Nunzio ha scritto:Un uomo ha il diritto di guardare dall'alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rialzarsi.
E proviamoci allora; tu hai fatto una domanda, che in effetti è stata un po’ elusa. In due parole hai detto, grossomodo, che se si fa una manifestazione contro la violenza delle donne, occorrerebbe farla anche per quella verso gli uomini. Vi avevo accennato in quel mio lungo post ironico, riprendendo in parte quel che aveva detto Deep-blu-sea, e cioè che la seconda mi sembra marginale rispetto alla prima, e quindi non necessita della stessa attenzione.
Ma la mia risposta vera è un’altra. Le manifestazioni per i diritti per le donne, per i gay ecc. ci sono ed esistono perché purtroppo vi è la necessità di farle, perché i problemi e le violenze sussistono. Ma il meglio non sarebbe aggiungerne altre, quanto piuttosto eliminare quelle che già ci sono, e ci sono e permangono perché, purtroppo, sono attuali. Questa necessità è sentita dalle donne, come dai gay, mentre la tua necessità è evidentemente meno sentita. In altre parole la domanda è: la tua idea è condivisa? Perché se sí, che dirti, organizzatevi; se no la tua proposta non ha senso.
Personalmente non ho mai ricevuto violenze, né da uomini, né da donne, o, quando è successa qualche baruffa giovanile, possedevo le armi per difendermi, quasi alla pari. Non sento il bisogno di una giornata che mi tuteli, né conosco amici o conoscenti, che di detta tutela abbiano bisogno. Della violenza sulle donne, invece conosco parecchi casi, di cui qualcuno, lo scrissi già in un famigerato thread sulla pena di morte, mi ha toccato personalmente. Lo stesso, per altre cause e ragioni, capita, è purtroppo capitato a tanti che qui scrivono: A Roma eravamo in 37. Sul forum siamo di più, portiamo avanti la nostra piccola battaglia; senza troppe lamentele e senza recriminazioni, sappiamo che la realtà è dura. Pochi o tanti, facciamo comunque gruppo, sebbene molti di noi TdG non lo siano mai stati. Pure sentiamo nostro il problema, come sento mio il problema della violenza sulle donne, mentre sento a me estraneo quello di un analoga violenza sugli uomini; non perché non esista, ma perché non lo sento come problema
sociale, lo vedo come problema, per lo più, individuale e marginale. Può darsi che in futuro le cose cambino, può darsi che la parità dei sessi possa incidere in maniera diversa e pesante sul tessuto sociale, spingendoci a modificare ruoli e comportamenti più o meno tradizionali. Probabilmente già lo sta facendo, ma la società non cambia da un giorno all’altro, e soprattutto
non è perfetta, non può farsi carico di tutto; esistono delle
priorità e a queste bisogna dar la precedenza. Tutto il resto, al momento, sul piano pratico sono solo vuote chiacchiere.