In breve la sig.ra Merkel forte del suo forziere pieno di euro pare che non abbia nessuna intenzione di condividere finanziariamente gli sforzi comuni europei con la stampa di Eurobond richiesti da molti paesi del sud Europa Francia compresa.Coronabond, Conte: «L’Europa dimostri di esser pronta per l'appuntamento con la storia
Il Premier Conte commenta le parole di Ursula von Der Leyen sui Coronabond | Ansa - CorriereTv
"Il compito della proposta non è rimesso alla presidente della commissione. Le proposte le elaborerà l'Eurogruppo". Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi commentando le parole di Ursula von der Leyen sui Coronabond.
Coronabond, Gualtieri: «Risposta della von der Leyen è sbagliata»
l ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi | Ansa - CorriereTv
"Le parole di von Der Leyen" sui Coronabond "sono sbagliate". Quella indicata nella lettera dei nove capi di Stato europei "è la risposta più adeguata per uno shock simmetrico sull'economia e tutti devono essere all'altezza della sfida, anche la presidente della commissione europea". Lo dice il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi
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Siamo sempre alle solite ed anche dopo 75 anni l'idea di una Germania" uber alles" alla fine non è mai tramontata con l'idea di conquistare il predominio economico totale europeo visto che l'Inghilterra si è staccata, ovviamente non più con i carri armati ma a suon di soldi lasciandoci prima affogare mettendo le nostre aziende in ginocchio e poi quando le azioni delle nostre aziende, alla fine saranno carta straccia, comprarle a man bassa a prezzo di saldo come del resto hanno già fatto con la Lamborghini, Ducati Tyessen Krupp di Terni e Italdesign.......
Questi "signori" alla fine della guerra che hanno riempito di rovine e di milioni di morti i nostri pesi non hanno pagato alla fine quasi niente, nemmeno una scusa visto che molti dei criminali nazisti dei quali era stata chiesta l'estradizione hanno passato la loro vita nei loro ben curati giardinetti a giocare col cane...
......e la guerra fredda per loro è stata una manna facendosi riempire di soldi ed aiuti americani a man bassa che gli hanno fatto subito rialzare la testa con la loro "nefasta pubblicità tecnica di aver costruito i migliori sottomarini e carri armati, le V1 e le V2 ed i primi aerei a reazione.....
Da anni hanno un esagerato surplus commerciale e fuori dai parametri europei ma hanno sempre fatto orecchi da mercante ma la Sig.ra Merkel con la sua "galoppina" Von der Leyen non hanno ancora capito che il virus passa anche dalle serrature delle pingue casseforti tedesche e Olandesi ?
https://www.ilmessaggero.it/economia/ne ... 38895.html
Coronavirus, Von der Leyen: «No ai Covid-bond, Merkel ha ragione». Conte: «Non è lei che decide»
Sono profondamente deluso di questa Europa germanocentrica e che cancella i principi fondanti dei padri nobili di questa Europa,La Germania dice no ai Coronabond ma dimentica che l’Europa condonò il 50% del suo debito di guerra
«Senza quel regalo - scriveva l’ex ministro tedesco Fischer - la Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico»
https://notizie.tiscali.it/economia/art ... to-guerra/" onclick="window.open(this.href);return false;
di Claudia Mura
“Siamo in guerra contro il Covid 19”, ripetono tutti: dai cittadini in coda per la spesa ai ministri della Repubblica. La metafora bellica è talmente abusata da risultare ormai stucchevole ma, per una volta, vale la pena usarla con criterio. Perché se siamo in guerra, tutti contro un nemico comune, c’è qualcuno che non è ancora in trincea e si sfila dalla lotta lasciando i feriti sul campo.
Il no agli Euro o Coronabond
E se siamo in guerra, il conflitto è mondiale più di quanto non lo sia stato il secondo, quello perso (anche ma soprattutto) dalla Germania. Uno dei paesi che, insieme a Olanda, Austria, Finlandia e Ungheria non si sente in trincea e vuole lasciare i feriti italiani, spagnoli e francesi a se stessi. Ma sono i tedeschi della Merkel i capofila dei rigoristi che non ne vogliono sapere di Eurobond o Coronabond lasciando che il sud dell’Europa se la cavi da sola.
Il debito tedesco e l’Europa
Alloro, tornando alla Seconda Guerra Mondiale vale la pena ricordare al popolo germanico che a suo tempo l’Europa, comprese Italia e Grecia – giusto per citare alcuni fra i paesi più “spreconi” agli occhi teutonici – abbuonarono la metà dei debiti ai tedeschi per consentire loro di risorgere. E siccome non è elegante ricordare agli amici, anche a quelli più feroci - i propri doveri, vale la pena usare come pro-memoria le parole del 2015 di un loro illustre connazionale. L’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer in un suo libro di cinque anni fa esercitò un durissimo atto di accusa contro le «politiche di euroegoismo» attuate dalla Cancelliera Angela Merkel e dal suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble. Fischer scriveva che è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico».
Germania in default due volte
Cosa successe alla Conferenza di Londra del 1953 è scritto sui libri di storia, ma è bello rinfrescarci tutti la memoria. Ricorda un articolo del Sole 24 ore che “la prima della classe Germania è andata in default due volte durante il Novecento (nel 1923 e, di fatto, nel secondo dopoguerra). In quella conferenza internazionale le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non esigere il conto c’era l’Italia di De Gasperi, e anche la povera e malandata Grecia, che pure subì enormi danni durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedesche alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi”. E ci ricordiamo tutti come si è invece comportata la Germania con i greci non più di qualche anno fa.
Una cifra colossale
“L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino”.
La fiducia mal ripagata
E adesso veniamo alla Conferenza di Londra: “il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato nella capitale britannica, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto”.
Il rifiuto tedesco
Da sottolineare che il rimanente “50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni”.
Due settimane di riflessione
Allora noi italiani, sommessamente, consigliamo agli eredi di coloro che contrassero il debito, un ripasso della Storia, questa sì, comune. Perché quelle due settimane di tempo che hanno chiesto i paesi “rigoristi” per “riflettere” sulla richiesta dei Coronabond firmata da Italia, Francia, Spagna, Irlanda, Belgio, Grecia, Portogallo, Lussemburgo e Slovenia, ci fanno pensare che coincidano un po’ troppo con i tempi dell’incubazione. E ci fanno sospettare che, in realtà, stiano aspettando di vedere quanti danni il Covid 19 farà dalle loro parti prima di decidere se vale la pena lasciarci morire da soli o provare a salvarci tutti insieme.
28 marzo 2020
Non mi riconosco più in questa Europa e se i tedeschi non voglio starci come ha detto giustamente Conte: faremo da soli insieme agli altri pesi del sud Europa Francia compresa.
Si tengano i tedeschi il loro "euromarco" che ne faremo un altro per iniziare un altro piano Marshall di ricostruzione europea stampando soldi e generando una inflazione del 30 % rispetto alla moneta eurotedesca e vediamo poi come andrà a finire a loro ad esportare i loro bei prodotti trovando a sua volta una concorrenza qualificata e spietata.
Non bastano le parole e gli aiuti di qualche mascherina di facciata e poi desiderare di mettere in ginocchio gli altri paesi per egoismi nazionalistici.
Oggi arriva il conto della storia anche se in ritardo ma noi non dimentichiamo le fosse Ardeatine, e delle altre stragi di innocenti perpetrati dall'esercito tedesco in Italia con decine e decine di paesi distrutti
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Se vogliono la guerra economica, facciano loro...noi salveremo le nostre piccole e medie aziende a tutti i costi come Draghi consiglia.
#andràtuttobene....nonostante tutto ce la faremo......