referendum sull'euro.

Per discutere di temi ed argomenti di vario genere.

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sasa'74
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Messaggio da sasa'74 »

deliverance1979 ha scritto: Peró, in primis, ci siamo messi noi italioti a 90 gradi ed a braghe calate in questa situazione. Ora che senso ha piafnucolare? :strettamano:
Quando parlavo di masochismo intendevo anche questo,cioè dare la colpa a noi stessi ed espiare i nostri peccati indossando il cilicio della permanenza nell'euro!
che si parla genericamente di italiani mafiosi,corrotti,evasori e chi più ne ha più ne metta e risaputo,quello che non si mette in evidenza e che questa categoria di italiani sono la minoranza,la maggioranza invece sono le persone che si ammazzano di lavoro,oneste e creative che hanno fatto grande il made in Italy nel mondo.
quello che condannò agli italiani è la pigrizia nell'informarsi su come stanno veramente le cose e si affidano al meno peggio.
fatta questa premessa,mi sai dire quando da comunità siamo diventati unione,quando si è firmato il trattato di Lisbona e quando abbiamo sottoscritto il M.E.S. da chi è in che modo siamo stati informati?
si è fatto tutto a nostra insaputa e se chiedi alla stragrande maggioranza degli italiani delucidazioni su questi argomenti stai fresco! Meglio chiedere della puntata n.2430 di beautiful o di chi ha segnato al 29 minuto del mondiale del 73!
ecco su cosa hanno giocato i potenti che ci hanno portato a questo,certamente abbiamo sbagliato per pigrizia,ma non abbiamo deciso un bel niente! :strettamano:
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Caro sasà, forse io ho una visione dell'euro e dell'Unione Europea un pò utopistica e capisco che dietro questa unione ci sono molti speculatori europei ed internazionali che ci vogliono speculare.
Purtroppo noi italiani siamo già partiti male con il cambio, dove molti furbescamente hanno semplicemente tramutato il valore numerico delle lire in euro, raddoppiando cosi di colpo il costo della vita.
Paghiamo anche una mala gestione energetica e logistica che ci costringono ad importare energia elettrica dall'estero e trasportare tutto su gomma quando siamo circondati dal mare.
Il made in Italy non è tutelato e decine di migliaia di furbetti hanno delocalizzato fabbriche e manifattura all'estero come Romania, Macedonia, Tunisia, Egitto, Turchia, Polonia, Cina, Bangladesh e via dicendo, facendo poi tornare i prodotti in Italia ed poi con una semplice lavorazione come per magia il prodotto si trasforma in made in Italy.

Abbiamo perso la spina dorsale, abbiamo perso la disciplina ed il senso di sofferenza che grazie alla creatività tipica dell'italiano ci hanno fatto grandi.
In passato abbiamo consentito alle multi nazionali di invadere il nostro paese e colpa della liretta svalutata e della bravura dell'operaio italico, ci hanno sfruttato, sotto pagato e dopo 30-40 anni di rilascio di rifiuti tossici vari, hanno tolto baracca e burattini e se ne sono andati a 5000-10.000 chilometri di distanza dove costa di meno, lasciando intere porzioni di quartieri industriali e relativo indotto totalmente allo sbando, con danni ambientali e sulle persone che stiamo scontando oggi.
L'artigianato e la manifattura che dovrebbe essere il nostro fiore all'occhiello viene continuamente tartassata e vessata.
In Italia anzichè aiutare le piccole aziende sotto i 15 dipendenti fino al'artigiano singolo, si aiutano le grandi corporazioni, che è anche giusto che ci siano ma a patto che diano lavoro, stabilità e che contribuiscano al benessere del paese.
Il petrolio del turismo, dell'arte e della cultura è arrangiato e lasciato a se stesso con zone dove funziona e zone che hanno capolavori in totale abbandono e degrado.

Fatta questa parentesi della nostra società, penso tuttavia che l'euro e l'Europa unita, una volta che ha trovato la sua strada, siano un'ottima opportunità per tutti noi.
Però ci vorrà tempo, qui non stiamo parlando degli Stati Uniti d'America, che alla fine sono sempre gli stessi e che i 51 stati sono in realtà una sorta di regioni italiane più grandi, ma parliamo di popoli con lingue e culture diverse, con percorsi diversi.
Sicuramente le rivolte ed il malcontento popolare porteranno sempre di più a fare delle manovre correttive ed alla fine anche i più oltranzisti in campo di indipendenza nazionale, dovranno cedere la loro sovranità per un processo di unificazione continentale, cosi come per quello economico e bancario.
Se tutto andrà bene, i risultati dell'Unione Europea sia a livello politico che economico non si vedranno se non tra altri 25 anni, almeno una generazione. :strettamano:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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sasa'74
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Messaggio da sasa'74 »

Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/fbN7qLab_Hk


Per chi crede che sia impossibile o catastrofico uscire dall'euro.
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Cinzia
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Messaggio da Cinzia »

Pur essendo favorevole all'euro all UE; e anche se a volte puo' succedere che io ponga delle domande cretine, non mi sono mai posta nessuna delle domande come nel video... :boh:
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Dopo aver cominciato a respirare, il mio primo bisogno fu: LIBERTA'.
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

sasa'74 ha scritto:
Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/fbN7qLab_Hk


Per chi crede che sia impossibile o catastrofico uscire dall'euro.

:strettamano: :ok:
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Messaggio da Barfedio »

Confesso che ho letto solo i primi interventi, ma sono sostanzialmente d'accordo con deliverance1979.
Ripassiamo un po' di Storia? L'Unione Europea discende direttamente dal primo nucleo di sei Paesi che, dopo due guerre mondiali nel giro di pochi decenni, avevano capito che si poteva evitarne altre mettendo in comune le rispettive economie. CECA, CEE, MEC ... li ricordate?
Passato il boom economico degli anni '60, la vecchia Lira fu vittima di parecchi attacchi speculativi. La svalutazione, in alcuni anni, arrivò anche al 20% ANNUO !!!
Arriviamo all'Euro. Nel gruppo di Paesi aderenti, alcuni hanno un'economia ed una valuta forte (Germania, Olanda ...) altri, come l'Italia, hanno pure un debito pubblico mostruoso.
Aderendo all'Euro, l'Italia ha adottato la stessa moneta forte, ed al riparo dalle speculazioni, della Germania e dell'Olanda.
Ovvio però, che in cambio ci venisse imposto di "darci una regolata".
In tempi di vacche magre come questi anni, al popolo occorre dare in pasto un capro espiatorio. Salvini e Grillo lo hanno individuato nell'Euro. E poiché i due personaggi non sono degli emeriti imbecilli, ritengo siano dei grandissimi figli di ... Vanna Marchi che, consapevolmente incitano l'opinione pubblica contro un "nemico" che invece ci ha messo al riparo da parecchi guai economici. Quei due 'signori' che ho citato prima, cercano esclusivamente di attirare voti, sfruttando il malcontento dilagante e la grande ignoranza - in materia economica - della maggior parte degli italiani. Volete una prova? Quanti sanno (foristi e non) con esattezza cos'era lo SME e come funzionava? :boh: Provate a chiederlo ad amici e vicini di casa, se lo sanno. Non barate :ironico: vietato andare a cercare su internet :risata:
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Messaggio da sasa'74 »

Barfedio ha scritto: Aderendo all'Euro, l'Italia ha adottato la stessa moneta forte, ed al riparo dalle speculazioni, della Germania e dell'Olanda.
E proprio vero,leggere fa bene! :sorriso:
http://www.tzetze.it/redazione/2014/12/ ... phone.html" onclick="window.open(this.href);return false;
In tempi di vacche magre come questi anni, al popolo occorre dare in pasto un capro espiatorio. Salvini e Grillo lo hanno individuato nell'Euro. E poiché i due personaggi non sono degli emeriti imbecilli, ritengo siano dei grandissimi figli di ... Vanna Marchi che, consapevolmente incitano l'opinione pubblica contro un "nemico" che invece ci ha messo al riparo da parecchi guai economici. Quei due 'signori' che ho citato prima, cercano esclusivamente di attirare voti, sfruttando il malcontento dilagante e la grande ignoranza - in materia economica - della maggior parte degli italiani. Volete una prova? Quanti sanno (foristi e non) con esattezza cos'era lo SME e come funzionava? :boh: Provate a chiederlo ad amici e vicini di casa, se lo sanno. Non barate :ironico: vietato andare a cercare su internet :risata:
io non voglio fare l'apologo di nessuno ne fare politica perché questo non è il luogo adatto (ho deciso di aprire questo 3d perché l'euro non ha colori politici ed è un argomento che sicuramente incide nella vita di tutti)ma tanto per mettere i punti sulle i chi cerca un capro espiatorio lo fa per coprire i suoi errori e mi sembra che Grillo non abbia mai governato in passato ne da solo e nemmeno in coalizione,quindi qualunque sia il suo scopo di uscire dall'euro non è certamente la ricerca di un capro espiatorio.
Salvini piuttosto sono diversi lustri che è esponente di un partito che esiste dagli anni 80, è stato parte della causa che ci ha portato ad adottare la moneta unica e ora si presenta come il rimedio, ma dov'era fino ad ora? :boh:
sullo sme non ti rispondo perché penseresti che sono andato a cercare su Internet :ironico: beh... l'ho fatto a dire il vero,ma non di recente...ho fatto male? :ironico:
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mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

chi cerca un capro espiatorio lo fa per coprire i suoi errori e mi sembra che Grillo non abbia mai governato in passato ne da solo e nemmeno in coalizione,quindi qualunque sia il suo scopo di uscire dall'euro
Fare soldi col suo blog alle spalle dei gonzi che lo stanno a sentire, come i conti in tasca che gli hanno fatto dimostrano. A Grillo, come tutti i milionari che campano di rendita e vivono corrompendo le autorità per i loro comodi (vedere il caso della sua villa in Toscana), dei problemi del Paese non gliene frega niente. Lo dimostrano le proposte improponibili che porta avanti. Perché quel pulri-omicida mai condannato propone referendum che non si possono fare invece di mobilitare la pubblica opinione a un cambiamento delle norme?
Salvini piuttosto sono diversi lustri che è esponente di un partito che esiste dagli anni 80, è stato parte della causa che ci ha portato ad adottare la moneta unica e ora si presenta come il rimedio, ma dov'era fino ad ora?
La lega è stata complice di Berlusconi quando, introdotto l'euro, il governo ha favorito le speculazioni della grande industria. Quando (esempio che mi sono trovato davanti), un paio di scarpe che costavano 30.000 ce le siamo ritrovate a 30 euro.
Per inciso, quella della Lega è la fine che farà il cosiddetto moVimento quando, se accadrà, dovrà decidere se essere partito di protesta o partito di governo.
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sasa'74 ha scritto:... sullo sme non ti rispondo perché penseresti che sono andato a cercare su Internet :ironico: beh... l'ho fatto a dire il vero,ma non di recente...ho fatto male? :ironico:
Assolutamente no, anzi, fai bene ad informarti il più possibile.
Per quanto riguarda la paventata crisi dell'export tedesco, occorrerebbe considerare parecchi fattori che coinvolgono non solo i Paesi dell'area Euro, ma anche i mercati di altri continenti, la concorrenza dei Paesi emergenti ecc.
Ma un fatto è certo: la Germania ha le materie prime, noi no e, molto probabilmente, anche una classe politica più onesta.
-----
Per quanto riguarda il Grillo, prova a seguire questo percorso in Internet: Aspen Institute Italia (in particolare la 'mission' e chi c'è nel Comitato Esecutivo), poi chi è uno dei dirigenti di questo Istituto (Enrico Sassoon), poi Casaleggio Associati ed arrivi a .... - Giunto alla fine di questa "caccia al tesoro", tirare le conclusioni è abbastanza facile.
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sasa'74
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Messaggio da sasa'74 »

mr-shadow ha scritto:
chi cerca un capro espiatorio lo fa per coprire i suoi errori e mi sembra che Grillo non abbia mai governato in passato ne da solo e nemmeno in coalizione,quindi qualunque sia il suo scopo di uscire dall'euro
Fare soldi col suo blog alle spalle dei gonzi che lo stanno a sentire, come i conti in tasca che gli hanno fatto dimostrano. A Grillo, come tutti i milionari che campano di rendita e vivono corrompendo le autorità per i loro comodi (vedere il caso della sua villa in Toscana), dei problemi del Paese non gliene frega niente. Lo dimostrano le proposte improponibili che porta avanti. Perché quel pulri-omicida mai condannato propone referendum che non si possono fare invece di mobilitare la pubblica opinione a un cambiamento delle norme?
Mi sembra che in questo 3d l'argomento principale è cosa pensate i dell' uscita dall'euro,e non di cosa pensate di Grillo,argomento che tu hai messo in relazione a lui perché è uno dei principali promotori di questa faccenda,ma non gode dell'esclusiva.
le cose che asserisci di lui non ho avuto il tempo di appurarle,quindi non posso né darti ragione e ne smentirti e comunque anche se avessi tempo lo impiegherei diversamente perché della vita privata di questo signore,al contrario di te, poco mi interessa,tanto non lo voto per il semplice motivo che non è un candidato politico,ma a essere onesti non ti nascondo che mi piacciono molte (non tutte) delle sue idee che non sto ad elencarti e che possono anche non piacere,ma che innegabilmente hanno portato uno scossone alla nostra politica e se ci guardiamo intorno non si può altrettanto negare che non c'è ne fosse bisogno.
Caro mr shadow, tu hai chiamato gonzi chi ha un'idea diversa dalla tua,impara a rispettare chi la pensa diversamente ,in fondo proprio tu dovresti essere maestro sul rispetto di chi è diverso e la diversità è intesa anche per il pensiero. :strettamano:
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Invece ho usato la parola scientemente. E non si tratta nemmeno di idee politiche perché Grillo non ne ha, è solo una delle tante voci che incanalano il malcontento e lo monetizzano nelle urne e nel portafogli.
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Non penso che l'uscita dall'euro possa risolvere molto.
A mio avviso c'è troppa bontà in giro, sia laica che religiosa, che viene sprecata invece di traformarsi in tangibile contributo verso un mondo più onesto, più equo e più solidale.
Per non sprecare la bontà dei buoni, io da sempre (anche se poi l'ho proposto esplicitamente pochissime volte) propongo alcuni rimedi, fra i quali:

1)Elezioni parlamentari tramite sorteggio (le elezioni "normali" si basano su interessi e clientele dei non buoni o dei buoni solo a parole). Male che vada il parlamento sarebbe lo specchio medio della società e non lo specchio della sua parte peggiore.

2)Chi si vuole ritenere "buono" può divulgare formalmente e sportivamente quanto è o è stato capace di guadagnare, altrimenti non ci sarebbe sfizio, ma allo stesso tempo è "moralmente invitato" a mettere in un fondo tutto quanto eccede un reddito mensile di, tanto per fare un esempio, 3.000 euro. Se però uno vuole essere "cattivo" deve essere libero di esserlo.
3)Utilizzare il fondo di cui sopra per creare lavoro attraverso attività produttive a sostegno di luoghi, persone, cultura, ambiente ecc, ecc
4)Promuovere l'etica del "aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più", che però deve essere un fatto tangibile e non per farci le trasmissioni televisive.
5)Al contrario di quello che accade adesso, chi non ha usufruito mai di un posto di lavoro deve essere preferito rispetto a chi ne ha fatto uso per diversi anni.
6)Le pensioni non possono mai superare i 3.000 euro. Lo spreco fa male innanzitutto a chi spreca, oltre che agli altri e al pianeta.
......
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sasa'74
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Messaggio da sasa'74 »

mr-shadow ha scritto:Non fatevi prendere per i fondelli da Grillo e dal suo esercito di tirapiedi. In Italia questo referendum non si potrà mai fare, salvo che non si modifichi il secondo comma dell'art. 75 della Costituzione che, tra le altre cose, non lo ammette sui trattati internazionali.

Art. 75.

E' indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione,
totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge,
quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli
regionali.
Non e' ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio,
di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati
internazionali.

Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini
chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum e' approvata se ha partecipato
alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se e' raggiunta
la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalita' di attuazione del referendum.
Forse ti sfugge che si tratta di un referendum consultivo e non abrogativo come si sta per svolgere in Grecia
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06 ... a/1824129/" onclick="window.open(this.href);return false;
informati meglio :ciao:
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Messaggio da mr-shadow »

informati meglio :ciao:
Dovreste farlo voi che andate appresso a Grillo e Salvini.
D'iniziativa popolare o regionale In Italia esiste solo il referendum abrogativo, che richiede il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto partecipare al voto.

Il referendum consultivo si celebra solo in caso di riforma costituzionale che in seconda lettura passa a maggioranza semplice in uno o entrambi i rami del Parlamento, e non richiedede quorum. E' accaduto solo una volta con la riforma costituzionale del Berluska. Per poter votare un consultivo occorre una doppia riforma costituzionale, perché oltre a consentire un consultivo deve essere modificata la norma che vieta di porre a referendum le norme in materia economica e la ratifica dei trattati internazionali, e una modifica della legge 25 maggio 1970, n. 352

Invece di farti truffare nella buona fede e nel voto verifica prima che quello che ti promettono possa essere mantenuto. Se non lo fai, perdona la sincerità, sei il gonzo di cui si è detto sopra.
http://www.esteri.it/mae/normative/norm ... 051970.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
Ultima modifica di mr-shadow il 30/06/2015, 2:47, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da mr-shadow »

ART. 75.
È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale,
di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono
cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia
e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali
.

Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere
la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione
la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza
dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.

Notare: si può richiedere la sola ABROGAZIONE.

ART. 138.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali
sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad
intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza
assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre
mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri
di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La
legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla
maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione
da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi deisuoi componenti.

Questo è l'unico referendum consultivo ammesso. La procedura deve partire da una decisione parlamentare.
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Penso che non sia l'Euro in se stesso che provoca tutto stò macello, ma che sia errato il fondamento su cui poggia l'euro, si è voluta creare una moneta unica nella quale dovevano confluire economie diametralmente opposte fra loro, nazioni economicamente forti imponevano lo stesso criterio a quelle deboli, è chiaro che alla fine tali nazioni vengono strozzate, non si può imporre un'economia la dove la medesima è debole, come dire, tutti dobbiamo avere la Ferrari perché la Germania se la può permettere, al contrario delle altre che a mala pena si possono permettere una Panda (vecchio tipo), la possono anche avere, facendo debiti su debiti e scaricando il tutto sul popolo, spremendolo oltre misura, l'euro, o meglio l'unione monetaria funziona solo se le economie più o meno si equivalgono, differentemente meglio lasciar perdere.

Ritengo tale unione come una società commerciale, se nell'arco del tempo si comprende che non funziona, o la si scioglie oppure si dovrebbe riformulare le basi di tale società.
A mio parere (ignorante in materia) l'errore che si è fatto è stato quello di fare una unione senza avere un "Governo centrale" e una banca unica , in sostanza si dovevano fare gli stati uniti d'Europa, diciamo all'americana, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente, è anche vero che vi è una grande difficoltà come già è stata evidenziata in qualche commento, le culture europee sono molto diverse tra loro, amalgamare i 28 paesi (più o meno) sembra una "missione impossibile", così come stanno le cose paragono l'unione monetaria alla bottiglia, in cui vi sono messi liquidi eterogenei, la possiamo agitare quanto vogliamo, sembra che si siano amalgamati ma dopo un pò si vede la netta differenza tra loro, come l'olio con l'aceto, se dunque non si risolve la questione di un governo unico, di una nazione unica, prima o poi finirà anche l'unione monetaria, come disse il grande cantante Nicola Arigliano "La cosa è sicura è... solo questione di tempo".
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

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Messaggio da Barfedio »

Franco Coladarci ha scritto: l'errore che si è fatto è stato quello di fare una unione senza avere un "Governo centrale" e una banca unica , in sostanza si dovevano fare gli stati uniti d'Europa, diciamo all'americana
Hai centrato il problema.
L'unione vera doveva essere fatta fin dall'inizio, quando gli Stati (europei) fondatori erano solo 6. Si doveva cedere il potere ad un Governo centrale, come fecero i primi 13 Stati (USA) che proclamarono l'indipendenza. Gli altri Stati (USA) che si aggregarono in seguito, dovevano solo accettare la Costituzione altrimenti se ne stavano fuori.
Adesso, con quasi 30 Stati (europei) aderenti, la cosa mi pare "mission impossible".
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Francesco Franco Coladarci
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GREXIT, CHI PAGHERÀ IL CONTO IN ITALIA

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Fabrizio Gentile - lug 1, 2015
E’ già accaduto quando, nell’era berlusconiana, lo spread salì a 500 punti. L’Italia andò in crisi, il debito pubblico schizzò oltre il già pesante fardello che si portava dietro, il Paese fu contagiato. Arrivò persino la deflazione, vista la scarsità di denaro nelle tasche delle famiglie. Negozi e aziende, le cosiddette piccole e medie imprese, caddero come birilli. Più di qualcuno si suicidò, in tanti finirono disoccupati.

Lo scenario più cupo, in un momento in cui molto faticosamente e con estrema fragilità il Belpaese prova a rialzare la testa, potrebbe riproporsi. Sì, perché ad avere paura se la Grecia dovesse andare il default non sono le banche e nemmeno lo Stato in quanto tale. Ma come al solito a pagare dazio saranno direttamente i cittadini. E non chiamatelo “populismo”, è un dato reale; vediamo perché.
Per l’Italia nel suo complesso, in caso di fallimento greco l’impatto sarà equivalente all’esposizione del Paese verso Atene, che è di circa 65 miliardi. Una cifra che da sola potrebbe spaventare, ma fa meno effetto parametrata aI totale del debito italiano che è di 2.194,5 miliardi di euro, registrato ad aprile dalla Banca d’Italia.

Un credito che si articola così: 23,3 miliardi concessi attraverso il fondo salva-Stati (Efsf – Esm 14,2 miliardi) e 10 miliardi erogati al governo greco attraverso la formula dei prestiti bilaterali. Sono poi da aggiungere i fondi elargiti al governo ellenico dalla Banca centrale europea a cui l’Italia partecipa con un’esposizione di circa 6,6 miliardi di euro: l’Istituto di via Nazionale potrebbe quindi perdere quasi 11 miliardi della quota della linea di liquidità Ela.

Impatto molto contenuto anche per le banche italiane, la cui esposizione, come ha riferito il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, è di circa 800 milioni di euro su un debito complessivo di circa 315 miliardi. In caso di Grexit, sarebbe l’intera Unione europea a risentirne, dato che detiene il 44% del debito pubblico greco attraverso il meccanismo europeo di stabilità, suddiviso tra i vari Stati membri. Ma di quella torta l’Italia possiede solo il 18%.

Pochi problemi anche per i mutui, almeno all’inizio. Lo scudo protettivo della Banca centrale europea dovrebbe tenere i parametri sotto controllo, anche considerato il fatto che gli indici Euribor e Irs sono ai minimi storici. Se lo spread tornasse ad impennarsi, allora certamente ne risentirebbero anche i mutui, ma difficilmente il valore supererà i 200 punti, stante le manovre di contenimento effettuate dai governi negli anni precedenti e gli strumenti finanziari oggi a disposizione dell’Europa.

Chi pagherà dunque la crisi, se Grexit diventasse realtà? Tutte le aziende italiane – e sono molte – che aspettano di essere pagate per le commesse fornite. Siamo tra i principali fornitori di macchine utensili per tutta l’industria agroalimentare ellenica. Il rischio è che, una volta saltato il sistema, non ci sia modo di recuperare un euro. Uno schiaffo ai piccoli imprenditori, che pagano gli errori (a volte gli orrori) degli altri.
Certo, l’export verso la Grecia è già calato negli ultimi tempi, vista la situazione generale; ma siamo pur sempre protagonisti di quella fetta di mercato che rischia di essere spazzato via dal referendum di domenica. Non solo agroalimentare, ma anche edile, seppur in maniera contenuta.

Il cerino rischia dunque di restare in mano alle Pmi, ancora una volta. E produrre – a cascata – nuovamente effetti pesanti sull’economia reale italiana. Alla lunga, il monito “dopo la Grecia toccherà all’Italia” potrebbe trasformarsi in realtà.
fonte
http://www.interris.it/2015/07/01/64746 ... talia.html" onclick="window.open(this.href);return false;
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

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Messaggio da Barfedio »

"Chi pagherà dunque la crisi, se Grexit diventasse realtà? Tutte le aziende italiane – e sono molte – che aspettano di essere pagate per le commesse fornite. Siamo tra i principali fornitori di macchine utensili per tutta l’industria agroalimentare ellenica. Il rischio è che, una volta saltato il sistema, non ci sia modo di recuperare un euro."
------
Faccio una precisazione tecnica.
Quasi tutto l'import/export verso gli altri Paesi, viene pagato (quindi garantito) attraverso il sistema dei "Crediti Documentari" (impropriamente conosciuto come Lettere di Credito, che sono altra cosa) emessi dalle Banche.
Brevemente, funziona così: io vendo merce ad una ditta greca e chiedo che il pagamento venga effettuato NON dal compratore ma da una Banca (che, se sono stato avveduto, non sarà una Banca greca ma italiana o di un solido Paese terzo), la quale mi pagherà contro presentazione di una serie di documenti che comprovano l'rrevocabile spedizione della merce al destinatario greco.
Nella situazione più nera, é che sia stata una Banca greca quella impegnata a pagare, ma se uno sente odore di bruciato, sarà stato tanto accorto da chiedere come garante del pagamento una Banca italiana o di un Paese terzo.
Quindi il rischio di non ricevere i soldi é molto minore di quello che appare a prima vista.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

A prescindere dal rischio delle banche europee o aziende che potrebbero subire danni economici dall'uscita della Grecia, poi non vorrei essere nei panni della Grecia e dei greci per la rappresaglia economica che seguirà...

Se ora i bond greci stanno al 30% di rimborso, poi con la dracma andranno in orbita... :fronte:

Senza contare che l'Europa come minimo chiuderà le frontiere...
E poi chi aiuterà la Grecia, la Russia?

Con un Pil di poco superiore all'Italia? (ma con 143 milioni di persone contro i 60 italiani)

Auguri....
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Ray
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Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Barfedio
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Messaggio da Barfedio »

Questa discussione era stata iniziata da sasa 74 con titolo "referendum sull'euro", ma non certo quello di domenica in Grecia.
Indipendentemente dall'esito del referendum, dalle capacità di governare e da considerazioni politiche, penso si debba riconoscere a Tsipras di avere il coraggio lasciare che sia il suo popolo a decidere su una questione così importante, cosa che - ci scommetto (mi piace vincere facile :ironico: )- nessun politico italiano farebbe mai.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Barfedio ha scritto:penso si debba riconoscere a Tsipras di avere il coraggio lasciare che sia il suo popolo a decidere su una questione così importante
Anche se secondo alcuni analisti, questa mossa è dettata da uno scarso coraggio di chi preferisce far ricadere la responsabilità della scelta direttamente sulle persone, anzichè prenderla di persona... :boh:
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mr-shadow

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Sin da prima della nascita dell'euro, Paul Krugman, economista di stampo keynesiano e premio Nobel per l'Economia nel 2008 per la sua analisi degli andamenti commerciali e del posizionamento dell'attività economica in materia di geografia economica, ha manifestato la sua contrarietà all'euro sottolinenando nel 1999 "Adottando l'Euro, l'Italia si è ridotta allo stato di una nazione del Terzo Mondo che deve prendere in prestito una moneta straniera, con tutti i danni che ciò implica". Non ha cambiato idea nel corso degli anni. Recentemente ha detto: "L'Europa non era adatta alla moneta unica, come invece gli Stati Uniti. Spagna e Florida hanno avuto la stessa bolla immobiliare ma la popolazione della Florida ha cercato lavoro in altri Stati meno colpiti dalla crisi, gli spagnoli non hanno avuto la stessa opportunità. Assistenza sociale, assicurazioni sanitarie, spese federali e garanzie bancarie nazionali sono di competenza unicamente del governo di Washington per tutto il territorio, mentre in Europa non è così. Questo è uno dei principali motivi della fragilità del sistema Europa, almeno fino alla creazione di una garanzia bancaria continentale. Teniamo presente che però l'Europa non è in declino, è un continente attivo e dinamico, ma ha sbagliato a scegliere la propria governance e le sue istituzioni per il controllo della politica economica. E' però ancora in tempo per rimediare..."

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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Caro mr-shadow, il problema è che un'uscita dall'euro vedrà il popolo greco andare in default come l'Argentina che vediamo come si trova, è tornato di nuovo in default.
Pertanto, l'economia già provata riceverebbe un ulteriore colpo violento.

La frase detta dal Krugman, si può ribaltare con un pensiero che circola in Europa in certi ambienti: "La Grecia servirà di esempio per tutte le nazioni che pensano che uscire dall'euro è cosi bello ed indolore, anzi meglio".

L'Islanda non fa testo, perchè è una nazione di 321.000 abitanti, Bologna ne ha 386.000 ed è considerata una città minore in Italia ed in Europa.
Pertanto gestire queste nazioni è molto più semplice che farlo con stati come la Grecia, 10 milioni di persone o peggio, Spagna o Italia che hanno 4 - 6 volte gli abitanti.... :strettamano:
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Ma tanto noi non usciremo mai dall'euro, che sia conveniente o no, perchè il popolo non ha alcuna possibilità di potersi esprimere al riguardo.
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CavalierediCristo
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Messaggio da CavalierediCristo »

Uscire dall'euro causa danni ingenti a chi ha grossi depositi bancari.
Il secondo atto dopo l'uscita sarebbe il default.
L'Italia stava meglio di adesso quando poteva stampare valuta, a costo di una inflazione galoppante ma che ci garantiva forti esportazioni.
Io voterò a favore del referendum, se ci sarà.
Che geova Dio aiuti tutti, belli e brutti, e ci prepari per il viaggio in prima o in seconda classe.
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Messaggio da mr-shadow »

Uscire dall'euro causa danni ingenti a chi ha grossi depositi bancari.
Potevano fare a meno di specularci sopra per ingrandirli. Li hanno voluti legare al carrozzone crucco? Ne paghino le conseguenze.
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CavalierediCristo
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Messaggio da CavalierediCristo »

Quoto 100X100 mr Shadow.
Le conseguenze le pagheranno i nostri figli.
A fronte di migliaia di arricchiti, c'è un esercito mondiale di poveri.
Che geova Dio aiuti tutti, belli e brutti, e ci prepari per il viaggio in prima o in seconda classe.
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