Quixote ha scritto:Comunque, tornando in tema, credo che proprio statisticamente parlando Amalia abbia ragione, ma mi sembra che nelle sue conclusioni il giudizio emotivo contamini quello logico.
Perdonami ma credo di non aver capito. In primo luogo non ho mai parlato di statistica e non colgo il nesso.
In secondo luogo, saresti così gentile da puntualizzare in che modo il mio giudizio logico è stato contaminato dal coinvolgimento emotivo? E non lo dico per polemica (mi conosci troppo bene) , solo per capire meglio e poter analizzare più a fondo il mio approccio a questa tematica. Però ne approfitto per un'osservazione: nessuno, in questo tipo di questioni, può facilmente e totalmente separare il proprio io razionale dal proprio vissuto, fatto di emozioni, gioie e delusioni, frustrazioni, influenze pesanti dall' ambiente in cui è cresciuto. Siamo purtroppo una fusione di razionalità ed emotività, spesso difficili da scindere con un bisturi per ottenerne due entità separate ed impermeabili l'una all'altra.
Posto che Dio abbia dato origine al Mondo, l’evoluzione cui l’ha soggetto giustifica tanto la sanità che la malattia, tanto l’immunologia che lo HIV, sicché la malattia divien parte integrante del suo disegno divino, e la preghiera è perfettamente inutile a scansarlo. Questo ne giustifica di fatto l’Assenza, ma non dimostra nulla riguardo l’Esistenza. Molto piú probante, in questa direzione, la banale considerazione che noi si sia solo un minuscolo puntino dell’Universo, a volte conturbati dall’arrogante pretesa che l’Universo si interessi a noi. Resta che ne facciamo parte, e che quindi un rapporto e una non ben definibile corrispondenza fra noi e un Entità che chiamiamo, forse impropriamente Dio, e che forse andrebbe considerata come una sorta di Energia metaintelligente (non ho di meglio per cercare di descriverla), nemmeno io, agnostico, la escludo, anche se preferisco vederla come un’imperscrutabile tyche, o percepisco solo in essa, come il pagano Leopardi, l’ordine dei fati.
Quanto descrivi lo avevo contemplato nel post iniziale come seconda opzione rispetto alla totale assenza di un dio, un'entità che esiste ma non si interessa di noi, insignificanti puntini nella vastità dell'intero cosmo.
Da questo discende però che, se una volta dato l'avvio a questo nostro mondo piccino, ha scelto di lasciarci al nostro destino, non avrebbe avuto ragione di lasciare un libro contenente una serie di comandamenti e indicazioni su come servirlo sotto minaccia di pene e distruzione; un libro in cui si narra di suo figlio che insegna a pregarlo e promette, addirittura, che tali preghiere vengono udite.
L'unica cosa che ne deduco allora è che quel libro non è stato dettato da quel dio che dopo la creazione ha deciso di non intervenire più ma lasciare alle leggi della natura le alterne sorti degli umani.
Come può un dio disinteressarsi della propria opera e, al contempo, far scrivere "Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate timore: voi valete più di molti passeri!" (Mt. 10:29-31)
Quindi chiunque sostenga l'esistenza di un tale dio non può che disconoscere la Bibbia. Non che sia un male, è solo per fare chiarezza, le due cose si escludono a vicenda.
Molto più condivisibile, a questo punto, quanto scrive il Leopardi nel Dialogo della Natura e di un Islandese" in cui leggiamo in particolare le parole che la Natura rivolge all'uomo: "Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l'intenzione a tutt'altro che alla felicità degli uomini o all'infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n'avveggo, se non rarissime volte: come, ordinariamente, se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei."
http://www.leopardi.it/operette_morali12.php" onclick="window.open(this.href);return false;