DIALOGO
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Spesso si dice che coi TDG non si puo dialogare e vogliono solo indottrinare ma io ho trovato lo stesso modo di fare in altri gruppi
- VictorVonDoom
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Perchè la cosa ti stupisce?LIALA ha scritto:Spesso si dice che coi TDG non si puo dialogare e vogliono solo indottrinare ma io ho trovato lo stesso modo di fare in altri gruppi
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
In effetti...la frase che citi tu Liala...si riferisce ai soli Tdg, non dice che " solo " loro cercaheranno di indottrinarti.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Scusa quali ?
Scusa ma in quali altri gruppi di persone?LIALA ha scritto:Spesso si dice che coi TDG non si puo dialogare e vogliono solo indottrinare ma io ho trovato lo stesso modo di fare in altri gruppi
Evangelici, cattolici, protestanti, mormoni, ecc.ecc.....poichè penso che ci siano delle differenze...
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Vieri ha scritto:Scusa ma in quali altri gruppi di persone?LIALA ha scritto:Spesso si dice che coi TDG non si puo dialogare e vogliono solo indottrinare ma io ho trovato lo stesso modo di fare in altri gruppi
Evangelici, cattolici, protestanti, mormoni, ecc.ecc.....poichè penso che ci siano delle differenze...
si differenze dottrinali ma non nel modo di fare
Prevenuti ???
Scusami se insisto ma non puoi mettere tutti indistintamente nello stesso calderone ed anche se nel mio caso potresti trovare alcuni cattolici convinti che cerchino di "convertirti" a tutti costi, primo non vanno in giro come i tdG e secondo dipende sempre dalla sensibilità delle persone e quindi direi che non si possa generalizzare poichè solo i tdG e forse i mormoni, sono organizzati ed istruiti per "predicare in giro".....LIALA ha scritto:si differenze dottrinali ma non nel modo di fareVieri ha scritto:Scusa ma in quali altri gruppi di persone?LIALA ha scritto:Spesso si dice che coi TDG non si puo dialogare e vogliono solo indottrinare ma io ho trovato lo stesso modo di fare in altri gruppi
Evangelici, cattolici, protestanti, mormoni, ecc.ecc.....poichè penso che ci siano delle differenze...
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- Mauro1971
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..hai mai provato con i Neocatecumenali?LIALA ha scritto:Spesso si dice che coi TDG non si puo dialogare e vogliono solo indottrinare ma io ho trovato lo stesso modo di fare in altri gruppi
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Mauro, gradirei che.....
Ho la vaga anzi no,la netta sensazione che verso la chiesa cattolica e verso anche la comunità neocatecumenale abbia le idee un po'confuse leggendo più spesso i siti di contestazione che ho anch'io letto che avere una esperienza pratica come io ho.Mauro1971 ha scritto:..hai mai provato con i Neocatecumenali?LIALA ha scritto:Spesso si dice che coi TDG non si puo dialogare e vogliono solo indottrinare ma io ho trovato lo stesso modo di fare in altri gruppi
Non vorrei di nuovo riprendere un argomento già trattato ma in genere l'attività esterna di "predicazione " è molto limitata e spesso ristretta alle sole esperienze senza quegli eccessi che si possono riscontrare in altri diciamo" gruppi religiosi".
Il mio consiglio sarebbe quello pertanto prima di giudicare sul "sentito dire" di farsi prima delle esperienze dirette....cosa che per te ritengo, con le tue idee decisamente difficile.....
Buona giornata....
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Mauro1971 ha scritto:..hai mai provato con i Neocatecumenali?LIALA ha scritto:Spesso si dice che coi TDG non si puo dialogare e vogliono solo indottrinare ma io ho trovato lo stesso modo di fare in altri gruppi
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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- Cogitabonda
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Caro Vieri, lasciamo perdere il discorso "predicazione" perché non c'entra con l'argomento in questione. Liala stava parlando di quando si conversa con qualcuno in un ambito diverso dalla predicazione.
Io mi trovo in buona parte d'accordo con Liala, perché l'arroccarsi in difesa delle proprie convinzioni al punto di non riuscire ad ascoltare gli argomenti altrui è un comportamento che ho visto molte volte, anche fra i sostenitori di un ateismo militante. Ho scritto "in buona parte" perché ho incontrato anche molti che pur avendo una fede salda (fede religiosa o di altro stampo) sono capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale. Evidentemente sono stata più fortunata di Liala.
Io mi trovo in buona parte d'accordo con Liala, perché l'arroccarsi in difesa delle proprie convinzioni al punto di non riuscire ad ascoltare gli argomenti altrui è un comportamento che ho visto molte volte, anche fra i sostenitori di un ateismo militante. Ho scritto "in buona parte" perché ho incontrato anche molti che pur avendo una fede salda (fede religiosa o di altro stampo) sono capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale. Evidentemente sono stata più fortunata di Liala.
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Cara Cogitabonda.....
Cara Cogitabonda, a parte il fatto che ho voluto fare solo una osservazione, ho compreso il senso del tuo pensiero che condivido poichè la riprova di certa intolleranza, la riscontro appena sopra quando qualcuno come al solito, nella sua completa intolleranza verso "alcuni",....pubblica vignette apparentemente scherzose ma sicuramente di presa per i fondelli......inibendo così ovviamente ogni forma di dialogo......Cogitabonda ha scritto:Caro Vieri, lasciamo perdere il discorso "predicazione" perché non c'entra con l'argomento in questione. Liala stava parlando di quando si conversa con qualcuno in un ambito diverso dalla predicazione.
Io mi trovo in buona parte d'accordo con Liala, perché l'arroccarsi in difesa delle proprie convinzioni al punto di non riuscire ad ascoltare gli argomenti altrui è un comportamento che ho visto molte volte, anche fra i sostenitori di un ateismo militante. Ho scritto "in buona parte" perché ho incontrato anche molti che pur avendo una fede salda (fede religiosa o di altro stampo) sono capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale. Evidentemente sono stata più fortunata di Liala.
Del resto, non è una novità che anche su questo forum, esista in alcune occasioni un dialogo tra sordi, arroccandosi nelle proprie idee trovando spesso la casta di chi ha scoperto sempre la verità assoluta .......
Spero solo che tu abbia notato che non facendo parte della categoria degli "invasati" ma solo dei "convinti", mi sembra da tempo di accettare da tutti sia il dialogo che la critica.....pur mantenendo ovviamente sempre ferme le mie idee.
Buona giornata
Ultima modifica di Vieri il 04/10/2017, 17:18, modificato 2 volte in totale.
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Mi stavi facendo riflettere cara Cogi.Cogitabonda ha scritto:Caro Vieri, lasciamo perdere il discorso "predicazione" perché non c'entra con l'argomento in questione. Liala stava parlando di quando si conversa con qualcuno in un ambito diverso dalla predicazione.
Io mi trovo in buona parte d'accordo con Liala, perché l'arroccarsi in difesa delle proprie convinzioni al punto di non riuscire ad ascoltare gli argomenti altrui è un comportamento che ho visto molte volte, anche fra i sostenitori di un ateismo militante. Ho scritto "in buona parte" perché ho incontrato anche molti che pur avendo una fede salda (fede religiosa o di altro stampo) sono capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale. Evidentemente sono stata più fortunata di Liala.
Adesso a parte le battute con un fondo di verità verso il nostro amico Vieri, che qui semplicemente mi sono divertito a stuzzicare un po' ma bonariamente, mi ritrovo molte volte a preferir tacere soprattutto di fronte all'esperienza soggettiva delle persone.
E' vero che queste non possono essere prova di alcunché, e questo a te che conosci il metodo scientifico è cosa che non credo debba minimamente spiegare, ma troverei che diverrebbe triste il cercare di "smontare" la soggettività di qualcuno.
Diverso è ovviamente quando si parla di principi generali, allora la sfida intellettuale e la possibilità, quando c'è, di apprendere magari qualcosa di nuovo sono quantomeno per me un incentivo notevole, e sinceramente anche un qualcosa che mi diverte.
Per ciò che riguarda l'avere una mente aperta, penso si debba anche comprendere cosa si vuole intendere.
Se ogni volta che incontrassi un credente con una forma di pensiero leggermente diversa da quella di un'altro dovessi mettere in dubbio tutto quello che è il mio personale costrutto mentale, sarebbe follia non apertura.
Per me apertura è ascoltare quello che gli altri hanno da dire, e cercare di comprendere quando qualcosa di nuovo mi viene sottoposto.
Ad ora, nuove "prove" dell'esistenza di Dio non mi sono pervenute però, sono sempre le stesse, che prove poi ovviamente non sono.
I TdG, come altri, non sono interessati ad ascoltare, a prendere in esame qualcosa. Loro ripetono solo quello che viene loro detto, senza alcun filtro, analisi critica e men che meno analisi razionale.
Ma sarà ben triste?
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A parte i tdg i pochi mormoni e alcuni appartenenti ai movimenti "protestanti" con cui ho dialogatoCogitabonda ha scritto:Caro Vieri, lasciamo perdere il discorso "predicazione" perché non c'entra con l'argomento in questione. Liala stava parlando di quando si conversa con qualcuno in un ambito diverso dalla predicazione.
Io mi trovo in buona parte d'accordo con Liala, perché l'arroccarsi in difesa delle proprie convinzioni al punto di non riuscire ad ascoltare gli argomenti altrui è un comportamento che ho visto molte volte, anche fra i sostenitori di un ateismo militante. Ho scritto "in buona parte" perché ho incontrato anche molti che pur avendo una fede salda (fede religiosa o di altro stampo) sono capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale. Evidentemente sono stata più fortunata di Liala.
sono d'accordo con Cogi, si trincerano dietro la loro "fede",e solo con
qualcuno si può dialogare ,pochi sono quelli di mente aperta.
D'altronde quasi la maggioranza delle religioni pensano o si arrogano il diritto di detenere la "verità".
@Vieri .
Ma dici a me?poichè la riprova di certa intolleranza, la riscontro appena sopra quando qualcuno come al solito, nella sua completa intolleranza verso "alcuni",....pubblica vignette apparentemente scherzose ma sicuramente di presa per i fondelli......inibendo così ovviamente ogni forma di dialogo......
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Caro Mauro.
Carissimo, certo che è triste " e te la prendi a male se qualche volta concordo con quello che dici, vignette a parte?...Per ciò che riguarda l'avere una mente aperta, penso si debba anche comprendere cosa si vuole intendere.
Se ogni volta che incontrassi un credente con una forma di pensiero leggermente diversa da quella di un'altro dovessi mettere in dubbio tutto quello che è il mio personale costrutto mentale, sarebbe follia non apertura.
Per me apertura è ascoltare quello che gli altri hanno da dire, e cercare di comprendere quando qualcosa di nuovo mi viene sottoposto.
Ad ora, nuove "prove" dell'esistenza di Dio non mi sono pervenute però, sono sempre le stesse, che prove poi ovviamente non sono.
I TdG, come altri, non sono interessati ad ascoltare, a prendere in esame qualcosa. Loro ripetono solo quello che viene loro detto, senza alcun filtro, analisi critica e men che meno analisi razionale.
Ma sarà ben triste?
Non so se lo hai notato ma avevo aperto un thread:
"Credere in un solo, o due diversi Messia ? Dubbi e perplessità" nel quale da cattolico mi facevo delle domande ed alle quali a parte alcune generiche risposte non ho visto la partecipazione di molti e me ne dispiaccio poichè avrei voluto approfondire ulteriormente il discorso che non era alla fine di secondaria importanza e che cioè se anche gli apostoli come sosteneva Valentino credessero esclusivamente che Gesù fosse stato SOLO il Messia profetizzato dalla Bibbia e quindi solo umano o se pure avessero riconosciuto in seguito la sua deicità validando così quanto scritto effettivamente sul Vangelo in relazione alle parole "figlio di DIo".....come "vero Dio e vero Uomo".....
Attaccato come sei al concetto che tutti o quasi tutti i misteri che ci circondano possano essere sempre spiegabili dalla scienza, tu parli sempre di attendere ancora "la pistola fumante" dell'esistenza di Dio come se ad un certo punto arrivasse uno, bello bello che te lo tirasse fuori dal cappello con il suo bell'occhio dentro il triangolino.....
Mi spiace per te ma su tale tema dovrai rassegnarti ad ascoltare sempre le solite "menate di fede" poichè come ben sai Dio per alcuni c'è ed esiste e per altri no senza possibilità alcuna sia da un lato che dall'altro di dimostrarne l'esistenza o meno.
Quindi in conclusione Dio non lo potrai mai spiegare scientificamente ma solo per esperienza di fede. Se questa ce l'hai bene e se non ce l'hai pazienza e nessuno a questo punto possa fare o dire niente.
Quindi alla fine ritengo che possano risultare interessanti degli studi, degli approfondimenti sia di fede che di storia ma alla fine senza mai poter arrivare ad una conclusione.
L'unica cosa, ritornando anche al tema del thread che in questo dialogo possa sempre esistere rispetto e comprensione verso gli altri evitando preferibilmente le solite e sterili polemiche che lasciano alla fine il tempo che trovano.
Con cordialità
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Caro Mauro, quando parlo di mente aperta non intendo, né qui né altrove, una mente senza filtro. Un esempio di filtro, quello più grossolano, è quello di riconoscere chi parla da esaltato, un altro è quello di scartare velocemente le "notizie" marcatamente non plausibili.
Quando parlavo di mente aperta intendevo saper ascoltare (o leggere) solo quello che l'interlocutore sta realmente affermando in quel momento, senza applicargli le nostre ipotesi/aspettative/previsioni basate sulle precedenti esperienze con altri interlocutori appartenenti alla sua stessa "squadra". Non parlavo di mettere in discussione ogni volta i nostri principi e i nostri valori fondamentali, ma solo di provare a capire come il nostro interlocutore sia arrivato a credere in certe cose, senza saltare a conclusioni sbrigative. Un credente non dimostra certo apertura mentale quando taccia qualcuno di aridità d'animo solo perché ateo, e un ateo non la dimostra se pensa che dietro ogni fede ci debba essere per forza la ricerca di un puntello da parte di chi ha una debolezza di carattere.
Quando parlavo di onestà intellettuale intendevo l'evitare di arrampicarsi sugli specchi, o di mischiare le carte in tavola, in quei momenti in cui l'interlocutore fa notare un'incoerenza o una sfasatura logica nelle nostre idee, visto che non c'è nulla di disonorevole nell'ammettere sinceramente che a quell'aspetto non avevamo mai pensato prima, o confessare che sì, avevamo riflettuto anche noi su quel punto senza darci una risposta definitiva, ma conservando la speranza di trovarla.
Quando parlavo di mente aperta intendevo saper ascoltare (o leggere) solo quello che l'interlocutore sta realmente affermando in quel momento, senza applicargli le nostre ipotesi/aspettative/previsioni basate sulle precedenti esperienze con altri interlocutori appartenenti alla sua stessa "squadra". Non parlavo di mettere in discussione ogni volta i nostri principi e i nostri valori fondamentali, ma solo di provare a capire come il nostro interlocutore sia arrivato a credere in certe cose, senza saltare a conclusioni sbrigative. Un credente non dimostra certo apertura mentale quando taccia qualcuno di aridità d'animo solo perché ateo, e un ateo non la dimostra se pensa che dietro ogni fede ci debba essere per forza la ricerca di un puntello da parte di chi ha una debolezza di carattere.
Quando parlavo di onestà intellettuale intendevo l'evitare di arrampicarsi sugli specchi, o di mischiare le carte in tavola, in quei momenti in cui l'interlocutore fa notare un'incoerenza o una sfasatura logica nelle nostre idee, visto che non c'è nulla di disonorevole nell'ammettere sinceramente che a quell'aspetto non avevamo mai pensato prima, o confessare che sì, avevamo riflettuto anche noi su quel punto senza darci una risposta definitiva, ma conservando la speranza di trovarla.
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Cogitabonda ha scritto:Caro Mauro, quando parlo di mente aperta non intendo, né qui né altrove, una mente senza filtro. Un esempio di filtro, quello più grossolano, è quello di riconoscere chi parla da esaltato, un altro è quello di scartare velocemente le "notizie" marcatamente non plausibili.
Quando parlavo di mente aperta intendevo saper ascoltare (o leggere) solo quello che l'interlocutore sta realmente affermando in quel momento, senza applicargli le nostre ipotesi/aspettative/previsioni basate sulle precedenti esperienze con altri interlocutori appartenenti alla sua stessa "squadra". Non parlavo di mettere in discussione ogni volta i nostri principi e i nostri valori fondamentali, ma solo di provare a capire come il nostro interlocutore sia arrivato a credere in certe cose, senza saltare a conclusioni sbrigative. Un credente non dimostra certo apertura mentale quando taccia qualcuno di aridità d'animo solo perché ateo, e un ateo non la dimostra se pensa che dietro ogni fede ci debba essere per forza la ricerca di un puntello da parte di chi ha una debolezza di carattere.
Quando parlavo di onestà intellettuale intendevo l'evitare di arrampicarsi sugli specchi, o di mischiare le carte in tavola, in quei momenti in cui l'interlocutore fa notare un'incoerenza o una sfasatura logica nelle nostre idee, visto che non c'è nulla di disonorevole nell'ammettere sinceramente che a quell'aspetto non avevamo mai pensato prima, o confessare che sì, avevamo riflettuto anche noi su quel punto senza darci una risposta definitiva, ma conservando la speranza di trovarla.
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Cogitabonda ha scritto:Caro Vieri, lasciamo perdere il discorso "predicazione" perché non c'entra con l'argomento in questione. Liala stava parlando di quando si conversa con qualcuno in un ambito diverso dalla predicazione.
Io mi trovo in buona parte d'accordo con Liala, perché l'arroccarsi in difesa delle proprie convinzioni al punto di non riuscire ad ascoltare gli argomenti altrui è un comportamento che ho visto molte volte, anche fra i sostenitori di un ateismo militante. Ho scritto "in buona parte" perché ho incontrato anche molti che pur avendo una fede salda (fede religiosa o di altro stampo) sono capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale. Evidentemente sono stata più fortunata di Liala.
ne ho trovate anche io come te Cogi capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale ma di menp
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Diciamo che quando si presenta qualcuno di nuovo con qualcosa di originale sul forum, sinceramente trovo la cosa rinvigorente.Cogitabonda ha scritto:Caro Mauro, quando parlo di mente aperta non intendo, né qui né altrove, una mente senza filtro. Un esempio di filtro, quello più grossolano, è quello di riconoscere chi parla da esaltato, un altro è quello di scartare velocemente le "notizie" marcatamente non plausibili.
Quando parlavo di mente aperta intendevo saper ascoltare (o leggere) solo quello che l'interlocutore sta realmente affermando in quel momento, senza applicargli le nostre ipotesi/aspettative/previsioni basate sulle precedenti esperienze con altri interlocutori appartenenti alla sua stessa "squadra". Non parlavo di mettere in discussione ogni volta i nostri principi e i nostri valori fondamentali, ma solo di provare a capire come il nostro interlocutore sia arrivato a credere in certe cose, senza saltare a conclusioni sbrigative. Un credente non dimostra certo apertura mentale quando taccia qualcuno di aridità d'animo solo perché ateo, e un ateo non la dimostra se pensa che dietro ogni fede ci debba essere per forza la ricerca di un puntello da parte di chi ha una debolezza di carattere.
Quando parlavo di onestà intellettuale intendevo l'evitare di arrampicarsi sugli specchi, o di mischiare le carte in tavola, in quei momenti in cui l'interlocutore fa notare un'incoerenza o una sfasatura logica nelle nostre idee, visto che non c'è nulla di disonorevole nell'ammettere sinceramente che a quell'aspetto non avevamo mai pensato prima, o confessare che sì, avevamo riflettuto anche noi su quel punto senza darci una risposta definitiva, ma conservando la speranza di trovarla.
Sfortunatamente non capita spesso, bisogna anche ammettere che dopo anni di frequenza ci si ritrova ad avere delle macrocategorie alle quali poi alla fine molti utenti vi rientrano.
Poi ci siamo io e Quixote che siamo unici ed irripetibili, ma questa è cosa a parte
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Si, Si....Mauro, parole sante, parole sante...
Si, si, modestia a parte,.....il primo è sicuramente "irripetibile",.... e meno male che non ce ne siano tanti.....Poi ci siamo io e Quixote che siamo unici ed irripetibili, ma questa è cosa a parte
PS. A me onestamente me ne basta uno.....
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Cogi è la mia Eroina Marvel preferita.LIALA ha scritto:Cogitabonda ha scritto:Caro Vieri, lasciamo perdere il discorso "predicazione" perché non c'entra con l'argomento in questione. Liala stava parlando di quando si conversa con qualcuno in un ambito diverso dalla predicazione.
Io mi trovo in buona parte d'accordo con Liala, perché l'arroccarsi in difesa delle proprie convinzioni al punto di non riuscire ad ascoltare gli argomenti altrui è un comportamento che ho visto molte volte, anche fra i sostenitori di un ateismo militante. Ho scritto "in buona parte" perché ho incontrato anche molti che pur avendo una fede salda (fede religiosa o di altro stampo) sono capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale. Evidentemente sono stata più fortunata di Liala.
ne ho trovate anche io come te Cogi capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale ma di menp
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Con Wonder Woman ho rivalutato anche quelle DC.Mauro1971 ha scritto:Cogi è la mia Eroina Marvel preferita.LIALA ha scritto:Cogitabonda ha scritto:Caro Vieri, lasciamo perdere il discorso "predicazione" perché non c'entra con l'argomento in questione. Liala stava parlando di quando si conversa con qualcuno in un ambito diverso dalla predicazione.
Io mi trovo in buona parte d'accordo con Liala, perché l'arroccarsi in difesa delle proprie convinzioni al punto di non riuscire ad ascoltare gli argomenti altrui è un comportamento che ho visto molte volte, anche fra i sostenitori di un ateismo militante. Ho scritto "in buona parte" perché ho incontrato anche molti che pur avendo una fede salda (fede religiosa o di altro stampo) sono capaci di ascoltare e riflettere con mente aperta, e di rispondere con onestà intellettuale. Evidentemente sono stata più fortunata di Liala.
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