I santi, i saggi e le donne

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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

Gabriella Prosperi ha scritto:In realtà si gioca sull'equivoco di umiltà, intesa come recita il vocabolario:
Mancanza di orgoglio, di superbia, virtù di chi riconosce e accetta i propri limiti SIN modestia
e quello di sottomissione:
Docilità, remissività, ubbidienza
La dottrina Geovista le pretende entrambe, ma fa leva sul primo lemma per aggiogare gli adepti e per negare loro, tra le altre cose, anche la ''bereanità''.
Gabriella

Posso essere buona..tralasciare tante stupidate per non litigare... provare amore pietà ..solidarietà .. generosità ma la sottomissione non è nel mio vocabolario se viene intesa come è intesa dai testimoni ..ho chi per loro..posso soffrire ..ma non mi piego...non mi sottometto... :sorriso: ciao cara amica BRUNA :fiori e bacio:
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nelly24
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Messaggio da nelly24 »

Brambilla Bruna ha scritto:
Posso essere buona..tralasciare tante stupidate per non litigare... provare amore pietà ..solidarietà .. generosità ma la sottomissione non è nel mio vocabolario se viene intesa come è intesa dai testimoni ..ho chi per loro..posso soffrire ..ma non mi piego...non mi sottometto... :sorriso: ciao cara amica BRUNA :fiori e bacio:
:ok: Adesso nemmeno io. Mi rendo conto del mio valore, mi stimo e mi voglio bene. Quello che faccio, lo faccio per amore, do tutta me stessa, ma rimango sempre alla pari degli altri e sottomessa solo a Dio!
Il mio lavoro secolare? Svolgo tutto con la buona volontá perché mi sento appagata - ma l´umiltá e sottomissine intesa come schiavitú? No, mai piú (almeno lo spero)!!! :fiori e bacio: Interessante, se ti stimi, ti stimano pure gli altri, se ti abbassi e chini il capo, ti mettono i piedi in testa. Dobbiamo accettare il fatto che ste situazioi spesso dipendono da noi. Gli altri fanno solo quello che noi li permettiamo di farci. :saggio:
«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.»
C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.Albert Einstein
"Mi piacciono le persone che....no, niente. Mi piacciono gli animali"

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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

:appl: :appl: :appl: :bacio: LE parole sono inutili...anzi per far piacere a qualcuno metto anche :quoto100: :quoto100: :risatina: :risatina: :fiori e bacio: ciao cara BRUNA
..Anna..

Messaggio da ..Anna.. »

Riprendo con la storia.
La trovo estremamente interessante.

Tiriamo in ballo i saggi. Tra i saggi ho incluso anche chi ci governava.

Essendo la maggior parte uomini e quindi dotati di un "più vigoroso discernimento razionale" ( :sorriso: meglio sorridere se no c'è da piangere), dicevo, da questi saggi uno/a si aspetta che il discernimento razionale lo usino, anzichè tenerlo dentro una teca di vetro sopra il camino per far vedere che ce l'hanno.

Vediamo come è stato usato parlando di stupro.

Lo stupro (e anche l'incesto) è stato a lungo un reato contro la morale.

Non offendeva (non era lesivo) per la persona. No. Ma offendeva in primis la morale pubblica.
Si offendeva il buon costume sociale.

Di conseguenza non si trattava di un reato gravissimo, la pena contro la morale pubblica era piuttosto blanda.

Ora, è talmente ovvio capire che costringere una persona a un rapporto sessuale non voluto non è una offesa al buon costume ma una vera e propria (e cattiva) violenza contro la persona, che non c'era tanto da discuterne. Invece se n'è discusso per anni. Tanti. Troppi. Arrivando all'assurdo, cioè stabilire quanti centimetri di organo riproduttivo maschile (siamo tutti adulti?) dovevano entrare in quello femminile per poter distinguere lo stupro dai semplici (sto male) atti di libidine.

E' diventato un reato contro la persona nel 1996

14 anni fa.

Vergogna è una parola che non rende bene l'idea.
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Brambilla Bruna ha scritto:
Gabriella Prosperi ha scritto:In realtà si gioca sull'equivoco di umiltà, intesa come recita il vocabolario:
Mancanza di orgoglio, di superbia, virtù di chi riconosce e accetta i propri limiti SIN modestia
e quello di sottomissione:
Docilità, remissività, ubbidienza
La dottrina Geovista le pretende entrambe, ma fa leva sul primo lemma per aggiogare gli adepti e per negare loro, tra le altre cose, anche la ''bereanità''.
Gabriella

Posso essere buona..tralasciare tante stupidate per non litigare... provare amore pietà ..solidarietà .. generosità ma la sottomissione non è nel mio vocabolario se viene intesa come è intesa dai testimoni ..ho chi per loro..posso soffrire ..ma non mi piego...non mi sottometto... :sorriso: ciao cara amica BRUNA :fiori e bacio:
ed è giusto così. A meno che la sottomissione non sia spontanea, voluta (e soprattutto ricambiata nello spirito) si parla di violazione dell'individualità e della dignità umana.
Non siamo schiavi di nessuno. Il principio di cristo che ci invita a divenire schiavi del nostro fratello non indica che ci dobbiamo fare schiavizzare. La sottomissione è rispetto, non ubbidire a bacchetta. Per cui se il soggetto che richiede sottomissione è rispettoso e merita un certo grado di sottomissione spontanea che ben venga, ma nessuno dovrebbe pretendere da un proprio simile una situazione di schiavitù.
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

..Anna.. ha scritto:Riprendo con la storia.
La trovo estremamente interessante.

Tiriamo in ballo i saggi. Tra i saggi ho incluso anche chi ci governava.

Essendo la maggior parte uomini e quindi dotati di un "più vigoroso discernimento razionale" ( :sorriso: meglio sorridere se no c'è da piangere), dicevo, da questi saggi uno/a si aspetta che il discernimento razionale lo usino, anzichè tenerlo dentro una teca di vetro sopra il camino per far vedere che ce l'hanno.

Vediamo come è stato usato parlando di stupro.

Lo stupro (e anche l'incesto) è stato a lungo un reato contro la morale.

Non offendeva (non era lesivo) per la persona. No. Ma offendeva in primis la morale pubblica.
Si offendeva il buon costume sociale.

Di conseguenza non si trattava di un reato gravissimo, la pena contro la morale pubblica era piuttosto blanda.

Ora, è talmente ovvio capire che costringere una persona a un rapporto sessuale non voluto non è una offesa al buon costume ma una vera e propria (e cattiva) violenza contro la persona, che non c'era tanto da discuterne. Invece se n'è discusso per anni. Tanti. Troppi. Arrivando all'assurdo, cioè stabilire quanti centimetri di organo riproduttivo maschile (siamo tutti adulti?) dovevano entrare in quello femminile per poter distinguere lo stupro dai semplici (sto male) atti di libidine.

E' diventato un reato contro la persona nel 1996

14 anni fa.

Vergogna è una parola che non rende bene l'idea.
Vergogna è sapere che una donna che non può avere figli "naturalmente" non possa ricorrere a mezzi del tutto leciti ma che qui, per volere di non si sa chi, debba rinunciare alla gioia di divenire madre.
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

Anna consolati ...se l'incesto ho stupro era riconosciuto ...il maschio ammetteva la propria colpa contro una vergine..oltre all'offesa ..del proprio corpo la donna doveva anzi i due interessati dovevano riparare il mal fatto con un matrimonio riparatore...dettato tutto dalla oppinione pubblica... :conf: :blu: ti puoi immaginare come quella sposina era contenta ...casomai addirittura incinta :piange: :conf: :inca: ciao stellina BRUNA
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

..Anna.. ha scritto:
Debole e volitiva intendi fisicamente?
Evidentemente si è trattato di una svista, volevo scrivere "volubile" non "volitiva".

Il fatto è che criticare Tommaso perché considerava le donne più deboli e socialmente incapaci dell'uomo (pur conferendo a uomo e donna la stessa dignità, nel senso che noi diamo a questo termine), in armonia con quanto la scienza della sua epoca sosteneva, è, dal mio punto di vista, un po' come biasimare Newton perché la sua legge di gravitazione non riusciva a rendere ragione delle anomalie dell'orbita di Mercurio, è un po' come criticare i teorici della meccanica classica perché ignari della meccanica relativistica e quantistica.
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Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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MoonRose
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Messaggio da MoonRose »

..Anna.. ha scritto:Riprendo con la storia.
La trovo estremamente interessante.

Tiriamo in ballo i saggi. Tra i saggi ho incluso anche chi ci governava.

Essendo la maggior parte uomini e quindi dotati di un "più vigoroso discernimento razionale" ( :sorriso: meglio sorridere se no c'è da piangere), dicevo, da questi saggi uno/a si aspetta che il discernimento razionale lo usino, anzichè tenerlo dentro una teca di vetro sopra il camino per far vedere che ce l'hanno.

Vediamo come è stato usato parlando di stupro.

Lo stupro (e anche l'incesto) è stato a lungo un reato contro la morale.

Non offendeva (non era lesivo) per la persona. No. Ma offendeva in primis la morale pubblica.
Si offendeva il buon costume sociale.

Di conseguenza non si trattava di un reato gravissimo, la pena contro la morale pubblica era piuttosto blanda.

Ora, è talmente ovvio capire che costringere una persona a un rapporto sessuale non voluto non è una offesa al buon costume ma una vera e propria (e cattiva) violenza contro la persona, che non c'era tanto da discuterne. Invece se n'è discusso per anni. Tanti. Troppi. Arrivando all'assurdo, cioè stabilire quanti centimetri di organo riproduttivo maschile (siamo tutti adulti?) dovevano entrare in quello femminile per poter distinguere lo stupro dai semplici (sto male) atti di libidine.

E' diventato un reato contro la persona nel 1996

14 anni fa.

Vergogna è una parola che non rende bene l'idea.
Ho seguito in disparte ma adesso come si fa a tacere? Il problema è che uno deve tacere per forza, perchè non esistono termini che rendono l'idea! Anna, hai ragionissima, Vergogna, non rende.
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Omnia Vincit Amor
(L'Amore vince su tutto)

"Voglio cambiare il mondo", disse la ragazzina.
Il professore rise. "E come penseresti di fare a cambiarlo?"
"Con l'Amore", disse lei sorridendo.
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tertium
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Messaggio da tertium »

Il mondo vive ancora in queste idee.
Se un uomo va con più donne è macho.
Se una donna va con più uomini è una puttana.
Medioevo!
I SOGNI NON SI REALIZZANO CON I SOGNI
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MoonRose
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Messaggio da MoonRose »

tertium ha scritto:Il mondo vive ancora in queste idee.
Se un uomo va con più donne è macho.
Se una donna va con più uomini è una puttana.
Medioevo!
Appunto... e se ne possono citare tantissime. Pensiamo di essere tanto civili, eppoi... :cer:
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Omnia Vincit Amor
(L'Amore vince su tutto)

"Voglio cambiare il mondo", disse la ragazzina.
Il professore rise. "E come penseresti di fare a cambiarlo?"
"Con l'Amore", disse lei sorridendo.
..Anna..

Messaggio da ..Anna.. »

MoonRose ha scritto:
Ho seguito in disparte ma adesso come si fa a tacere? Il problema è che uno deve tacere per forza, perchè non esistono termini che rendono l'idea! Anna, hai ragionissima, Vergogna, non rende.
C'è anche di peggio.
Molto di peggio.

(Provate a fare una ricerca sulla SAP o PAS sindrome di alienazione parentale O genitoriale. Guardate cosa volevano fare. I saggi. Leggete chi è l'uomo che voleva mettere in piedi una simile porcheria. Non era il primo che passa ma uno psichiatra forense. Per fortuna la comunità scientifica seria ha rifiutato di riconoscerla come una sindrome vera. Cento anni fa sarebbe stata giudicata la scoperta del secolo)

Non c'è bisogno di andare al medioevo. Il medioevo è qui.
Ma per tanti motivi è qui.
In un mondo dove, per esempio, fino a poco tempo fa (prima della politica di limitazione delle nascite) i contadini di frequente uccidevano le figlie femmine perchè erano un costo e non producevano reddito. E le scriverò queste cose perchè molte persone non le sanno.

E' la storia. Noi siamo il prodotto della nostra storia.
Se vogliamo migliorarci e non ripetere gli stessi errori dobbiamo conoscere la nostra storia.

(senza giustificazioni di comodo)

Per inciso la parola femminista è diventata quasi un dispregiativo. Molti la dicono col sorrisino.
Fa venire in mente reggiseni bruciati in piazza e cartelli con scritto l'utero è mio e lo gestisco io.

Allora togliamo il sesso e parliamo di uguaglianza tra esseri umani.
Di pari diritti e pari doveri.
Lasciamo che suoni un campanellino d'allarme quando qualcuno suggerisce che un essere umano è superiore a un altro.
(magari usando termini come distinzioni di ruolo che è fuffa, tradotto in pratica è la stessa cosa, sottomissione)
Non importa perchè lo fa e come sostiene le sue tesi.
Magari mettendoci un sigillo sacro e parlando in nome di Dio.
Chiediamoci perchè lo fa, cosa vuole e dove vuole davvero arrivare.

Ma finchè è un gioco di potere uno può anche dire vabeh. Prova a fregarci per un tornaconto personale.
Ma quando si mette in mezzo Dio...

Io mi meraviglio dei cristiani.

Cristo viene sulla terra abbatte le barriere, è anticonformista, parla di amore, è contro i farisei che seguono regole e regolette, si fa ammazzare e l'essere umano cristiano (di ogni confessione cristiana) cosa fa? Lo piange, lo venera ma ripete l'errore di Scrivere libri su libri infarciti di regole e regolette da seguire alla lettera.
Ricostruisce le barriere. Si arroga il diritto di stabilire chi deve fare cosa, chi è superiore a chi. Cerca di dimostrarlo con assurde e strampalate teorie.
Ricostruisce nel tempo una cultura e una mentalità che quel povero Cristo era venuto a cancellare.

E crea disastri nel nome di Dio. 2010 anni di casini.

Sono certa che da lassù, se c'è, non deve essere tanto soddisfatto.
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Messaggio da MoonRose »

Sono certa che da lassù, se c'è, non deve essere tanto soddisfatto.
Sono certa che da lassù, se c'è, non vede l'ora di insegnar loro un paio di cosette. Chissà se è vero quello che insegnano le religioni orientali, che nella vita successiva patisci cose che ti fanno capire gli errori della precedente.
Ma speculazione a parte, che servono solamente a soddisfare quel briciolo (?) di ego che tutti abbiamo... il discorso donna, mi ha sempre interessato, fin troppo, forse, ed è per questo che non intervenivo...
Sarà perchè cresciuta da genitori sardi, con mentalità generazione passata... della serie che quando ho detto a mia mamma la prima volta che mio marito mi picchiava la risposta è stata, ma tutte le donne soffrono, tu sei l'unica che si lamenta. :cer:
Del resto, che risposta potevo aspettarmi, dopo essere stata cresciuta facendo tutto in casa, perchè i miei fratelli erano maschi e i maschi non devono fare i lavori di casa???? :test: Dopo che ancora adesso mio padre (l'unico che potrebbe volendo rivolgermi la parola, non essendo mai stato testimone, non lo fa perchè essendo femmina, ha detto a chiare lettere che lui ha solo figli maschi? :boh: Dopo che sono stata letteralmente costretta a fare una scuola che non mi piaceva perchè, tra i mille motivi addotti, essendo femmina non potevo andare in una scuola senza essere controllata? :inca: Dopo che durante il fidanzamento di mio fratello lo vedevo uscire da solo con la ragazza, mentre io non potevo nemmeno appartarmi nell'angolo di una stanza a parlare con gli altri presenti, e alle mie proteste la risposta è stata: ma lui è un maschio! ???? :test:
O forse mi tocca da vicino per le migliaia di volte in cui gli anziani mi dicevano che se mio marito mi picchiava era perchè non ero abbastanza sottomessa, chi lo sa. O perchè spesso quando alzavo la mano in sala per commentare non mi si chiamava perchè non potevo correggere un fratello. Perchè non so se lo sai, ma se ad esempio, in uno studio torre di guardia, un fratello commenta e sbaglia, il commento successivo non può essere quello di una sorella, perchè una sorella non può correggere un fratello. (informazione diretta da mio fratello anziano poco prima che uscissi dai tdg).
O magari perchè nel corso degli anni, leggendo e studiando, ho conosciuto troppe storie di donne maltrattate, considerate inferiori, dimenticate, invisibili se non anche calpestate. In ogni stato, in ogni religione.
Mi fermo qui, se no aggiungo almeno 10 pagine al post. E mi sembra già abbastanza carico.
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Per inciso la parola femminista è diventata quasi un dispregiativo. Molti la dicono col sorrisino.
Fa venire in mente reggiseni bruciati in piazza e cartelli con scritto l'utero è mio e lo gestisco io.
A volte quando scrivo poesie sulle donne, o quando difendo la nostra dignità, mi si chiede, col sorrisino, appunto... ma non sarai mica femminista?
Io sorrido, e rispondo, ironica: lo sarei se fossi un uomo, che si considera superiore. Invece sono una donna, e non ho bisogno di essere femminista per rispettare la dignità altrui.

P.S.: Col senno di poi, dopo 8 anni, 4 mesi e 25 giorni di maltrattamenti, ho capito una cosa importante. Il motivo principale per cui il mio ex marito si comportava in quel modo, oltre all'infanzia, ai genitori, e tutto il corollario, è perchè è una persona debole. E da debole, ha deciso, non so quanto consciamente, che poiché io invece sono una donna forte, l'unico modo che aveva per sopravvivere, secondo la sua logica malata, era schiacciarmi con ogni mezzo. (Ovviamente ha tralasciato la soluzione migliore, l'Amore, ma l'Amore, quello vero, non è fatto per le persone deboli. Ahimé)
Che non sia la stessa cosa anche per i signori uomini (e mi riferisco SOLO a quelli che ritengono inferiore non solo la donna, ma qualsiasi essere umano)
E che non sia che invece i signori Uomini (il maiuscolo non è casuale), che invece danno dignità alla donna in quanto essere umano, è perchè non ne sono spaventati?

E fu così che, ancora una volta, l'Amore dimostrò di essere lo specchio in cui guardarsi per misurare se stessi...
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..Anna..

Messaggio da ..Anna.. »

MoonRose
A volte quando scrivo poesie sulle donne, o quando difendo la nostra dignità, mi si chiede, col sorrisino, appunto... ma non sarai mica femminista?
Un classico.

E l'altra frase famosa l'hai sentita? Quella che ogni tanto si sente quando magari hai in mano 10 sacchetti della spesa e nessuno si offre ad aprirti la porta che suona più o meno ..."avete voluto la parità..." e conclude mentalmente suppongo così... "ora arrangiati".

Io sorrido, e rispondo, ironica: lo sarei se fossi un uomo, che si considera superiore. Invece sono una donna, e non ho bisogno di essere femminista per rispettare la dignità altrui.
Io sorrido e rispondo di no. Sono "ugualista". Il che è vero. Parola che il più delle volte spiazza e mi chiedono cosa significa.
P.S.: Col senno di poi, dopo 8 anni, 4 mesi e 25 giorni di maltrattamenti, ho capito una cosa importante. Il motivo principale per cui il mio ex marito si comportava in quel modo, oltre all'infanzia, ai genitori, e tutto il corollario, è perchè è una persona debole....
E che non sia che invece i signori Uomini (il maiuscolo non è casuale), che invece danno dignità alla donna in quanto essere umano, è perchè non ne sono spaventati?
Mi hai fatto venire in mente una cosa. Poco tempo fa in tv...(non mi ricordo che trasmissione ma la troverò così vi faccio vedere) si parlava proprio di questo. Cosa genere la violenza sulle donne e perchè molti uomini si stanno comportando così. Parlavano di numeri che sono solo la punta dell'iceberg, perchè la maggior parte delle violenze non sono denunciate. Un eminente esperto ha giustificato dicendo - le parole esatte non le ricordo, erano più o meno queste - " non hanno avuto il tempo necessario per adeguarsi ai cambiamenti. Il passaggio da donna serva a donna con pari dignità e diritti, che può fare quello che vuole esattamente come fa un uomo, è troppo repentino e questo rende alcuni uomini frustrati, spaventati e reagiscono così."

Troppo repentino. Qualche migliaio di anni per riflettere evidentemente non è bastato.
Ce ne volevano mille dopo aver ottenuto il "permesso" per andare a scuola.
Altri mille dopo aver avuto il "permesso" per poter votare.
Altri mille dopo eccetera eccetera.

Dargli tempo insomma. :test:

Leggiamo dal Trattato dell'educazione politica sociale e cristiana dei figliuoli". 3 volumi di Silvio Antoniano- Scritti 1821 ad istanza di San Carlo Borromeo - Libro Terzo, pag 264
"L'istruzione scolastica l'approvo per li giovini nobili destinati a famiglie cospicue, ma quanto a quelle di umile e povero stato, il buon padre di famiglia si contenti che sappiam leggere li figlioli "la vita de' Santi", e nel rimanente attendano a lavorar li campi. In quanto poi l'istruzione estesa perfino alle femmine io non l'approvo, ne so vedere quale utilità ne possa derivare alla società. Che insegnino li madri alle figliuole a filare, a cucire e ad occuparsi di esercizi donneschi. In quanto a leggere, al massimo insegnino loro quanto basta per leggere i libri delle preci".


(verificato personalmente. C'è scritto veramente così parola per parola. Anche non estrapolando la frase dal suo contesto generale il senso è quello.)

Oppure il preambolo della riforma della scuola del 1894 da parte del ministro della pubblica istruzione Guido Baccelli medico.

"bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto una.........unica materia di "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi, lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!"

Questo non l'ho ancora trovato. Vorrei leggere la parte sostituita dai puntini, ma se tanto mi da tanto.... :blu:
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