L’Italia senza culle salva grazie ai migranti ?

Per discutere di temi ed argomenti di vario genere.

Moderatore: Quixote

Rispondi
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9500
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

L’Italia senza culle salva grazie ai migranti ?

Messaggio da Vieri »

L’Italia senza culle salva grazie ai migranti
Chi vuol chiudere le frontiere dovrebbe spiegare come gestire il tracollo della popolazione attiva e l'aumento di anziani inattivi che assorbiranno risorse pubbliche. Sono i figli dei residenti stranieri che hanno finora permesso di contenere la caduta delle nascite italiane

da Repubblica:
https://rep.repubblica.it/pwa/generale/ ... P3-S1.8-T2" onclick="window.open(this.href);return false;

Permettetemi di dissentire apertamente.

Non sono assolutamente contrario all'accoglienza ma che questa sia giustificata ed in specialmodo SOSTENIBILE.
Questo falso buonismo e negazione della realtà dei fatti è decisamente criminale.

Tracollo della popolazione attiva ?
Certamente, ma cosa facciamo a favore della famiglia e del lavoro per i giovani?
Niente facilitazioni, niente asili nido niente prospettive per i giovani.

Istruzione giovanile fatta all'acqua di rose dove alla fine arrivano "cani e porci" al pezzo di carta del diplomino o alla laurea senza sapere poco o niente (a parte casi particolari) della vita reale creando spesso una marea di disadattati e di insoddisfatti a vita, che spesso pretendendo un lavoro adeguato ai loro "studi" non accettano poi altri lavori che considerano "troppo umili".

Qui si guardano solo i conti e si eleva l'età pensionabile a 67 anni quando esistono centinaia di migliaia di pensioni baby, di falsi invalidi e di gente che riceve una pensione ragguardevole dopo aver versato pochissimi contributi per non parlare delle migliaia di "veri stipendi" per "falsi dipendenti" presenti in molte regioni specie al sud per una politica di raccomandazioni e di assistenzialismo.....

Ma nessun "furbacchione" ha mai pensato che con una popolazione lavorativa di persone sempre più vecchia non si crea lavoro per i più giovani dove i meno "furbi" restano a casa fino a 40 anni, ancora attaccati alla sottana della mamma, mentre quelli più furbi, intelligenti, e con titolo di studio abbandonano ogni anno, in più di 50.000, questo paese per lavorare all'estero ?

Se vogliamo dire che il saldo attivo della popolazione italiana fra entrate di 130.000 - 150.000 extracomunitari all'anno ( senza lavoro, senza studio, non conoscenza della lingua e soprattutto con mentalità e modo di vivere decisamente diverso da quello occidentale proveniente da decine di paesi diversi, con difficile se non impossibile integrazione) è "positivo" rispetto ai 50.000 giovani italiani che lasciano il paese,......andiamo bene.:piange:

Di questo passo, a dispetto di tutti quelli "buonisti" e "liberali", aperti alla "libertà di coppia", abbiamo un paese impoverito e pieno di "raccoglitori di pomodori" .....con una incidenza preoccupante fra nuovi immigrati che pretendono solo diritti e popolazione residente sempre più vecchia.
Le migliori aziende italiane?
Tutte comprate dai "furbi", dall'acciaio ai treni ad alta velocità, alla grande distribuzione la farmaceutica, gli alimentari, la moda, gli pneumatici,....ecc.ecc.

"L'Italia non è che un'espressione geografica»" ..... come disse Metternich ......

Questa è una bomba sociale ad orologeria della quale i recenti fatti di cronaca, dalle rapine, ai furti, allo spaccio di droga agli stupri, sono le prime avvisaglie di un degrado non solo cittadino ma morale dell'intera società italiana, con atti di teppismo e vandalismo ormai compiuti da giovani allo sbando quasi ogni giorno.

Non si mantiene un paese civile aumentando le forze di polizia che alla fine arrestano e danno gli "arresti domiciliari " ad uno senza fissa dimora.... :cer: ma partendo dalla famiglia che se unita è la prima fonte di educazione dei giovani.

Ora la "famiglia tradizionale" conta di meno, sposarsi e quindi fare "un contratto a vita" è troppo impegnativo ed è meglio "convivere senza impegno e poi si vedrà....e i figli poi se avviene spesso un divorzio ?

Siamo andati a vedere alla fine da questi teppistelli, bulli, disadattati e vandali..... provengono spesso questi ragazzi ?

Magari direte voi anche da "famiglie bene", si direi io ma quale bene? I viaggi, i soldi, la piscina,....e poi quando gli stessi figli vorrebbero stare con voi si risponde..." sono stanco non ho tempo, vuoi 50 o 100 euro per andare con gli "amici"?

L'educazione, quella vera, quella dove si danno dei veri valori morali improntati al lavoro, al rispetto del prossimo ed alla accettazione del pensiero altrui, vengono alla fine delegati ad una scuola pubblica dove non insegna alla fine niente di tutto questo ma oserei dire quasi il contrario...

Le false notizie:
"gli stranieri pagano le nostre pensioni con 2.1 miliardi di contributi ma non dicendo poi che esportano 5 miliardi di euro ogni anno di rimesse nei loro paesi di origine.......

Vuoi trovare oggi lavoro ?
Fonda una ONLUS ( che poi alla fine guadagna sulla pelle di questa povera gente) o fai "l'assistente sociale" facendo l'Italia alla fine una grande "pentola" con il coperchio chiuso poichè l'Europa solidale" :risata: :risata: se ne frega assolutamente chiudendo tutte le frontiere.

Non si possono prendere ad esempio gli USA come esempio di integrazione razziale poichè NON ESISTE specie in un paese dove tutti indistintamente bianchi, neri e gialli, sono figli di immigrati senza ricordare poi che tale integrazione richiede tempo, molto tempo .....

Non voglio fare muri e steccati ma la famiglia, così denigrata, così vituperata, direi quasi "sorpassata" da una mentalità che si dice "aperta" è, e rimane la base della struttura sociale e di un paese civile, senza la quale tutto il sistema crolla inesorabilmente sotto il peso di "altre" famiglie" con valori e mentalità assolutamente in controtendenza e direi anche opposizione alla storia millenaria del nostro paese da gettarsi alla fine alle ortiche.....
Un secondo medio evo ? Non esagererei ma la strada è questa......

Non desidero commentare le parole del Papa ma un conto sono le belle parole ed un conto poi sono i fatti e non bastano certamente qualche pasto gratis alla CARITAS o due coperte da dare a chi pernotta sotto le colonne del Bernini o nei giardini adiacenti al Colosseo per risolvere un grave problema nazionale.
E' un po' come dire: "armiamoci e partite"......

PS. Scusate se esprimo apertamente le mie idee, non sono i rigurgiti di protesta di un "vecchietto" ma cerchiamo per favore di non fare come gli struzzi.....
:ciao:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9500
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Ancora sul tema .....

Messaggio da Vieri »

Facciamo un figlio ma non ti sposo

http://www.lastampa.it/2017/11/29/socie ... agina.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Negli Anni Cinquanta, la povera Dama Bianca che fece un figlio con il campione più amato del dopoguerra, Fausto Coppi, finì al bando come svergognata. Nel 2016, un bambino su tre è nato da genitori non sposati. Un aumento vertiginoso: 12.848 solo otto anni fa e invece 141.757 l anno scorso. Fare un figlio non significa più né essere sposati né avere l’intenzione di farlo. È una rivoluzione radicale.


Significa, prima di tutto, che le donne hanno smesso (tranne alcune irrecuperabili) di considerare un figlio una rendita di posizione a vita. Significa che la legge ormai garantisce ai figli nati fuori matrimonio gli stessi diritti di quelli legittimi. Ma io credo che questo dato ci parli anche di molto altro. Del senso dello sposarsi, prima di tutto. Il matrimonio resta un valore religioso, ma non lo è più per la società. È, piuttosto, un ingombro e una seccatura.

Il matrimonio non è più “ per sempre”. È diventato “ per un po’ finchè ci va bene”. E questo cambiamento epocale è asettico. Accettato senza riprovazione alcuna. Un dato di fatto. A scuola, nessun bambino nato da non sposati si vergogna più. Ha il cognome del papà. Oppure quello della mamma. Punto. Ma questo dato ci parla anche del modo radicalmente nuovo con cui si sceglie di avere figli.

Stiamo cominciando a accettare l’idea che i figli non ci appartengono. Che metterli al mondo significa accompagnarli verso la loro libertà. La famiglia non è più una prigione. Non è più un obbligo a vita. Non è la condanna a continuare il destino che i genitori impongono. È un agglomerato di libertà che, per un tempo variabile, diventano intimità.
E l'educazione vera a questi figli di nessuno da chi allora vine data? Dalla scuola ? :cer: :cer:
Non ci rendiamo conto che alla base di tutta la società arcaica o moderna che sia c'è sempre la famiglia elemento essenziale di formazione di ogni persona?

Po ci lamentiamo dei "bulli", di quelli che imbrattano muri, che si drogano, di quelli che a 15 anni vanno in discoteca fino alle 5 del mattino. o che tirano cestini ai professori......

Questi rappresentano alla fine l'humus dei disadattati, dei fancazzisti o degli arrabbiati neri a vita se va bene se non andare poi nelle mani della mafia, della drangheta o della camorra.....

Il matrimonio vero è un impegno e un giuramento a vita e se non si vogliono avere responsabilità ma campare alla giornata mi dite voi quali insegnamenti possiamo dare a questi figli ?
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9500
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Sempre sullo stesso tema....

Messaggio da Vieri »

Ci sono un tedesco, un francese e un italiano che...»
La barzelletta che mette a nudo i mali dell’Università

L’effetto delle politiche degli ultimi governi in un video di docenti e studenti di Roma 3

http://www.corriere.it/video-articoli/2 ... 1181.shtml" onclick="window.open(this.href);return false;

Niente di nuovo e neppure di divertente. Ma questo buffo video ideato da docenti, ricercatori, personale tecnico, studenti e laureati dell’Università degli Studi di Roma Tre, ha il potere di condensare l’indignazione in un sorriso. Nel confronto impietoso tra un tedesco, un francese e un italiano, ad andare al tappeto è l’università pubblica del Belpaese. Suonata come un pugile dai «disinvestimenti» degli ultimi anni.

Nel video di quattro minuti si riassume il disastro: ultimi per spesa pubblica, per carico di studenti per docente, anzianità dei professori, retribuzioni e tasso di occupazione. Insomma, se fosse una barzelletta, i nostri connazionali risulterebbero superiori agli altri. E invece la débâcle è totale. E non c’è niente da ridere.
Le cifre del raffronto sono indecenti.....ma dobbiamo pensare ad altri problemi...... :piange:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9500
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

La solitudine uccide....

Messaggio da Vieri »

Forse qualcuno di voi mi avrà dato del "solito parruccone cattolico tradizionalista" con il mio "inno alla famiglia ma l'articolo allegato penso che lasci riflettere molto in che cosa alla fine significhi veramente ignorare questi valori lasciando al "lavoro" tutte le nostre aspettative ed i nostri desideri.
Quando una intera società è improntata principalmente ai valori dell'efficienza e dell'appartenenza ad un "gruppo", quando sei giovane ed in buona salute: "vivi", ma quando ne vieni escluso per l'età, alla fine queste sono le tragiche conseguenze.
Giappone, 30mila morti di solitudine
Le ditte di pulizia per chiudere le vite
Il Kodokushi colpisce gli anziani, rimasti senza parenti o amici. Il decesso per mancanza di cibo, di freddo o di malattia. Il 20% della popolazione è sopra ai 65 anni.

In Giappone nessuno ne vuole parlare ma sta diventando sempre più difficile ignorare il fenomeno del Kodokushi, la morte per solitudine che, secondo gli esperti, colpisce 30mila persone all’anno, anche se il ministero della Salute parla di 3.700 decessi nel 2013. Il fenomeno riguarda le persone anziane, il 20% della popolazione, che rimangono sole, senza parenti, amici o conoscenti e si lasciano andare piano piano in un’inedia che alla fine li uccide.
La scoperta del cadavere

È il caso di Haruki Watanabe, raccontato dalla Bbc, che è stato trovato cadavere dal padrone di casa in un sobborgo di Osaka. L’uomo era ormai in decomposizione, la casa puzzolente, piena di resti di cibo avariato. Haruki aveva solo 60 anni e non era povero ma non aveva né amici, né lavoro, né moglie o parenti. O meglio l’unico figlio non voleva più sapere nulla di lui. Così per tre mesi nessuno ha scoperto il cadavere. Se non fosse stato per il padrone di casa, esasperato dagli affitti non pervenuti, chissà quando qualcuno si sarebbe accorto della sua dipartita.

Lo sgombero delle case
Il fenomeno è così diffuso in Giappone che sono nate ditte di pulizia specializzate nella chiusura e disinfestazione degli appartamenti. Una di queste è Risk Benefit, fondata e diretta Toru Koremura, un ex broker che ha voluto cambiare vita per onorare gli anziani. La sua ditta riceve 60 richieste al mese con picchi di 10 al giorno in estate quando la decomposizione è più veloce. I costi vanno dai mille ai tremila dollari. Il lavoro non è semplice. Prima di tutto va utilizzato il disinfettante giusto perché «ci sono 40mila diversi cattivi odori nel mondo e scegliere il prodotto adatto è molto difficile». Poi c’è la raccolta degli effetti personali e degli oggetti di valore che, se non c’è famiglia, vanno al padrone di casa. Nella case si può trovare di tutto da soldi nascosti nei posti più impensabili a gatti mummificati. Koremura racconta che di Kodokushi muoiono più maschi che femmine: «Il 90% dei casi riguarda uomini. Le donne sembrano più capaci di integrarsi nella comunità» dice alla Bbc.

Anziani dispersi
In Giappone la struttura di famiglia tradizionale sta collassando. Secondo Yasuyuki Fukuhawa, psicologo alla Waseda University di Tokio, la popolazione anziana è così tanta da andare al di là «delle capacità di cura familiare». Le case di riposo costano troppo e così i vecchi si ritirano nella loro solitudine. Recentemente i burocrati giapponesi hanno ammesso di aver perso le tracce di 250mila persone che sarebbero centenarie. Ha fatto scalpore nel 2010 il caso di Sogen Kato, dichiarato a 111 anni l’uomo più vecchio del Giappone ma che invece era morto da 30 anni senza che nessuno se ne fosse accorto.

I giovani reclusi
Non è un Paese per anziani ma nemmeno per giovani. Si chiamano Hikikomori i giovani che si chiudono in casa e non escono più. Secondo il governo sono 700mila. Molti alla fine si suicidano.
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 27 ospiti