Caro Franco, io ho in odio commentare ogni singola frase che un forista scrive perchè non sono pignolo di natura e credo d'essere sufficientemente tollerante su molti aspetti del modo di porsi e di porre delle osservazioni. Questa volta farò un'eccezione per eliminare almeno un paio di equivoci di comunicazione. Questo è sempre positivo, no?Franco Coladarci ha scritto:AgaboAnche se mi sei simpatico.Mi aspettavo che qualcuno ti facesse osservare, come è suo solito, che incolpare "altri" di determinatei reati affermando, come hai fatto tu, che i Protestanti ne hanno fatto addirittura di più, E' UN NON-ARGOMENTO !!! Invece, ancora niente ..
Qui ti sbagli, perché ciò che ho scritto è pertinente, per la semplice ragione che puntualmente fai oggetto mescolando ciò che sono gli atti dell'uomo e quindi degli ecclesiastici con ciò che è l'istituzione a cui costoro appartengono, come se, la questione degli abusi fosse di esclusività solo cattolica coinvolgendo tutti i cattolici, evidentemente le cose non stanno così, e tu caro Agabo dovresti saperlo bene.
In merito poi alla riforma Protestante, conosco molto bene la vita di Lutero, il quasi monaco agostiniano, il quale non divenne monaco per vocazione ma per necessità, inoltre, conosco le sue elaborazione dottrinali, personalmente ho rispetto per tutti, perché tutti nessuno escluso ha in se quella che è la "Legge Fondamentale", ma è altresì evidente che l'insistenza non a proporre il proprio credo ma a demonizzare quello degli altri (leggasi cattolici) allora si costringe a evidenziare aspetti sia dottrinale che personali del fondatore alquanto imbarazzanti.
Non vado oltre.
Ciao
Franco
1. Grazie per la simpatia. L'apprezzo.
2. La mia battuta era rivolta a qualcun altro che interviene facendo notare gli OT, i "non argomenti" ecc. Non mi è sembrato il caso di fare nomi.
3. Non sono d'accordo sulla distinzione che fai tra l'organizzazione (o la Denominazione) e "l'uomo" perchè le denominazioni religiose sono fatte di uomini ed alcuni hanno la responsabilità di vigilare e di disciplinare perchè vi sono sempre delle responsabilità quando si commettono dei reati. Se la denominazione non vuole rendersi complice del reato commesso da un suo fedele ha il dovere di denunciarlo, per gli atti criminali che ha commesso, e/o di ammonirlo per quelli meno gravi e che non violano le leggi penali di un paese. Per esempio, un papa si inventa di sana pianta l'organizzazione internazionale che prese il nome di INQUISIZIONE, la tua affermazione che tende a discolpare la chiesa è errata perchè il papa è capo della chiesa, in un certo senso E' la chiesa perchè i singoli fedeli non possono decidere niente. E se la decisione di quel tale papa è stata condivisa dalla gerarchia ecclesiastica, anche questa è responsabile dell'azione intrapresa, oltre a tutti quei membri che l'hanno accolta passivamente. Non stiamo parlando di cose aleatorie, quando ci sono dei morti di mezzo, e talvolta ce ne sono stati a migliaia, non è possibile tentare di cambiare la realtà con ragionamenti contorti e ipocriti, come spesso si leggono qui. Papa Giovanni Paolo II ha ammesso che la chiesa ha sbagliato? Bene, evitate di essere più realisti del re e riconoscete anche voi che la vostra chiesa ha commesso quegli errori, non prendetevela con chi punta il dito verso coloro che vi ricordano la durezza di certi fatti, fate piuttosto una sana autocritica perchè si metta in luce la vostra buonafede e la vostra disapprovazione del peccato.
4. Il fatto che anche altri si siano macchiati delle stesse colpe che vengono imputate alla chiesa cattolica non scusa quest'ultima. Il "non argomento" è riferito a questo modo di sviare. Si può aprire una discussione che parli delle colpe dei Protestanti, per esempio, si può accreditare loro quello che ci pare. Vuoi che si parli di Lutero? Parliamone!