favorire l'integrazione degli omosessuali, in quanto tali, nel tessuto sociale, la ostacola grandemente. Poi, oguno è libero di fare quello che vuole, ma, come si dice?, chi è causa del suo mal, pianga se stesso...
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Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

Trianello ha scritto:
polymetis ha scritto:Sono strategie diverse: chi punta a scendere a patti col nemico che vuole combattere, e chi invece non fa compromessi e scende in piazza usando tutte le armi del mondo.
Il gay pride è una vetrina, la più importante vetrina attraverso il quale il movimento gay può fare udire la sua voce al mondo. Trasformarlo in una carnevalta danneggia la causa del movimento gay in quanto fa apparire agli occhi dell'opinione pubblica la comunità gay come un'accozzaglia di scalmanati interessata solo a "trasgredire", specie quando la trasgressione va al di là, non dico del comune senso del pudore, ma del puro e semplice buon gusto. Non c'è bisogno di essere sociologi per capire che tutto ciò invece che favorire l'integrazione degli omosessuali, in quanto tali, nel tessuto sociale, la ostacola grandemente. Poi, oguno è libero di fare quello che vuole, ma, come si dice?, chi è causa del suo mal, pianga se stesso...

sempre d'accordo con questo filo di pensiero.. :bravo: :quoto100: :fiori e bacio:
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Canebaugattomiao
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Messaggio da Canebaugattomiao »

Trianello ha scritto:
polymetis ha scritto:Sono strategie diverse: chi punta a scendere a patti col nemico che vuole combattere, e chi invece non fa compromessi e scende in piazza usando tutte le armi del mondo.
Il gay pride è una vetrina, la più importante vetrina attraverso il quale il movimento gay può fare udire la sua voce al mondo. Trasformarlo in una carnevalta danneggia la causa del movimento gay in quanto fa apparire agli occhi dell'opinione pubblica la comunità gay come un'accozzaglia di scalmanati interessata solo a "trasgredire", specie quando la trasgressione va al di là, non dico del comune senso del pudore, ma del puro e semplice buon gusto. Non c'è bisogno di essere sociologi per capire che tutto ciò invece che favorire l'integrazione degli omosessuali, in quanto tali, nel tessuto sociale, la ostacola grandemente. Poi, oguno è libero di fare quello che vuole, ma, come si dice?, chi è causa del suo mal, pianga se stesso...

Non ci vedo nulla di male nel gay pride , nelle piume e cosce al vento , non ci vedo nulla di male , perche' lo fanno ? ...credo perche' sono stati da sempre ghettizzati e se tu opprimi una categoria di persone l'effetto che ne avrai e che nel giorno in cui potranno esprimere la loro natura senza paura , lo faranno in modo esplosivo ed esagerato ,per una sorta di reazione naturale ....detto questo , sono daccordo con te , comunque sia sbagliano , e' un errore mediatico , un errore tecnico di comunicazione .
Oggi , ancora oggi gli omosessuali sono vittime di discriminazione diretta e indiretta , consapevole ma anche inconscia ed essendo il Gay pride la piu' importante manifestazione Gay in italia in rappresentanza di tutti i gays questo fa piu' danno che chiarezza nel far conoscere la realta' dei gays che e' tutt'ora sconosciuta ai piu.
quindi ...... :quoto100:
Anna Greco

Messaggio da Anna Greco »

Trianello ha scritto:
polymetis ha scritto:Sono strategie diverse: chi punta a scendere a patti col nemico che vuole combattere, e chi invece non fa compromessi e scende in piazza usando tutte le armi del mondo.
Il gay pride è una vetrina, la più importante vetrina attraverso il quale il movimento gay può fare udire la sua voce al mondo.
Appunto.

Qual è il modo migliore per farsi notare Trianello?
Per fare in modo che la gente prenda coscienza e ne parli prima bisogna eccedere e poi spiegare.
Una manifestazione di gay in giacca e cravatta o vestiti con gli abiti di ordinanza (come diceva prima arwen mi pare) sarebbe passata inosservata.

Vale lo stesso discorso per gli scioperi della fame di Pannella per esempio.
Per i disoccupati che salgono sulle gru.
Per le mamme coraggio che si incatenavano.
per le femen che manifestano a seno nudo.

Potrei continuare con altri mille esempi, ma il principio è lo stesso.
Se non ci si fa notare in qualche modo, con un qualunque eccesso, i media non si accorgnono nemmeno che esisti.
E se non esisti non ne parlano.
Se non ne parlano non si può nemmeno spiegare il problema.

L'eccesso è necessario se si vuole far sentire la propria voce.

Per assurdo, adesso lancio una provocazione: se le manifestazioni contro l'ostracismo si facessero in mutande, tempo zero gli ex tdg sarebbero su tutti i telegiornali.
mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

Trianello ha scritto:
polymetis ha scritto:Sono strategie diverse: chi punta a scendere a patti col nemico che vuole combattere, e chi invece non fa compromessi e scende in piazza usando tutte le armi del mondo.
Il gay pride è una vetrina, la più importante vetrina attraverso il quale il movimento gay può fare udire la sua voce al mondo. Trasformarlo in una carnevalta danneggia la causa del movimento gay in quanto fa apparire agli occhi dell'opinione pubblica la comunità gay come un'accozzaglia di scalmanati interessata solo a "trasgredire", specie quando la trasgressione va al di là, non dico del comune senso del pudore, ma del puro e semplice buon gusto. Non c'è bisogno di essere sociologi per capire che tutto ciò invece che favorire l'integrazione degli omosessuali, in quanto tali, nel tessuto sociale, la ostacola grandemente. Poi, oguno è libero di fare quello che vuole, ma, come si dice?, chi è causa del suo mal, pianga se stesso...
il problema è che del loro male sono altri a dover piangere...
mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

Anna Greco ha scritto:
Per assurdo, adesso lancio una provocazione: se le manifestazioni contro l'ostracismo si facessero in mutande, tempo zero gli ex tdg sarebbero su tutti i telegiornali.
Non necessariamente. Se un tema è rilevante dal punto di vista sociale ed economico, o tale quantomeno è ritenuto, i media se ne occupano senza dover ricorrere ad alcun eccesso. La questione delle unioni diverse dal matrimonio uomo-donna, con tutto quanto ne consegue, è importante dal punto di vista politico, perché dietro l'opposizione non c'è solo una questione morale, ma c'è anche (se non soprattutto), un grave problema economico per quanto riguarda sussidi, pensioni, etc.
L'ostracismo dei TdG è cosa gravissima, ma finché non tocca gli interessi materiali dello Stato sarà sempre relegato ad argomento di secondo piano, importante per gli ex ostracizzati, utile a Tg e giornali se hanno un buco di pagina o qualche minuto da riempire.
Anna Greco

Messaggio da Anna Greco »

mr-shadow

Non necessariamente. Se un tema è rilevante dal punto di vista sociale ed economico, o tale quantomeno è ritenuto, i media se ne occupano senza dover ricorrere ad alcun eccesso.

Se andiamo alle origini, grazie all'impegno e alle trasgressioni di chi si è cominciato a parlarne?

Hanno iniziato i vip, ma a loro si sa tutto è concesso.
Poi via via si è unita la gente comune che non si è più sentita sola. Non era più la sola ad avere lo stesso problema di integrazione alla luce del sole.
Che ha cominciato a vivere senza nascondersi. Più si è, più si diventa socialmente accettabili.
Forse qualcuno ne subisce all'inizio delle conseguenze, ma più in la ne trae dei benefici anche grazie a chi non ha avuto paura di mostrarsi per quello che è.

L'ostracismo dei TdG è cosa gravissima, ma finché non tocca gli interessi materiali dello Stato sarà sempre relegato ad argomento di secondo piano, importante per gli ex ostracizzati, utile a Tg e giornali se hanno un buco di pagina o qualche minuto da riempire.
Dipende da cosa si vuole ottenere.

Se non è rilevante dal punto sociale ed economico bisogna renderlo visibile stimolando la curiosità delle persone.
Come per tutte le cose.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

“poly poly poly, da te non mi aspettavo la fiera della demagogia, il piagnisteo dell'omofobia (quando omofobia non è) e altre carnevale che hai tirato fuori "moto di disgusto verso i gay"
è evidente che non sai cosa voglia dire essere eterosessuale sennò capiresti che non cè nulla di irrazionale nel non essere attratti sentimentalmente/sessualmente da un uomo, e quindi, a dovere vivere quella sensazione da ETERO è preferibile l'attività criminale, che non implica necessariamente uccidere o rubare. Tra le malattie mentali, oltre l'omofobia, quella vera però, dovrebbero inserire anche l'eterofobia, ovvero l'atteggiamento isterico di alcuni gay (una minoranza per fortuna) che odiano tutto cio che non è gay friendl”
Noto con piacere che Nike ha completamente tralasciato la questione del matrimonio gay, rendendosi conto che evidentemente non è in grado di replicare nulla in proposito. Quanto al resto, il problema, come s’è già detto, non è il fatto che una persona eterosessuale non sia sentimentalmente o sessualmente attratta da un altro uomo, ma il fatto del tutto inusitato che dica che preferirebbe delinquere, cioè darsi al danneggiamento del prossimo, piuttosto che essere gay. Bisogna rendersi conto che l’omosessualità è una variante naturale dell’umano, alla pari dell’essere neri anziché bianchi, o mancini anziché destri, e che dunque la frase di Nike è del tutto equivalente a quella di un bianco che dicesse “meglio mafioso che nero”. La frase è altrettanto illogica.
La mafia uccide, che il mafioso lo faccia direttamente perché spara, o se lo faccia perché col suo malaffare rovina la società, spingendo altre persone in rovina con estorsioni e tante altre belle cose è irrilevante, ed infatti è un reato di immensa gravità.
Né del resto ci vede dove io avrei manifestato alcunché di “eterofobico”, mai detto alcunché contro l’eterosessualità, semplicemente ho detto qualcosa contro il pensiero insensato di alcuni eterosessuali che, manifestato alcuni blocchi tabuistici davvero atavici, preferirebbero fare del male al prossimo che amare un altro uomo… un bell’esempio di quali pulsioni irrazionali si agitino intorno a questo soggetto.
Un’ultima questione: fanno bene a dire, i sostenitori del matrimonio gay, che è omofobo chi non sia d’accordo con l’estensione delle nozze agli omosessuali? Beh, forse le persone contrarie al matrimonio gay sinceramente non credono di essere omofobe, ma certamente questo loro pensiero è omofobo. Ed è diritto di chiunque farglielo notare. Lo dico con cognizione, perché io stesso un tempo ero contrario al matrimonio gay, ed ero talebanamente concentrato sull’attuazione dei PACS: mi ci è voluto diverso tempo per rendermi conto di quanta omofobia interiorizzata ci fosse nei miei discorsi, e a liberarmene.
Non si sarebbe potuta biasimare la persona di colore che, 80 anni nel Sud degli States, avesse protestato contro il divieto dei matrimoni interrazionali dando del razzista a chi li negava. Magari il razzista in questione, farebbe pure come i sostenitori odierni dei PACS, cioè non capirebbe cos’abbia questi gay da insistere tanto: non gli si è già dato tanto a questi negri? Non s’accontentato? Ma che cosa vogliano di più?
Bene, dovete sapere che le limitazioni ai matrimoni gay sono altrettanto insensate che le limitazioni ai matrimoni interraziali, come s’è avuto modo di mostrare in più di una discussione, e che dunque non c’è mezza misura che tenga, o che possa accontentare la minoranza discriminata, come non c’è stata mezza misura che tenesse nel fatto che le donne o i neri abbiano chiesto e ottenuta la piena parità dei diritti. Non si possono certamente trattare in maniera uguale cose diverse, ma i teorici della discriminazione hanno sempre fallito nel dimostrare che esistesse la diversità che essi vedevano.

Veniamo ora al problema gay pride, e al presunto oltraggio al pudore, nonché all’argomento che esso sarebbe controproducente.


Il pudore? E’ una cosa del tutto connotata culturalmente, tant’è che si va per le spiagge coperti con l’equivalente di un paio di mutande (il costume da bagno), ma se girassi con quello stesso costume da bagno per le vie di una città mi arresterebbero. E questo perché la società, nella sua schizofrenia, ha stabilito che una cosa scandalosa in un centro storico non lo è invece sulla sabbia. A Tahiti, come vagheggiavano gli europei dell’ottocento, le donne giravano per tutta l’isola a seno scoperto, dando occasione ai pittori di ritrarle, mentre nel contempo in Europa si considerava osé per una donna mostrare le sue caviglie. Eh già, perché ciò che oggi è normale, una ragazza in pantaloncini corti e canottiera, nell’ottocento sarebbe stato un affronto alla pubblica decenza. Il pudore è un costrutto sociale, e la vergogna sta negli occhi di chi guardia, a seconda delle inibizioni che gli hanno instillato, e quelle di un polinesiano dell’ottocento erano ovviamente diverse da quelle di un europeo.
Al gay pride ci sono diverse anime, chi veste in borghese (e sono la maggioranza), e chi invece si dà a travestimenti carnevaleschi. Dire che le persone che vogliono farlo, perché quella è la loro identità, non possano perché qualche benpensante si scandalizzerebbe, è esattamente il corrispettivo contemporaneo dei mormorii dei vecchi seriosi e corrucciati che dicevano alle femministe e alle suffragette di non andare troppo svestite nelle loro manifestazioni, perché avrebbero danneggiato la causa dei diritti delle donne confermando l’idea patriarcale che le femministe sono tutte delle libertine.
Le femministe e le suffragette avrebbero fatto bene a scendere a patti con questa gente, che non le voleva in minigonna altrimenti erano delle meretrici, oppure dovevano infischiarsene, e con la chiara manifestazione della loro libertà e della loro identità lanciare un segno? E’ il silenzio che uccide, non la ribellione. “Rumores senum severiorum omnes unius aestimemus assis”, è così da millenni: i mormorii dei vecchi seriosi stimiamoli tutti un solo quattrino, e baciamoci dunque, mia Lesbia…
Non ci serve l’approvazione dei retrogradi, tanto non la cambieranno comunque, sono troppo sclerotizzati per farlo, ciò che occorre invece è lanciare un messaggio alle nuove generazioni, manifestando l’esistenza di quelle componenti sociali che i conservatori vorrebbero solo dimenticare o censurare.
Il mondo s’è convinto della validità della fisica quantistica non perché la generazione che la scoprì riuscì a convincere gli scienziati della generazione precedente (impaludati nella fisica newtoniana) che essa fosse corretta. Il mondo ha accettato la fisica quantistica perché banalmente la generazione di scienziati precedente, incapace di accettare il nuovo, ad un certo punto è morta.
Non ci serve l’approvazione di chi si scandalizza per il gay pride, dobbiamo solo aspettare che Madre Natura faccia il suo corso e ci liberi di loro: il mondo infatti va in una sola direzione, avanti.

Il punto è che ci sono effettivamente dei gay indistinguibili per gusto nel vestire dagli eterosessuali, ma ci sono anche gay che davvero esprimono la loro natura in queste forme carnevalesche, o attraverso degli abiti che il costume sociale di questo nostro tragico angolo di mondo ha riservato alle donne. Sicché proprio perché ci sono anche loro, è inutile dare all’esterno un’immagine falsa, cioè che i gay sarebbero tutti con lo stesso gusto di vestire degli etero, perché non si farebbe altro che creare un nuovo ghetto all’interno degli omosessuali, creando dei gay di serie B, e portando paradossalmente a focalizzare l’omofobia su di loro. Tutti invece devono essere messi nella condizione di esprimere la loro natura, che non nuoce a nessuno fino a prova contraria.
Se c’è un pregiudizio, cioè che sarebbe sbagliato vestirsi di piume, la soluzione non è accondiscendere ad esso, bensì affrontarlo a testa alta: il risultato finale verrà i sacrifici della guerra che si sarà combattuta, perché sarà un mondo più libero per tutti e con meno ipocrisie. Mi rendo conto che altri gay si sentano danneggiati dal fatto che alcuni eterosessuali, invero culturalmente poco significativi, siano incapaci di fare dei distinguo davvero basilari, e dunque credano che tutti i gay siano così. Ma la soluzione, una volta che ci si trovi dinnanzi a chi ha questi pregiudizi, è non solo spiegare che non tutti i gay sono così, ma poi chiedere socraticamente conto del perché andare vestiti di piume sarebbe una cosa errata. Non lo fanno anche i cosiddetti normali a carnevale? Bisogna andare proprio ad attaccare al nucleo il pregiudizio, e cioè chiedere: “Questi altri gay si vestono di piume di struzzo, ebbene? Qual è il problema?”.
Sono millenni che la società va male perché, per vergogna, le persone razionali esitano a far ragionare i bigotti, mettendoli davanti chiaramente all’insensatezza delle loro posizioni. Se un etero mi contestasse che al gay pride i gay si truccano, io non gli direi che è falso, gli chiederei invece perché mai dovrebbe essere sbagliato per un uomo truccarsi. Bisogna abbattere il pregiudizio senza esitare, e spiegare con un po’ di sano relativismo culturale che se lui è così retrogrado da non sapere che è solo per una misera casualità contingente che è nato in Europa, dove gli uomini non si truccano, ma che invece in diecimila altre culture lo fanno, allora forse deve meditare sulla propria bigotta ignoranza. E si può farli ragionare, costoro, magari con degli esempi cinematrografici, portando il caso, visto che parliamo di trucco e di piume, degli indiani d’America. Portiamogli l’esempio del fatto che gli uomini più virili presso i pellerossa americani esano quelli che si truccavano la faccia di rosso, e si riempivano di piume! Smettiamola di scendere a compromesso col pregiudizio eurocentrico, coi bigotti che dicono agli altri come vivere senza avere uno straccio di motivazione razionale, e rendiamo invece lettura obbligatoria sin dalle scuole medie gli Essais di Montaigne. Sarà la ragione a disinnescare le proibizioni che non hanno ragion d’essere.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

anche grazie a chi non ha avuto paura di mostrarsi per quello che è.
Caro Polymetis, io ho iniziato a vivere la mia vita gay a poco meno di 13 anni, tra i giardini del Monte Caprino e il Circo Massimo (all'epoca ancora pieno di vegetazione). Ho avuto la fortuna di crescere "tra i miei simili" (se cosi si può dire, lo metto tra virgolette), e di poter affrontare i mille problemi della mia condizione fidando sui consigli e sull'affetto di persone che ne avevano passati ben altri di problemi nei decenni precedenti. In quei primi anni '80 nessuno si poneva il problema di trasgredire, di "scheccare" tra la gente per il solo gusto di farlo (assumendo pose e modi che non sono propri), insomma di fare i "froci" come la gente da sempre pensa che siano. Guarda caso potevamo allora muoverci molto più liberamente di quanto non avvenga oggi con la cosiddetta liberazione consentita dai Gay Pride.
Dal Monte Caprino potevamo scendere in gruppo al Caffé Roma a qualsiasi ora del giorno e della notte, e nessuno stava a badare al fatto che eravamo un gruppo di (uso termini che usavamo scherzosamente tra noi), "giovani frocetti e vecchie frocione". Nessuno si poneva il problema dei ragazzi o degli uomini che, non certo per colpa loro ma perché cosi ha voluto madre natura, si distinguevano chiaramente nel gruppo per i modi, per l'abbigliamento, per la parlata, a volte per il trucco. Lo stesso avveniva se decidevamo di andare a cena tutti assieme in un qualsiasi ristorante, al cinema, al Luneur. Nei rari casi in cui il bigotto di turno rompeva venivamo difesi dai proprietari dei locali, veniva risposto che eravamo clienti come tutti gli altri.
Da quando la moda dei Gay Pride è approdata anche da noi non è più cosi. Specie dopo la carnevalata del 2000 (con tutto quanto ne è conseguito in termini di speculazione politica), le cose sono molto cambiate. In tempi più recenti è capitato di fare quella che abbiamo sempre scherzosamente chiamato "una frociera" (cioè una uscita di gruppo), ma al giorno d'oggi di quella libertà degli anni '80 non godiamo più. In tempi recenti ci siamo sentiti dire in un ristorante che infastidivamo i clienti, e non perché stavamo facendo chissà cosa, ma solo perché eravamo ... "froci". Stessa cosa per strada, camminiamo tranquilli parlando tra noi senza dar modo di attirare l'attenzione, e veniamo aggrediti verbalmente (a volte non solo), semplicemente perché siamo... "froci".
Potrei citarne tante altre, ma questo è il "progresso" dei Gay Pride, caro Polymetis. Perché le conseguenze di quelle squallide carnevalate le paghiamo noi poveri comuni mortali, non certo i VIP straricchi come Franco Grillini o Vladimir Luxuria.
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Messaggio da arwen »

E' quello che dicevo io, mister shadow, non parlavo di pudore, perchè adesso il pudore non si sa manco dove stia di casa, ma proprio un fatto che, per una carnevalata, perda di credibilità tutto il movimento.
Un altro utente diceva che anche le manifestazioni di infotdg sarebbero trasmesse alla tv se ci mettessimo tutti in mutande, certo, magari con la scusante che siamo ostracizzati da anni e che ci dobbiamo "sfogare", legittimo, ma poco intelligente e pratico sul piano della credibilità. Purtroppo, c'è chi è ignorante, chi alle apparenze ci bada e purtroppo bisogna venire a patti con queste cose, se si vuole che la mentalità piano piano cambi. Secondo me , i gay pride, pur essendo giusti, servono solo a dare modo a chi ce l'ha già con gli omosessuali, di avere una freccia in più nel suo arco per prenderli in giro o fare peggio, quando li incontra per strada. Purtroppo è cosi.
Ne è un esempio ciò che dici tu. :fiori e bacio:
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
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Messaggio da mr-shadow »

Se gli ex manifestassero in mutande figurarsi le campagne della WTS... sono dei malati mentali, direbbe, e quante persone ci crederebbero?
Mamy

Messaggio da Mamy »

arwen ha scritto:E' quello che dicevo io, mister shadow, non parlavo di pudore, perchè adesso il pudore non si sa manco dove stia di casa, ma proprio un fatto che, per una carnevalata, perda di credibilità tutto il movimento.
Un altro utente diceva che anche le manifestazioni di infotdg sarebbero trasmesse alla tv se ci mettessimo tutti in mutande, certo, magari con la scusante che siamo ostracizzati da anni e che ci dobbiamo "sfogare", legittimo, ma poco intelligente e pratico sul piano della credibilità. Purtroppo, c'è chi è ignorante, chi alle apparenze ci bada e purtroppo bisogna venire a patti con queste cose, se si vuole che la mentalità piano piano cambi. Secondo me , i gay pride, pur essendo giusti, servono solo a dare modo a chi ce l'ha già con gli omosessuali, di avere una freccia in più nel suo arco per prenderli in giro o fare peggio, quando li incontra per strada. Purtroppo è cosi.
Ne è un esempio ciò che dici tu. :fiori e bacio:
:quoto100:

Conosco poche persone gay nella cerchia lavorativa ma quelle che conosco ,degnissime persone e serie
se le dovessi immaginare per le strade vestite di piume di struzzo e tanga per far valere i propri diritti ...........
beh !

Ognuno è come è,una persona ,punto ,poi con chi dorme a me non mi interessa e quando ci sto insieme ,tale resta ,un collega ed amico .
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Paxuxu
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Messaggio da Paxuxu »

Vorrei però sapere chi ha detto che un gay non può essere anche mafioso, od un mafioso essere anche un tdg, di una cosa è certa un politico onesto è impossibile anche solo pensarlo.


:sorriso:


Paxuxu
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