Biglino e la "sua" bibbia" (ovvero il vecchio testamento)

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Wyclif
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Simone Emili ha scritto:No, la qualità è bassa perchè c'è Biglino!! :appl: :strettamano:

Qualità o non qualità fino a questo momento in cui scrivo nessun SERIO studioso e riuscito a smontare le sue tesi.
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Wyclif ha scritto:
Simone Emili ha scritto:No, la qualità è bassa perchè c'è Biglino!! :appl: :strettamano:

Qualità o non qualità fino a questo momento in cui scrivo nessun SERIO studioso e riuscito a smontare le sue tesi.

Appunto.
Una cosa è certa , Biglino non è uno stupido.
Riporto quanto ho detto di lui qualche post più indietro :

......non penso che Biglino sia uno di quei n-mila dilettanti che infestano il web!
Ti ricordo che è stato per molti anni, (se non erro 10) a tradurre ebraico per conto della San Paolo, e molte sue opere sono state pubblicate e sono ancora in circolazione!
Non penso proprio che quelli della San Paolo siano tanto stupidi da far tradurre l'ebraico a un "dilettante allo sbaraglio per 10 anni
Attendiamo il video integrale e poi faremo le opportune considerazioni...
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Messaggio da nello80 »

Simone Emili ha scritto:No, la qualità è bassa perchè c'è Biglino!! :appl: :strettamano:
In effetti non c'era solo Biglino, ma anche due teologi e un rabbino........
Avranno contribuito anche loro ad abbassare la qualità della conferenza??? :boh:
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Biglino è di fatto un dilettante e le sue "tesi" (se così si possono chiamare) non sono altro che una ripresentazione ed una rivisitazione delle fantasie ufologiche del filone fantascientifico e pseudoscientifico che individuano nelle divinità dell'antichità esseri alieni. Lo ha preceduto di decenni Sitchin: quindi nulla di nuovo sotto il sole. Inoltre, è bene precisare, Biglino non vanta nessun titolo accademico ed il suo approccio alla filologia semitica è del tutto dilettantesco. Il fatto che in passato abbia tradotto per le edizioni Paoline non fa di lui uno specialista. Le sue traduzioni infatti erano semplicemente traduzioni letterali, parola per parola. Questo tipo di lavoro viene spesso affidato in ambito accademico agli studenti del primo anno di ebraico, che sanno poco o nulla della lingua, in quanto si tratta di un tipo di lavoro davvero elementare. Inoltre il fatto che abbia lavorato per le edizioni paoline conferma che le sue fantasie ufologiche si basano sul nulla più assoluto. Le sue traduzioni letterali infatti furono pubblicate dalla edizioni paoline e non hanno mai sollevato particolare scalpore. La qual cosa è rilevante. Le sue traduzioni non furono, a suo tempo, foriere di scoperte sensazionali. Delle due una quindi: o traduceva male quando traduceva per le edizioni paoline (da queste traduzioni infatti non emerge nessuna particolare "novità" sensazionalistica) o traduce male adesso!!! Le "tesi" di Biglino sono filologicamente delle asinerie...
illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
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Giovanni64
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Secondo me...

Messaggio da Giovanni64 »

Tutte le religioni non restano uguali a se stesse e cambiano nel corso dei secoli. Ora è chiaro che in una fase iniziale il concetto di "divinità" può essere, e di solito è, diverso da quello che poi verrrà inteso in periodi successivi. Tuttavia alcuni scritti restano di riferimento e quindi sono via via reinterpretati all'interno della religione stessa. Altri scritti invece si aggiungono. Insomma tutto cambia e si evolve.
Uno studioso che scopre tutto ciò fa la scoperta dell'acqua calda, nel senso che è quello che ci si aspetta di trovare. Poi però lo può specificare: ad esempio può dire che all'inizio non c'erano degli dei così come li intendiamo noi adesso, oppure che una religione era politeista e poi è diventata monoteista e così via. Ma che senso ha dire che nella Bibbia non si parla di Dio quando le nozioni di Bibbia e Dio possono essere totalmente diverse per i tempi presi in esame o possono essere addirittura concetti completamente estranei?
La Bibbia non voleva essere la Bibbia, Il vecchio Testamento non voleva essere il Vecchio Testamento, Dio non voleva essere Dio e così via: sono tutte frasi che dicono tutto e niente, a mio modesto avviso. Sono semplicemente frasi tanto ovvie quanto inutili.

Biglino però fa qualcosa di ancora più assurdo: giocando con la traduzione arriva ad attribuire a certi "esseri starordinari" inventati migliaia di anni fa le caratteristiche di "esseri reali" frutto di meccanica, genetica ed elettronica. Qui, secondo me, siamo proprio alla follia. Follia redditizia, ma sempre follia è.

Ma allora i teologi? I teologi fanno un mestiere diverso da quello degli studiosi, agiscono in contesto religioso ed in quell'ambito ha anche senso specificare ed interpretare la "naturale" evoluzione di una religione. Sono due cose diverse.

Se poi Biglino intende fondare una nuova religione a tavolino, magari più strampalata del solito, sfruttando la fantasia applicata alla traduzione, allora quello che dice potrebbe anche avere un senso.
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Panacca
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Si può criticare quanto si Voglia Biglino,

però è la Tesi che meglio Spiega "dio" e il MALE!!!
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e chi non li vede da nessuna parte
entrambi sono dispensati dal Pensare.

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Messaggio da Valentino »

Giovanni64 ha scritto:sfruttando la fantasia applicata alla traduzione
In effetti sono traduzioni fantasiose non supportate dalla filologia. Biglino non è nè un semitista nè un filologo. Fece delle traduzioni (che qualsiasi studente alle prime armi con l'ebraico può fare) dalle quali non emerse nulla di eclatante e che furono tranquillamente pubblicate dalle Paoline. Poi improvvisamente diventa lo scopritore di novità sensazionali.
Quindi torna l'interrogativo: traduceva male quando traduceva per le Paoline (da quelle traduzioni non emerge nulla di speciale), o traduce male adesso?
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Valentino ha scritto:Biglino è di fatto un dilettante e le sue "tesi" (se così si possono chiamare) non sono altro che una ripresentazione ed una rivisitazione delle fantasie ufologiche del filone fantascientifico e pseudoscientifico che individuano nelle divinità dell'antichità esseri alieni. Lo ha preceduto di decenni Sitchin: quindi nulla di nuovo sotto il sole. Inoltre, è bene precisare, Biglino non vanta nessun titolo accademico ed il suo approccio alla filologia semitica è del tutto dilettantesco. Il fatto che in passato abbia tradotto per le edizioni Paoline non fa di lui uno specialista. Le sue traduzioni infatti erano semplicemente traduzioni letterali, parola per parola. Questo tipo di lavoro viene spesso affidato in ambito accademico agli studenti del primo anno di ebraico, che sanno poco o nulla della lingua, in quanto si tratta di un tipo di lavoro davvero elementare. Inoltre il fatto che abbia lavorato per le edizioni paoline conferma che le sue fantasie ufologiche si basano sul nulla più assoluto. Le sue traduzioni letterali infatti furono pubblicate dalla edizioni paoline e non hanno mai sollevato particolare scalpore. La qual cosa è rilevante. Le sue traduzioni non furono, a suo tempo, foriere di scoperte sensazionali. Delle due una quindi: o traduceva male quando traduceva per le edizioni paoline (da queste traduzioni infatti non emerge nessuna particolare "novità" sensazionalistica) o traduce male adesso!!! Le "tesi" di Biglino sono filologicamente delle asinerie...
Le "tesi" di Biglino sono filologicamente delle asinerie...
Dire che le tesi di una persona sono filologicamente delle asinerie è una cosa, dimostralo ne è un'altra!
Lo puoi dimostrare?
Biglino non vanta nessun titolo accademico
Pare che nemmeno (se non sbaglio)Giacomo Leopardi abbia mai avuto una laurea.....

Per quello che mi riguarda, attenderò il video completo, da poter vedere così come quei "dotti" presenti lo abbiano saputo mettere a tacere......
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nello80 ha scritto:Lo puoi dimostrare?
Lo dimostrano le sue stesse traduzioni ai tempi di quando faceva traduzioni elementari per le edizioni Paoline! In quelle traduzioni gli "alieni" non ci sono....chissà come mai!!!! :risatina:
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nello80 ha scritto:
Valentino ha scritto:Biglino è di fatto un dilettante e le sue "tesi" (se così si possono chiamare) non sono altro che una ripresentazione ed una rivisitazione delle fantasie ufologiche del filone fantascientifico e pseudoscientifico che individuano nelle divinità dell'antichità esseri alieni. Lo ha preceduto di decenni Sitchin: quindi nulla di nuovo sotto il sole. Inoltre, è bene precisare, Biglino non vanta nessun titolo accademico ed il suo approccio alla filologia semitica è del tutto dilettantesco. Il fatto che in passato abbia tradotto per le edizioni Paoline non fa di lui uno specialista. Le sue traduzioni infatti erano semplicemente traduzioni letterali, parola per parola. Questo tipo di lavoro viene spesso affidato in ambito accademico agli studenti del primo anno di ebraico, che sanno poco o nulla della lingua, in quanto si tratta di un tipo di lavoro davvero elementare. Inoltre il fatto che abbia lavorato per le edizioni paoline conferma che le sue fantasie ufologiche si basano sul nulla più assoluto. Le sue traduzioni letterali infatti furono pubblicate dalla edizioni paoline e non hanno mai sollevato particolare scalpore. La qual cosa è rilevante. Le sue traduzioni non furono, a suo tempo, foriere di scoperte sensazionali. Delle due una quindi: o traduceva male quando traduceva per le edizioni paoline (da queste traduzioni infatti non emerge nessuna particolare "novità" sensazionalistica) o traduce male adesso!!! Le "tesi" di Biglino sono filologicamente delle asinerie...
Le "tesi" di Biglino sono filologicamente delle asinerie...
Dire che le tesi di una persona sono filologicamente delle asinerie è una cosa, dimostralo ne è un'altra!
Lo puoi dimostrare?




Biglino non vanta nessun titolo accademico
Pare che nemmeno (se non sbaglio)Giacomo Leopardi abbia mai avuto una laurea.....

Per quello che mi riguarda, attenderò il video completo, da poter vedere così come quei "dotti" presenti lo abbiano saputo mettere a tacere......


:quoto100:

Ho visto tutti i video di Mauro Biglino e nessun studioso con tanto di TITOLO di studio è RIUSCITO a scalfire una sua tesi, Mauro Biglino DIMOSTRA cio che dice, altri studiosi teologi e via dicendo invece INTERPRETANO, e sappiamo che l'interpretazione è soggettiva essa appartiene alle diverse religioni e ai cambiamenti dei secoli e della cultura, affidare la propria fede o vita alle interpretazione non mi sembra che sia saggio.
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Valentino ha scritto:
nello80 ha scritto:Lo puoi dimostrare?
Lo dimostrano le sue stesse traduzioni ai tempi di quando faceva traduzioni elementari per le edizioni Paoline! In quelle traduzioni gli "alieni" non ci sono....chissà come mai!!!! :risatina:
Lui lo spiega del perchè non ci sono....
Mi da l'impressione che tu non abbia mai sentito qualche sua conferenza ho letto qualche suo libro!
Ma ti ripeto la domanda:
Hai le capacità di dimostrare che tutte le sue tesi sono delle castronerie?
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Messaggio da Wyclif »

nello80 ha scritto:
Valentino ha scritto:
nello80 ha scritto:Lo puoi dimostrare?
Lo dimostrano le sue stesse traduzioni ai tempi di quando faceva traduzioni elementari per le edizioni Paoline! In quelle traduzioni gli "alieni" non ci sono....chissà come mai!!!! :risatina:

Ma ti ripeto la domanda:
Hai le capacità di dimostrare che tutte le sue tesi sono delle castronerie?


:ok: :ok: :ok:
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nello80 ha scritto:Lui lo spiega del perchè non ci sono....
In realtà non lo spiega. Quando traduceva per le Paoline faceva una traduzione letterale parola per parola, eppure non c'è traccia di scoperte sconvolgenti.
nello80 ha scritto: Mi da l'impressione che tu non abbia mai sentito qualche sua conferenza ho letto qualche suo libro!
Ma ti ripeto la domanda:
Hai le capacità di dimostrare che tutte le sue tesi sono delle castronerie?
E' sufficiente che porti una delle sue "traduzioni alternative" di tua scelta! Una a caso, di tua scelta...
Accomodati......
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Wyclif ha scritto:Ho visto tutti i video di Mauro Biglino e nessun studioso con tanto di TITOLO di studio è RIUSCITO a scalfire una sua tesi, Mauro Biglino DIMOSTRA cio che dice, altri studiosi teologi e via dicendo invece INTERPRETANO, e sappiamo che l'interpretazione è soggettiva essa appartiene alle diverse religioni e ai cambiamenti dei secoli e della cultura, affidare la propria fede o vita alle interpretazione non mi sembra che sia saggio.
Si tratta banalmente di tradurre un testo antico. Attenzione TRADURLO, non interpretarlo. In realtà chi interpreta è proprio Biglino. Infatti se ci si limita a tradurre, anche letteralmente, gli alieni non escono fuori!!! Anche dalle sue stesse traduzioni letterali (il tipo di traduzione che più di tutti è scevra da "interpretazioni") le sue stesse tesi vengono contraddette....
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Valentino ha scritto:
Wyclif ha scritto:Ho visto tutti i video di Mauro Biglino e nessun studioso con tanto di TITOLO di studio è RIUSCITO a scalfire una sua tesi, Mauro Biglino DIMOSTRA cio che dice, altri studiosi teologi e via dicendo invece INTERPRETANO, e sappiamo che l'interpretazione è soggettiva essa appartiene alle diverse religioni e ai cambiamenti dei secoli e della cultura, affidare la propria fede o vita alle interpretazione non mi sembra che sia saggio.
Si tratta banalmente di tradurre un testo antico. Attenzione TRADURLO, non interpretarlo. In realtà chi interpreta è proprio Biglino. Infatti se ci si limita a tradurre, anche letteralmente, gli alieni non escono fuori!!! Anche dalle sue stesse traduzioni letterali (il tipo di traduzione che più di tutti è scevra da "interpretazioni") le sue stesse tesi vengono contraddette....
In realtà chi interpreta è proprio Biglino
Con questa frase mi confermi che non hai mai sentito Biglino e nemmeno letto una pagina di un suo libro....
E' sufficiente che porti una delle sue "traduzioni alternative" di tua scelta! Una a caso, di tua scelta...
Accomodati......
Iniziamo con questa:
" onclick="window.open(this.href);return false;

Vedi dal minuto 22 al minuto 25:40

Attendo una tua risposta
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nello80 ha scritto:Vedi dal minuto 22 al minuto 25:40

Attendo una tua risposta
Biglino scende a livelli pessimi di complottismo e si atteggia a "scopritore" di chissà quali eclatanti scoperte quando in realtà "pesca" in questioni che sono sapere comune per gli "addetti ai lavori"!!! Non a caso è costretto a riconoscere che la stessa Bibbia di Gerusalemme nelle note in calce chiarisce che ci troviamo in presenza di un titolo o di un nome di "senso INCERTO". Biglino però in perfetto "stile complottista" dice: "LORO LO SANNO" per enfatizzare chissà quali assurdi ed ipotetici "complotti", mentre in realtà non esiste nessun complotto ed in ambito accademico si sa tranquillamente che nel caso specifico, filologicamente parlando, ci troviamo in presenza di una "incerta etimologia". Sbaglia però Biglino a preferire una possibile (e sottolineo possibile!) etimologia rispetto ad altre possibili ed altrettanto valide etimologie che però Biglino (non so se per ignoranza o deliberatamente) si guarda bene dal citare!!!
La realtà infatti è anche ben più articolata rispetto a quello che vuol far credere Biglino che, nella clip, ad un certo punto "taglia corto" e dice che il significato di quel titolo o di quel nome è "della montagna" o "della steppa". In realtà esistono ALTRE possibili etimologie altrettanto valide, se non addirittura più valide di quelle proposte da Biglino che si limita a citarne solo due che sono peraltro abbastanza "datate": furono proposte negli anni 30 del secolo scorso.
Infatti potrebbe significare più propriamente Dio-che è-auto sufficiente.
Quindi contrariamente a quanto afferma Biglino NON è affatto assodato che quel titolo o quel "nome" in ebraico significa inequivocabilmente "della montagna" o "della steppa" che sono solo traduzioni ipotetiche che si basano su etimologie ipotetiche.
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Valentino ha scritto:
nello80 ha scritto:Vedi dal minuto 22 al minuto 25:40

Attendo una tua risposta
Biglino scende a livelli pessimi di complottismo e si atteggia a "scopritore" di chissà quali eclatanti scoperte quando in realtà "pesca" in questioni che sono sapere comune per gli "addetti ai lavori"!!! Non a caso è costretto a riconoscere che la stessa Bibbia di Gerusalemme nelle note in calce chiarisce che ci troviamo in presenza di un titolo o di un nome di "senso INCERTO". Biglino però in perfetto "stile complottista" dice: "LORO LO SANNO" per enfatizzare chissà quali assurdi ed ipotetici "complotti", mentre in realtà non esiste nessun complotto ed in ambito accademico si sa tranquillamente che nel caso specifico, filologicamente parlando, ci troviamo in presenza di una "incerta etimologia". Sbaglia però Biglino a preferire una possibile (e sottolineo possibile!) etimologia rispetto ad altre possibili ed altrettanto valide etimologie che però Biglino (non so se per ignoranza o deliberatamente) si guarda bene dal citare!!!
La realtà infatti è anche ben più articolata rispetto a quello che vuol far credere Biglino che, nella clip, ad un certo punto "taglia corto" e dice che il significato di quel titolo o di quel nome è "della montagna" o "della steppa". In realtà esistono ALTRE possibili etimologie altrettanto valide, se non addirittura più valide di quelle proposte da Biglino che si limita a citarne solo due che sono peraltro abbastanza "datate": furono proposte negli anni 30 del secolo scorso.
Infatti potrebbe significare più propriamente Dio-che è-auto sufficiente.
Quindi contrariamente a quanto afferma Biglino NON è affatto assodato che quel titolo o quel "nome" in ebraico significa inequivocabilmente "della montagna" o "della steppa" che sono solo traduzioni ipotetiche che si basano su etimologie ipotetiche.


Hai ascoltato bene cosa dice la nota in calce della Bibbia di Gerusalemme?
Credo di no!
Biglino legge esattamente:
"La traduzione Onnipotente è INESATTA il senso è INCERTO, si è proposto Dio della montagna, secondo l'accadico.......etc. etc. etc.
Puoi controllare vedendo dal minuto 23:26 al minuto 24:00
Quindi riepilogando, la nota in calce della Bibbia di Gerusalemme, prima da la CERTEZZA che quel termine non significa ONNIPOTENTE, mentre dopo dice che il senso è INCERTO.
Quindi può essere tradotto come EL DELLA STEPPA, EL DELLA MONTAGNA, etc.
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nello80 ha scritto:Hai ascoltato bene cosa dice la nota in calce della Bibbia di Gerusalemme?
Credo di no!
Biglino legge esattamente:
"La traduzione Onnipotente è INESATTA il senso è INCERTO, si è proposto Dio della montagna, secondo l'accadico.......etc. etc. etc.
Puoi controllare vedendo dal minuto 23:26 al minuto 24:00
Quindi riepilogando, la nota in calce della Bibbia di Gerusalemme, prima da la CERTEZZA che quel termine non significa ONNIPOTENTE, mentre dopo dice che il senso è INCERTO.
Quindi può essere tradotto come EL DELLA STEPPA, EL DELLA MONTAGNA, etc.
Credo che tu non abbia capito quello che ti ho scritto io! Biglino fa la scoperta dell'acqua calda, però ad certo punto da una informazione sbagliata. Ovvero fa credere che la traduzione "della steppa" o "della montagna" sia la traduzione "esatta". E non è così!!! In realtà sono delle ipotesi. Ed è per questo motivo che molti traduttori odierni traslitterano ma non traducono.
La traduzione "della steppa" e "della montagna" non sono traduzioni "esatte" come vorrebbe far credere Biglino, ma traduzioni ipotetiche. Inoltre non sono le uniche traduzioni ipotetiche disponibili. Altri filologi ne hanno proposte altre, talvolta filologicamente migliori rispetto a "della steppa" o a "della montagna". Il problema che ti sfugge, e che da principiante sfugge anche a Biglino probabilmente, è che già in epoca antica i traduttori hanno avuto difficoltà a tradurre certi termini compreso quello di cui discutiamo. Biglino da perfetto dilettante non informa ma disinforma veicolando inesattezze e pressapochismo. Ma c'è da aspettarselo. Biglino non essendo un filologo ed essendo un principiante dilettante senza alcuna formazione specifica disinforma e non specifica che ANCHE..."della steppa" e "della motagna" non sono "traduzioni esatte" ma ipotesi tra altre ipotesi.
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nello80 ha scritto:


Hai ascoltato bene cosa dice la nota in calce della Bibbia di Gerusalemme?
Credo di no!
Biglino legge esattamente:
"La traduzione Onnipotente è INESATTA il senso è INCERTO, si è proposto Dio della montagna, secondo l'accadico.......etc. etc. etc.
Puoi controllare vedendo dal minuto 23:26 al minuto 24:00
Quindi riepilogando, la nota in calce della Bibbia di Gerusalemme, prima da la CERTEZZA che quel termine non significa ONNIPOTENTE, mentre dopo dice che il senso è INCERTO.
Quindi può essere tradotto come EL DELLA STEPPA, EL DELLA MONTAGNA, etc.


:quoto100:

D'accordo con quanto scrive Nello 80

Per coloro che si oppongono alle tesi di Biglino essi girano e rigirino la frittata una cosa sola è certa che Biglino DIMOSTRA ciò che dice e nessun Titolo di studio da parte di teologi sono stati capaci di smontare le sue tesi perché egli semplicemente si attiene a ciò che è scritto, nella conferenza del 6 marzo il teologo di religione cristiana ha detto chiaramente che essi danno INTERPRETAZIONI cosa che NON FA assolutamente Biglino.
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Wyclif ha scritto:[Per coloro che si oppongono alle tesi di Biglino essi girano e rigirino la frittata una cosa sola è certa che Biglino DIMOSTRA ciò che dice e nessun Titolo di studio da parte di teologi sono stati capaci di smontare le sue tesi perché egli semplicemente si attiene a ciò che è scritto, nella conferenza del 6 marzo il teologo di religione cristiana ha detto chiaramente che essi danno INTERPRETAZIONI cosa che NON FA assolutamente Biglino.
Biglino fa proprio il contrario, ovvero fa delle forzature interpretative. Egli interpreta, ma non traduce. Nel caso riportato NON DICE che in realtà sono INESATTE ANCHE le traduzioni che lui riporta. Sono inesatte perchè IPOTETICHE, cosa che sanno tutti i filologi...solo che Biglino non lo dice...altrimenti cade tutto il suo castello di una Bibbia che "parla di alieni"!!!
Biglino può "fregare" gli ignoranti e non chi ha un minimo di cognizione di ebraico e di filologia semitica.
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Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino.
B. Ehrman

Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

Scusa Valentino non voglio contraddirti perché ognuno di noi può avere le proprie vedute, per i Teologi della conferenza del 6 Marzo "non erano ignoranti" eppure in tutta la conferenza non sono riusciti a dimostrare nulla .
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Wyclif ha scritto:Scusa Valentino non voglio contraddirti perché ognuno di noi può avere le proprie vedute, per i Teologi della conferenza del 6 Marzo "non erano ignoranti" eppure in tutta la conferenza non sono riusciti a dimostrare nulla .
Non mantenerti sul vago e spiega COSA non sarebbero riusciti a "dimostrare", altrimenti non si capisce di cosa stiamo parlando. Tra l'altro non capisco bene nemmeno il senso di mettere a confronto Biglino con dei teologi. Biglino non è un teologo, ma se cerca un confronto con dei teologi devo supporre che anche le sue tesi in fin dei conti siano "teologiche"?
In realtà Biglino non è nemmeno un linguista, un ebraista, o un esperto in filologia semitica. Considerando però che le questioni che "solleva" sembrano essere d'ordine linguistico e filologico, francamente avrebbe avuto più senso che si mettesse a confronto con un esperto in filologia semitica o un ebraista.
Tra l'altro nell'esempio che mi è stato proposto riguardo la questione della corretta traduzione di un versetto mi è subito saltato all'occhio il suo pressapochismo e l'approccio dilettantesco su una questione filologica che è abbastanza nota ai biblisti, questione filologica che lo precede quasi di un secolo e che, come specificato, i filologi conoscono benissimo. Tuttavia al di là di puntualizzare (nemmeno perfettamente a dire il vero) quello che già si sa sulla questione non mi sembra abbia dimostrato che nella Bibbia si parli di alieni!
illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino.
B. Ehrman

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Simone Emili
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Messaggio da Simone Emili »

Wyclif ha scritto:
Simone Emili ha scritto:No, la qualità è bassa perchè c'è Biglino!! :appl: :strettamano:
Qualità o non qualità fino a questo momento in cui scrivo nessun SERIO studioso e riuscito a smontare le sue tesi.
Forse perchè nessun serio studioso, proprio perchè tale, ha tempo da perdere dietro certe stupidaggini. O forse conosci qualche libro di Mauro Pesce, di Romano Penna, o di Larry Hurtado o John Paul Meier ecc ecc in cui uno di questi illustri studiosi si prende il disturbo di occuparsi di Biglino?
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Panacca
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Messaggio da Panacca »

Simone Emili ha scritto:
Wyclif ha scritto:
Simone Emili ha scritto:No, la qualità è bassa perchè c'è Biglino!! :appl: :strettamano:
Qualità o non qualità fino a questo momento in cui scrivo nessun SERIO studioso e riuscito a smontare le sue tesi.
Forse perchè nessun serio studioso, proprio perchè tale, ha tempo da perdere dietro certe stupidaggini. O forse conosci qualche libro di Mauro Pesce, di Romano Penna, o di Larry Hurtado o John Paul Meier ecc ecc in cui uno di questi illustri studiosi si prende il disturbo di occuparsi di Biglino?
O forse perchè temono di non avere argomentazioni contro!?!?!

Sarebbe interessante Biglino VS Danilo Valla

cmq una cosa è chiara: che le cose non sono Chiare!

e c'è da dire che la Teoria Biglino è l'unica che spiegherebbe "dio e il male"
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e chi non li vede da nessuna parte
entrambi sono dispensati dal Pensare.

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nello80
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Messaggio da nello80 »

Biglino fa la scoperta dell'acqua calda, però ad certo punto da una informazione sbagliata. Ovvero fa credere che la traduzione "della steppa" o "della montagna" sia la traduzione "esatta". E non è così!!! In realtà sono delle ipotesi. Ed è per questo motivo che molti traduttori odierni traslitterano ma non traducono.
Assolutamente NULLA di più falso!
Biglino, al minuto 23.30 del video da me postato,(" onclick="window.open(this.href);return false;), si limita a leggere la nota della bibbia di Gerusalemme, la quale prima dice che la traduzione con "Dio Onnipotente" è INESATTA,(quindi la esclude a priori), poi, continuando a leggere dice che: "sarebbe preferibile interpretare Dio o El della steppa"
Quindi riepilogando la nota in calce, (e non Biglino),esclude come interpretazione "Dio Onnipotente" e preferisce "Dio o El della steppa"!
Invece di parlare del nulla, dimostrami dove nel video che ho postato Biglino abbia detto che:" la traduzione "della steppa" o "della montagna" sia la traduzione "esatta"
Semplicemente la cosa più coerente ed onesta sarebbe optare per una traduzione preferibile e non con una inesatta!
Altrimenti si fa come i tdg,che per confermare alcune loro dottrine, ricorrono anche alle "25°" accezioni di alcune parole!
Altri filologi ne hanno proposte altre, talvolta filologicamente migliori rispetto a "della steppa" o a "della montagna".
Chi sono e quali sarebbero le alternative?
Il problema che ti sfugge, e che da principiante sfugge anche a Biglino
Che io sia inesperto in materi è assodato, mai pare che mai abbia affermato il contrario!
Che lo sia Biglino non saprei!
Ma tu piuttosto, che spari sentenze "dall'alto" della tua istruzione specialista, dove avresti studiato "filologia semitica"?
Biglino può "fregare" gli ignoranti e non chi ha un minimo di cognizione di ebraico e di filologia semitica
Ripeto, che io sia ignorante in materia l'ho già affermato molto umilmente in partenza, ma a me sorge il dubbio che tu oltre ad essere ignorante (come me) in "filologia semitica" lo sia anche per quanto riguarda l'Italiano, visto che non riesci, (o non vuoi capire) cosa dica quella nota esplicativa letta da Biglino!

Ti invito ad essere onesto prima di procedere a replicare, in caso contrario farai più bella figura tacendo!
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Simone Emili
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Messaggio da Simone Emili »

Panacca ha scritto:O forse perchè temono di non avere argomentazioni contro!?!?!
In ambito accademico ci sono studiosi sia credenti che atei, e tra i credenti ve sono di cristiani e di cattolici, ecc, ecc. Se Biglino non se lo fila nessuno evidentemente c'è un motivo. Comunque, se mi dici un'argomentazione di Biglino che ti sembra particolarmente penetrante, provvederò a sottoporla a persone competenti per vedere cosa mi rispondono.
Panacca ha scritto:Sarebbe interessante Biglino VS Danilo Valla
A modo suo, sarebbe uno scontro fra titani.... :blu:
Panacca ha scritto:cmq una cosa è chiara: che le cose non sono Chiare! e c'è da dire che la Teoria Biglino è l'unica che spiegherebbe "dio e il male"
Perchè?

Comunque, per dire, come ha fatto Wycliff, che nessun serio studioso è riuscito a smontare Biglino, bisognerebbe avere contezza di qualche serio studioso che si è cimentato in quest'impresa, sennò è solo un argomento ex silentio che lascia il tempo che trova.
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Ray
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Vabbè ...niente di nuovo un po forviante.

Messaggio da Ray »

Elenco dei nomi di Dio
Il Tetragramma è uno dei casi più tipici di qere-ketiv, cioè di differenza fra pronuncia e forma scritta.
Il Tetragramma (in ebraico יהוה) è considerato nella Bibbia ebraica come il nome proprio di Dio. La sua pronuncia è concessa solo al Sommo sacerdote. È formato da quattro consonanti e perciò la sua corretta pronuncia non è evidente. La maggior parte delle confessioni cristiane lo legge come "Jahvè". I Testimoni di Geova e alcune correnti cristiane leggono: "Geova". Si scrive in un modo e si legge in diversi altri tra cui in particolare i più utilizzati sono: 'HaShem' (cioè: "il Nome") e אֲדֹנָי Adonai (l'Eterno).
Invocazioni di Dio mediante particelle pronominali: Hu Lui stesso; Atta Tu; Anokì Me; Ani Io; Hineni Eccomi.
Adonai significa i signori cioè il Signore con la forma del plurale maiestatis. Spesso associato a questo vi è Sabaoth: Signore delle schiere o Signore degli eserciti. Nella traduzione italiana del Sanctus il Sabaoth è stato tradotto con Dio dell'universo.
Ein Sof significa l'Infinito, l'illimitata Potenza di Dio.
Ehad significa l'Uno, l'unità del divino.
El costituisce la particella semantica per il divino, che è inserita in molte parole indicanti il nome di entità spirituali. Da sola significa genericamente Dio. El è la principale divinità dei Cananei ed è chiamato anche toro o vitello e rappresentato con questi due animali.
El Chai significa il Dio vivente.
E-l da'ot: Dio della conoscenza (Questo nome compare anche in Samuele I).
Elohim significa Dei, forma plurale di E-loha (Dio), è probabilmente un residuo della religione politeistica della terra di Canaan ed ereditato dagli ebrei del regno settentrionale di Israele. Il comandamento ebraico hyeh lecha elohim acherim al panay viene tradotto non ci saranno altri dei al di fuori di me. Secondo Rambam, significa E-l hem, "la Loro potenza", cioè potenza di tutto e tutti, su tutti e tutto. In altri termini, l'Onnipotente. Si constata che questo non è un Nome, ma un attributo del precedente. (Alcuni spesso scrivono Eloh/kim per evitare di scrivere Elohim, evitando di scrivere la forma esatta).
Eloah Significa Dio ed è la forma singolare particolare di Elohim. Si può dire che Egli fu l'Eloah di Abramo, l'Eloah di Isacco, l'Eloah di Giacobbe. Questa forma divenne impropria quando Dio diventa comune ad un popolo, perché se Dio è il "mio Dio", non può esserlo di un altro. Deriva da El, la principale divinità dei Cananei. Ci sono connessioni, storiche, geografiche, di pronuncia e di radice con le parola Allha (Eloah si può pronunciare anche Alah). Allah è il nome con cui i cristiani di lingua araba ed i musulmani chiamano Dio.
Iah è un'abbreviazione del Tetragramma.
Kol significa il Tutto, la pienezza dell'essere.
Shadday antico nome divino dell'epoca patriarcale e reso comunemente nelle traduzioni della Bibbia con Onnipotente. Incerto il suo significato; alcuni vi leggono "che ha detto basta al Suo mondo" (Sheamar le'olamo daï) (Talmud Hagiga, secondo capitolo) ; altri lo vedono come un acrostico, Shomer doltot Israel, proteggi le porte di Israele, poiché questo nome viene nelle mezuzot sugli stipiti delle porte, tranne in quelle dei locali d'igiene.
--
Imitatio Dei

Imitazione di Dio (latino imitatio Dei) è un concetto religioso secondo il quale l'uomo ricerca la virtù attraverso il tentativo di imitare Dio. Si ritrova in molte religioni ed ha un ruolo essenziale in alcune branche del Cristianesimo (la cristomimesi, come nell'Imitatio Christi di anonimo) e dell'Ebraismo. Per quest'ultimo il concetto di imitatio Dei - generalmente considerato come mitzvah - deriva in parte dalla dottrina teologica di Imago Dei (Immagine di Dio) - fatto ad immagine di Dio (in ebraico: צֶלֶם אֱלֹהִים‎?; tzelem elohim, lett. "immagine di Dio"), che asserisce che gli esseri umani sono creati ad immagine di Dio e hanno quindi un valore inerente al di là delle loro funzioni o utilità. Il popolo ebraico è ispirato dalla Torah ad acquisire virtù divine, come espresso nella seguente frase, presa da Levitico:
« Parla a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: "Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo". » (Levitico 19:2 )
Questo concetto in seguito diventò la base dell'Ebraismo rabbinico. Gli ebrei vengono esortati ad eseguire atti di bontà e amore simili a quelli attribuiti a Dio. Tra gli esempi si annoverano la sepoltura dei morti (come Dio seppellì Mosé), visitare gli infermi (come Dio visitò Abramo) e altre mitzvot di questo genere. Il Talmud dichiara: "Come Egli è misericordioso, così anche tu devi essere misericordioso".

https://it.wikipedia.org/wiki/Nomi_di_Dio_nella_Bibbia" onclick="window.open(this.href);return false;

--

L'ipotesi documentale o documentaria, detta anche teoria delle quattro fonti o teoria JEDP, è una ipotesi formulata nell'Ottocento dallo studioso biblico e orientalista tedesco Julius Wellhausen per spiegare la formazione dei primi cinque libri della Bibbia, i quali prendono il nome di Pentateuco (Torah in ebraico).

Immagine

Possibile schema dell'"ipotesi documentaria":
'J': tradizione Jahvista
'E': tradizione Elohista
'D': tradizione Deuteronomista
'P': tradizione Sacerdotale
'R': "Redattore" che ha compilato le fonti
'DH': Storia deuteronomistica
* include la maggior parte del Levitico
† include la maggior parte del Deuteronomio
‡ include Giosuè, Giudici, Samuele 1&2, Re 1&2
Wellhausen rielaborò concetti proposti da diversi studiosi nei due secoli precedenti e li formulò in modo particolarmente convincente con la pubblicazione del libro Prolegomena zur Geschichte Israels (1878). L'ipotesi documentale di Wellhausen ebbe grande successo nel Novecento e svolse un ruolo molto importante per la nascita della critica storica nella storia delle religioni e nell'esegesi biblica per esaminare e studiare la storicità della Bibbia.
L'ipotesi documentale venne accettata dalla maggior parte degli esperti e storici come la teoria dominante sull'origine e formazione del Pentateuco e nel corso del secolo XX ne furono proposti dai biblisti importanti arricchimenti e modifiche. Fra questi occorre segnalare soprattutto Hermann Gunkel, Martin Noth e Gerhard von Rad.
Negli ultimi decenni del secolo, però, un numero crescente di studiosi (oggi maggioritario) ha messo in dubbio i fondamenti della teoria e ha proposto spiegazioni alternative. Restano comunque, soprattutto in USA, numerosi sostenitori della teoria delle quattro fonti, fra cui Joel Baden.

--

La nascita dell'ipotesi delle quattro fonti
Secondo la tradizione ebraica (e molte confessioni religiose cristiane più legate alla lettera del testo biblico), la Torah sarebbe stata scritta da Mosè in persona. La presenza di alcune incoerenze generò dei sospetti e indusse a ritenere che la redazione del pentateuco (tutta o almeno quella finale) fosse dovuta a Esdra, vissuto un millennio dopo Mosè. Il primo a formulare tale ipotesi fu Baruch Spinoza nel suo Tractatus theologico-politicus, pubblicato anonimo nel 1670. La possibilità che la redazione finale del pentateuco fosse di epoca persiana indusse altri studiosi ad esaminare criticamente il testo per trovarvi traccia di "fonti" antiche utilizzate dal redattore finale. Alcune caratteristiche, ad esempio, colpirono l'attenzione:
due racconti della creazione
due decaloghi
diversi nomi per Dio
diverse concezioni teologiche.
Maturò così l'idea che il Pentateuco fosse stato scritto nel corso del I millennio a.C. integrando fra loro vari scritti di epoche precedenti. Accanto alle fonti Elohista e Jahvista, già suggerite da Henning B. Witter (1683-1715), Abraham Kuenen (1828-1891) identificò una fonte Sacerdotale (il Priestercodex) ed Eduard K.A. Riehm (1830-1888) una fonte indipendente per il Deuteronomio. Quindi, verso la fine del XIX secolo, lo studioso tedesco Julius Wellhausen, riordinando le varie ipotesi, postulò la "teoria delle quattro fonti", secondo cui alla base del Pentateuco ci sono queste quattro diverse tradizioni. Le tradizioni sono racconti tramandati nel tempo in forma orale e poi messi per iscritto. Dalle iniziali del loro nome la teoria è anche definita JEDP.
--
Il tramonto dell'ipotesi documentale

Nel corso degli ultimi trent'anni del Novecento l'ipotesi delle quattro fonti è stata abbandonata dalla gran parte degli studiosi. L'esistenza della fonte Elohista era sempre stata abbastanza incerta. Lo stesso Wellhausen preferiva parlare di una fonte Jehowista, quella cioè nata dalla fusione delle due fonti Jahvista ed Elohista. La sua esistenza, poi, era stata negata da Paul Volz (1871-1941) e da Wilhelm Rudolph (1891-1987). Negli influenti studi di Gerhard von Rad la fonte principale era diventata la Jahvista, pensata come opera di un geniale scrittore vissuto alla corte salomonica.
Proprio il successore di von Rad all'università di Heidelberg, Rolf Rendtorff, assestò colpi decisivi anche alla fonte Jahvista e sin dal 1976 diede "addio all'ipotesi documentaria". Rendtorff fece rilevare l'assoluta incompatibilità fra le due principali metodologie utilizzate simultaneamente da molti esegeti: l'ipotesi documentaria e la "storia delle forme" di Hermann Gunkel. La prima, infatti, presuppone l'esistenza di fonti parallele, complete e conseguenti, mentre la seconda pone l'attenzione su piccole unità letterarie e postula cicli narrativi isolati.

La critica della fonte Jahwista

L'analisi del cosiddetto documento Jahwista portò Rendtorff a ritenere che esso fosse una fonte molto frammentaria, una collezione di storie isolate ("Einzelsagen") o "unità narrative maggiori" scritte da altri. Lo Jahwista, quindi, non ha scritto, come si riteneva, un'unica storia della salvezza dalla creazione del mondo alla conquista della Terra Promessa e non può essere quella fonte portante della Torah, che era ritenuta dalla critica letteraria precedente. Ancor meno credibile come documento unitario, ovviamente, è lo Elohista, che era stato privato prima del materiale narrativo successivamente attribuito alla fonte sacerdotale e poi era entrato in conflitto anche con la storiografia deuteronomista come fonte della striatura profetica della Torah. La teoria documentale, secondo Rendtorff e molti biblisti successivi, si trovava priva proprio di quelle fonti che l'avevano caratterizzata sin dall'inizio.
Nei decenni successivi gli studiosi hanno avanzato teorie numerose e diversificate, senza che sia stato raggiunto un nuovo consenso. Alcuni non ritengono plausibile considerare lo Jahwista una fonte letteraria nel senso inteso dall'ipotesi documentaria (cfr. la "scuola di Heidelberg", cioè R. Rendtorff, Erhard Blum, F. Crüsemann e R. Albertz). Altri si limitano a ridimensionare enormemente lo Jahwista (cfr. Jacques Vermeylen, Peter Weimar, Erich Zenger). Altri ancora lo ritengono un autore posteriore al Deuteronomio e alla storia deuteronomistica (cfr. Hans Heinrich Schmid, Martin Rose, John Van Seters, Frederick V. Winnett, Hans-Christoph Schmitt; Hermann Vorländer, Christoph Levin).
Le diverse proposte sono collegate dall'idea che non solo l'assetto finale del Pentateuco, ma molte delle sue sezioni più importanti risalgano ad epoche recenti della Storia di Israele, esiliche o post-esiliche.

Un nuovo schema di formazione

Come schema di formazione del Pentateuco Rentdorff propose un ritorno all'antica ipotesi dei "frammenti" di Wilhelm M.L. de Wette e in parte a quella dei "complementi" di Heinrich G.A. Ewald. Secondo Rendtorff, quindi, i frammenti originari sarebbero stati collegati grazie all'opera di "due diversi tipi di redazioni, una di carattere deuteronomistico e una di natura sacerdotale". I rapporti fra queste due redazioni e il contesto in cui esse hanno operato sono stati variamente interpretati dagli studiosi. Secondo Erhard Blum, un discepolo di Rendtorff, l'attuale Pentateuco sarebbe stato prodotto in epoca persiana dalla fusione di due tradizioni culturali e documentarie indipendenti e antagoniste. La prima, di natura laica e aristocratica, sarebbe all'origine di una "composizione deuteronomistica". La seconda sarebbe di stirpe sacerdotale e avrebbe portato poco dopo ad una "composizione sacerdotale". Il Pentateuco, comunque, conterrebbe anche aggiunte e ritocchi post-sacerdotali nello spirito della "ipotesi dei complementi".
Secondo diversi studiosi il Deuteronomio sarebbe stato composto circa all'epoca di Giosia e avrebbe poi dato origine alla storiografia deuteronomistica del libro di Giosuè e dei libri dei Re. Solo a questo punto le tradizioni più antiche sarebbero state raccolte e armonizzate all'interno di una prima bozza del Tetrateuco, pensata come un prologo alla storia deuteronomista.
Una migliore messa a fuoco della tradizione sacerdotale è merito di Joel P. Weinberg, che ha messo in evidenza il possibile ruolo della Bürger-Tempel-Gemeinde, cioè la comunità post-esilica dei cittadini gravitanti attorno al Tempio. Nell'impero di Persia il Tempio di Gerusalemme, al pari dei centri religiosi di altri popoli, avrebbe goduto di una forte autonomia economica e così sarebbe diventato il centro dell'economia e del potere finanziario, creando una nuova classe dirigente, non sovrapponibile con quella laica (notabili, possidenti, grandi artigiani), che era stata deportata a Babilonia e successivamente e solo parzialmente era rientrata in Israele.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ipotesi_documentale" onclick="window.open(this.href);return false;
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QUATTRO FONTI ANTICOTESTAMENTARIE

A) La fonte jahvista (dal nome Jahvè, usato per indicare dio), rinvenibile principalmente in Genesi, Esodo e Numeri, sarebbe stata elaborata per iscritto nel secolo X-IX in Giudea, forse sotto Salomone o subito dopo la sua morte, per mettere in risalto la tribù di Giuda, che aveva un ruolo preminente nella parte meridionale del regno: essa ha uno stile vivo, colorito, con ricchezza di immagini simboliche, e al suo interno i critici han creduto di individuare correnti diverse, anche più arcaiche, come p.es. quella "laica" e quella "nomadica". Idealmente è favorevole all'universalismo della salvezza (dio, che è visto a volte in maniera antropomorfica, ama gratuitamente tutti i popoli, anche se in modo particolare quello d'Israele). Presenta l'uomo in tutte le sue potenzialità e miserie.

B) La fonte elohista (da Elohim, nome per indicare una pluralità di dèi o un dio collettivo: "coloro che hanno vita in se stessi", "coloro che sono in alto", "i signori di sopra"; nel primo versetto della Genesi si usa Elohim) sarebbe stata scritta un po' più tardi nel nord, della Palestina, dopo la divisione del regno d'Israele (il tentativo di unificazione delle due tradizioni fallì definitivamente con lo scisma di Geroboamo I del 922 a.C.), per controbilanciare le pretese della Giudea, e sarebbe stata fusa dalla tradizione sacerdotale, sempre in Giudea, con quella jahvista, nei racconti della Genesi e dell'Esodo, dopo la rovina del regno del nord (722 a.C.), sottomesso dal re assiro Sargon II.

La fonte elohista ha uno stile più sobrio e più piatto, una morale più esigente; per essa, dio, la cui trascendenza è assoluta, ha un solo popolo prediletto: Israele, e i rapporti con Israele sono visti come un'alleanza bilaterale ("teologia del patto"). Alcuni esegeti sostengono ch'essa voglia esaltare il tempo mitico di Israele nel deserto, quando esisteva una migliore fedeltà alla tradizione. Entrambe le fonti comunque contengono pochissimi testi legislativi. (Da notare che lo studioso Hupfeld individuò un "secondo elohista" risalente al periodo della schiavitù babilonese).

C) Dopo i Numeri e fino agli ultimi capitoli del Deuteronomio, ivi inclusa tutta l’opera storica dei libri dei Re, queste correnti vengono sostituite da una fonte chiamata appunto deuteronomista, dallo stile ampio e oratorio, che si sviluppò nel secolo VII a.C., praticamente a partire dall’epoca del re Giosia (631-609 a.C.), in cui 2 Re 22,8 parla di "fortuito ritrovamento" da parte del sommo sacerdote Chelkia, presso il tempio, di un manoscritto andato perduto, e che prosegue fino all’esilio di Babilonia. La fonte (che include anche il libro di Giosuè) considera l'ebraico un popolo "eletto", che tale può rimanere solo rispettando la legge divina. La storia dei rapporti fra dio ed Israele viene divisa in quattro tempi: Patto - Trasgressione - Punizione - Pentimento. Un posto di rilievo è assegnato alle punizioni in caso di infedeltà (Cf. Dt 28,32; 28,49; 29,21; 30,1s).

Tale "ritrovamento" del Libro della Legge, del tutto sconosciuto a coloro che avevano frequentato il tempio per almeno 300 anni, anzi per oltre 800, se si calcola il presunto tempo della morte di Mosè, tornò comodo al ceto dirigente dello Stato e all'alto clero giudaico intenzionati a fare una riforma autoritaria. Infatti l'idea fondamentale del rotolo era quella di centralizzare il culto in un tempio unico per tutto il paese, ponendo fine a tutti i santuari locali e obbligando tutti a fare pellegrinaggi e sacrifici nella sola Gerusalemme. E anche se dopo appena 30 anni lo Stato giudaico fu conquistato dai babilonesi, di fatto il manoscritto entrò a far parte del Pentateuco.

D) Il Priestercodex risale invece alla prigionia babilonese (il regno di Giuda finisce col secondo assedio di Gerusalemme ad opera di Nabucodonosor, nel 587 a.C.) e s'impose solo dopo il ritorno in patria, allorché Ciro, re di Persia, accordò la ricostruzione del tempio di Gerusalemme. L'intellighenzia giudaica sopravvissuta volle dare al nuovo tempio un'importanza eccezionale per l'unità del popolo ebraico. E in maniera contestuale, a partire dalla direzione di Esdra, il cosiddetto "secondo Mosè", lo scriba che condusse il ritorno del secondo contingente di ebrei dall'esilio babilonese nel 459 a.C., si prese a ricompilare la Torah, sino alla metà del IV sec. a.C., preoccupandosi di riorganizzare definitivamente in una unità tutto il materiale biblico, anche con l'aiuto d'una trentina di fonti (il Libro di Yasher, le Profezie di Ahiza, gli Atti di David, gli Atti di Mosé, i Libri dell'Eden etc.), di cui poco o nulla sappiamo. Un ruolo rilevante lo svolse anche Neemia.

Questa fonte, di natura ottimista, in quanto aspira al ritorno in patria, ha voluto essere presente sin dalle prime pagine della Genesi. Ad essa vanno attribuiti l’intero Levitico, importanti passi della Genesi e dell'Esodo e gran parte dei Numeri. Le sue idee centrali sono i diritti e i doveri dei sacerdoti, nonché le norme cultuali e di purità (di rilievo il divieto, anche retroattivo, dei matrimoni misti, nonché le minuziose norme alimentari).

http://www.homolaicus.com/at/genesi/4fonti.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Di Biglino secondo quello che concerne i nomi dati alle divinità create dagli uomini ,mi colpisce questo suo

pensiero o concetto ,"Jahvè" è il D-o degli Ebrei,altri popoli avevano un D-o ed un nome diverso .

Quindi la bibbia parla del D-o degli Ebrei,le gesta di questa" divinità" che li ha aiutati da Ur fino al percorso
nella terra promessa.
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Simone Emili ha scritto:
Panacca ha scritto:O forse perchè temono di non avere argomentazioni contro!?!?!
In ambito accademico ci sono studiosi sia credenti che atei, e tra i credenti ve sono di cristiani e di cattolici, ecc, ecc. Se Biglino non se lo fila nessuno evidentemente c'è un motivo. Comunque, se mi dici un'argomentazione di Biglino che ti sembra particolarmente penetrante, provvederò a sottoporla a persone competenti per vedere cosa mi rispondono.
Panacca ha scritto:Sarebbe interessante Biglino VS Danilo Valla
A modo suo, sarebbe uno scontro fra titani.... :blu:
Panacca ha scritto:cmq una cosa è chiara: che le cose non sono Chiare! e c'è da dire che la Teoria Biglino è l'unica che spiegherebbe "dio e il male"
Perchè?

Comunque, per dire, come ha fatto Wycliff, che nessun serio studioso è riuscito a smontare Biglino, bisognerebbe avere contezza di qualche serio studioso che si è cimentato in quest'impresa, sennò è solo un argomento ex silentio che lascia il tempo che trova.
Ma è proprio il fattore nessun serio studioso si contrappone direttamente a Biglino per smontarlo, che mi rende perplesso

e ciò è a favore di Biglino!

Ovviamente per chi non è esperto di Ebraico antico, la maggioranza,
è impossibile dire se ha ragione o torto.

Però c'è una vocina alla Thomas Magnum che mi dice che con l'interpretazione della Bibbia ci hanno tirato un gran PACCO!!!
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Messaggio da Simone Emili »

Panacca ha scritto:è proprio il fattore nessun serio studioso si contrappone direttamente a Biglino per smontarlo, che mi rende perplesso, e ciò è a favore di Biglino! Ovviamente per chi non è esperto di Ebraico antico, la maggioranza, è impossibile dire se ha ragione o torto. Però c'è una vocina alla Thomas Magnum che mi dice che con l'interpretazione della Bibbia ci hanno tirato un gran PACCO!!!
Prima di giungere a una simile conclusione sarebbe il caso di sottoporre le tesi di Biglino a qualche biblista competente e vedere come reagisce.
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Simone Emili ha scritto:
Panacca ha scritto:è proprio il fattore nessun serio studioso si contrappone direttamente a Biglino per smontarlo, che mi rende perplesso, e ciò è a favore di Biglino! Ovviamente per chi non è esperto di Ebraico antico, la maggioranza, è impossibile dire se ha ragione o torto. Però c'è una vocina alla Thomas Magnum che mi dice che con l'interpretazione della Bibbia ci hanno tirato un gran PACCO!!!
Prima di giungere a una simile conclusione sarebbe il caso di sottoporre le tesi di Biglino a qualche biblista competente e vedere come reagisce.

In effetti io non sono un sostenitore di Biglino, solo che non posso dire che tutte le cose da lui asserite siano delle corbellerie!
Ma mi trovi d'accordo alla tua proposta!
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Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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