Cogitabonda ha scritto:Vieri ha scritto:... Ma ho sempre ribadito, ed anche direi con ragione, che la psicologia e la psichiatria, a differenza di tutte le altre scienze, non siano mai scienze esatte ma basate sempre sull'analisi statistica del comportamento umano sempre ed assolutamente imprevedibile....e MAI su dati certi ed assolutamente inconfutabili e sempre ripetibili come altre scienze esatte.
E questa "constatazione" innesca ovviamente un sacco di "perchè" sulla natura umana che per me non è solo un composto di cellule biologiche....
O mi sbaglio ?
Chiedo scusa se torno su un post di ieri, ma certe affermazioni non possono essere lasciate passare senza contraddirle.
Ti informo, caro Vieri, che la psichiatria è una branca specialistica della medicina, per nulla meno scientifica di altre discipline quali la cardiologia o l'ematologia. Forse ignori che sono stati sviluppati test diagnostici efficaci, psicofarmaci efficaci, ma ti assicuro che essi esistono, e possono esistere grazie a ricerche in cui anche la biochimica dell'essere umano entra in gioco. Parli di imprevedibilità dei comportamenti umani, ma uno psichiatra sa prevedere cosa succede a uno schizofrenico che smette di assumere la sua terapia farmacologica né più né meno di quanto un medico sa prevedere cosa succede a un iperteso che smette di assumere le sue pillole per la pressione.
Cara Cogitabonda, posso condividere che attraverso studi importanti e l'evoluzione nel settore biomedico si passa arrivare a definire determinare patologie con un notevole grado di approssimazione nelle cure, ma se noti ho parlato di "notevole grado di approssimazione" e non di "sicurezza" come si potrebbe rilevare in altri settori della scienza sempre definibili da leggi e parametri sempre precisi ed immutabili.
Mi dici:
Parli di imprevedibilità dei comportamenti umani, ma uno psichiatra sa prevedere cosa succede a uno schizofrenico che smette di assumere la sua terapia farmacologica né più né meno di quanto un medico sa prevedere cosa succede
Beh, su questo mi sembra chiaro che determinate cure possano risultare efficaci su
alterazioni fisiche del cervello e le vedo più come "calmanti" e come cure mediche, ma è anche noto, per determinate patologie quali ossessioni, visioni, manie,complessi di persecuzione, ecc, anche dopo un apparente guarigione, possano ritornare sempre presenti anche a distanza di tempo.
Se mi leggo poi la definizione di "
psichiatria" trovo:
La psichiatria è la branca specialistica della medicina che si occupa dello studio sperimentale, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi ..
STUDI SPERIMENTALI:
In epidemiologia, studio clinico controllato con distribuzione aleatoria. Il ricercatore manipola le condizioni di ricerca e distribuisce i gruppi in modo aleatorio. L’obiettivo degli studi sperimentali è stimare l’efficacia di un intervento preventivo, di cura o riabilitazione.
ALEATORIO:
Che è in balia della sorte, del caso; incerto, imprevedibile
"Studio sperimentale", lo vedo pertanto come studio statistico su un numero di campioni sempre più elevato, ma mai secondo la mia opinione sempre esattamente definibile al 100 % dei casi se non riguarda ovviamente un aspetto strettamente medico.
Idem per quanto riguarda la parola "psicologia"
La psicologia è la disciplina che studia il comportamento e la mente, attraverso lo studio dei processi psichici, mentali e cognitivi nelle loro componenti consce e inconsce, attraverso l'uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale.
Non mi pare, pertanto, che parlando di "prospettiva soggettiva" e di mente umana 2 + 2 possa fare sempre 4 indistintamente ed in tutti i casi poiché i comportamenti umani di carattere mentale e psicologico sono sempre diversi gli uni dagli altri, con comportamenti, pensieri ed atteggiamenti sempre diversi.
Anche le stesse persone, come ampiamente constato, in molti casi definibili" mentalmente stabili", in caso di eccessivo stress emotivo, possono comportarsi in maniera assolutamente imprevedibile come da eclatanti casi di persone che di fronte al pericolo o alla morte si sono comportati da vigliacchi o da eroi.....
Queste sono peranto le mie considerazioni che mi portano a pensare che l'uomo non sia composto solo da cellule neurali ma anche da un "interruttore" esterno che agisce sempre in maniera sempre diversa ed imprevedibile da ogni logica di carattere strettamente di natura biologica.
Poi chiamatela come volete: "coscienza" o "anima" o altro.....lasciando ovviamente spazio agli interrogativi del caso.