News su Sindone

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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Questa ennesima riproposizione è sterile; poniamo pure il caso che la Sindone sia vera, che cambierebbe? Trasmessa dai fedeli della prima ora sarebbe arrivata a noi, come è arrivato il Colosseo o le Res gestae Divi Augusti. Non aggiungerebbe un iota alla presunta divinità di Cristo, salva la venerazione per il manufatto, che giustamente sarebbe piú motivata e razionale, ma forse, meno suggestiva.

Quello che mi stupisce, fermo restando, devo averlo già scritto, che sarei turbato ad ammirarla, e non potrei fare a meno di considerare con inquietudine quello che simboleggia, e rispettare la fede di chi la crede o l’ha ritenuta autentica, è altro: vale a dire, da una parte, istituzioni che spendono fior di quattrini per ragioni di immagine su problemi inconsistenti, posto che da una parte nulla possono alterare il dato storico, ed evidentemente mirate a ragioni di tutt’altro tipo che misteriosofico e teosofico. Dall’altra forniscono a studiosi e accademici vari l’occasione di farsi notare, farsi un nome, o confermarlo, tanto chi può smentirli? Nell’incertezza, vera o presunta, dei risultati, di per sé già scontati, per il pubblico cui sono maliziosamente rivolti, e che non ha né competenze né desiderio di accoglierli, ove siano contrari al preconcetto che già se ne son fatti, atei o credenti che siano.

Insomma, ci si sta interrogando su un problema insussistente; e non dico solo qui, ma soprattutto nei mille siti che ne parlano con uguale e maggior ingenuità. Il problema vero non è il senso della Sindone, che rimane (o non rimane) mistero che nessuno ha interesse di svelare, stante che per alcuni rimarrà tale, per altri null’altro che uno straccio per pulire il pavimento. Il problema è il senso di questa ricerca, che ha poco ragion d’essere, per i risultati che apporta, e che nemmeno si giustifica per scoprire chissà qual verità.

Nemmeno è un caso isolato, perché istituzioni e accademici su ’ste cose vanno a nozze: maliziosamente mi vien a mente Vlad l’Impalatore, ove la ricognizione della tomba, avvenuta, mi sembra, nel 1928 (non sto a controllare), non ha trovato che ossa di bue o di toro, segno probabile che il vampiro è in mezzo a noi, ed evidente che il turismo, da quelle parti, ci va a nozze. O, piú seriamente, il sepolcro di Federico II nel Duomo di Palermo, con ricognizione avvenuta, con fior di mezzi finanziari, fior di sponsorizzazioni, e fior di “benemerite” istituzioni, fra 1994 e 2002, col notevole risultato di scoprire che uno dei tre cadaveri nel sacello è di una donna, quando già Francesco Daniele, nel 1784, in uno studio esemplare, l’aveva individuata.

Questo è il problema, ricerca, accademia e istituzioni: state leggendo la pagina all’incontrario, serva delle vostre minime idee e opinioni tolemaiche, che si baloccano nel particolare, e non cogliete l’insieme copernicano che dirige il gioco.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Vieri
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Il senso della ricerca....

Messaggio da Vieri »

Il problema vero non è il senso della Sindone, che rimane (o non rimane) mistero che nessuno ha interesse di svelare, stante che per alcuni rimarrà tale, per altri null’altro che uno straccio per pulire il pavimento. Il problema è il senso di questa ricerca, che ha poco ragion d’essere, per i risultati che apporta, e che nemmeno si giustifica per scoprire chissà qual verità.
Concordo sulla prima parte mentre dal punto di vista esclusivamente scientifico, e NON per affermare per forza la veridicità o meno della Sindone, ritengo rimanga estremamente interessante riuscire a scoprire come sia stata realizzata, o si sia eventualmente "formata"....
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Achille ha scritto:Dalla recensione del libro del (cattolico) prof. Nicolotti:

Ma veniamo alla Sindone vera e propria. I primi documenti che ne parlano risalgono alla seconda metà del Trecento e riguardano la chiesetta campagnola di Lirey, edificata a spese del cavaliere francese Geoffroy de Charny. De Charny le avrebbe donato la Sindone, da lui avuta non si sa bene come, per conferirle prestigio. Grande e immediato fu il successo di quel panno. Ma la Chiesa era perplessa. Il vescovo di Troyes, Pierre d’Arcis-sur-Aube, raccontò nel 1389 che a Lirey il decano dei canonici Robert de Caillac aveva fatto esporre «un lungo telo che recava l’immagine del corpo straziato del Cristo» per esibirlo ai fedeli a scopo di lucro, «lasciando credere che fosse l’autentico lino sepolcrale di Gesù». Il vescovo Henry de Poitiers, predecessore di d’Arcis, aveva compiuto un’indagine su quel lino ed era giunto alla conclusione che si trattava di una «frode»: «Quella sindone», scrisse, «era una semplice stoffa su cui un abile falsario aveva artificiosamente raffigurato il corpo martoriato del Cristo». Fu addirittura identificato l’artefice della contraffazione, che confermò i sospetti del vescovo. Il decano e i suoi complici «furono costretti a cessare le ostensioni e fecero sparire il panno in modo che il vescovo non potesse sequestrarlo».

Così per più di trent’anni della Sindone di Lirey non si seppe più nulla. Finché nel 1389 un Papa d’obbedienza avignonese, Clemente VII (Robert de Genève), rese nulla la sconfessione di Pierre d’Arcis. Il quale però si rivolse al Pontefice con un «memoriale» in cui si riepilogavano i termini della vicenda con una versione decisamente ostile alla tesi dell’autenticità della Sindone. Qualcuno, ricorda Nicolotti, «ha ipotizzato che la tolleranza dimostrata da Clemente VII di Avignone nei riguardi della ostensione della Sindone vada anche letta alla luce delle contrapposizioni tra i due Papi contemporaneamente regnanti, Clemente VII, appunto, e a Roma Bonifacio IX: in epoca di scisma, Clemente avrebbe avuto qualche interesse nel favorire il culto della Sindone a discapito di quello della Veronica che veniva esposta nel 1390 a Roma, nel territorio sottoposto al Pontefice suo concorrente». Clemente VII autorizza dunque l’ostensione della Sindone, ma – e questo è assai rilevante – impone ai canonici di precisare che non si tratta dell’autentico sudario, bensì di una «raffigurazione» o «pittura». Talché tre ecclesiastici di Liegi, che nel 1449 si occuperanno del caso, ribadiranno che «da tutti i documenti inerenti alla Sindone» veniva fuori che il lino «non è il vero sudario di Gesù Cristo, ma soltanto una rappresentazione e una figura».
Una recente video-intervista fatta al Prof. Nicolotti:

[youtube][/youtube]
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Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
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Vieri
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Valentino, rieccolo....

Messaggio da Vieri »

Non abbiano appena finito la contestazione sulla improbabilità o meglio non certezza della ubicazione reale della tomba di Gesù, tra l'altro ripetuta ben due o tre volte che bon! ti arriva la solita contestazione sulla Sindone di un certo e noto (cattolico) prof. Nicolotti ( come se tutti i cattolici fossero abbligati per fede a credere fermamente nella autenticità della sindone di Torino.

Mi sembra di essere preso allora in giro prendendoci per fessi....

Come al solito questo professore anche se non mi sono messo li a rivedermi la sua intervista su Youtube, sicuramente alla fine non mi dirà niente di nuovo su quello che aveva scritto STRANAMENTE SU MICROMEGA nota rivista di estrema sinistra diretta : Paolo Flores d'Arcais e con numerosi articoli di Corrado Augias ( tra l'altro libro " inchiesta su Gesù" scritto in collaborazione con Mauro Pesce, :ironico: ha alimentato molte polemiche tra cattolici che hanno accusato Augias e Pesce di «attaccare frontalmente la fede») ed evangelici.

A questi "soliti noti si aggiungono anche le "chicche" di Piergiorgio Odiffredi e Eugenio Scalfari che alla fine tra cattocomunisti e comunisti puri, non si sa bene alla fine chi sia più rosso.... oltre al "famoso"prof. Garlaschelli....:ironico: :ironico:
Nel numero di MicroMega 4/2010: "L'inganno della Sindone" -si trova poi tutta una letteratura dedicata alla negazione della autenticità della Sindone.
Se andate poi su Wikipedia alla voce Nicolotti, Micromega Sindone,....
https://www.google.com/search?ei=YOwNX9 ... CAw&uact=5" onclick="window.open(this.href);return false;

trovate poi tutta una serie di articoli per mandare in estasi gli scettici e non credenti.....
E poi Valentino mi parli di citare il "catechismo" ? sai cosa disse Totò : ma mi faccia il piacere !! :risata:

Allora io non voglio sindacare sulle tue opinioni religiose ma non ti pare che da ogni parte appena scrivo qualche cosa che riguardi Gesù possa essere la tua "vittima sacrificale" negando sempre in tutte le salse che fosse veramente il "figlio di Dio" ma un semplice profeta umano ebraico oltre a riempire il sito di segnalazioni di articoli di persone sicuramente atee o cattocomunisti ( che sono ancora peggio...)

Ma piantiamola con questa "campagna" di proselitismo mascherato da "scienza e da storia" e diciamo la verità una buona volta .....

Per me alla fine di tutto quello che hai letto ripeti sempre le stesse cose non per convincere altri ma te stesso per paura che la VERITA' possa essere un'altra ....... :ironico:

Non facciamo i bambini ma le persone serie poichè non conoscerò sicuramente le materie che hai studiato ma in psicologia delle persone me la cavo decisamente bene tanto da non essermi mai sbagliato...
Bona serata
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Non abbiano appena finito la contestazione sulla improbabilità o meglio non certezza della ubicazione reale della tomba di Gesù, tra l'altro ripetuta ben due o tre volte che bon!
Vieri ma perché parli a sproposito di "contestazione"?
Contestazione di cosa?
Gli archeologi affermano che non si sa con certezza se la tomba della chiesa del Santo Sepolcro sia davvero la tomba di Gesù!
Ti risulta il contrario?
Quindi, perché parli di una presunta "contestazione"?
Prendo solo atto del fatto che gli archeologi non affermano che la tomba della chiesa del Santo Sepolcro sia davvero la tomba di Gesù.
Questa non è una "contestazione" ma una "constatazione".
Vieri ha scritto:ti arriva la solita contestazione sulla Sindone di un certo e noto (cattolico) prof. Nicolotti ( come se tutti i cattolici fossero abbligati per fede a credere fermamente nella autenticità della sindone di Torino.
Ma infatti nessuno ha mai detto che i cattolici pensano che la sindone sia autentica: ormai è risaputo che la sindone è un falso medievale.
Vieri ha scritto:Mi sembra di essere preso allora in giro prendendoci per fessi....
Vieri ma tu che c'entri?
In questa discussione si è parlato degli studi del Prof. Nicolotti: recentemente Nicolotti è stato intervistato ed io ho postato la sua intervista.
Quindi?
Non si può?
Vieri ha scritto:Come al solito questo professore anche se non mi sono messo li a rivedermi la sua intervista su Youtube, sicuramente alla fine non mi dirà niente di nuovo su quello che aveva scritto STRANAMENTE SU MICROMEGA nota rivista di estrema sinistra diretta : Paolo Flores d'Arcais e con numerosi articoli di Corrado Augias ( tra l'altro libro " inchiesta su Gesù" scritto in collaborazione con Mauro Pesce, :ironico: ha alimentato molte polemiche tra cattolici che hanno accusato Augias e Pesce di «attaccare frontalmente la fede») ed evangelici.

A questi "soliti noti si aggiungono anche le "chicche" di Piergiorgio Odiffredi e Eugenio Scalfari che alla fine tra cattocomunisti e comunisti puri, non si sa bene alla fine chi sia più rosso.... oltre al "famoso"prof. Garlaschelli....:ironico: :ironico:
Nel numero di MicroMega 4/2010: "L'inganno della Sindone" -si trova poi tutta una letteratura dedicata alla negazione della autenticità della Sindone.
Se andate poi su Wikipedia alla voce Nicolotti, Micromega Sindone,....
https://www.google.com/search?ei=YOwNX9" onclick="window.open(this.href);return false; ... CAw&uact=5

trovate poi tutta una serie di articoli per mandare in estasi gli scettici e non credenti.....
Vieri ma cosa vuoi che mi interessi quello che fanno Odifreddi, Scalfari, etc. etc.
Qui si sta parlando di uno studio storico che rileva che la sindone è un falso medievale.
Vieri ha scritto:E poi Valentino mi parli di citare il "catechismo" ? sai cosa disse Totò : ma mi faccia il piacere !!
Infatti spesso citi il catechismo e citi materiale catechetico.
Qui invece si parla dei risultati degli studi di uno storico.
Sono appunti argomenti diversi: la storia non si fa col catechismo.
Vieri ha scritto:Allora io non voglio sindacare sulle tue opinioni religiose
Infatti io sto parlando di ricerca storica sulla sindone, non sto parlando della tua religione e non sto parlando della mia religione!
Sei tu che vai spesso e volentieri fuori tema venendoci a parlare delle tue convinzioni religiose, non io!
Vieri ha scritto:ma non ti pare che da ogni parte appena scrivo qualche cosa che riguardi Gesù possa essere la tua "vittima sacrificale"
Vieri ma quale vittima sacrificale?
In questa discussione si parla di sindone, si parla delle ricerche del Prof. Nicolotti, ed io ho postato una recente intervista di questo professore.
Quindi?
Vieri ha scritto:negando sempre in tutte le salse che fosse veramente il "figlio di Dio"
Vieri io non nego un bel niente.
Qualche volta abbiamo parlato del significato che questa espressione aveva in un determinato contesto storico religioso.
Tale espressione non denotava un'identità di natura con Dio.
Questo lo so io come lo sa qualsiasi storico del pianeta.
Lo leggiamo anche nelle note a piè di pagina delle Bibbie cattoliche.
Se tu ignori il significato che questa espressione aveva in un determinato contesto storico religioso, non so che farci.
Vieri ha scritto:ma un semplice profeta umano ebraico oltre a riempire il sito di segnalazioni di articoli di persone sicuramente atee o cattocomunisti ( che sono ancora peggio...)
Assolutamente falso!
Ho citato decine di studiosi, tra i quali studiosi cattolici e studiosi protestanti.
Non dire fesserie.
Vieri ha scritto:Ma piantiamola con questa "campagna" di proselitismo
Vieri io non ho mai fatto alcuna opera di proselitismo.
La stessa cosa non si può dire di te che sei stato spesso ripreso dalla moderazione proprio per proselitismo!
Vieri ha scritto:mascherato da "scienza e da storia" e diciamo la verità una buona volta
Vieri la storia è storia.
Se tu ignori la storia del cristianesimo ed ignori i risultati a cui sono giunti gli storici sulla questione del Gesù storico non so che farci!
Vieri ha scritto:Per me alla fine di tutto quello che hai letto ripeti sempre le stesse cose non per convincere altri ma te stesso per paura che la VERITA' possa essere un'altra
Vieri io non affatto paura della verità storica.
Se a te la storia non interessa: ok!
A me la storia (e non solo) interessa invece e mi piace parlarne.
Vieri ha scritto:Non facciamo i bambini ma le persone serie
Sono serissimo infatti!
Vieri ha scritto:poichè non conoscerò sicuramente le materie che hai studiato
Vero.
Vieri ha scritto:ma in psicologia delle persone me la cavo decisamente
Sei laureato in psicologia?
Vieri ha scritto:bene tanto da non essermi mai sbagliato
Boh?!!
Chi ti capisce è bravo!
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
S. S. Wise

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Mi spiace ma.....

Messaggio da Vieri »

Gocciazzurra ha scritto:Ricerca su Sindone,almeno metà delle macchie di sangue sono false.
Lo dimostra un esperimento condotto con tecniche forensi.

http://www.ansa.it/canale_scienza_tecni ... 68ead.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Da chi sono state fatte queste ricerche?
Lo indicano i dati pubblicati sul Journal of Forensic Sciences e basati su un esperimento che, con le tecniche di medicina forense, ha ricostruito la formazione delle macchie. Condotto da Matteo Borrini, dell'università di Liverpool, e Luigi Garlaschelli, del Cicap.
Parliamo allora di questo "famoso" Garlaschelli che si era fatto perfino finanziare dalla UAAR | Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti e da solo e con pochi "spiccioli" aveva preteso di scoprire la verità....facendosi ridere da tutta la comunità scientifica internazionale....
..e vediamo invece la verità sulle sue recenti "scoperte" sul sangue:
Sindone: “false le macchie di sangue”? L’unica “falsità” è il nuovo tentativo di Garlaschelli
Calendar 17 Luglio 2018
Esattamente 40 anni fa, nel 1978, la Sindone venne giudicata “falsa” in quanto lo studioso Walter McCrone affermò (erroneamente) che sul telo sindonico non c’era nessuna traccia di sangue ma una mistura di pigmenti di ossido di ferro e vermiglione. Ieri, due noti scettici dell’autenticità della Sindone, dopo aver amaramente digerito che sì, si tratta di sangue umano, hanno concluso che però le macchie sono irrealistiche rispetto alla posizione di una persona crocifissa.

Nelle ultime ore siamo stati sommersi da richieste di rispondere e confutare questo nuovo studio, pubblicato sul Journal of Forensic Sciences. Ma, in linea di principio, bisognerebbe accogliere con favore tutte le ricerche, a favore e contro l’autenticità della Sindone (alla quale nessuno, tanto meno la Chiesa, obbliga a considerarla autentica). Certo, quando tutto l’apparato mediatico in perfetta sincronia parla di “falsità” della Sindone senza che tale conclusione sia nemmeno contenuta nello studio (dove si legge solo di “colature di sangue irrealistiche”), quando si legge che l’autore è il solito chimico di Pavia, Luigi Garlaschelli (responsabile scientifico del CICAP, Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze) che ha già fallito esperimenti simili sulla Sindone, allora l’odore di bufala inizia a sentirsi.

Analizzando la ricerca con serietà e distacco, si legge che i due studiosi hanno utilizzato un manichino facendovi colare -attraverso una cannula- del sangue intriso di anticoagulante per osservare la direzione del liquido ematico, confrontando il percorso con quello osservabile sull’immagine sindonica. Lo stesso Garlaschelli, in seguito, si è fatto colare del sangue -sempre con aggiunta di anticoagulante- dal polso. Per ottenere macchie simili a quelle sindoniche, hanno concluso, le braccia avrebbero dovuto essere in posizione quasi verticale, da qui i media hanno dedotto il “falso della Sindone”.

Ciò che rende chiaramente inattendibile l’esperimento è il persistente errore di Garlaschelli nel voler confrontare due “oggetti” con caratteristiche differenti. Se si paragonano situazioni diverse è ovvio e logico che i risultati siano diversi, sarebbe -questa volta, per davvero- “irrealistico” che fossero identici. Lo ha osservato anche il fisico Paolo Di Lazzaro, dirigente di ricerca presso l’Enea di Frascati e vicedirettore del Centro Internazionale di Sindonologia: «guardando il filmato che accompagna la ricerca, il sangue dalla cannula scorre sul braccio in modo molto fluido, al punto da sembrare quasi acqua colorata. Questo è dovuto alla presenza dell’anticoagulante, indispensabile per conservare il sangue fluido nella sacca. Ma questa fluidità del sangue usato per l’esperimento non ha nulla a che vedere con la situazione dell’uomo crocifisso della Sindone. L’uomo della Sindone era stato sottoposto a stress», a ripetuti traumi osservabili proprio dall’immagine sindonica, «di conseguenza, il sangue di questa persona doveva essere più vischioso del normale e dunque i percorsi dei rivoli fuoriusciti dalle ferite possono aver preso direzioni molto diverse da quelle del sangue fluidificato usato in questo esperimento».

Una seconda incognita che modifica il percorso del sangue è la differenza di velocità con cui il liquido viene introdotto nella cannulla che scorre sul braccio di Garlaschelli rispetto a quello che fuoriesce dalle ferite di un uomo crocifisso o, a sua volta, spruzzato, magari con più o meno decisione, nel caso di aggiunte successive da parte dell’ipotetico falsario. E’ un dato che non è conosciuto e, per questo, non può essere riprodotto in un esperimento.

«Ma le sembra un criterio scientifico prendere un manichino di quelli che si usano per i vestiti delle vetrine dei negozi e con una spugna imbevuta di sangue artificiale fissata su un pezzo di legno premere sul lato destro del fantoccio per vedere dove cadono i rivoli di sangue?», ha commentato Emanuela Marinelli, nota esperta italiana, stupita dalla mancanza di professionalità. «Basta pagare e le ricerche si fanno», spiega la Marinelli. «E si trova pure chi te le pubblica».

Non è finita. Il terzo enorme errore è l’aver messo a confronto la pelle liscia di Garlaschelli e del manichino di plastica a quella dell’Uomo della Sindone. Quest’ultimo, come mostra sempre l’immagine sindonica, presenta una superficie cutanea piena di sporcizia, incrostazioni, lacerazioni, contusioni, graffi e ferite. E’ normale, quindi, che la colatura del sangue si comporti differentemente e prenda direzioni diverse. Sempre Di Lazzaro ha giustamente osservato: «Un conto è la pelle pulita e integra del professor Garlaschelli che ha prestato il suo corpo per l’esperimento, un altro è la pelle di un uomo torturato, disidratato, tumefatto.

Sulla Sindone abbiamo trovato tracce di terriccio, a testimoniare che la pelle dell’uomo della Sindone era sporca a causa di ripetute cadute. La pelle del crocifisso doveva essere sudata, sporca di terriccio, con rigonfiamenti da ematomi e incrostata da sangue delle ferite inferte con il flagello». Ancora una volta: irrealistico sarebbe stato che le colature del sangue fossero state identiche, non che siano diverse.

Così, ha concluso Di Lazzaro, «prima di trarre le conclusioni uno scienziato serio deve tenere conto dei limiti sperimentali, dei parametri sconosciuti» e delle differenze tra la realtà e quanto vuol riprodurre in un asettico laboratorio. «Non possiamo affermare che le colature di sangue della Sindone non sono congruenti con la posizione del crocifisso se non ci si avvicina alle condizioni dell’uomo sindonico disidratato, con il sangue vischioso e la pelle tumefatta, sporca e sudata. Per questo credo che i risultati di questa ricerca vadano considerati come men che preliminari, in attesa di un esperimento che tenti di riprodurre le macchie visibili sulla Sindone usando parametri di sangue e pelle più vicini a quelli che si vogliono riprodurre.

Di fatto, questo articolo di Borrelli e Garlaschelli non risponde (e anzi rinforza) le perplessità già sollevate dagli esperti nel 2014». Si, perché, tra le altre cose, lo studio risale a quattro anni fa quando venne presentato, senza essere pubblicato, a un congresso di medicina forense negli Stati Uniti: «Già all’epoca», afferma il fisico dell’Enea, «vi furono notevoli perplessità sollevate da parte di medici sulla validità dei risultati. Ora quello stesso studio, con l’aggiunta di qualche nuovo esperimento, è stato pubblicato».

Nel 2014 la coppia Garlaschelli&Borrini aveva già tentato il colpo grosso dicendo che Gesù sarebbe stato crocifisso con le braccia dietro la testa a “Y” e non a “T”, concludendo che l’impronta del corpo presente sulla Sindone non corrisponde alle rappresentazioni classiche della crocifissione usata tradizionalmente al tempo di Gesù. Nel 2009, sempre l’indomito Garlaschelli, venne lautamente finanziato dall’Unione Atei Agnostici Razionalisti (UAAR) per creare una “seconda” Sindone utilizzando pigmenti, vernici chimiche e acidi a disposizione dell’ipotetico falsario medievale. Il risultato fu talmente deludente e differente dall’originale che perfino Piergiorgio Odifreddi (presidente onorario dell’UAAR, oltretutto) ne prese immediatamente le distanze, il chimico del CICAP venne così criticato dagli esperti (qui un esempio) che l’esperimento cadde nel dimenticatoio.

Concludendo, gli autori dello studio non hanno parlato di “macchie false di sangue” come riportato dalle agenzie di stampa (e poi, copiandosi a vicenda, dai principali quotidiani), ma semmai di colatura ematica irrealistica sulla Sindone rispetto a quanto avvenuto nel loro esperimento in laboratorio. Ed è una conclusione ovvia e prevedibile poiché l’esperimento non è stato eticamente corretto ed è metodologicamente errato: si sono messe a confronto due sostanze diverse (sangue con aggiunta di anticoagulante, in laboratorio), due superfici di colatura diverse (un corpo pulito, privo di tumefazioni, ferite e lacerazioni, in laboratorio), tralasciando influenti incognite che possono aver alterato la direzionalità del sangue, come la velocità di fuoriuscita, persone che hanno toccato il corpo dell’Uomo della Sindone dopo la morte, l’essere avvolto nello stello lino, i suoi prevedibili movimenti e scatti di dolore durante le torture subite ecc. Ben vengano studi seri di studiosi scettici e non. Ma, per favore, la prossima volta Garlaschelli si limiti a fare da manichino.
https://www.uccronline.it/2018/07/17/si ... laschelli/" onclick="window.open(this.href);return false;
Parliamo poi di chi asserisce con decisione e sicuramente accertato che la Sindone fosse falsa e di fattura medioevale come è risultato dalle analisi del C14 .......

ma con dubbi e perplessità scientifiche internazionali sulla attendibilità di tali risultati:
https://www.sindone.org/santa_sindone/l ... uto.htmlIl" onclick="window.open(this.href);return false;

Il prelievo del campione di Sindone è avvenuto, con scelta improvvisata, da un unico sito che, tra l'altro, è tra i più inquinati del lenzuolo e quindi tra i meno adatti ad essere correttamente datati. Coloro che hanno eseguito l'operazione di prelievo del campione - che fu successivamente suddiviso in parti da consegnare ai tre laboratori - hanno fornito versioni contrastanti circa il peso e le misure dei campioni. Inoltre, in base ai dati comunicati ufficialmente, si deduce che il campione prelevato pesava circa il doppio di quanto avrebbe dovuto, in base al peso unitario per centimetro quadrato della Sindone, calcolato con precisione in occasione degli esami del 1978. Come mai? Le possibilità sono solo due: o sono stati forniti dati errati oppure i dati non si riferivano al campione di Sindone.
...
Molte altre sono le perplessità sollevate da questa operazione, ma quelle elencate ci sembrano già più che sufficienti per affermare che l'intera operazione non ha offerto alcuna garanzia scientifica.
Da "LA STAMPA:
https://www.lastampa.it/cronaca/2018/05 ... 1.34013034" onclick="window.open(this.href);return false;
Se ne parlerà all’incontro annuale del comitato scientifico del Centro Internazionale di Sindonologia, il 5 e il 6 maggio a Chambéry, in Savoia, con medici, fisici, chimici, storici e biologi internazionali. Tra questi Paolo Di Lazzaro, dirigente di ricerca dell’Enea di Frascati, che nel suo intervento ricorderà come «il calcolo che trasforma il numero di atomi C-14 nell’età di un tessuto» presenti «maggiori incertezze rispetto ad altri campioni solidi (ossa, manufatti, etc.) a causa della maggiore permeabilità del campione tessile agli agenti esterni (digestione batterica, muffe, sporcizia)».

Non è un caso, spiega di Lazzaro, che Beta Analytic, una delle ditte più rinomate per la datazione C-14, sia oggi prudente riguardo l’affidabilità della datazione dei tessuti con questa tecnica, «riconoscendo che i campioni tessili necessitano di maggiori precauzioni rispetto agli altri materiali». In particolare, Beta Analytic dichiara che «la datazione di tessuti si effettua solo nell’ambito di una ricerca multidisciplinare», e che «i campioni prelevati da un tessuto trattato con additivi o conservanti generano un’età radiocarbonica falsa». La Sindone in passato è stata in contatto con materiali conservanti e anti-tarma, che potrebbero dunque aver falsato la datazione.

Lo scienziato dell’Enea contesta anche la determinazione con la quale a suo tempo, dalle colonne della rivista «Nature», i tre laboratori coinvolti nella datazione presentarono la loro ricerca come «prova definitiva»: parole inusuali per un articolo scientifico, dato che «nei secoli, la scienza è progredita mettendo in discussione i risultati acquisiti in precedenza». Gli interrogativi aumentano, spiega Di Lazzaro, anche perché i tre laboratori che eseguirono la datazione 30 anni fa «si sono sempre rifiutati di fornire l’esatta distribuzione dei dati grezzi. Si tratta dell’unico caso a mia conoscenza in cui gli autori di un articolo si rifiutano di fornire i dati che possono permettere ad altri scienziati di ripetere il calcolo e verificare se è stato fatto correttamente».

Entra qui in gioco una seconda significativa ricerca, quella di Marco Riani, statistico e professore di Tecniche di ricerca ed elaborazione dati all’Università di Parma. Analizzando i dati pubblicati su «Nature» aveva scoperto un’età che in modo anomalo «aumenta costantemente a mano a mano che ci si sposta da un pezzettino all’altro adiacente», un fatto che «suggerisce la presenza di una contaminazione che può aver falsato i risultati». Riani aveva inoltre scoperto che l’analisi statistica «fornisce risultati coerenti solo distribuendo i dati su tre dei quattro lembi consegnati ai laboratori per le misure».

Questo significa che solo tre lembi di lino furono datati nel 1988, e uno dei due lembi consegnati al laboratorio di Tucson non venne in realtà mai datato. «Di conseguenza – spiega di Lazzaro – scopriamo che sull’articolo di Nature è dichiarato il falso: non è vero che tutti i lembi sono stati datati». La ricerca di Riani ha costretto nel dicembre 2010 il professor Timothy Jull, responsabile del laboratorio di Tucson, a mostrare per la prima volta la foto di uno dei due lembi di Sindone ricevuti dal suo laboratorio 22 anni prima, e mai usato.

«Questo fatto da solo – conclude Di Lazzaro - dimostra più di mille parole la mancanza di trasparenza e la scarsa deontologia professionale» con cui venne eseguita la datazione. La Sindone di Torino, quell’immagine che nessuno è ancora riuscito a riprodurre, rimane dunque un mistero.
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Vieri ha scritto:Da chi sono state fatte queste ricerche?
Lo indicano i dati pubblicati sul Journal of Forensic Sciences e basati su un esperimento che, con le tecniche di medicina forense, ha ricostruito la formazione delle macchie. Condotto da Matteo Borrini, dell'università di Liverpool, e Luigi Garlaschelli, del Cicap.
Parliamo allora di questo "famoso" Garlaschelli che si era fatto perfino finanziare dalla UAAR | Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti e da solo e con pochi "spiccioli" aveva preteso di scoprire la verità....facendosi ridere da tutta la comunità scientifica internazionale....
..e vediamo invece la verità sulle sue recenti "scoperte" sul sangue:
L'articolo di Garlaschelli è stato pubblicato dal "Journal of Forensic Sciences" che è una rivista scientifica che pubblica in regime di peer review.
Sai cosa significa questo?
Ovvero cosa è il regime del "peer review"?
https://en.wikipedia.org/wiki/Journal_o ... c_Sciences" onclick="window.open(this.href);return false;
Invece di farci la "biografia" di Galraschelli dovresti entrare nel merito degli argomenti scientifici che è riuscito a pubblicare in una pubblicazione scientifica al di sopra di ogni "sospetto" come può essere appunto il Journal of Forensic Sciences, che non è la rivista di una associazione di atei brutti e cattivi! :ironico: :risata:
Vieri ha scritto:Parliamo poi di chi asserisce con decisione e sicuramente accertato che la Sindone fosse falsa e di fattura medioevale come è risultato dalle analisi del C14
Guarda che non si asserisce che la sindone è un falso medievale "a causa" dei risultati del C14: esiste tutta un'altra serie di prove da cui si evince che la sindone è un falso medievale.
Lo studio di Nicolotti ci mostra, tra le altre cose, che il telo sindonico è di chiara fattura medievale...a meno che non si voglia ipotizzare che un telo medievale ha fatto un viaggio a ritroso nel tempo!
I teli rinvenuti in certe tombe risalenti al primo secolo sono di fattura assai diversa.
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Leggiti allora anche:
http://www.perfettaletizia.it/archivio/ ... indone.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
e potrai avere anche dei dubbi visto che sin'ora nessuno sia riuscito a riprodurre anche con sistemi all'avanguardia, ( e non con la "polverina" di Garlaschelli.. :ironico: ." una immagine in negativo con tali caratteristiche

Per i credenti, che la Sindone possa risultare vera potrebbe rappresentare solo ed esclusivamente una "reliquia" anche se importante, e niente di più, ma per chi non credesse in Gesù, veramente risorto da Dio e quindi NON UN UMANO, diverrebbe una tragedia buttando alle ortiche in un colpo solo quanto studiato e creduto sino ad ora.....
Questo spiega il forte accanimento di molti a considerarla un falso....
Quali altre prove esistono che possa essere un falso ?
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http://www.perfettaletizia.it??" onclick="window.open(this.href);return false;? :pugnopc:
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Vieri ha scritto:Leggiti allora anche:
http://www.perfettaletizia.it/archivio/ ... indone.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
e potrai avere anche dei dubbi visto che sin'ora nessuno sia riuscito a riprodurre anche con sistemi all'avanguardia, ( e non con la "polverina" di Garlaschelli.. :ironico: ." una immagine in negativo con tali caratteristiche
Pefetta letizia Vieri? :ironico: :risata:
Insomma il non plus ultra dell'accademia!!!
Questo sito lo aggiungiamo al blog "la luce di Maria", a quell'altro dedicato al cuore immacolato di Maria, e al blog della "Signora Norma".

Leggersi qualcuno o qualcosa che si occupi della sindone a livello accademico, manco a parlarne ovviamente!
Vieri ha scritto:Per i credenti, che la Sindone possa risultare vera potrebbe rappresentare solo ed esclusivamente una "reliquia" anche se importante, e niente di più
Quindi?
Vieri ha scritto:ma per chi non credesse in Gesù, veramente risorto da Dio e quindi NON UN UMANO
Vieri ma perché pensi che se uno crede che Dio ha resuscitato Gesù dovrebbe anche credere ad un Gesù "non umano"?
Paolo di Tarso era convintissimo che Dio aveva resuscitato Gesù, eppure Paolo di Tarso non credeva che Gesù fosse Dio e non credeva che Gesù fosse di natura divina.
Vieri ha scritto:diverrebbe una tragedia buttando alle ortiche in un colpo solo quanto studiato e creduto sino ad ora.....
Vieri ma che diamine dici?!?!?!
Non sarebbe una tragedia per nessuno.
Non so perché ti sia fatto questa strana idea?
Vieri ha scritto:Questo spiega il forte accanimento di molti a considerarla un falso....
Ma no Vieri, non c'è alcun accanimento.
Molto semplicemente gli studiosi che si sono occupati del "reperto" hanno appurato che si tratta di un manufatto medievale.
Vieri ha scritto:Quali altre prove esistono che possa essere un falso?
Semplice: quel tessuto non esisteva ai tempi di Gesù.
Sarebbe come prendere una "ApeCar" e pretendere che sia la biga di Nerone!!! :risata: :risata: :risata:
Ultima modifica di Valentino il 27/07/2020, 23:02, modificato 1 volta in totale.
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Mauro1971 ha scritto:http://www.perfettaletizia.it??? :pugnopc:
Tutti i contenuti del sito sono di un unico autore...Padre Paolo Berti:
http://www.perfettaletizia.it/presentatio/schema.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Quixote »

L’argomento è stato adeguatamente trattato, e a meno di novità apprezzabili, non riscontrabili nelle ultime contrapposizioni (nell’ultima pagina su 11 post, a parte il mio iniziale e uno telegrafico di Mauro1971, gli altri nove appartengono a Vieri e Valentino) non vedo ragione di continuare quel che gli utenti interessati possono proseguire in privato. Pertanto chiudo il thread.

Angelo/mod
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
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