06 marzo 2010 http://www.ilgazzettino.it/articolo.php ... ez=NORDEST" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank
Treviso. Manager licenzia dipendenti
e assume adepti della sua setta religiosa
Il titolare si è accorto di un anomalo sistema di risanamento
Secondo il gruppo di studiosi del Gris non è l'unico caso
di Laura Simeoni
TREVISO (6 marzo) - Lo spettro delle psico-sette in una azienda della Marca trevigiana. Ad agire nell'ombra un manager che, invece di operare per il bene della società, nel tempo avrebbe progressivamente assunto gli adepti dell’organizzazione religiosa della quale fa parte, minando le basi dell'impresa e trasformandola in una sorta di feudo a "proprio uso e consumo". Ad indagare sulla complicata vicenda sono le sentinelle del Gris, il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa operante nelle due diocesi del territorio provinciale: Treviso e Vittorio Veneto.
Già qualche mese fa il consigliere nazionale Giuseppe Bisetto aveva lanciato l'allarme nel corso della giornata di studio promossa nell'ex chiesa di Santa Croce, alla presenza di esperti e di un folto pubblico. «Ne uccide più la setta che la crisi», aveva puntualizzato Bisetto. Mai parole furono più profetiche visti i riscontri sempre più frequenti e fastidiosi. Per ora sul caso del dirigente trevigiano invischiato nella psico-setta è mantenuto il più stretto riserbo, anche per capire se esistano presupposti di reato. Certo è che nell’azienda in questione da qualche tempo stanno succedendo cose davvero strane. È stato lo stesso titolare, insospettito, a bussare alla porta del Gris, chiedendo agli esperti di far luce sulla vicenda.
Dai particolari emersi si sa che il dirigente, il cui compito consisteva nel garantire il buon andamento della ditta, da qualche tempo aveva attuato una politica di risanamento un po' strana, licenziando i vecchi impiegati per sostituirli con “nuova linfa”. Il guaio è che tutti i neo-assunti farebbero parte della sua stessa setta. Altro elemento strano: il proliferare negli uffici di libri pseudo-psicologici, tutti della stessa matrice. «Stiamo indagando sul caso sui cui per il momento non possiamo pronunciarci» dichiara il consigliere del Gris che ammette però la “stranezza” della vicenda, peraltro non isolata. Sarebbero infatti sempre più numerosi i casi di imprese artigiane e aziende di vari settori coinvolte in fallimenti, cessioni, crisi interne dovute all'infiltrazione di psico-sette. L'esito di tali operazioni può avere effetti drammatici per titolari, dipendenti e familiari.
