Rimosso il maxi manifesto antiaborto a Roma Dopo la protesta social, la pubblicità è stata staccata

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Vieri
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Rimosso il maxi manifesto antiaborto a Roma Dopo la protesta social, la pubblicità è stata staccata

Messaggio da Vieri »

Rimosso il maxi manifesto antiaborto a Roma
Dopo la protesta social, la pubblicità è stata staccata nove giorni prima del previsto

http://www.lastampa.it/2018/04/06/edizi ... agina.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Il maxi manifesto Pro Vita non c’è più. E’ stato rimosso questa mattina, venerdì 6 aprile, dopo le polemiche sui social di politici e cittadini, da uno dei palazzi di via Gregorio VII dove sarebbe dovuto rimanere - secondo la stessa associazione - fino al 15 aprile prossimo.

Così però non è andata. Numerose erano state nella giornata di ieri le prese di posizione contro l’iniziativa: «Questa gente è preoccupante», commenta un utente su Twitter e ancora, rilancia un altro follower, «l’associazione #ProVita lancia l’ennesima campagna contro l’aborto e affigge un manifesto enorme (7 metri per 11) in via Gregorio VII a Roma - ha scritto sul social network Matteo Zocchi - rimarrà lì fino al 15 aprile. Dovremmo davvero sopportare questa roba indegna?».

LEGGI ANCHE Maxi-manifesto anti aborto a Roma, polemiche sui social: “Raggi lo rimuova subito”

Gli utenti di Twitter avevano sollecitato anche l’intervento del Comune di Roma, e della sindaca Virginia Raggi. Il Campidoglio in merito a questo aveva precisato che all’associazione era «già stata interdetta in passato l’affissione di simili manifesti, perché in contrasto con le prescrizioni previste al comma 2 dell’art. 12 bis del Regolamento in materia di Pubbliche affissioni di Roma Capitale, che vieta espressamente esposizioni pubblicitarie dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali».

L’associazione dal canto suo aveva spiegato che il manifesto era stato affisso per la campagna di ProVita a 40 anni dalla legge 194: «L’immagine di un bambino nel grembo materno, per scuotere milioni di coscienze. Da oggi fino al 15 aprile, il maxi cartellone ProVita di 7 metri per 11 ricorda che l’interruzione volontaria della gravidanza sopprime un essere vivente. Non un grumo di cellule».
A parte il fatto che la legge sull'aborto rimane ancora contestabile da alcuni medici che vengono esentati da tale pratica, mi sembra strana questa "parata di scudi" per far togliere, come hanno fatto, per aver giudicato "offensivo" questo manifesto nel quale evidenzia solo una foto che si trova tranquillamente su internet
http://www.centrosangiorgio.com/aborto/ ... a_vita.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
e non ha nessuno spot propagandistico contro l'aborto ma solo di evidenziare le caratteristiche di un feto di 11 settimane....

Immagine

Ma chi è poi questo fantomatico Matteo Zocchi che ha scritto sul social network -" Dovremmo davvero sopportare questa roba indegna?».
La nascita di un bambino "è cosa indegna" :boh:

Del resto nel manifesto non si manifesta nessuna contestazione alla legge ed alla possibilità di abortire ma evidenzia solo con una foto e senza commenti ...."ciò che vai ad abortire"......

Non intravedo pertanto in questo manifesto nessun contenuto lesivo nei confronti di libertà individuali, tali da dover essere rimosso.
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mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

Del resto nel manifesto non si manifesta nessuna contestazione alla legge ed alla possibilità di abortire ma evidenzia solo con una foto e senza commenti ...."ciò che vai ad abortire"......
E' una contestazione pesantissima della libertà di aborto. Pesante ma allo stesso tempo legittima. Non contiene nulla che giustifichi la sua rimozione.
mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

Vieri ha scritto: Ma chi è poi questo fantomatico Matteo Zocchi
https://www.huffingtonpost.it/2015/07/1 ... 83310.html" onclick="window.open(this.href);return false;
LacrimadiLuna

Messaggio da LacrimadiLuna »

Se gli abortisti hanno la possibilità di protestare per far valere i propri diritti allora devono averla anche gli antiabortisti
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Vieri
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Democraticamente condivido

Messaggio da Vieri »

mr-shadow ha scritto:
Del resto nel manifesto non si manifesta nessuna contestazione alla legge ed alla possibilità di abortire ma evidenzia solo con una foto e senza commenti ...."ciò che vai ad abortire"......
E' una contestazione pesantissima della libertà di aborto. Pesante ma allo stesso tempo legittima. Non contiene nulla che giustifichi la sua rimozione.
:quoto100:
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

La penso anch'io come MrShadow: contestazione pesante ma legittima, quindi è sbagliato invocare la censura.
Mi sono chiesta come avrebbero reagito molti credenti di fronte a un manifesto di tenore diverso, per esempio uno così (è inutile cercarlo sul web, perché l'ho ideato io poco fa):

Immagine

I credenti sono tanti e molto diversi, e credo che fra loro non pochi si sarebbero sentiti offesi nei loro valori e ne avrebbero reclamato la rimozione.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

:appl:
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Cogitabonda ..questa battuta me la sono cercata....

Messaggio da Vieri »

Cogitabonda ha scritto:La penso anch'io come MrShadow: contestazione pesante ma legittima, quindi è sbagliato invocare la censura.
Mi sono chiesta come avrebbero reagito molti credenti di fronte a un manifesto di tenore diverso, per esempio uno così (è inutile cercarlo sul web, perché l'ho ideato io poco fa):

I credenti sono tanti e molto diversi, e credo che fra loro non pochi si sarebbero sentiti offesi nei loro valori e ne avrebbero reclamato la rimozione.
Non stavi mica parlando dei neocatecumenali....con 9 figli !.... :risata: :risata: :risata:
Ovviamente condivido la tua osservazione.
Buona domenica
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domingo7
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Brava Cogitabonda

Messaggio da domingo7 »

I credenti sono tanti e molto diversi, e credo che fra loro non pochi si sarebbero sentiti offesi nei loro valori e ne avrebbero reclamato la rimozione.
Bellissimo Cogitabonda, lo ho salvato sul mio pc
Sono credente ma ti assicuro che non ne avrei mai reclamato la rimozione

E forse questa poteva davvero essere una risposta intelligente al manifesto antiabortista

Lasciamo un po' libera la gente di dire quello che pensa
e forse, oltre ad arricchirci spiritualmente,
riusciremo pure a sorridere della vita .....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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domingo7
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E Pantalone paga ....

Messaggio da domingo7 »

L'aborto è un omicidio legalizzato e qualsiasi persona ragionevole se ne dovrebbe rendere conto.

Se tanto laicume benpensante fosse davvero convinto di fare una cosa buona e santa, non dovrebbero registrarsi tanti segni di fastidio verso chi ha una diversa senssibilità, né tantomeno dovrebbero nascere tante scene patetiche sulle scelte dolorose di molte donne (se vi trovate in un reparto ospedaliero dove si fanno anche aborti, non vi potranno lasciare indifferenti i piagnistei di tantissime donne, sicurissime della propria scelta prima di entrare in sala operatoria ma incredibilmente disperate dopo).

Certamente non dobbiamo giudicare nessuno ma non siamo neppure dei Padreterni per assolvere tutti, soprattutto quelli che fanno strazio della propria carne.

Su una cosa ci dovrebbe però essere un certo consenso: la gratuità dell'aborto nel sistema sanitario pubblico è un bello smacco per i tanti poveracci che devono affrontare tempi biblici prima di sostenere qualche esame specialistico o, peggio, pagare fior di quattrini alle strutture private per non mettere a repentaglio la propria salute.

E questo non è un discorso astratto: cinque anni fa, avevo non pochi problemi finanziari per la ristrutturazione della casa, e dovetti attendere ben 14 mesi per alcuni delicati esami oculari (da un occhio non ci vedevo quasi più), mentre ogni mattina donne querimoniose venivano amorevolmente aiutate a sgravarsi del loro fardello indesiderato...... senza sborsare neppure uno spicciolo ....
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Messaggio da Testimone di Cristo »

L'aborto è un omicidio legalizzato e qualsiasi persona ragionevole se ne dovrebbe rendere conto.
Anche io sono contro l'aborto, ma le persone per evitare tale omicidio, dovrebbero prendere degli accorgimenti, per evitare di concepire un figlio non gradito al momento.
Per chi.., che differenza c'è tra l'uccisione di una persona di una età...., e di un feto che ancora non è venuta alla luce ?
ciao
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Luca 23,34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

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Vieri
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Riflessioni......

Messaggio da Vieri »

Testimone di Cristo ha scritto:
L'aborto è un omicidio legalizzato e qualsiasi persona ragionevole se ne dovrebbe rendere conto.
Anche io sono contro l'aborto, ma le persone per evitare tale omicidio, dovrebbero prendere degli accorgimenti, per evitare di concepire un figlio non gradito al momento.
Per chi.., che differenza c'è tra l'uccisione di una persona di una età...., e di un feto che ancora non è venuta alla luce ?
ciao
Anch'io sono assolutamente contrario all'aborto che lo considero sempre un omicidio legalizzato specie quando dentro il seno materno batte un cuore .....

Posso comprendere altresì tutti coloro che quando una donna decide di abortire non sia costretta a farlo diciamo di "contrabbando" affidandosi ad una "mammara " e rischiando spesso la pelle e che possa andare in una struttura pubblica che le possa offrire maggiori garanzie.

Però, c'è sempre un però per il fatto che possano sussistere casi diversi dove effettivamente possano esistere gravi ragioni personali come malformazioni del feto o frutto di uno stupro o altre ragioni derivate dalla superficialità di alcune ragazze nell'affrontare la questione come se alla fine "abortire" possa rappresentare solo la "semplice" soluzione di un "incidente di percorso"......

Può capitare che l'emotività del momento possa portare inizialmente a compiere questo gesto e successivamente a portarne il "fardello" della colpa ma direi che una vita è sempre una vita e chi non volesse il figlio può sempre "abbandonarlo" in un istituto per darlo poi in adozione.

Non per niente l'art. 1 del testo della legge parla chiaro:
L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite. Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.
specificando anche:
4. Per l'interruzione volontaria della gravidanza entro i primi novanta giorni, la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito, si rivolge ad un consultorio pubblico istituito ai sensi dell'articolo 2, lettera a), della legge 29 luglio 1975 numero 405 (2), o a una struttura socio-sanitaria a ciò abilitata dalla regione, o a un medico di sua fiducia (2/cost).
Mentre concordo su tutti gli altri punti contesto vivamente le parole:
o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, che sono estremamente vaghe....
Cosa vorrebbe allora dire? Una fa un figlio e poi lo ammazza perchè poi non può mantenerlo ? Questo per me è assolutamente INAMMISSIBILE.
Il figlio lo fa e lo dia in adozione ma non si uccide una PERSONA solo perchè non lo si può mantenere o creerebbe ulteriori problemi in famiglia....

La legge prosegue però specificando:
5. Il consultorio e la struttura socio-sanitaria, oltre a dover garantire i necessari accertamenti medici, hanno il compito in ogni caso, e specialmente quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall'incidenza delle condizioni economiche, o sociali, o familiari sulla salute della gestante, di esaminare con la donna e con il padre del concepito, ove la donna lo consenta, nel rispetto della dignità e della riservatezza della donna e della persona indicata come padre del concepito, le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza, di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna, offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto.
Quando la donna si rivolge al medico di sua fiducia questi compie gli accertamenti sanitari necessari, nel rispetto della dignità e della libertà della donna; valuta con la donna stessa e con il padre del concepito, ove la donna lo consenta, nel rispetto della dignità e della riservatezza della donna e della persona indicata come padre del concepito, anche sulla base dell'esito degli accertamenti di cui sopra, le circostanze che la determinano a chiedere l'interruzione della gravidanza; la informa sui diritti a lei spettanti e sugli interventi di carattere sociale cui può fare ricorso, nonché sui consultori e le strutture socio-sanitarie.
Quando il medico del consultorio o della struttura socio-sanitaria, o il medico di fiducia, riscontra l'esistenza di condizioni tali da rendere urgente l'intervento, rilascia immediatamente alla donna un certificato attestante l'urgenza. Con tale certificato la donna stessa può presentarsi ad una delle sedi autorizzate a praticare la interruzione della gravidanza. Se non viene riscontrato il caso di urgenza, al termine dell'incontro il medico del consultorio o della struttura socio-sanitaria, o il medico di fiducia, di fronte alla richiesta della donna di interrompere la gravidanza sulla base delle circostanze di cui all'articolo 4, le rilascia copia di un documento, firmato anche dalla donna, attestante lo stato di gravidanza e l'avvenuta richiesta, e la invita a soprassedere per sette giorni. Trascorsi i sette giorni, la donna può presentarsi, per ottenere la interruzione della gravidanza, sulla base del documento rilasciatole ai sensi del presente comma, presso una delle sedi autorizzate (2/cost).
Onestamente tale articolo pare un po' sibillino poichè mentre da un lato dovrebbe esserci uno psicologo che dovrebbe aiutare la donna a non compiere un atto così grave, dall'altro lato quest'ultimo verrebbe scavalcato da un medico, in alcuni casi compiacente, che fa una richiesta di procedura di urgenza per "accontentare" la donna anche dopo l'eventuale possibilità di "ripensamento".....

Per me è come dire" fatta la legge, scoperto l'inganno".....specie se anche le case di cura private vengono autorizzate a procedere a tali aborti....

Morale, alla fine con i soldi o "le amicizie"...si fa sempre quello che si vuole....... :ironico:

Posso allora dire la mia?
- L'aborto è considerato sempre un omicidio.
- Possono essere previsti casi di interruzione della gravidanza solo in casi eccezionali di malformazione del feto o di pericolo di vita della donna o altri casi eccezionali
- Tutti gli interventi dovrebbero essere effettuati solo ed esclusivamente da strutture pubbliche autorizzate ed in numero limitato.
- In caso di non volontà di avere questo figlio, la donna dovrebbe proseguire sempre la gravidanza in forma anonima con possibilità di offrirle la sicurezza di poter dare sempre in adozione il figlio stesso.
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Ancora tragiche riflessioni....

Messaggio da Vieri »

Per informarmi ancora sull'argomento sono imbattuto su questo sito.
https://gravidanza.alfemminile.com/foru ... -fd3662051" onclick="window.open(this.href);return false;

dove dire "sconvolgenti richieste" è altrettante risposte è poco.....

Domanda: Datemi per favore indirizzo clinica privata che devo partire subito per gli USA con una borsa di studio.....
non ho problemi di soldi.....
Risposta...se hai fretta vai in Svizzera e con 500 euro te la cavi subito.....

Domanda. c'' è la possibilità di farlo in giornata poichè se dovessi rimanere una notte i miei si insospettirebbero.....
Risposta: Si vai xy e lo fai in giornata.....

Andiamo avanti:
....chiedete la pillola RU.In tre giorni espellera' il tutto.
Se ti interessa al S.Anna di Torino,la forniscono senza problemi anche senza il ricovero di tre giorni.Deve prendere la prima pillola il primo giorno,poi il secondo nulla ed il terzo giorno l'altra pillola.

Elenco ginecologi post preso dalla sezione aborto spontaneo
https://gravidanza.alfemminile.com/foru ... -fd2538235" onclick="window.open(this.href);return false;

Aborto spontaneo o business ? :boh: :boh: :boh:
Documenti necessari per abortire a Milano
Prima di sottoporsi a un’interruzione volontaria di gravidanza, c’è un iter ben preciso da seguire: innanzitutto, bisogna recarsi dal proprio medico di base per farsi rilasciare l’impegnativa con la richiesta di una IVG.

Con questo documento si può poi recarsi in un consultorio pubblico (o da qualsiasi altro ginecologo non obiettore di coscienza) per richiedere il certificato di IVG in cui si attesta l’effettiva gravidanza e la volontà della donna di non volerla portare a termine.

Prima di rilasciare suddetto certificato, la maggior parte dei consultori prevede un colloquio con un’assistente sociale al fine di dimostrare che la decisione di abortire sia presa liberamente dalla donna senza coercizione alcuna.

Una volta ottenuta la certificazione, ci si può recare in una delle cliniche o degli ospedali sovra citati che, dopo aver effettuato un breve day hospital in cui si fa una visita ginecologica e un colloquio con un’anestesista, fisserà la data dell’intervento.

L’intervento per l’interruzione di gravidanza si effettua in regime di day surgery ossia si viene ricoverate la mattina e, se tutto va bene, si viene dimesse nel primo pomeriggio.
Io vedo: un medico di base compiacente ( non vorrà mica fare un dispetto alla sua paziente ?)
Un qualsiasi ginecologo che pagando la visita fa tutti i certificati che vuole...
Una assistente sociale che spesso diventa una burocrate che dopo le 4 domande di rito gli fa il certificato.....

Morale:
Art. 1. della legge:
L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite. Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.
:risata: :risata: :risata: :risata:

Alla faccia delle procedure e delle garanzie della legge sull'aborto !!
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