ho ho trovato Gerusalemme una città meravigliosa, ricca di fascino, di vita, di storia, di colore... Anche la sua varietà culturale è affascinate e contribuisce a rendere questa città ancora più interessante.
Mi ha colpito, per esempio, uscire una sera e vedere giovani che sedevano fuori da locali a guardare le partite di calcio sui maxischermi, bevendo birra e facendo il tifo. Mentre a pochi passi c'era il quartiere ortodosso, dove c'è un modo di vivere assolutamente diverso.
Ma io ci vivrei ben volentieri in una città come questa. Sceglierei di frequentare le compagnie con cui mi trovo meglio, lasciando che ognuno viva come vuole o preferisce. In Israele, che è una nazione del tutto democratica, la mia libertà e le mie scelte verrebbero certamente rispettate.
Caro Achille,
In effetti il viaggio da me compiuto in Israele non è stato uno dei soliti, bello ed interessante ma sicuramente molto ma molto di più e tale da rimanere ancora un fervido e bellissimo ricordo giorno per giorno e non solo per gli aspetti religiosi.
Non per niente ho realizzato un sito denso di commenti...
http://www.terrasanta2012.it" onclick="window.open(this.href);return false;
Condivido pertanto pienamente il tuo pensiero ed è vero che fra tante religioni o modi di vivere anche decisamente diversi,tutti vivono serenamente "rispettandosi"
ma sono queste parole:"serenamente" e "rispettandosi" che mi ha lasciato sempre un po' perplesso.
La mia personale impressione è che queste persone alla fine si ignorino a vicenda vivendo ognuna nel proprio "guscio" o nel proprio quartiere. semprechè specie fra "ghetti. enclaves, quartieri,....." islamici ed ebrei nessuno si permetta di sconfinare magari comprando casa in altra parte senza farci scappare il morto come mi avevano raccontato ....
Tra l'altro, come avevo già raccontato in precedenza,... al clima sereno e pacifico della Spianata delle moschee durante la mia visita si contrappose appena 10 giorni dopo una violenta "battaglia e sassaiola" con numerosi feriti fra ebrei osservanti e palestinesi per il diritto di pregare anche loro al monte del tempio.
5 ottobre 2012
Scontri sulla Spianata delle Moschee
La moschea fa parte di un territorio sotto controllo israeliano ed è la più grande di Gerusalemme. È un luogo di grande delicatezza e importanza simbolica, rivendicato dai palestinesi come parte della capitale del loro Stato. La “seconda intifada”, nel 2000, scoppiò quando l’allora primo ministro israeliano Ariel Sharon fece una visita nell’area, con 1000 militari armati, riaffermando così la volontà di Israele di non rinunciare a Gerusalemme nella sua interezza. L’area è considerata “sacra” anche dagli ebrei, per i quali è il Monte del Tempio, ed è stata conquistata da Israele durante la guerra del 1967.
Le tensioni nella zona vanno avanti da quando, tre giorni fa, un gruppetto di ultranazionalisti israeliani in occasione della Festa ebraica dei Tabernacoli (Sukot) aveva provato a organizzare provocatoriamente una preghiera nella zona, creando dei disordini. Le proteste dei palestinesi sono iniziate pacificamente dopo la tradizionale preghiera del venerdì ma poi sono diventate più nervose, e dopo alcuni lanci di pietre da parte dei manifestanti si è arrivati agli scontri con la polizia. La polizia israeliana ha lanciato granate stordenti per disperdere centinaia di manifestanti che protestavano nei pressi della moschea di al-Aqsa, nella zona est di Gerusalemme. Durante questa settimana moltissimi ebrei erano andati in pellegrinaggio al Muro del pianto, che costeggia la zona.
La mia opinione (irrealizzabile) ?
.....
Dare accesso a tutte le religioni alla spianata del Tempio ( o delle moschee) dove costruire anche una sinagoga ed una chiesa cristiana come simbolo di unità e di pacificazione fra le diverse religioni.....
L'impressione personale è che alla fine ognuno ignori l'altro badando ai fatti suoi e dove la parola "integrazione" culturale e politica la vedo riferita solo agli israeliani laici o religiosi ma non particolarmente integralisti.
Attenzione poi, riferendomi a Valentino, la parola "integralista" per me significa solo rispettare integralmente la propria religione e ovviamente è niente a che vedere con la parola"'integralismo islamico" , sinonimo di "terrorista".
Valentino, con il solito suo tatto da elefante mi da del "provincialotto" di uno che non sia stato a New York (falso) a visitare i quartieri cinese e "little Italy" ( ci sono stato...) e che non capisca niente di civiltà multiculturale.....
Credo che per te risulti invivibile qualsiasi società "multiculturale". Per te risulterebbero "invivibili" anche gli Stati Uniti. Non credo sia un problema di "mentalità cattolica" ma di mentalità "provinciale"....casa-lavoro-piazza e campanile. Nelle società multiculturali trovi chiese, sinagoghe, templi indù, moschee, etc. La faresti costruire una bella moschea nella piazza della tua città?!?! Conosco già la risposta! In Israele invece c'è libertà di culto per tutti. Così come negli USA.
Ma lui dove è stato per dire queste cose? Ma non mettiamoci nel ridicolo,.....
......non rendendosi conto poi delle enormi differenze storiche e culturali esistenti tra un paese di 350 milioni di abitanti e grande 10.000 volte lo stato di Israele con il clima politico e sociale di Israele dove in un "francobollo" convivono tante teste diverse con ben 4 guerre alle spalle in meno di 70 anni.
Valentino, ha rizzato il pelo quando ho parlato di "ghetti" ma gli haredim non vivono separatati dagli altri ?
Ma il quartiere : Mea Shearim non è un ghetto chiuso ?....
Avevo poi citato:
Gerusalemme: scontri fra polizia e ultra-ortodossi, feriti otto agenti
Nella notte centinaia di manifestanti hanno aggredito le forze dell’ordine. Gli ebrei osservanti protestano contro l’apertura di un parcheggio a pagamento nel giorno sacro del riposo ebraico.
http://www.asianews.it/notizie-it/Gerus" onclick="window.open(this.href);return false; ... 16194.html
A proposito sempre del linguaggio "gentile e rispettoso" di Valentino....."gronda pregiudizio...
: ma per favore....
ma quali pregiudizi?
Io ho solo evidenziato, a fronte della mia vicinanza al popolo ebraico anche alcune "problematiche"....
e andiamo al muro del pianto, .......
Valentino scrive, sempre con la sua proverbiale "gentilezza"...
in quest'ultimo intervento ha sciorinato un po del suo provincialismo condito da notevoli pregiudizi...in pratica ce l'ha con gli haredim, gli sono "antipatici" mentre sono una realtà religiosa pacifica nella stragrande maggioranza dei casi. Già solo il linguaggio che usa gronda pregiudizio ostinandosi a chiamare "ghetti" i quartieri di Gerusalemme. Dovrebbe aggiornare un po il suo vocabolario!
In questa mia foto ....se notate lo spazio dedicato alle donne ed il loro numero è meno del 20 % degli uomini....perchè ?
Se le donne avessero pieni diritti (negli ebrei ortodossi) essendo il 50 % degli uomini, se non fossero miscredenti, non dovrebbero essere almeno in numero pari....... ?
No......se trovo........
All’interno della variegata società israeliana la comunità ultra-ortodossa inizia a rappresentare un serio problema per lo stato. Essi infatti non svolgono nessuna attività lavorativa e occupano le loro giornate studiando testi religiosi ma ricevono comunque sussidi da uno stato che non riconoscono. Oltre a questo evidente paradosso, che ha scatento contro di loro le ire degli strati più laici della popolazione, il numero degli haredi sta aumentando esponenzialmente. Secondo un recente studio, condotto dal centro israeliano di statistica, la media di figli per donna all’interno della comunità ultra-ortodossa ha raggiunto quota 7.5.
Il mio sincero pensiero?
Non condivido l'operato di questi "ortodossi" che pregano il mattino al muro del pianto ( mentre la moglie lava, stira, prepara il pranzo e accudisce ai numerosi figli...)
Il pomeriggio spesso senza fare altre attività ...studio della Torah e....e la moglie lavora......e lo stato Israeliano o altri dall'estero pagano.....
Tra l'altro se Valentino fosse più equilibrato nei suoi giudizi, quello che definisce un positivo diritto di obiezione di coscienza,.....è per me un atto puro e semplice di vogliaccheria nell'"armatevi e partite (voi) nelle 4 guerre facendosi ammazzare (voi) al posto mio poichè io devo "pregare".....
Gesù su "questi" a suo tempo aveva anche fatto delle critiche....
Matteo 23,1-12
Gesù critica i farisei
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare ‘‘rabbì’’ dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare ‘‘rabbì’’, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno ‘‘padre’’ sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare ‘‘maestri’’, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato”.
Posso avere allora dei dubbi sul comportamento di tali credenti molti simili ai farisei di un tempo?
Non è questione di simpatia o antipatia ma sul fatto di non condividere tali comportamenti.
Per concludere...una storiella che la dice tutta.....
"Un Israeliano e' seduto fra due Arabi in un aereo che vola fra Gerusalemme e Amman. Un po' nervoso, l'ebreo fa di tutto per distendere l'atmosfera, ma senza successo.
Allora quando i due Arabi gli domandano con aria provocatoria di andare a cercare due succhi di pompelmo, lui si alza per andare a chiederli alla hostess...
Nel frattempo i due Arabi sputano nelle sue scarpe. Lui porta loro i due succhi di pompelmo e il resto del volo trascorre tranquillo. Quando l'aereo si sta per avvicinare alla destinazione, l'Israeliano si rimette le scarpe e sente l'infame bava che attraverso il tessuto gli bagna la pelle. Egli si gira verso uno dei suoi vicini e gli dice: "Sapete, se si vuole che un giorno il Medio-Oriente sia in pace, bisognerà' che gli Arabi la smettano di sputare nelle scarpe degli Israeliani e che gli Israeliani la smettano di fare la pipi nei succhi d'arancia degli Arabi...
Conclusione.
Confermo la grande simpatia per tutto il popolo ebraico (eccetto i suoi eccessi di integralismo religioso) che ha il diritto di stare nella SUA TERRA e che poi è anche la terra che amo di più per la presenza reale di Gesù in molti suoi luoghi.