Educazione religiosa dei figli: a qualsiasi religione, ma che ci sia

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Tranqui
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Educazione religiosa dei figli: a qualsiasi religione, ma che ci sia

Messaggio da Tranqui »

http://www.targatocn.it/2020/02/05/leggi-" onclick="window.open(this.href);return false;

Cristianesimo

Nel Cristianesimo, il primo sacramento che incontra il bambino è quello del battesimo, che elimina il peccato originale e avvicina a Dio. Nel corso degli anni, riceverà anche gli altri sacramenti.

· Il battesimo determina l'ingresso nella comunità. Il vestito indossato dal piccolo deve essere rigorosamente di colore bianco, perché rappresenta la purezza.
Durante il rito, la madre condurrà il figlio in chiesa e il sacerdote leggerà un testo dal Vangelo bagnando tre volte il capo del bambino.
È usanza distribuire agli invitati alla festa le bomboniere sacre, a ricordo e simbolo di questo giorno speciale.

· Verso i nove anni, il bambino riceverà la Prima Comunione, che confermerà l'adesione alla comunità cristiana.
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Achille
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Messaggio da Achille »

Il link non funziona. Puoi riportare la fonte esatta da cui hai tratto la citazione?
Vi si parla anche di TdG?
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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Achille
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Messaggio da Achille »

Il link corretto:

http://www.targatocn.it/2020/02/05/legg ... i-sia.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Sposto in fuori tema dato che non si parla di "geovismo".

Achille/mod
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Le religioni sono molto diversificate e per di più non sempre una religione considera la parte, anche vasta, comune alle altre religioni, come una vasta parte di verità che si interseca con la propria verità. Quindi, anche dal punto di vista pratico, non vedo la cosa come si possa realizzare, se non a costo di penalizzare tante minoranze.


Non credo poi che la "società attuale" appaia priva di valori: in realtà a me pare che abbia molti valori in comune con quelli veicolati attraverso la "spiritualità", solo che anche in tal caso si tende a ingigantire in punti in cui ci sono divergenze. Non si può certo dire poi che esponenti morali spirituali siano meno ipocriti degli esponenti morali laici: se quelli spirituali hanno attualmente meno margine di manovra è dovuto solo al fatto che non hanno più strapotere culturale di cui godevano una volta.


Tutto questo senza contare che ci sono alcune religioni i cui valori sono molto più distanti rispetto ai valori laici medi occidentali correnti e quindi si porrebbe anche un problema di compatibilità anche molto più vasto e oggettivo di quello già messo in evidenza.

Alla fine bisogna rassegnarsi al fatto che i soprusi storico-culturali esistono. Fino a che punto valgono e poi dove è comodo fissare i confini tra sopruso, interesse e pragmatismo, lo stabilisce chi ha la forza economica e culturale per farlo e si creano nuovi soprusi. Alla scuola media di mia figlia insegnano solo francese e inglese. Eppure ci sarebbero tante altre lingue, a cominciare da quelle dei bambini brasiliani, rumeni e arabi che pure frequentano la scuola.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Giovanni64 ha scritto:Alla fine bisogna rassegnarsi al fatto che i soprusi storico-culturali esistono. Fino a che punto valgono e poi dove è comodo fissare i confini tra sopruso, interesse e pragmatismo, lo stabilisce chi ha la forza economica e culturale per farlo e si creano nuovi soprusi. Alla scuola media di mia figlia insegnano solo francese e inglese. Eppure ci sarebbero tante altre lingue, a cominciare da quelle dei bambini brasiliani, rumeni e arabi che pure frequentano la scuola.
Esatto, io penso che come per le questioni naturali, cosi per le grandi masse di persone, esistono prede e predatori.
Civiltà che dominano ed altre che sono dominate.
Il leone che mangia la paglia proprio come il toro, è una visione da "nuovo mondo" dei TDG.
Ma sappiamo benissimo che il leone mangia il toro.

Ora, il problema di molte religioni, e quindi dei loro adepti, che assorbono tali argomenti che poi riverseranno sui propri figli, sta nel fatto di immaginare di avere una verità rivelata, dalla quale, dipende la salvezza terrena, oppure spirituale del proprio figlio.
Non solo, pensano che tale filosofia, proveniente dalla divinità di appartenenza, che è sempre soprannaturale e superiore all'uomo, sia per forza di cose la più giusta.

Di conseguenza, per chi ci crede fermamente, o per chi ci crede per etichetta, tale visione di vita dovrà essere insegnata ai propri figli con ogni mezzo e metodo.

Cosi facendo, si sta costringendo milioni di persone, o migliaia di persone (in base alla grandezza della religione), a vivere una vita non loro, adattando le proprie inclinazioni, ambizioni e passioni alla visione teologica di tale religione.
Più la religione è oscurantista e maggiori saranno i divieti, e più grandi saranno i sensi di colpa.

Di conseguenza, non se ne esce cosi facilmente, anche perchè, sanzionare una religione in merito all'educazione di un figlio (ove questa non trascenda in punizioni corporali o soprusi e privazioni fisiche oltre una determinata soglia), scopre il fianco nei confronti delle religioni maggiori.
Ed è per tale motivo che le autorità secolari laiche, difficilmente legifereranno limitazioni in tali situazioni.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

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