da Wikipedia: "Inchiesta su Gesù".
https://it.wikipedia.org/wiki/Inchiesta_su_Ges%C3%B9" onclick="window.open(this.href);return false;
In effetti la prima domanda logica che viene in mente è questa:Gesù è un ebreo che crede in un Dio unico
I concetti fondamentali espressi da Gesù sono ebraici: il regno di Dio e la redenzione, il giudizio finale, l'amore per il prossimo. Crede come un ebreo fariseo alla resurrezione dei corpi. Rispetta la legge religiosa ebraica: mangia secondo le regole bibliche, veste rispettando le tradizioni, compie pellegrinaggi al Tempio di Gerusalemme, osserva le festività del suo popolo, frequenta le sinagoghe, legge la Bibbia, che crede ispirata da Dio.
Divide il mondo in ebrei e pagani. Ritiene di essere inviato da Dio per predicare solo agli ebrei. La religione cristiana adesso è separata dall'ebraismo. I cristiani leggendo i vangeli percepiscono le idee espresse da Gesù come cristiane o addirittura critiche all'ebraismo.
Gesù non ha abolito la festività del sabato e scacciando i mercanti dal Tempio non ha voluto porre fine al culto del Tempio fondando una nuova religione. Rispettava le tradizioni alimentari del libro del Levitico che impongono divieti di mangiare diverse tipologie di carne (come la carne del maiale), che i cristiani ritengono superate, dedicava ore del giorno alla preghiera come tutti gli ebrei. Gesù pregava Dio e quindi non si riteneva pari ad esso.
Oltre a questo concetto di Gesù totalmente ebreo nel libro veniva specificato anche:
La tesi di fondo: il Gesù autentico non è quello della Chiesa
L’ebreo Gesù non ha fondato nessun cristianesimo
Gesù ucciso per ragioni politiche, dai romani
A lettura ultimata uno si pone la domanda: come ha fatto Gesù, che non ha portato assolutamente nulla di nuovo rispetto all’ebraismo, che non ha voluto fondare nessuna religione, che non ha fatto nessun miracolo e non è risorto se non nella mente alterata dei suoi seguaci, come ha fatto, ripeto, a diventare “l’uomo che ha cambiato il mondo”?
In base pertanto a una simile definizione di Gesù, e scusandomi con alcuni di voi se ripeto alcune mie idee, desidero conoscere la vostra opinione se tali mie conclusioni (anche se ovviamente esaminate da un punto di vista particolare) possano avere un senso logico.
Punto 1.
Il Dio degli ebrei, colui che per secoli ha protetto il suo popolo e descritto ampiamente nella Bibbia decide ad un certo punto della storia, come aveva fatto a suo tempo con la presenza di numerosi profeti, di inviare ancora un suo "rappresentante" umano, un messia, un ambasciatore, un inviato,... come descritto da Valentino:
Punto 2.Come leggiamo in Marguerat "Introduzione al nuovo testamento" (Claudiana): "La semantica dell'invio deve essere intesa sullo sfondo del diritto dell'invio nel Vicino Oriente antico. Un inviato era un messaggero debitamente legittimato che rappresentava il suo sovrano presso una corte straniera. La categoria principale attribuita alla figura dell'inviato era quella della rappresentanza; giocava sulla dialettica tra l'unità e la differenza: l'ambasciatore rappresentava pienamente il suo re pur essendo diverso da lui.
Questa persona "stranamente" non era completamente umana ma nata (forse) da una vergine e dallo Spirito Santo" e questo fatto ritengo possa aver lasciato alcuni interrogativi agli ebrei del tempo sulla sua natura.
Punto 3
Stranamente però questo Messia(umano)non si identificava con quanto descritto dalla Bibbia e pur definendosi re afferma di essere re ma non di questo mondo...e non aver compiuto nessun atto a favore di un riscatto del popolo ebraico dal giogo straniero come molti si aspettavano.
https://it.wikipedia.org/wiki/Messia_nell%27ebraismo" onclick="window.open(this.href);return false;
...e in effetti da quanto si legge...Gesù non corrispondeva certamente a queste "caratteristiche" e nemmeno corrispondeva all'idea dei due messia tanto ché anche oggi gli ebrei lo ignorino....Il messia degli ebrei.
Tale "Personaggio", si identifica come un profeta e compie molti miracoli tanto ché tutti lo considerano come il Messia di Israele tanto descritto dalla Bibbia venuto per salvare il suo popolo dal giogo straniero e propugnare la pace nel mondo.
Nell'Era Talmudica il titolo Mashiach o Méleḫ ha-Mašīaḥ (in ebraico: מלך המשיח?, nella vocalizzazione tiberiense pronunciato Méleḵ haMMāšîªḥ), letteralmente significa "il Re unto", e si riferisce al leader umano e re ebraico che riscatterà Israele nella "Fine dei giorni" e che la condurrà verso un'era messianica di pace e prosperità sia per i vivi che per i morti.[1] Il Messia ebraico, quindi, si riferisce a un leader umano, discendente fisicamente dalla stirpe di Re Davide, che governerà e unirà il popolo di Israele[2] e che lo condurrà verso l'Era Messianica[3] di pace globale e universale. Il Messia ebraico, a differenza di quello cristiano, non viene considerato divino e non corrisponde alla figura di Gesù di Nazaret.
Del resto da un forum ebraico si legge questa risposta :
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=46324278" onclick="window.open(this.href);return false;
Punto 4... Il messia che gli ebrei si aspettavano,tutto era tranne che quello che è stato Gesù;essi infatti non attendevano l'agnello che si immolasse per salvare il mondo dai peccati,bensi un uomo normale che fosse loro re,condottiero e che li liberasse dalle presenze straniere riunificando in un solo regno le originarie 12 tribù d'israele...ma che facesse tutto questo guidato da dio,esattamente come re Davide o Salomone.
In realtà il 'messia' Gesù Cristo NON venne 'confenzionato' per poi proporlo al 'pubblico' giudaico, dal momento che la realtà giudaica era ben poca cosa di fronte alla vastità dell'Impero di allora. Il Messia 'Salvatore', immolatosi sulla croce per i 'peccati' del mondo (e non solo per quelli dei giudei), era un modello da proporre alle folle 'pagane' residenti nelle varie provincie dell'Impero.
Se si fosse voluto costruire un 'messia' per i giudei, le sue caratteristiche (e con esso quelle del culto cattolico) sarebbero state nettamente diverse, in quanto NESSUN ebreo, nato ebreo, avrebbe mai fatto proprio il messia dei cattolici, nè avrebbe accettato le dottrine ed i precetti di una tale religione: palesemente pagana (almeno rispetto al giudaismo) e spudoratamente antisemita!!... Come si poteva pensare di veicolare un qualunque messaggio verso il mondo giudaico con tali 'arnesi'?..E' folle il solo pensarlo!..
In verità, un messia adatto a veicolare un messaggio di 'pace' verso il mondo giudaico, venne storicamente 'costruito'. Si trattò del 'messia' Giovanni di Gamala, un discendente asmoneo che negli anni trenta (probabilmente verso la fine del mandato di P. Pilato) venne catturato in seguito ad un tentativo di sommossa, scatenatosi per reazione al criminale comportamento di Pilato verso i giudei, e represso dal Governatore Vitellio, superiore gerarchico di Pilato, il quale poi destituì quest'ultimo e lo fece imprigionare.
..........segue sul sito.....
Tra l'altro, cosa ancora più strana, è che Dio (ebraico) che dovrebbe essere l'amore e la misericordia in assoluto invia sulla terra questo povero "Cristo"(umano) a farsi ammazzare sulla croce per affermare alla fine le stesse identiche cose che gli ebrei alla fine già sapevano ed essendo quest'ultimo, un ebreo praticante non avrebbe dovuto cambiare di un'acca quanto descritto dalla Bibbia.
Punto 5.
Sorge allora il dubbio che direi legittimo, da un lato di cosa abbia pensato Dio (ebraico) nel voler inviare sulla terra (fatto storicamente avvenuto) e fatto anche ammazzare e poi "risorgere"...questo "ambasciatore", questo "inviato", questo "rappresentante" se alla fine non doveva cambiare la storia poichè alla fine aveva detto le stesse cose che già sapevano tutti e non aveva nemmeno adempiuto alle profezie bibliche.....
Punto 6.
Con questi dubbi alla fine poi ci si accorge dalla storia che questo "ambasciatore", questo "inviato", questo "rappresentante" mette in testa ad un sacco di gente, tramite i suoi "accoliti" ( ma forse non i discepoli che credevano sempre all'idea del "messia" umano...) l'idea che non sia proprio un "emissario" umano ma il VERO Figlio di Dio venuto sulla terra per la salvezza del mondo intero e scegliendosi poi degli apostoli ed infondendo loro lo "Spirito Santo" ( naturalmente sempre per procura...) sia riuscito a formare una religione NON Diversa da quella ebraica ma il suo naturale compimento, evolutasi dopo 2.000 anni da più di 2 miliardi di fedeli.....
Punto 7 e conclusioni.
Visto che i fatti reali alla fine sono questi, i casi alla fine sono due:
- O il Dio (come inteso allora dagli ebrei) ha toppato di brutto trovandosi alla fine una situazione che gli è sfuggita di mano.... con un suo "messaggero" che contrariamente alle sue direttive ha intortato un sacco di gente spacciandosi per "figlio di Dio.... cosa che ritengo assolutamente impossibile dato che come "DIo" conosce passato, presente e futuro.....
- Oppure tutto questo è stato SICURAMENTE la volontà di Dio nell'aprirsi e farsi conoscere al mondo con un messaggio di amore universale aperto indistintamente a tutti (ebrei e gentili) dando prova di amore infinito sacrificando direttamente parte di sé stesso (il Figlio) sulla croce( non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici...e Gesù ci aveva chiamato "amici" e non "servi"..... e risorgendo poi per infondere un messaggio di vera speranza sia nella vita terrena che dopo la morte ?