Agorà, ce l'abbiamo fatta!

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agabo
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predestinato74 ha scritto:
agabo ha scritto: A me di Ipazia me ne frega quanto me ne potrebbe fregare di Bruto e dello stesso Cesare. La questione è un'altra, caro...
ma certo...liberare il mondo dall' Anticristo, ossessione dei cristiani-americani :risata:
Sai, predestinato, c'è qualcuno che ha ricevuto un "warning" per essere andato "fuori argomento". E' solo un avvertimento amichevole...
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Trianello
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agabo ha scritto: Ma davveroooo!!!
Mi sembrava che si stesse parlando di un'altra cosa, ben diversa: il fatto che sia stato vinto l'ostracismo riguardo a un film che viene proiettato da mesi in quasi tutto il mondo civile e democratico, tranne in Italia.
Che cosa ti vai a inventare? A me di Ipazia me ne frega quanto me ne potrebbe fregare di Bruto e dello stesso Cesare. La questione è un'altra, caro...
La cosa divertente è che voi davvero ci credete a questa cosa. Cioè, voi davvero credete che la CEI (o chi per lei) abbia tramato nell'ombra perché questo film non uscisse nelle sale. La cosa, invece, è molto più semplice: questo è un film che nessuno sarebbe andato a vedere, perché la maggior parte degli italiani, proprio come te, non sono molto interessati alla storia di Ipazia, quindi nessun distributore italiano si era interessato al medesimo. Ma tu lo sai quanti film escono ogni anno nel mondo e che non vengono doppiati in italiano e non escono nelle nostre sale? Una miriade! Qualche anno fa, uscì un bellissimo film su Wittgenstein, per esempio, ma nelle nostre sale cinematografiche non è stato proiettato (anche se ne è poi uscita una versione italiana che RAI 3 ha trasmesso un paio di volte alle due di notte). Perché? Perché alla maggior parte degli italiani di Wittgenstein non gliene frega nulla (e probabilmente non sa nemmeno chi questi fosse, così come tu, immagino, non sapevi nemmeno chi fosse Ipazia prima di sentir parlare di questo film).
Ora, inventandosi un complotto, si è ottenuto che questo film sia distribuito anche in Italia e che, magari, qualche anticlericale incallito lo vada pure a vedere al cinema... mah...
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agabo
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Messaggio da agabo »

Trianello ha scritto:
agabo ha scritto: Ma davveroooo!!!
Mi sembrava che si stesse parlando di un'altra cosa, ben diversa: il fatto che sia stato vinto l'ostracismo riguardo a un film che viene proiettato da mesi in quasi tutto il mondo civile e democratico, tranne in Italia.
Che cosa ti vai a inventare? A me di Ipazia me ne frega quanto me ne potrebbe fregare di Bruto e dello stesso Cesare. La questione è un'altra, caro...
La cosa divertente è che voi davvero ci credete a questa cosa.

Agabo: E' risaputo, vi sono molti "complottisti" in Italia, un brutto vizio assai.

Cioè, voi davvero credete che la CEI (o chi per lei) abbia tramato nell'ombra perché questo film non uscisse nelle sale.

Agabo: Non sono io a dirlo, vi sono cervelli molto più fini del mio e più addentro alle cose di chiesa di quanto lo sia io, a dirlo. Poi, ognuno crede alle storielle che più gli aggradono. Sembra che di questi tempi non conti tanto se una cosa sia o no vera, ma quanta gente sia disposta a crederla, non sembra pure a te? E quello che è peggio, si dà più valore alla popolarità di una tesi che alla sua veridicità. :piange:

La cosa, invece, è molto più semplice: questo è un film che nessuno sarebbe andato a vedere, perché la maggior parte degli italiani, proprio come te, non sono molto interessati alla storia di Ipazia, quindi nessun distributore italiano si era interessato al medesimo.

Agabo: E' vero, hai ragione! Ma come dicevo sopra, non bisogna far sospettare la gente, è pericoloso, il "primo errore" lo ha fatto il "padreterno" proibendo un frutto alla prima coppia umana ... sappiamo come è andata a finire. Ma, se ha sbagliato il "padreterno", non meravigliamoci che possano sbagliarsi gli umani. Infatti, io andrò a vedere il film proprio perchè sono convinto che qualcuno voleva proibirmi di farlo. :lingua:

Ma tu lo sai quanti film escono ogni anno nel mondo e che non vengono doppiati in italiano e non escono nelle nostre sale? Una miriade! Qualche anno fa, uscì un bellissimo film su Wittgenstein, per esempio, ma nelle nostre sale cinematografiche non è stato proiettato (anche se ne è poi uscita una versione italiana che RAI 3 ha trasmesso un paio di volte alle due di notte). Perché? Perché alla maggior parte degli italiani di Wittgenstein non gliene frega nulla (e probabilmente non sa nemmeno chi questi fosse, così come tu, immagino, non sapevi nemmeno chi fosse Ipazia prima di sentir parlare di questo film).
Ora, inventandosi un complotto, si è ottenuto che questo film sia distribuito anche in Italia e che, magari, qualche anticlericale incallito lo vada pure a vedere al cinema... mah...

Agabo: Quanto hai ragione, trianello! Ma devi ammettere che, per contro, c'è anche tanta costosissima "spazzatura" che ogni anno viene propinata alla gente. Se tra tutto questo caos e tante macchinazioni si cercasse di incoraggiare gli ignoranti come me, tra la vita di un santo e quella di una martire, a far conoscere anche la storia di Ipazia, sia pure un po' distorta dal Cinema (distorta come tutto, del resto) non credo sia la fine del mondo, che ne pensi? :boh:
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agata

Messaggio da agata »

[quote="polymetis"]Visto che sono l'unico ad avere una formazione antichistica in filosofia in questo forum, vorrei precisare due punti:
ah ah aha ha ah
ma stai scherzando vero?
o te le tireresti davvero esageratamente,non posso crederci :appl:
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mackenzie
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Messaggio da mackenzie »

Achille Lorenzi ha scritto:Quando non si è in grado di contro argomentare, si cade nel comune errore di attaccare le persone anziché discuterne gli argomenti.
Nulla di nuovo sotto il sole.

Achille
Mi pare che sfugga che Poly potrebbe dire quello che dice senza sottolineare ogni volta le sue super doti accademiche, che ormai lo sappiamo tutti... lo leggeremmo forse tutti molto più volentieri.... è un consiglio, non una critica... perchè lo leggo comunque, ma almeno mi approssimerei ad una persona di cultura ma umile il che lo renderebbe di una statura ancora maggiore ai miei occhi e forse a quelli di altri.

Saluti
Mac

PS: Quale che sia la ragione per cui il film è uscito in ritardo, che dia fastidio a qualcuno piuttosto che a qualcun'altro sarà opportuno vederlo, perchè serva di monito a cosa potrebbe portare l'intolleranza religiosa, in qualcunque luogo o religione si annidi.
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

Mi pare che sfugga che Poly potrebbe dire quello che dice senza sottolineare ogni volta le sue super doti accademiche, che ormai lo sappiamo tutti... lo leggeremmo forse tutti molto più volentieri.... è un consiglio, non una critica... perchè lo leggo comunque, ma almeno mi approssimerei ad una persona di cultura ma umile il che lo renderebbe di una statura ancora maggiore ai miei occhi e forse a quelli di altri.

Saluti
Mac



io leggo sempre POLY molto volentieri e sono molto contenta della sue doti accademiche ...che ho sempre apprezzato in questi anni..quando ho voluto da lui una spiegazione più conforme alla mia portata ..non ho fatto altro che diglielo...non capisco sempre questo attaccamento morboso verso una persona...saluti Bruna
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

come dice il "grande profeta" David Icke, le Università sono uno dei mezzi con i quali le famiglie di rettiliani tengono il mondo sotto il proprio controllo. :risata:
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mackenzie
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Messaggio da mackenzie »

Brambilla Bruna ha scritto:

io leggo sempre POLY molto volentieri e sono molto contenta della sue doti accademiche ...che ho sempre apprezzato in questi anni..quando ho voluto da lui una spiegazione più conforme alla mia portata ..non ho fatto altro che diglielo...non capisco sempre questo attaccamento morboso verso una persona...saluti Bruna
Attaccamente morboso??? ... per carità... io infatti non stavo screditando le sue doti accademiche, che riconosco... peraltro ho detto che lo leggo volentieri, il mio consiglio stava su un altro piano, sul modo di esibirle.... ti immagini se ognuno di noi dov'esse premettere su un tal argomento la sua preparazione accademica che macello? Oltre che inutile... perchè una volt che è stato detto.... gli utenti lo hanno capito e lo possono poi evincere dal calibro di contenuti che esprime, no?

Mac

PS: Ma perchè prendi ogni cosa così...? Se volevo essere critica te ne accorgevi, tranquilla.... mamma mia!
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

mackenzie ha scritto:
Brambilla Bruna ha scritto:

io leggo sempre POLY molto volentieri e sono molto contenta della sue doti accademiche ...che ho sempre apprezzato in questi anni..quando ho voluto da lui una spiegazione più conforme alla mia portata ..non ho fatto altro che diglielo...non capisco sempre questo attaccamento morboso verso una persona...saluti Bruna
Attaccamente morboso??? ... per carità... io infatti non stavo screditando le sue doti accademiche, che riconosco... peraltro ho detto che lo leggo volentieri, il mio consiglio stava su un altro piano, sul modo di esibirle.... ti immagini se ognuno di noi dov'esse premettere su un tal argomento la sua preparazione accademica che macello? Oltre che inutile... perchè una volt che è stato detto.... gli utenti lo hanno capito e lo possono poi evincere dal calibro di contenuti che esprime, no?

Mac

PS: Ma perchè prendi ogni cosa così...? Se volevo essere critica te ne accorgevi, tranquilla.... mamma mia!



la prendo così!!!??? IO ... è che da un certo periodo da fastidio ...sia la sua cultura sia la sua persona... e non dire di no ...ogni tanto leggo anche il tuo forum ...e qua finisco il discorso :ok: saluti BRUNA
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mackenzie
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Messaggio da mackenzie »

Brambilla Bruna ha scritto:
mackenzie ha scritto:
Brambilla Bruna ha scritto:

la prendo così!!!??? IO ... è che da un certo periodo da fastidio ...sia la sua cultura sia la sua persona... e non dire di no ...ogni tanto leggo anche il tuo forum ...e qua finisco il discorso :ok: saluti BRUNA
A me la sua cultura e la sua persona non da fastidio, non è che perchè a me dici che non ti piace un mio modo di esprimermi mi stai facendo una critica su ogni cosa che sono... ho solo espresso un opinione... anzi un consiglio.... cosa c'entra il mio forum?
Lasciamo perdere va...

Mac
piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Trianello ha scritto:
agabo ha scritto: Ma davveroooo!!!
Mi sembrava che si stesse parlando di un'altra cosa, ben diversa: il fatto che sia stato vinto l'ostracismo riguardo a un film che viene proiettato da mesi in quasi tutto il mondo civile e democratico, tranne in Italia.
Che cosa ti vai a inventare? A me di Ipazia me ne frega quanto me ne potrebbe fregare di Bruto e dello stesso Cesare. La questione è un'altra, caro...
La cosa divertente è che voi davvero ci credete a questa cosa. Cioè, voi davvero credete che la CEI (o chi per lei) abbia tramato nell'ombra perché questo film non uscisse nelle sale. La cosa, invece, è molto più semplice: questo è un film che nessuno sarebbe andato a vedere, perché la maggior parte degli italiani, proprio come te, non sono molto interessati alla storia di Ipazia, quindi nessun distributore italiano si era interessato al medesimo. Ma tu lo sai quanti film escono ogni anno nel mondo e che non vengono doppiati in italiano e non escono nelle nostre sale? Una miriade! Qualche anno fa, uscì un bellissimo film su Wittgenstein, per esempio, ma nelle nostre sale cinematografiche non è stato proiettato (anche se ne è poi uscita una versione italiana che RAI 3 ha trasmesso un paio di volte alle due di notte). Perché? Perché alla maggior parte degli italiani di Wittgenstein non gliene frega nulla (e probabilmente non sa nemmeno chi questi fosse, così come tu, immagino, non sapevi nemmeno chi fosse Ipazia prima di sentir parlare di questo film).
Ora, inventandosi un complotto, si è ottenuto che questo film sia distribuito anche in Italia e che, magari, qualche anticlericale incallito lo vada pure a vedere al cinema... mah...
Riporto parte dell’articolo scritto da Annamaria Piacentini apparso su Libero di oggi.

••• Dopo "TheOthers"(2001) con Nicole Kidman, e "Mare dentro" (2004) interpretato da Janvier Barden, con cui ha vinto l'Oscar come miglior film straniero, il regista spagnolo Alejandro Amenàbar presenta "Agora", film da 50 milioni di euro, in uscita da venerdì tra il dissenso degli ecclesiastici. Passato fuori concorso a Cannes, denuncia gli scontri del terzo secolo tra ebrei, cristiani e pagani. <<Abbiamo accettato di distribuirlo» ha spiegato ieri a Roma Andrea Cirla, responsabile marketing della Mikado «nonostante la reazione stizzita di alcuni prelati a cui è stato fatto vedere in una proiezione privata. Da parte loro c'è stata anche una voluta coltre di silenzio sugli organi di stampa».
Il film è ambientato nell'Alessandria d'Egitto del 391 dopo Cristo, dove i movimenti religiosi diventavano sempre più fanatici e intolleranti, tra morte e distruzione. «Racconto la storia di Ipazia (interpretata da Rachel Weisz), una giovane donna che insegnava agli uomini, con una forte componente femminista» spiega il regista «filosofa, matematica e astronoma, responsabile della Biblioteca di Alessandria, vittima del fanatismo religioso. Se i suoi libri non fossero stati distrutti, oggi l'uomo vivrebbe su Marte. Ma per l'eterno conflitto tra scienza e fede e per il fatto di essere donna, ne1415 è stata uccisa e scarnificata dai cristiani. Nel finale del film le ho dato una morte più sopportabile: ho adottato la lapidazione perché ancora oggi, in molti Paesi le donne vengono uccise così. Ipazia è morta vergine…. Omissis………

E’ possibile , come sostiene Trianello, che le polemiche sorte a riguardo di questo film, siano frutto di un’azione di marketing orchestrata ad hoc. Tuttavia le affermazioni da parte dei responsabili della distribuzione riportate nell’articolo,come pure quelle precedenti, fatte qualche mese fa da altri addetti ai lavori, non hanno portato ad alcuna smentita o pronunciamento da parte dell’ente religioso preposto.
Personalmente ritengo, che questo caso rappresenti un ulteriore prova di come alcuni uffici vaticani, siano gestiti da responsabili che,talvolta, risultano non in sintonia con le politiche e dinamiche del terzo millennio.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Per Agabo

"Mi sembrava che si stesse parlando di un'altra cosa, ben diversa: il fatto che sia stato vinto l'ostracismo"
Vorrei ricordare al pubblico che Agabo continua a ribadire questa premessa indimostrata del suo teorema. Finora non s'è ancora capito quali sarebbero le prove di questo ostracismo.
"Che cosa ti vai a inventare? A me di Ipazia me ne frega quanto me ne potrebbe fregare di Bruto e dello stesso Cesare. La questione è un'altra, caro..."
Per l'appunto. Tu sei la dimostrazione di quanto sto dicendo. Di Ipazia in Italia non importa niente a nessuno, e gli italiani sono i più provinciali di tutti... Ergo, se come dici di Ipazia non te ne importa nulla, non pensi che i distributori, dovendosi basare sui gusti dell'Italiano medio, abbiano pensato prorpio a quelli come te decidendo di non distribuirlo?
Il fatto che tu ora voglia andarlo a vedere, è la prova che la macchina commerciale di cui parlavo è stata messa in moto e ha funzionato: un film su un argomento di cui non importava niente a nessuno è diventato un film scandalo che occorre assolutamente vedere per assaporare il frutto proibito strappato alla censura...
"Non sono io a dirlo, vi sono cervelli molto più fini del mio e più addentro alle cose di chiesa di quanto lo sia io, a dirlo.
Se non hanno delle prove per sostenerlo è solo pettegolezzo.
"Quanto hai ragione, trianello! Ma devi ammettere che, per contro, c'è anche tanta costosissima "spazzatura" che ogni anno viene propinata alla gente."
Proprio perché è spazzatura la gente la guarda. Non è che un film venga distribuito se è di qualità, viene distribuito se vende, e se a vendere è la spazzatura, è la spazzatura a venire distribuita.

Per Piergiorgio
"Tuttavia il comportamento delle maggiori case di distribuzione nazionali, sempre pronte ad acquistare qualsiasi forma di spazzatura purchè straniera, in questo caso hanno dimostrato una anomala timidezza, tanto da aver fatto pensare, a molti, a qualcosa di più di una semplice valutazione dal sapore economico-aziendale."
La spazzatura in Italia viene comprata proprio perché spazzatura. Gli Italia non sanno che è Ipazia, in compenso vanno a vedere i cinepanettone.
"Nel rimarcare il suo pensiero, inoltre il Prof.Sartori affermò di non voler parlare di censura "
Dunque, che cosa sarebbe che non ha fatto uscire questo film?
"Ad esempio, il volume 8 della serie Storia della Filosofia Greca e Romana di Giovanni Reale, Bompiani, dal titolo "Plotino e il Neoplatonismo Pagano è l’unico volume non disponibile."
L'affermazione oltre che falsa è insensata. L'avevo verificata la prima volta che la lessi, ed il volume era perfettamente disponibile. E poi mi spiegare perché dovrebbe sparire un volume del cattolicissimo Reale che parla di un mucchio di cose, da Plotino a Porfirio, e si occupa di Ipazia solo in poche righe?

Per Mac

Esattamente come si deve ricordare che ci sono certi praticoni che si danno alle pratiche mediche senza essere laureati, così c'è gente che si mette a discutere di filosofi neo-platonici senza saper neppure chi fosse Plotino. Se qualcuno si sente irritato nel sentirsi ricordare che non ha le competenze per discutere qualcosa, sappia che è molto più frustrante per l'antichista vedere la sua materia bistrattata dal primo venuto. C'è chi dice che l'arroganza è ricordare a qualcuno che non ha la preparazione per affrontare un tema e che sta dicendo corbellerie, per me l'arroganza maggiore invece è proprio pretendere di pontificare su materie che non si conoscono, sparando giudizi a destra e a manca, e facendo della disinformazione. Non c'è nulla di male a mettere in chiaro e a separare i giudizi specialistici da quelle dilettanteschi, si fa in ogni campo del sapere umano. Corregge della gente che dice sciocchezze su Ipazia è sacrosanto quanto l'attività dell'astrofisico che metta in guardia contro la ciarlataneria dell'astrologo.

Per Gabriella
"Mha, a rigor di logica ogni ipotesi vale l'altra in assenza di prove."
Eh no. In dubio pro reo. Si è innocenti fino a prova contraria, e non colpevoli finché non viene provata l'innocenza. Vale a dire che la CEI è non colpevole finché qualcuno non prova il contrario.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

E’ possibile , come sostiene Trianello, che le polemiche sorte a riguardo di questo film, siano frutto di un’azione di marketing orchestrata ad hoc. Tuttavia le affermazioni da parte dei responsabili della distribuzione riportate nell’articolo,come pure quelle precedenti, fatte qualche mese fa da altri addetti ai lavori, non hanno portato ad alcuna smentita o pronunciamento da parte dell’ente religioso preposto.
Smentire cosa? Quel trafiletto che riporti non dice un emerito nulla, solo che è stato fatto vedere questo film a dei gruppi campione con delle proiezioni private. Tra questi gruppi ce n'era uno di prelati, o misto ad altri gruppi o composto da soli prelati (non è specificato), e a questi prelati il film non è piaciuto. Non sta scritto da nessuna parte che questi prelati abbiano chiesto che il film non venisse proiettato. Né è chiaro dall'articolo quando sia stato fatto vedere loro il film, se cioè prima o dopo l'inizio della polemiche. Se hanno fatto questa prova solo di recente, cioè quando hanno deciso di distribuire il film, queste reazioni di prelati non provano nulla. Infatti tali reazioni sarebbero recenti, e susseguenti nel tempo alla presunta censura che ha fatto per ipotesi ritardare l'uscita del fuilm in Italia. Vorrebbe cioè dire che la Mikado, proprio perché c'era la voce che questo film era stato ostacolato dalla Chiesa, ha proprio per questo fatto vedere il film a dei preti, al fine di saggiare la loro reazione, e alla fine ha comunque deciso di distribuirlo. Non c'è scritto cioè che la proiezioni a questi prelati sia stata fatta non appena il film era stato creato, e che sia stata questa proiezioni ai prelati a far decidere di non farlo uscire in Italia. Per quanto ne sappiamo la proiezione di cui si parla è avvenuta dopo le polemiche, e proprio a causa delle polemiche. Inoltre, come ripeto, non c'è scritto che questi prelati abbiano chiesto in qualche modo di non fare uscire il film, ma solo che non era loro piaciuto. Il resto è fantasia.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da ClintEastwood »

Trianello scrive:
"La cosa, invece, è molto più semplice: questo è un film che nessuno sarebbe andato a vedere, perché la maggior parte degli italiani, proprio come te, non sono molto interessati alla storia di Ipazia, quindi nessun distributore italiano si era interessato al medesimo. "
Premettendo che non credo molto ad un complotto CEI contro il film, devo dare pienamente ragione a Trianello su questo, perchè la maggior parte degli italiani non solo sanno pochissimo di storia (specialmente della chiesa) ma pur riempiendo le chiese la domenica non sanno nemmeno se il santo a cui accendono il cero sia stato veramente tale o un fanatico da far schifo, insomma, la cultura in Italia non ha poi una così larga diffusione.

Stessa cosa per Polymetis quando scrive:
"La Chiesa invece non ha mai ostacolato questo film, probabilmente in Vaticano non sanno neppure cosa sia, e continua ad andare avanti nella sua missione millenaria di evangelizzare il mondo. "
Ancora d'accordissimo perchè se chiedi al seminarista medio di esporti i fatti principali di un tal secolo di storia della chiesa al massimo ti risponde con i vespri o con una conoscenza da chirichetto, per gran parte del clero vale spesso la massima di Ambrogio "Credere tibi issum est, non discutere permissun". :sorriso:

Dopo Ipazia non sarebbe male vedere sul grande schermo Costantino o Giustiniano, ma anche per questi il popolo italiano non sò quanto interesse potrà mostrare.


Stay tuned on the future.
piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Ritengo che ,se qualche alto prelato, che so ,del calibro del Cardinale Bortone,fra una esternazione sul calcio e una sulla omosessualità/ pedofilia, avesse affermato che la Chiesa non ha esercitato alcuna forma di potere, tesa a limitare la programmazione di detto film,avrebbe tagliato ,sul nascere, qualsiasi polemica.
Inoltre,siccome:

Non vi è nulla di nascosto che non debba essere rivelato.
Matteo, cap. X, v. 26 - Marco, cap. IV, v. 22
Né cosa segreta che non venga alla luce".
Luca, cap. VIII, v. 17 - cap. XII, v.

Uno sguardo ai documenti societari (Camera di commercio di Milano) non farebbe male,per accertare la proprietà del 17.8% della Mikado. Allora le cose si complicano,
e diventa una questione di danè.
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Messaggio da Jon Konneri »

agabo ha scritto:Come auspicavo, ma ero quasi certo, anche nelle sale cinematografiche italiane verrà proiettato Agorà, un film che segna l'inizio storico dell'intolleranza del cattolicesimo su ogni forma di pensiero libero. Guarda il trailer:
[youtube][/youtube]

Coi nostri limitati mezzi, dunque, ecco la verità sul «caso, Ipazia». Innanzitutto bellissima lo sarà stata forse, da giovane, visto che nel 415 la filosofa ave­va sui sessant'anni (in un'epoca in cui già a quaran­ta pochi avevano ancora denti in bocca). Il suo fu un omicidio politico e la religione non c'entrava affatto. lpazia, figlia di un filosofo - Teone - molto addentro nell'ermetismo e nell'orfismo, era una neoplatonica che teneva scuola ad Alessandria. Una scuola tra le tante, in quella capitale della cultura antica. La parola “scuole” non deve trarre in inganno: si trattava di cenacoli per selezionati adepti. Di lei non è rimasta alcuna opera. Quel che si sa lo si deve ai suoi discepoli. Tra i quali c'erano pa­recchi cristiani. Uno di questi, Sinesio di Cirene, divenne addirittura vescovo. Secondo il metodo platonico (derivato a sua volta da quello pitagorico) i discepoli apprendevano «misteri» che non dovevano es­sere divulgati, perchè non tutti erano in grado di comprendere. Ipazia non era affatto pagana nel senso di adoratrice di Giove, Giunone e Mercurio; anzi, come neoplatoni­ca era più vicina al cristianesimo che al pa­ganesimo.

fonte http://fattisentire.org/modules.php?nam ... t&sid=3378" target="_blank
piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Questa è la verità Di Rino Cammilleri
piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Se il giorno 14/04/ avessi assistito presso la Sala Igea di Palazzo Mattei, al convegno sul tema ,avresti sentito altre verità . L’incontro, organizzato dall’Istituto Treccani,, ha visto l’intervento del filologo e saggista Luciano Canfora, la storica bizantinista Silvia Ronchey, il filologo e critico letterario Carlo Ossola, il filosofo della scienza Giulio Giorello, i giornalisti Antonio Gnoli e Gabriella Caramore.
Personalmente il nome di Ipazia mi era noto solo come inventrice del planisfero e dell’astrolabio.(storia della navigazione stellare)
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piergiorgio ha scritto:Se il giorno 14/04/ avessi assistito presso la Sala Igea di Palazzo Mattei, al convegno sul tema ,avresti sentito altre verità . L’incontro, organizzato dall’Istituto Treccani,, ha visto l’intervento del filologo e saggista Luciano Canfora, la storica bizantinista Silvia Ronchey, il filologo e critico letterario Carlo Ossola, il filosofo della scienza Giulio Giorello, i giornalisti Antonio Gnoli e Gabriella Caramore.
Personalmente il nome di Ipazia mi era noto solo come inventrice del planisfero e dell’astrolabio.(storia della navigazione stellare)
Beh... ovviamente avrebbe sentito altre cose, visto che del gruppo che hai citato fanno parte alcuni degli anticlericali più arrabbiati che circolano in Italia. :mrgreen:
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Messaggio da piergiorgio »

Trianello ha scritto:
piergiorgio ha scritto:Se il giorno 14/04/ avessi assistito presso la Sala Igea di Palazzo Mattei, al convegno sul tema ,avresti sentito altre verità . L’incontro, organizzato dall’Istituto Treccani,, ha visto l’intervento del filologo e saggista Luciano Canfora, la storica bizantinista Silvia Ronchey, il filologo e critico letterario Carlo Ossola, il filosofo della scienza Giulio Giorello, i giornalisti Antonio Gnoli e Gabriella Caramore.
Personalmente il nome di Ipazia mi era noto solo come inventrice del planisfero e dell’astrolabio.(storia della navigazione stellare)
Beh... ovviamente avrebbe sentito altre cose, visto che del gruppo che hai citato fanno parte alcuni degli anticlericali più arrabbiati che circolano in Italia. :mrgreen:
Non proprio i più arrabbiati leggi sotto:
A Milano, il 27 aprile alle 18, presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare (via San Paolo, 12), in collaborazione con la rivista «Reset», saranno presenti all’incontro introdotto dal direttore della rivista Giancarlo Bosetti, lo scrittore Umberto Eco, la studiosa di diritto romano Eva Cantarella, il teologo Vito Mancuso, la medievalista Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri . Parteciperà anche Alejandro Amenábar.
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Messaggio da polymetis »

Per Piergiorgio
"Ritengo che ,se qualche alto prelato, che so ,del calibro del Cardinale Bortone,fra una esternazione sul calcio e una sulla omosessualità/ pedofilia, avesse affermato che la Chiesa non ha esercitato alcuna forma di potere, tesa a limitare la programmazione di detto film,avrebbe tagliato ,sul nascere, qualsiasi polemica."
E perché avrebbe dovuto? Ripeto: questo film per la Chiesa non esiste. Mettersi a fare dichiarazioni su questa faccenda, sempre che ne sappiano qualcosa, sarebbe equivalso a darle importanza, a dire cioè che le prove della censura erano di un qualche peso, sicché era necessario un intervento di smentita. Invece, siccome questo teorema si basa sul nulla e non presenta alcuna prova, che Il Vaticano intervenisse per smentire d'aver bandito questo film è qualcosa da aspettarsi esattamente come la smentita che la Santa Sede farebbe se qualcuno la accusasse di trattenere degli alieni nei sotterranei vaticani. Il Vaticano non ha tempo per occuparsi di casi che non esistono.
"Uno sguardo ai documenti societari (Camera di commercio di Milano) non farebbe male,per accertare la proprietà del 17.8% della Mikado. Allora le cose si complicano,
e diventa una questione di danè."
Non so chi controlli il 17,8% della Mikado, ma non vedo cosa c'entri. Suppongo tu volessi dire che 1\5 della Mikado è controllato da qualche ente para-confessionale, ma è irrilevante ai fine della discussione. Se questo 20% è controllato dalla Chiesa in qualche modo, non per questo se ne può inferire che la Chiesa abbia censurato qualcosa. Non è la Mikado infatti che ha scelto di non fare uscire il film, bensì la Mikado l'ha acquistato DOPO le polemiche e proprio in virtù delle polemiche. Il fatto dunque che la Mikado sia per ipotesi controllata per il 20% della Chiesa, non dimostra niente, semmai dimostra l'opposto, cioè che anche le società controllate al 20% dalla Chiesa decidono di comprare film anticlericali. Sono semmai tutte le case di produzione che, uscito il film, l'hanno ignorato. La Mikado l'ha comprato in seguito, sperando di farne un buon affare. La proiezione della pellicola ai preti di cui parla la responsabile della Mikado è avvenuta a Marzo, cioè dopo le polemiche già scoppiate da mesi: non c'è alcuna correlazione cioè tra l'ostilità manifestata da quei prelati e il fatto che il film non sia uscito prima in italia. Ogni anno, un mucchio di film passati a Cannes non vengono tradotti in Italia.
"Se il giorno 14/04/ avessi assistito presso la Sala Igea di Palazzo Mattei, al convegno sul tema ,avresti sentito altre verità . L’incontro, organizzato dall’Istituto Treccani,, ha visto l’intervento del filologo e saggista Luciano Canfora, la storica bizantinista Silvia Ronchey, il filologo e critico letterario Carlo Ossola, il filosofo della scienza Giulio Giorello, i giornalisti Antonio Gnoli e Gabriella Caramore."
Che tristezza quando si invita a parlare gente che non c'entra NULLA con la materia in oggetto solo per fare audience.... La Ronchey è l'unica che c'entri qualcosa, le altre sono firme di grido che col tardo-antico c'entrano come i cavoli a merenda.

Per Clint
"ma pur riempiendo le chiese la domenica non sanno nemmeno se il santo a cui accendono il cero sia stato veramente tale o un fanatico da far schifo"
Non capisco cosa c'entri. Il fanatismo non è una causa che impedisca la santità, e neppure lo stragismo. Santo è chi esercita le virtù cristiane in modo eroico, in teoria si potrebbe far santo anche chi avesse ucciso milioni di persone, e, decisioni della Chiesa su questo argomento, sono infallibili. Forse devi comprendere meglio la definizione di santità cattolica.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
piergiorgio

Per Polymetis

Messaggio da piergiorgio »

Non hai valutato l’potesi che la Mikado, dopo aver acquistato i diritti di proiezione e aver constatato i flops riscossi da questo film in Francia ed in Grecia,abbia architettato,con la complicità di qualche Santo Ufficio, una manovra di marketing ,creando ad hoc polemiche, più o meno virtuali ,volte a focalizzare l’attenzione del pubblico?

Pecunia non olet.( espressione di origine pagana ma, acquisita e metabolizzata ampiamente dalla Chiesa romana e non solo)
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"Non hai valutato l’potesi"

Le ipotesi lasciano il tempo che trovano.

"che la Mikado, dopo aver acquistato i diritti di proiezione e aver constatato i flops riscossi da questo film in Francia ed in Grecia,abbia architettato,con la complicità di qualche Santo Ufficio, una manovra di marketing ,creando ad hoc polemiche, più o meno virtuali ,volte a focalizzare l’attenzione del pubblico?"

Ho letto che la Mikado ha acquistato il film in dicembre, cioè quando aveva smesso di costare molto. Appena uscito a Cannes era infatti un film che, in quanto nuovo, costava molto, ma non prometteva grandi incassi, visto il soggetto trattato.
Motivo per cui al momento dell'acquisto le polemiche c'erano già state, e non certo architettate dalla Mikado, che ancora non possedeva il film. Inoltre, non vedo proprio perché la Chiesa dovrebbe causarsi danno a lungo termine creando un clima di favore questo film e contribuendo all'idea che sia un film anticlericale, e questo in cambio di pochi spiccioli nel presente.
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

Per un istante mi è sembrato di leggere lo stesso genere di dibattiti che dilagò al tempo dell'uscita nelle sale cinematografiche "The Passion" di Mel Gibson.
I fatti storci esistono e vanno studiati, ma possono risultare variamanente interpretabili e, a volte oggi per motivi commerciali, così come vengono narrati risultano variamente anacronistici. E' comprensibile, no? Lo spettatore al cinema deve quanto meno immedesimarsi in ciò che viene proiettato, e se la cultura, le dinamiche sociali dell'epoca in cui vive e agisce il protagonista delle vicende non gli suscita alcunchè, poichè quella realtà gli è totalmente estranea, e non gli riesce di identificarsi, il film si rivelerà' un vero "flop". Un fim deve possedere la capacità di far leva sulle nostre emozioni, e di rispecchiare almeno in parte una fetta nel nostro mondo, quello attuale, altrimenti ci risulterà incomprensibile se non indifferente.

PS.
Una confessione religiosa trionfante che detiene il potere politico, può senz'altro "permettersi" l'abolizione forzata di tutto ciò che fa a capo ad altre ideologie religiose di minoranza (icone, luoghi di culto, usi e costumi) e tutto questo difatti è accaduto, è un fatto storico piuttosto ricorrente. Nessuna comunità religosa è mai riuscita a vivere perfettamente all'altezza dei suoi nobili discorsi, e questo perchè in seno ad una comunità, nonostante l' adesione di molti ad un unico specifico credo, permangono divisioni, disaccordi, contrasti, divergenze, dissensi, nonchè la complessità dell'animo umano, con tutti i suoi limiti. La perfetta unità, omegenità, e compattezza di un movimento religioso non è di questo mondo, e a volerlo realizzare si diviene settari, amanti del "pensiero unico" (dalla padella alla brace!).
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

POLEMICHE. Il film di Amenábar, per il quale tanti intellettuali si sono mobilitati, mescola accuratezza storica e forzate analogie anticristiane

Una strana Ipazia illuminista


DI ALESSANDRO ZACCURI
Fa sempre piacere dibattere del IV secolo. Significa che ci si trova in compagnia di persone istruite, capaci di distinguere il IV secolo dal III, o dal V. Il XXI, poi, risulta immediatamente fuori discussione, anche se questo comporta un indubbio sacrificio, perché sì, ammettiamolo: quell’epoca remota assomiglia al tempo in cui viviamo. Un’epoca di transizione, incerta e a tratti confusa, esposta al rischio della violenza, alla tentazione dello scontro frontale. Impossibile da iscrivere in un cerchio, la figura geometrica che, nella finzione cinematografica, risulta l’emblema ossessivo di Ipazia, la grande pensatrice neoplatonica protagonista di Agora, il film di Alejandro Amenábar in arrivo nelle sale italiane il 23 aprile.
Programmazione tormentata, questa della nuova pellicola del regista di The Others e Mare dentro, tanto da suscitare una petizione online alla quale hanno aderito intellettuali di grido, tutti egualmente preoccupati dal fatto che l’uscita di Agora in Italia fosse ostacolata dal suo contenuto potenzialmente anticristiano.
Insomma, il film dalle nostre parti non si sarebbe potuto vedere perché sgradito alla Chiesa.
Argomentazione speciosa, considerato che molte altre pellicole hanno faticato e faticano a trovare un distributore in Italia ( La strada, tratto dal capolavoro di Cormac McCarthy, ha avuto vita difficile, e di The Blind Side , per cui la sventurata Sandra Bullock ha appena ricevuto un Oscar, si sa già che non arriverà mai nelle sale: in entrambi i casi si tratta, tra l’altro, di film cristianamente ineccepibili…). Fatto sta che l’appello ha avuto esito più che positivo e adesso il debutto di
Agora è accompagnato da una serie di eventi culturali senza precedenti: un convegno oggi pomeriggio a Roma presso l’Enciclopedia Italiana, un altro il 20 aprile a Milano nella sede della Banca Popolare, un dibattito il 21 a Genova. Ogni volta, relatori di tutto rispetto, da Luciano Canfora a Silvia Ronchey, da Umberto Eco a Eva Cantarella, da Franco Cardini allo stesso Amenábar.
Giusto, si dirà, perché il film si basa su un robusto lavoro di ricerca storica ed è opportuno riportare l’attenzione su una figura come quella di Ipazia, ancora ignorata da un’ampia parte del pubblico. Ci sono due modi, però, di affrontare il passato, due criteri non necessariamente contraddittori, ma che chiedono almeno di essere riconosciuti e distinti. Il primo è lo sguardo che potremmo definire dell’esattezza. Quanto è precisa, per esempio, la ricostruzione dell’Alessandria del IV secolo che fa da sfondo ad
Agora? Altro che precisa è precisissima, in alcuni momenti addirittura ammirevole (l’impatto visivo, sia detto con chiarezza, risulta il pregio maggiore del film). Anche la sceneggiatura, inoltre, è sufficientemente smaliziata da evitare le forzature più grossolane. Basti considerare la cautela con cui il vescovo Cirillo viene presentato quale mandante morale e non quale diretto responsabile dell’uccisione di Ipazia, interpretata dall’attrice Rachel Weisz. Come se non bastasse, le circostanze dell’assassinio da parte dei fanatici cristiani sono addirittura edulcorate rispetto alla narrazione di Socrate Scolastico, l’autore ecclesiastico a cui si devono le informazioni sul terribile episodio. Ma c’è un altro criterio, un secondo punto di vista che si può adottare nei confronti del passato, ed è quello dell’analogia.
Ecco, senza questo diverso inquadramento prospettico forse non ci sarebbe stata nessuna petizione per
Agora. Anzi, forse non ci sarebbe stato neppure
Agora. Dopo una prima parte tutto sommato equilibrata e coinvolgente nel descrivere il marasma dell’Alessandria tardo-antica, nella quale credenze vecchie e nuove si intrecciano in una rete pressoché inestricabile di conflitti, con la scena madre della distruzione della Biblioteca da parte dei cristiani il film cambia bruscamente di tono e il gioco delle analogie si fa più evidente.
Cirillo e i suoi seguaci, i monaci parabolani, si presentano come una sorta di Gestapo, la Chiesa è una congrega oscurantista e misogina (ma perché anche qui, come già nel Codice Da Vinci , ci si dimentica sempre della Vergine Maria?), la fede appare di volta in volta come una scelta opportunistica, come una fuga dalla realtà, mai come un tormento. La stessa Ipazia lo afferma con chiarezza quando, invitata a battezzarsi, sostiene che non potrebbe mai smettere di revocare in dubbio ciò in cui crede. Illuminismo scientifico contro cieco fideismo, dunque, con tanti saluti alla complessa elaborazione teologica che, proprio nel IV secolo, comporta una continua riconsiderazione di una tradizione ancora recente.
Del resto, è così che funziona l’analogia: prende quel che serve e respinge tutto il resto. Il risultato è che, al di là delle raffinatezze filologiche di cui
Agora è costellato, l’impressione generale che lo spettatore ne ricava è di una Chiesa arrogante e spietata, che si fa scudo del nome di Dio per compiere stragi e perseguitare innocenti. Una tesi che, finalmente, rientra nel cerchio tanto amato da questa Ipazia cinematografica. D’accordo, l’intento di Amenábar sarà anche stato quello di mettere in guardia contro i fondamentalismi. Ma allora, petizione per petizione, non si potrebbe chiedere al regista di dedicare il suo prossimo film alle persecuzioni dei cristiani in Paesi come il Pakistan? Saremmo nel XXI secolo e non nel IV, saremmo quaggiù sulla Terra e non lassù, nel cielo stellato che occupa tanta parte di Agora. E potremmo, per una volta, accontentarci dell’esattezza senza più preoccuparci dell’analogia.

Avvenire, 14 Aprile 2010


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-Vazda Vjeran-
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Messaggio da -Vazda Vjeran- »

Ooooh finalmente! Dopo i clericali Il Codice Da Vinci, Angeli e Demoni, Stigmate, Magdalene, La Bussola d'Oro, Elizabeth ecc. ecc. sino a Brian di Nazareth, finalmente la cappa della censura clericale è stata sconfitta dal potere democratico del popolo internettiano e potremo pertanto vedere un film che ci renderà tutti più liberi. Dalla storia. :felice:
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Messaggio da ClintEastwood »

X Polymetis
"Non capisco cosa c'entri. Il fanatismo non è una causa che impedisca la santità, e neppure lo stragismo. Santo è chi esercita le virtù cristiane in modo eroico, in teoria si potrebbe far santo anche chi avesse ucciso milioni di persone, e, decisioni della Chiesa su questo argomento, sono infallibili. Forse devi comprendere meglio la definizione di santità cattolica. "
Già sai il mio parere su questo ma ciò che volevo sottolineare era appunto la cultura media della maggior parte dei cattolici in Italia, di questo o quel santo sanno poco e niente salvo le due o tre leggende che si dicono in paese o che gli dice il parroco, ha guarito questo o quello, ha fatto un viaggio in purgatorio, ma tutto tace se si è macchiato di qualche crimine; forse se conoscessero un pò più i fatti apprezzerebbero senz'altro un film che ne parla senza peli sulla lingua.


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Messaggio da Trianello »

-Vazda Vjeran- ha scritto:Ooooh finalmente! Dopo i clericali Il Codice Da Vinci, Angeli e Demoni, Stigmate, Magdalene, La Bussola d'Oro, Elizabeth ecc. ecc. sino a Brian di Nazareth, finalmente la cappa della censura clericale è stata sconfitta dal potere democratico del popolo internettiano e potremo pertanto vedere un film che ci renderà tutti più liberi. Dalla storia. :felice:
Alemno Brian di Nazareth era divertente... :sorriso:
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Messaggio da Trianello »

Ieri ho visto il film in oggetto. La storia è semplice. Sono tutti fanatici assassini: cristiani, pagani ed ebrei. Non fanno che scannarsi tra di loro. Solo Ipazia è l'illuminata di turno che, tra le altre cose (secondo gli sceneggiatori del film), nel tempo libero, scopre il principio di relatività galileiana ed arriva ad intuire le leggi di Keplero sulla rotazione dei pianeti secondo orbite ellittiche con il Sole che occupa uno dei fuochi delle medesime. Cirillo ci fa la figura del fanatico invasato che, con i suoi discorsi maschiliti ed oscurantisti, è il mandante morale del linciaggio della filosofa. Tra le altre cose, il film rinnova un vecchio luogo comune: quello secondo cui gli antichi ritenevano che la posizione della terra al centro del cosmo fosse una sorta di privilegio concesso agli uomini che la abitano, mentre chiunque abbia letto la Fisica di Aristotele sa che, invece, per la cosmologia classica la terra, in quanto centro dell'universo, è il luogo più infimo del medesimo. Ad un certo punto Ipazia dice di non poter diventare cristiana perché non è disposta ad accettare l'idea di non poter porre in dubbio le verità della fede... ma Ipazia non era una neo-platonica? No, perché questo, al massimo, può essere il discorso di un filosofo scettico o di un esponente della nuova accademia... sic...
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Apparte le possibili imprecisioni (si tratta pur sempre di un film) devo dire che rispecchia molto l'ambiente dell'epoca, tumulti continui, conversioni per convenienza, odio religioso, bande di monaci orchi al servizio del vescovo di turno, che dire, questo film fà capire molto bene quella parte di cristianesimo che è stata spesso taciuta, il suo scontro con le diversità religiose e la sua vittoria e come sia avvenuta questa vittoria, sul paganesimo.
Il problema però è che per quanto il film possa essere più chiaro possibile, senza basi e nozioni di storia del cristianesimo antico è un pò difficile capire certi aspetti; secondo me, la maggior parte degli italiani che è andata a vedere questo film è uscita malcontenta perchè si è trovata davanti elementi di cui faceva la conoscenza per la prima volta, e sicuramente, lo hanno trovato noioso.
Le mie due star preferite però erano presenti, Teofilo (di cui chiaramente si fà vedere poco della reale brutalità di questo personaggio) e Cirillo, il mio padre della chiesa preferito almeno sotto l'aspetto storico-critico.
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