Lizzy75 ha scritto:Mauro non mi voglio scusare perrchè nei tuoi confronti non è stata fatta alcuna accusa nè offesa, mi spiace che la prendi sul personale ma penso che ognuno ha il proprio campo altrimenti non esisterebbero i mestieri.
Allora per quale motivo acculturarsi, informarsi, conoscere?
Oltretutto mi ripeto, a fronte degli errori "tecnici" non è che ho detto cose a testa mia, ma ho portato "le prove", cioè studi e controstudi di neurologi e neurobiologi. Non sono cose che mi sono inventato io.
Ma ovviamente, che conta?
Di fronte ad un laureato dovremmo stare tutti zitti, smettere di informarci ed assumere in silenzio qualsiasi cosa questi dica, anche fossero delle vaccate immani.
...ma stiamo scherzando?
Il punto è che hai aspramente criticato l’articolo di uno scienzato che ha avuto una tale rilevanza nel mondo
Perdonami,
Pim Van Lommel quale rilevanza avrebbe avuto nel mondo come scienziato???
ma nessuno si è sognato di lanciare simili accuse che fai tu, perchè semplicemente sono infondate.
Bene, dimostralo che sono infondate. Affronta ogni mia singola critica e dimostra che è falsa. Dovrebbe essere semplicissimo.
A meno che tu non conosca meglio di questi scienzati come funziona il cervello, e abbia anche tu sezionato il cervello dei ratti, toglierne una buona parte, e continuare a dire che i ricordi non sussistono altrove.
Ho la fortuna di avvalermi di studi e pubblicazioni scientifiche di persone, "scienziati veri" se preferisci, che conoscono il cervello molto meglio di lui, ed ho portato link dove questi documenti sono consultabili a tutti, e che provano senza ombra di dubbio che ci sono delle informazioni non vere in quell'articolo di
Van Lommel.
Persino Penrose che tu stesso hai citato, è più avanti in questo senso, che ritiene che nel cervello possano verificarsi effetti quantistici, e che ritiene la coscienza, la nostra anima non come il semplice prodotto di un processo del cervello ma che è in grado di esistere al di fuori del corpo in eterno.
Più Hameroff che Penrose, ma comunque mi sono letto gli articoli scritti, conosco cosa dicono e perchè lo dicono, e tra l'altro Hameroff porta proprio le NDE come "prova" dell'esistenza di un'anima, per farla breve. ma questo è un'altro discorso ed un'altro tema. Non metto neppure il link alla pubblicazione, tanto resterebbe intonsa.
Com'è rimasta intonso uno dei link che avevo messo che è uno studio a favore della teoria della "coscienza esterna", per onestà intellettuale e per mostrare come si potesse anche fare un lavoro quantomeno onesto da parte stavolta si di uno scienziato definibile come tale. Ma anche questo è rimasto intonso.
E poi ad un topo potrai levare metà cervello, ma per quanto ne condividiamo ovviamente la chimica, poi ci sono anche delle notevoli differenze anatomiche tra un cervello umano e quello di un ratto, abbiamo un bel po' di roba in più ed è organizzata in molto diverso.
Si aggiunga: tagliare a metà il cervello di un topo.
Si ma come esattamente? Quali parti esattamente?
Puoi farlo con la corteccia, quel poco che ne hanno, e le parti più "antiche"?
nel senso, non è che puoi tagliaro esattamente a metà, se fai una cosa del genere pure un topo muore.
No perchè parte della memoria risiede nell'ippotalamo, ad esempio. E questo non lo tagli a metà, ed è un'organo che abbiamo sia noi che i topi. Per cui siamo così sicuri che quello che ha "tagliato" a metà il cervello di un topo, avesse anche inciso la parte della memoria?
Vedi la differenza tra il riportare parole dette "in libertà" rispetto a studi veri e propri?
Che l'affermazione del tagliatore di teste di topi messe così non dicono in fine nulla, mentre una pubblicazione riporta dati precisi, per cui è ben più difficile trovare spazi così ampi di incertezza su ciò che sia veramente accaduto.
Inoltre quando l'ha detto? Quando ha fatto quell'esperimento?
Perchè se pure quello è degli anni 60, 70 ed anche 80, ancora molte cose non si sapevano, le scoperte sulla memoria umana sono piuttosto recenti.
E tu, ti sei informata?
Hai cercato di capire e conoscere come funziona il cervello, se ciò che afferma
Van Lommel è effettivamente corretto?
Se a te va bene di prendere le cose che vengono dette da un chichessià solo perchè è tizio o caio va bene, a me assolutamente no.
E le mie affermazioni non sono state affrontate nel merito, ma solo ad autoritate sino ad ora, dove invero
Van Lommel un'autorità decisamente non è. Ma non perchè lo dico io, è un cardiologo ed uno psichiatra, ma non è
nè un neurologo nè un neurobiologo e men che meno un neuroscienziato.
Ci sono infinite di possibiltà Mauro e non pensare che non mi sia letti quei link, che peraltro non ripetono altro che, ancora, per il momento non possono essere codificati i ricordi.
Allora, nei link che ti messo c'è dalla prova dell'attività del cervello anche ad elettroencelfalogramma piatto, quindi che c'è attività celebrale ben oltre i primi 20-30 secondi come affermato da
Van Lommel, ci sono vari studi anche su possibili cause delle NDE, ci sono studi dove vengono riportate sia le localizzazioni delle zone del cervello dove risiedono i nostri ricordi, la nostra memoria, a confutazione di quanto riportato da Vam
Lommel che vorrebbe far credere che la memoria non risiederebbe nel cervello (questa è proprio FALSA e fatta con dolo da
Van Hommel, come già ho spiegato sopra), ecc.
Quindi no, non credo che tu te li sia vermaente letti, se no non staremmo facendo questa discussione in questi termini.
E la recentissima scoperta della possibilità che l’ippocampo possa essere stimpolato con elettrodi
Veramente nessuna delle pubblicazioni da me citate afferma questo.
La pubblicazione riferisce che in casi di coma da trauma celebrale, anche in presenza di elettroencefalogramma piatto, è stata riscontrata attività nell'ippocampo e dall'ippocampo alla corteccia.
Se un cervello "in coma", con danni rilevanti ha attivià sottocorticale (non rilevabile con normale EEG), cosa farà un cervello sano ancora bello vivo in quei minuti prima che l'ipossia inizi a danneggiarlo? Si spegnerà???
Ma da nessuna parte si parla di stimolare l'ippocampo, ma di registrarne l'attività.
non dimostra in alcun modo che in quei casi di pre-morte che si è registrato l’encefalogramma piatto, il cervello fosse attivo, perchè non è stato ancora fatto.
Scusa, ma quello studio dimostra proprio che in caso di elettroencefalogramma piatto c'è attività celebrale..
Allora se preferisci accapigliarti su questi pochi indizi ed andare ancora per ipotesi, ecco questo è un problema tuo non mio, io preferisco basarmi sui dati di fatto, prove e soprattutto su esperienze vere vissute da migliaia di persone nel mondo tra cui me medesima. Ciao
Pochi indizi???
1) La premessa essenziale per dimostrare che la consapevolezza presente nelle NDE è che questa non possa in alcun modo essere opera del cervello.
Van Lommel afferma, fors'anche in buona fede qui, che il cervello dopo 20-30 secondi di EEG piatto è spento, e questo ho portato documentazione che dimostra che questo è FALSO.
Per cui la premessa principale decade, c'è attività celebrale e nulla vieta che la NDE sia "semplice" frutto del nostro cervello e null'altro.
Non è una sciochezza, o cosa da poco, fondamentalmente inficia già di per se tutto il lavoro di
Van Lommel. Questo spero sia già chiaro.
2) Nel 2003 porta, per far credere al lettore che la memoria non abbia sede nel cervello, lavori di 40 anni prima, per quanto di un insigne studioso dei suoi tempi, quando già nel 2003 almeno buona parte della nostra memoria era mappata, come collocazione anatomica. E questa si che è cattiva fede.
Poi c'è ancora altro, ma ho da una parte la falsificazione della premessa principale di tutto il lavoro, e dall'altra una chiara azione o in malafede, o frutto di una profonda ignoranza.
Ora io non lo so se questo sia già stato notato da altri o meno, ma lo capisci che sono cose pesanti e che "ci sono" in quel lavoro?
Non sono critiche "a caso" o fantasiose le mie eh, ti ho dimostrato (non io direttamente ma sempre gli scienziati veri) che l'attività celebrale ad elettroencefalogramma piatto c'è, ma basta già anche solo la possibilità che "possa esserci" per non poter dare in alcun modo per certo il lavoro di
Van Lommel.
La cattiva fede pure, non citi un lavoro di 40 anni prima per far credere una cosa quando già in altri di soli 15 anni prima della sua pubblicazione si era arrivati a tutt'altre scoperte, e se non è malafede, dando per scontato che questi lavori li conoscesse, allora sarebbe impreparazione, incapacità ed anche pesantissima.
Per cui puoi continuare a negare queste cose, così aprioristicamente perchè "
Van Lommel" ha detto questo.
Scusa, ma come fai? Perchè devi per forza dare per buono quel lavoro? Perchè deve esserlo per forza anche a fronte di critiche pesantissima ma logiche e sostenute da prove?