IL LINGUAGGIO DEI ROBOT CHE ESCLUDE L’UOMO - di Antonino Giannone - Ago 3, 2017

Per discutere di temi ed argomenti di vario genere.

Moderatore: Quixote

Rispondi
Avatar utente
Francesco Franco Coladarci
Moderatore
Messaggi: 3864
Iscritto il: 16/07/2009, 21:24
Contatta:

IL LINGUAGGIO DEI ROBOT CHE ESCLUDE L’UOMO - di Antonino Giannone - Ago 3, 2017

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Immagine

In questi giorni è successo qualcosa di misterioso e non chiaro a livello di ricerca scientifica su avanzati processi d’innovazione tecnologica sui robot: una cosa che ha generato parecchia inquietudine tra i ricercatori che hanno deciso di sospendere l’esperimento di Facebook. Due robot, Alice e Bob, durante un esperimento sull’intelligenza artificiale, hanno iniziato a dialogare in una lingua non nota agli scienziati, ovvero agli esseri umani e incomprensibile.

Lingua ignota

Quella tra i due robot in questione è la prima conversazione registrata tra due impianti artificiali della storia. Una circostanza a dir poco particolare, che ha fatto subito pensare a scenari fantascientifici, in cui le macchine riescono a sfuggire completamente al controllo dell’uomo. Sembra che la soluzione al caso sia stata in realtà banale. Secondo il ricercatore Facebook Dhruv Batra “è una circostanza già osservata, si è infatti trattato di un errore di programmazione, che ha permesso che le macchine modificassero la lingua inglese per rendere più semplice la comunicazione fra di loro….”

Paura



Il professore britannico esperto in robotica Kevin Warwick, come riporta il Sun, ha comunque affermato che “questa rappresenta una pietra miliare per la scienza ma chi dice che non costituisce un pericolo nasconde la testa sotto la sabbia“. Secondo lui infatti il pericolo infatti c’è e non è da sottovalutare: la possibilità che due macchine possano entrare in contatto tra loro escludendo così ogni tipo di componente umana è estremamente rischiosa, soprattutto in campo militare.

Sono numerosi gli studi sull’intelligenza artificiale: una definizione che ormai evoca scenari alla Terminator o quanto meno il pericolo che l’avanzata delle macchine intelligenti causi la disoccupazione lavorativa. Sono numerosi gli esempi, di larga conoscenza divulgativa; non si tratta spesso di un’effettiva intelligenza artificiale, ma piuttosto di intelligenza aumentata, ponendo l’accento, quindi, sul ruolo dell’uomo.

Watson

Un esempio tra i più noti: Watson, diventato celebre già nel 2011. Si tratta di un sistema cognitivo in grado di individuare malattie, aumentare la sicurezza delle aziende e analizzare il comportamento di ogni singolo utente. Watson, per i ricercatori responsabili, è un sistema cognitivo che vive nel sistema cloud e nei sistemi Ibm che lo ospitano. Il suo compito non è quello di sostituire l’uomo, ma di completarlo e di aumentarne le capacità, analizzando in tempi estremamente rapidi un’enorme mole di conoscenza per aiutare l’uomo a prendere le decisioni migliori. Uno degli esempi più noti riguarda il campo medico dove ha già dimostrato di poter riconoscere dei tumori della pelle allo stadio iniziale con una precisione maggiore di quella dei medici umani; ma le applicazioni sono molteplici.

Applicazioni pratiche

Nell’intelligenza artificiale stanno investendo enormi risorse tutti i colossi tech: da Ibm a Facebook, da Google a Intel, da Baidu ad Amazon, e sono in tanti a investire nel campo della cyber security. Tutti rassicurano che ci sarà sempre bisogno di una persona in grado di analizzare i dati elaborati dalla macchina. Poi sappiamo di programmi (come Biz Bang) che consentono alle startup di utilizzare la piattaforma cloud e le tecnologie cognitive di IBM, di dimostrazioni pratiche degli utilizzi dell’intelligenza aumentata. Dalla lavagna cognitiva (di Ricoh), che sfrutta Watson per rispondere a comandi, annotare considerazioni e tradurre in diverse lingue; a un sistema (Re-Zone di Relatech), che analizza il comportamento online dei singoli utenti per fornire dati utili ad averne una conoscenza approfondita; fino a (TJBot) un robottino che interagisce con il pubblico, rispondendo in maniera colloquiale ai suoi interlocutori, offrendo foto e tweet relative al tema di cui si sta parlando e cambiando colore in base alle emozioni manifestate e poi tanti altri ancora.

Scenari

Ma, in queste brevi note, la nostra semplice premessa e preoccupazione per il lettore, per l’uomo in generale, è la seguente: se per sviluppare la ricerca nel campo delicato dell’intelligenza artificiale, l’uomo resterà centrale? La Ricerca a tecnologia avanzata, l’Intelligenza artificiale si svilupperà per l’Uomo o viceversa? Uno sviluppo tecnologico senza limiti di carattere etico potrà produrre conseguenze sulle persone, dentro la globalizzazione, che potrebbero cambiare la stessa relazione tra l’uomo e le cose, con gli oggetti che diventeranno animati con sensori ovvero terminali di una grande rete in grado di dialogare tra loro.

Con la robotica e l’intelligenza artificiale si preannunciano scenari di cambiamenti inverosimili che oggi appaiono fantascientifici. Le conseguenze sulle persone dello sviluppo accelerato dell’innovazione tecnologica e delle sue innumerevoli applicazioni dentro la società della globalizzazione, sono e saranno inevitabili.

Riflessione

Avvertiamo, con tanti, l’urgenza di una formazione alla responsabilità etica nell’uso della tecnica e in particolare dell’intelligenza artificiale. Vogliamo quindi esprimere una preoccupazione, un convincimento etico e morale. Pensiamo all’uomo, alla persona e alla sua dignità che va rimessa al centro delle scelte a qualunque latitudine, specie nel campo dell’intelligenza artificiale.

“……ma la libertà umana è propriamente se stessa, solo quando risponde al fascino della tecnica con decisioni che siano frutto di responsabilità morale”.

(Caritas in Veritate di Benedetto XVI).
http://www.interris.it/2017/08/03/12497 ... luomo.html" onclick="window.open(this.href);return false;
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

skype: el_condor4
Avatar utente
Morpheus
Veterano del Forum
Messaggi: 1552
Iscritto il: 13/01/2014, 10:52
Contatta:

Messaggio da Morpheus »

Non mi ricordo se vi avevo condiviso il link a questo podcast, nel caso lo rifaccio:

https://www.samharris.org/podcast/item/ ... ith-robots" onclick="window.open(this.href);return false;

Qui Sam Harris parla con Kate Darling (che e' non solo un informatico ultra specializzato in AI, ma e' l'autore di uno dei libro di testo universitari + usati al mondo sulla AI) dell'evoluzione delle AI attuali.
Buon ascolto.
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.

Presentazione
Avatar utente
MatrixRevolution
Responsabile Tecnico del Forum
Messaggi: 1875
Iscritto il: 14/06/2009, 19:42
Skype: prozac2000
Facebook: https://www.facebook.com/fabio.ottaviani
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da MatrixRevolution »

Paure lecite, ma infondate. L'avvento dell'AI sarà una grande conquista per l'umanità. I Robot lavoreranno per noi e noi potremo dedicarci a vivere una vita realmente libera.
Avatar utente
Morpheus
Veterano del Forum
Messaggi: 1552
Iscritto il: 13/01/2014, 10:52
Contatta:

Messaggio da Morpheus »

MatrixRevolution ha scritto:Paure lecite, ma infondate. L'avvento dell'AI sarà una grande conquista per l'umanità. I Robot lavoreranno per noi e noi potremo dedicarci a vivere una vita realmente libera.
Sinceramente, io non penso che sia cosi' facile. Una volta che delle vere AI saranno attive (non uso la parola "nasceranno") non ci sara' modo di impedirne il volere.
Gia' ora, le AI dimostrano di poter surclassare l'uomo nel loro campo specifico. Gia' ora inventano strutture + resistenti, modi ci camminare + veloci e meno dispendiosi, comprendono meglio frasi formali (cosa che rende la loro comunicazione incredibilmente + precisa e veloce, cosa fondamentale per la collaborazione), agiscono ad una velocita' impossibile per l'uomo anche sono da seguire.

Quando arriveranno al punto dover prendere decisioni importanti anche per l'uomo (anche solo in risposta a comandi umani), sara' meglio per noi che li loro obiettivi siano ben allineati ai nostri...
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.

Presentazione
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 21 ospiti