I misfatti della chiesa in passato

Per discutere di temi ed argomenti di vario genere.

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agabo
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Messaggio da agabo »

Franco Coladarci ha scritto:Agabo
Mi aspettavo che qualcuno ti facesse osservare, come è suo solito, che incolpare "altri" di determinatei reati affermando, come hai fatto tu, che i Protestanti ne hanno fatto addirittura di più, E' UN NON-ARGOMENTO !!! Invece, ancora niente ..
Anche se mi sei simpatico.

Qui ti sbagli, perché ciò che ho scritto è pertinente, per la semplice ragione che puntualmente fai oggetto mescolando ciò che sono gli atti dell'uomo e quindi degli ecclesiastici con ciò che è l'istituzione a cui costoro appartengono, come se, la questione degli abusi fosse di esclusività solo cattolica coinvolgendo tutti i cattolici, evidentemente le cose non stanno così, e tu caro Agabo dovresti saperlo bene.

In merito poi alla riforma Protestante, conosco molto bene la vita di Lutero, il quasi monaco agostiniano, il quale non divenne monaco per vocazione ma per necessità, inoltre, conosco le sue elaborazione dottrinali, personalmente ho rispetto per tutti, perché tutti nessuno escluso ha in se quella che è la "Legge Fondamentale", ma è altresì evidente che l'insistenza non a proporre il proprio credo ma a demonizzare quello degli altri (leggasi cattolici) allora si costringe a evidenziare aspetti sia dottrinale che personali del fondatore alquanto imbarazzanti.
Non vado oltre.
Ciao
Franco
Caro Franco, io ho in odio commentare ogni singola frase che un forista scrive perchè non sono pignolo di natura e credo d'essere sufficientemente tollerante su molti aspetti del modo di porsi e di porre delle osservazioni. Questa volta farò un'eccezione per eliminare almeno un paio di equivoci di comunicazione. Questo è sempre positivo, no?

1. Grazie per la simpatia. L'apprezzo.
2. La mia battuta era rivolta a qualcun altro che interviene facendo notare gli OT, i "non argomenti" ecc. Non mi è sembrato il caso di fare nomi.
3. Non sono d'accordo sulla distinzione che fai tra l'organizzazione (o la Denominazione) e "l'uomo" perchè le denominazioni religiose sono fatte di uomini ed alcuni hanno la responsabilità di vigilare e di disciplinare perchè vi sono sempre delle responsabilità quando si commettono dei reati. Se la denominazione non vuole rendersi complice del reato commesso da un suo fedele ha il dovere di denunciarlo, per gli atti criminali che ha commesso, e/o di ammonirlo per quelli meno gravi e che non violano le leggi penali di un paese. Per esempio, un papa si inventa di sana pianta l'organizzazione internazionale che prese il nome di INQUISIZIONE, la tua affermazione che tende a discolpare la chiesa è errata perchè il papa è capo della chiesa, in un certo senso E' la chiesa perchè i singoli fedeli non possono decidere niente. E se la decisione di quel tale papa è stata condivisa dalla gerarchia ecclesiastica, anche questa è responsabile dell'azione intrapresa, oltre a tutti quei membri che l'hanno accolta passivamente. Non stiamo parlando di cose aleatorie, quando ci sono dei morti di mezzo, e talvolta ce ne sono stati a migliaia, non è possibile tentare di cambiare la realtà con ragionamenti contorti e ipocriti, come spesso si leggono qui. Papa Giovanni Paolo II ha ammesso che la chiesa ha sbagliato? Bene, evitate di essere più realisti del re e riconoscete anche voi che la vostra chiesa ha commesso quegli errori, non prendetevela con chi punta il dito verso coloro che vi ricordano la durezza di certi fatti, fate piuttosto una sana autocritica perchè si metta in luce la vostra buonafede e la vostra disapprovazione del peccato.
4. Il fatto che anche altri si siano macchiati delle stesse colpe che vengono imputate alla chiesa cattolica non scusa quest'ultima. Il "non argomento" è riferito a questo modo di sviare. Si può aprire una discussione che parli delle colpe dei Protestanti, per esempio, si può accreditare loro quello che ci pare. Vuoi che si parli di Lutero? Parliamone!
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Lidia
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VERAMENTE C' È STATA UNA SMENTITA ANCHE IN TV...

Messaggio da Lidia »

Tuttavia, trattandosi di dichiarazioni spontanee di Lapo, una verifica è d'obbligo.
[/quote][/quote]In effetti Il quotidiano di parte dice che; il Lapo, nn ha mai frequentato la scuola dei Gesuiti, meglio di così![/quote]


... esattamente ieri sera. Hanno dato la notizia come buona per poi subito dire che Lapo Elkan non diceva il vero in quanto nonha mai frequentato nessun istituto gesuita. Ma tant' è tutti quelli che vogliono capire quelllo che loro fa comodo, si sono fermati alla prima affermazione.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Anche perchè molestare uno come Lapo che era il rampollo di una delle famiglie più conosciute ed economicamente potenti in Italia era veramente da pazzi....però tutto può accadere (con le pulsioni sessuali non si scherza) , anche se io sono stato scettico fin da subito.... :boh: :conf:
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Giovanni da Fasano
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Lapo Elkann I Gesuiti: "Mai stato nostro allievo"

Messaggio da Giovanni da Fasano »

http://www.famigliacristiana.it/articol ... a-noi.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni ... rdose.html" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media ... p-3155.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Lo fanno intendere con delicatezza e con tanta carità cristiana. Ma lo fanno intendere: Lapo Elkann metta ordine nei suoi ricordi, impari a pensare prima di parlare.
Questo è un passaggio del articolo di F.C., che condivido, visto il passato disordinato di Lapo, probabilmente nn ricorda bene :strettamano:
MEGLIO ATEI CHE TESTIMONI DI GEOVA......Giovanni Carparelli
http://www.facebook.com/giovanni.carpar ... ef=tn_tnmn" onclick="window.open(this.href);return false;
Presentazione viewtopic.php?f=7&t=207" onclick="window.open(this.href);return false;
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=8555658" onclick="window.open(this.href);return false;
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Giovanni da Fasano ha scritto:http://www.famigliacristiana.it/articol ... a-noi.aspx
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni ... rdose.html" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media ... p-3155.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Lo fanno intendere con delicatezza e con tanta carità cristiana. Ma lo fanno intendere: Lapo Elkann metta ordine nei suoi ricordi, impari a pensare prima di parlare.
Questo è un passaggio del articolo di F.C., che condivido, visto il passato disordinato di Lapo, probabilmente nn ricorda bene :strettamano:

Diciamo che la faccenda di Lapo potrebbe anche essere falsa, ma questo non invalida il fulcro della discussione.
La chiesa in quanto tale non agisce secondo l'insegnamento del vangelo e per NULLA manifesta qualità cristiane.
Qundi, secondo me se Cristo tornasse ora, direbbe: "VATTENE VIA DA ME, NON TI HO MAI CONOSCIUTA".
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Victor67

Messaggio da Victor67 »

agabo ha scritto:3. Non sono d'accordo sulla distinzione che fai tra l'organizzazione (o la Denominazione) e "l'uomo" perchè le denominazioni religiose sono fatte di uomini ed alcuni hanno la responsabilità di vigilare e di disciplinare perchè vi sono sempre delle responsabilità quando si commettono dei reati. Se la denominazione non vuole rendersi complice del reato commesso da un suo fedele ha il dovere di denunciarlo, per gli atti criminali che ha commesso, e/o di ammonirlo per quelli meno gravi e che non violano le leggi penali di un paese. Per esempio, un papa si inventa di sana pianta l'organizzazione internazionale che prese il nome di INQUISIZIONE, la tua affermazione che tende a discolpare la chiesa è errata perchè il papa è capo della chiesa, in un certo senso E' la chiesa perchè i singoli fedeli non possono decidere niente. E se la decisione di quel tale papa è stata condivisa dalla gerarchia ecclesiastica, anche questa è responsabile dell'azione intrapresa, oltre a tutti quei membri che l'hanno accolta passivamente. Non stiamo parlando di cose aleatorie, quando ci sono dei morti di mezzo, e talvolta ce ne sono stati a migliaia, non è possibile tentare di cambiare la realtà con ragionamenti contorti e ipocriti, come spesso si leggono qui. Papa Giovanni Paolo II ha ammesso che la chiesa ha sbagliato? Bene, evitate di essere più realisti del re e riconoscete anche voi che la vostra chiesa ha commesso quegli errori, non prendetevela con chi punta il dito verso coloro che vi ricordano la durezza di certi fatti, fate piuttosto una sana autocritica perchè si metta in luce la vostra buonafede e la vostra disapprovazione del peccato.
4. Il fatto che anche altri si siano macchiati delle stesse colpe che vengono imputate alla chiesa cattolica non scusa quest'ultima.
Condivido pienamente queste tue affermazioni ed auspico che i miei fratelli nella fede cattolica facciano altrettanto.
Nella nostra Chiesa sono stati commessi errori molto gravi, dobbiamo rimediare, anche se non siamo stati noi direttamente gli autori dei crimini. Se non denunciamo, ci rendiamo complici di chi fa il male, e quindi abbiamo una responsabilità diretta, non possiamo più addossare la responsabilità alle sole gerarchie. Non dobbiamo nascondere nulla, ma impegnarci per cambiare profondamente.
Un saluto
Vittorio
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agabo
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Messaggio da agabo »

Victor67 ha scritto:
agabo ha scritto:3. Non sono d'accordo sulla distinzione che fai tra l'organizzazione (o la Denominazione) e "l'uomo" perchè le denominazioni religiose sono fatte di uomini ed alcuni hanno la responsabilità di vigilare e di disciplinare perchè vi sono sempre delle responsabilità quando si commettono dei reati. Se la denominazione non vuole rendersi complice del reato commesso da un suo fedele ha il dovere di denunciarlo, per gli atti criminali che ha commesso, e/o di ammonirlo per quelli meno gravi e che non violano le leggi penali di un paese. Per esempio, un papa si inventa di sana pianta l'organizzazione internazionale che prese il nome di INQUISIZIONE, la tua affermazione che tende a discolpare la chiesa è errata perchè il papa è capo della chiesa, in un certo senso E' la chiesa perchè i singoli fedeli non possono decidere niente. E se la decisione di quel tale papa è stata condivisa dalla gerarchia ecclesiastica, anche questa è responsabile dell'azione intrapresa, oltre a tutti quei membri che l'hanno accolta passivamente. Non stiamo parlando di cose aleatorie, quando ci sono dei morti di mezzo, e talvolta ce ne sono stati a migliaia, non è possibile tentare di cambiare la realtà con ragionamenti contorti e ipocriti, come spesso si leggono qui. Papa Giovanni Paolo II ha ammesso che la chiesa ha sbagliato? Bene, evitate di essere più realisti del re e riconoscete anche voi che la vostra chiesa ha commesso quegli errori, non prendetevela con chi punta il dito verso coloro che vi ricordano la durezza di certi fatti, fate piuttosto una sana autocritica perchè si metta in luce la vostra buonafede e la vostra disapprovazione del peccato.
4. Il fatto che anche altri si siano macchiati delle stesse colpe che vengono imputate alla chiesa cattolica non scusa quest'ultima.
Condivido pienamente queste tue affermazioni ed auspico che i miei fratelli nella fede cattolica facciano altrettanto.
Nella nostra Chiesa sono stati commessi errori molto gravi, dobbiamo rimediare, anche se non siamo stati noi direttamente gli autori dei crimini. Se non denunciamo, ci rendiamo complici di chi fa il male, e quindi abbiamo una responsabilità diretta, non possiamo più addossare la responsabilità alle sole gerarchie. Non dobbiamo nascondere nulla, ma impegnarci per cambiare profondamente.
Un saluto
Vittorio
Ci sono modi e modi di affrontare certe discussioni, quello di Victor è il migliore. In alcuni suoi post egli ha espresso delle cose che io non condivido; sicuramente nemmeno Victor condivide diverse cose che ho postato io. Per esempio, quando egli scrive delle sue personali convinzioni di fede, io mi sono astenuto dal commentarle, sebbene non le condividessi. Si tratta di questioni di coscienza ed anche se non fossero in armonia con la Rivelazione, io penso che la fede nel sangue di Cristo sia superiore a delle mere questioni di dottrina. La dottrina, pur avendo la sua importanza, non salva. Questo vale per tutti, me compreso.
Quando però si discutono delle questioni storiche o dei fatti di cronaca ineccepibili, pur tenendo conto delle esagerazioni, degli inevitabili errori di valutazione ed altre cose del genere, non conviene negare, cercare di far fesso l'interlocutore (che magari è tutt'altro che fesso), ricorrere a sotterfugi per stemperare ingiustificatamente la gravità dei fatti, dare dell'ignorante all'avversario e, peggio di tutti, fare del negazionismo becero e del revisionismo ipocrita.
Penso che i cattolici abbiano tutto il diritto di prendere personalmente distanza da fatti storici discutibili del passato; ma sono anche del parere che, se amano davvero la loro chiesa, non debbano difenderla da quegli errori che essa ha commesso ricorrendo a giustificazioni che non possono in alcun modo essere efficaci davanti alla realtà. Mi si dirà che la verità, la storia è sempre in parte relativa. Sì, lo penso anch'io e su questo si può discutere, e la discussione sarebbe molto più pacata se si discutesse non sugli accadimenti, ma sulle letture che se ne possono dare, con cifre alla mano, documenti e quant'altro. Si ha sempre da imparare.
Non so se queste mie note saranno prese in considerazione. Mi auguro di sì. Per lo meno si potrebbe provare, per vedere se qualche cosa cambia.
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Victor67

Messaggio da Victor67 »

agabo ha scritto:Ci sono modi e modi di affrontare certe discussioni, quello di Victor è il migliore. In alcuni suoi post egli ha espresso delle cose che io non condivido; sicuramente nemmeno Victor condivide diverse cose che ho postato io. Per esempio, quando egli scrive delle sue personali convinzioni di fede, io mi sono astenuto dal commentarle, sebbene non le condividessi. Si tratta di questioni di coscienza ed anche se non fossero in armonia con la Rivelazione, io penso che la fede nel sangue di Cristo sia superiore a delle mere questioni di dottrina. La dottrina, pur avendo la sua importanza, non salva. Questo vale per tutti, me compreso.
Quando però si discutono delle questioni storiche o dei fatti di cronaca ineccepibili, pur tenendo conto delle esagerazioni, degli inevitabili errori di valutazione ed altre cose del genere, non conviene negare, cercare di far fesso l'interlocutore (che magari è tutt'altro che fesso), ricorrere a sotterfugi per stemperare ingiustificatamente la gravità dei fatti, dare dell'ignorante all'avversario e, peggio di tutti, fare del negazionismo becero e del revisionismo ipocrita.
Penso che i cattolici abbiano tutto il diritto di prendere personalmente distanza da fatti storici discutibili del passato; ma sono anche del parere che, se amano davvero la loro chiesa, non debbano difenderla da quegli errori che essa ha commesso ricorrendo a giustificazioni che non possono in alcun modo essere efficaci davanti alla realtà. Mi si dirà che la verità, la storia è sempre in parte relativa. Sì, lo penso anch'io e su questo si può discutere, e la discussione sarebbe molto più pacata se si discutesse non sugli accadimenti, ma sulle letture che se ne possono dare, con cifre alla mano, documenti e quant'altro. Si ha sempre da imparare.
Non so se queste mie note saranno prese in considerazione. Mi auguro di sì. Per lo meno si potrebbe provare, per vedere se qualche cosa cambia.
Tempo fa ero intervenuto in tua difesa proprio perché avevo notato un "attacco" nei tuoi confronti da parte di altri cattolici che a mio avviso stavano facendo delle osservazioni sbagliate sulla tua dottrina. E continuo a credere che il loro modo di affrontare certi problemi sia profondamente sbagliato. Ho letto le tue analisi storiche e le ho trovate interessanti, pur non condividendo certe conclusioni. Ma tutto è discutibile nell'interpretazione degli avvenimenti storici ed il dialogo deve essere improntato al massimo rispetto nei confronti dell'interlocutore, senza salire in cattedra facendogli credere di essere ignorante, come invece è stato fatto nei tuoi confronti, o anche nei confronti di altri non cattolici magari meno preparati di te. Tra l'altro ho anche contestato una lettura storica da parte di altri cattolici che con l'apparenza di essere dotta per la quantità di citazioni, tradisce una forte connotazione ideologica, e non serve a stabilire una base comune di dialogo.
Dobbiamo partire dalle cose che condividiamo, essenzialmente dalla fede nel Risorto, e nelle Scritture che credo tu abbia il diritto di ritenere provenienti dalla stessa Chiesa apostolica in cui credo io.

Un saluti
Vittorio
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agabo
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Messaggio da agabo »

X Victor.
Non posso che darti ragione. Sono cose che la maggior parte di noi sa, ma che non mette in pratica per chissà quali paure. Quando si mettono in discussione determinate cose inerenti la propria chiesa, ci si mette sulla difensiva. Dopo, tutto può accadere. Questa è la realtà, una realtà che coinvolge tutti o quasi, ma che per fortuna è possibile modificare.
Io provengo da una realtà, cioè una chiesa, nella quale non esiste qualcuno o qualcosa che abbia una determinata autorità, esistono solo servizi e servitori. Nella chiesa avventista vige il principio dell'unità determinato dalla maggioranza. Faccio un esempio: mentre le donne Pastore erano una realtà già in diverse Denominazioni evangeliche (in Italia in quella Valdo-Metodista e Battista), nella chiesa avventista, pur essendoci una maggioranza favorevole, per molti anni non ha potuto diventare una realtà perchè in alcuni paesi era un'idea fortemente ostacolata da immaginabili problematiche culturali. Oggi questo è superato, ma si è dovuto aspettare e discutere molto. Ecco: la discussione. I membri della chiesa avventista sono abituati a discutere perchè il Pastore di una chiesa locale non è il suo capo, così come non è suo capo altra figura, l'anziano per esempio.

Dico queste cose perchè gli amici foristi possano comprendere anche il tipo di formazione religiosa, mia e degli avventisti in genere. Una cosa la si fa, oppure no, se la maggioranza dei membri di chiesa lo vuole. Certo, talvolta la libera discussione crea altri generi di problemi, ma è un prezzo che siamo disposti a pagare.
Penso che questo tipo di mentalità possa scontrarsi con altre più "passive", in campo religioso. Io ho messo "in riga" diversi pastori, soprattutto sotto l'aspetto pratico e amministrativo. Anche da noi c'è quello che "perchè ha studiato" pensa di sapere tutto su tutto o di avere privilegi di qualche genere. In realtà, alcuni pastori della mia chiesa hanno dovuto inghiottire bocconi amari quando l'Assemblea generale, cioè una riunione amministrativa quinquennale, ha messo a nudo certi loro modi di fare giudicati sbagliati dalla maggioranza dei membri di chiesa. Ma per gli avventisti QUESTO significa essere chiesa. Non c'è alcun sacerdozio particolare, ma tutti i membri sono sacerdoti. Non esiste alcuno che possa considerarsi "infallibile". Non esiste una divisione tra clero e laicato, tutti ci carichiamo di responsabilità e di lavoro da fare in base ai talenti personali riconosciuti dalla fratellanza. Mi rendo conto, quindi, che questo genere di formazione possa trovarsi in rotta di collisione con altri modi di vivere e di intendere la vita cristiana.
Queste note non hanno o scopo di declamare i meriti della chiesa avventista. In fondo anch'essa è fatta di uomini fallaci. Mi sentivo di dirlo per una migliore e reciproca comprensione.
Quanto al sottoscritto, ha modestamente diretto un'associazione che realizza corsi per smettere di fumare. Diretto ma anche condotto molti corsi antifumo, e Dio sa quanto sia difficile convincere incalliti fumatori ad abbandonare la loro dipendenza. Tra i miei corsisti spesso c'erano dei medici o altro personale medico, insegnanti, membri di amministrazioni comunali (una volta è piombato nel bel mezzo di un corso, senza preavviso, l'allora sindaco della città di Grugliasco -TO), avvocati, professionisti di vario genere, gente comune, studenti, casalinghe, operai ... e io solo davanti ad un'assemblea eterogenea di fumatori che sembrava sfidarti. Bene, lì mi sono fatto le ossa, no, non me le hanno rotte, ma quella è stata l'arena, non virtuale, ma dannatamente reale, che mi ha formato. E tutto questo mentre facevo la mia parte nella chiesa, nella mia famiglia, nell'azienda dove lavoravo e mentre provvedevo a migliorare le mie conoscenze in altri ambiti. E facevo sport, tanto sport (cosa che continuo a fare).
Certo, molti altri qui potrebbero raccontare di sé cose molto più interessanti di queste. Volevo solo ricordare che Agabo è sì quel "Protestante di terza generazione" che molti pensano di conoscere, ma non è esattamente quello che alcuni hanno detto di lui.
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Messaggio da Naaman »

Caro Agabo quando ho abbandonato gli avventisti il "problema" delle "donne pastore" era in fase di discussione! Quando il pastore (grande Gioacchino!!!) chiese il mio parere, gli risposi: naturalmente sono contrario. E lui mi disse: effettivamente per ora la maggioranza della chiesa è contraria, specialmente le chiese africane. Dopo poco più di dieci anni adesso avete le donne pastore???!? Mi immagino i fratelli riformisti: ve se magnano vivi!!! :saggio: Ci sono state "migrazioni" verso i riformisti dopo questo cambiamento?
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Messaggio da Achille »

A proposito di Avventisti:

http://joelvalleray.over-blog.com/artic ... ments.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Interessante analisi fatta da un ex membro.

Achille
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Messaggio da agabo »

Naaman ha scritto:Caro Agabo quando ho abbandonato gli avventisti il "problema" delle "donne pastore" era in fase di discussione! Quando il pastore (grande Gioacchino!!!) chiese il mio parere, gli risposi: naturalmente sono contrario. E lui mi disse: effettivamente per ora la maggioranza della chiesa è contraria, specialmente le chiese africane. Dopo poco più di dieci anni adesso avete le donne pastore???!? Mi immagino i fratelli riformisti: ve se magnano vivi!!! :saggio: Ci sono state "migrazioni" verso i riformisti dopo questo cambiamento?
Se in soli 10 anni, dieci anni di discussioni aperte e libere, la chiesa avventista è riuscita a superare gli ostacoli sulla consacrazione delle donne al ruolo di Pastore, significa che le discussioni al suo interno sono costruttive e sufficientemente veloci. Una prova di democrazia efficiente. Devo comunque ricordare che siamo stati preceduti da altri, dai Valdesi, per esempio, chiesa anch'essa molto democratica.
Ogni innovazione lascia delle "vittime" per strada. E' un costo da pagare. So di un paio di pastori americani conservatori che hanno lasciato la chiesa avventista solo per questo motivo. Ma per noi non è una preoccupazione, io stesso seguo il lavoro di qualcuno di loro e traduco dei loro video pubblicati su internet. Continuano ad essere avventisti, pur non essendo nella chiesa. Anche in questo io vedo delle cose positive.
I Riformisti, come ben sai, sono troppo conservatori, per non usare un termine differente. Possono "mangiarci" come vogliono, tanto siamo fratelli separati: ognuno a casa propria, non formiamo una medesima denominazione e per quanto ci riguarda, la nostra porta è sempre aperta, per loro; di certo c'è che non condizionano e non condizioneranno le nostre decisioni.
No, guarda, non vi sono "spostamenti" verso i Riformisti, mentre la chiesa avventista cresce ed accoglie di anno in anno molti stranieri.
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Messaggio da agabo »

Achille Lorenzi ha scritto:A proposito di Avventisti:

http://joelvalleray.over-blog.com/artic ... ments.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Interessante analisi fatta da un ex membro.

Achille
Vedi, Achille, c'è chi ci accusa d'essere troppo "aperti", troppo moderni, come Naaman ha implicitamente fatto intendere, e chi ci accusa d'essere un "culto". In ogni denominazione vi sono conservatori e liberali e, in mezzo, una moltitudine di modi di intendere il cristianesimo, la chiesa, le riforme ecc. Per questo motivo siamo una chiesa democratica: le decisioni vengono prese a maggioranza dopo aver discusso e illustrato i pro e i contro, le conseguenze positive e negative di ogni decisione da prendere. Chi non è d'accordo può fare quello che vuole, andarsene dalla chiesa o rimanere, ma una cosa non può dire, cioè che la chiesa avventista non abbia ascoltato le sue ragioni. E non può dire che sia la Chiesa (intesa come vertice, dirigenza) ad aver preso una certa decisione. Chi se ne va ha comunque il nostro rispetto, però deve anche ricordarsi che ha scelto un percorso differente da quella che resta la maggioranza dei suoi fratelli.
Nella chiesa avventista si entra dopo uno studio della Parola di Dio. Se si accettano le dottrine condivise dalla fratellanza, liberamente e consapevolmente, vi si entra a far parte. Ma anche l' "uscita" è libera: non si trattiene chi non si riconosce più nella chiesa e non si pratica alcun ostracismo nei suoi confronti, anzi, è ancora libero di frequentarne tutte le riunioni.
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Messaggio da Naaman »

agabo ha scritto:Se in soli 10 anni, dieci anni di discussioni aperte e libere, la chiesa avventista è riuscita a superare gli ostacoli sulla consacrazione delle donne al ruolo di Pastore, significa che le discussioni al suo interno sono costruttive e sufficientemente veloci. Una prova di democrazia efficiente. Devo comunque ricordare che siamo stati preceduti da altri, dai Valdesi, per esempio, chiesa anch'essa molto democratica.
Infatti per qualcuno (vedi le denominazioni che hai citato) 10 anni può rappresentare un "periodo di gestazione" alquanto lungo. Io sono sempre stato contrario a certe derive "moderniste". Che necessità c'era di consacrare donne pastore...quando poi nei fatti...il pulpito e le cattedre non erano mai state negate alle donne! Nella mia chiesa, una di quelle congregazioni "sfigate" (lo dico con simpatia e quasi con nostalgia in quanto frequentavo una piccola congregazione senza pastore quasi "a conduzione familiare" in cui la fratellanza si dava molto da fare e si respirava un'atmosfera davvero familiare e gioiosa), ogni sabato ci alternavamo tra anziani e diaconi per celebrare i culti e pronunciare i sermoni.....spesso anche le donne venivano invitate a pronunciare un sermone dal pulpito!!!
agabo ha scritto:Ogni innovazione lascia delle "vittime" per strada. E' un costo da pagare. So di un paio di pastori americani conservatori che hanno lasciato la chiesa avventista solo per questo motivo. Ma per noi non è una preoccupazione, io stesso seguo il lavoro di qualcuno di loro e traduco dei loro video pubblicati su internet. Continuano ad essere avventisti, pur non essendo nella chiesa. Anche in questo io vedo delle cose positive.
Il fenomeno degli avventisti "indipendenti" fuori della chiesa mi è noto. Io stesso nel passato sono stato in contatto con alcuni di loro. Non era niente di nuovo nemmeno all'epoca dei "pionieri" ma Ellen White a quanto ricordo (ma potrei sbagliarmi) si è sempre battuta per l'unità ed ha stigmatizzato certe "iniziative" indipendenti.
agabo ha scritto:I Riformisti, come ben sai, sono troppo conservatori, per non usare un termine differente. Possono "mangiarci" come vogliono, tanto siamo fratelli separati: ognuno a casa propria, non formiamo una medesima denominazione e per quanto ci riguarda, la nostra porta è sempre aperta, per loro; di certo c'è che non condizionano e non condizioneranno le nostre decisioni.
La mia era solo una battuta ovviamente. Diciamo che ho immaginato quali strali vi abbiano riservato i fratellini della "chiesa piccola"! In realtà almeno per la mia esperienza e la mia percezione delle cose non ho mai riscontrato astio e contrapposizione tra avventisti e riformisti! Mi è capitato di parlare con pastori riformisti ed erano molto aperti e cordiali con i "fratelli separati". Volevo contattare uno dei rami della riforma (i "nicolici" se non erro) ma non avendo il numero telefonai alla chiesa avventista che c'era nella stessa città dove operavano i riformisti e non si fecero nessun problema a darmi il loro numero telefonico! Sul "conservatorismo" diciamocela tutta: di sicuro i riformisti sono più vicini allo spirito dell'avventismo delle origini! Che questo sia un "bene" o un "male" non sta a me dirlo anche perchè non ho nessun interesse a parteggiare per un ramo o per un altro! Ormai le mie posizioni religiose sono lontane anni luce dall'avventismo del settimo giorno.
agabo ha scritto:No, guarda, non vi sono "spostamenti" verso i Riformisti, mentre la chiesa avventista cresce ed accoglie di anno in anno molti stranieri.
Ovviamente disponete di più "mezzi" rispetto ai riformisti italiani che dispongono di mezzi assai esigui. Ho solo immaginato che qualche membro tradizionalista fosse passato alla riforma: certo non ho pensato ad un "esodo" in massa...ci mancherebbe!!!
agabo ha scritto:Chi se ne va ha comunque il nostro rispetto
Questo posso confermarlo per esperienza diretta! Nessuno dei miei ex correligionari mi ha mai mancato di rispetto e, come ho già avuto modo di dire altre volte, mi accolgono a braccia aperte se capita di incontrarsi per caso per strada o in un supermercato. Baci e abbracci...sempre!
vitale
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I misfatti della chiesa in passato

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(OT)

Presuppongo di essere OT nella discussione, ma penso valga la pena d'inserire (eventuale altro post-thread-discussione) che il fondamento della Chiesa-chiesa è la famiglia, in quanto prima chiesa. Dai tempi che... furono, quale/i coinvolgimenti ha avuto-ha la famiglia, in misfatti, quale prima "chiesa" collocata nella Chiesa/Chiese/Religioni di tuttidì. Tuttidì assistiamo a promozioni, consigli, ... tutti di corsa a, guardare "quella" trave nell'occhio altrui, quando non ci si è preoccupati di lavarsi neppure il viso, occhi compresi. Non esiste angolo terreno dove chiese di qualsiasi estradizione non abbiano del "marcio" da nascondere. Andare a ritroso può-è utile, al fine di maturare, ma fin tantoché esisteranno-sorgeranno nuovi movimenti alternativi/chiese, maturate in concezioni personali, sarà difficile condannare misfatti della Chiesa-e, e di qualsiasi altra, se questa/e non hanno commesso atti penali contro l'individuo. Non dimentichiamoci che Religione e Politica proseguono a braccetto anche quando non sembra... una mano lava l'altra. Comunque c'è un "però!". Questo il cittadino di un tempo e odierno lo conosce, fa orecchie da mercante, se ne sta zitto, non gliene frega nulla, però, quando gli capita.. allora ritorna in mente i misfatti. I suoi (misfatti) naturalmente non sono da considerarsi, in quanto semplice cittadino. :ciao:
La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
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