E' morto Salvatore Riina...

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Vieri
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E' morto Salvatore Riina...

Messaggio da Vieri »

E' morto Totò Riina, il 'capo dei capi'. Il boss mafioso da 24 anni era al 41 bis

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/1 ... P1-S1.8-T1" onclick="window.open(this.href);return false;
Alcuni stralci:
Sono diventato una cosa immensa, sono diventato un re - sussurrava a Lorusso - se mi dicevano un giorno che dovevo arrivare a comandare la storia... sono stato importante". Lui e solo lui, Totò Riina.
ORDINO' LA MORTE DI FALCONE, BORSELLINO E DALLA CHIESA
Riina ha confermato quanto Giovanni Falcone ripeteva: ufficialmente, Cosa nostra non prende ordini da forze esterne.
"Io ho fatto sempre l'uomo d'onore, la persona seria", diceva. E ancora: "Io sono un gran pensante. Io sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto".
IL BOSS MAFIOSO: "BISOGNEREBBE UCCIDERE TUTTI I MAGISTRATI"
Nella "versione di Riina" lui era sempre il boss duro e puro. Ma poi gettava ombre sui suoi compagni. "Mi spiace prendere certi argomenti - diceva dell'amico di sempre, parlando della stagione delle stragi -
Riina aveva quattro figli: uno è detenuto e sta scontando l'ergastolo per quattro omicidi, mentre il minore, dopo una condanna a otto anni per mafia, è sorvegliato speciale. La più piccola delle due figlie femmine vive a Corleone, la maggiore invece si è trasferita da anni in Puglia.
La sua "storia"
http://gds.it/2017/11/17/lultimo-covo-l ... na_756867/" onclick="window.open(this.href);return false;

Un primo commento superficiale potrebbe essere quello di dire: "uno di meno da mantenere"
Un secondo "scherzoso". "all'inferno gli faranno festa grande e chissà se gli daranno "un posto d'onore"..: :ironico: "

E' vero che quando lo hanno catturato era nella sua villa blindata ma lui praticamente era un recluso dovendosi guardare le spalle per tutta una vita.

Possiamo comprendere la mente di un criminale come ce ne sono stati tanti che godono i frutti dei lori misfatti in ville principesche ed in luoghi solitari attorniati da belle donne ma così e per quale ragione si spende la propria vita ?
Per il DESIDERIO DEL POTERE.

Non è l'ultimo della storia umana dove il gusto del POTERE supera ogni altro desiderio terreno nel sentirsi quasi uguale a dio sulla terra dove decidi della vita e della morte degli altri e tutti quelli del tuo entourage di rispettano baciandoti la mano.

Il DESIDERIO DEL POTERE e la SUPERBIA rappresentano sempre il maggiore peccato dell'uomo al quale credenti o meno, pare giusto che alla fine tutta questa superbia e desiderio smisurato di potere possano definitivamente finire sotto lo stesso metro e mezzo di terra insieme a chi invece ha dedicato la propria vita al bene del suo prossimo?

Questi fatti dovrebbero pertanto fare riflettere tutti.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:E' morto Totò Riina, il 'capo dei capi'. Il boss mafioso da 24 anni era al 41 bis

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/1 ... P1-S1.8-T1" onclick="window.open(this.href);return false;
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Sono diventato una cosa immensa, sono diventato un re - sussurrava a Lorusso - se mi dicevano un giorno che dovevo arrivare a comandare la storia... sono stato importante". Lui e solo lui, Totò Riina.
ORDINO' LA MORTE DI FALCONE, BORSELLINO E DALLA CHIESA
Riina ha confermato quanto Giovanni Falcone ripeteva: ufficialmente, Cosa nostra non prende ordini da forze esterne.
"Io ho fatto sempre l'uomo d'onore, la persona seria", diceva. E ancora: "Io sono un gran pensante. Io sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto".
IL BOSS MAFIOSO: "BISOGNEREBBE UCCIDERE TUTTI I MAGISTRATI"
Nella "versione di Riina" lui era sempre il boss duro e puro. Ma poi gettava ombre sui suoi compagni. "Mi spiace prendere certi argomenti - diceva dell'amico di sempre, parlando della stagione delle stragi -
Riina aveva quattro figli: uno è detenuto e sta scontando l'ergastolo per quattro omicidi, mentre il minore, dopo una condanna a otto anni per mafia, è sorvegliato speciale. La più piccola delle due figlie femmine vive a Corleone, la maggiore invece si è trasferita da anni in Puglia.
La sua "storia"
http://gds.it/2017/11/17/lultimo-covo-l ... na_756867/" onclick="window.open(this.href);return false;

Un primo commento superficiale potrebbe essere quello di dire: "uno di meno da mantenere"
Un secondo "scherzoso". "all'inferno gli faranno festa grande e chissà se gli daranno "un posto d'onore"..: :ironico: "

E' vero che quando lo hanno catturato era nella sua villa blindata ma lui praticamente era un recluso dovendosi guardare le spalle per tutta una vita.

Possiamo comprendere la mente di un criminale come ce ne sono stati tanti che godono i frutti dei lori misfatti in ville principesche ed in luoghi solitari attorniati da belle donne ma così e per quale ragione si spende la propria vita ?
Per il DESIDERIO DEL POTERE.

Non è l'ultimo della storia umana dove il gusto del POTERE supera ogni altro desiderio terreno nel sentirsi quasi uguale a dio sulla terra dove decidi della vita e della morte degli altri e tutti quelli del tuo entourage di rispettano baciandoti la mano.

Il DESIDERIO DEL POTERE e la SUPERBIA rappresentano sempre il maggiore peccato dell'uomo al quale credenti o meno, pare giusto che alla fine tutta questa superbia e desiderio smisurato di potere possano definitivamente finire sotto lo stesso metro e mezzo di terra insieme a chi invece ha dedicato la propria vita al bene del suo prossimo?

Questi fatti dovrebbero pertanto fare riflettere tutti.
Un'analisi abbastanza superficiale e ricca di luoghi comuni che termina con il solito pippolotto propagandistico religioso :ironico: :ironico: .
Mi sembra una psicologia spicciola da quattro soldi.
Perchè uno diventa un boss del crimine? Per il "vizio capitale" della superbia e del peccato del "desiderio del potere". Insomma, se avesse letto il Vangelo si sarebbe fatto prete (pare, invece, che i mafiosi siano religiosissimi.. a modo loro ovviamente, ma certo, questo non conta).

Io, invece, faccio un passo indietro e mi chiedo: Riina sarebbe diventato quello che è diventato se avesse avuto le possibilità di altri? Se leggi la sua storia, è una storia di miseria. Allora penso: se fosse stato al mio posto sarebbe diventato Salvatore Riina? Se io fossi stato al suo posto sarei diventato Salvatore Riina?
Va da se che di fronte alla Legge tali interrogativi non hanno alcun peso. La Legge giudica quello che fai ed assegna una pena, nel suo caso carcere a vita.
Ma se tu invochi una "giustizia divina", una "giustizia superiore"... allora non può non tener conto di queste e forse altre mille altre riflessioni che ho tralasciato.
Noto invece che la tua è un'invocazione di una "giustizia" molto terrena: occhio per occhio, dente per dente.

Perdonami eh, non è che l'ho con te... è che scrivi a ruota libera su tutto quello in cui inciampi! :risata: :risata: :risata:
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Ieri sera l' adunanza verteva in parte sul non rallegrarsi del male che accade ai propri nemici, Dio non fa così.
Uff....mi tocca rimandare lo stappo dello spumante ad altra occasione. :spumante:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Vieri
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Victor, vedo che ho trovato un altro "cliente"....

Messaggio da Vieri »

Se leggi la sua storia, è una storia di miseria. Allora penso: se fosse stato al mio posto sarebbe diventato Salvatore Riina? Se io fossi stato al suo posto sarei diventato Salvatore Riina?
Va da se che di fronte alla Legge tali interrogativi non hanno alcun peso. La Legge giudica quello che fai ed assegna una pena, nel suo caso carcere a vita.
Ma se tu invochi una "giustizia divina", una "giustizia superiore"... allora non può non tener conto di queste e forse altre mille altre riflessioni che ho tralasciato.
Noto invece che la tua è un'invocazione di una "giustizia" molto terrena: occhio per occhio, dente per dente.
Perdonami beh, non è che l'ho con te... è che scrivi a ruota libera su tutto quello in cui inciampi! :risata: :risata: :risata:
Perdonami Victor, non è che l'ho con te... è che scrivi a ruota libera su tutto quello in cui inciampi! :risata: :risata: :risata:

Vedo poi che perso un altro "estimatore" del sottoscritto, che ha lasciato recentemente il forum ne ho trovato subito un altro di rimpiazzo.. .... :risata: :risata:

Cominciamo a dire che secondo il tuo Victorpensiero, se uno nasce povero ed in miseria deve per forza fare il mafioso dimenticando forse di dove è nato questo "signore: Salvatore Riina, detto Totò (Corleone, 16 novembre 1930 )e di tutte le sue "brave ed oneste frequentazioni"...
Nato in una famiglia di contadini il 16 novembre 1930, nel settembre 1943 Riina perse il padre Giovanni e il fratello Francesco (di 7 anni) mentre, insieme al fratello Gaetano, stavano cercando di estrarre la polvere da sparo da una bomba inesplosa, rinvenuta tra le terre che curavano, per rivenderla insieme al metallo. Gaetano rimase ferito, mentre Totò rimase illeso[4]. In questi anni conobbe il mafioso Luciano Liggio, con il quale intraprese il furto di covoni di grano e bestiame e che lo affiliò nella locale cosca mafiosa, di cui faceva parte anche lo zio paterno di Riina, Giacomo[5].
Scusa ma il nome di "Corleone" ti suggerisce forse il nome di "Assisi", Lourdes, .....
Sai chi sono alcuni dei rampolli nati a Corleone ?

- Gaetano Reina nato a Corleone
- Gaetano Riina nato a Corleone (fratello di Totò)
- Totò Riina nato a Corleone
- Luciano Leggio nato a Corleone
- Calogero Bagarella nato a Corleone
- Michele Navarra nato a Corleone
- Bernardo Provenzano, nato a Corleone
- Leoluca Bagarella nato a Corleone
- Bernardo Provenzano nato a Corleone

Oltre a tutti gli altri che ti vai a vedere su Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Nati_a_Corleone" onclick="window.open(this.href);return false;

Tutta "brava gente" e bravi cristiani.... :cer: che essendo "poveri" hanno dovuto necessariamente fare, loro malgrado,... una carriera da mafiosi ....? :ironico: :test:

Prova a dire queste cose in giro e vedere poi : "l'effetto che fa".... :conf:

Io direi che queste "nascite eccellenti" siano il frutto di una cultura criminale di quel paese e di molte zone della Sicilia. Una cultura che si tramanda poi di padre in figlio visto che su tre figli anche Riina ne ha due in galera dei quali uno all'ergastolo ed una figlia che ha mandato poi anche lei recentemente un avvertimento di "silenzio" di puro stile mafioso.

Direi quindi alla fine di non raccontare palle anche se il mio linguaggio decisamente ampio in termini di parolacce mi indicherebbe di esprimermi in altri termini....uguali a quelli indicati da te recentemente tra i puntini....
Poi io non so se certe frasi te le inventi la notte prima di dire la "preghierina".. :risata: :risata:
Noto invece che la tua è un'invocazione di una "giustizia" molto terrena: occhio per occhio, dente per dente.
Sarei curioso di sapere dove io invocassi tale tipo di giustizia......ho detto di buttare una bomba atomica su Corleone?. :boh:

Veramente la tua fantasia supera ogni confine.....della fantascienza e peggio di quella di Biglino... :risata:

Io ho semplicemente fatto notare che quelli che non credono dovrebbero domandarsi e quindi anche tu, se alla fine tutti i perfidi ed i cattivi debbano finire indistintamente sotto un metro e mezzo di terra con alla fine solo il "nulla" al pari di tante altre brave persone....

Se il tuo pensiero fosse allora : "e chi se ne frega".....di conseguenza anche quelli che per farsi i fatti loro e ammazzato un sacco di gente avrebbero anche fatto bene visto che , se non ti prendono prima, te la saresti "goduta" visto che, in conclusione,la loro fine sarebbe sempre la stessa di tutti gli altri..... :piange:
:addio:
Ultima modifica di Vieri il 17/11/2017, 16:07, modificato 2 volte in totale.
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Io stapperò la mia quando.....

Messaggio da Vieri »

Romagnolo ha scritto:Ieri sera l' adunanza verteva in parte sul non rallegrarsi del male che accade ai propri nemici, Dio non fa così.
Uff....mi tocca rimandare lo stappo dello spumante ad altra occasione. :spumante:
Io stapperò la mia quando smetterai di frequentare queste brutte compagnie..... :risata: :risata:
:ciao:
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:
Se leggi la sua storia, è una storia di miseria. Allora penso: se fosse stato al mio posto sarebbe diventato Salvatore Riina? Se io fossi stato al suo posto sarei diventato Salvatore Riina?
Va da se che di fronte alla Legge tali interrogativi non hanno alcun peso. La Legge giudica quello che fai ed assegna una pena, nel suo caso carcere a vita.
Ma se tu invochi una "giustizia divina", una "giustizia superiore"... allora non può non tener conto di queste e forse altre mille altre riflessioni che ho tralasciato.
Noto invece che la tua è un'invocazione di una "giustizia" molto terrena: occhio per occhio, dente per dente.
Perdonami beh, non è che l'ho con te... è che scrivi a ruota libera su tutto quello in cui inciampi! :risata: :risata: :risata:
Perdonami Victor, non è che l'ho con te... è che scrivi a ruota libera su tutto quello in cui inciampi! :risata: :risata: :risata:

Vedo poi che perso un altro "estimatore" del sottoscritto, che ha lasciato recentemente il forum ne ho trovato subito un altro di rimpiazzo.. .... :risata: :risata:

Cominciamo a dire che secondo il tuo Victorpensiero, se uno nasce povero ed in miseria deve per forza fare il mafioso dimenticando forse di dove è nato questo "signore: Salvatore Riina, detto Totò (Corleone, 16 novembre 1930 )e di tutte le sue "brave ed oneste frequentazioni"...
Nato in una famiglia di contadini il 16 novembre 1930, nel settembre 1943 Riina perse il padre Giovanni e il fratello Francesco (di 7 anni) mentre, insieme al fratello Gaetano, stavano cercando di estrarre la polvere da sparo da una bomba inesplosa, rinvenuta tra le terre che curavano, per rivenderla insieme al metallo. Gaetano rimase ferito, mentre Totò rimase illeso[4]. In questi anni conobbe il mafioso Luciano Liggio, con il quale intraprese il furto di covoni di grano e bestiame e che lo affiliò nella locale cosca mafiosa, di cui faceva parte anche lo zio paterno di Riina, Giacomo[5].
Scusa ma il nome di "Corleone" ti suggerisce forse il nome di "Assisi", Lourdes, .....
Sai chi sono alcuni dei rampolli nati a Corleone ?

- Gaetano Reina nato a Corleone
- Gaetano Riina nato a Corleone (fratello di Totò)
- Totò Riina nato a Corleone
- Luciano Leggio nato a Corleone
- Calogero Bagarella nato a Corleone
- Michele Navarra nato a Corleone
- Bernardo Provenzano, nato a Corleone
- Leoluca Bagarella nato a Corleone
- Bernardo Provenzano nato a Corleone

Oltre a tutti gli altri che ti vai a vedere su Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Nati_a_Corleone" onclick="window.open(this.href);return false;

Tutta "brava gente" e bravi cristiani.... :cer: che essendo "poveri" hanno dovuto necessariamente fare, loro malgrado,... una carriera da mafiosi ....? :ironico: :test:

Prova a dire queste cose in giro e vedere poi : "l'effetto che fa".... :conf:
Dove avrei scritto, di grazia, che se uno nasce povero deve NECESSARIAMENTE fare il mafioso?
Il fatto, poi, che potrei non incontrare il favore popolare nell'esprimere questo concetto non è discriminante per sapere se è valido o meno. La "folla" vuole il sangue e i linciaggi, ovvio che se fai un sondaggio su feisbuc su cosa si merita Totò Riina non riceveresti come risposta "la grazia". Ma neanche sto dicendo questo. Tu hai tirato in ballo una "giustizia divina", non una terrena.
Vieri ha scritto: Io direi che queste "nascite eccellenti" siano il frutto di una cultura criminale di quel paese e di molte zone della Sicilia. Una cultura che si tramanda poi di padre in figlio visto che su tre figli anche Riina ne ha due in galera dei quali uno all'ergastolo ed una figlia che ha mandato poi anche lei recentemente un avvertimento di "silenzio" di puro stile mafioso.
Vedi allora che arrivi alle mie stesse riflessioni. Riina è stato Riina perchè intrinsecamente malvagio, perchè ha scelto, tra tante opzioni disponibili, o peggio, circondato da tante brave persone ed un ambiente idilliaco, di diventare un boss mafioso o le sue scelte di vita sono state frutto della sua situazione? Insomma, saremmo potuti essere anche noi Totò u curtu se ci fossimo trovati al posto suo?
Ripeto, tali interrogativi una giustizia terrena non deve e, sopratutto, non PUO' porseli.
Una giustizia divina, forse, dovrebbe!
Vieri ha scritto: Direi quindi alla fine di non raccontare palle anche se il mio linguaggio decisamente ampio in termini di parolacce mi indicherebbe di esprimermi in altri termini....uguali a quelli indicati da te recentemente tra i puntini....
Poi io non so se certe frasi te le inventi la notte prima di dire la "preghierina".. :risata: :risata:
Noto invece che la tua è un'invocazione di una "giustizia" molto terrena: occhio per occhio, dente per dente.
Sarei curioso di sapere dove io invocassi tale tipo di giustizia......ho detto di buttare una bomba atomica su Corleone?. :boh:
Di nuovo, dove avrei scritto questo? :boh:
Vieri ha scritto: Veramente la tua fantasia supera ogni confine.....della fantascienza e peggio di quella di Biglino... :risata:

Io ho semplicemente fatto notare che quelli che non credono dovrebbero domandarsi e quindi anche tu, se alla fine tutti i perfidi ed i cattivi debbano finire indistintamente sotto un metro e mezzo di terra con alla fine solo il "nulla" al pari di tante altre brave persone....
Ed ecco il tuo concetto di giustizia molto "terrena". Il cattivo va punito, il buono premiato. Ma questo ce la facciamo anche noi a farlo, con un po' di sforzo... non è che c'è bisogno di un dio onnipotente per dare la caramella ai buoni e mettere dietro la lavagna i cattivi. Mi aspetterei qualcosa di più elevato!
Vieri ha scritto: Se il tuo pensiero fosse allora : "e chi se ne frega".....di conseguenza anche quelli che per farsi i fatti loro e ammazzato un sacco di gente avrebbero anche fatto bene visto che , se non ti prendono prima, te la saresti "goduta" visto che, in conclusione,la loro fine sarebbe sempre la stessa di tutti gli altri..... :piange:
:addio:
No, carissimo Vieri. La mia morale non è legata ad un concetto di premio/punizione. Non mi comporto "male" o "bene" per paura delle sculacciate o perchè voglio ricevere il dolcetto, sono cresciuto.

"Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione."

"Se siete in crisi, vi sbattete in ginocchio e pregate il Signore, i santi e la Madonna che vi vengano a tirar fuori. Noi atei, al contrario, non ci possiamo attaccare a nessun Santissimo. Per le nostre colpe dobbiamo rivolgerci solo alla nostra coscienza."
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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Messaggio da renato-c »

Salve
Tanta gente cui ha fatto molto ,molto male ,perfino ucciso diversa gente con atroce crudeltà ,di certo gioiranno per l'avvenuta giustizia .
In verità non si è mai pentito ne collaborato a uccidere la mafia ,ma invece ha ucciso chi la voleva estirpare.
Personalmente provo solo pietà per questa persona che paventava tanto onore e religiosità .
Immaginava di essere un servo di Dio e della giustizia ,ma non credo che la Giustizia o Dio approvi i metodi da lui usati con tanto odio e fanatismo.
Personalmente non credo nella violenza , nel sangue e nelle vendette .Le persone civili operano con altri mezzi .
Personaggi famosi sono il Maestro Gesù , Gandhi in particolare .Il discorso della Montagna del Maestro Gesù è spettacolare e la lotta di Ghandhi per
l'indipendenza del Suo paese l'India pure. Comunque numerosi sono gli esempi di movimenti pacifisti moderni .
Pertanto non giustifico il suo operato violento .
Per me rimane un esempio negativo .
Buona sera .
Renato
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Victor, argomenti interessanti...

Messaggio da Vieri »

Carissimo lasciamo stare per una volta le solite beghe da bar sport ed andiamo ad esaminare due cose che hai detto e che sono degne di riflessione.
La prima è che hai detto:
Insomma, saremmo potuti essere anche noi Totò u curtu se ci fossimo trovati al posto suo?
In effetti è una domanda che può avere due risvolti interessanti con due esempi estremi.
Primo esempio:
Se io fossi stato un povero ragazzotto come questi:

Immagine

quando sin da piccolo ti fanno un lavaggio del cervello di questo tipo, ti fanno giocare subito ad ammazzare i miscredenti con un AK 47 più o meno finto o ti insegnano a portare una cintura esplosiva dicendoti che è bello morire per Allah poichè andrai in un bel giardino fiorito con tante belle ragazze....cosa vai a fare ?

Certamente l'educazione e l'ambiente che ti circonda concorrono pesantemente allo sviluppo della persona e non per niente due dei tre figli di Totò sono in galera.....
Bisogna però anche dire che a Corleone qualche brava persona e contadino al quale rubava i covoni di grano ed il bestiame c'era e quindi l'idea di rubare ad un povero Cristo, se avesse avuto una coscienza pulita e non già criminale,(con un primo omicidio a 18 anni...).....probabilmente avrebbe potuto anche agire diversamente.

Secondo esempio:
Rudolf Hoss, sai chi era ? Era il terribile comandante di Auschwitz, responsabile del massacro di due milioni di persone e grande sostenitore della "soluzione finale" voluta da Hitler.

Due righe su chi fosse stato da giovane:
Figlio del commerciante Franz Xaver Höß, Rudolf nacque il 25 novembre 1901 a Baden-Baden, nella Foresta Nera, in una rigorosa famiglia cattolica; primogenito, aveva due sorelle. Trasferitosi a Mannheim, divenne volontario alla Croce Rossa e nel 1916, a dispetto delle volontà della famiglia che desiderava iniziasse la vita sacerdotale, subito dopo la morte del padre il giovane Höß partì volontario, all'età di soli 14 anni, mentendo sull'età, con il 21º reggimento dei Dragoni del Baden.
Come allora è possibile spiegare la mente umana che rimane sempre a questo punto un mistero?

Due crimianali con storie diverse dove è sempre difficile stabilire a questo punto se in certi casi l'ambiente faccia il criminale o se questi contrariamente, lo siano già di natura....Bella domanda.

Cesare Lombroso aveva anche studiato tutta una serie di teorie per dimostrare secondo lui, che in relazione a certe caratteristiche fisiche uno poteva essere ladro, assassino, stupratore, ecc.
E meno male che sia stato successivamente ampiamente sconfessato, lasciando al dubbio ogni possibile interpretazione.

Seconda tua osservazione.
"Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione."
Su questo ti do perfettamente ragione poichè la sensibilità e la "coscienza" superano ogni "credo o non credo"che stanno sempre a valle di tali elementi.

Come mi è ormai già noto da tempo, quello che contesto vivamente è la presunta superiorità morale di un ateo rispetto ad un credente poichè il primo "risponderebbe solo ed esclusivamente alla sua coscienza" mentre il secondo (poverino.. :ironico: ) sarebbe costretto "a fare il buono" solo per paura della punizione divina...... :ironico:
Mi dici poi:
"Se siete in crisi, vi sbattete in ginocchio e pregate il Signore, i santi e la Madonna che vi vengano a tirar fuori. Noi atei, al contrario, non ci possiamo attaccare a nessun Santissimo. Per le nostre colpe dobbiamo rivolgerci solo alla nostra coscienza.
Ora, la prima osservazione è che tu hai un concetto della religione molto particolare e da "beghina" o da Geovista non capendo con molta probabilità i veri principi del credo cattolico.

Anche qui, caro mio sei un po' arretrato poiché di vecchiette in chiesa imploranti non ce ne sono più ed un conto sono i pellegrinaggi e le (poche) processioni per chiedere grazie ...ed un conto richiedere l'aiuto del Signore nei momenti di difficoltà.

Recentemente avevo fatto ai miei nipoti il pensierino del "gamberetto" dove un ragazzo in relazione agli insegnamenti ricevuti ed alle esperienze con gli altri compagni, si fa un "guscio" tale da "farsi furbo" e stare attento a tutte le possibili "fregature" che potrebbe ricevere dalla vita.
Però in un gambero, appena buchi il suo guscio trovi subito molle e carne inconsistente.

Avere un briciolo di fede serve per rafforzare questo "interno" e quando succede, perchè succede, come il trauma della morte di una persona cara e che quindi quando questo "guscio" viene "bucato ", se non si trova all'interno una persona forte nella fede subentra la disperazione ed il dubbio......

Capiresti pertanto che il cattolico non ragiona come un tdG che fa il bravo per paura della sempre annunciata ed inesistente fin del mondo...ma dove cerca di impostare possibilmente la sua vita sull'esempio di Gesù: "nel dare senza avere la pretesa di ricevere".

Parlando poi di "coscienza " questa mi spieghi da dove nasce?

La coscienza si trova nel cervello ?
http://scienzaespiritualita.blogspot.it ... mente.html" onclick="window.open(this.href);return false;

E' una "caratteristica" sicuramente che è insita dentro di noi ma dato che non è dimostrabile praticamente con la biochimica...., e molte sono le teorie, come la fede, è per alcuni (atei) un elemento irrazionale.

Alla fine le persone, indipendentemente da quello che credono o non credono si giudicano non da quello che pensano o meglio credono di pensare ma dal loro comportamento e le loro azioni.

Morale: dato che la nostra coscienza, supera ogni nostro comportamento esteriore potrai trovare un Riina con la casa piena di santini come altrettante persone non credenti che si comportano verso il loro prossimo in maniera esemplare.
Puoi a sua volta trovare tante altrettante persone veramente credenti, dove la loro coscienza le porta ad amare veramente Dio ed il loro prossimo.

Il credente vero non si comporta per avere il premio o meno del "paradiso" ma per fare possibilmente la volontà del Signore nella propria vita.

L'idea del "do ut des" è arcaica e superata da tempo e forse hai letto su questo troppo la Bibbia e meno il Vangelo dove gli ebrei se disobbedivano a Dio andavano incontro a terribili punizioni con una concezione di Dio sorpassata dai profeti come Isaia e dal Vangelo di Gesù.

Del resto posso anche comprendere una persona che avendo avuto un esperienza religiosa traumatica principalmente all'interno di una setta o di una comunità ristretta con regole stringenti, alla fine quando finalmente ne esce, la sua naturale e motivata reazione sarà quella di sentirsi libero da ogni condizionamento e di impostare serenamente la propria vita solo ed esclusivamente secondo la propria coscienza.

E' quindi possibile che in relazione alle sue negative esperienze passate, consideri alla fine anche la Chiesa Cattolica come tutte le altre e mettendo alla fine tutte le "religioni" negativamente sullo stesso piano.

Di tutto questo alla fine di tale processo liberatorio cosa rimane?
"Agire secondo la propria coscienza": una coscienza però che liberata dall'obbedienza alle regole rimangono però inconsciamente all'interno di questa "coscienza sempre e solo i principi di Gesù Cristo.
Mi sbaglio ?

PS. Scusa Victor ma rileggi sempre quello che scrivi?

Tua recente risposta....
.......Va da se che di fronte alla Legge tali interrogativi non hanno alcun peso. La Legge giudica quello che fai ed assegna una pena, nel suo caso carcere a vita.
Ma se tu invochi una "giustizia divina", una "giustizia superiore"... allora non può non tener conto di queste e forse altre mille altre riflessioni che ho tralasciato.
Noto invece che la tua è un'invocazione di una "giustizia" molto terrena: occhio per occhio, dente per dente.
Perdonami eh, non è che l'ho con te... è che scrivi a ruota libera su tutto quello in cui inciampi! :risata: :risata: :risata:
:ciao:
ma hai visto cosa mi hai poi risposto?
Di nuovo, dove avrei scritto questo? :boh:
:cer: :cer:
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Messaggio da deliverance1979 »

Romagnolo ha scritto:Ieri sera l' adunanza verteva in parte sul non rallegrarsi del male che accade ai propri nemici, Dio non fa così.
No è.....
Ed allora perchè ne ammazza in quantità industriali?
Perchè li ha giudicati meritevoli di morte?
Se li ha trovati meritevoli di morte esprimendo un giudizio perfetto, come fa a dispiacersi.
D'altronde il libero arbitrio lo ha dato lui sapendo delle derive che questo poteva comportare.
Dispiacersi per una scelta sbagliata è come ammettere di aver sbagliato a dare il libero arbitrio, poichè ammette il suo errore nel non aver saputo educare una propria creatura.
Il giudizio universale, quando accade, è perchè non si poteva fare altrimenti, è una misura di giustizia che dovrebbe dare gioia o sollievo, perchè si è estirpato un male che altrimenti sarebbe peggiorato.

E' una visione contorta quella dei TDG che sparano queste vaccate e poi riempiono le loro pubblicazioni di immagini da fine del mondo e morti a cataste.
Che siano almeno coerenti con quello che dicono.

Torniamo a Riina
Sapete perchè fa notizia ed alla fine fa pena?
Proprio perchè è l'immagine che gli abbiamo voluto dare, dandogli l'opportunità di vivere tutti questi anni, alla fine da povero vecchio infermo, appesantito che non ha mai pagato coerentemente con la sua vita per tutti i crimini e le violenze fatte.

Dagli omicidi di Dalla Chiesa in poi, lo Stato ha dimostrato tutta la sua debolezza e la sua inefficienza, tanto che, la mafia, diciamo che venne poi sconfitta con metodi lenti, da calende greche, altro che guerra.
L'organizzazione di Riina venne decapitata (se cosi si potrebbe dire) dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino, altre due ciliegine su una torta scandalosa fatta di decine, centinaia di morti in quasi 40 anni di storia della Sicilia del dopo guerra.

La morte di Riina per malattia è una delle sconfitte peggiori di uno Stato che, come sempre, si dimostra forte con i deboli e debole con i forti.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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Vieri
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Deliverance....

Messaggio da Vieri »

La morte di Riina per malattia è una delle sconfitte peggiori di uno Stato che, come sempre, si dimostra forte con i deboli e debole con i forti.
Che la nostra giustizia non sia delle migliori per non dire che faccia schifo raccattando spacciatori, borseggiatori, ladri e stupratori da tutto il mondo poichè a differenza dei loro paesi di origine qui è il paese del bengodi lasciando agli" arresti domiciliari"... :ironico: per furto o spaccio di droga uno "senza fissa dimora" questo lo sappiamo già, come sappiamo che quando si fanno degli arresti al sud se ne fanno a decine per volta,.....senza poi sapere se rimangono in glera o meno.....

Però.....
Non ho capito le tue parole.
Se Riina non è morto di vecchiaia in carcere doveva morire magari sulla "sedia elettrica" ? :boh:
Saremo un paese con le sue inefficienze ma sempre un paese civile....
:ciao:
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:Carissimo lasciamo stare per una volta le solite beghe da bar sport ed andiamo ad esaminare due cose che hai detto e che sono degne di riflessione.
La prima è che hai detto:
Insomma, saremmo potuti essere anche noi Totò u curtu se ci fossimo trovati al posto suo?
In effetti è una domanda che può avere due risvolti interessanti con due esempi estremi.
Primo esempio:
Se io fossi stato un povero ragazzotto come questi:

Immagine

quando sin da piccolo ti fanno un lavaggio del cervello di questo tipo, ti fanno giocare subito ad ammazzare i miscredenti con un AK 47 più o meno finto o ti insegnano a portare una cintura esplosiva dicendoti che è bello morire per Allah poichè andrai in un bel giardino fiorito con tante belle ragazze....cosa vai a fare ?

Certamente l'educazione e l'ambiente che ti circonda concorrono pesantemente allo sviluppo della persona e non per niente due dei tre figli di Totò sono in galera.....
Bisogna però anche dire che a Corleone qualche brava persona e contadino al quale rubava i covoni di grano ed il bestiame c'era e quindi l'idea di rubare ad un povero Cristo, se avesse avuto una coscienza pulita e non già criminale,(con un primo omicidio a 18 anni...).....probabilmente avrebbe potuto anche agire diversamente.

Secondo esempio:
Rudolf Hoss, sai chi era ? Era il terribile comandante di Auschwitz, responsabile del massacro di due milioni di persone e grande sostenitore della "soluzione finale" voluta da Hitler.

Due righe su chi fosse stato da giovane:
Figlio del commerciante Franz Xaver Höß, Rudolf nacque il 25 novembre 1901 a Baden-Baden, nella Foresta Nera, in una rigorosa famiglia cattolica; primogenito, aveva due sorelle. Trasferitosi a Mannheim, divenne volontario alla Croce Rossa e nel 1916, a dispetto delle volontà della famiglia che desiderava iniziasse la vita sacerdotale, subito dopo la morte del padre il giovane Höß partì volontario, all'età di soli 14 anni, mentendo sull'età, con il 21º reggimento dei Dragoni del Baden.
Come allora è possibile spiegare la mente umana che rimane sempre a questo punto un mistero?

Due crimianali con storie diverse dove è sempre difficile stabilire a questo punto se in certi casi l'ambiente faccia il criminale o se questi contrariamente, lo siano già di natura....Bella domanda.

Cesare Lombroso aveva anche studiato tutta una serie di teorie per dimostrare secondo lui, che in relazione a certe caratteristiche fisiche uno poteva essere ladro, assassino, stupratore, ecc.
E meno male che sia stato successivamente ampiamente sconfessato, lasciando al dubbio ogni possibile interpretazione.

Seconda tua osservazione.
"Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione."
Su questo ti do perfettamente ragione poichè la sensibilità e la "coscienza" superano ogni "credo o non credo"che stanno sempre a valle di tali elementi.

Come mi è ormai già noto da tempo, quello che contesto vivamente è la presunta superiorità morale di un ateo rispetto ad un credente poichè il primo "risponderebbe solo ed esclusivamente alla sua coscienza" mentre il secondo (poverino.. :ironico: ) sarebbe costretto "a fare il buono" solo per paura della punizione divina...... :ironico:
Mi dici poi:
"Se siete in crisi, vi sbattete in ginocchio e pregate il Signore, i santi e la Madonna che vi vengano a tirar fuori. Noi atei, al contrario, non ci possiamo attaccare a nessun Santissimo. Per le nostre colpe dobbiamo rivolgerci solo alla nostra coscienza.
Ora, la prima osservazione è che tu hai un concetto della religione molto particolare e da "beghina" o da Geovista non capendo con molta probabilità i veri principi del credo cattolico.

Anche qui, caro mio sei un po' arretrato poiché di vecchiette in chiesa imploranti non ce ne sono più ed un conto sono i pellegrinaggi e le (poche) processioni per chiedere grazie ...ed un conto richiedere l'aiuto del Signore nei momenti di difficoltà.

Recentemente avevo fatto ai miei nipoti il pensierino del "gamberetto" dove un ragazzo in relazione agli insegnamenti ricevuti ed alle esperienze con gli altri compagni, si fa un "guscio" tale da "farsi furbo" e stare attento a tutte le possibili "fregature" che potrebbe ricevere dalla vita.
Però in un gambero, appena buchi il suo guscio trovi subito molle e carne inconsistente.

Avere un briciolo di fede serve per rafforzare questo "interno" e quando succede, perchè succede, come il trauma della morte di una persona cara e che quindi quando questo "guscio" viene "bucato ", se non si trova all'interno una persona forte nella fede subentra la disperazione ed il dubbio......

Capiresti pertanto che il cattolico non ragiona come un tdG che fa il bravo per paura della sempre annunciata ed inesistente fin del mondo...ma dove cerca di impostare possibilmente la sua vita sull'esempio di Gesù: "nel dare senza avere la pretesa di ricevere".

Parlando poi di "coscienza " questa mi spieghi da dove nasce?

La coscienza si trova nel cervello ?
http://scienzaespiritualita.blogspot.it ... mente.html" onclick="window.open(this.href);return false;

E' una "caratteristica" sicuramente che è insita dentro di noi ma dato che non è dimostrabile praticamente con la biochimica...., e molte sono le teorie, come la fede, è per alcuni (atei) un elemento irrazionale.

Alla fine le persone, indipendentemente da quello che credono o non credono si giudicano non da quello che pensano o meglio credono di pensare ma dal loro comportamento e le loro azioni.

Morale: dato che la nostra coscienza, supera ogni nostro comportamento esteriore potrai trovare un Riina con la casa piena di santini come altrettante persone non credenti che si comportano verso il loro prossimo in maniera esemplare.
Puoi a sua volta trovare tante altrettante persone veramente credenti, dove la loro coscienza le porta ad amare veramente Dio ed il loro prossimo.

Il credente vero non si comporta per avere il premio o meno del "paradiso" ma per fare possibilmente la volontà del Signore nella propria vita.

L'idea del "do ut des" è arcaica e superata da tempo e forse hai letto su questo troppo la Bibbia e meno il Vangelo dove gli ebrei se disobbedivano a Dio andavano incontro a terribili punizioni con una concezione di Dio sorpassata dai profeti come Isaia e dal Vangelo di Gesù.

Del resto posso anche comprendere una persona che avendo avuto un esperienza religiosa traumatica principalmente all'interno di una setta o di una comunità ristretta con regole stringenti, alla fine quando finalmente ne esce, la sua naturale e motivata reazione sarà quella di sentirsi libero da ogni condizionamento e di impostare serenamente la propria vita solo ed esclusivamente secondo la propria coscienza.

E' quindi possibile che in relazione alle sue negative esperienze passate, consideri alla fine anche la Chiesa Cattolica come tutte le altre e mettendo alla fine tutte le "religioni" negativamente sullo stesso piano.

Di tutto questo alla fine di tale processo liberatorio cosa rimane?
"Agire secondo la propria coscienza": una coscienza però che liberata dall'obbedienza alle regole rimangono però inconsciamente all'interno di questa "coscienza sempre e solo i principi di Gesù Cristo.
Mi sbaglio ?

PS. Scusa Victor ma rileggi sempre quello che scrivi?

Tua recente risposta....
.......Va da se che di fronte alla Legge tali interrogativi non hanno alcun peso. La Legge giudica quello che fai ed assegna una pena, nel suo caso carcere a vita.
Ma se tu invochi una "giustizia divina", una "giustizia superiore"... allora non può non tener conto di queste e forse altre mille altre riflessioni che ho tralasciato.
Noto invece che la tua è un'invocazione di una "giustizia" molto terrena: occhio per occhio, dente per dente.
Perdonami eh, non è che l'ho con te... è che scrivi a ruota libera su tutto quello in cui inciampi! :risata: :risata: :risata:
:ciao:
ma hai visto cosa mi hai poi risposto?
Di nuovo, dove avrei scritto questo? :boh:
:cer: :cer:
Dato che non riconosci neanche le citazioni e non hai compreso il mio pensiero riducendolo alla classica str*** la pensi così perché i tdg blablabla... Mi sfilo dalla discussione... Bye bye. Difficile impostare un ragionamento sensato se dall'altra parte c'è un muro sordo.
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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Victor

Messaggio da Vieri »

Dato che non riconosci neanche le citazioni e non hai compreso il mio pensiero riducendolo alla classica str*** la pensi così perché i tdg blablabla... Mi sfilo dalla discussione... Bye bye. Difficile impostare un ragionamento sensato se dall'altra parte c'è un muro sordo.
Scusami la discussione dovrebbe non andare sempre in caciara e se io ho determinate idee basta semplicemente moderare i termini e parlarci serenamente.

Se faccio fatica a comprenderti, primo, non giudico str...* quello che dici e secondo dovresti anche capire che parto da una concezione della vita ed esperienze probailmente, anzi molto probabilmente molto diverse dalle tue.
:ciao:
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Messaggio da deliverance1979 »

Vieri ha scritto:Se Riina non è morto di vecchiaia in carcere doveva morire magari sulla "sedia elettrica" ?
Saremo un paese con le sue inefficienze ma sempre un paese civile....
No, bastava anche il plotone di esecuzione.
Comunque, Riina si è portato nella tomba i suoi segreti, i nomi dei politici e quant'altro.
Si sono usati metodi di tortura e coercizione per i terroristi islamici e politici.

Uno del calibro di Riina ha goduto di quella sorta di immunità datagli dai diritti civili, che dovrebbero appunto applicarsi a persone civili, ma che noi puntualmente svendiamo con tutti, una sorta di pappone dei maiali.
Pertanto un sadico stupratore, pluri omicida, truffatore o colletto bianco che ha rovinato centinaia o migliaia di famiglie economicamente, mafioso che ha gestito un regno del terrore con il pugno di ferro, nonostante la condanna, vengono praticamente trattati con dignità....

E' lo so.

Noi abbiamo il 41 bis, i cinesi, hanno i campi di rieducazione o Laogai...
La virtù starebbe nel mezzo, diritto con chi se lo merita, brutalità con gli altri.... utopia...

Forse, per certi mafiosi, casseforti del sapere del malaffare tra politica e mafia, con vari servizi ed apparati dello stato, aventi collegamenti ramificati con altre organizzazioni criminali internazionali, l'unico diritto che dovrebbero avere è quello di parlare, o con le buone o con le cattive.
L'unico silenzio concessogli è quello perpetuo...
Mi dispiace dirlo, ma purtroppo in questo io non ci ho visto la forza dello Stato, ma una sua debolezza.

Ma si sà, io sono un barbaro.... :strettamano:
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Ciao herr Deliverance...

Messaggio da Vieri »

Ti capisco fino ad un certo punto poichè il tuo tipo di giustizia mi sembra sia un po' di stile GESTAPO e non pensi che a parte vivere in uno stato (civile) di diritto renderemmo questa gente alla fine dei martiri dello stato ?

Abbiamo già avuto in Italia anni di brigantaggio dove il fattore "criminalità vera" veniva spesso confuso come "lotta di liberazione del sud" e vorresti alla fine ricominciare da capo con le fucilazioni in piazza dei piemontesi ?.. :conf:

Io direi intanto di cominciare dal basso con tolleranza zero partendo dal "semplice" vandalismo e imbrattamento dei muri, via via allo spaccio di droga, scippo, stupro, usura, pizzo, ecc.ecc. con pene certe e molto pesanti per tutti con sistemi di "redenzione" diversi in "campi di lavoro" dove ci sia da faticare molto.....
Proseguire poi con una campagna sempre di tolleranza zero nella scuola con meno diritti e più doveri non potendo più assistere a manifestazioni tipo quelle di questi giorni ....

Aggredirono il preside a scuola: nel Barese arrestati 3 giovani bulli
L’episodio dopo una lite tra studenti. Coinvolte anche due madri
http://www.lastampa.it/2017/11/17/itali ... agina.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Al Virgilio comandano i figli della Roma bene. E i genitori li difendono"
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 64641.html" onclick="window.open(this.href);return false;

La cultura della mafia, della ndrangheta e della camorra per me si combatte partendo dal basso e dalle radici di questo tipo di "cultura della sopraffazione" poiche se queste non vengono estirpate sarà sempre inutile "potare" rami che poi sicuramente ricresceranno.
:strettamano:
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Messaggio da renato-c »

Buona sera :-)
solo un riassunto breve breve .
Gesù,Budda ,Gandhi ,Martin Luther King ecc... hanno cambiato un mondo di violenza e di ingiustizie senza spada e colpo ferire .
ma gli esempi sarebbero tanti .
Invece poi i rivoluzionari una volta ucciso i nemici poi hanno continuato ad uccidere anche i propri fratelli in nome della giustizia ,di Dio o altra causa fasulla.
E una questione di spirito e mente e non di odio e vendetta .
è una questione di animo ,di coscienza ,di umanità.
un saluto a tutti
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