Moderatore: Quixote
conticuereomnes ha scritto:Cari tutti...
(per inciso: "conticuere omnes" è l'incipit del II Libro delle Eneide)
L'argomento delle prove dell'esistenza di Dio mi affascina, non lo nego e mi piace discuterne con chiunque.
Ciò che non mi è chiaro è semplicemente il non avere un'idea personale del concetto di Dio. Non riesco comprendere l'impossibilità di farsi un'idea per il semplice fatto che non vi siano prove della sua esistenza e proprio per questo mi areno nella discussione con Mauro perchè mi manca l'antitesi della discussione.
Se la tesi è: Dio esiste e l'antitesi è: io non so chi è e cosa sia Dio, non riesco a trovare un punto comune di discussione per andare avanti.
Detto questo: è chiaro che Mauro avrà ben chiara l'idea che supporta e nulla quaestio sul suo intendimento ma sono io che non lo comprendo... per miei limiti, ci mancerebbe...
Mauro1971 ha scritto:conticuereomnes ha scritto:Cari tutti...
(per inciso: "conticuere omnes" è l'incipit del II Libro delle Eneide)
L'argomento delle prove dell'esistenza di Dio mi affascina, non lo nego e mi piace discuterne con chiunque.
Ciò che non mi è chiaro è semplicemente il non avere un'idea personale del concetto di Dio. Non riesco comprendere l'impossibilità di farsi un'idea per il semplice fatto che non vi siano prove della sua esistenza e proprio per questo mi areno nella discussione con Mauro perchè mi manca l'antitesi della discussione.
Se la tesi è: Dio esiste e l'antitesi è: io non so chi è e cosa sia Dio, non riesco a trovare un punto comune di discussione per andare avanti.
Detto questo: è chiaro che Mauro avrà ben chiara l'idea che supporta e nulla quaestio sul suo intendimento ma sono io che non lo comprendo... per miei limiti, ci mancerebbe...
Ho smesso di credere in dio praticamente a 15 anni, quando uscii dai TDG.
Ciò in cui non credo non è una mia personale idea di Dio, ma in qualsiasi forma di Dio esistente, come già detto. Il mio "concetto" non è mio, ma quello formulato da religino e mode varie.
Titano1956 ha scritto:Ho notato più d'una volta che l'uscire dai TdG, a motivo del modo macchinoso di vivere la religione e di una "socievolezza" che rasenta il penoso, porta una persona ad allontanarsi da Dio. Quasi ad odiare qualsiasi concetto di divinità. Personalmente, però, non mescolerei l'oro con il piombo: l'insegnamento ed il sacrificio di Gesù nulla hanno a che vedere con la "sterile versettologia" dei TdG. L'insegnamento di Gesù fa bene all'anima e avvicina al Padre in modo naturale e semplice. L'insegnamento logorroico ed il comportamento superficiale di molti TdG snerva ed allontana. Ma non puà essere usato come pretesto per abiurare la fede in Dio. Solamente la fiducia nei Testimoni di Geova. E' solo il mio pensiero.
Sempre con affetto, Titano.
Mauro1971 ha scritto:Titano1956 ha scritto:Ho notato più d'una volta che l'uscire dai TdG, a motivo del modo macchinoso di vivere la religione e di una "socievolezza" che rasenta il penoso, porta una persona ad allontanarsi da Dio. Quasi ad odiare qualsiasi concetto di divinità. Personalmente, però, non mescolerei l'oro con il piombo: l'insegnamento ed il sacrificio di Gesù nulla hanno a che vedere con la "sterile versettologia" dei TdG. L'insegnamento di Gesù fa bene all'anima e avvicina al Padre in modo naturale e semplice. L'insegnamento logorroico ed il comportamento superficiale di molti TdG snerva ed allontana. Ma non puà essere usato come pretesto per abiurare la fede in Dio. Solamente la fiducia nei Testimoni di Geova. E' solo il mio pensiero.
Sempre con affetto, Titano.
Titano, qui ti tiro un po' le orecchie, e non solo a te.
Un'altro di quei discorsi generici che spesso si leggono sono: "questo modo di vedere ti viene dall'esperienza coi tdg".
Ora, potrei risponderti in vari modi:
Il primo sarebbe:l'unica cosa positiva che mi hanno lasciato i tdg è stato il farmi aprire gli occhi su dio, gesù e compania salmodiante.
La cosa più vera ed importante però è che ho alle spalle, ad oggi, 26 anni di percorso, di conosciernze acquisite, di esperienze, che mi portano a parlare.
Personalmente, quando si parla del dio abramico e di tutte le religioni abramiche, è tutto piompo, a voler essere gentile, vis a vis il mio esempio sarebbe col cioccolato.
Questo tipo di atteggiamento e di pregiudizio, per il quale essendo stato cresciuto nei tdg io non sia capace di formulare una mia posizione critica, è davvero molto, ma molto offensivo Titano.
Sono quel che sono e penso quel che per le mie esperienze e per ciò che conosco.
Forse troverai le mie parole un po' dure, ma fidati che se non fosse per il profondo rispetto che ho per te, sarebbero assai peggiori.
Anche se sono cresciuto tra i TDG, il mio cervello funziona, e ho guardato molto più ad ampio spettro credo di chiunque altro presente sul forum, o quasi, su questi argomenti.
Mauro1971 ha scritto:Anche se sono cresciuto tra i TDG, il mio cervello funziona, e ho guardato molto più ad ampio spettro credo di chiunque altro presente sul forum, o quasi, su questi argomenti.
minstrel ha scritto:Mauro1971 ha scritto:Anche se sono cresciuto tra i TDG, il mio cervello funziona, e ho guardato molto più ad ampio spettro credo di chiunque altro presente sul forum, o quasi, su questi argomenti.
Il che mi fa capire che hai approfondito come si deve la filosofia che sostiene l'inesistenza di Dio, in contrasto con le varie prove portate nel corso dei secoli da:
- Aristotele e il suo motore immobile;
- Anselmo e relativa diatriba con Gaunilone e la sua isola fantastica che ricorda molto il tuo modo di confutare la possibile esistenza di Dio. Confutazione comunque smentita da Anselmo stesso;
- le cinque vie di Tommaso, naturalmente discusse e criticate fra gli altri da Kant e Kenny nel suo “The five ways” eppure ancora oggi studiate;
- il cogito cartesiano e la relativa confutazione Heideggeriana accettabile solo se si accetta l’intera sua filosofia;
- la contraddittorietà del reale di Bontadini o la problematicità pura di Marino Gentile;
E mi fermo qui perché è inutile continuare per ora.
Al che mi sembra strano che tu non sappia rispondere alla semplice domanda su cosa intendi tu per Dio. Dato che sostieni che “Dio non esiste” è impossibile pensare che tu non abbia nemmeno un’idea di che cosa è impossibile che esista! Usando il tuo classico metodo: dire “Babbo Natale non esiste!” presuppone l'esistenza di una tua prima idea insita nell’affermazione apodittica riportata e cioè l’idea di CHI SIA Babbo Natale! E' un grasso vecchiaccio vestito di verde (o rosso se cocacolato) che entra nei camini il 25 dicembre (anche dove i camini non ci sono…) e porta regali gratis ai bimbi. DATE QUESTE PREMESSE che disegnano CHI SIA il Babbo, tu ragioni e il tutto ti porta a conlcudere che "non esiste".
Ed ecco la perfettamente lecita domanda di conticuereomnes alla quale attendiamo una risposta perché tale risposta esiste e devi solo scoprirla essendo insita nella tua stessa affermazione che “Dio non esiste”. Chi o che cosa NON esiste?
Grazie e a presto
minstrel ha scritto:Mauro1971 ha scritto:Anche se sono cresciuto tra i TDG, il mio cervello funziona, e ho guardato molto più ad ampio spettro credo di chiunque altro presente sul forum, o quasi, su questi argomenti.
Il che mi fa capire che hai approfondito come si deve la filosofia che sostiene l'inesistenza di Dio, in contrasto con le varie prove portate nel corso dei secoli da:
- Aristotele e il suo motore immobile;
- Anselmo e relativa diatriba con Gaunilone e la sua isola fantastica che ricorda molto il tuo modo di confutare la possibile esistenza di Dio. Confutazione comunque smentita da Anselmo stesso;
- le cinque vie di Tommaso, naturalmente discusse e criticate fra gli altri da Kant e Kenny nel suo “The five ways” eppure ancora oggi studiate;
- il cogito cartesiano e la relativa confutazione Heideggeriana accettabile solo se si accetta l’intera sua filosofia;
- la contraddittorietà del reale di Bontadini o la problematicità pura di Marino Gentile;
E mi fermo qui perché è inutile continuare per ora.
Al che mi sembra strano che tu non sappia rispondere alla semplice domanda su cosa intendi tu per Dio. Dato che sostieni che “Dio non esiste” è impossibile pensare che tu non abbia nemmeno un’idea di che cosa è impossibile che esista! Usando il tuo classico metodo: dire “Babbo Natale non esiste!” presuppone l'esistenza di una tua prima idea insita nell’affermazione apodittica riportata e cioè l’idea di CHI SIA Babbo Natale! E' un grasso vecchiaccio vestito di verde (o rosso se cocacolato) che entra nei camini il 25 dicembre (anche dove i camini non ci sono…) e porta regali gratis ai bimbi. DATE QUESTE PREMESSE che disegnano CHI SIA il Babbo, tu ragioni e il tutto ti porta a conlcudere che "non esiste".
Ed ecco la perfettamente lecita domanda di conticuereomnes alla quale attendiamo una risposta perché tale risposta esiste e devi solo scoprirla essendo insita nella tua stessa affermazione che “Dio non esiste”. Chi o che cosa NON esiste?
Grazie e a presto
Mauro1971 ha scritto:Ah, una cosa, come ho sempre affermato, portatemi un paio d'etti di dio affettato fine sul tavolo, e sarò disposto a credere.
Mauro1971 ha scritto:Ah, una cosa, come ho sempre affermato, portatemi un paio d'etti di dio affettato fine sul tavolo, e sarò disposto a credere. Null'altro, la filosofia non mi dà alcuna prova concreta, non mi interessa.
minstrel ha scritto:Mauro1971 ha scritto:Ah, una cosa, come ho sempre affermato, portatemi un paio d'etti di dio affettato fine sul tavolo, e sarò disposto a credere.
Restando dunque nella tua provocazione e cercando di arrivare alla risposta della domanda: la tua idea di Dio è che egli o esso, se esistesse, potrebbe venire affettato?![]()
Per dirtene una: se a noi portassero sul tavolo una cosa simile semplicemente diremmo che quella cosa non è Dio poiché non corrisponde assolutamente a CHI o CHE COSA esso possa essere. Nessuno nega che tu abbia studiato Mauro, e che tu abbia studiato seriamente. Solo che non hai studiato l'unica materia che può rispondere a questo argomento. E' lecito naturalmente fregarsene della filosofia, ma il tuo disinteresse purtroppo non toglie il fatto che questo è un argomento filosofico e pertanto su questo preciso argomento i tuoi studi non valgono se non in maniera interdisciplinare, e che la filosofia sia una materia di CONOSCENZA. Molti sono i libri sull'argomento, mi sovviene ora "perché ancora la filosofia" di Carlo Cellucci.
Questo non significa comunque non poterne parlare ed effettivamente il primo passo da farti è stabilire l'oggetto della discussione e cioè cosa o chi secondo te non esiste.
conticuereomnes ha scritto:Oddio... abbiamo postato la stessa idea quasi contemporaneamente...
Mauro1971 ha scritto:La filosofia, navigando nel mero astrattismo, non ha valore probatorio.
Mauro1971 ha scritto:Ma sicuramente la Scienza è figlia di una certa filosofia, ma è da tempo che è diventata maggiorenne e si è costruita una casa propria. Non abita più con quei genitori.
Altresì, sta cosa della scienza che deve essere sottomessa alla fede, quella è roba solo vostra
La Scienza si basa sull'osservazione ed il ragionamento, è avida di prove e controprove. Cerca, si evolve e si migliora.
La vostra filosofia invece si basa sugli insegnamenti di testi sacri anacronistici, non ha altro fondamento all'infuori di quello.
In altre culture dove non esiste un "dio creatore", le persone neppure se ne pongono il problema, se esista o meno, quindi queste posizioni non sono un "fattore naturale", ma del tutto culturale.
Se poi ci mettiamo che nella filosofia voi affermate l'esistenza di dio e che la filosofia lo prova, altri esattamente il contrario, ed alla fine in base all'ottica dalla quale si guardano le cose ha ragione ora una fazione, ora l'altra. SI può affermare che hanno ragione e torto entrambe.
Su questo, condivido in pieno la posizione di Hawking: "La filosofia è morta, ora c'è la scienza".
...ma poi perchè mi devo sempre ripetere? Ste cose le ho già dette ridette.
conticuereomnes ha scritto:Mauro1971 ha scritto:Ah, una cosa, come ho sempre affermato, portatemi un paio d'etti di dio affettato fine sul tavolo, e sarò disposto a credere. Null'altro, la filosofia non mi dà alcuna prova concreta, non mi interessa.
E allora immagina che domani io e te ci vediamo e ti porti due etti di prosciutto crudo e ti dica: "Ecco, questo è Dio... hai visto che esiste?"... tu mi prenderesti per pazzo perchè sai bene che non è Dio il prosciutto crudo e per dirla tutta lo sai perchè hai una idea chiara di cosa sia Dio... e quali siano i suoi attributi. O mi sbaglio?
minstrel ha scritto:...
mara ha scritto:Mauro1971 ha scritto:Ma sicuramente la Scienza è figlia di una certa filosofia, ma è da tempo che è diventata maggiorenne e si è costruita una casa propria. Non abita più con quei genitori.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Dopo averti letto in questo argomento , mi sento molto indegna ,di tutte le attenzioni che mi hai dimostrato !!!
Non voglio certo dire ,che per tutto ciò che sai , non dovresti avere spazio per sentimenti di generoso-altruismo
però , dimostrarli , ti fà .....onore !..... Solo questo ti volevo dire ....
Ma per accennare appena ,come vivo le vostre attenzioni , poche parole : Tu , voi , mi date .......ciò di cui ho bisogno !!!!
![]()
MARA
![]()
Titano1956 ha scritto:Ho notato più d'una volta che l'uscire dai TdG, a motivo del modo macchinoso di vivere la religione e di una "socievolezza" che rasenta il penoso, porta una persona ad allontanarsi da Dio. Quasi ad odiare qualsiasi concetto di divinità.
Mauro1971 ha scritto:L'uomo dalle tante citazioni.
Vedi però, a parte che sono tutti o filosofi o credenti
non è che condivido l'affermazione di Hawking perchè l'ha detta lui, ma perchè la trovo semplicemente logica.
Se Dio vuole agire sullo spazio-tempo e sulla materia-energia, in quel momento quell'intervento deve avvenire in modo misurabile.
Le uniche cose di cui abbiamo prova, le uniche cose che sono effettivamente dei "poteri superiori" nel nostro Universo, e ne sono pure i Grandi Architetti, sono le Leggi di Natura.
Newton... sono rimasti i calcoli, le formule, la fisica: perfetti per i modelli planetari o su scale minori. Ma delle sue tesi sul ruolo del "divino" in tutto questo? Solo come studio della storia. Nella sua matematica, Dio non c'è.
Non sta nei calcoli sui buchi neri di Hawking, non sta nelle formule della Teoria delle Stringhe, non lo trovi nelle due Relatività di Einstein, e non lo troverai neppure nelle Teorie della Meccanica Quantistica.
Questa filosofia non ha più a che vedere con la Scienza, anche se le ha dato i natali, da questa se ne è ben presto emancipata.
E questa è la filosofia che oggi è morta, perchè ad esplorare la natura dell'universo oggi è la Scienza che può trovare delle risposte, molto più "vere" di quelle della filosofia.
Questo è il MIO pensiero, indipendente da qualsiasi citazione.
Interessante, visto che non si tratta di un'affermazione scientifica ma filosofica. Ma questo Aristotele lo aveva già detto 2500 anni fa. Ah già... a te Aristotele non interessaMauro1971 ha scritto:
Su questo, condivido in pieno la posizione di Hawking: "La filosofia è morta, ora c'è la scienza".
minstrel ha scritto:Mauro1971 ha scritto:L'uomo dalle tante citazioni.
Grazie del complimento, io però le chiamo fonti.![]()
Se Dio vuole agire sullo spazio-tempo e sulla materia-energia, in quel momento quell'intervento deve avvenire in modo misurabile.
Al di là che questa tua frase è secondaria alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, la stessa presenta una grammatica teologica deficitaria poiché fa dipendere Dio dalla natura del creato, per questo prima occorre capire cosa si intende per "Dio". In questa tua affermazione infatti ed è chiaro che descrivi colui che non si può intendere come "Dio" poiché SOGGIACE alla natura che egli stesso dovrebbe aver creato dove dici che se interviene egli DEVE necessariamente lasciare tracce. Dio, se è Dio, non è obbligato dalla creazione in nessun modo. E questo lo dice la logica perché altrimenti si descrive una realtà contradditoria e come tale irreale.
Le uniche cose di cui abbiamo prova, le uniche cose che sono effettivamente dei "poteri superiori" nel nostro Universo, e ne sono pure i Grandi Architetti, sono le Leggi di Natura.
Frase interessante, davvero!
Alla luce di questa prova a rileggere Davies fra i tanti: «Per quanto le nostre spiegazioni scientifiche possano essere coronate dal successo, esse incorporano sempre certe assunzioni iniziali. Per esempio, la spiegazione di un fenomeno in termini fisici presuppone la validità delle leggi della fisica, che vengono considerate come date. Ma ci si potrebbe chiedere da dove hanno origine queste leggi stesse. Ci si potrebbe perfino interrogare sulla logica su cui si fonda ogni ragionamento scientifico. Prima o poi tutti dobbiamo accettare qualcosa come dato, sia esso Dio, oppure la logica, o un insieme di leggi, o qualche altro fondamento dell'esistenza» (Paul Davies, La mente di Dio, 1993, p. 5).
Newton... sono rimasti i calcoli, le formule, la fisica: perfetti per i modelli planetari o su scale minori. Ma delle sue tesi sul ruolo del "divino" in tutto questo? Solo come studio della storia. Nella sua matematica, Dio non c'è.
Che sia insito nel fatto stesso che una matematica è possibile?
Solo due secondi per ringraziarti della bellissima frase che hai scritto nella risposta a Mara: grazie!![]()
"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.
Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne, ma non avessi la carità non sarei nulla."
Mauro1971 ha scritto:Ecco questo è un esempio di ciò che intendo quando dico che la filosofia, nel suo astrarsi, si allontana dalla realtà.
Come ben sai, la mia frase non ha una grammatica teologica deficitaria. Non ne ha proprio, non è teologia, è fisica.
In un sistema chiuso, per interagire con le sue parti devi farlo con le sue parti, chiunque tu sia, dio o meno.
Inoltre, la mia frase non è secondaria alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, ma è un metodo procedurale per provarla, se ci fosse questa iterazione.
Molto semplicemente, se si è di fronte ad un oggetto non direttamente individuabile, lo si può individuare dai suoi effetti sull'ambiente, come è stato fatto coi buchi neri. Se esistesse sarebbero evidenti, se non le energie espresse nell'azione dell'iterazione stessa, quantomeno gli effetti residui sull'ambiente.
Non ce ne sono, ad oggi.
Tutto il bla-bla su dio è inconsistente.
minstrel ha scritto:Mauro1971 ha scritto:Ecco questo è un esempio di ciò che intendo quando dico che la filosofia, nel suo astrarsi, si allontana dalla realtà.
Come ben sai, la mia frase non ha una grammatica teologica deficitaria. Non ne ha proprio, non è teologia, è fisica.
In un sistema chiuso, per interagire con le sue parti devi farlo con le sue parti, chiunque tu sia, dio o meno.
Inoltre, la mia frase non è secondaria alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, ma è un metodo procedurale per provarla, se ci fosse questa iterazione.
Molto semplicemente, se si è di fronte ad un oggetto non direttamente individuabile, lo si può individuare dai suoi effetti sull'ambiente, come è stato fatto coi buchi neri. Se esistesse sarebbero evidenti, se non le energie espresse nell'azione dell'iterazione stessa, quantomeno gli effetti residui sull'ambiente.
Non ce ne sono, ad oggi.
Tutto il bla-bla su dio è inconsistente.
Bene, vedi che forse ci siamo? Stai delineando ciò che per te DOVREBBE fare Dio per ESSERE Dio e pertanto uno degli attributi che ti si chiedeva l'hai delineato.Quindi secondo te Dio, per essere tale, deve necessariamente possedere come attributo la necessità di interagire, fisicamente e in maniera misurabile, con il reale.
Vedi che adesso ci siamo?
Tu però delinei in questo modo un'entità, un'essenza, che soggiace al reale ed è palese che una tale entità in primis NON PUO' essere considerata DIO e secondo una tale entità finora non è mai stata dimostrata. Pertanto se questa è la tua idea di Dio, hai ragione a dire che (questo) Dio non esiste. Ma che razza di Dio è un'entità creatrice che necessariamente deve dipendere dal creato per essere Dio? NON PUO' esistere perché ti rendi conto da solo di quanto questa stessa frase sia contradditoria e senza senso.
Tant'è che, con queste premesse, è normale chiedersi come sia possibile che esistano persone che credono in (questo) Dio!
Figurati pensare che queste persone siano più di 3/4 della popolazione mondiale: probabilmente ti "scandalizza"!![]()
Come darti torto, credere in un Dio simile sarebbe da pazzi!![]()
Ma gli attributi di "colui" che viene chiamato Dio e viene ricercato mediante prove filosofiche sono ben altri e configurano un'esse tutt'altro che incoerente con il creato ne contradditorio.
Ecco alcuni dei nostri attributi di Dio: "atto puro", "semplicissimo", "essere per sé sussistente". L'opposto in termini filosofici di quello che tu pretendi sia Dio.
Pertanto il tuo metodo procedurale per provare Dio può essere funzionale per la tua visione divina, che abbiamo provato essere contradditoria, ma è inutile per il Dio con gli attributi divini classici che gli vengono configurati, poiché ciò che cercheresti (e magari troveresti) con questo metodo non può certo essere Dio, ma tutt'al più una parte finora sconosciuta della creazione.
La tua domanda potrebbe essere dunque: ma come è possibile configurare scientificamente un'entità con i VOSTRI attributi divini? Non è possibile, o meglio non lo è in maniera diretta. Per arrivare a comprendere le nostre ragioni (che non significa sposarle!), bisogna però che tu compia un salto preciso e dia alla razionalità filosofica ciò che gli spetta e cioè che tu la configuri e la accetti per quella che NECESSARIAMENTE è: innanzitutto una FORMA DI SAPERE e cioè di CONOSCENZA.
Non è necessario compiere questo "salto", intendiamoci. Ma lo diventa se si vuole discutere di questo argomenti.![]()
Ciao e grazie!
Mauro1971 ha scritto:Allora... no commetti un errore, perdonami.
Ho affermato che un Dio, qualsiasi, che stia fuori dalle b... ehm, dallo spazio tempo o meno, nel momento in cui interagisce col nostro universo deve (e non dovrebbe, ma deve proprio) farlo attraverso le componenti proprie dello stesso. Nel senso che per spostare una cosa serve energia cinetica, per scaldarla quella termica, ecc., e che una sua eventuale azione lascerebbe traccia negli effetti.
Questo non significa, ed io non ho fatto alcuna affermazione al riguardo, che per questo "Dio" debba dipendere dal nostro universo per esistere. Questo è un volo pindarico che hai fatto tu e che nulla ha a che vedere con le mie affermazioni. Dal mio punto di vista, è del tutto indifferente.
minstrel ha scritto:Mauro1971 ha scritto:Allora... no commetti un errore, perdonami.
Ho affermato che un Dio, qualsiasi, che stia fuori dalle b... ehm, dallo spazio tempo o meno, nel momento in cui interagisce col nostro universo deve (e non dovrebbe, ma deve proprio) farlo attraverso le componenti proprie dello stesso. Nel senso che per spostare una cosa serve energia cinetica, per scaldarla quella termica, ecc., e che una sua eventuale azione lascerebbe traccia negli effetti.
Questo non significa, ed io non ho fatto alcuna affermazione al riguardo, che per questo "Dio" debba dipendere dal nostro universo per esistere. Questo è un volo pindarico che hai fatto tu e che nulla ha a che vedere con le mie affermazioni. Dal mio punto di vista, è del tutto indifferente.
Allora mi sono spiegato male e me ne scuso.
Partiamo dalle tue affermazioni perché almeno capisci perché con questo scritto mi hai totalmente dato ragione.
Tu scrivi: "un Dio, qualsiasi, [...]nel momento in cui interagisce col nostro universo deve ([...]ma deve proprio) farlo attraverso le componenti proprie dello stesso"
Il che significa solo una cosa: la tua unica visione di "Dio che interagisce con l'uomo" è NECESSARIAMENTE - deve ([...]ma deve proprio) cit. - SUCCUBE del proprio creato! Ma questa, come ho dimostrato, è una visione irrazionale e come tale si smentisce da sé.
Non ho assolutamente voluto intendere che tu abbia pensato che «"Dio" deve dipendere dal nostro universo per esistere»!
Ho scritto piuttosto che a tuo avviso Dio DEVE NECESSARIAMENTE dipendere dal REALE se vuole interagire con esso. E' esattamente quello che ora mi hai ribadito e ti assicuro che è ben diverso. Infatti «"Dio" deve dipendere dal nostro universo per esistere» è una frase irrazionale poiché configurerebbe un Dio totalmente soggetto al contingente, al pari di una qualsiasi creatura. E questo tu non lo pensi.
La seconda frase invece, e cioè "Dio DEVE NECESSARIAMENTE dipendere dal REALE se vuole interagire con esso", configura un Dio parzialmente soggetto al contingente: superiore a noi, ma comunque soggetto alle regole naturali e alle leggi. Leggi che l'assunto divino dichiarerebbe essere create da Dio stesso e qui casca l'asino!
Ma questo non significa che Dio non possa dare segni REALI nella realtà fisica. Se Dio è Dio allora può tutto. Ed è per questo che la tua affermazione è deficitaria, poiché illustra un Dio minore, un Dio NONassoluto, un Dio che NECESSARIAMENTE deve sottostare alle leggi che lui ha creato e pertanto è inferiore alle stesse leggi.
Per questo è assolutamente irrazionale un tale Dio.
E se questo "assurdo razionale" è il Dio che cerchi allora credimi, te lo dice un credente, Dio non esiste.![]()
Ma il problema è che non smuovi di una virgola le prove dell'esistenza di un Dio "razionalmente consistente". Ed è con queste e con le proprietà di Dio che delineano che devi confrontarti.
Ciao e buona installazione!
Mauro1971 ha scritto:E' il reale che dipende dal reale.
E questo è molto razionale.
Irrazionale è affermare che ci sia qualcuno o qualcosa che possa interagire con materia ed energia usando "qualcosa" che però non esiste.
Visitano il forum: Google Adsense [Bot] e 5 ospiti