il Battezzo Matteano : può essere stato interpolato?

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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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il Battezzo Matteano : può essere stato interpolato?

Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo

Cosi' recita il testo canonico pervenuto oggi. Ma nei fatti in quale forma era praticato il battesimo nelle primissime comunità cristiane?
Gli Atti degli Apostoli riportano degli esempi di battesimo:

E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati
(Atti 2:38)

erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù.
(Atti 8:16)

E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.
(Atti 10:48)

Dopo aver udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù
(Atti 19:5)



E' interessante notare che in nessuno degli esempi citati, anzi mai, viene usata la formula "nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo", ma esclusivamente il nome di Gesù. Un trinitario può benissimo rispondermi ma che mi importa, tanto che sia menzionato solo Gesù o anche il Padre e lo Spirito è uguale, sono lo stesso Dio!, ma, oltre che essere questa risposta un ragionamento circolare, spero che verrà fatta invece un'onesta e obiettiva critica testuale scevra da pregiudizi teologici e dottrinali.

vediamo cosa dice il Gesù Lucano nel suo discorso prima dell'ascensione : "e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati" (Lc24:47). A differenza del parallelo matteano, Gesù non parla di un battesimo per la conversione e il perdono dei peccati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ma solo a nome suo.

il compositore del Vangelo di Luca e degli Atti degli Apostoli sembra proprio non conoscere l'esistenza della versione del battesimo matteana.

Ma non è l'unico. Anche Paolo (o in perlomeno in quelle che sono riconosciute come lettere sue) parla di un battesimo compiuto solo nel nome di Gesù:

O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
(Romani 6:3)

Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati?
(1Corinzi 1:13)

poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.
(Galati 3:27)



La formula trinitaria del battesimo compare tuttavia già nella Didachè, uno dei più antichi documenti cristiani. Quindi l'interpolazione, se vi è stata, deve essere comparsa tra il primo e il secondo secolo. E' degno di nota però che non tutti i primi Padri della Chiesa conoscessero la formula di battezzo trinitaria sebbene non ci siano pervenuti dalla tradizione testuale, codici con la "lectio breve" del passo.

Giustino Martire (100-168 E.V) nel Dialogo con Trifone afferma che i pagani "erano stati fatti discepoli nel nome di Cristo" (XXXIX:9)

Origene (185-254 E.V) nel suo Commentario al Libro di Matteo scrive, in riferimento a Matteo 28:19 "E gli apostoli per lo stesso motivo lasciarono Israele e misero in pratica ciò che il Salvatore aveva ordinato: "Ammaestrate tutte le genti" (X:23), senza citare mai la formula di battezzo trinitaria.

lo Storico Ecclesiastico Eusebio da Cesarea (263-339 E.V), nella sua Dimostrazione Evangelica cita testualmente il passo di Matteo 28:19 sotto questa forma : Egli disse ai suoi discepoli : "Andate e fate discepoli di tutte le nazioni nel mio nome, insegnando loro di osservare tutte le cose che vi ho comandato"(Libro III:6) e aggiunge :

Come veracemente parla con la voce di Dio dicendo queste parole ai suoi discepoli "Andate e fate discepoli in tutte le nazioni".
Ma mentre i discepoli di Gesù erano più propensi a dire questo o pensare quest'altro, il loro Maestro ha risolto le loro difficoltà, aggiungendo alla frase, che avrebbero dovuto farlo "NEL SUO NOME".
Non gli ha semplicemente e indefinitamente ordinato di fare discepoli in tutte le nazioni, ma era necessaria l'aggiunta del "nel mio nome".
Ha mostrato la virtù del potere del suo nome quando disse ai suoi discepoli "Andate, e fate discepoli di tutte le nazioni nel mio nome.
"
(Demonstratio Evangelica Liber III:7)


l'Esegeta francese Marie Émile Boismard riassume così la questione :

Il primo testo che ci si presenta è quello di Matteo 28,19, secondo il quale Cristo stesso avrebbe detto ai suoi apostoli: “Andate dunque e ammaestrate [matheteusate] tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo”. Come interpretarlo? La Bibbia di Gerusalemme nota con prudenza: “È possibile che questa formula risenta, nella sua precisione, dell’uso liturgico stabilitosi più tardi nella comunità primitiva. Si sa che gli Atti parlano di battezzare ‘in nome di Gesù’, (si veda Atti degli Apostoli 1, 5, 2, 38). Più tardi si sarà esplicitato il legame con le tre persone della Trinità”. La maggior parte degli esegeti sostituirebbero la formula iniziale “è possibile” con “è certo”. La formula trinitaria, dunque, non risale a Cristo, ma all’ultimo redattore del vangelo di Matteo, probabilmente verso gli anni 80.
Il problema diventa, forse, ancor più radicale. In un articolo apparso nel 1901, Fred C. Conybeare ha analizzato le citazioni di questo testo matteano fatte dallo storico cristiano Eusebio di Cesarea, morto nel 339. È vero che Esuebio conosceva il testo classico da lui citato all’occorrenza, ma nelle sue opere più recenti. Eusebio cita Matteo 28,19 sotto questa forma: “Andate, fate discepoli in tutte le nazioni, nel mio nome”. Le due citazioni più interessanti si leggono nella sua Dimostrazione Evangelica . Nel primo passaggio (III, 6, PG 24, col. 233), Eusebio cita integralmente Matteo 28,19 nella sua forma abbreviata, compreso il seguito del testo “[…] insegnando loro a rispettare tutti ciò che vi ho comandato”. Nel secondo passaggio (ibid. col. 240), prima cita le parole: “Andate, fate discepoli in tutte le nazioni”, poi commenta lungamente l’espressione “nel mio nome”, prova che egli l’avesse letta bene nel suo testo evangelico. Termina citando nel modo più completo: “Andate, fate discepoli in tutte le nazioni, nel mio nome”. Dunque è certo che Eusebio conoscesse una forma contratta del testo matteano nel quale le parole “battezzando nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo” erano rimpiazzate dalla semplice formula “nel mio nome”.
È ancor più difficile trascurare questa testimonianza di Eusebio di Cesarea, in quanto è sostenuta da Giustino l’apologeta. Nel suo Dialogo con Trifone (39,2), composto verso il 150, egli scrisse che se Dio ritardava il suo giudizio finale lo faceva sapendo che ogni giorno “alcuni, essendo stati fatti discepoli [mathèteuomenous] nel nome del suo Cristo” abbandonavano la via dell’errore. Queste ultime parole mostrano chiaramente che si trattava di pagani, come nel testo di Matteo.
Nella forma contratta, attestata da Eusebio e Giustino, il testo matteano offre un buon parallelo con quello di Luca 24, 47: “[…] nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati” (4). Luca avrebbe rimpiazzato il raro verbo “fare dei discepoli” con il verbo “predicare”, molto più in uso; avrebbe aggiunto anche il tema, a lui caro, del pentimento in vista della remissione dei peccati.
In ogni modo, la formula trinitaria di Matteo 28,19 non può risalire a Cristo. Al massimo sarà stata introdotta dall’ultimo redattore matteano, verso gli anno 80.
(All’Alba del Cristianesimo, Edizioni Piemme, 2000, Pag. 142-144.)
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Achille
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Messaggio da Achille »

Al massimo sarà stata introdotta dall’ultimo redattore matteano, verso gli anni 80.
Tutto a posto allora: non era ancora iniziata l'"apostasia" :blu:
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Tutto a posto allora: non era ancora iniziata l'"apostasia" :blu:
Beh, di apostati ne è stato pieno zeppo il cristianesimo fin da quando è nato : già il Nuovo Testamento cita numerosi esempi, Imeneo, Alessandro, Fileto, Simon Mago, Diotrefe, i Nicolaiti, coloro che asserivano che la resurrezione fosse già avvenuta, coloro che si facevano battezzare per i morti, coloro che non credevano nella venuta di Gesù nella carne, ecc....Marcione aveva dato dell'apostata allo stesso Paolo di Tarso :mrgreen:
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Achille
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Messaggio da Achille »

Lucifero il Figlio dell'Aurora ha scritto:Beh, di apostati ne è stato pieno zeppo il cristianesimo fin da quando è nato : già il Nuovo Testamento cita numerosi esempi, Imeneo, Alessandro, Fileto, Simon Mago, Diotrefe, i Nicolaiti, coloro che asserivano che la resurrezione fosse già avvenuta, coloro che si facevano battezzare per i morti, coloro che non credevano nella venuta di Gesù nella carne, ecc....Marcione aveva dato dell'apostata allo stesso Paolo di Tarso :mrgreen:
Certo, ma, ragionando dal punto di vista dei TdG :verde: l'apostasia si sarebbe infiltrata nella chiesa solo dopo la morte degli apostoli, i quali, finché erano in vita, avrebbero agito da restrizione, impedendo che falsi insegnamenti o indebite interpolazioni nelle Scritture, si diffondessero fra i credenti.

Achille
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predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

scusami....ma qual'è il problema?
le interpolazioni o aggiunte tarde perchè mai non sarebbero accettabili per un cristiano, se la Comunità in cui vive le ha riconosiute come "Parola di Dio"?

esattamente come avvenne per le scritture dell'AT, pensi davvero che tutto ciò che viene considerato scritto da Isaia, sia davvero opera sua? e così gli altri autori!

questo vale anche per il NT, sono diverse le "penne" che si fanno passare come apostoliche ma non lo sono! Se la comunità cristiana (come quella ebraica per l'AT) la riconosce come Parola vincolante......Amen.

ogni comunità religiosa ha le sue scritture che ricevono normatività dalla Comunità religiosa, mica dagli studi storici....chi se ne importa stabilire se fu Matteo a scrivere questa virgola o quella parola, essa è Parola di Dio e anche se l'aggiunta l'ha fatta satana in persona disceso sulla terra :verde: .....Dio ha condotto la Chiesa attraverso lo Spirito di Verità, a riconoscere queste scritture come sua Parola!

certo gli studi storici possono essere interessanti.......ma per la vita di fede, che ce ne importa?
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Gabriele Traggiai
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Messaggio da Gabriele Traggiai »

Spostata in "Fuori Tema".

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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Sapere se il passo è matteano e se è del Gesù storico sono cose diverse. Matteo può benissimo scrivere, come gli altri evangelisti, frasi che non appartengono al Gesù storico ma alla comprensione post-pasquale di Gesù. Quel "nel nome del Figlio" sta male in bocca a Gesù, ma questo non significa che Matteo non l'abbia attribuita a Gesù. Quanto ai Padri della Chiesa, è noto che essi citano spesso a memoria, o si inventano delle lezioni più brevi per concisione per non dover citare formule troppo prolisse che farebbero perdere il filo del discorso che essi stavano facendo.
Come è già stato spiegato, i cattolici non si basano sulla Bibbia, è la Bibbia che si basa sul cattolici, essa è la trascrizione parziale della predicazione orale della Chiesa. E quanto a che cosa sia parola di DIo, è parola di Dio ciò che la Chiesa, da cui la Bibbia dipende, decreta essere parola di Dio. I Concili della Chiesa hanno decretato che tutte le parti dei Vangeli così come compaiono nella Vulgata, ergo anche parti non autentiche come la pericope dell'adultera in Giovanni, sono da considerarsi parola di DIo. Questo è possibile perché non è la Bibbia che dà l'autorità alla Chiesa, ma la Chiesa che dà l'autorità alla Bibbia. Come disse Agostino: non crederei all'autorità dei Vangeli se la Chiesa non mi dicesse di farlo...
Vale a dire che Dio può benissimo servirsi di aggiunge, di redazioni successive, ecc., e ciò che conta, per il cattolico, è che la Chiesa abbia riconosciuto queste aggiunge come parola di DIo. Quanto ai protestanti, che si rifanno al Sola Scriptura, non ho la minima idea di come non facciano a diventare tutti atei, stante il fatto che non si basano sulla Chiesa e dunque non hanno alcun criterio per poter stabilire se le interpolazioni di cui è pieno il NT siano anch'esse parola di Dio.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Achille:
l'apostasia si sarebbe infiltrata nella chiesa solo dopo la morte degli apostoli
E chi dice che si sia iniziato a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo effettivamente dopo la morte degli apostoli? Boismard ipotizza una data minima come l'80 E.V, ma nulla ci vieta di pensare che possa essere stata aggiunta decenni dopo.
In fondo nemmeno Giustino Martire, che era di una generazione dopo gli apostoli asseriva che la discepolanza veniva fatta solo nel nome di Gesù, ed Eusebio di Cesarea che tramite Esegippo conosceva la storia della cristianità antica, affermava categoricamente che le parole di Gesù sulla forma di battesimo fossero proprio "Nel Mio Nome" e non "nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo . Inoltre perchè Luca e Paolo stesso (e tutti i battezzatori menzionati negli Atti) confermano l'uso del solo nome di Gesù nell'impartizione del battesimo? Perchè Origene non ne sa nulla di questo battesimo dall'importanza speciale, visto che viene usato a sostegno per confermare la dottrina trinitaria?
I cristiani avranno cominciato a battezzare nella formula trina probabilmente per influenza dell'apocrifa Didachè cui nel tempo hanno cominciato a dare sempre più capitale importanza (tanto da finire in autorevoli codici del NT) pensando che fosse veramente scritta dagli apostoli, ma nulla dimostra che fosse invece l'effettiva formula che Gesù voleva venisse trasmessa e applicata dai suoi veri apostoli.

Predestinato74
le interpolazioni o aggiunte tarde perchè mai non sarebbero accettabili per un cristiano, se la Comunità in cui vive le ha riconosiute come "Parola di Dio"?
Ma cosa vuol dire questo discorso? Allora perchè non sono incluse oggi nella Bibbia Cattolica, e nè in quasi più nessuna Bibbia il Comma Giovanneo o la variante trinitaria di 1Timoteo 3:16? All'epoca in cui furono composte non erano forse riconosciute come Parola di Dio, entrando a far parte del Textus Receptus, che si chiama così proprio perchè accolto dalla Chiesa? Anzi, perchè la CEI, non fa come la Nuova Riveduta e considera canonica anche la variante Dio Unigenito di Giovanni 1:18? Se è presente nei più autorevoli Codici Sinaitico e Vaticano un motivo ci sarà no?
Insomma, quello che vorrei dire è che ci vorrebbe un minimo di coerenza interna nello stabilire il criterio di canonicità di un testo : O tutte le aggiunte ecclesiastiche sono buone, in quanto per l'appunto ecclesiastiche, o non lo è nessuna no?

Polymetis:
Quanto ai Padri della Chiesa, è noto che essi citano spesso a memoria, o si inventano delle lezioni più brevi per concisione per non dover citare formule troppo prolisse che farebbero perdere il filo del discorso che essi stavano facendo.
Questo si può dire forse per Origene e Giustino, ma non per Eusebio, che addirittura adotta una precisa esegesi sul perchè Gesù abbia proprio detto le parole nel mio nome e non altre. Va bene che i detrattori possono invalidare la sua opinione sostenendo che forse lo citava in quella forma come manifestazione della sua influenza all'arianesimo, ma essendo appunto uno dei più eminenti storici del cristianesimo dell'antichità, ed essendo le sue fonti basate su Esegippo, che era anch'esso uno Storico a sua volta molto vicino all'epoca apostolica, sono della fiducia che sapeva quale fosse l'originale e autentica forma battesimale insegnata da Gesù e praticata nelle prime comunità cristiane.
I Concili della Chiesa hanno decretato che tutte le parti dei Vangeli così come compaiono nella Vulgata
Se il criterio è la Vulgata, allora perchè non è stata canonizzata anche la Lettera ai Laodicesi? Da quello che mi pare di capire, che sia stata scritta o no da Paolo non importa a nessuno, l'importante è che non vada dottrinalmente in contrasto con la divin dottrina, no? E mi pare difficile che vada in contrasto visto che il 90% del contenuto è ripreso proprio da vere lettere paoline.




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Messaggio da Achille »

Lucifero il Figlio dell'Aurora ha scritto:
Achille[/color]:
E chi dice che si sia iniziato a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo effettivamente dopo la morte degli apostoli?
La questione, per quanto possa forse interessare degli specialisti, non riguarda comunque le tematiche discusse in questo forum. Per la WTS il passo è autentico, e sarebbe stato scritto così com'è dallo stesso Matteo. Quindi se le parole "del Figlio e dello Spirito Santo" fossero anche una interpolazione, questo non riguarda l'analisi critica dell'ideologia dei TdG che è appunto lo scopo e l'obiettivo fondamentale del sito Infotdgeova e del relativo forum.

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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

La questione, per quanto possa forse interessare degli specialisti, non riguarda comunque le tematiche discusse in questo forum.
Al massimo non riguarda nelle tematiche discusse in questa sezione. Lo so bene che il Thread, sebbene antitrinitario, non sia direttamente legato ai TdG, Infatti Gabriele ha spostato il Post nel Fuori Tema, cosi che ora ne possiamo parlarne tranquillamente, giusto?




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Messaggio da Achille »

Lucifero il Figlio dell'Aurora ha scritto:
La questione, per quanto possa forse interessare degli specialisti, non riguarda comunque le tematiche discusse in questo forum.
Al massimo non riguarda nelle tematiche discusse in questa sezione. Lo so bene che il Thread, sebbene antitrinitario, non sia direttamente legato ai TdG, Infatti Gabriele ha spostato la sezione nel Fuori Tema, cosi ne possiamo parlare ora tranquillamente, giusto?
Saluti
Se qualcuno ha voglia di proseguire in questa discussione fuori tema è liberissimo di farlo. Per quanto mi riguarda, la cosa non mi interessa partcolarmente, quindi non aggiungo altro.

Per quanto riguarda comunque la sezione "Fuori tema", vorrei ricordare quello che è stato detto più volte, e cioè che tale sezione non deve essere usata in maniera tale da finire per eclissare lo scopo fondamentale di questo forum, che è quello di analizzare in chiave critica il "geovismo".
La sezione "Fuori Tema" dovrebbe servire quale spazio in cui inserire eccezionalmente temi che non rientrano fra scopi ed obiettivi di questo forum, e non per iniziare di continuo discussioni che - per quanto possano essere interessanti per qualcuno -, finiscono spesso per sottrarre tempo ed interesse in merito ai principali temi ed argomenti di cui questo forum vuole essere promotore.

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Per Lucifero
"uesto si può dire forse per Origene e Giustino, ma non per Eusebio, che addirittura adotta una precisa esegesi sul perchè Gesù abbia proprio detto le parole nel mio nome e non altre. Va bene che i detrattori possono invalidare la sua opinione sostenendo che forse lo citava in quella forma come manifestazione della sua influenza all'arianesimo, ma essendo appunto uno dei più eminenti storici del cristianesimo dell'antichità, ed essendo le sue fonti basate su Esegippo, che era anch'esso uno Storico a sua volta molto vicino all'epoca apostolica, sono della fiducia che sapeva quale fosse l'originale e autentica forma battesimale insegnata da Gesù e praticata nelle prime comunità cristiane."
Come riconosce l'articolo di Boismard che tu hai citato, Eusebio conosce anche la recensione più lunga, e la cita altrove. Il fatto che dunque qui abbia citato una variente non dimostra nulla, se non che le formule coesistevano. Essi infatti non si escludono minimamente né nella teologia né nella liturgia cattolica, dove si continua ad usarle entrambe. Infatti anche battezzando nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo, si battezza nel nome di Gesù, giacché è il secondo membro nominato. Vale a dire che chi scrive che qualcuno è battezzato nel nome di Gesù, usa solo una formula concisa per dire che quel tale è stato battezzato come Cristiano, ma dicendo che è nel nome di Gesù che si viene battezzati, non si esclude che si venisse battezzati anche nel nome del Padre e dello Spirito, giacché il nome di Gesù è incluso nella formula. Per dare un esempio, sarebbe come se tra 2000 anni qualcuno ritrovasse uno scritto, in questo scritto si legge "i cattolici pensano che Gesù sia Dio". Ora, chi facesse come te, dedurrebbe erroneamente che siccome i cattolici pensano che Gesù sia Dio, allora non pensino che anche lo Spirito Santo sia Dio, ma non è così ovviamente. La frase infatti non diceva "i cattolici pensano che solo Gesù sia Dio", ma che "i cattolici pensano che Gesù sia Dio". Allo stesso modo la frase "essere battezzati nel nome di Gesù" non implica "essere battezzati solo nel nome di Gesù", infatti si sarebbe battezzati nel nome di Gesù anche qualora chi ci battezzasse utilizzi la formula trimebra, essendo Gesù nominato per secondo.

"Se il criterio è la Vulgata, allora perchè non è stata canonizzata anche la Lettera ai Laodicesi?"
Questa lettera non è presente nella Vulgata tout court, ma solo in alcuni manoscritti, il primo dei quali se non ricordo male del VI secolo. Inoltre il Concilio di Trento, prima di dire che i libri sono canonici con le parti che hanno nella Vulgata, elenca quali siano questi libri. Ergo, se anche nella Vulgata originale ci fosse stata questa lettera, il Concilio non avrebbe detto che tutti i libri della Vulgata sono canonici, bensì che tutti i libri elencati dal Concilio sono canonici in tutte le loro parti, così come si trovano nella Vulgata.

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