La donna è inferiore all'uomo ?

Per discutere di temi ed argomenti di vario genere.

Moderatore: Quixote

Avatar utente
Verdemare
Utente Master
Messaggi: 3695
Iscritto il: 14/01/2012, 9:11
Contatta:

Messaggio da Verdemare »

eros&thanatos ha scritto:Lago di Como, please.... :ironico:
Ma se chiudiamo gli occhi, diventano le Maldive.. :occhiol:

Con tutti questi laghi lombardi ho fatto confusione, sorry . Io ho vicinoil Naviglio, ma se chiudo gli occhi, non mi fa lo stesso effetto :occhiol:
Avatar utente
eros&thanatos
Utente Master
Messaggi: 3014
Iscritto il: 11/04/2013, 18:48
Facebook: https://www.facebook.com/paola.rosichet ... all_create
Località: Domaso

Messaggio da eros&thanatos »

Cara Verdemare.. io sono nata in prov. di Milano, Abbiategrasso... e me lo ricordo il naviglio.. produttore di nebbia all'ennesima potenza...
Ma la fantasia è un'arma potente... :sorriso:
"onen i-Estel Edain, u-chebin Estel anim". Elfico Quenya, da The lord of the rings
"ho dato la mia speranza agli uomini, non ne ho conservata per me"

Presentazione Immagine
Avatar utente
anto
Veterano del Forum
Messaggi: 1801
Iscritto il: 22/09/2009, 9:12
Contatta:

WAUUUU!!! Verdemare!!!

Messaggio da anto »

Ci sono anche io!!! ti ospito volentieri!!!
Son sicura pero' che tutti ci apprezzano...e che ogni tanto dobbiamo ricordarlo!!!
P.S. io oggi mi son presa un'altra piccola rivincita...si perché con mio marito ci lavoro anche insieme da 25 anni!!!
Naturalmente un lavoro che stavo facendo tempo fa era inutile...e lo dobbiamo fare in due nella nostra attivita' io e lui, oggi comincia (con la vocina da gattino miagoloso :risatina: ) a informarsi su quel lavoro e scopro che lo hanno richiamato perché lui non lo ha ancora fatto :risatina: come ci godo!!! naturalmente lo aiutero' ma prima mi dovra' chiedere scusa in tutte le lingue!!!!
NOI DONNE SIAMO SUPERIORI!!!
un giorno aprirai gli occhi, la tua mente si risvegliera' e capirai che sei stato chiuso dentro una setta..allora tornerai a essere solo MIO FRATELLO
Presentazione
Lizzy75

Messaggio da Lizzy75 »

anto ha scritto:Ci sono anche io!!! ti ospito volentieri!!!
Son sicura pero' che tutti ci apprezzano...e che ogni tanto dobbiamo ricordarlo!!!
P.S. io oggi mi son presa un'altra piccola rivincita...si perché con mio marito ci lavoro anche insieme da 25 anni!!!
Naturalmente un lavoro che stavo facendo tempo fa era inutile...e lo dobbiamo fare in due nella nostra attivita' io e lui, oggi comincia (con la vocina da gattino miagoloso :risatina: ) a informarsi su quel lavoro e scopro che lo hanno richiamato perché lui non lo ha ancora fatto :risatina: come ci godo!!! naturalmente lo aiutero' ma prima mi dovra' chiedere scusa in tutte le lingue!!!!
NOI DONNE SIAMO SUPERIORI!!!
Grande Anto!!! :ok: :risatina:
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Caro Renato...

Messaggio da Titano1956 »

... se le parole di S. Paolo ti fanno inciampare così tanto, perché non chiedi a lui cosa realmente volesse dire? Era così "ispirato" dallo Spirito Santo da essere un perfetto "sessista"? Non era sufficientemente istruito da "comprendere"? Non era sufficientemente spirituale da "capire"? Siamo sicuri che le sue parole sono solo il frutto di una società patriarcale? Siamo sicuri che le "sconcassate" e "libere" famiglie moderne funzionano meglio di quelle al tempo di Gesù? Non e' grazie a quelle famiglie che noi dopo duemila anni esistiamo? Esisteranno ancora famiglie fra duemila anni con i presupposti della nostra modernità e liberismo sfrenato? Boh! Saluti, Titano.
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Paolo e... Gesù.

Messaggio da Titano1956 »

Paolo predicava "Cristo in croce" o "al palo", come amano definire i TdG. Gesù come considerava le donne? Inferiori all'uomo? Non mi risulta! Esiste un solo passo che possa far pensare questo? Non li creò Egli "maschio e femmina" fin dal principio? E li unì affinché fossero "una sola carne"? Alla luce di queste semplici evidenze, come poteva Paolo considerare "inferiore" la donna? Considera solamente "ruoli" diversi, perché diversi sono uomo e donna. Sarà semplicistico ma la donna partorisce e l'uomo no... e sulla scia di questo innumerevoli altre differenze... E' una questione di ruoli non di inferiorità o superiorità. Suppongo che la storia dell'inferiorità viene da stupide ed antiche credenze. Se Paolo sostiene una "sottomissione" della moglie al marito forse e' perché ritiene che a "dirigere" la casa e' meglio ci sia una sola persona. Per evitare conflitti. Oggi che le famiglie sono "governate" da marito e moglie in egual misura, funzionano meglio? Ognuno fa quello che vuole e le famiglie si sfasciano. Basta leggere i giornali per rendersene conto. Mio zio tra qualche giorno festeggia le nozze d'oro. Chi tra le nuove generazioni arriverà a 50 anni di matrimonio? Evitando traumi a se stessi ed ai figli? Saluti, Titano.
Avatar utente
Mauro1971
Utente Platinium
Messaggi: 10644
Iscritto il: 11/01/2011, 13:44
Facebook: http://www.facebook.com/mauro.motola

Messaggio da Mauro1971 »

Giusto Titano, diglielo!

Una volta si che era meglio, c'era bisogno dei bordelli perchè per la maggioranza delle famiglie la vita era un mezzo inferno, si odiavano e l'uomo andava a prostitue, ma le famiglie sembravano unite.
La donna si sfogava col vicino di casa e se beccata e uccisa, il delitto passionale costituiva un'attenuante, se non comportare una piena assoluzione.

Ma erano bei tempi, e si che Paolo assolutamente non considerava la donna inferiore, solo diversa. Una via di mezzo tra un cane ed un essere umano per come doveva campare ed obbidire e zittirsi a comando.
Si narra, in lontane leggende, che sapesse insegnare alle mogli a saltare dentro i cerchi, addirittura sincronizzate!

Il mondo cambia Titano, tutto cambia, sempre è stato e sempre sarà.
E chi non cambia muore.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

Su di me
Avatar utente
papà61
Utente Master
Messaggi: 3750
Iscritto il: 22/10/2011, 20:17
Facebook: https://www.facebook.com/MuoviLaMusica?fref=ts
Località: Forte dei Marmi, a volte Domaso.. a volte in mezzo al rigo o sopra il do!

Messaggio da papà61 »

Mauro1971 ha scritto:Giusto Titano, diglielo!

Una volta si che era meglio, c'era bisogno dei bordelli perchè per la maggioranza delle famiglie la vita era un mezzo inferno, si odiavano e l'uomo andava a prostitue, ma le famiglie sembravano unite.
La donna si sfogava col vicino di casa e se beccata e uccisa, il delitto passionale costituiva un'attenuante, se non comportare una piena assoluzione.

Ma erano bei tempi, e si che Paolo assolutamente non considerava la donna inferiore, solo diversa. Una via di mezzo tra un cane ed un essere umano per come doveva campare ed obbidire e zittirsi a comando.
Si narra, in lontane leggende, che sapesse insegnare alle mogli a saltare dentro i cerchi, addirittura sincronizzate!

Il mondo cambia Titano, tutto cambia, sempre è stato e sempre sarà.
E chi non cambia muore.
Ora ti stupisco, Mauro: lo sai quando è stato abolito nel nostro codice penale, il delitto d'onore? (che poi era un attenuante al delitto di omicidio...)

Scopri la risposta!!
Nel 1980!!!
Da Testimone di Geova a inattivo e critico.
Dammi una mano a stingere l'opacità del mare...e dammi un grammo d'indaco per ogni tuo risveglio..
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Ma di cosa stiamo parlando?

Messaggio da Titano1956 »

Mauro1971 ha scritto:Giusto Titano, diglielo!

Una volta si che era meglio, c'era bisogno dei bordelli perchè per la maggioranza delle famiglie la vita era un mezzo inferno, si odiavano e l'uomo andava a prostitue, ma le famiglie sembravano unite.
La donna si sfogava col vicino di casa e se beccata e uccisa, il delitto passionale costituiva un'attenuante, se non comportare una piena assoluzione.

Ma erano bei tempi, e si che Paolo assolutamente non considerava la donna inferiore, solo diversa. Una via di mezzo tra un cane ed un essere umano per come doveva campare ed obbidire e zittirsi a comando.
Si narra, in lontane leggende, che sapesse insegnare alle mogli a saltare dentro i cerchi, addirittura sincronizzate!

Il mondo cambia Titano, tutto cambia, sempre è stato e sempre sarà.


E chi non cambia muore.
E' che forse parliamo di cose diverse. Tu parli delle storture di questo mondo e che sono sotto gli occhi di tutti. Io parlo del sublime insegnamento della Parola che se veramente viene interiorizzato nei nostri cuori il 90% delle problematiche da te menzionate neppure esisterebbero. Il punto e' che la maggioranza con un angolo della bocca loda il Signore e con l'altro angolo si fa beffe della Sua parola. E questi sono i risultati. Il Signore in tutto questo scempio, ti assicuro, non c'entra proprio nulla. Come non c'entra nulla un padre che si sgola ma poi ognuno fa quel che gli pare. Saluti, Titano.
Avatar utente
Cogitabonda
Moderatore
Messaggi: 8664
Iscritto il: 01/06/2011, 2:45
Località: Nord Italia
Contatta:

Messaggio da Cogitabonda »

Sai Titano che leggendo i Vangeli non sembra proprio che Gesù parli di ruoli diversi? Al contrario, nella pericope di Marta e Maria, pur riconoscendo il valore del lavoro di Marta loda il comportamento di Maria. Per secoli questo testo è stato usato per sostenere che le donne dovessero preferire la vita contemplativa del convento rispetto a quella di donna di casa, ma in realtà vi è molto di più: è uno dei molti momenti in cui Gesù dimostra che per lui (e quindi per il Padre) uomini e donne sono destinatari dell'identico messaggio, chiamati agli stessi doveri, chiamati alla stessa salvezza.

Usare le Scritture per dire alle donne di "stare al loro posto" è un abuso, perchè il posto delle donne, così come quello degli uomini, è cambiato con il cambiare della società. Tu puoi pensare che andasse molto meglio quando le donne si occupavano solo della casa e dei figli, un altro può, con lo stesso diritto, pensare che andasse molto meglio quando c'era la servitù della gleba e chi nasceva in campagna doveva per legge fare il contadino. Se ci pensi bene, molti dei guai della società moderna sono sorti dopo che gli uomini sono diventati liberi di spostarsi in città.

Che siano le donne a concepire e partorire i figli è verissimo, ma è stato preso a pretesto per una serie di altre "verità naturali" che in realtà erano basate sul nulla. Fino a non molti anni fa un uomo che si fosse fatto vedere in pubblico con un bambino in braccio sarebbe stato beffeggiato e considerato poco virile. Non mi sembra vantaggioso né per le donne né per gli uomini rimpiangere quei tempi. Le differenze reali fra uomini e donne abbiamo cominciato a scoprirle solo dopo che le donne hanno potuto iniziare ad esprimere le loro potenzialità. Prima c'erano solo teorizzazioni sulle donne fatte da uomini, la cui sicumera era superata solo dalla loro ignoranza.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Messaggio da Titano1956 »

Cogitabonda ha scritto:Sai Titano che leggendo i Vangeli non sembra proprio che Gesù parli di ruoli diversi? Al contrario, nella pericope di Marta e Maria, pur riconoscendo il valore del lavoro di Marta loda il comportamento di Maria. Per secoli questo testo è stato usato per sostenere che le donne dovessero preferire la vita contemplativa del convento rispetto a quella di donna di casa, ma in realtà vi è molto di più: è uno dei molti momenti in cui Gesù dimostra che per lui (e quindi per il Padre) uomini e donne sono destinatari dell'identico messaggio, chiamati agli stessi doveri, chiamati alla stessa salvezza.

Usare le Scritture per dire alle donne di "stare al loro posto" è un abuso, perchè il posto delle donne, così come quello degli uomini, è cambiato con il cambiare della società. Tu puoi pensare che andasse molto meglio quando le donne si occupavano solo della casa e dei figli, un altro può, con lo stesso diritto, pensare che andasse molto meglio quando c'era la servitù della gleba e chi nasceva in campagna doveva per legge fare il contadino. Se ci pensi bene, molti dei guai della società moderna sono sorti dopo che gli uomini sono diventati liberi di spostarsi in città.

Che siano le donne a concepire e partorire i figli è verissimo, ma è stato preso a pretesto per una serie di altre "verità naturali" che in realtà erano basate sul nulla. Fino a non molti anni fa un uomo che si fosse fatto vedere in pubblico con un bambino in braccio sarebbe stato beffeggiato e considerato poco virile. Non mi sembra vantaggioso né per le donne né per gli uomini rimpiangere quei tempi. Le differenze reali fra uomini e donne abbiamo cominciato a scoprirle solo dopo che le donne hanno potuto iniziare ad esprimere le loro potenzialità. Prima c'erano solo teorizzazioni sulle donne fatte da uomini, la cui sicumera era superata solo dalla loro ignoranza.
Secondo me tu strumentalizzi le parole di Gesù. Egli apprezza sia Marta che Maria. Evidentemente, in quel frangente particolare, Maria ha ritenuto bene approfittare della presenza del Maestro per rendersi edotta circa le cose spirituali. Forse era meno brava di Marta nell'arte culinaria ed ha delegato ad essa l'incombenza. Chi ti dice che Marta, dopo aver assolto alla preparazione del cibo, a tavola non abbia assimilato più cose spirituali di Maria. Il racconto menziona in modo molto riassuntivo. Chissà, forse hanno pranzato proprio perché Marta si e' rimboccata le maniche. Altrimenti avrebbero dovuto andare al fast food...
Buon Natale a tutti i foristi. Titano.
Avatar utente
Cogitabonda
Moderatore
Messaggi: 8664
Iscritto il: 01/06/2011, 2:45
Località: Nord Italia
Contatta:

Messaggio da Cogitabonda »

Titano1956 ha scritto:Secondo me tu strumentalizzi le parole di Gesù. Egli apprezza sia Marta che Maria. Evidentemente, in quel frangente particolare, Maria ha ritenuto bene approfittare della presenza del Maestro per rendersi edotta circa le cose spirituali. Forse era meno brava di Marta nell'arte culinaria ed ha delegato ad essa l'incombenza. Chi ti dice che Marta, dopo aver assolto alla preparazione del cibo, a tavola non abbia assimilato più cose spirituali di Maria. Il racconto menziona in modo molto riassuntivo. Chissà, forse hanno pranzato proprio perché Marta si e' rimboccata le maniche. Altrimenti avrebbero dovuto andare al fast food...
Buon Natale a tutti i foristi. Titano.
Per favore, non farmi dire cose che non ho detto. Se rileggi con attenzione ti accorgerai che non ho affatto sminuito il lavoro di Marta. Ho scritto che è sbagliato obbligare noi donne ad un certo ruolo senza lasciarci nessuna scelta.

Buon Natale anche a te.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Non contesto ciò che dici...

Messaggio da Titano1956 »

... e non dico che hai ragione ma ragionissima. Quello che molto faticosamente cerco di dire, secondo la mia modesta veduta, e' che la Bibbia, nonostante la vetustà, fondamentalmente esprime dei "principi" sani affinché il singolo e la famiglia possano trarne giovamento. Dà indicazioni ma non regolamenti. Il padre non impedisce al figlio prodigo di "provare" la vita anche se sicuramente gli avrà spiegato i rischi che corre. Come non impedisce al figlio "lavoratore" di esprimere la sua vibrata protesta. Non facciamo fatica a riconoscere l'inesperienza nel figlio minore e lo scarso amore nel figlio maggiore! In chi traspare equilibrio? Nel padre. Che rappresenta Dio. Se i due figli avessero attinto a piene mani dall'esperienza e dall'amore del padre non si sarebbero risparmiati tante seccature? Non erano sufficientemente liberi nella casa del padre? Era un padre tiranno? Non credo!
Molte volte in famiglia si creano contrasti e dissapori non a motivo dei "ruoli", che tra l'altro nessuno impone se non le usanze del posto e del momento, ma i fantasmi che uno si crea nella testa: tu puoi assere un angelo ma se il tuo coniuge, con molti rimurginamenti mentali, si convince che tu sei il demonio, tu "sei" il demonio. Con tutte le conseguenze del caso.
Paolo non dice solamente "mogli siate sottomesse ai vostri mariti..." ma anche "mariti amate teneramente le vostre mogli come i vostri corpi...". Non mi sembra esprima concetti di tirannia. E non mi sembra impedisca alle mogli di decidere come impostare la loro vita. Molte volte non sono i mariti a "determinare", ma le circostanze del momento. Come in questo particolare periodo storico dove i nostri stipendi valgono poco più che nulla. Se una moglie preferisce stare a casa ed invece si ritrova costretta ad andare a lavorare perché i soldi non bastano è necessariamente colpa del marito o dipende dalle circostanze congiunturali sfavorevoli? Se non ci fosse stato il marito, non avrebbe dovuto lavorare ugualmente?
Sono del parere che gli scritti ispirati vanno oltre le usanze del momento. Tradizioni più o meno fallaci. I principi cristiani toccano il cuore e come tali dovrebbero essere forieri di "libertà" non di schiavitù all'una o all'altra persona, Non disse il Signore: "Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"? Se il cristianesimo ci rende liberi perché ci ritroviamo ancora schiavi? E' possibile che il nostro "cristianesimo" è di qualità scadente? Un falso cristianesimo? Ciascuno dia la risposta a se stesso.
Rinnovo i miei auguri di Buon Natale. :fiori e bacio:
Avatar utente
Cogitabonda
Moderatore
Messaggi: 8664
Iscritto il: 01/06/2011, 2:45
Località: Nord Italia
Contatta:

Messaggio da Cogitabonda »

Caro Titano, credo anch'io che gli scritti ispirati vadano oltre le usanze del momento, però non posso prescindere dalle usanze e tradizioni in cui era immerso chi scriveva, queste non alterano i principi fondamentali, ma possono riflettersi negli esempi e paragoni impiegati. Credo che Paolo volesse trasmettere un'idea di coppia in cui regna la fiducia reciproca, in cui il singolo desidera in primo luogo essere un aiuto per l'altro e non un ostacolo o men che meno un rivale. Credo che lo abbia espresso secondo i termini dei suoi tempi e della sua cultura, descrivendo ciò che gli uomini e le donne di allora avrebbero dovuto fare per attuare quell'ideale. Se scrivesse oggi forse inviterebbe gli uomini e le donne a non dare nessuna importanza a chi fra loro porta a casa più soldi, e altri consigli atti a recidere alla radice ciò che nei nostri tempi rende difficile la vita di una famiglia.

Hai chiesto: Non disse il Signore: "Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"? Se il cristianesimo ci rende liberi perché ci ritroviamo ancora schiavi? E' possibile che il nostro "cristianesimo" è di qualità scadente? Un falso cristianesimo?
Non credo che il cristianesimo di oggi sia più o meno scadente di quello del primo secolo, o del quarto o del sedicesimo. Credo invece che il percorso dalla schiavitù alla libertà, attraverso la verità del cristianesimo, sia un percorso che ogni essere umano debba fare individualmente. Ciascuno ha i suoi limiti e le sue inutili zavorre di cui liberarsi (pregiudizi, complessi, condizionamenti subiti in passato e influenze attuali) e la società contiene la somma di tutti questi, ma ciascun cristiano deve vivere la sua fede ripartendo da capo, come se l'incarnazione del Cristo, la sua vita terrena, la sua morte e la sua risurrezione fossero appena avvenute, anzi, come se fossero eternamente presenti.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Messaggio da Titano1956 »

Cogitabonda ha scritto:Caro Titano, credo anch'io che gli scritti ispirati vadano oltre le usanze del momento, però non posso prescindere dalle usanze e tradizioni in cui era immerso chi scriveva, queste non alterano i principi fondamentali, ma possono riflettersi negli esempi e paragoni impiegati. Credo che Paolo volesse trasmettere un'idea di coppia in cui regna la fiducia reciproca, in cui il singolo desidera in primo luogo essere un aiuto per l'altro e non un ostacolo o men che meno un rivale. Credo che lo abbia espresso secondo i termini dei suoi tempi e della sua cultura, descrivendo ciò che gli uomini e le donne di allora avrebbero dovuto fare per attuare quell'ideale. Se scrivesse oggi forse inviterebbe gli uomini e le donne a non dare nessuna importanza a chi fra loro porta a casa più soldi, e altri consigli atti a recidere alla radice ciò che nei nostri tempi rende difficile la vita di una famiglia.

Hai chiesto: Non disse il Signore: "Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"? Se il cristianesimo ci rende liberi perché ci ritroviamo ancora schiavi? E' possibile che il nostro "cristianesimo" è di qualità scadente? Un falso cristianesimo?
Non credo che il cristianesimo di oggi sia più o meno scadente di quello del primo secolo, o del quarto o del sedicesimo. Credo invece che il percorso dalla schiavitù alla libertà, attraverso la verità del cristianesimo, sia un percorso che ogni essere umano debba fare individualmente. Ciascuno ha i suoi limiti e le sue inutili zavorre di cui liberarsi (pregiudizi, complessi, condizionamenti subiti in passato e influenze attuali) e la società contiene la somma di tutti questi, ma ciascun cristiano deve vivere la sua fede ripartendo da capo, come se l'incarnazione del Cristo, la sua vita terrena, la sua morte e la sua risurrezione fossero appena avvenute, anzi, come se fossero eternamente presenti.
:strettamano: :fiori e bacio: :ciao:
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Messaggio da Titano1956 »

Cogitabonda ha scritto:Caro Titano, credo anch'io che gli scritti ispirati vadano oltre le usanze del momento, però non posso prescindere dalle usanze e tradizioni in cui era immerso chi scriveva, queste non alterano i principi fondamentali, ma possono riflettersi negli esempi e paragoni impiegati. Credo che Paolo volesse trasmettere un'idea di coppia in cui regna la fiducia reciproca, in cui il singolo desidera in primo luogo essere un aiuto per l'altro e non un ostacolo o men che meno un rivale. Credo che lo abbia espresso secondo i termini dei suoi tempi e della sua cultura, descrivendo ciò che gli uomini e le donne di allora avrebbero dovuto fare per attuare quell'ideale. Se scrivesse oggi forse inviterebbe gli uomini e le donne a non dare nessuna importanza a chi fra loro porta a casa più soldi, e altri consigli atti a recidere alla radice ciò che nei nostri tempi rende difficile la vita di una famiglia.

Hai chiesto: Non disse il Signore: "Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"? Se il cristianesimo ci rende liberi perché ci ritroviamo ancora schiavi? E' possibile che il nostro "cristianesimo" è di qualità scadente? Un falso cristianesimo?
Non credo che il cristianesimo di oggi sia più o meno scadente di quello del primo secolo, o del quarto o del sedicesimo.
Credo invece che il percorso dalla schiavitù alla libertà, attraverso la verità del cristianesimo, sia un percorso che ogni essere umano debba fare individualmente. Ciascuno ha i suoi limiti e le sue inutili zavorre di cui liberarsi (pregiudizi, complessi, condizionamenti subiti in passato e influenze attuali) e la società contiene la somma di tutti questi, ma ciascun cristiano deve vivere la sua fede ripartendo da capo, come se l'incarnazione del Cristo, la sua vita terrena, la sua morte e la sua risurrezione fossero appena avvenute, anzi, come se fossero eternamente presenti.
Vorrei solamente puntualizzare un dettaglio, forse di copo conto, ma desidero farlo. Quando mi pongo la domanda "E' possibile che il nostro 'cristianesimo' sia di qualità scadente? Un falso cristianesimo?" non intendo dire, come da te interpretato, che il cristianesimo di oggi con tutti i suoi principi e regole è stato talmente modificato da risultarne un "falso cristianesimo". E' vero che abbiamo "copie delle copie" ma è anche vero che il Nuovo Testamento, è stato accertato, è giunto a noi particamente integro in tutte le sue parti fondamentali. Certamente Dio nella Sua onnipotenza poteva preservare la Sua ispirata parola. Quello che intendevo è il modo con cui ciascuno di noi si rapporta con i principi cristiani. I principi sono immutabili, noi abbiamo l'onere di capirli ed interiorizzarli. Poscia, conformemente alle proprie capacità e possibilità, ciascuno li rende manifesti col proprio comportamento. Comportamente che può spaziare dai più alti livelli di "santità" fino ai più bassi livelli di "menefreghismo", perchè di cristianesimo non ha capito nulla e se pure ha capito non gliene inporta nulla. Il che concorda con quanto anche tu asserisci che " il percorso dalla schiavitù alla libertà, attraverso la verità del cristianesimo, sia un percorso che ogni essere umano debba fare individualmente". Praticamente diciamo la stessa cosa ma con termini diversi. Nessun problema! L'importante è capirsi.
Con simpatia, Titano. :fiori e bacio:
Avatar utente
Mauro1971
Utente Platinium
Messaggi: 10644
Iscritto il: 11/01/2011, 13:44
Facebook: http://www.facebook.com/mauro.motola

Messaggio da Mauro1971 »

Titano1956 ha scritto:
Cogitabonda ha scritto:Caro Titano, credo anch'io che gli scritti ispirati vadano oltre le usanze del momento, però non posso prescindere dalle usanze e tradizioni in cui era immerso chi scriveva, queste non alterano i principi fondamentali, ma possono riflettersi negli esempi e paragoni impiegati. Credo che Paolo volesse trasmettere un'idea di coppia in cui regna la fiducia reciproca, in cui il singolo desidera in primo luogo essere un aiuto per l'altro e non un ostacolo o men che meno un rivale. Credo che lo abbia espresso secondo i termini dei suoi tempi e della sua cultura, descrivendo ciò che gli uomini e le donne di allora avrebbero dovuto fare per attuare quell'ideale. Se scrivesse oggi forse inviterebbe gli uomini e le donne a non dare nessuna importanza a chi fra loro porta a casa più soldi, e altri consigli atti a recidere alla radice ciò che nei nostri tempi rende difficile la vita di una famiglia.

Hai chiesto: Non disse il Signore: "Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"? Se il cristianesimo ci rende liberi perché ci ritroviamo ancora schiavi? E' possibile che il nostro "cristianesimo" è di qualità scadente? Un falso cristianesimo?
Non credo che il cristianesimo di oggi sia più o meno scadente di quello del primo secolo, o del quarto o del sedicesimo.
Credo invece che il percorso dalla schiavitù alla libertà, attraverso la verità del cristianesimo, sia un percorso che ogni essere umano debba fare individualmente. Ciascuno ha i suoi limiti e le sue inutili zavorre di cui liberarsi (pregiudizi, complessi, condizionamenti subiti in passato e influenze attuali) e la società contiene la somma di tutti questi, ma ciascun cristiano deve vivere la sua fede ripartendo da capo, come se l'incarnazione del Cristo, la sua vita terrena, la sua morte e la sua risurrezione fossero appena avvenute, anzi, come se fossero eternamente presenti.
Vorrei solamente puntualizzare un dettaglio, forse di copo conto, ma desidero farlo. Quando mi pongo la domanda "E' possibile che il nostro 'cristianesimo' sia di qualità scadente? Un falso cristianesimo?" non intendo dire, come da te interpretato, che il cristianesimo di oggi con tutti i suoi principi e regole è stato talmente modificato da risultarne un "falso cristianesimo". E' vero che abbiamo "copie delle copie" ma è anche vero che il Nuovo Testamento, è stato accertato, è giunto a noi particamente integro in tutte le sue parti fondamentali. Certamente Dio nella Sua onnipotenza poteva preservare la Sua ispirata parola. Quello che intendevo è il modo con cui ciascuno di noi si rapporta con i principi cristiani. I principi sono immutabili, noi abbiamo l'onere di capirli ed interiorizzarli. Poscia, conformemente alle proprie capacità e possibilità, ciascuno li rende manifesti col proprio comportamento. Comportamente che può spaziare dai più alti livelli di "santità" fino ai più bassi livelli di "menefreghismo", perchè di cristianesimo non ha capito nulla e se pure ha capito non gliene inporta nulla. Il che concorda con quanto anche tu asserisci che " il percorso dalla schiavitù alla libertà, attraverso la verità del cristianesimo, sia un percorso che ogni essere umano debba fare individualmente". Praticamente diciamo la stessa cosa ma con termini diversi. Nessun problema! L'importante è capirsi.
Con simpatia, Titano. :fiori e bacio:
Ma veramente quello che è stato accertato è che ci sono stati errori di trascrizione ma anche aggiunte ai testi dai parte dei copisti, nel corso dei secoli. Ray aveva postato materiale sull'argomento.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

Su di me
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Messaggio da Titano1956 »

Mauro1971 ha scritto:
Titano1956 ha scritto:
Cogitabonda ha scritto:Caro Titano, credo anch'io che gli scritti ispirati vadano oltre le usanze del momento, però non posso prescindere dalle usanze e tradizioni in cui era immerso chi scriveva, queste non alterano i principi fondamentali, ma possono riflettersi negli esempi e paragoni impiegati. Credo che Paolo volesse trasmettere un'idea di coppia in cui regna la fiducia reciproca, in cui il singolo desidera in primo luogo essere un aiuto per l'altro e non un ostacolo o men che meno un rivale. Credo che lo abbia espresso secondo i termini dei suoi tempi e della sua cultura, descrivendo ciò che gli uomini e le donne di allora avrebbero dovuto fare per attuare quell'ideale. Se scrivesse oggi forse inviterebbe gli uomini e le donne a non dare nessuna importanza a chi fra loro porta a casa più soldi, e altri consigli atti a recidere alla radice ciò che nei nostri tempi rende difficile la vita di una famiglia.

Hai chiesto: Non disse il Signore: "Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"? Se il cristianesimo ci rende liberi perché ci ritroviamo ancora schiavi? E' possibile che il nostro "cristianesimo" è di qualità scadente? Un falso cristianesimo?
Non credo che il cristianesimo di oggi sia più o meno scadente di quello del primo secolo, o del quarto o del sedicesimo.
Credo invece che il percorso dalla schiavitù alla libertà, attraverso la verità del cristianesimo, sia un percorso che ogni essere umano debba fare individualmente. Ciascuno ha i suoi limiti e le sue inutili zavorre di cui liberarsi (pregiudizi, complessi, condizionamenti subiti in passato e influenze attuali) e la società contiene la somma di tutti questi, ma ciascun cristiano deve vivere la sua fede ripartendo da capo, come se l'incarnazione del Cristo, la sua vita terrena, la sua morte e la sua risurrezione fossero appena avvenute, anzi, come se fossero eternamente presenti.
Vorrei solamente puntualizzare un dettaglio, forse di copo conto, ma desidero farlo. Quando mi pongo la domanda "E' possibile che il nostro 'cristianesimo' sia di qualità scadente? Un falso cristianesimo?" non intendo dire, come da te interpretato, che il cristianesimo di oggi con tutti i suoi principi e regole è stato talmente modificato da risultarne un "falso cristianesimo". E' vero che abbiamo "copie delle copie" ma è anche vero che il Nuovo Testamento, è stato accertato, è giunto a noi particamente integro in tutte le sue parti fondamentali. Certamente Dio nella Sua onnipotenza poteva preservare la Sua ispirata parola. Quello che intendevo è il modo con cui ciascuno di noi si rapporta con i principi cristiani. I principi sono immutabili, noi abbiamo l'onere di capirli ed interiorizzarli. Poscia, conformemente alle proprie capacità e possibilità, ciascuno li rende manifesti col proprio comportamento. Comportamente che può spaziare dai più alti livelli di "santità" fino ai più bassi livelli di "menefreghismo", perchè di cristianesimo non ha capito nulla e se pure ha capito non gliene inporta nulla. Il che concorda con quanto anche tu asserisci che " il percorso dalla schiavitù alla libertà, attraverso la verità del cristianesimo, sia un percorso che ogni essere umano debba fare individualmente". Praticamente diciamo la stessa cosa ma con termini diversi. Nessun problema! L'importante è capirsi.
Con simpatia, Titano. :fiori e bacio:
Ma veramente quello che è stato accertato è che ci sono stati errori di trascrizione ma anche aggiunte ai testi dai parte dei copisti, nel corso dei secoli. Ray aveva postato materiale sull'argomento.
Vero! Ma come ho detto, le "parti fondamentali" sono integre. Altrimenti che parliamo a fare di cristianesimo? Se neanche i concetti fondamentali sono sani allora buttiamo via le Bibbie. A che serve perdere tempo con antichi testi obsoleti? Abbiamo una crisi congiunturale spaventosa: occupiamoci di come risolverla! Chiediamo a Polymetis di cancellare la rubrica "Argomenti dottrinali" e che sia finita. O no?
Comunque, nonostante tutto, nella Bibbia trovo un messaggio potente che difficilmente trovo in altre realtà. Forse sono un fissato, ma è così. Perdonatemi, se potete. Siate buoni, è Natale!
Con simpatia, Titano. :fiori e bacio:
Avatar utente
Socrate69
Utente Master
Messaggi: 4516
Iscritto il: 18/12/2013, 15:44
Contatta:

Valore della donna e Bibbia

Messaggio da Socrate69 »

Se considerata in modo letterale, come i tdg, la Bibbia contiene passi che in un certo qual modo svalutano la donna, anche se altri lasciano intendere che sia una creatura da considerare (a mio parere Gesù, da quello che si racconta nei vangeli, ha avuto un punto di vista abbastanza equilibrato, se non si tiene conto che i suoi apostoli li scelse tutti maschi...).
Eccovi alcuni passi da riflessione :

Genesi 3: 16
Levitico 12: 2, 5
Levitico 27: 1-7
Giudici 19: 22-30
1 Corinti 11: 3, 7-9
1 Corinti 14: 34, 35
1 Timoteo 2: 11-14

Ciao
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

Presentazione
Avatar utente
Paola&Max
Utente Junior
Messaggi: 228
Iscritto il: 04/12/2013, 13:12
Contatta:

Messaggio da Paola&Max »

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=18&t=17046" onclick="window.open(this.href);return false;
Ehilà Socrate.. se ne sta parlando anche qui... :sorriso:
Avatar utente
Mauro1971
Utente Platinium
Messaggi: 10644
Iscritto il: 11/01/2011, 13:44
Facebook: http://www.facebook.com/mauro.motola

Messaggio da Mauro1971 »

Titano1956 ha scritto:
Ma veramente quello che è stato accertato è che ci sono stati errori di trascrizione ma anche aggiunte ai testi dai parte dei copisti, nel corso dei secoli. Ray aveva postato materiale sull'argomento.
Vero! Ma come ho detto, le "parti fondamentali" sono integre. Altrimenti che parliamo a fare di cristianesimo? Se neanche i concetti fondamentali sono sani allora buttiamo via le Bibbie. A che serve perdere tempo con antichi testi obsoleti? Abbiamo una crisi congiunturale spaventosa: occupiamoci di come risolverla! Chiediamo a Polymetis di cancellare la rubrica "Argomenti dottrinali" e che sia finita. O no?
Comunque, nonostante tutto, nella Bibbia trovo un messaggio potente che difficilmente trovo in altre realtà. Forse sono un fissato, ma è così. Perdonatemi, se potete. Siate buoni, è Natale!
Con simpatia, Titano. :fiori e bacio:
Aggiunte, modifiche, probaili copiature da parte degli scrittori originali. Influenze di altre religioni.

Metti che la ressurrezione dei morti fosse stata scopiazzata, che faresti?
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

Su di me
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Paola&Max ha scritto:https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=18&t=17046
Ehilà Socrate.. se ne sta parlando anche qui... :sorriso:
Unisco le due discussioni.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Socrate69 ha scritto:Se considerata in modo letterale, come i tdg, la Bibbia contiene passi che in un certo qual modo svalutano la donna, anche se altri lasciano intendere che sia una creatura da considerare (a mio parere Gesù, da quello che si racconta nei vangeli, ha avuto un punto di vista abbastanza equilibrato, se non si tiene conto che i suoi apostoli li scelse tutti maschi...).
Eccovi alcuni passi da riflessione :

Genesi 3: 16
Levitico 12: 2, 5
Levitico 27: 1-7
Giudici 19: 22-30
1 Corinti 11: 3, 7-9
1 Corinti 14: 34, 35
1 Timoteo 2: 11-14

Ciao
Io aggiungerei anche Esodo 20:17: «Non desiderare la casa del tuo prossimo.
Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Al primo posto viene messa la casa, poi le altre "cose" che "appartengono" ad altri: la moglie è messa dopo la casa, ma prima dello schiavo, del bue e dell'asino.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Socrate69
Utente Master
Messaggi: 4516
Iscritto il: 18/12/2013, 15:44
Contatta:

Messaggio da Socrate69 »

Sì Achille, se spulciata bene, vi sono altri passi che potrebbero essere citati. Grazie per la tua aggiunta.
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

Presentazione
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

Spulciando bene...

Messaggio da Titano1956 »

Socrate69 ha scritto:Sì Achille, se spulciata bene, vi sono altri passi che potrebbero essere citati. Grazie per la tua aggiunta.
... magari ti resta il puro e semplice messaggio biblico. Sta a te decidere se tenere il santo messaggio della Bibbia o le "pulci". Se veramente la Bibbia trasmette il pensiero del Signore, facendo uno sforzo empatico, secondo te, il Signore come considera la donna?
Sempre con affetto, Titano. :ciao: :ciao:
Avatar utente
Socrate69
Utente Master
Messaggi: 4516
Iscritto il: 18/12/2013, 15:44
Contatta:

Messaggio da Socrate69 »

Titano1956 ha scritto:
Socrate69 ha scritto:Sì Achille, se spulciata bene, vi sono altri passi che potrebbero essere citati. Grazie per la tua aggiunta.
... magari ti resta il puro e semplice messaggio biblico. Sta a te decidere se tenere il santo messaggio della Bibbia o le "pulci". Se veramente la Bibbia trasmette il pensiero del Signore, facendo uno sforzo empatico, secondo te, il Signore come considera la donna?
Sempre con affetto, Titano. :ciao: :ciao:
Secondo te qual è il messaggio della Bibbia? Questo darebbe luogo ad un altro post, ma ti dico che io, a parte molte delle parole di Gesù che se praticate veramente creerebbero un mondo migliore, non l'ho individuato, nonostante anni di lettura e "studio" da tdg.
Per quanto riguarda l'argomento, basti pensare come le donne vengono considerate dalle religioni che si basano sulla Bibbia, cristiani compresi.
Con affetto. :strettamano:
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

Presentazione
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Titano1956 ha scritto:il Signore come considera la donna?
Domanda interessante, che dovrebbe però essere posta al Signore, e avere direttamente da Lui una risposta.
Sì, perché le risposte che si possono dare a questa domanda, per i cristiani, si basano su quella che è l'interpretazione della Scrittura che può essere data in un particolare periodo storico.
Attualmente, visto che le donne (e non grazie a ciò che è scritto nella Bibbia) sono riuscite in molti paesi ad acquisire una certa emancipazione, si possono prediligere i passi in cui si parla di rispetto, considerazione e magari anche uguaglianza (?) delle donne rispetto agli uomini.
In passato invece (e nemmeno in un passato molto lontano) erano altri i passi in cui si manifestava la "volontà del Signore".
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Titano1956
Utente Junior
Messaggi: 365
Iscritto il: 10/05/2011, 13:59
Contatta:

E' così difficile...

Messaggio da Titano1956 »

Achille Lorenzi ha scritto:
Titano1956 ha scritto:il Signore come considera la donna?
Domanda interessante, che dovrebbe però essere posta al Signore, e avere direttamente da Lui una risposta.
Sì, perché le risposte che si possono dare a questa domanda, per i cristiani, si basano su quella che è l'interpretazione della Scrittura che può essere data in un particolare periodo storico.
Attualmente, visto che le donne (e non grazie a ciò che è scritto nella Bibbia) sono riuscite in molti paesi ad acquisire una certa emancipazione, si possono prediligere i passi in cui si parla di rispetto, considerazione e magari anche uguaglianza (?) delle donne rispetto agli uomini.
In passato invece (e nemmeno in un passato molto lontano) erano altri i passi in cui si manifestava la "volontà del Signore".
... comprendere il "pensiero" del Signore? Duemila anni di studi forsennati della Sacra Scrittura non sono stati sufficienti nemmeno a scalfire la linea di principio del Cristo? Al tempo di Gesù c'era la legge della lapidazione per l'adulterio (ecco vedi? dirà qualcuno). In una certa occasione mentre tutti i religionisti erano con la pietra in mano ed il movente nella testa e nel cuore, Gesù andò controcorrente: fece tutto per salvare la "donna". Se fosse stato un maschilista non avrebbe mosso un dito. D'altra parte la legge mosaica prevedeva la pena di morte. Un Gesù maschilista e giustizialista cosa avrebbe fatto? Questo episodio non ci suggerisce proprio nulla circa il pensiero di Gesù? Quanti altri esempi possiamo trovare scavando nei Vangeli? Certo però, che se non vogliamo trovarne...
Con simpatia, Titano.
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Titano1956 ha scritto:... comprendere il "pensiero" del Signore? Duemila anni di studi forsennati della Sacra Scrittura non sono stati sufficienti nemmeno a scalfire la linea di principio del Cristo? Al tempo di Gesù c'era la legge della lapidazione per l'adulterio (ecco vedi? dirà qualcuno). In una certa occasione mentre tutti i religionisti erano con la pietra in mano ed il movente nella testa e nel cuore, Gesù andò controcorrente: fece tutto per salvare la "donna". Se fosse stato un maschilista non avrebbe mosso un dito. D'altra parte la legge mosaica prevedeva la pena di morte. Un Gesù maschilista e giustizialista cosa avrebbe fatto? Questo episodio non ci suggerisce proprio nulla circa il pensiero di Gesù? Quanti altri esempi possiamo trovare scavando nei Vangeli? Certo però, che se non vogliamo trovarne...
Il pensiero di Gesù è il pensiero dell'Uomo, considerato nella sua manifestazione più nobile ed elevata. E per essere Uomini nel senso più elevato e nobile del termine, paradossalmente bisogna riuscire a distaccarsi dalla "Scrittura", intesa come norma o codice di comportamento. A me pare che il progresso umano e civile si sia realizzato e si possa realizzare maggiormente grazie agli sforzi e all'impegno di persone che avevano come obiettivo o priorità nella loro esistenza quello di elevare l'Umanità, indipendentemente (o anche in contrasto) da ciò che dicevano o dicono certe "Scritture". E questo vale anche per altre religioni. Penso, per esempio, all'attuale condizione della donna in molti paesi in cui la cultura e l'ordinamento sociale hanno fondamento nel Corano...
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Gabriella Prosperi
Utente Platinium
Messaggi: 14678
Iscritto il: 11/06/2009, 6:16
Contatta:

Messaggio da Gabriella Prosperi »

Achille Lorenzi ha scritto:Il pensiero di Gesù è il pensiero dell'Uomo, considerato nella sua manifestazione più nobile ed elevata. E per essere Uomini nel senso più elevato e nobile del termine, paradossalmente bisogna riuscire a distaccarsi dalla "Scrittura", intesa come norma o codice di comportamento. A me pare che il progresso umano e civile si sia realizzato e si possa realizzare maggiormente grazie agli sforzi e all'impegno di persone che avevano come obiettivo o priorità nella loro esistenza quello di elevare l'Umanità, indipendentemente (o anche in contrasto) da ciò che dicevano o dicono certe "Scritture". E questo vale anche per altre religioni. Penso, per esempio, all'attuale condizione della donna in molti paesi in cui la cultura e l'ordinamento sociale hanno fondamento nel Corano...
Come non quotarti?
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
Presentazione
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 31 ospiti