Carissimi, vedo che per una ragione o per l'altra mi prendete sempre nel mezzo e forse perchè nonostante le divergenze mi piace sempre "battagliare" con voi ( spero sempre amichevolmente, ma non per tutti....
).
Il fatto principale è, come dal titolo, che spesso, secondo la mia opinione, si spacciano sempre come verità assolute, certe ed incontrovertibili, ("Dio non esiste" ) delle semplici opinioni personali "tarate" però, sempre come tutti, sottoscritto compreso, da un bagaglio culturale e di esperienze precedenti di vita assolutamente diverse.
In breve per me l'opinione personale completamente obiettiva : "NON ESISTE".
Io ritengo che alcuni di voi, si stiano "scervellando" da tempo nel ricercare le "verità della vita", partendo dall'origine del cosmo, l'evoluzione, la quantistica, la scienza,....ecc..ecc.
ma sempre per me con un errore di principio: quello della "onnipotenza della ragione", come se la vostra e la nostra intelligenza, da miseri mortali, fosse in grado di sapere e conoscere gli innumerevoli misteri ancora irrisolti che regolano la vita.
Quello che poi ho sentito dire, sorridendo ,
quando qualcuno di voi ha voluto spiegare certi avvenimenti con le parole": "ma secondo le leggi della natura"......
non spiegandosene poi la ragione di come queste "leggi" si siano formate.
Non voglio pertanto su questo, ritornare alle vecchie discussioni di un tempo sul "come" un certa "
cosa" funzioni (le leggi che regolano la vita) e sul "
perchè" funziona....poichè dalla teoria del caos, onestamente la vedo dura.....
Ma i convinti della teoria dell'origine del caos, si sono mai domandati come da questo caos
Grande disordine, confusione, di cose o anche d'idee,
...alla fine siano sorte delle immutabili e talmente esatte leggi tali da prevedere oggi anche a distanza di anni l'avvicinamento di satelliti anche ai pianeti più lontani ( 4, 5 miliardi di km.) del nostro sistema solare ?
La sonda Voyager 2 studierà l'emissione termica di Nettuno eseguendo delle mappature in infrarosso 7,5 giorni prima e dopo il fly-by del 25 agosto, stabilendo anche la temperatura dell'atmosfera a varie latitudini. Anche se questo fenomeno non dovesse coinvolgere completamente l'interno del pianeta, ma solamente la sua atmosfera, esso dovrebbe garantire un maggior movimento della stessa e quindi la possibilità di osservare strutture molto più simili a quelle di Giove e Saturno, cioè fatte di fasce e bande parallele, piuttosto che una coltre gassosa uniforme ed immutabile come quella presentata da Urano alle telecamere del Voyager.
Altro aspetto che avvalora le mie tesi è che anche in fatto di "credere diversamente" dipenda sempre ed esclusivamente dallo "studio delle religioni" come se se fossero allineate su uno scaffale del supermercato e scegliere poi alla fine, nessuna" o quella considerata "migliore".
Ritorniamo allora al fattore "emotività"
Cos'è, allora per me l'emotività?
La sua definizione é:
Propensione maggiore o minore, a seconda degli individui, a reagire visibilmente di fronte a situazioni piacevoli o spiacevoli
In breve per me "
è tutto quello che inconsciamente, in base al nostro animo, alle nostre esperienze passate, alla nostra indole, ci porta a fare dei ragionamenti razionali orientandoli però sempre secondo questa "emotività" iniziale.
Facciamo solo un esempio:
Il sottoscritto come credente, andrà a leggersi, tutti quei testi che confermano la sua fede relegando a "dubbi" o inattendinili altri testi.
Lo stesso accade, come spesso battagliato con Valentino, che da sicuramente ed inizialmente "dubbioso" sia andato a ricercare tutti quei testi favorevoli alla sua idea iniziale, relegando poi a "catechismo" o "articoli da parrocchietta tutto" il resto.....
Non è una critica ma semplicemente l'osservazione della realtà dei fatti poichè tutti (anche per fortuna) siamo fatti così.
Scusatemi ma la storia del "bicchiere mezzo pieno e mezzo pieno"chi l'ha inventata ? Se una persona, fin da giovane, ha acquisito una visione negativa del mondo, canta e balla tutto il giorno o in qualsiasi cosa ( come faceva obiettare il buon Romagnolo) va a vedere sempre il "baco" che si potrebbe nascondere dentro la famosa "pesca".....?
Dato che per "emotività", intendo anche tutti i sentimenti, compreso la fede che non si possono razionalmente spiegare come l'amore che si può provare per una persona, non accettandola come fattore preminente alla razionalità anche se non rinnegandola completamente, si può capire il perchè spesso non ci capiamo.
In risposta a Victor:
VictorVonDoom »
Perdonami Vieri ma quando dico che parlare con te è improduttivo intendo che si parte sempre dallo stesso punto e si gira intorno. Non che io voglia convincerti delle mie posizioni. Ma, ad esempio, quando continui a ripetere che uno diventa ateo o agnostico solo perché ha passato una brutta esperienza e non conosce le altre religioni, quando ti è stato spiegato più e più volte che non è così, almeno parlo per me, allora prendo atto che non ascolti e la discussione non può proseguire perché bloccata sempre allo stesso punto.
Inoltre ti risulta impossibile prendere in considerazione l'opinione del tuo interlocutore perché la ritieni "viziata" da un pregiudizio di fondo.
Mi dispiace, ma non ascolti.
Qui non si tratta di non ascoltare ma di non capire come una persona nella sua vita possa comportarsi esclusivamente in maniera "razionale", cioè obiettiva senza considerare la sua parte emotiva che per me come detto prima prevale sempre sulla razionalità.
In conclusione,
non notate, fra tutti voi questo sentimento di "superiorità intellettuale" rispetto a questi "poveri credenti" (spinti da una fede che è un aspetto prima emotivo e poi razionale) definiti come da testo anonimo riportato da Mr. Shadow.
Un credente è un individuo rimasto fondamentalmente bambino, la cui infantilità deve essere continuamente foraggiata e rafforzata tramite il confronto coi ragionamenti, ben più complessi, di chi analizza e smaschera il suo credo puerile, e così fa proprio per esorcizzare la ragione e la paura di scoprirsi infantile.
Io una volta, lo avevo definito con il termine di "superbia" ma avendo avuto critiche in merito lo definisco allora come:
Il delirio di onnipotenza della “ragione” (umana)