Il Papa deplora e condanna i preti pedofili

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Ely
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Il Papa deplora e condanna i preti pedofili

Messaggio da Ely »

Come mai di questo nessuno ne parla???

Ritengo lodevole il gesto pubblico del Papa, non ho mai sentito esponenti di qualsivoglia religione condannare in pubblico i propri affiliati perversi!

Mi sembra che questo Papa si stia esponendo in diversi campi dei problemi umani, come anche la solidarietà mostrata a chi, nell'infuriare della crisi economica, sta perdendo il lavoro. Anche in questo caso penso si sia fatto "qualche nemico", che dite?

Ely
Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo ..., di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, ... quasi che il giorno del Signore sia imminente. (II Tess. 2,1-2)

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agabo
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Messaggio da agabo »

Cara Ely,
non sempre quello che il papa afferma in maniera ufficiale, e un tantino roboante, si concretizza. Intanto gli scandali sessuali nella chiesa cattolica stanno venendo giù a valanga, il papa non può più tenere la bocca chiusa, come in passato, per non essere accusato di complicità, di quella complicità che comunque c'è stata, come i fatti testimoniano, se è vero che stanno saltando fuori episodi risalenti a decenni addietro. Non mi si venga a dire che "nessuno sapeva"!

Poi, "condannare" è una parola, dopo vedremo i fatti, soprattutto in questioni di risarcimento morale e materiale, oltre a quello di consegnare alla giustizia secolare i preti pedofili & C.
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Voyager65
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Messaggio da Voyager65 »

agabo ha scritto:Cara Ely,
non sempre quello che il papa afferma in maniera ufficiale, e un tantino roboante, si concretizza. Intanto gli scandali sessuali nella chiesa cattolica stanno venendo giù a valanga, il papa non può più tenere la bocca chiusa, come in passato, per non essere accusato di complicità, di quella complicità che comunque c'è stata, come i fatti testimoniano, se è vero che stanno saltando fuori episodi risalenti a decenni addietro. Non mi si venga a dire che "nessuno sapeva"!

Poi, "condannare" è una parola, dopo vedremo i fatti, soprattutto in questioni di risarcimento morale e materiale, oltre a quello di consegnare alla giustizia secolare i preti pedofili & C.
Comunque meglio che niente no?
Ci sono tante organizzazioni "cristiane" che brillano per il loro silenzio su questi problemi e, a giudicare da come parlano, appioppano al papa tutte le colpe per i peccati di alcuni preti sciagurati, ci si ferma ad osservare che il "prete pedofilo" viene SOLO trasferito, ma non si osserva che solitamente:
1) E' solo un sospettato e, fino a prova contraria, si presume la sua innocenza;
2) Viene sospeso dalle sue funzioni fino a che l'inchiesta non sarà conclusa;
3) Se condannato in giudicato, viene espulso dal proprio ordine e ridotto allo stato laicale.
Ritengo che questo modo di procedere sia ineccepibile e non possiamo farci influenzare dall'antipatia che nutriamo verso i religiosi cattolici per CONDANNARLI senza prove! So benissimo come si sente chi è condannato senza aver commesso il fatto, poi per un reato così odioso, figurati!
Io non amo i religiosi in quanto non credente, ma neppure li odio (ad eccezione dei nominati Tdg), in quanto sono più che mai convinto che la religione è l'oppio dei popoli e andrebbe solo abolita, ma i membri delle chiesette americane che odiano i preti mi sono ancora più antipatici dei religiosi stessi in quanto guardano sempre alla pagliuzza altrui e mai alla loro grande trave!
Costoro credono alle favole di falsi profeti, liberi di credere se volete quelle favole ma almeno non mettetevi ipocritamente a fare propaganda anticattolica per poi fare passare le persone dalla padella alla brace!

Con osservanza! :scuse:
Se la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio, l'ignoranza lo è ancora di più!
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agabo
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Messaggio da agabo »

Voyager65 wrote:
Comunque meglio che niente no?

Agabo: penso che vi siano cose e situazioni per le quali non si possa parlare di "meglio" e di "peggio": meglio di che? o peggio di che? Quando la vita di una persona (e della propria famiglia!) ha deviato dal suo corso sereno e normale per colpa di un delinquente, non esistono aggettivi che tengano. Personalmente nutro antipatia verso chi cerca di correre ai ripari unicamente perchè costretto a farlo: sono i fatti che parlano, di conseguenza, anche i responsabili di tali fatti sono costretti a parlare. L'aver celato per tanto tempo dei fatti criminosi è ancora più riprovevole se a farlo è stato chi si pone sullo scranno dei moralizzatori assoluti e infallibili.

Ci sono tante organizzazioni "cristiane" che brillano per il loro silenzio su questi problemi e, a giudicare da come parlano, appioppano al papa tutte le colpe per i peccati di alcuni preti sciagurati, ci si ferma ad osservare che il "prete pedofilo" viene SOLO trasferito, ma non si osserva che solitamente:
1) E' solo un sospettato e, fino a prova contraria, si presume la sua innocenza;
2) Viene sospeso dalle sue funzioni fino a che l'inchiesta non sarà conclusa;
3) Se condannato in giudicato, viene espulso dal proprio ordine e ridotto allo stato laicale.

Agabo: bene, vale anche per loro. Tenendo conto che ve ne sono di quelle che hanno sempre denunciato simili fatti. In ogni caso, stiamo parlando di fatti noti e documentati. Se poi la giustizia ecclesiastica pretende di prendersi decine di anni per fare "il suo corso" anche questo è un crimine, forse ancora peggiore perchè nega (o cerca di farlo) la giustizia a chi ne ha diritto e lo fa scientemente.

Ritengo che questo modo di procedere sia ineccepibile e non possiamo farci influenzare dall'antipatia che nutriamo verso i religiosi cattolici per CONDANNARLI senza prove! So benissimo come si sente chi è condannato senza aver commesso il fatto, poi per un reato così odioso, figurati!
Io non amo i religiosi in quanto non credente, ma neppure li odio (ad eccezione dei nominati Tdg), in quanto sono più che mai convinto che la religione è l'oppio dei popoli e andrebbe solo abolita, ma i membri delle chiesette americane che odiano i preti mi sono ancora più antipatici dei religiosi stessi in quanto guardano sempre alla pagliuzza altrui e mai alla loro grande trave!

Agabo: non mi pare proprio il caso di parlare di "pagliuzza" in riferimento alla Chiesa Cattolica, per ovvi motivi, come se 1.600 anni di storia non bastassero... e nemmeno mi pare il caso di scusare una denominazione perchè anche altre fanno cose sbagliate: è un ragionamento non corretto.

Costoro credono alle favole di falsi profeti, liberi di credere se volete quelle favole ma almeno non mettetevi ipocritamente a fare propaganda anticattolica per poi fare passare le persone dalla padella alla brace!
Con osservanza!

Agabo: le favole sono una cosa, i crimini contro la persona sono un'altra cosa. Tu che dici d'essere un non credente, penso avrai una visione obiettiva di certi fenomeni e saprai che di "favole" se ne raccontano un po' dovunque. Questa è tutta un'altra questione.
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araldo73
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Messaggio da araldo73 »

Ely ha scritto:Come mai di questo nessuno ne parla???

Ritengo lodevole il gesto pubblico del Papa, non ho mai sentito esponenti di qualsivoglia religione condannare in pubblico i propri affiliati perversi!

Mi sembra che questo Papa si stia esponendo in diversi campi dei problemi umani, come anche la solidarietà mostrata a chi, nell'infuriare della crisi economica, sta perdendo il lavoro. Anche in questo caso penso si sia fatto "qualche nemico", che dite?

Ely
Concordo con te Ely, questo Papa a me piace e credo che stia facendo e dicendo molto per ripulire la Chiesa all'interno, occupandosi sia di morale che di sociale che di ortodossia.

Pax
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deep-blue-sea
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Daccordo con Ely

Messaggio da deep-blue-sea »

Non posso che lodare l'iniziativa del Papa (adesso non mi son posta la questione se mi piace o no il papa, non mi interessa...) per la posizione che occupa.

È solo da lodare per le scuse pubbliche fatte in favore dei suoi 'dipendenti' che hanno peccato...va tutto a suo vantaggio.
Anche il Presidente della Toyota si è scusato pubblicamente per i problemi causati da pedali difettosi nelle auto di loro produzione.

Morale: Ottima l'attitudine umile dello scusarsi...che perfino la WT loda...ma aspettiamo: quando la WATCHTOWER si scuserà anche lei per il male che ha fatto a tante persone?????? :boh:
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"Il vero dialogo consiste nell'accettare l'idea che l'altro sia portatore di una verità che mi manca..."
Mgr Claverie
it's better to have questions you cannot answer than it is to have answers you cannot question.
Meglio avere domande alle quali non puoi rispondere, che avere risposte che non puoi mettere in questione
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agabo
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Messaggio da agabo »

deep-blue-sea ha scritto:Non posso che lodare l'iniziativa del Papa (adesso non mi son posta la questione se mi piace o no il papa, non mi interessa...) per la posizione che occupa.

È solo da lodare per le scuse pubbliche fatte in favore dei suoi 'dipendenti' che hanno peccato...va tutto a suo vantaggio.
Anche il Presidente della Toyota si è scusato pubblicamente per i problemi causati da pedali difettosi nelle auto di loro produzione.

Morale: Ottima l'attitudine umile dello scusarsi...che perfino la WT loda...ma aspettiamo: quando la WATCHTOWER si scuserà anche lei per il male che ha fatto a tante persone?????? :boh:
La Toyota? Sta ritirando le auto difettose ... per RIPARARLE! Gratis, naturalmente: le scuse non sarebbero bastate. Non sarebbero bastate nemmeno quando si sarebbe trovata davanti ai giudici per le cause di incidenti, magari mortali, dovuti al difetto ai freni delle sue auto.
Vedi che il tuo esempio non calza?
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Achille
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Messaggio da Achille »

Problemi come questi esistono in tutte le chiese e religioni.
Quando ad essere coinvolta è la chiesa cattolica, ovviamente gli anticattolici si scatenano.
Ma potrebbero comunque guardare anche in casa loro.
E questo vale anche per i TdG, che strumentalizzano, come è noto, queste notizie nella loro propaganda.

Incollo un messaggio che ho inviato altre volte nel vecchio forum a proposito del fatto che simili fatti accadono in tutte le denominazioni e gruppi.
....
Questo genere di fatti però accadono in tutte le comunità ed i gruppi. In questa pagina http://reformation.com/CSA/variousabuse.html" target="_blank vi è un lungo elenco di persone, appartenenti a varie denominazioni religiose, che sono state condannate per reati di carattere sessuale. Vi figurano molti TdG, ma anche diversi appartenenti ad altre denominazioni. Per esempio, la "St. Paul United Church of Christ in Cincinnati", il "New Beginnings Christian Center", il segretario di un vescovo Mormone (LDS = Last Day Saints), un membro della chiesa Pentecostale, dei pastori della "Evergreen Alliance Church", il pastore della "Jun de Jesus of the New Tribes Mission in Tagbilaran City", un vescovo mormone scomunicato che ha fondato una nuova "chiesa" chiamata "Jesus Christ of the United World Order", il 77 ministro della "New Jeruselum Pentacostal Church", un insegnante degli Avventisti del Settimo Giorno, un ministro della "Calvary Community Church"... ecc. ecc. Accanto alla notizia compare molto speso il link da cui è stata tratta.
La pagina principale del sito: http://reformation.com/" target="_blank

Achille
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Voyager65 ha scritto:
agabo ha scritto:Cara Ely,
non sempre quello che il papa afferma in maniera ufficiale, e un tantino roboante, si concretizza. Intanto gli scandali sessuali nella chiesa cattolica stanno venendo giù a valanga, il papa non può più tenere la bocca chiusa, come in passato, per non essere accusato di complicità, di quella complicità che comunque c'è stata, come i fatti testimoniano, se è vero che stanno saltando fuori episodi risalenti a decenni addietro. Non mi si venga a dire che "nessuno sapeva"!

Poi, "condannare" è una parola, dopo vedremo i fatti, soprattutto in questioni di risarcimento morale e materiale, oltre a quello di consegnare alla giustizia secolare i preti pedofili & C.
Comunque meglio che niente no?
Ci sono tante organizzazioni "cristiane" che brillano per il loro silenzio su questi problemi e, a giudicare da come parlano, appioppano al papa tutte le colpe per i peccati di alcuni preti sciagurati, ci si ferma ad osservare che il "prete pedofilo" viene SOLO trasferito, ma non si osserva che solitamente:
1) E' solo un sospettato e, fino a prova contraria, si presume la sua innocenza;
2) Viene sospeso dalle sue funzioni fino a che l'inchiesta non sarà conclusa;
3) Se condannato in giudicato, viene espulso dal proprio ordine e ridotto allo stato laicale.
Ritengo che questo modo di procedere sia ineccepibile e non possiamo farci influenzare dall'antipatia che nutriamo verso i religiosi cattolici per CONDANNARLI senza prove! So benissimo come si sente chi è condannato senza aver commesso il fatto, poi per un reato così odioso, figurati!
Io non amo i religiosi in quanto non credente, ma neppure li odio (ad eccezione dei nominati Tdg), in quanto sono più che mai convinto che la religione è l'oppio dei popoli e andrebbe solo abolita, ma i membri delle chiesette americane che odiano i preti mi sono ancora più antipatici dei religiosi stessi in quanto guardano sempre alla pagliuzza altrui e mai alla loro grande trave!
Costoro credono alle favole di falsi profeti, liberi di credere se volete quelle favole ma almeno non mettetevi ipocritamente a fare propaganda anticattolica per poi fare passare le persone dalla padella alla brace!

Con osservanza! :scuse:
Mi trovo d'accordo con molte cose che dici (non per esempio sul fatto di abolire la religione). Ma mi chiedo, perché veramente non lo so, se in attesa del giudizio, si fa in modo che il presunto innocente sia messo precauzionalmente in condizioni di non nuocere ai bambini. Questo mi sembra essenziale. E poi, lo so che è doloroso quello che sto per dire, perché è veramente pesante nei confronti di chi é innocente, ma forse è il caso di continuare ad avere una attenzione particolare da questo punto di vista, anche nei confronti di chi viene assolto.

L'attacco politico-mediatico è stato a senso unico ma si è basato su fatti orrendi che comunque sono successi anche nella Chiesa Cattolica. Sono le vittime di questi fatti le prime persone da difendere. Poi vengono anche le persone accusate ingiustamente. Naturalmente con questo non voglio giustificare gli opportunisti di professione o l'industria dei risarcimenti non dovuti che cavalcano l'onda come affaristi di un dopo sisma.
Il fatto poi che si cerchi di attribuire ad una religione, ad un popolo, ad una stirpe le colpe che sono di individui di ogni sorta è purtroppo uno sport antico come il mondo.
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domingo7
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Messaggio da domingo7 »

Però fa piacere sentire dire che rovinano la gioventù e scandalizzano la fede non solo:

la mancanza di valori, i divorzi, la droga e la pornografia....

ma anche i religiosi pervertiti che aprroffittano della buona fede degli adolescenti.....e dei creduloni di turno....

Che poi lo dica il papa o l'ultimo mangiapreti...

mi pare comunque e sempre molto interessante....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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agabo
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Messaggio da agabo »

Achille Lorenzi ha scritto:Problemi come questi esistono in tutte le chiese e religioni.
Quando ad essere coinvolta è la chiesa cattolica, ovviamente gli anticattolici si scatenano.
Ma potrebbero comunque guardare anche in casa loro.
E questo vale anche per i TdG, che strumentalizzano, come è noto, queste notizie nella loro propaganda.

Incollo un messaggio che ho inviato altre volte nel vecchio forum a proposito del fatto che simili fatti accadono in tutte le denominazioni e gruppi.
....
Questo genere di fatti però accadono in tutte le comunità ed i gruppi. In questa pagina http://reformation.com/CSA/variousabuse.html" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank vi è un lungo elenco di persone, appartenenti a varie denominazioni religiose, che sono state condannate per reati di carattere sessuale. Vi figurano molti TdG, ma anche diversi appartenenti ad altre denominazioni. Per esempio, la "St. Paul United Church of Christ in Cincinnati", il "New Beginnings Christian Center", il segretario di un vescovo Mormone (LDS = Last Day Saints), un membro della chiesa Pentecostale, dei pastori della "Evergreen Alliance Church", il pastore della "Jun de Jesus of the New Tribes Mission in Tagbilaran City", un vescovo mormone scomunicato che ha fondato una nuova "chiesa" chiamata "Jesus Christ of the United World Order", il 77 ministro della "New Jeruselum Pentacostal Church", un insegnante degli Avventisti del Settimo Giorno, un ministro della "Calvary Community Church"... ecc. ecc. Accanto alla notizia compare molto speso il link da cui è stata tratta.
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Achille
Io penso che davanti a fatti di questo genere bisognerebbe guardare le cose più da un punto di vista laico che confessionale. Non si può in alcun modo giustificare l'operato di una persona che abbia commesso un crimine avendo come "referenza" la sua appartenenza religiosa perchè, nel compiere il suo misfatto, tale individuo ha tradito anche la religione che professava.
Quando, però, vi sono dei tentativi evidenti di giustificazione, di copertura, di difesa, di mistificazione dei suddetti atti criminali, è logico puntare il dito ANCHE sulla denominazione. L'azione di difesa di un comportamento moralmente e penalmente riprovevole portata avanti sia dai vertici delle denominazioni di appartenenza del reo sia dai suoi aderenti fa cadere il giudizio anche su questi ultimi. Non è quindi SOLO il fatto in sè e per sè a destare sdegno e condanna, ma anche le barricate erette da chi, invece di condannare il reo, come sarebbe logico, lo "assolve" in qualche modo perverso.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Per Agabo
"non mi pare proprio il caso di parlare di "pagliuzza" in riferimento alla Chiesa Cattolica, per ovvi motivi, come se 1.600 anni di storia non bastassero... "
No, non bastano, perché non vedo proprio in base a che cosa tu abbia potuto calcolare che in 1600 anni le ombre siano state maggiori delle luci. In primis, non conosci il numero dei cattolici che sono vissuti in quest'arco di tempo, né sai nulla delle loro vite, quindi non puoi, per quanti esempi di male riesci a collezionare, sapere in che percentuale siano rispetto al bene compiuto, anche perché, com'è noto ad ogni psicologo, il bene non fa notizia, a differenza della cronaca nera. Inoltre, perché 1600 anni? 2000. A meno che tu non creda alla favola giornalistica che la Chiesa Cattolica sia nata nel IV secolo con Costantino. Per tua sfortuna già nel II secolo la Chiesa diceva di sé che ciò che la distingueva dagli eretici, cioè che la identificava nel tempo e nello spazio, era la successione apostolica, di vescovo in vescovo. Motivo per cui coi criteri della Chiesa del II secolo, non solo la Chiesa del IV, ma anche quella del XXI, sono la medesima Chiesa. Non si vede proprio quale sia la discontinuità intervenuta.
il papa non può più tenere la bocca chiusa, come in passato, per non essere accusato di complicità, di quella complicità che comunque c'è stata,
Questa è una calunnia. Il Vaticano non ha mai coperto alcun pedofilo. Tutta questa storia nasce dall'ignoranza dell'autore del documentario della BBC "Sex &Crime in Vatican" che, non sapendo nulla di diritto canonico, non ha capito un emerito nulla del documento Crimen Sollicitationis in cui ha creduto di vedere la prova di un inesistente direttiva Vaticana per insabbiare i casi di pedofilia. Il senso di quel documento è stato ampiamente spiegato a chiunque non voglia accecarsi volutamente. Questo ovviamente non vuol dire che non ci siano stati casi di copertura, ma sono dipesi dall'iniziativa di singoli vescovi locali, e non da direttiva del Vaticano. La pedofilia non è un problema del clero, ma dell'umanità in generale, la percentuale di preti cattolici pedofili è la stessa che in un'altra fetta di popolazione qualsiasi presa a caso di pari numero. Non ha cioè senso usare i casi di pedofilia per diventare ant-cattolici più di quanto ne abbia usare quella medesima percentuale di casi nel resto dell'umanità per diventare dei misantropi che odiano l'umanità tutta. E' destituita di fondamento statistico l'idea che ci sia una correlazione tra il celibato obbligatorio dei preti cattolici di rito latino e l'insorgere di tendente pedofile. Consiglio la lettera di quest'articolo di Massimo Introvigne che cita importanti ricerche di varie università americane:

Quanti sono i preti "pedofili"?
di Massimo Introvigne

Le controversie scatenate dalla diffusione in Italia del documentario Sex Crimes and the Vatican della BBC hanno riportato alla ribalta un vecchio problema, su cui sembrava che le scienze sociali avessero fatto chiarezza: ma, pare, non in Italia. Quanti sono i preti “pedofili”? Lo storico e sociologo Philip Jenkins, in una serie di opere (la fondamentale Pedophiles and Priests. Anatomy of a Contemporary Crisis, Oxford University Press, Oxford - New York 1996; Moral Panic. Changing Concepts of the Child Molester in Modern America, Yale University Press, New Haven - Londra 1998; The New Anti-Catholicism. The Last Acceptable Prejudice, Oxford University Press, Oxford - New York 2003) ha mostrato come l’uso di statistiche folkloriche – cioè senza base scientifica, ma che passano da un talk show e da un articolo di giornale all’altro – sia alla base della costruzione di “panici morali”, cioè dell’errata percezione di problemi assolutamente reali e drammatici di cui però sono esagerate le dimensioni.

Ancora una volta, va ribadito che le statistiche non consolano le vittime: anche un solo caso di sacerdote pedofilo è un dramma per la Chiesa e giustifica pienamente le severe misure invocate da Benedetto XVI. Tuttavia, per inquadrare un problema le scienze sociali non possono fare a meno delle statistiche, soprattutto perché è lo studio delle statistiche che permette di dire qualcosa sulle cause di un fenomeno.

Come nota Jenkins – non senza un pregiudizio anticattolico – i media hanno anzitutto creato uno straordinaria confusione sulla parola “pedofilia”. La pedofilia è definita dai manuali medici (tra cui il diffuso DSM-IV) come “l’attività sessuale ricorrente [di adulti] con bambini prepuberi”. Naturalmente l’età della pubertà varia nei singoli casi, ma le stesse fonti – ai fini statistici – considerano “pedofilia” l’attività sessuale con minori di undici anni. Quando si parla di “pedofilia” per tutti i casi di rapporti sessuali di sacerdoti con minorenni si dice, semplicemente, una sciocchezza. Un sacerdote di trent’anni che scappa con una parrocchiana di sedici viola certamente la morale cattolica e secondo le leggi di molti paesi commette anche un reato, ma non è certamente un pedofilo. Né lo è, tecnicamente, chi va con una dodicenne per quanto il suo comportamento sia ripugnante e sia più che giusto sanzionarlo.

Sui paesi diversi dagli Stati Uniti non sono state raccolte statistiche scientificamente verificabili sul numero di sacerdoti coinvolti in episodi di pedofilia (anche se in alcuni sono in corso studi, e i primi risultati mostrano che le cifre sono inferiori a quelle statunitensi). Negli Stati Uniti la Conferenza Episcopale ha costituito un National Review Board for the Protection of Children and Young People, che nel 2004 ha pubblicato il rapporto A Report on the Crisis in the Catholic Church in the United States (diffuso via Internet da attivisti anti-cattolici, ma non segreto e distribuito ai giornalisti). Il documentario Sex Crimes and the Vatican ci racconta la storia del National Review Board a tinte fosche: ma si tratta di polemiche che attengono alle sue conclusioni, cioè ai commenti di questo ente (oggetto, peraltro, delle più diverse valutazioni) allo studio statistico indipendente commissionato al John Jay College of Criminal Justice della City University of New York, che non è un’università cattolica ed è unanimemente riconosciuta come la più autorevole istituzione accademica degli Stati Uniti in materia di criminologia. È giusto quindi tenere separate le statistiche fornite dal John Jay College dai commenti del National Review Board.

Queste statistiche ci dicono che dal 1950 al 2002 4.392 sacerdoti americani (su oltre 109.000) sono stati accusati di relazioni sessuali con minorenni. Di questi poco più di un centinaio sono stati condannati da tribunali civili. Il basso numero di condanne da parte dello Stato deriva da diversi fattori. In alcuni casi le vere o presunte vittime hanno denunciato sacerdoti già defunti, o sono scattati i termini della prescrizione. In altri, all’accusa e anche alla condanna canonica non corrisponde la violazione di alcuna legge civile (è il caso, per esempio, in diversi Stati americani del sacerdote che abbia una relazione con una – o anche un – minorenne maggiore di sedici anni e consenziente). Tuttavia il National Review Board è stato anche criticato per non avere dedicato sufficiente spazio, nel suo commento, al fatto che ci sono stati molti casi clamorosi di sacerdoti innocenti accusati: e Jenkins ritiene che questi si siano moltiplicati negli anni 1990 quando alcuni studi legali hanno capito di poter strappare transazioni milionarie anche sulla base di semplici sospetti. Le cifre non cambiano in modo significativo aggiungendo il periodo 2002-2007, perché già lo studio del John Jay College notava il “declino notevolissimo” dei casi negli anni 2000: le nuove inchieste sono state poche, e le condanne pochissime (un effetto delle politiche di “tolleranza zero” dei vescovi americani ma certo anche delle misure più rigorose introdotte dal cardinale Ratzinger come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede).

Dallo studio del John Jay College si può concludere, come si legge spesso, che il quattro per cento dei sacerdoti americani sono “pedofili”? Niente affatto. Secondo lo stesso studio il 78,2% delle accuse si riferisce a minorenni che hanno superato la pubertà. Dunque i sacerdoti accusati di pedofilia sono 958 in cinquantadue anni, diciotto all’anno. Rispettando le stesse proporzioni le condanne dovrebbero essere 24: in realtà sono di più, perché i tribunali dello Stato (giustamente) perseguono più severamente i pedofili che di chi ha rapporti con minori dopo la pubertà (un’attività, ripetiamolo ancora a rischio di sembrare noiosi, gravemente immorale e spesso anche criminale, ma che non è pedofilia). Ma anche così le condanne penali di preti (veramente) pedofili negli Stati Uniti sono state nel periodo 1950-2002 poco più di una all’anno, il che ci dice quanto seriamente vadano prese certe affermazioni televisive.

Jenkins aggiunge un altro elemento, tutt’altro che poco importante. Per sapere se la Chiesa cattolica sia un ambiente particolarmente favorevole alla pedofilia – e il sacerdozio sia uno stato di vita “a rischio” – occorrerebbe paragonare le statistiche sui sacerdoti cattolici a quelle sui pastori protestanti, i rabbini, gli imam e i maestri delle scuole e degli asili statali. Per tutte queste categorie non risultano a Jenkins dati sulle accuse raccolti con la stessa sistematicità con cui si è studiato il caso dei sacerdoti cattolici; ma i dati sulle condanne mostrano che la percentuale è simile, e in alcuni casi più alta, rispetto ai preti della Chiesa cattolica. Per Jenkins questo dato smonta, tra l’altro, la tesi più volte ripetuta secondo cui è il celibato sacerdotale a essere responsabile della pedofilia. I pastori protestanti e i maestri di scuola e di asilo sono in maggioranza sposati, eppure tra loro c’è una percentuale di pedofili condannati analoga o più alta rispetto ai sacerdoti cattolici. Come ha ricordato il cardinale arcivescovo di Sydney, George Pell (e i dati di Jenkins lo confermano), il novanta per cento dei pedofili sono sposati. Semmai – per quanto non sia politicamente corretto dirlo – i dati confermano che il rischio pedofilia è maggiore tra gli omosessuali. Mentre sarebbe ingiusto e assurdo sostenere che tutti gli omosessuali sono pedofili, è un dato di fatto che molti pedofili sono omosessuali. Secondo il rapporto del John Jay College l’81% dei sacerdoti accusati di rapporti con minori nel periodo 1950-2002 avevano un orientamento omosessuale. Tuttavia quando Benedetto XVI ha raccomandato ai vescovi americani maggiore cautela prima di ordinare come sacerdoti seminaristi che manifestano un orientamento omosessuale, gli stessi media – compresa la BBC – che invocano misure durissime contro il rischio pedofilia hanno accusato il Papa di essere “omofobo”. Dov’è l’errore?
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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agabo
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Messaggio da agabo »

Molto bello e convincente, polymetis. Vedo con piacere che ogni tanto ti ricordi di me ...
Una sola domanda: "Che cosa ne sa -davvero- Massimo Introvigne?"

Anzi, visto che ci sono, te ne faccio un'altra: "Che cosa c'è di vero in tutto quello che riportano i giornali riguardo, per esempio, agli ultimi fatti in Germania?"

Cari saluti.
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

L'attenta e pertinente dissertazione di Polymetis, con il suo più che puntuale e preciso approfondimento, mi sembra in linea con questa divertente considerazione:
«Tra le maggiori scoperte fatte negli ultimi tempi dall'intelligenza umana va annoverata, a mio parere, l'arte di giudicare i libri senza averli letti»
(Lichtenberg, Osservazioni e Pensieri) :ok:
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

In genere in America gli "evangelici" e i "liberal" hanno posizioni nettamente contrastanti e anche i media di riflesso si fronteggiano l'uno contro l'altro. Tuttavia quando evangelici e liberal hanno una posizione comune su qualche questione, la potenza mediatica unica che ne deriva diventa letteralmente devastante. Qualcosa di simile accade anche anche in Europa, in alcuni Stati.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"Molto bello e convincente, polymetis. Vedo con piacere che ogni tanto ti ricordi di me ...
Una sola domanda: "Che cosa ne sa -davvero- Massimo Introvigne?""
Ha studiato la questione a fondo, e, sopratutto, da sociologo, si limita a riportare studi statistici prodotti in varie università americane.
"Anzi, visto che ci sono, te ne faccio un'altra: "Che cosa c'è di vero in tutto quello che riportano i giornali riguardo, per esempio, agli ultimi fatti in Germania?"
L'articolo di Introvigne analizza solo la situazione negli USA, ma, per la legge dei grandi numeri, basandoci sull'idea che la natura umana sia simile ovunque, dobbiamo dedurre che la presenza di preti pedofili in Germania sia la stessa che negli USA, cioè la stessa che avremmo in una qualsiasi fetta di popolazione altrattanto numerosa presa a caso, insegnanti di scuola laici compresi.
Quanto alle vicende dei licei e ginnasi di Berlino, poiché non c'è ancora stato alcun processo, ovviamente non è possibile sapere cosa ci sia di vero. Siccome le accuse di alcuni ragazzi si riferiscono ad ipotetici abusi avvenuti negli anni 0ttanta, ovviamente sono quasi impossibili da verificare, e i crimini sono già caduti in prescrizione, essendo impossibile tanto scagionare quanto dimostrare la colpevolezza dei responsabili a così gran distanza di tempo. Ma lasciamo che la magistratura lavori.

Ad maiora
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