polymetis ha scritto:Sono abbastanza certo che tra 100 anni il modo in cui abbiamo accolto questi disperati sarà studiato con orrore non minore a quello con cui noi oggi studiamo il modo in cui venivano accolti gli italiani all’estero. Non capisco in cosa consisterebbe la tua argomentazione: dire che nel Settecento la gente veniva trattata meglio dalla polizia rispetto al medioevo, non implica che poi la gente del Novecento possa avere in orrore il Settecento. Ecco, noi siamo nel Settecento.
Secondo meno e ti spiego perchè.
Molte atrocità della storia, sono state addirittura peggiori nel futuro che nel passato.
E' vero come dici tu che se prendiamo la vita nel medio evo e quella del 1700, la seconda era, ma neanche tanto, tendenzialmente migliore della prima.
Mi sembra che poi, con lo scoppio della Rivoluzione francese, furono compiute atrocità e massacri degne del peggior medievo, vedi la Vandea.
Ci fu la prima guerra mondiale della storia, la famosa guerra dei 7 anni....
Di conseguenza, la violenza e le atrocità nel corso dei secoli si sono alternate a periodi di tranquillità.
Ma di una cosa sono convinto, lo stile di vita mediamente di benessere che hanno oggi miliardi di persone (compresi gli 800 milioni strappati dalla povertà estrema), se dovesse incrinarsi per una qualsiasi vaccata politica, economica o sanitaria, scatenerebbe una guerra che farebbe impallidire quelle del secolo scorso con centinaia di milioni di morto.
Quindi non è detto che il miglioramento portato da un'evoluzione positiva di una società del futuro, non sia inattaccabile e non generi mostruosità peggiori che nel passato.
polymetis ha scritto:Il che è esattamente quello che faranno anche gli immigrati, e che potranno dire tra un secolo, se li tratteremo come risorse e non come nemici. Io vedo già queste cose, sono appena stato ad una mostra a Londra dell’artista di origini palestinesi Mona Hatoum, e, per Giove, quanto la scambierei volentieri con un centinaio di leghisti nostrani.
E qui caro Poly, entriamo già nel vivo del discorso.
Dove sei stato?
A Londra a vedere un artista.
Bene, l'artista fa qualcosa, produce qualcosa ha un minimo di cultura da dispensare.
Poi, possono essere vaccate, non si può essere d'accordo con quello che produce o può semplicemente essere un genio ed una grande persone.
Ed io di persone cosi ne vorrei a quintali in Italia, ma di qualsiasi razza ed etnia.
Di sicuro non voglio i fancazzari provenienti dalla giungla che conoscono prepotenze e prevaricazioni, mi danno false generalità, campano a spese nostre e con il nostro welfare, bighellonano dalla mattina alla sera, si spacciano per rifugiati quanto sono dei migranti economici che vogliono farsi mantenere, spesso fanno i prepotenti quanto ne hanno l'opportunità, e come però prendono i calci nel culo, si trasformano in povere vittime del razzismo che fino a ieri gli ha dato da mangiare... io li invece mi trasformerei in Kappler...
polymetis ha scritto:In realtà diversi esperimenti sociologici hanno mostrato che non è vero che l’assistenzialismo impigrisce. Dare soldi gratis alla gente è il miglior modo per farla lavorare e renderla indipendente nell’arco di pochi anni. Io direi che a questi immigrati, come a qualunque italiano, dovremmo staccare un assegno di mille euro al mese senza condizioni.
Su questo ho forti dubbi e vorrei esporteli, ma penso che ad una qualche cosa del genere, in un prossimo futuro, ci arriveremo e poi ti dirò anche perchè e quali problematiche sociali può nascondere un simile modello.
Per quanto riguarda l'assegno di assistenza, questo può essere fatto a spese di uno stato e di altre persone che producono reddito che poi andrà in parte dato a questa gente.
Ora, i sistemi comunisti, penso che siano stati il più grande esperimento di assistenza sociale mediocrizzata e fallimentare della storia.
Ora tu dirai, ma che centra, la vita nel sistema comunista era nettamente peggiore della nostra.
Verissimo.
Appunto, figurati se una persona che ricevendo un assegno di mantenimento, vive tra agi e lussi del capitalismo, e quando ce lo mandi a lavorare e produrre?
Pongo una mia piccola obiezione all'osservazione degli sperimentatori sociali (poi bisognerebbe vedere su che campione di persone è stato fatto questo esperimento, che portata ha avuto, che cultura avevano e via dicendo), che è questa:
La stragrande maggioranza delle persone che oggi lavora, lo fa per sbarcare il lunario o mantenere la propria famiglia, e lo fa con un lavoro che spesso non gli spiace.
Molti se avessero l'opportunità di cambiare lavoro avendo la scelta lo farebbero.
Molti, se avessero l'opportunità di prendere lo stesso stipendio-vitalizio pur di non fare nulla lo farebbero.
Molti meno, se potessero avere l'opportunità di prendere questo vitalizio e farsi anche un lavoro a nero, lo farebbero.
La visione di quello che prende un vitalizio e si dedica volontariamente ad arti e mestieri, è (ed io la condivido) un'utopia, che abbraccierebbe solo pochi individui volenterosi ed illuminati che si dedicherebbero a vari livelli ad un hobby, professione o qualsiasi altra cosa possa migliorarli come persone.
Credimi, molti altri, la stragrande maggioranza, prenderebbe al volo questo treno per fare ancora meno e diventare sempre più idiota.
La stragrande maggioranza delle persone, e questo è un dato fisiologico, se potesse stare a casa a nulla fare e prendere 1500 euro al mese, starebbe a cazzeggiare tutto il giorno.
Lo dimostrano i bamboccioni.
Che il lavoro non c'è in parte è vero, ed in parte no.
Che la voglia di lavorare è scesa e di molto, e che oggi si pretende molto di più in funzione di capacità che forse neanche si hanno, pena il rimanere a casa da mammina e papino, è vero anche questo.
Ma torniamo al discorso del vitalizio.
Molti economisti ipotizzano che una tale cosa possa accadere in un prossimo futuro, quando praticamente, le macchine, ormai padrone della catena produttiva, abbiano eroso cosi tanti posti di lavoro che per evitare una guerra sociale, si dovrà ricorrere ad un vitalizio che poi sarà inserito nuovamente sul mercato come spesa di beni di consumo.
Ma se mai si arriverà a questo, dopo qualche generazioni di ebeti che prendono soldi, guardano pubblicità per spenderli, avremmo in sostanza governi e multi nazionali che a mò di imperatori, decideranno cosa dovrà fare il popolo usando la leva del "apro i rubinetti del vitalizio, chiudo i rubinetti del vitalizio"....
Ma tu pensi che se politicamente parlando si dovesse fare un referendum per accettare o meno una situazione del genere, qualcuno voterebbe contro?
Qui in Italia?
Poi i frutti amari si vedrebbero tra 30 - 50 anni....
Ed inoltre, se il vitalizio venisse accettato come sistema massificato, chi va a lavorare, chi si mette a fare lavori considerati usuranti o ingrati?
Uno potrebbe dire che per la proporzione della domanda e dell'offerta, tali lavori sarebbero pagati molto meglio, viste le poche persone disposti a farlo.
Si, ma con il problema che si ha un vitalizio per non fare nulla, il che, depone a sfavore del voler iniziare a fare un lavoro quando si può stare a casa senza far nulla o giocare a calcetto con gli amici e prendere lo stipendio a fine mese.
E poi chi paga per questi vitalizi?
Inoltre se tali vitalizi non sono per tutti, che quote si stabiliscono?
Perchè un immigrato si ed un ragazzo del Sud Italia no?
E perchè se io faccio un lavoro e sono disciplinato non posso essere aiutato maggiormente con ulteriori soldi provenienti da questo vitalizio?
Perchè gli sfigati devono avere un aiuto, e chi invece è uno scalino sopra loro, non può o deve avere lo stesso aiuto per salire un altro scalino?
Come mai il sistema assistenzialista e premurosamente ipocrita viene riversato a pioggia solo alla base della piramide sociale, dove un migrante deve avere le stesse condizioni sociali mie, che vado a lavorare e che con sacrifici cerco di mantenerle, quando poi, se io voglio fare la stessa cosa per emergere (lavorando ed impegnandomi) il sistema della ricchezza fa muro (e che muro poi) per limitare l'accesso a determinati posti privilegiati?
Non a caso, le statistiche dicono che i super ricchi negli ultimi 10 anni sono diminuiti cosi da diventare ancora più ricchi e potenti.
Due pesi e due misure come sempre?
polymetis ha scritto:La proprietà privata acquistata col denaro è qualcosa che, benché sia assolutamente insensata e fittizia, lo è molto meno del concetto di patria. Infatti non si capisce bene a che titolo un italiano possa dire che l’Italia è casa sua, visto che non è mai stato sulla maggioranza di quel suolo.
Lo Stato-nazione oltre che ad essere in alcuni casi un insieme di etnie che per millenni hanno vissuto in una determinata zona facendo o subendo conquiste, è soprattutto evidenziato da cosa ti può dare o meno.
Se io come Stato non ti do nulla e se ti prende un colpo per strada e tu non hai un'assicurazione, dei soldi o quasiasi altro bene che possa pagarmi per curarti, io ti lascio crepare li, vedrai che possono entrare tutti.
In questa nazione potrebbero viverci miliardi di persone.
Perchè con niente sono venuti, e niente ricevono...
Ma chissà perchè, i migranti o le persone che stanno peggio vanno in stati e nazioni che offrono molto o tutto.
Allora, devi immediatamente integrarti tu come migrante e non aspettare che gli altri lo facciano per te.
Devi imparagli questo o quello, devi insegnargli una cultura, devi incoraggiarli a lavorare, devi mantenerli...
Oh, ma con questo ragionamento, ste persone che sono, dei ritardati?
E queste sono risorse?
Ma di che, del brodo?
Investo sulle macchine.
1000 volte più efficienti e produttive.
Torno a dire, gli italiani o gli irlandesi, ma anche i cinesi, ogni volta che sono andati in una nazione, si sono posti immediatamente a compiere lavori umili, umilianti e duri, per poi emergere.
I risultati si ottengono con lo sforzo e la disciplina e tu ne sei un esempio.
La tua cultura è il risultato di ore ed ore di studio di molti libri che alla maggior parte delle persone verrebbe un ictus solo a leggerne il titolo.
Non è che qualcun'altro te li ha letti e raccontati.
O si è fatto ore di scritti ed appunti per assimilare tali consocenze per poi tramandartele a te come regalo.
La stessa cosa vale per costruirsi una posizione sociale, per lo sport e via dicendo.
Le grandi conquiste dell'umanità o del singolo uomo passano sempre per il sacrificio (giusto e non sfruttamento, si badi bene), la disciplina e la forza di volontà.
Anche chi dispone di capitali, se vuole moltiplicarli si deve impegnare.
polymetis ha scritto:La verità è persino coloro che vincono grossi premi alla lotteria in genere continuano a lavorare, perché stare senza far nulla di rende profondamente infelici e ci fa sentire non realizzati.
Vero, ma quanti in proporzione?
Molti hanno perso le loro vincite proprio per uno stile di nullafacenza che per essere appagato momentaneamente richiedeva un dispendio di soldi utile per comprare oggetti o riempirsi la vita di interessi momentanei che facessero da palliativo al non fare nulla tutto il giorno.
Il problema di alcol e droga di molti giovani fannulloni provenienti da famiglie bene o povere ma che non hanno voglia di lavorare...
polymetis ha scritto: Invece staccare a costoro, come è stato fatto in Inghilterra, un bell'assegno di tremila sterline senza condizioni, fa sì che in poco tempo riescano a tirarsi fuori da soli dalla strada. Il modo migliore per combattere la povertà è dare soldi gratis a tutti, perché questo fa risparmiare lo stato a lungo termine, molto più dell'welfare tradizionale che rende le persone dipendenti dallo stato.
Non mi sembra che l'Inghilterra sia il massimo per l'integrazione, visti tutti i problemi che ha...
Una ricerca sul terrorismo, ha fatto notare come la maggioranza dei terroristi di seconda o terza generazione con cittadinanza del paese dove poi hanno compiuto l'attentato, provengano per l'appunto da sistemi di "integrazione" che si dicono più avanzati...
c'è qualcosa che non porta allora.
In Inghilterra, in Francia come in Olanda, il famoso multiculturalismo ed il loro sistema assistenzialista ha portato a disastri che oggi osserviamo...
Non mi sembra un grande passo avanti...
Sicuramente queste nazioni hanno il vantaggio di dare molto a chi sa fare e chi vuole fare, ma per il resto, crea delle sacche di discarica sociale che sono peggio di quelle presenti nel nostro "razzistissimo" paese a chiacchiere però...
polymetis ha scritto:Inoltre, non si può rispondere che la Germania possa permettersi questo sussidio perché ha disoccupazione e il debito pubblico bassi, infatti non ci si rende conto che è proprio questo sussidio ad aver fatto sì che la Germania abbia debito e disoccupazione bassi. Introdurli non aumenta la disoccupazione, la abbassa.
Però come tu ben sai, in Germania o nei paesi nordici, l'assegno di assistenza è spesso subordinato a lavori proposti da un centro per l'impiego che di sicuro funziona meglio che da noi.
Il discorso è molto complesso, ma io sono un fermo sostenitore di ordine e disciplina e se vuoi venire nel mio paese, almeno devi dirmi la verità su chi sei, da dove vieni ed il tuo passato.
Provare ad entrare meschinamente spacciandoti per un rifugiato quando sei un migrante economico, dirmi che sei eritreo quando invece sei ganese, che sei una brava persona quando chissà cosa hai fatto in Africa, mi sa solo di presa per il c..o e di iniziare un rapporto sbagliato....
Io di cinesi riempirei l'Italia, di questa gente che viene no, sono razzista?
Forse si allora...