Virus e religioni...

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Vieri
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domanda achille
se fossi stato uno degli undici
quando gesù ti passava il calice
avresti risposto che schifo?
Strano tu faccia questa domanda considerando che la stessa "iconografia" delle pubblicazioni della Wts rappresenta la tavola imbandita dell'ultima cena con più calici.
Boh ! a casa mia se uno dice che in molti quadri c'era una tavola imbandita con più calici vuol dire che non capisce allora la ragione per la quale dovessero bere tutti dallo stesso calice.....
Per la "cannuccia" ed il "brindisi" era ovviamente ironico..... :ironico:
Poi ognuno la pensa come vuole....
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Boh ! a casa mia se uno dice che in molti quadri c'era una tavola imbandita con più calici vuol dire che non capisce allora la ragione per la quale dovessero bere tutti dallo stesso calice
Caspita Vieri, ma non leggi quello che scrivo?!?!?!
Io ho detto proprio il contrario e cioè che in molte opere iconografiche (al contrario delle immagini presenti nelle pubblicazioni della Wts) c'è una tavola imbandita con un unico calice, in quanto l'iconografia non si occupa di rappresentare la storia, ma la simbologia!!!
Vieri ha scritto:Per la "cannuccia" ed il "brindisi" era ovviamente ironico
Più che ironico era inutile!
Anche perché io non ho mai parlato di cannucce!
Vieri ha scritto:Poi ognuno la pensa come vuole
Vieri ma che c'è da pensare?!?!?!??!
Lo schifo che si vede in quel video resta uno schifo, senza se e senza ma.
Continua pure a sforzarti a "difendere l'indifendibile", non sarò certo io a fermarti!
Mi sembra solo ridicolo da parte tua continuare a farlo.
Tra l'altro "mettere a confronto" l'ultima cena con lo schifo che si vede in quel video è altrettanto ridicolo: parliamo di una chiesa gremita di gente, ovvero letteralmente centinaia (non 12!) centinaia di persone che bevono tutti da uno stesso calice!!!
Non si tratta di una "cena familiare" tra pochi intimi.
Tanto per dire capita pure a me (anche se non tanto spesso) di bere dal bicchiere di mia moglie ma io e mia moglie ovviamente ci baciamo pure!
Grazie a Dio non abbiamo malattie infettive.
Senza contare il fatto più cogente, che ha ben sottolineato Achille: in mezzo ai due "eventi" (ultima cena e "comunione neocatecumenale") ci passano ben 2000 anni di storia e di progresso scientifico...non un giorno. Capito perché è ridicolo fare paragoni?!!?!?
illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
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Messaggio da Vieri »

:non posto:
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Comunque ai tempi era uso avere calici in comune, anche tra i patrizi, giá dai tempi degli Etruschi. Per i poveri piú che mai ed il materiale piú diffuso era il piombo. Poi ignoro se in Giudea le usanze fossero diverse.
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Messaggio da cattivo esempio »

Mauro1971 ha scritto:Comunque ai tempi era uso avere calici in comune, anche tra i patrizi, giá dai tempi degli Etruschi. Per i poveri piú che mai ed il materiale piú diffuso era il piombo. Poi ignoro se in Giudea le usanze fossero diverse.
poi dici che me la prendo con te
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Messaggio da Mauro1971 »

cattivo esempio ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:Comunque ai tempi era uso avere calici in comune, anche tra i patrizi, giá dai tempi degli Etruschi. Per i poveri piú che mai ed il materiale piú diffuso era il piombo. Poi ignoro se in Giudea le usanze fossero diverse.
poi dici che me la prendo con te
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Messaggio da cattivo esempio »

Valentino ha scritto:
cattivo esempio ha scritto:
Achille ha scritto:
No, è uno schifo e lo ribadisco.
Se qualcuno invita delle persone a cena e fa bere tutti dallo stesso bicchiere, diremmo che questa cosa fa schifo.
Antigenico è solo un modo più soft per esprimere lo stesso concetto.
domanda achille
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la domanda non è strana
dopo rispondo ad achille e capirai
ma una considerazione cosa centro io coi tdg a parte essere un ex?

i più calici, visto che non conosci le usanze tdg
sono dovuti a come è divisa la platea dell'uditorio
(2 o 3 zone) in modo da ridurre il tempo di passaggio degli
emblemi, se ci fossero due "unti" nella stessa sezione
sorseggerebbero dallo stesso calice
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Messaggio da Achille »

cattivo esempio ha scritto:poi dici che me la prendo con te
ma se scrivi delle mostruosità del genere...

nell'antichita i metalli erano costosissimi
compreso il piombo

i poveri usavano come stoviglie
terracotta o legno......
Stai portando la discussione fuori tema.

Achille/mod
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Coronavirus, è morto don Alessandro: il parroco dei riti neocatecumenali a Salerno

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Superstizione e complottismo le 'cause' del coronavirus in Medio oriente

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Messaggio da Mauro1971 »

Beh, quelli della birra se lo fanno ognun per sé mica fanno male.
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Forse abbiamo dimenticato il contesto per mettere tutti d'accordo

Messaggio da Sandro »

Si cari amici, qui si parla di virus e religioni e con entrambi in un modo o nell'altro bisogna stare attenti, poi quando si mettono insieme tutte e due, Dio ce ne scampi. Ma torniamo al post iniziale con digressioni su Ultima Cena e metodi poco ortodossi praticati dagli Ortodossi. Oggi c'è il virus? ALLORA TUTTI (religiosi o meno) DOBBIAMO STARE ATTENTI !!! Non c'è il virus? Da bambino sono cresciuto come uno zingarello; lavarsi le mani? Magari! Sono andato sul Po in bici con gli amichetti e se non ricordo male abbiamo cucinato con l'acqua sporca bollita. Quand'ero un po' più grandicello, se in discoteca mi capitava di baciare le ragazze sulla bocca non mi sono mai tirato indietro. Fino a pochi giorni fa, tra ciclisti ci si passava la borraccia senza problemi, e spesso (purtroppo) si veniva investiti dagli effluvi nasali di chi ti precedeva. Quindi per farla breve, altro che passare un calice in una cena su cui alcuni si sono tanto scandalizzati. Ora i tempi sono cambiati? Abbiamo meno anticorpi come diceva quel prof.? E allora agiamo di conseguenza senza tanti problemi.
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Messaggio da Valentino »

Mauro1971 ha scritto:Poi ignoro se in Giudea le usanze fossero diverse.
Esatto Mauro, al limite ci si dovrebbe porre proprio questa domanda, o magari soffermarsi sull'analisi dei testi evangelici.
In questa discussione, ad esempio, è stato dato per scontato che, durante l' "ultima cena", gli apostoli avessero bevuto tutti dalla stessa coppa.
Io, pur non essendo "dogmatico" a riguardo, posso dirti che personalmente non lo do affatto per scontato, e ritengo del tutto possibile, o perché no probabile che non abbiano bevuto tutti dalla stessa coppa. Diciamo pure che è una questione che mi è abbastanza "indifferente" di cui non mi sono mai occupato in maniera approfondita.
Mi è capitato comunque di leggere qualcosa a riguardo leggendo una citazione tratta da un vecchio commentario ottocentesco del vangelo di Luca a firma di un teologo protestante svizzero, tale Frederic Godet, autore di vari commentari. (https://en.wikipedia.org/wiki/Fr%C3%A9d ... ouis_Godet" onclick="window.open(this.href);return false;)

Godet scrive:

"—δεξάμενος, receiving, seems to indicate that He took the cup from the hands of one of the attendants who held it out to Him (after having filled it). The distribution (διαμερίσατε) may have taken place in two ways, either by each drinking from the common cup, or by their all emptying the wine of that cup into their own. The Greek term would suit better this second view." (Frederic Godet - A Commentary on the Gospel of Luke. Vol. II., 1879 Edinburgh: T. & T. Clark., pag. 289)

Traduzione mia: "δεξάμενος, "avendo preso", sembra indicare che [Gesù] prese la coppa dalle mani di uno degli assistenti che gliela porse (dopo averla riempita). La distribuzione (διαμερίσατε) potrebbe aver avuto luogo in due modi, o bevendo ciascuno dal calice comune o svuotando tutti il ​​vino di quel calice nel proprio. Il termine greco si adatterebbe meglio a questa seconda visione."

Ma ripeto è una questione rispetto alla quale non sono affatto dogmatico: in sostanza non esprimo certezze a riguardo.
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Messaggio da Mauro1971 »

Beh sai, sei comunque davanti ad un Vangelo, per cui non si ha certezza neppure che sia accaduta questa ultima cena, men che meno che sia andata come raccontato da testi che hanno la stessa fonte.
Personalmente penso siano interessanti due aspetti:

1) quello storico, per il quale avere un'idea di quali modi siano più plausibili.

2) la storia del sacramento, per la quale è arrivato ad essere celebrato in un certo modo.

Cercare un fondamento sulla "realtà" dell'evento, anche solo storica, mi sembra utopistico.
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Messaggio da Valentino »

Mauro1971 ha scritto:Beh sai, sei comunque davanti ad un Vangelo, per cui non si ha certezza neppure che sia accaduta questa ultima cena, men che meno che sia andata come raccontato da testi che hanno la stessa fonte.
Personalmente penso siano interessanti due aspetti:

1) quello storico, per il quale avere un'idea di quali modi siano più plausibili.

2) la storia del sacramento, per la quale è arrivato ad essere celebrato in un certo modo.

Cercare un fondamento sulla "realtà" dell'evento, anche solo storica, mi sembra utopistico.
Ma infatti nel citare Godet non ho affrontato la questione sotto il profilo storico. Se, tanto per dire, Godet avesse ragione significherebbe semplicemente che secondo il redattore del Vangelo di Luca l'ultima cena si era svolta in un certo modo.
Partendo da quel dato ed incrociandolo con altri si potrebbe dirimere la questione ANCHE sotto il profilo storico.
Ma io cercavo di sottolineare una questione diversa.
Poiché si è tirato in ballo il "Vangelo" dando per certo che il "Vangelo" racconta una certa "dinamica" ho voluto solo sottolineare che il "Vangelo", supponendo corretti i rilievi di Godet, magari ci descrive una "dinamica" diversa. Rilevavo semplicemente che è del tutto possibile che il redattore del Vangelo di Luca ci racconta la dinamica dell'ultima cena in un certo modo piuttosto diverso da come immaginato da qualcuno. Ma di nuovo ripeto: non sono dogmatico. Penso che siano possibili entrambe le letture proposte da Godet relativamente all'ultima cena come raccontata da Luca.
Non so se sono riuscito a spiegarmi.
In realtà certi rilievi storici potrei anche farli relativamente alla cerimonia descritta nei vangeli, ma non volendo ulteriormente allargare il discorso ho evitato.
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Messaggio da deliverance1979 »

Secondo me la logica della fede, spesso va oltre la logica scientifica.

Parliamo per paradossi.....
1 - Se tutti i fedeli, si comportassero idealmente secondo la morale etica prevista dalla religione cristiana, tecnicamente, il numero di problematiche legate alle malattie infettive, dovrebbe e ripeto, dovrebbe, essere basso (ma qui stiamo parlando di sofismi e massimi sistemi).
2 - Il rituale è una rappresentazione di fede, motivo per cui, si pensa veramente che Dio o l'entità sovrannaturale, possa gradire tale gesto, e quindi o intervenire, o comunque garantire la salvezza del fedele.

Che dire.... analizzati con il senso pragmatico e scientifico, effettivamente sembrano bizzarri o, in base allo scenario epidemiologico.....pericolosi.....mah... :boh: :boh: :boh:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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Messaggio da Vieri »

Non volevo più intervenire ma analizzando un po' le parole del Vangelo mi sono trovato:
Matteo 26,26-29
27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti,
Marco 14,22-25
23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
Luca 22,15-20
17 E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi,
Poi mi trovo postato da Valentino la traduzione di un certo Godet (non trovato nemmeno chi fosse su Wikipedia.....) che traduce :
"δεξάμενος, "avendo preso", sembra indicare che [Gesù] prese la coppa dalle mani di uno degli assistenti che gliela porse (dopo averla riempita). La distribuzione (διαμερίσατε) potrebbe aver avuto luogo ...."
Io non conosco il greco ma andando su google alla parola δεξάμενος mi traduce con "serbatoio" il che ci potrebbe anche stare per indicare una coppa mentre se inserisco nel traduttore le parole " avendo preso" mi da: "Έχοντας πάρει" che ovviamente non è la stessa parola di δεξάμενος.

Che poi dopo tre traduzioni dei vangeli dal greco chiarissime e praticamente quasi identiche si possa trovare una traduzione alternativa e decisamente diversa con due verbi coniugati diversamente: "Prese" e "avendo preso" mi lascia onestamente perplesso.

Che poi anche dalle parole "avendo preso" si possano supporre delle alternative possibili come indicato da Valentino, mi sembra poi particolarmente azzardato:
....raduzione mia: "δεξάμενος, "avendo preso", sembra indicare che [Gesù] prese la coppa dalle mani di uno degli assistenti che gliela porse (dopo averla riempita). La distribuzione (διαμερίσατε) potrebbe aver avuto luogo in due modi, o bevendo ciascuno dal calice comune o svuotando tutti il ​​vino di quel calice nel proprio. Il termine greco si adatterebbe meglio a questa seconda visione."
.
Quindi senza polemiche alcune, in relazione a tali interrogativi desidererei conoscere da un grecista come Quixote o Plymetis il vero testo in greco dei tre vangeli e l'esatta traduzione oltre a dubitare che un certo "Godet" possa fare testo rispetto alle numerose traduzioni effettuate CEI, Nuova Riveduta e Nuova Diodati.... dove tutte le traduzioni praticamente coincidono a parte forse la Nuova Diodati al Vangelo di Luca dice:
«Prendete questo e dividetelo fra di voi,
mentre sempre su Luca traduzione Nuova Riveduta traduce :
"«Prendete questo e distribuitelo fra di voi;
In breve pensare fra le parole "dividere" e distribuire" si possa pensare che ognuno se ne versò un po' nel suo bicchiere, conoscendo poi le abitudini del tempo mi sembra una interpretazione particolarmente azzardata.
Grazie per avere precisazioni .....
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Messaggio da Valentino »

Mauro1971 ha scritto:Beh sai, sei comunque davanti ad un Vangelo, per cui non si ha certezza neppure che sia accaduta questa ultima cena
Dal punto di vista storico in effetti si ha certezza che Gesù sia stato messo a morte proprio nel periodo della Pasqua ebraica, come è ovviamente certo che Gesù mangiasse insieme ai suoi discepoli trovandosi in "pellegrinaggio" a Gerusalemme per la festa di Pesach.
Che poi gli "eventi pasquali" siano stati riletti retrospettivamente in chiave teologica è altrettanto ovvio.
Insomma dal punto di vista storico è del tutto certo che Gesù cenasse coi propri discepoli e che in occasioni speciali, benedisse il pane ed il vino.
La cerimonia descritta nei vangeli infatti, ovvero la benedizione del pane e del vino, è una cerimonia ebraica millenaria, chiamata Kiddush.
Mauro1971 ha scritto:men che meno che sia andata come raccontato da testi che hanno la stessa fonte.
I testi, come osservato, descrivono la benedizione del pane e del vino, un kiddush appunto.
Gesù lo avrà fatto centinaia di volte durante la sua vita: il kiddush viene fatto ancora oggi dagli ebrei osservanti in varie occasioni festive come in occasione della Pasqua appunto (ed altre feste), ad ogni vigilia dello Shabbat, fa parte della liturgia del matrimonio, etc. etc.
Che poi l' "ultimo kiddush" di Gesù, celebrato prima di morire, sia stato riletto retrospettivamente in chiave teologica e "soteriologica" è, come detto, altrettanto ovvio.
Mauro1971 ha scritto:Personalmente penso siano interessanti due aspetti:
1) quello storico, per il quale avere un'idea di quali modi siano più plausibili.
Esatto. Sicuramente ci saranno state differenze liturgiche tra le varie espressioni della fede ebraica esistenti ai tempi di Gesù.
Sappiamo, tanto per dire, che anche gli esseni avevano una cerimonia del genere.
Diciamo pure che la benedizione e la consumazione del pane e del vino è qualcosa di pervasivo nella cultura religiosa ebraica, in ogni luogo ed in ogni tempo.
Ma certamente ci saranno state delle piccole differenze.
Anche oggi gli ebrei fanno il kiddush, ed anche se la liturgia del kiddush è essenzialemte "standardizzata", esistono delle lievi differenze tra le varie comunità.
"Il Kiddush viene celebrato all'inizio dei due pasti principali dello Shabbat e, secondo la tradizione ebraica, quello serale deve essere recitato almeno un'ora dopo il tramonto del venerdì: in questo caso però l'Halakhah varia secondo il proprio Minhag."
https://it.wikipedia.org/wiki/Minhag" onclick="window.open(this.href);return false;
Mauro1971 ha scritto:2) la storia del sacramento, per la quale è arrivato ad essere celebrato in un certo modo.
Questo è ancora un altro aspetto.
Vale essenzialmente lo stesso discorso: anche quando ci spostiamo, storicamente, dal periodo storico gesuano al periodo che riguarda lo sviluppo e la fissazione della liturgia cristiana, si registrano differenze.
Mauro1971 ha scritto:Cercare un fondamento sulla "realtà" dell'evento, anche solo storica, mi sembra utopistico.
Come detto tanto utopistico non lo è affatto. Gesù avrà celebrato il sabato migliaia di volte, come avrà celebrato il seder pasquale ogni anno durante la sua vita, ed avrà pronunciato le benedizioni sul pane e sul vino (ovvero fatto il kiddush) migliaia di volte.
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Chiesa della Lousiana e coronavirus

Messaggio da Achille »

Martedì sera in una chiesa della Louisiana, centinaia di fedeli si sono radunati nonostante il divieto dello stato di fare riunioni con più di 50 persone come parte dello sforzo per fermare la diffusione del coronavirus .

Tony Spell, pastore della Life Tabernacle Church di Baton Rouge, ha affermato che nessuna "legge dittatoriale" può impedire alle persone di adorare Dio.

"Teniamo molto ai nostri diritti religiosi e ci riuniamo indipendentemente da ciò che qualcuno dice".

Spell ha detto che la sua chiesa, che normalmente ha più di 1.000 partecipanti la domenica in cinque sedi, distribuirà "fazzoletti unti" per fornire ai membri "virtù curative".

Clicca per vedere l'immagine a dimensioni originali
Cliccare per ingrandire

Qui altri dettagli: https://www.foxnews.com/us/coronavirus- ... p65C83INaQ" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Valentino »

Luca 22:17

δεξάμενος, trad.: avendo preso

διαμερίσατε, trad.: spartitelo


Immagine

In sintesi secondo Godet, il verbo διαμερίσατε, qui tradotto nell'interlineare con "spartitelo", si presterebbe all'idea di una "spartizione" a mezzo travaso.
Ripeto che non sono dogmatico in tal senso, ma non escludo affatto che sia possibile che il redattore del vangelo di Luca, usando "διαμερίσατε" abbia voluto veicolare l'idea di un "travaso" tra calici.

PS: la foto è ripresa dalla seguente interlineare, NUOVO TESTAMENTO INTERLINEARE - Greco Latino Italiano - a cura di Piergiorgio Beretta - EDIZIONI PAOLINE 1998
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:conoscendo poi le abitudini del tempo
Solo una piccola osservazione in quanto nel tuo post, che ho evitato di citare, hai fatto come al solito molta confusione.
Quando ho citato Godet, non ho affrontato l'argomento "abitudini del tempo" che è argomento diverso da "cosa significa, o cosa può significare, e che idea intende veicolare, il verbo utilizzato dal redattore del vangelo di Luca".
Evita di attribuirmi cose non dette, in quanto io cerco di essere molto preciso riguardo ai concetti che intendo esprimere.
Te ne saresti dovuto accorgere anche da ciò che ho scritto in un post a Mauro: una cosa è l'aspetto storico altra cosa è l'analisi del testo del redattore del vangelo di Luca.

Premettendo poi, come già scritto in uno dei miei post, che non ho posizioni dogmatiche rispetto a questo argomento, mi limito a prendere atto del fatto che ciò che sostiene Godet riguardo a ciò che è scritto nel vangelo di Luca è uno "scenario" verosimile anche per altri autori, per quanto lo ritengano uno scenario "meno probabile".
In definitiva penso semplicemente che non si possa dire con certezza se secondo i testi in esame i discepoli abbiano bevuto dallo stesso calice, o abbiano riempito i propri calici col contenuto del calice benedetto da Gesù.
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Messaggio da deliverance1979 »

Achille ha scritto:Martedì sera in una chiesa della Louisiana, centinaia di fedeli si sono radunati nonostante il divieto dello stato di fare riunioni con più di 50 persone come parte dello sforzo per fermare la diffusione del coronavirus .

Tony Spell, pastore della Life Tabernacle Church di Baton Rouge, ha affermato che nessuna "legge dittatoriale" può impedire alle persone di adorare Dio.

"Teniamo molto ai nostri diritti religiosi e ci riuniamo indipendentemente da ciò che qualcuno dice".

Spell ha detto che la sua chiesa, che normalmente ha più di 1.000 partecipanti la domenica in cinque sedi, distribuirà "fazzoletti unti" per fornire ai membri "virtù curative".

Clicca per vedere l'immagine a dimensioni originali
Cliccare per ingrandire

Qui altri dettagli: https://www.foxnews.com/us/coronavirus- ... p65C83INaQ" onclick="window.open(this.href);return false;
Mah vedi caro Achille, alla fine la cosa non mi stupisce, se loro hanno vera fede e sono fermamente convinti che Dio li approva e quindi li protegge, loro applicano il comando "Dobbiamo ubbidire a Dio anzichè agli uomini".

Quante volte stando nei TDG abbiamo sentito queste cose.

Il fedele anche a costo di morire a cataste, lui approva certe questioni di fede, proprio perchè è una prova di fede.

E quindi si giustifica con altri passi biblici, Matteo 16:25 "Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà."

E ti dirò di più, fino a che esiste una fede coerente e granitica di questo tipo, potrei anche accettarlo e capirlo.
Non riesco a capire invece le mezze misure, dove in base alle circostanze, qui si è inflessibili e li si è indulgenti.
E la mezza misura è l'anticamera di volersela accomodare come meglio si crede, che poi è l'ingresso per la fanta vaccata....

Nelle epoche passate, con pandemie devastanti, i fedeli si radunavano in Chiesa o nei templi, o compivano rituali e processioni, indubbiamente espandendo il contagio, ed anche perchè non avevano altri mezzi scientifici che dessero loro speranza.
Ma in quelle azioni dimostravano di avere fede e di credere verso un reame invisibile che poteva operare a loro favore.
Oggi invece, quelli che dovrebbero professare tali atti di fede, usano i metodi scientifici di quarantena, dimostrando quindi che la scienza è meglio dell'aria fritta.
Quindi, viene meno tutto quanto.
Che senso ha rivolgersi ad un reame invisibile, per una coccola psicologica basata sul nulla?
Perchè alla fine, il fondoschiena me lo para la terrena scienza....

Certo, poi si possono giustificare dicendo che la scienza è una caratteristica umana donata da Dio all'uomo per comprendere meglio la sua onnipotenza.....(ma nò, ce salviamo sempre in calcio d'angolo).
Anche se poi, questa ha puntualmente demolito molte convinzioni di fede... quindi Houston abbiamo un problema.... :mirror: :mirror: :mirror:

Comunque, osservando da ex TDG i nuovi sviluppi della fede in poltrona professati da molte religioni ed anche dai TDG stessi (vedi la commemorazione in straming), mi fa veramente specie capire come poi si possa parlare di atti di fede a rischio della vita, dell'imminente grande tribolazione con miliardi di morti..... altro che covid19.

Mah, c'è qualcosa che non riporta nel mondo religioso, per come la vogliamo rigirare...
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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Precisazioni e domande

Messaggio da Vieri »

Valentino ha scritto:Luca 22:17
δεξάμενος, trad.: avendo preso
διαμερίσατε, trad.: spartitelo

Immagine
In sintesi secondo Godet, il verbo διαμερίσατε, qui tradotto nell'interlineare con "spartitelo", si presterebbe all'idea di una "spartizione" a mezzo travaso.
Ripeto che non sono dogmatico in tal senso, ma non escludo affatto che sia possibile che il redattore del vangelo di Luca, usando "διαμερίσατε" abbia voluto veicolare l'idea di un "travaso" tra calici.

PS: la foto è ripresa dalla seguente interlineare, NUOVO TESTAMENTO INTERLINEARE - Greco Latino Italiano - a cura di Piergiorgio Beretta - EDIZIONI PAOLINE 1998
Valentino spiega:
Insomma dal punto di vista storico è del tutto certo che Gesù cenasse coi propri discepoli e che in occasioni speciali, benedisse il pane ed il vino.
La cerimonia descritta nei vangeli infatti, ovvero la benedizione del pane e del vino, è una cerimonia ebraica millenaria, chiamata Kiddush.
E in effetti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Qiddush
Il Qiddush, Qidush o Kidush (ebraico: קידוש, letteralmente: "santificazione"), è la celebrazione con cui si santifica lo Shabbat o altre feste religiose nella religione ebraica.

La preghiera viene recitata dal Rabbino, dal capo famiglia o da chi richiesto e trae origine dal racconto biblico della creazione (2,1-3), in cui si narra che Dio il settimo giorno si riposò e santificò il settimo giorno come giorno del riposo. Il termine Shabbat (da cui deriva la parola italiana "Sabato") significa infatti "cessazione" o "riposo". Il Kiddush dello Shabbat significa quindi "santificazione del riposo".

Il celebrante ed i partecipanti bevono un sorso di vino tanto da riempire una "guancia" o di più: qualora si possa provare disgusto nel bere dallo stesso bicchiere di un'altra persona si consiglia di versare il contenuto in altri bicchieri prima di utilizzarlo e dopo la Benedizione del Kiddush oppure di distribuire altri bicchieri di vino per i partecipanti prima della celebrazione.
Aggiungo: procedura attuale....

Ma contesto queste parole:
Che poi l' "ultimo kiddush" di Gesù, celebrato prima di morire, sia stato riletto retrospettivamente in chiave teologica e "soteriologica" è, come detto, altrettanto ovvio.

Alla fine il significato di questa celebrazione detta dai cattolici "eucarestia" e base fondamentale della S. messa, viene sminuita ad una semplice pratica religiosa ebraica che sicuramente Gesù avrà fatto anche altre volte ma se andiamo ad approfondire la cosa il significato di questo "Kiddush" effettuato nell'ultima cena ha un significato ed una valenza assolutamente e completamente diversa.

Come leggiamo prima il "Kiddush" era una celebrazione che viene effettuata solo il sabato e..
trae origine dal racconto biblico della creazione (2,1-3), ....in cui si narra che Dio il settimo giorno si riposò e santificò il settimo giorno come giorno del riposo
Ricordando che i fatti si svolsero di Giovedi o forse Martedi
https://ricerca.repubblica.it/repubblic ... risto.html" onclick="window.open(this.href);return false;
e quindi tale rito non era pertanto prescritto in tali giorni.
Conclusioni: Gesù in quella occasione NON FECE un "Kiddush" a parte il fatto che celebrare un passo della Bibbia non c'entrava assolutamente niente con le parole dette da Gesù e riportate in ben tre Vangeli.

Ulteriori precisazioni:
Avevo riportato prima
Matteo 26,26-29
CEI ....27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti,
Nuova Riveduta... 27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti,
Nuova Diodati.....27 Poi prese il calice e rese grazie, e lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti,

Marco 14,22-25
CEI...23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
Nuova riveduta...23 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero
Nuova Diodati...23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero.

Luca 22,15-20
CEI...17 E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi,
Nuova riveduta..17 E, preso un calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi;
Nuova Diodati...17 Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi,
Conclusioni personali:
Qui abbiamo tre Vangeli con tre traduzioni diverse e tutte sono concordanti e non prevedono la traduzione data da Valentino :
δεξάμενος, trad.: avendo preso
διαμερίσατε, trad.: spartitelo
che non compare da nessuna parte.

Prevedere poi delle estrapolazioni di questo genere ....:
qui tradotto nell'interlineare con "spartitelo", si presterebbe all'idea di una "spartizione" a mezzo travaso.
Ripeto che non sono dogmatico in tal senso, ma non escludo affatto che sia possibile che il redattore del vangelo di Luca, usando "διαμερίσατε" abbia voluto veicolare l'idea di un "travaso" tra calici.
le vedo particolarmente azzardate e di carattere strettamente personale anche perchè si basa su un solo Vangelo leggermente discordante dagli altri....
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Messaggio da Achille »

Siete fuori tema.

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Messaggio da Achille »

Battesimo in chiesa nonostante i divieti: denunciati prete, genitori, padrino e fotografo

https://www.huffingtonpost.it/entry/bat ... IPGHKR4B6E" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Mauro1971 »

Da un lato...

Voglio dire, per un Cattolico il sacramento del battesimo è ciò che garantirebbe la salvezza dell'anima del bambino in caso di morte prematura.
Oggi è raro ma bisogna tener conto che per un 1900 anni la CC si è evoluta in un mond dove gli infanti morivano molto spesso, e nell'ottica interna a questa ha un senso.
Una coppia di genitori veramente convinta probabilmente vedrebbe più urgenza nel dover porre al sicuro l'anima del proprio figlio.
Non lo condivido, ma credo di poter comprendere una motivazione di questo tipo.
Ma se questo fosse il caso, perchè il fotografo?

Quello che si delinea in qualsiasi caso, qualsiasi siano le motivazioni, è che dal gruppo trovato in preghiera ad un capannone al nord, ai neocatecumenali nel napoletano, a questi, agli ortodossi che usano lo stesso cucchiaio, alle affermazioni di Paolo Brosio, senza contare le varie notizie provenienti da oltre oceano, diventa evidente che non sono pochi singoli quà e la ma una quantità di "fedeli" di vari credi diversi a condividere posizioni molto simili, ma che sono poi fonti di problematiche gravi per la salute pubblica.

Un determinato modo di vedere e vivere la religione sta diventando un problema.

In tutto questo dobbiamo dare credito che per questa singola cosa, purtroppo non hanno lo stesso atteggiamento per la questione pedofilia, i TdG hanno indicazioni di seguire in toto le indicazioni date dai vari governi.
In questo caso i TdG sono al momento "migliori" di molti altri.
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Messaggio da Gocciazzurra »

Mauro1971 ha scritto:... perchè il fotografo?
Viene detto nell'articolo: "per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità".
Immagine
Le parole troveranno credito quando i fatti daranno certezze. (Socrate)

Un po' di me Immagine
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Messaggio da Mauro1971 »

Gocciazzurra ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:... perchè il fotografo?
Viene detto nell'articolo: "per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità".
Intendevo: perchè i genitori, nell'ottica di cui sopra, hanno fatto intervenire un fotografo? Va oltre il sacramento, diventa rito sociale.
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Messaggio da Vieri »

Un determinato modo di vedere e vivere la religione sta diventando un problema.
In effetti sono i singoli o singole comunità che si discostano spesso dalle regole generali.

PS. ho visto un filmato di oggi su Napoli e sono molti in alcuni quartieri, a passeggio per strade e stradine che se ne fregano e quindi in quel contesto sociale irresponsabile non mi meraviglio che abbiano celebrato anche un battesimo con prete compiacente....
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