Credere in un solo, o due diversi Messia ? Dubbi e perplessità

Per discutere di temi ed argomenti di vario genere.

Moderatore: Quixote

Rispondi
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Credere in un solo, o due diversi Messia ? Dubbi e perplessità

Messaggio da Vieri »

Credere in un solo, o due diversi Messia ? Dubbi e perplessità

Riprendendo il recente trhead: “Gesù non era cristiano”
di Paolo Flores D'Arcais, erano state citate le sue parole:
Gesù non era cristiano. Era un ebreo osservante, che mai avrebbe immaginato di dar vita a una nuova religione e meno che mai di fondare una “Chiesa”. Non si è mai sognato di proclamarsi il Messia, e se qualcuno degli apostoli ha ipotizzato che fosse “Cristo”, lo ha fulminato di anatema.
All’idea di essere considerato addirittura “Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre”, secondo il “Credo” di Nicea, sarebbe stato preso da indicibile orrore.
Gesù era un profeta ebreo itinerante, esorcista e guaritore, che annunciava l’“euangelion” apocalittico del “Regno” incombente per intervento divino
Recentemente con uno dei foristi ho avuto varie discussioni relative a che cosa pensassero e credessero veramente i primi giudeo-cristiani del primo secolo se in Gesù Cristo come Messia ma anche come vero figlio di Dio o se semplicemente nell'avvento del vero Messia ebraico come solo uomo anche se “unto”e profetizzato dettagliatamente dalle sacre scritture.

La risposta ricevuta in merito alle parole “figlio di Dio” vertevano sul fatto che certamente Pietro,Tommaso e gli altri apostoli credevano che Gesù fosse veramente il "figlio di Dio",e che fosse veramente il Messia, ma che i due termini erano allora dei sinonimi poiché l'espressione "figlio di Dio" in quel contesto era usato come titolo messianico e come un'espressione di sinonimo di Messia.
In base a questa interpretazione, pertanto, Pietro e Tommaso credevano che Gesù fosse il "figlio di Dio", il che significa che credevano semplicemente che Gesù fosse il "Messia", e quindi un uomo e non Dio.

Anche la C.C. concorda su questa interpratazione per quei tempi ma ovviamente aggiunge a queste parole successivamente anche un significato bene diverso ed è anche indubbio che come cattolico non concordi con l'interpretazione esclusivamente umana di solo Messia ebraico profetizzato dalle scritture..

In questo contesto è importante sottolineare che non desidero fare una “battaglia” nel voler affermare una o l'altra tesi fra un Gesù completamente umano ed un Gesù figlio di Dio e parte della Trinità, ma di esprimere dei dubbi e delle perplessità relativamente alle certezze storiche ed affermazioni categoriche di alcuni studiosi che per me spacciano per verità assolute quello che le persone avrebbero allora pensato veramente nelle loro teste.

Un conto direi è l'esegesi storica:
L’esegesi e il Metodo Storico
Ampia attenzione è riservata all’esegesi, vale a dire ai procedimenti orientati a ricostruire il senso originario che uno scritto si proponeva di comunicare ai suoi primi destinatari. Accanto a questi metodi sono però sempre più praticate altre modalità di ricerca volte a comprendere il testo a partire dalla sua veste finale. Lo scopo principale del metodo storico-critico sta nel ricostruire il più esattamente possibile le modalità in base alle quali si sono formati i singoli libri biblici.
Un conto è la storia vera e propria composta da fatti reali ed avvenimenti accertati da rilevamenti archeologici e testi storici assolutamente inconfutabili, ed un conto è andare ad analizzare il pensiero delle persone di 2000 anni fa solo da quanto era scritto e dalle abitudini del tempo.
Non per niente nella definizione precedente si citano le parole:
Lo scopo principale del metodo storico-critico sta nel ricostruire il più esattamente possibile le modalità in base alle quali si sono formati i singoli libri biblici.
“Più esattamente possibile” non vuol dire pertanto per me certezza assoluta...

Un esempio stupido?
Posso dire che quella è: “una brava donna”....e interpretare la frase anche in maniere completamente opposte nel pensare in quel momento che sia sinceramente "una brava donna" o in senso dispregiativo o ironico come “una” …...

Se a questa espressione aggiungo però “è veramente una brava donna” e tali parole ricorrono anche più di una volta, posso pensare allora di dare credito solo alla prima interpretazione?.......

In conclusione esisteranno sempre studiosi a favore di un certa interpretazione ed altri contro ma non si potrà mai sicuramente e certamente entrare nella testa e nei pensieri delle persone del tempo leggendo solo le loro parole e spacciarle sempre come “fatti e verità storiche”.
Ovviamente però la certa datazione dei documenti rimane sicuramente molto importante e ritengo possa rappresentare l'unico eventuale sicuro elemento di accertamento della verità.

L'origine e la datazione del vangeli offre in merito valori di notevole attendibilità sia temporali che testuali.
http://www.studibiblici.eu/L'origine%20 ... uarino.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

In effetti, ritengo che siano ampiamente giustificabili questi dubbi visti i numerosi riferimenti a Gesù sia nel Vangelo che nelle lettere degli apostoli alla deicità di Gesù come tra l'altro si può leggere in numerosissimi passi redatti da persone diverse in posti diversi.
Passi, questi citati più volte e sui quali non vorrei ripetermi.

Da un forum ebraico trovo:
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=45214541" onclick="window.open(this.href);return false;
Il Messia e l'epoca messianica

Uno dei concetti fondamentali dell'Ebraismo, oltre ai principi basilari: Dio, Israele, la Torà, è quello del Messia. "Messia" è la traduzione della parola ebraica Mashìach, che significa "unto". Infatti, anticamente, quando si eleggeva un re o un sommo sacerdote, lo si ungeva, ad indicare che egli era stato scelto di mezzo al suo popolo, per adempiere importanti cariche.

Mashìach è colui che verrà scelto dal Signore e, seguendo la Sua ispirazione, redimerà Israele e introdurrà una nuova era di pace, di felicità, di bontà fra gli uomini di tutta la terra. Col suo avvento, infatti, cesseranno le sofferenze, le distruzioni, le guerre; il malvagio sarà punito e il giusto premiato. Israele, che per tanti secoli è rimasto in esilio, sparso in tutto il mondo, potrà finalmente tornare alla terra dei suoi Padri e, cosa molto importante, tutti i popoli riconosceranno la sovranità del Signore, Dio Unico.

Nel Talmùd, vi sono centinaia di riferimenti al Messia e alla sua missione; di questi si è detto: "All'inizio della creazione del mondo il Re Messia era già nato, perché egli entrò nella mente del Signore prima ancora che il mondo fosse creato" (Pesiktà Rabà, 15).

Molti profeti, nelle loro profezie, accennarono all'avvento del Messia, che essi indicarono come discendente della Casa di Davide. Così ne parla Isaia: "Uscirà un ramo dal tronco di Isciài (padre di Davide) e un rampollo spunterà dalle sue radici, e riposerà su di lui lo Spirito del Signore…
Egli giudicherà con giustizia i miseri e deciderà con dirittura a favore degli umili della terra… Allora dimorerà il lupo con l'agnello; si coricherà il leopardo con il capretto, e il vitello e il leone staranno assieme e un piccolo ragazzo li guiderà. La mucca e l'orso pascoleranno, assieme giaceranno i loro piccoli e il leone come il bue mangerà paglia… Il Signore radunerà gli esuli di Israele e raccoglierà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra…".

Il Messia non è inteso come un essere soprannaturale o divino, ma come un uomo. Egli però sarà ispirato dal Signore e avrà il compito di portare il Suo messaggio sulla terra e di rendere tutti i popoli degni del Suo Regno, mediante l'opera del popolo ebraico.

Inizierà così l'era messianica, in cui si effettuerà il "Regno di Dio", Malkhùth Shaddài, e il mondo sarà meraviglioso, perché non esisterà più il male e vi saranno pace e felicità per gli uomini.

Questa speranza è espressa nelle profezie di molti profeti; Isaia e Michà dicono con parole molto simili fra loro: "Saliremo alla Casa del Dio di Giacobbe, affinché Egli ci ammaestri sulle Sue vie… Egli giudicherà fra le nazioni… le quali spezzeranno le loro spade per farne vomeri e le loro lance per farne falci; nessun popolo alzerà la spada contro l'altro e non impareranno più la guerra".

Anche in una delle nostre più belle preghiere, l''Alénu, dopo aver esaltato il Signore che ha eletto Israele e lo ha allontanato dall'idolatria, è espresso l'ideale che anticipa il giorno in cui il Signore sarà il Dio unico di tutte le genti e sarà attuato il trionfo della Sua onnipotenza.
Oltre a questo leggo dalla Bibbia:
Molti tra i requisiti specificati nei testi concernenti il Messia, risultano quelli che, durante il suo regno, si trovano nel Libro di Isaia, anche se alcuni dettagli vengono menzionati in brani di altri testi profetici ebraici canonici. L'interpretazione se tali brani nel contesto originale della Bibbia ebraica siano messianici, varia da esegeta ad esegeta, che siano questi antichi studiosi o saggi rabbini o accademici moderni.

Quanto segue si riscontra appunto in Isaia, Zaccaria, Ezechiele e Amos:

- Il Sinedrio verrà ristabilito (Isaia 1:26) NO
- Una volta diventato Re, i leader di altre nazioni cercheranno il Mashiach per essere guidati (Isaia 2:4) Disse che NON era re di questo mondo
- L'intero mondo adorerà l'Unico Dio di Israele (2:17 Isaia) SI ma non tutto il mondo 
- l Moshiach sarà un uomo di questo mondo, un ebreo osservante "timorato di Dio" (Isaia 11:2) SI
- La malvagità e la tirannia non potranno resistere di fronte al suo comando (Isaia 11:4) Si in parte ed a seconda dei punti di vista
- La conoscenza di Dio riempirà il mondo (Isaia 11:9) Si in parte
- Lui includerà e attrarrà persone di tutte le culture e nazioni (Isaia 11:10) SI vero
- Tutti gli Israeliti saranno riportati alla loro madrepatria (Isaia 11:12) Non subito ma dopo 2000 anni
- La morte sarà vinta per sempre (Isaia 25:8) NO 
- Non vi sarà più fame o malattia, e la morte cesserà (Isaia 25:8) NO
- Tutti i morti risorgeranno (Isaia 26:19) Non subito
- Il popolo ebraico esperimenterà gioia eterna e felicità (Isaia 51:11) Non direi con le tribolazioni che hanno avuto
- Sarà un messaggero di pace (Isaia 53:7) Si
- Le nazioni riconosceranno i torti che hanno fatto a Israele (Isaia 52:13–53:5) Non direi
proprio nemmeno oggi.
- I popoli del mondo si rivolgeranno agli Ebrei per ricevere guida spirituale (Zaccaria 8:23) Non direi proprio
- Le città in rovina d'Israele saranno ripristinate o restaurate (Ezechiele 16:55) Si ma dopo 2000 anni
- Le armi da guerra saranno distrutte (Ezechiele 39:9) Magari....
- Il Tempio di Gerusalemme sarà ricostruito (Ezechiele 40) riadempiendo a molti dei mitzvot sospesi. NO e c'è la spianata delle moschee
- Lui allora renderà perfetto l'intero mondo per servire tutti assieme Dio (Sofonia 3:9) Non direi proprio 
- Lui prenderà le terre desolate e le renderà fruttuose in abbondanza (Isaia 51:3, Amos 9:13– No se non oggi nei kibbuz..
15, Ezechiele 36:29–30, Isaia11:6–9)
Il dubbio che mi sorge verte sul fatto che se i primi giudeo cristiani erano degli stretti osservanti della Torah e che credevano pertanto in quanto di cui sopra, come facevano allora a pensare che Gesù fosse stato per loro il VERO messia dato che poco o niente aveva fatto in base a queste profezie ?

Leggendo sopra e' vero che aveva annunciato la “buona Novella” e che “Egli però sarà ispirato dal Signore e avrà il compito di portare il Suo messaggio sulla terra e di rendere tutti i popoli degni del Suo Regno,”.......
ma certamente non “mediante l'opera del popolo ebraico” ......
“Inizierà così l'era messianica, in cui si effettuerà il "Regno di Dio", Malkhùth Shaddài, e il mondo sarà meraviglioso, perché non esisterà più il male e vi saranno pace e felicità per gli uomini.”
Tali profezie poi oltre a quelle indicate sopra, non furono mai attuate da Gesù in vita ma promesse solo al suo secondo avvento.
Un secondo avvento del resto dove pare che tutti indistinatmente credessero come scritto nei Vangeli.

A questo punto sorge un dubbio poiché se io ragionassi come un giudeo cristiano strettamente osservante della Torah, mi sembra che non si parli di un secondo avvento del messia ma di uno solo o mi sbaglio ?
Del resto anche gli ebrei di oggi stanno ancora aspettando il primo e unico messia.

E allora chi era veramente Gesù per loro?

Detto questo però leggo anche che esisteva in tempi dei quali non sappiamo ancora esattamente se anteriori o posteriori alla venuta di Gesù la credenza ebraica che parlava di due redentori, ognuno chiamato Mashiach. Entrambi sono coinvolti nell'avvento dell'epoca messianica. Sono Mashiach ben David e Mashiach ben Yossef.
Su questi personaggi ho trovato poi da un sito ebraico di un noto rabbino:
"Messia d'Israele", "Mashiach" e "Moshiach
Di J. Immanuel Schochet

http://www.chabad.org/search/keyword_cd ... hochet.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

http://www.chabad.org/library/article_c ... dix-II.htm" onclick="window.open(this.href);return false; 6/6

Il rabbino Immanuel Schochet (1935-2013) ha scritto e ha ampiamente discusso sulla storia e sulla filosofia del Chassidism e sui temi topici del pensiero e dell'etica ebraica. Era una rinomata autorità sulla filosofia ed il misticismo ebraico. Era rabbino di Cong. Beth Joseph e professore di filosofia al Humber College di Toronto,

La tradizione ebraica parla di due redentori, ognuno chiamato Mashiach. Entrambi sono coinvolti nell'avventare l'epoca messianica. Sono Mashiach ben David e Mashiach ben Yossef.1
Il termine Mashiach non qualificato si riferisce sempre a Mashiach ben David (Mashiach il discendente di Davide) della tribù di Giuda. Egli è il riscatto effettivo (ultimo) che governerà nell'era messianica. Tutto ciò che è stato detto nel nostro testo è relativo a lui.

Mashiach ben Yossef (Mashiach, discendente di Giuseppe) della tribù di Efraim (figlio di Giuseppe), è anche indicato come Mashiach ben Ephrayim, Mashiach il discendente di Efraim.2 Verrà prima, prima del riscatto finale e successivamente servire come suo viceré

Il compito essenziale di Mashiach ben Yossef è quello di agire come precursore di Mashiach ben David: preparerà il mondo per la venuta del redentore finale.

Diverse fonti attribuiscono a lui funzioni diverse, alcuni addirittura addebitandolo con compiti tradizionalmente associati a Mashiach ben David (come l'ingestione degli esuli, la ricostruzione del Bet Hamikdash, e così via) .4

La funzione principale e finale attribuita a Mashiach ben Yossef è di natura politica e militare. Lui combatterà contro le forze del male che opprimono Israele. In particolare, farà la battaglia contro Edom, i discendenti di Esaù.

5 Edom è la designazione completa dei nemici di Israele, 6 e sarà schiacciata attraverso la progenie di Giuseppe. Così fu profetizzato di vecchio: "La casa di Giacobbe sarà un fuoco e la casa di Giuseppe una fiamma, e la casa di Esaù per stoppie" (Obadiah 1:18): "la progenie di Esaù sarà consegnata solo nelle mani della progenie di Giuseppe "

Questo ultimo confronto tra Giuseppe ed Esaù viene alluso già alla nascita di Giuseppe quando sua madre Rachel esclamò: "G-d ha tolto la mia disgrazia" (Genesi 30:23): con la visione profetica ha previsto che un "salvatore consacrato" scenderà da Giuseppe e toglierà la disgrazia di Israele.8 In questo contesto ha chiamato il suo nome "Yossef, dicendo" yossef Hashem - può G-d aggiungere me ben acher (lit., un altro figlio), cioè ben acharono shel olam - uno che sarà alla fine del tempo del mondo ', 9 da cui deriva che "meshu'ach milchamah - untuoso per la battaglia" scenderà da Giuseppe "10.

I risultati immediati di questa guerra11 saranno disastrosi: Mashiach ben Yossef sarà ucciso. Questo è descritto nella profezia di Zechariah, che racconta di questa tragedia che "si lamenteranno come un piangente per un solo figlio". (Zechariah 12:10) .12 La sua morte sarà seguita da un periodo di grande calamità. Queste nuove tribolazioni saranno la prova finale di Israele e poco dopo Mashiach ben David verrà, vendicarsi la sua morte, risusciterlo e inaugurare l'epoca messianica di pace eterna e beatitudine.13
Questo, in breve, è la percezione generale del "secondo Mashiach", discendente di Giuseppe attraverso la tribù di Efraim.

Molto significativamente, R. Saadiah Gaon (uno dei pochi per elaborare il ruolo di Mashiach ben Yossef) nota che questa sequenza non è definita ma contingente! Mashiach ben Yossef non dovrà apparire prima di Mashiach ben David, né le attività attribuite a lui o alla sua morte devono verificarsi. Tutto dipende dalla condizione spirituale del popolo ebraico al momento in cui avrà luogo la redenzione:

La funzione essenziale di Mashiach ben Yossef è quella di preparare Israele per la redenzione finale, per metterli in condizioni adeguate per liberare la strada a Mashiach ben David.

Di tale ultima redenzione si dice che se Israele si pentisse (tornare in G-d), essi verranno immediatamente riscattati (anche prima della data predeterminata per la venuta di Mashiach). Se non si pentiranno e diventano quindi dipendenti dalla data finale, "il Santo, benedetto sia Lui, creerà un sovrano su di loro, i cui decreti saranno altrettanto crudeli di quelli di Haman, facendo così Israele pentirsi e portandoli così tornare alla strada giusta ".

14 In altre parole, se Israele tornerà a Gd da soli e si rende degni di redenzione, non c'è bisogno di prove e tribolazioni associate al suddetto caso di eventi legati a Mashiach ben Yossef. Mashiach ben David arriverà direttamente e riscattenerci.15

Inoltre, anche se esiste una necessità per la comparsa di Mashiach ben Yossef, le conseguenze non devono essere tanto severe quanto descritte. Le nostre preghiere e le azioni meritevoli possono attenuarle. R. Isaac Luria (Ari-zal) nota che il discendente di Giuseppe, essendo il precursore dell'ultimo Mashiach, è in effetti Kissey David, il "sedile" o il "trono" di David, cioè di Mashiach.

Così, pregando nel quotidiano Amida, "stabilire rapidamente il trono del tuo servo Davide", si dovrebbe considerare che questo si riferisce a Mashiach ben Yossef e supplicare Gd che non debba morire nella lotta messianica.16 Come tutte le preghiere, questa anche uno, avrà il suo effetto.
Ne segue quindi che tutto quanto sopra non è essenziale.

Questo, in breve, è la percezione generale del "secondo Mashiach", discendente di Giuseppe attraverso la tribù di Efraim.
Molto significativamente, R. Saadiah Gaon (uno dei pochi per elaborare il ruolo di Mashiach ben Yossef) nota che questa sequenza non è definita ma contingente! Mashiach ben Yossef non dovrà apparire prima di Mashiach ben David, né le attività attribuite a lui o alla sua morte devono verificarsi.

Tutto dipende dalla condizione spirituale del popolo ebraico al momento in cui avrà luogo la redenzione:
La funzione essenziale di Mashiach ben Yossef è quella di preparare Israele per la redenzione finale, per metterli in condizioni adeguate per liberare la strada a Mashiach ben David. Di tale ultima redenzione si dice che se Israele si pentisse (tornare in G-d), essi verranno immediatamente riscattati (anche prima della data predeterminata per la venuta di Mashiach).

Se non si pentiranno e diventano quindi dipendenti dalla data finale, "il Santo, benedetto sia Lui, creerà un sovrano su di loro, i cui decreti saranno altrettanto crudeli di quelli di Haman, facendo così Israele pentirsi e portandoli così tornare alla strada giusta ".

14 In altre parole, se Israele tornerà a Gd da soli e si rende degni di redenzione, non c'è bisogno di prove e tribolazioni associate al suddetto caso di eventi legati a Mashiach ben Yossef. Mashiach ben David arriverà direttamente e riscattenerci.15
Inoltre, anche se esiste una necessità per la comparsa di Mashiach ben Yossef, le conseguenze non devono essere tanto severe quanto descritte.

Le nostre preghiere presenti e meritevoli le azioni possono mitigare queste. R. Isaac Luria (Ari-zal) nota che il discendente di Giuseppe, essendo il precursore dell'ultimo Mashiach, è in effetti Kissey David, il "sedile" o il "trono" di David, cioè di Mashiach. Così, pregando nel quotidiano Amida, "stabilire rapidamente il trono del tuo servo Davide", si dovrebbe considerare che questo si riferisce a Mashiach ben Yossef e supplicare Gd che non debba morire nella lotta messianica.16 Come tutte le preghiere, questa anche uno, avrà il suo effetto.

Ne segue quindi che tutto quanto sopra non è una parte essenziale o inevitabile della redenzione messianica che aspettiamo. Infatti, (e lo stesso si può dire della guerra climatica di Gog e Magog) - può accadere (o si è già verificato già!) In modo modificato.17

Questo può spiegare perché Rambam non menziona niente di Mashiach ben Yossef. R. Saadiah Gaon18 e R. Hai Gaon 19, così come un buon numero di commentatori, si riferiscono a lui brevemente o alla fine. In considerazione dei divergenti Midrashim e delle interpretazioni su questo argomento è praticamente impossibile presentare una sinossi più definita che andrebbe ben oltre quanto sopra.

Quindi è più saggio citare e seguire R. Chasdai Crescas che afferma che "non si può trarre alcuna conoscenza dalle interpretazioni delle profezie su Mashiach ben Yossef, né dalle affermazioni su di lui da parte del Geonom"; non c'è quindi alcun motivo per elaborare questo argomento.20
Conclusioni finali:

Ammetto e concordo sul fatto che allora sorsero nel cristianesimo del primo secolo diverse forme di pensiero ma però rimango abbastanza dubbioso sul come siano andate veramente le cose poiché mi si presentano allora dei precisi interrogativi.
Tra l'altro ritenere che solo la corrente giudaica fosse stata l'unica e vera interprete del messaggio di Gesù ebreo e che non aggiunse niente di più a quanto insegnato dalla Bibbia, oltre al fatto che non volesse creare nessuna "chiesa" ( comunità di credenti"...mi lascia sempre molto perplesso.
Matteo 5,17-20
Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
Matteo 16,17
15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Per una parte o tutti questi giudeo cristiani, per loro Gesù era solo un messia umano o anche qualche cosa di più ?

La domanda potrebbe risultare banale se non scoprissimo alla fine che da qualche parte l'idea che Gesù fosse sicuramente il Messia ma anche qualche cosa di più ( vero figlio di Dio) alla fine penso che ci sia stato e quando ? Solo nel secondo secolo?
Ma gli apostoli che erano stati vicini a Gesù e testimoni oculari come anche Tommaso, credevano sempre tutti indistintamente che fosse sempre completamente umano ed il vero Messia di Israele anche dopo la sua resurrezione?

Ricordo che per due personaggi biblici, il profeta Elia e il patriarca Enoch, la Bibbia racconta esplicitamente che furono "rapiti" da Dio in cielo; questi passi hanno generato grande dibattito e molte sono le teorie al riguardo....

Ma Gesù non fece come Lazzaro che ritornò in vita e poi morì successivamente come gli altri ma non a farsi vedere per 50 giorni fino alla pentecoste, “infondere lo Spirito santo e poi “ascendere al cielo”......

Ritengo quindi che sia come “messaggio” che come “ascensione” di Gesù” possano sussistere notevoli punti in comune con le profezie bibliche e tali sicuramente da generare un po' di confusione di idee fra chi fosse stato veramente Gesù anche se le sue finalità erano state diverse da quelle bibliche: “si sono re ma non di questo mondo, disse Gesù a Pilato...”?

Tra l'altro un'ultima cosa inspiegabile, dato che lo stesso rabbino ebraico nega l'attendibilità dell'esistenza di questi due Messia: “Mashiach ben David e Mashiach ben Yossef.” anche se possono sussistere delle analogie ma direi in genere anche contraddittorie con la figura di Gesù:
In effetti la funzione essenziale di Mashiach ben Yossef è di preparare Israele per la redenzione finale, per metterli in condizioni adeguate per liberare la strada a Mashiach ben David.

La funzione principale e finale attribuita a Mashiach ben Yossef è di natura politica e militare. Lui combatterà contro le forze del male che opprimono Israele. In particolare, farà la battaglia contro Edom, i discendenti di Esaù.
Se allora esistevano queste credenze, erano alla fine risultate vere da parte dei giudeo cristiani di Gerusalemme per attendere la seconda venuta del secondo Messia. La vera figura di Gesù per loro era chiara?.....Ne dubito fortemente...


Io direi di aver innescato un dibattito che per ragioni di manifesta incompetenza non potrò proseguire e pertanto l'invito è rivolto a tutti i numerosi esperti del forum da Polymetis, Trianello, Coladarci, Stan, Gabbiano, Mistrel, Valentino, ecc. a esprimere le proprie opinioni in merito da poter chiarire non dico definitivamente ma almeno fornire maggiori ragguagli ad un popolo di "ignoranti"..... .

Scusate per l'insistenza ma pare che da alcuni “studiosi” come accennato all'inizio citando le parle di Flores D'Arcais Gesù alla fine sia stato solo un “quasi signor Nessuno”......e questo mi pare leggermente fuori dalla realtà.
:grazie:
PS.scusate se mi sono dilungato troppo.
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Stan
Nuovo Utente
Messaggi: 70
Iscritto il: 09/09/2017, 8:27
Contatta:

Messaggio da Stan »

Provo a mettere nel piatto alcune mie considerazioni.
Partendo dalle ovvietà: la cristologia da vita ad un personaggio che poco o nulla ha a che fare con l'appellativo che gli viene attribuito. Il messia rendentore e unica speranza di salvezza e purificazione dal peccato originale non c'entra niente con il mashiach ebraico che resta una figura politica, spirituale con il compito di unificare e rendere forte la nazione di Israel affinchè essa possa fungere da guida morale per il resto delle nazioni, portando pace e stabilità nel mondo. Principalmente (per non dire interamente) il mashiach è per Israel. Sarà un governante di Israel e risulterà vincitore nella propria missione.
Utilizzando queste tracce, è evidente che il cristo che conosciamo in occidente non è lo stesso signore che viene indicato nei testi antichi, se non altro perchè assenti in lui la maggioranza delle caratteristiche necessarie per il suo presunto ruolo. Yeshùa non portò la pace nè in Israel nè nel mondo, non riunì le tribù disperse, e risultò "sconfitto" dai propri nemici.
Un punto meno ovvio ma fondamentale è il movente della venuta di Yeshùa (assumendo che sia stato dio a mandarlo), secondo la cristianità.
Come risulta ovvio dalla letteratura giudaica, sia biblica che talmudica, il peccato originale non c'è. Il fatto che l'uomo sia macchiato dal peccato fin dalla nascita non trova riscontro nella mentalità e tradizione del popolo giudaico. Ma se il peccato dalla nascita è un concetto che non appartiene alla scrittura, Yeshùa per cosa è venuto?
Senza considerare che anche il ruolo di "intermediario" fra uomo e dio per il perdono dei peccati è un ruolo assente nella cultura ebraica.
Verrebbe da chiedersi: Yeshùa in quanto rabbi giudeo, non le sapeva queste cose? Oppure le sapeva ma voleva "stravolgere" la propria cultura? Oppure non ha mai fatto o detto la maggior parte delle cose che gli vengono attribuite dagli autori delle scritture greche?
Un maestro giudeo, come poteva presentarsi come un messia totalmente diverso da quello che le scritture del suo popolo descrivono?

Credo che alcune risposte provengano da quel personaggio che è stato cardine nella creazione della cristologia: Paolo di Tarso.
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Grazie Stan...

Messaggio da Vieri »

Stan ha scritto:Provo a mettere nel piatto alcune mie considerazioni.
Partendo dalle ovvietà: la cristologia da vita ad un personaggio che poco o nulla ha a che fare con l'appellativo che gli viene attribuito. Il messia rendentore e unica speranza di salvezza e purificazione dal peccato originale non c'entra niente con il mashiach ebraico che resta una figura politica, spirituale con il compito di unificare e rendere forte la nazione di Israel affinchè essa possa fungere da guida morale per il resto delle nazioni, portando pace e stabilità nel mondo. Principalmente (per non dire interamente) il mashiach è per Israel. Sarà un governante di Israel e risulterà vincitore nella propria missione.
Utilizzando queste tracce, è evidente che il cristo che conosciamo in occidente non è lo stesso signore che viene indicato nei testi antichi, se non altro perchè assenti in lui la maggioranza delle caratteristiche necessarie per il suo presunto ruolo. Yeshùa non portò la pace nè in Israel nè nel mondo, non riunì le tribù disperse, e risultò "sconfitto" dai propri nemici.
Un punto meno ovvio ma fondamentale è il movente della venuta di Yeshùa (assumendo che sia stato dio a mandarlo), secondo la cristianità.
Come risulta ovvio dalla letteratura giudaica, sia biblica che talmudica, il peccato originale non c'è. Il fatto che l'uomo sia macchiato dal peccato fin dalla nascita non trova riscontro nella mentalità e tradizione del popolo giudaico. Ma se il peccato dalla nascita è un concetto che non appartiene alla scrittura, Yeshùa per cosa è venuto?
Senza considerare che anche il ruolo di "intermediario" fra uomo e dio per il perdono dei peccati è un ruolo assente nella cultura ebraica.
Verrebbe da chiedersi: Yeshùa in quanto rabbi giudeo, non le sapeva queste cose? Oppure le sapeva ma voleva "stravolgere" la propria cultura? Oppure non ha mai fatto o detto la maggior parte delle cose che gli vengono attribuite dagli autori delle scritture greche?
Un maestro giudeo, come poteva presentarsi come un messia totalmente diverso da quello che le scritture del suo popolo descrivono?

Credo che alcune risposte provengano da quel personaggio che è stato cardine nella creazione della cristologia: Paolo di Tarso.
Grazie per le tue precisazioni e concordo con quanto hai scritto:
Partendo dalle ovvietà: la cristologia da vita ad un personaggio che poco o nulla ha a che fare con l'appellativo che gli viene attribuito. Il messia redentore e unica speranza di salvezza e purificazione dal peccato originale non c'entra niente con il mashiach ebraico che resta una figura politica, spirituale con il compito di unificare e rendere forte la nazione di Israel affinchè essa possa fungere da guida morale per il resto delle nazioni, portando pace e stabilità nel mondo.
La morale è che confermi allora i miei dubbi in chi credessero veramente all'inizio questi primi giudeo cristiani di stretta osservanza in tutto e per tutto della Torah (e discepoli degli apostoli ancora in vita) dove era chiaramente indicato un mashiach ebraico quasi totalmente diverso come aspettative dalla figura di Gesù.

Secondo te allora questi appellativi dati spesso a Gesù di "figlio di Dio" "Mio Signore mio Dio"....Il Signore Gesù Cristo....ecc. potevano essere SEMPRE intesi come un sinonimo di "messia"(ebraico) ed in uso corrente per quei tempi, considerandolo sempre solo un uomo anche se "unto" da Dio o qualche cosa di VERAMENTE diverso ?

Cosa avrebbero allora predicato gli apostoli ?
La "buona novella" del Cristo (messia) ma inteso in maniera e con finalità completamente diverse (...rendentore e unica speranza di salvezza e purificazione dal peccato originale ) e generato dallo Spirito Santo, o nel messia ebraico citato nelle scritture ed identificato come profeta completamente di origini umane ?

Io ritengo che tale interrogativo alla fine non sia tanto stupido visto che molti "storici del cristianesimo" di varie entità hanno opinioni contrastanti......
:grazie:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Stan
Nuovo Utente
Messaggi: 70
Iscritto il: 09/09/2017, 8:27
Contatta:

Messaggio da Stan »

Secondo te allora questi appellativi dati spesso a Gesù di "figlio di Dio" "Mio Signore mio Dio"....Il Signore Gesù Cristo....ecc. potevano essere SEMPRE intesi come un sinonimo di "messia"(ebraico) ed in uso corrente per quei tempi, considerandolo sempre solo un uomo anche se "unto" da Dio o qualche cosa di VERAMENTE diverso ?
Quello che sembra trasparire dagli scritti greci è che alcuni credevano di aver trovato il Messia (oltre a crederlo lo stesso Yeshùa)

Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» Gv 1:40-41

Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo». Gv 4:25

Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi quello che vi aveva destinato come Messia, cioè Gesù At 3:19-20


Possibile che Yeshùa fosse solamente uno degli altri rabbi messianisti che nella storia di Israel hanno affermato di essere il messia? Oppure il suo personaggio è stato costruito e arricchito dai redattori delle scritture greche sulla falsa riga dei "messia" di altre culture (es. mithraica) per rendere più facile veicolare il proprio messaggio nelle comunità romano-ellenistiche?
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Caro Stan,...

Messaggio da Vieri »

Possibile che Yeshùa fosse solamente uno degli altri rabbi messianisti che nella storia di Israel hanno affermato di essere il messia? Oppure il suo personaggio è stato costruito e arricchito dai redattori delle scritture greche sulla falsa riga dei "messia" di altre culture (es. mithraica) per rendere più facile veicolare il proprio messaggio nelle comunità romano-ellenistiche?
Noto che anche tu concludi con un punto interrogativo e quindi il "quesito" alla fine rimane sempre.....

Concordo che l'immaginazione e la creatività umana non abbiano limiti alla propria fantasia e che possa anche aver "costruito ed arricchito" dalle parole di un profeta uomo ebreo anche se messia ebraico e "unto" dal Signore, che non avesse avuto intenzione di dire niente di più di quanto già presente nella bibbia,....e alla fine aver generato una forma di pensiero religioso così articolata che continua sino ad oggi con 2.2 miliardi di credenti,.......ritengo che ce ne passi se non si trovano anche altri fattori .......

Fra i vari studi sul "Gesù storico" ci sono altri che possano dare la loro opinione?......

Non vorrei azzardare supposizioni ma se Gesù fosse stato come dicono, solo un ebreo osservante ed un "messia ebraico umano" quali profezie avrebbe esaudito SUBITO per il suo popolo e per quale ragione sarebbe dovuto ritornare una seconda volta per completare questa opera di redenzione ?
Flores d'Arcais commenta:
Gesù non era cristiano. Era un ebreo osservante, che mai avrebbe immaginato di dar vita a una nuova religione e meno che mai di fondare una “Chiesa”. Non si è mai sognato di proclamarsi il Messia, e se qualcuno degli apostoli ha ipotizzato che fosse “Cristo”, lo ha fulminato di anatema.
Il moderatore del sito "Consulenza ebraica" dice:
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=45214541" onclick="window.open(this.href);return false;
Mashìach è colui che verrà scelto dal Signore e, seguendo la Sua ispirazione, redimerà Israele e introdurrà una nuova era di pace, di felicità, di bontà fra gli uomini di tutta la terra. Col suo avvento, infatti, cesseranno le sofferenze, le distruzioni, le guerre; il malvagio sarà punito e il giusto premiato. Israele, che per tanti secoli è rimasto in esilio, sparso in tutto il mondo, potrà finalmente tornare alla terra dei suoi Padri e, cosa molto importante, tutti i popoli riconosceranno la sovranità del Signore, Dio Unico.
.........
Il Messia non è inteso come un essere soprannaturale o divino, ma come un uomo. Egli però sarà ispirato dal Signore e avrà il compito di portare il Suo messaggio sulla terra e di rendere tutti i popoli degni del Suo Regno, mediante l'opera del popolo ebraico.
........
Questa speranza è espressa nelle profezie di molti profeti; Isaia e Michà dicono con parole molto simili fra loro: "Saliremo alla Casa del Dio di Giacobbe, affinché Egli ci ammaestri sulle Sue vie… Egli giudicherà fra le nazioni… le quali spezzeranno le loro spade per farne vomeri e le loro lance per farne falci; nessun popolo alzerà la spada contro l'altro e non impareranno più la guerra".
Ne deduco pertanto che queste profezie sarebbero dovute avvenire SUBITO alla venuta di Gesù Messia ebraico (uomo) e certamente NON alla sua seconda venuta, mai indicata nella Bibbia, da quanto mi risulta, dato che la presunta venuta dei due messia secondo la tradizione ebraica che parla di due redentori, ognuno chiamato Mashiach ( Mashiach ben David e Mashiach ben Yossef.1) non hanno ricevuto grande considerazione nemmeno da un eminente rabbino ebraico.....

Le conclusioni portano per me solo allora ad una cosa: ognuno potrà avere sulla persona di Gesù le proprie idee, ma sicuramente, con questi interrogativi, nessuno potrà affermare delle certezze ma solo "opinioni" personali anche se avvalorate da più studiosi.
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Stan
Nuovo Utente
Messaggi: 70
Iscritto il: 09/09/2017, 8:27
Contatta:

Messaggio da Stan »

Non vorrei azzardare supposizioni ma se Gesù fosse stato come dicono, solo un ebreo osservante ed un "messia ebraico umano"
Giudeo si... osservante ci sarebbe da discuterne. In più di un occasione Yeshùa critica la classe sacerdotale e i "dotti" che in qualche modo hanno perso la vera via. La sua era forse una proposta riformatrice nell'ottica di un moralismo etico (e sociale) contrapposta al "legalismo" giudaico (metto legalismo tra virgolette perchè so che ad alcuni ebrei il termine risulta spiacevole).
Sto leggendo Klausner (Jesus of Nazareth, his life, time and teachings) e per ora posso dire che non ho trovato altri autori (specialmente ebrei) con pari onestà intellettuale che trattino un argomento così complesso.
Appena riesco a procedere ulteriormente nella lettura, proverò a scrivere due parole in proposito, sempre che non lo abbiate già fatto.
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Grazie..Stan..

Messaggio da Vieri »

Giudeo si... osservante ci sarebbe da discuterne. In più di un occasione Yeshùa critica la classe sacerdotale e i "dotti" che in qualche modo hanno perso la vera via. La sua era forse una proposta riformatrice nell'ottica di un moralismo etico (e sociale) contrapposta al "legalismo" giudaico (metto legalismo tra virgolette perchè so che ad alcuni ebrei il termine risulta spiacevole).
Flores d'Arcais commenta:
Gesù non era cristiano. Era un ebreo osservante, che mai avrebbe immaginato di dar vita a una nuova religione e meno che mai di fondare una “Chiesa
Posso allora dedurre dalle tue parole ( che condivido ) che questo " Flores" racconti delle "non verità" ?.....

Puoi sapere allora in chi credessero alla fine gli apostoli se in Gesù messia ma anche vero "figlio di Dio" o nel messia umano profetizzato dalla Bibbia ?

Riusciamo a chiarire almeno un poco questa faccenda abbastanza ingarbugliata...? Grazie .....
PS. scusate per ancora un ultimo dubbio leggendo questo passo del Vangelo:
62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 «Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».

65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «E' reo di morte!»
.
La domanda è allora questa:
"se per quei tempi le parole "figlio di Dio" come molti asseriscono fosse SEMPRE comunemente e incondizionatamente usata ed abbinata alla parola "Messia" o per "brava persona"...per quale ragione allora i sacerdoti dissero che aveva bestemmiato ?

Non sarebbe stata una affermazione di grande superbia, come una bestemmia allora definirsi "Figlio dell'uomo" e quindi per gli ebrei un messia completamente umano sedersi alla destra di Dio ?

Potrei pensare da "credente" di trovarmi alla fine al cospetto di Dio ma mai di pensare di sedere alla sua destra !

Aspettiamo anche l'opinione di altri !!!
:grazie:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Stan
Nuovo Utente
Messaggi: 70
Iscritto il: 09/09/2017, 8:27
Contatta:

Messaggio da Stan »

Posso allora dedurre dalle tue parole ( che condivido ) che questo " Flores" racconti delle "non verità" ?
Più che altro liquidare la questione definendolo semplicisticamente "osservante" mi pare che sia non errato, ma impreciso. Sappiamo dagli scritti greci che aveva una grande conoscenza della scrittura e che sapeva tenere testa agli scribi e ai sapienti del suo tempo. Ma sappiamo anche (sempre dalle scritture greche) che veniva contestato dai saggi per alcuni suoi comportamenti o affermazioni. Va detto che già all'epoca esistevano diverse correnti all'interno del giudasimo, alcune più ortodosse altre meno.
Puoi sapere allora in chi credessero alla fine gli apostoli se in Gesù messia ma anche vero "figlio di Dio" o nel messia umano profetizzato dalla Bibbia ?
Forse hanno creduto in entrambi. Prima in uno e poi nell'altro. Il re terrestre discendente di David diventa re di un regno celeste (figura non esattamente conforme alla tradizione), quindi dal ruolo del re salvatore di Israel viene eliminata la missione "terrena" (che era evidentemente fallita) e viene spostata l'attenzione interamente sul ruolo morale ed etico, aggiungendo il discorso della seconda venuta, visto che la prima volta sembra che non sia bastata.
Non sarebbe stata una affermazione di grande superbia, come una bestemmia allora definirsi "Figlio dell'uomo" e quindi per gli ebrei un messia completamente umano sedersi alla destra di Dio ?
Che io sappia, ben adam (letteralmente "figlio dell'uomo") è un termine piuttosto comune in ebraico sia biblico che non e significa semplicemente essere umano, una persona. Benè haelohim (letteralmente "figli del giudice supremo") è generalmente inteso come figli di dio nel senso generico del termine. Limitatamente alle mie conoscenze, nella letteratura ebraica nessuno dei due termini ha mai designato in maniera esclusiva il ruolo del mashiach.
Testimone di Cristo
Veterano del Forum
Messaggi: 1471
Iscritto il: 12/12/2014, 12:30
Località: Caserta
Contatta:

Messaggio da Testimone di Cristo »

Vieri ha scritto:
Giudeo si... osservante ci sarebbe da discuterne. In più di un occasione Yeshùa critica la classe sacerdotale e i "dotti" che in qualche modo hanno perso la vera via. La sua era forse una proposta riformatrice nell'ottica di un moralismo etico (e sociale) contrapposta al "legalismo" giudaico (metto legalismo tra virgolette perchè so che ad alcuni ebrei il termine risulta spiacevole).
Flores d'Arcais commenta:
Gesù non era cristiano. Era un ebreo osservante, che mai avrebbe immaginato di dar vita a una nuova religione e meno che mai di fondare una “Chiesa
Posso allora dedurre dalle tue parole ( che condivido ) che questo " Flores" racconti delle "non verità" ?.....

Puoi sapere allora in chi credessero alla fine gli apostoli se in Gesù messia ma anche vero "figlio di Dio" o nel messia umano profetizzato dalla Bibbia ?

Riusciamo a chiarire almeno un poco questa faccenda abbastanza ingarbugliata...? Grazie .....
PS. scusate per ancora un ultimo dubbio leggendo questo passo del Vangelo:
62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 «Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».

65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «E' reo di morte!»
.
La domanda è allora questa:
"se per quei tempi le parole "figlio di Dio" come molti asseriscono fosse SEMPRE comunemente e incondizionatamente usata ed abbinata alla parola "Messia" o per "brava persona"...per quale ragione allora i sacerdoti dissero che aveva bestemmiato ?

Non sarebbe stata una affermazione di grande superbia, come una bestemmia allora definirsi "Figlio dell'uomo" e quindi per gli ebrei un messia completamente umano sedersi alla destra di Dio ?

Potrei pensare da "credente" di trovarmi alla fine al cospetto di Dio ma mai di pensare di sedere alla sua destra !

Aspettiamo anche l'opinione di altri !!!
:grazie:
Caro Vieri
Se dobbiamo affrontare il problema da un punto di vista storico, su chi fosse veramente Gesù di Nazareth, anche la visione degli studiosi è opinabile , e quindi non autorevole, poichè si basa sempre, su studi fatti da altri esperti in tale settore, quindi opinioni formulate da altre opinioni, visto che sono trascorsi 2 millenni...
Ma se invece affrontiamo il tema, esaminando esclusivamente il testo biblico, e considerando che è scritto che , Il Cristo " Il Messia" è nato da donna senza padre terreno, ma per opera dello Spirito Santo, da credente ,ripongo fiducia in ciò che è scritto:
Matteo 16:16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Giovanni 10:30 Io e il Padre siamo uno».Quindi DIO da DIO, senza contare gli innumerevoli attributi , coi quali è riconosciuto:
Dio, benedetto in eterno Ro 9.5
Dono ineffabile 2 Co 9.15
Dio con noi Mt 1.23
Immagine dell’invisibile Dio Cl 1.15
Dio, nostro Salvatore 1 Ti 2.3
Dio potente Is 9.6
Dominatore d’Israele Mi 5.1
Figlio del Padre 2 Gv. 3
Figlio del Benedetto Mr 14.61
Emmanuele Is 7.14; Mt 1.23
Erede di tutte le cose
Grande Dio Tt 2.13
2:19 Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!»..................

Allora , se ne conclude senz'altro che EGLI è tutt'altro che un semplice falegname.
ciao
Presentazione
Quanto ci Ama Gesù, Egli Donò la Sua Vita per noi
Luca 23,34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

1 Giovanni 4,8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Ciao Stan....

Messaggio da Vieri »

Ciao Stan,
la prima cosa che noto è che nonostante gli appelli questo tema rappresenti solo un dialogo a due mentre sarebbe stato interessante ascoltare l'opinione anche di altri....
:ok: Concordo su quanto hai scritto:
Più che altro liquidare la questione definendolo semplicisticamente "osservante" mi pare che sia non errato, ma impreciso. Sappiamo dagli scritti greci che aveva una grande conoscenza della scrittura e che sapeva tenere testa agli scribi e ai sapienti del suo tempo. Ma sappiamo anche (sempre dalle scritture greche) che veniva contestato dai saggi per alcuni suoi comportamenti o affermazioni. Va detto che già all'epoca esistevano diverse correnti all'interno del giudasimo, alcune più ortodosse altre meno
Puoi sapere allora in chi credessero alla fine gli apostoli se in Gesù messia ma anche vero "figlio di Dio" o nel messia umano profetizzato dalla Bibbia ?
Forse hanno creduto in entrambi. Prima in uno e poi nell'altro.
:ok: Anche su questa tua risposta concordo completamente, ....che il titolo "Figlio di Dio" fosse allora comunemente usato non è un mistero e che inizialmente gli apostoli, quando Lui era in vita, credessero solo che fosse il vero messia profetizzato nelle scritture e quindi "unto dal Signore" e con tutte le sue prerogative ( possibilità di fare miracoli..) ma sempre solo uomo.

Fu solo dopo la sua resurrezione, come mi risulta anche da altri testi, che si convinsero sulla deicità di Gesù e questo passo ritengo possa essere particolarmente esplicito nel confermare le loro successive convinzioni...oltre a numerosi altri.:
(1 Gv 1,1-4)« Ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta »
Il quesito allora, se fosse veramente questa la verità, "di un prima e di un dopo", potremmo dire allora che i vangeli essendo posteriori alla resurrezione di Gesù e quindi al cambiamento di convinzioni degli apostoli sulla reale natura di Gesù sia come Messia ebraico ma anche come vero figlio di Dio, ne possiamo dedurre allora che tutte le espressioni contenute nel Vangelo relative a "mio Signore e mio Dio", "tu sei allora veramente il figlio di Dio", ecc.ecc.....NON possano rappresentare dei soli titoli onorifici in uso in quei tempi disconoscendo ovviamente la deicità di Gesù, ma i reali intendimenti degli apostoli nell'affermazione di quelle stesse parole.

Mi sbaglio o faccio allora un discorso troppo da "cristianuccio" ?
Capisci allora che se fosse allora veramente così riprendendo l'esempio stupido dell'espressione "è una brava donna".....citato precedentemente, le parole alla fine rimarrebbero ovviamente sempre le stesse ma gli INTENDIMENTI dei redattori dei Vangeli, COMPLETAMENTE DIVERSE.....

Che cosa allora gli apostoli andavano a predicare? Che cosa credessero alla fine tutti i primi giudeo cristiani di Gerusalemme ?

Buona giornata...
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Stan
Nuovo Utente
Messaggi: 70
Iscritto il: 09/09/2017, 8:27
Contatta:

Messaggio da Stan »

Ma se invece affrontiamo il tema, esaminando esclusivamente il testo biblico, e considerando che è scritto che , Il Cristo " Il Messia" è nato da donna senza padre terreno, ma per opera dello Spirito Santo, da credente ,ripongo fiducia in ciò che è scritto:
Con tutto il rispetto verso la tua fede, mi permetto di sottolineare che il Cristo "messia" in cui tu credi non trova corrispondenza nel mashiach ebraico. Come già detto, non ha soddisfatto praticamente nessun requisito di quelli che la letteratura giudaica descrive in relazione al ruolo del re salvatore di Israel (tranne la presunta discendenza davidica).
Se, come molti credenti pensano, la Bibbia è tutta ispirata, devo assumere che pari ispirazione venga attribuita alle scritture ebraiche e a quelle greche. Ma se nelle scritture ebraiche non ci sono profezie "precise" riguardo Gesù, e quelle poche indicazioni riguardo il mashiach ebraico descrivono un personaggio del tutto dissimile da Gesù, in base a che cosa è possibile asserire con certezza che quel messia descritto nei libri antichi sia quel rabbi giudeo di nome Yeshùa?
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Grazie.....e la cosa comincia ad appassionarmi.

Messaggio da Vieri »

Un grazie a testimone di C. ma come ho forse ribadito all'inizio, non volevo fare un discorso di fede poichè è chiaro che come cattolico credo nella deicità di Cristo e quindi di attestazioni sia nelle lettere degli apostoli che nel Vangelo che Gesù fosse stato chiaramente indicato come vero Figlio di Dio, ne avevo citate precedentemente a iosa....

Il problema verteva sul fatto che alcuni contestano queste parole poichè come del resto anche storicamente accertato il titolo di "figlio di Dio" veniva comunemente usato per definire una persona "unta" o migliore di altri ma sempre di natura umana.

Tra l'altro mi sono trovato delle opinioni dove i primi giudeo cristiani, tutti e indistintamente strettamente osservanti della Torah credessero anche loro nel messia Gesù come il vero messia (completamente umano) di Israele.

Concordo anche perfettamente con Stan che la figura di Gesù, pur riconosciuto come "Messia" dai primi giudeo cristiani non avesse le prerogative del vero messia descritto nella Bibbia.

E allora chi era veramente ?

Ma se Gesù si era comportato in maniera completamente diversa dal messia ebraico, come potevano allora credergli ?

La convinzione da parte di questa comunità di giudeo cristiani di un suo secondo avvento per completare la sua opera di redenzione e di pace per il mondo intero, ma sempre con connotati strettamente ebraici, non aveva poi un riscontro nelle Scritture poichè a parte i due fantomatici messia sconfessati anche da un rabbino importante, la Bibbia parla solo ed esclusivamente di un solo messia ......

Se la vediamo invece sotto un'ottica diversa dove il vero Figlio di Dio era venuto per annunciare prima "la buona novella" e per ritornare poi alla fine dei tempi ritengo possa avere allora una logica sua e completamente accettabile poichè i relativi riferimenti si trovano sul Vangelo e non sul V.T..

Non vorrei insistere, anzi insisto ma in "pillole" il discorso è questo:

- Si usava correntamente a quei tempi il titolo "figlio di Dio" per definire una persona di ottimi principi ?
Si sicuramente.

- Credevano gli apostoli inizialmente che Gesù fosse solo il messia ebraico profetizzato dalla Bibbia ma solo uomo ?
Si sicuramente poichè allora il termine "figlio di Dio" era di normale considerazione.

- Cambiarono alla fine opinione gli apostoli dopo la resurrezione di Gesù e dopo le sue numerose apparizioni? Si, o almeno pare di si ed allora per loro le parole "figlio di Dio" assunsero una diversa interpretazione dove Gesù fosse veramente "figlio di Dio" e quindi oltre che profeta anche entità divina...

- Le parole del Vangelo relative a "figlio di Dio", posteriori ovviamente alla resurrezione di Gesù erano allora da intendersi ancora come un normale titolo in uso in quei tempi o se invece come reale significato di quelle stesse parole?

- Se si, che cosa andarono allora a predicare specie ai primi giudeo cristiani ? Solo il profeta messianico ebraico o anche come realmente il "vero figlio di Dio"?

- Indistintamente Tutti questi giudeo cristiani ( non i gentili) che ascoltarono allora le parole direttamente dagli apostoli, alla fine pensarono sempre che Gesù fosse sempre un messia ebraico umano o realmente anche figlio di Dio?

- Da quando allora si creò nel cristianesimo la percezione che Gesù fosse realmente il figlio di Dio e quindi premessa per l'accettazione della Trinità, subito con le affermazioni degli apostoli o come affermano altri solo nel II secolo ?

In conclusione, la cosa che più mi incuriosisce, non scalfendo minimamente e ovviamente la mia fede è se "l'idea" di un Gesù parte del successivo dogma della Trinità e quindi "Dio vero in Do vero" fosse stata appresa e compresa subito dagli apostoli e predicata pertanto nelle sue verità attuali, o una successiva e posteriore interpretazione da parte di altre comunità cristiane (protortodossi) che ebbero poi alla fine il sopravvento su tutte le altre forme ed interpretazioni diverse di altre comunità cristiane che nacquero in quel periodo, molte delle quali anche agnostiche, o eretiche,......
:grazie:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Mauro1971
Utente Platinium
Messaggi: 10644
Iscritto il: 11/01/2011, 13:44
Facebook: http://www.facebook.com/mauro.motola

Messaggio da Mauro1971 »

Gesù fu adottato.
Dal Cristianesimo.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

Su di me
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Opinione strettamente personale

Messaggio da Vieri »

Mauro1971 ha scritto:Gesù fu adottato.
Dal Cristianesimo.
Risposta concisa ma riterrei inconcludente.... :ironico:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Testimone di Cristo
Veterano del Forum
Messaggi: 1471
Iscritto il: 12/12/2014, 12:30
Località: Caserta
Contatta:

Messaggio da Testimone di Cristo »

Stan ha scritto:
Ma se invece affrontiamo il tema, esaminando esclusivamente il testo biblico, e considerando che è scritto che , Il Cristo " Il Messia" è nato da donna senza padre terreno, ma per opera dello Spirito Santo, da credente ,ripongo fiducia in ciò che è scritto:
Con tutto il rispetto verso la tua fede, mi permetto di sottolineare che il Cristo "messia" in cui tu credi non trova corrispondenza nel mashiach ebraico. Come già detto, non ha soddisfatto praticamente nessun requisito di quelli che la letteratura giudaica descrive in relazione al ruolo del re salvatore di Israel (tranne la presunta discendenza davidica).
Caro stan
puoi descrivere praticamente quali requisiti non avrebbe soddisfatto....?
Se, come molti credenti pensano, la Bibbia è tutta ispirata, devo assumere che pari ispirazione venga attribuita alle scritture ebraiche e a quelle greche.
Ma se nelle scritture ebraiche non ci sono profezie "precise" riguardo Gesù, e quelle poche indicazioni riguardo il mashiach ebraico descrivono un personaggio del tutto dissimile da Gesù,
Il libro del profeta Isaia, fa una chiara descrizione Dell'Emanuele " Dio con noi" che doveva venire a salvare il SUO popolo, " cap.35, 4" descrivendolo tra l'altro oltre che le sofferenze che avrebbe patito per salvare l'umanità decaduta ,a motivo del peccato " cap.53..", ma anche che sarebbe venuto come Figlio di Dio " cap.9..", mentre essi aspettavano un salvatore che li avrebbe liberati dal potere dei romani conquistatori.
in base a che cosa è possibile asserire con certezza che quel messia descritto nei libri antichi sia quel rabbi giudeo di nome Yeshùa?
Beh, certo che la SUA testimonianza , e il SUO messaggio, dura da due millenni ,nonchè la SUA venuta divide la storia in A.T. e N.T. ; inoltre tanti come me, " e sono Milioni.... "testimoniano " anche se per molti non fa testo" ,di come LO hanno incontrato sulla propria via di Damasco.., e di come EGLI ha trasformato le loro vite , "quando hanno accettato il SUO invito: colui che viene a me non lo caccerò fuori", togliendo di fatto quel velo d'ombra nera , quel vuoto esistenziale, che hanno tutti coloro che ancora oggi : non vogliono che EGLI Regni su di loro.
Stammi bene
:strettamano:
Presentazione
Quanto ci Ama Gesù, Egli Donò la Sua Vita per noi
Luca 23,34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

1 Giovanni 4,8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
Avatar utente
Mauro1971
Utente Platinium
Messaggi: 10644
Iscritto il: 11/01/2011, 13:44
Facebook: http://www.facebook.com/mauro.motola

Messaggio da Mauro1971 »

Testimone di Cristo ha scritto: quel velo d'ombra nera , quel vuoto esistenziale, che hanno tutti coloro che ancora oggi : non vogliono che EGLI Regni su di loro.
Stammi bene
:strettamano:
C'è simpatia. 7.000.000.000 di depressi perchè non credono in una specifica versione del Cristianesimo, piuttosto ridotta nei numeri fra l'altro.

E basta con ste stupidaggini, su...
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

Su di me
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Caro Testimone d C.

Messaggio da Vieri »

Caro Testimone di C. condivido le tue osservazioni ma in questo contesto non si sta parlando di quello che credono veramente i cattolici e gli evangelici sulla reale figura di Gesù Cristo come vero Dio e vero Uomo, ma dal punto di vista storico se effettivamente sia gli apostoli che i primi giudeo cristiani credessero o meno in Gesù come nel Messia profetizzato dalla Bibbia oltre a "qualche cosa di più di un semplice uomo anche se "unto" dal Signore.....

Su questo tema onestamente trovo altri interrogativi pochè alla fine non si capisce bene dalla Bibbia se questo messia profetizzato specie in Isaia corrispondesse ad un Messia che dovesse arrivare subito e quindi presente come Gesù oppure venire o "ritornare" alla fine per completare l'opera messianica.
Isaia 2-24
2 Avverrà, negli ultimi giorni,
che il monte della casa del SIGNORE
si ergerà sulla vetta dei monti,
e sarà elevato al di sopra dei colli;
e tutte le nazioni affluiranno a esso.

3 Molti popoli vi accorreranno, e diranno:
«Venite, saliamo al monte del SIGNORE,
alla casa del Dio di Giacobbe;
egli ci insegnerà le sue vie,
e noi cammineremo per i suoi sentieri».
Da Sion, infatti, uscirà la legge,
e da Gerusalemme la parola del SIGNORE.
4 Egli giudicherà tra nazione e nazione
e sarà l'arbitro fra molti popoli;
ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d'aratro,
e le loro lance, in falci;
una nazione non alzerà più la spada contro un'altra,
e non impareranno più la guerra.
Se uno legge allora le parole di Isaia certamente coincidono in pratica con il secondo avvento citato anche dal Vangelo ma per gli ebrei allora chi era veramente Gesù se non era arrivato né alla fine dei giorni nè attuato le profezie biblichè se non annunziando la "buona Novella"?

Mi ripeto ma da un forum ebraico trovo:
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=45214541" onclick="window.open(this.href);return false;
Il Messia e l'epoca messianica
Uno dei concetti fondamentali dell'Ebraismo, oltre ai principi basilari: Dio, Israele, la Torà, è quello del Messia. "Messia" è la traduzione della parola ebraica Mashìach, che significa "unto". Infatti, anticamente, quando si eleggeva un re o un sommo sacerdote, lo si ungeva, ad indicare che egli era stato scelto di mezzo al suo popolo, per adempiere importanti cariche.

Mashìach è colui che verrà scelto dal Signore e, seguendo la Sua ispirazione, redimerà Israele e introdurrà una nuova era di pace, di felicità, di bontà fra gli uomini di tutta la terra. Col suo avvento, infatti, cesseranno le sofferenze, le distruzioni, le guerre; il malvagio sarà punito e il giusto premiato. Israele, che per tanti secoli è rimasto in esilio, sparso in tutto il mondo, potrà finalmente tornare alla terra dei suoi Padri e, cosa molto importante, tutti i popoli riconosceranno la sovranità del Signore, Dio Unico.

Nel Talmùd, vi sono centinaia di riferimenti al Messia e alla sua missione; di questi si è detto: "All'inizio della creazione del mondo il Re Messia era già nato, perché egli entrò nella mente del Signore prima ancora che il mondo fosse creato" (Pesiktà Rabà, 15).

Molti profeti, nelle loro profezie, accennarono all'avvento del Messia, che essi indicarono come discendente della Casa di Davide. Così ne parla Isaia: "Uscirà un ramo dal tronco di Isciài (padre di Davide) e un rampollo spunterà dalle sue radici, e riposerà su di lui lo Spirito del Signore…
Egli giudicherà con giustizia i miseri e deciderà con dirittura a favore degli umili della terra… Allora dimorerà il lupo con l'agnello; si coricherà il leopardo con il capretto, e il vitello e il leone staranno assieme e un piccolo ragazzo li guiderà. La mucca e l'orso pascoleranno, assieme giaceranno i loro piccoli e il leone come il bue mangerà paglia… Il Signore radunerà gli esuli di Israele e raccoglierà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra…".

Il Messia non è inteso come un essere soprannaturale o divino, ma come un uomo. Egli però sarà ispirato dal Signore e avrà il compito di portare il Suo messaggio sulla terra e di rendere tutti i popoli degni del Suo Regno, mediante l'opera del popolo ebraico.

Inizierà così l'era messianica, in cui si effettuerà il "Regno di Dio", Malkhùth Shaddài, e il mondo sarà meraviglioso, perché non esisterà più il male e vi saranno pace e felicità per gli uomini.

Questa speranza è espressa nelle profezie di molti profeti; Isaia e Michà dicono con parole molto simili fra loro: "Saliremo alla Casa del Dio di Giacobbe, affinché Egli ci ammaestri sulle Sue vie… Egli giudicherà fra le nazioni… le quali spezzeranno le loro spade per farne vomeri e le loro lance per farne falci; nessun popolo alzerà la spada contro l'altro e non impareranno più la guerra".

Anche in una delle nostre più belle preghiere, l''Alénu, dopo aver esaltato il Signore che ha eletto Israele e lo ha allontanato dall'idolatria, è espresso l'ideale che anticipa il giorno in cui il Signore sarà il Dio unico di tutte le genti e sarà attuato il trionfo della Sua onnipotenza.
Mi leggo inoltre su Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Messia_nell%27ebraismo" onclick="window.open(this.href);return false;
Nell'Era Talmudica il titolo Mashiach o Méleḫ ha-Mašīaḥ (in ebraico: מלך המשיח‎?, nella vocalizzazione tiberiense pronunciato Méleḵ haMMāšîªḥ), letteralmente significa "il Re unto", e si riferisce al leader umano e re ebraico che riscatterà Israele nella "Fine dei giorni" e che la condurrà verso un'era messianica di pace e prosperità sia per i vivi che per i morti.[1] Il Messia ebraico, quindi, si riferisce a un leader umano, discendente fisicamente dalla stirpe di Re Davide, che governerà e unirà il popolo di Israele[2] e che lo condurrà verso l'Era Messianica[3] di pace globale e universale. Il Messia ebraico, a differenza di quello cristiano, non viene considerato divino e non corrisponde alla figura di Gesù di Nazaret.[4
Agli effetti pratici mi trovo in breve con queste domande:

- Il messia profetizzato dalla Bibbia era solo uno e doveva arrivare SOLO alla fine dei giorni?

- E' possibile che credessero anche all'avvento di due messia: “Mashiach ben David e Mashiach ben Yossef” anche se possono sussistere delle analogie ma direi anche decisamente contraddittorie con la figura di Gesù?

- E' possibile che questo termine" fine dei giorni" possa riferirsi alla distruzione futura del popolo ebraico sia nel 70 con a distruzione del secondo tempio di Gerusalemme che con la definitiva diaspora ebraica del 135 D.C.?

- Gesù corrispondeva allora alla figura del Messia ebraico per i primi giudeo cristiani anche se non avesse dato seguito ma solo annunciata una sua seconda venuta in potenza e gloria?

E' interessante allora su questa domanda citare la risposta che ha dato un rabbino ebraico sul forum:
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=45214541" onclick="window.open(this.href);return false;
IL VERO MESSIA
E' scritto nella Torah,e commentato nelle Mishna che il messia giungerà alla fine dei tempi,a svolgere un preciso compito,quello di adempiere la promessa fatta da D_o ad Israele; l'adempimento rivelerà la persona del messia, non solo agli ebrei, ma al mondo intero.
Le scritture riportano che tutti i popoli lo riconosceranno come tale,e nessuno dovrà "convincere" gli altri a credere che lo sia veramente.
Dunque già il solo fatto che un gruppetto di ebrei identifichi il messia in un maestro, o in un profeta di cui è seguace, tenti di "persuadere" di conseguenza tutto il resto dell'umanità, è prova che il messia non è ancora giunto.
Di aspiranti e falsi messia, è ricca la storia del popolo ebraico.
Posso però obiettare a questo rabbino che Gesù, pur riconosciuto come Messia non arrivò alla fine dei tempi come profetizzato ma annunziare solo la "buona novella" e che quindi pur essendo un Messia non si sarebbe identificato con quello ebraico

Le mie conclusioni sarebbero allora queste:

Alla predicazione degli apostoli tutti, credevano che Gesù fosse il Messia ebraico ma mentre gli apostoli si erano convinti anche sulla deicità di Gesù dopo la sa resurrezione, ritengo che molti dei primi giudeo cristiani, pur riconoscendo sempre Gesù come Messia, rimanessero ancora attaccati alle profezie ebraiche ritenendolo sempre umano.

Poi che Gesù annunziasse una sua seconda venuta questo alla fine combaciava con il credo biblico ma alla fine chi era veramente Gesù per questi giudeo cristiani ?
Probabilmente un profeta importante, un messia umano, un messaggero di prossima pace e prosperità....e che dovesse poi ritornare per completare l'opera messianica.

Buona giornata...
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Mauro, Mauro,....

Messaggio da Vieri »

Mauro1971 ha scritto:
Testimone di Cristo ha scritto: quel velo d'ombra nera , quel vuoto esistenziale, che hanno tutti coloro che ancora oggi : non vogliono che EGLI Regni su di loro.
Stammi bene
:strettamano:
C'è simpatia. 7.000.000.000 di depressi perchè non credono in una specifica versione del Cristianesimo, piuttosto ridotta nei numeri fra l'altro.
E basta con ste stupidaggini, su...
Scusami carissimo se mi intrometto ma solo per fare una considerazione:

Devi anche riconoscere che Testimone di C. sia anche il più "mistico" fra tutti i credenti del forum e che quindi questo suo sincero atteggiamento, anche se non lo condividi, lo devi anche non dico di "sopportare"( che ovviamente almeno da parte tua sarebbe la verità... :ironico: ) ma almeno di "tollerare.....

Posso ridendo e scherzando concludere con un :"Pace e bene"....? :sorriso:
:ciao:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Testimone di Cristo
Veterano del Forum
Messaggi: 1471
Iscritto il: 12/12/2014, 12:30
Località: Caserta
Contatta:

Messaggio da Testimone di Cristo »

Mauro1971 ha scritto:
Testimone di Cristo ha scritto: quel velo d'ombra nera , quel vuoto esistenziale, che hanno tutti coloro che ancora oggi : non vogliono che EGLI Regni su di loro.
Stammi bene
:strettamano:
C'è simpatia. 7.000.000.000 di depressi perchè non credono in una specifica versione del Cristianesimo, piuttosto ridotta nei numeri fra l'altro.

E basta con ste stupidaggini, su...
Quindi li hai intervistati tutti , e si sono dichiarati atei ed agnostici ?
Ma i conti non tornano; Nel gennaio 2017 la popolazione mondiale ammonta a circa 7,477220 miliardi di persone.
Se detraiamo oltre un 1,285 miliardi di persone, di fede cattolica che credono in DIO;
Se detraiamo 1,57 miliardi di persone, di fede musulmana che credono in DIO
Gli evangelici rappresentano due terzi del protestantesimo mondiale, con 619 milioni di fedeli....ecc..
Facendo i calcoli in detrazione, si arriva su per giù alla metà del numero da te proposto..
Stammi bene te lo dico di cuore
:strettamano:
Caro Testimone d C.
Messaggio di Vieri » 4 minuti fa

Caro Testimone di C. condivido le tue osservazioni ma in questo contesto non si sta parlando di quello che credono veramente i cattolici e gli evangelici sulla reale figura di Gesù Cristo come vero Dio e vero Uomo, ma dal punto di vista storico se effettivamente sia gli apostoli che i primi giudeo cristiani credessero o meno in Gesù come nel Messia profetizzato dalla Bibbia oltre a "qualche cosa di più di un semplice uomo anche se "unto" dal Signore.....

Su questo tema onestamente trovo altri interrogativi pochè alla fine non si capisce bene dalla Bibbia se questo messia profetizzato specie in Isaia corrispondesse ad un Messia che dovesse arrivare subito e quindi presente come Gesù oppure venire o "ritornare" alla fine per completare l'opera messianica.
Caro Vieri
Io ho replicato quanto sopra, ad una precisa richiesta di stan:
in base a che cosa è possibile asserire con certezza che quel messia descritto nei libri antichi sia quel rabbi giudeo di nome Yeshùa?

ciao
Presentazione
Quanto ci Ama Gesù, Egli Donò la Sua Vita per noi
Luca 23,34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

1 Giovanni 4,8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
Avatar utente
Stan
Nuovo Utente
Messaggi: 70
Iscritto il: 09/09/2017, 8:27
Contatta:

Messaggio da Stan »

Caro stan
puoi descrivere praticamente quali requisiti non avrebbe soddisfatto....?
Il mashiach sarà un re (terreno) di Israel, discendente di David, unto dal sinedrio, che non sarà sconfitto e riunirà le tribù disperse. Sarà una guida per il suo popolo e sarà di ispirazione per portare la pace anche nelle altre nazioni.
Il libro del profeta Isaia, fa una chiara descrizione Dell'Emanuele " Dio con noi" che doveva venire a salvare il SUO popolo,
In Isaia non ci sono profezie riguardo a Yeshùa.
Innanziutto è tradotto male poichè:
הרה non significa concepirai ma significa incinta (chi è incinta ha già concepito)
העלמה non significa vergine ma giovane donna

Il verso che profetizzerebbe la nascita di Yeshùa va dunque tradotto più correttamente con: "Ecco, oh giovane, sei incinta e partorirai un figlio e lo chiamerai Emanuele"
La giovane donna era Abijah moglie di Acaz di Giuda. Il contesto e i personaggi di Isaia non hanno niente a che fare con Maria, con Gesù o con la sua presunta nascita verginale.
inoltre tanti come me, " e sono Milioni.... "testimoniano " anche se per molti non fa testo" ,di come LO hanno incontrato sulla propria via di Damasco.., e di come EGLI ha trasformato le loro vite
Non posso che essere felice per tutti coloro che hanno trovato qualcosa o qualcuno lungo la propria via di Damasco. Il fatto che delle persone abbiano "trovato Gesù" non lo rende automaticamente compatibile con il ruolo di mashiach descritto nella tradizione giudaica.
Ciò che ho scritto non voleva toccare in alcun modo la fede o le esperienze personali, che non possono essere oggetto di studio come lo sono invece i testi e la tradizione.
Avatar utente
Giovanni64
Utente Master
Messaggi: 3298
Iscritto il: 09/01/2010, 8:59
Contatta:

Messaggio da Giovanni64 »

Vorrei chiedere a stan: per quello che hai studiato tu, se un ebreo crede che un qualche sedicente, o da altri preteso, mashiach, sia già arrivato, vuol dire che tale ebreo travisa ciò che è scritto nel vecchio testamento?
Voglio dire, è ragionevole pensare che vi sia stato qualche mashiach che corrisponda alla descrizione delle scritture ebraiche di riferimento?

Un ebreo che crede che un qualche mashiach sia già arrivato, può considerarsi di religione ebraica?
Oppure una credenza del genere si pone in contrasto oggettivo con ciò che significa essere di religione ebraica?
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9504
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Giovanni..

Messaggio da Vieri »

Un ebreo che crede che un qualche mashiach sia già arrivato, può considerarsi di religione ebraica?
Oppure una credenza del genere si pone in contrasto oggettivo con ciò che significa essere di religione ebraica?
Ciao Giovanni, avevo già dato indicazioni di questo genere nel post precedente e se vorrai approfondire di più ho trovato utili indicazioni sul forum:
Consulenza ebraica
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=45214541" onclick="window.open(this.href);return false;
Aspettiamo anche le tue opinioni ai miei quesiti!....
:strettamano:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google Adsense [Bot] e 21 ospiti