Qualcuno potrebbe pensare subito ad una accusa ed una profonda indignazione per questi genitori :NO, assolutamente NO.Bari, disabile 31enne morta di stenti: i genitori indagati per abbandono d'incapace
La donna di Polignano a Mare è stata trovata morta dai genitori: i carabinieri hanno verificato nell'appartamento condizioni igieniche precarie. La famiglia aveva rifiutato l'intervento dei servizi sociali
http://bari.repubblica.it/cronaca/2018/ ... P4-S1.4-T1" onclick="window.open(this.href);return false;
La mia accusa è verso questi "servizi sociali" che spesso sono formati da incompetenti e menefreghisti burocrati e topi d'ufficio buoni spesso a contare i giorni di ferie e di permesso....
Tutti così ? Non certamente ma questi "impiegati statali" sanno di non avere tra le mani delle scartoffie ma delle PERSONE UMANE, ripeto PERSONE UMANE che se hanno la necessità spesso di trovarsi ad aver bisogno del loro sostegno ed aiuto NON SI POSSONO IGNORARE?
Come ? Basta solo aver avuto una semplice segnalazione, una o forse due visite, notare a malapena lo stato di degrado fisico e mentale di queste persone che "dicono" per ragioni diverse di "non aver bisogno di niente.....e poi mettere due righe su un rapporto e chiudere alla fine la "cartellina" in un armadio senza più farsi vedere?
Uno potrebbe dire che: "non si può entrare in paradiso a dispetto dei santi" e lavarsene le mani ma nei confronti di persone con disturbi o problematiche sociali enormi si deve sempre agire così ?
Li avrete sempre sulla vostra coscienza.
Psicologi, educatori, quanti sono alla fine quelli che adempiono quseto lavoro, questo impegno civile e non un "mestiere" qualsiasi ?
Sono arrabbiato, sono incazzato è vero contro chi come il SERT di una città della Romagna che dovrebbe aiutare e sostenere le famiglie di tossicodipendenti con centralini che non rispondono o "psicologi" o "educatori" sempre impegnati, in ferie o fuori stanza?.....
Possibile che questa massa di scaldaseggiole non pssano comprendere la gravità e l'importanza del loro lavoro e del loro impegno ?
Possibile che nelle condizioni di una vedova praticamente quasi non vedente, sola nella sua città e senza parenti vicini con un figlio di 36 anni che si fa di coca dalla sera alla mattina spendendo cifre folli a tribu di magrebini e di gente di colore che tutti conoscono e che nessuno fa niente, nessuno si muova? nessuno faccia niente ?
Sono quasi 4 mesi che il SERT la mena il soluzioni da esaminare, da vedere, da valutare attentamente rimandando di settimana in settimana appuntamenti spesso rinviati.....
Carabinieri e Polizia ? Si poverini loro, sono anche venuti ma arrivano fanno il solito "pippone" sanno tutto ma senza denunce non possono fare niente. E poi anche con queste ? Il giorno dopo non esci più di casa mentre "loro"sono già fuori......
Questo non è ragionare di destra o di sinistra è ragionare dove in questa Italia non paga mai nessuno a parte i più deboli ed indifesi come la mia parente che non posso più aiutare sia fisicamente sia per non riuscire a trovare dopo anni di continue sofferenze e di peregrinazioni in diverse strutture nessuna altra soluzione che non possa trovare o offire una VERA struttura pubblica efficiente.
Da chi alla fine vengono pagati ...?
Fanno tanti concorsi,....ma poi chi ha oltre alle teoriche competenze del solito "pezzo di carta", dispone alla fine dell'umanità e della volontà di assistere ed aiutare tante persone in questi stati di grave stato di necessità ?
Una ragazza disabile è stata fatta morire oggi di freddo per la strada perchè forse "qualcuno" ha archiviato il caso......e domani ....?
....troveranno suicidi due persone rammaricandosi del fatto e dicendo poi (falsamente) di aver fatto alla fine tutto il possibile
Scusatemi per lo sfogo.....
PS.
Rileggendo l'articolo:
E' probabile che in questo specifico caso possa essere stato particolarmente severo nei giudizi e non desidero generalizzare ma porre in esame un problema che esiste sicuramente in questo settore assitenziale.La situazione, ben nota ai servizi sociali del Comune, era stata da tempo segnalata alle autorità sanitarie competenti, ma nessuno era riuscito davvero ad aiutare quella famiglia. Segnalazioni erano arrivate anche da alcuni vicini di casa e parrocchiani della chiesa dei Santi Medici Cosimo e Damiano. Gli amici di infanzia della 31enne dicevano di non vederla da anni, di temere che vivesse come reclusa e in stato di grave indigenza.
Lo stesso parroco, don Giancarlo Carbonara, racconta di aver "tentato di entrare più volte in quella casa per aiutarli, ma non mi hanno mai aperto la porta".
Negli anni, e più spesso dalla scorsa estate, il sacerdote all'ora di pranzo "con la scusa di benedire la casa e la famiglia" bussava su quel portone serrato, che, però, nessuno ha mai aperto. "Tutti si sono mossi per questa situazione, istituzioni e chiesa - dice don Giancarlo - ma si può aiutare solo chi apre le porte. Non si trattava di sopperire ad una richiesta di aiuto perché quella richiesta non c'è mai stata".