Reato di omofobia in discussione alla Camera

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predestinato74

Reato di omofobia in discussione alla Camera

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1- PERICOLO IN ITALIA: LE CONSEGUENZE DEL COSIDDETTO "REATO DI OMOFOBIA"
di Roberto de Mattei

È in discussione alla Camera la proposta di legge n. C-1568 contro l’omofobia, presentata dal Partito Democratico, a prima firma Paola Concia. La proposta prevede l’inserimento nel Codice Penale di «reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere». Con l’appoggio del PDL, o di settori trasversali di esso, il progetto, giacente in commissione Giustizia alla Camera dal gennaio scorso, potrebbe avere un’accelerazione e passare rapidamente all’altro ramo del Parlamento per essere trasformato in legge.
Il testo ha già avuto l’appoggio del Presidente della Commissione Giustizia Giulia Bongiorno (PDL), che, contro la consuetudine, ne ha affidato l’incarico di relatore alla stessa Concia, e quello del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, secondo cui la linea del governo e del suo Ministero è quella di prevedere aggravanti per i reati con finalità di discriminazione sessuale.
L’iniziativa recepisce una risoluzione del Parlamento Europeo del 18 gennaio 2006 in cui l’omofobia è definita «una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio». Come “pregiudizio” si intende ogni giudizio morale contrario all’omosessualità e alle deviazioni in campo sessuale. Quando esso si esprime in scritti o discorsi pubblici che non pongano su un piano di assoluta eguaglianza ogni tendenza e orientamento sessuale, può essere considerato come contrario al rispetto dei diritti dell’uomo ed essere oggetto di sanzioni penali. Lo stesso principio è enunciato dall’art. 21 della Carta fondamentale dei Diritti del cittadino di Nizza, resa giuridicamente vincolante dal Trattato europeo di Lisbona.
Se questa legge passasse e fosse applicata in modo coerente, sarebbe impossibile, o quanto meno rischioso, criticare l’omosessualità e presentare la famiglia naturale come “superiore” alle unioni omosessuali. Un’istituzione ecclesiastica non potrebbe rifiutarsi di designare come suo rappresentante una persona che non faccia mistero delle sue tendenze omosessuali. Nessuno Stato, ma anche nessuna Chiesa, potrebbe rifiutare di celebrare un matrimonio di coppie dello stesso sesso. Catechismi e libri sacri che condannano l’omosessualità come peccato “contro-natura” potrebbero essere ritirati dal commercio.
Se non si conoscono ancora i futuri orientamenti del nuovo Parlamento Europeo, negli Stati Uniti, il 29 giugno 2009 il Presidente Obama ha ricevuto alla Casa Bianca circa 250 leader e attivisti delle principali organizzazioni gay, lesbiche e transgender, in occasione dei 40 anni della nascita del movimento per la difesa dei diritti omosessuali. Lo stesso Obama, in un’intervista pubblicata il 3 luglio da Avvenire, ha affermato che la comunità gay-lesbica degli Stati Uniti viene «ferita da alcuni insegnamenti della Chiesa cattolica e della dottrina cristiana in generale». La posizione di Obama sui temi cruciali di natura morale è notoriamente antitetica a quella della Chiesa e delle altre confessioni cristiane americane e il presidente americano si sforza di propagandare, anche all’estero, il suo “messianismo” sincretista. Essa è destinata ad avere ricadute anche in Italia e in Europa influenzando le decisioni dei nostri uomini politici.
Nel nostro Paese ancora non esiste il reato di “omofobia”, ma la censura sociale applicata contro chiunque manifesti il suo rifiuto per il vizio contro-natura, è violenta e immediata. L’atteggiamento di tutti coloro che professano la legge naturale, cattolici o non, è sempre più cauto e misurato nelle espressioni. Quanti sono i vescovi, o i parroci che, esercitando il loro ministero pastorale, sono disposti a ricordare che l’omosessualità è un peccato che, nelle parole del Catechismo di San Pio X, «grida vendetta al cospetto di Dio»? Quanti, tra i fautori della riscoperta dei testi scritturistici e patristici, farebbero proprie le parole di fuoco con cui la Sacra Scrittura e i Padri della Chiesa bollavano l’omosessualità come un’“abominio” (Levitico, 20,13)?
Il timore è quello di cadere sotto la ghigliottina del “politicamente corretto”, come accadde a Rocco Buttiglione, mancato Commissario europeo nel 2004, proprio a causa delle sue convinzioni morali in materia. Nel recente “caso Boffo”, né la stampa cattolica né quella laica o laicista, ha voluto andare a fondo sulla presunta omosessualità del direttore di Avvenire, per accusarlo o scagionarlo, perché ciò avrebbe significato ammissione del fatto che l’omosessualità è comunque una “colpa”. L’“autocensura” è palpabile, perché esiste una “lobby” omosessualista annidata ovunque e pronta, ovunque, a scatenare il linciaggio mediatico.
Su Il Giornale del 3 settembre, Luigi Mascheroni ha messo in rilievo il potere di GLBT, l’acronimo utilizzato per riferirsi a gay, lesbiche, bisessuali e transessuali: «Una lobby potente e ricca. Anzi, secondo un dossier del 2006 della rivista Tempi, ricchissima: la lobby omosessuale internazionale, che ha le sue roccaforti a New York, Washington, San Francisco e Bruxelles, è sempre più influente. Riceve finanziamenti sia dalle grandi corporation americane, sia dai governi e dalle istituzioni internazionali, spesso sotto forma di donazioni a Ong o fondi per la lotta all’Aids». La potenza politico-economica dei gruppi omosessualisti, secondo Mascheroni, è tale da influenzare le istituzioni e il costume, come in Italia si tenta, non solo attraverso il ruolo di associazioni come Arcigay e Arcilesbiche, ma soprattutto grazie all’influenza esercitata da persone di orientamento omosessuale in settori chiave della società, quali le arti, la politica, lo spettacolo.
La moda, la televisione e il cinema sono gli ambiti sociali privilegiati della lobby omosessuale. All’ultimo festival di Venezia, conclusosi lo scorso 12 settembre, il tema ricorrente dei film in rassegna è stato l’omosessualità. Prima della proiezione del film, A single man di Tom Ford, che si è aggiudicato il Queer Lion attribuito dalla comunità Gay alla migliore opera omo, lesbica o trans, il presidente onorario dell’arcigay Franco Grillini e alcuni esponenti politici di sinistra hanno tenuto un sit-in contro l’omofobia. Chi volesse liquidare queste manifestazioni come episodi folkloristici, dimenticherebbe che la Rivoluzione contro la morale cristiana, negli ultimi quarant’anni, è avanzata proprio attraverso la dialettica, tra gesti simbolici e provocatori e iniziative parlamentari tese ad allargare il consenso ai tiepidi e “moderati”.
Se il reato contro l’omofobia, che l’allora premier D’Alema tentò invano di imporre nel novembre 1999, fosse varato dal governo di centro-destra, sarebbe uno scandalo e un’occasione di profonda riflessione per l’elettorato cattolico, continuamente tradito dai propri rappresentanti in nome dell’aberrante principio del “politicamente corretto”.

Roberto de Mattei
Fonte: Radici Cristiane, Ottobre 2009

insomma, i cristiani non saranno più liberi di dire che gli atti omosessuali sono peccati?
mi sovvengono in mente le parole del papa quando parla di "Dittatura del relativismo".

Prossimamente cosa faremo? correggiamo le Bibbie, i scritti dei padri della Chiesa o addirittura ne vietiamo la pubblicazione?
ma non c'è un'altra strada per tutelare (ed è un sacrosanto diritto) la libertà degli omosessuali? Non c'è un'altra strada per garantire loro che non vengano picchiati da bestie senz'anima?
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Non è possibile che il governo Berlusconi faccia una legge stile nord Europa come quella che l'articolo paventa, se ho capito bene i dibattiti televisivi non sarebbe neppure una nuova legge ma solo l'aggiunta di un'aggravante già prevista per i crimini d'odio qualora l'odio sia di matrice omofoba. La legge dovrebbe punire chi incita all'odio, tutto qui. Io aspetterei di vedere il testo della legge prima di sapere se sarà un bavaglio per qualcuno.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

qui c'è la proposta di legge d’iniziativa dei senatori PERDUCA, PORETTI, DELLA SETA,
MARINARO, CHIAROMONTE e PARDI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 21 MAGGIO 2008

http://www.senato.it/service/PDF/PDFSer ... 311576.pdf" target="_blank" target="_blank
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

"(art.18), che ogni persona ha il diritto di professare liberamente il proprio credo (art. 19), che ogni individuo è libero di professare il proprio pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di comunicazione (art. 21)".
La Costituzione Italiana ì un pò più vecchia di Obama e, tra l'altro recita che ogni cittadino, di fronte alla legge, è uguale senza distinzioni di sorta.
Quindi, un legge esite già.
Di cosa vogliamo discutere?
Della libertà della chiesa?
Ma come, di fronte allo Stato vogliamo essere liberi e vogliamo mettere il bavaglio ad un'altra isituzione?
Della libertà di ognuno di non essere aggredito, vilipeso e brutalizzato in base a una bieca forma d'ignoranza chiamata omofobia?
Già ci sono le leggi che puniscono i soprusi di cui sopra.
E allora? Dov'è il nocciolo della questione?
Non sarà per caso che vogliamo costruirci una religione su misura che ci autoassolva di tutto e di più?
Bha.
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mackenzie
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Messaggio da mackenzie »

predestinato74 ha scritto:
1- PERICOLO IN ITALIA: LE CONSEGUENZE DEL COSIDDETTO "REATO DI OMOFOBIA"
di Roberto de Mattei

...
Nel nostro Paese ancora non esiste il reato di “omofobia”, ma la censura sociale applicata contro chiunque manifesti il suo rifiuto per il vizio contro-natura, è violenta e immediata. L’atteggiamento di tutti coloro che professano la legge naturale, cattolici o non, è sempre più cauto e misurato nelle espressioni. Quanti sono i vescovi, o i parroci che, esercitando il loro ministero pastorale, sono disposti a ricordare che l’omosessualità è un peccato che, nelle parole del Catechismo di San Pio X, «grida vendetta al cospetto di Dio»? Quanti, tra i fautori della riscoperta dei testi scritturistici e patristici, farebbero proprie le parole di fuoco con cui la Sacra Scrittura e i Padri della Chiesa bollavano l’omosessualità come un’“abominio” (Levitico, 20,13)?
Il timore è quello di cadere sotto la ghigliottina del “politicamente corretto”, come accadde a Rocco Buttiglione, mancato Commissario europeo nel 2004, proprio a causa delle sue convinzioni morali in materia. Nel recente “caso Boffo”, né la stampa cattolica né quella laica o laicista, ha voluto andare a fondo sulla presunta omosessualità del direttore di Avvenire, per accusarlo o scagionarlo, perché ciò avrebbe significato ammissione del fatto che l’omosessualità è comunque una “colpa”. L’“autocensura” è palpabile, perché esiste una “lobby” omosessualista annidata ovunque e pronta, ovunque, a scatenare il linciaggio mediatico.
Su Il Giornale del 3 settembre, Luigi Mascheroni ha messo in rilievo il potere di GLBT, l’acronimo utilizzato per riferirsi a gay, lesbiche, bisessuali e transessuali: «Una lobby potente e ricca. Anzi, secondo un dossier del 2006 della rivista Tempi, ricchissima: la lobby omosessuale internazionale, che ha le sue roccaforti a New York, Washington, San Francisco e Bruxelles, è sempre più influente. Riceve finanziamenti sia dalle grandi corporation americane, sia dai governi e dalle istituzioni internazionali, spesso sotto forma di donazioni a Ong o fondi per la lotta all’Aids». La potenza politico-economica dei gruppi omosessualisti, secondo Mascheroni, è tale da influenzare le istituzioni e il costume, come in Italia si tenta, non solo attraverso il ruolo di associazioni come Arcigay e Arcilesbiche, ma soprattutto grazie all’influenza esercitata da persone di orientamento omosessuale in settori chiave della società, quali le arti, la politica, lo spettacolo.
La moda, la televisione e il cinema sono gli ambiti sociali privilegiati della lobby omosessuale. ---

Roberto de Mattei
Fonte: Radici Cristiane, Ottobre 2009
Insomma teorie complottistiche anche per la comunità gay, che avrebbe un potere inaudito??!

Tanto che in Italia i TF che hanno come oggetto le tematiche omosessulli e lo affrontano seriamente (non come will e grace, semplicemente demenziale), vanno in seconda serata su canali meno noti... tanto che le coppie di fatto anche omosessuali non vengono riconosciute... a me sembra che il signore che scrive questo articolo non sia soltanto spurdoratamente di parte nell'affrontare tale argomento ma che presenti un quadro totalmente fuorviante ed esagerato di quello che potrebbe significare il passaggio della legge di cui sopra... che comunque sarebbe da meglio definire, visto che non mi risulta sia ancora stata chiramente specificata.
Non mi risulta che in una nazione ove i diritti gay vengono riconosciuti,alle varie chiese sia stato messo un bavaglio. Ognuno ha e deve avere il diritto di professare la sua fede, d'altro canto bisognerebbe chiarire chi e cosa da il diritto a delle persone di esprimere giudizi morali sulla vita di un altro, quando questa non lede l'altrui vita e dignità? La religione? E' ovvio che ognuno è libero di credere che un omosessuale stia peccando dinanzi a Dio, ma è un suo pensiero e sarebbe buono lo tenesse per se, tanto meno usasse tale credo per condizionare scelte di governo, ne che tirasse fuori tale argomento in sede europea, come fece il buon Buttiglione. Non si tratta di politicamente corretto, ma di quello che a livello Europeo e lo stesso ONU parrebbero riconoscere come un diritto fondamentale... Non si può e non si deve, su questo argomento come su molti altri, confondere lo stato laico con la chiesa... i credenti continuino a vivere il proprio credo, è una questione personale.... senza voler per questo limitare i diritti di chi non fa le medesme scelte di credo. Ciò non credo comporterebbe, in alcun modo, una limutazione religiosa.
La chiesa ritiene un peccato grave, mi pare, anche l'adulterio, ma non mi risulta che gli adulteri siano attenzionati dai credenti di varie confessioni con tale accanimento come lo sono i gay e le lesbiche. Forse che ci siano peccato di seria A e di serie B? O forse ci sta bene così... e la religione è già stata relativizzata da molti fedeli sulla base di ciò che fa più comodo...?
Altra cosa... il Signore che scrive sopra dicendo: "Nel nostro Paese ancora non esiste il reato di “omofobia”, ma la censura sociale applicata contro chiunque manifesti il suo rifiuto per il vizio contro-natura, è violenta e immediata", forse ha come metro di paragone ciò che succede in pubblico, ma non credo abbia la minima idea di come un omosessuale viva spesso la propria quotidianità, ne di quanta poca apertura e tolleranza ci sia.... forse dovrebbe farsi una chiacchierata con persone che vivo questa realtà nella vita di tutti i giorni, non inserite nel mondo della moda, o nello spettacolo... per me è stato un modo per capire certe realtà, che non sono di sicuro quelle di un gay pride.

Mac
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jwscientist
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Messaggio da jwscientist »

Will and Grace e' il modo giusto di amare i gay e non discriminarli
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mackenzie
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Messaggio da mackenzie »

jwscientist ha scritto:Will and Grace e' il modo giusto di amare i gay e non discriminarli
Ho scritto che lo trovo un TF demenziale.... ma questa è una mia opinione, non tanto per gli argomenti trattati quanto per il modo di trattare ogni cosa... ma i gusti sono gusti...

Mac
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jwscientist
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Messaggio da jwscientist »

Ho scritto che lo trovo un TF demenziale.... ma questa è una mia opinione, non tanto per gli argomenti trattati quanto per il modo di trattare ogni cosa... ma i gusti sono gusti...

Mac

Ho comprato tutta la collezione :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :triste: :triste: :triste: :blu: :blu: :blu: :blu: :blu:
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

Omofobia, testo bocciato alla Camera
E nel Pd esplode il caso Binetti
Approvata la pregiudiziale dell'Udc. La deputata teodem vota con la maggioranza. Franceschini: «Un problema»


http://www.corriere.it/politica/09_otto ... aabc.shtml" target="_blank" target="_blank

evidentemente qualcosa che non va nella roposta di legge c'è, si vuole evitare che qualcuno possa andare in galera perchè legge in pubblico qualche passo biblico sugli atti contro-natura :risata:
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Onestamente non vedo che bisogno ci sia di una legge specifica contro l'omofobia. La legge già stabilisce che ognuno è libero di credere e fare quello che vuole nella misura in cui non danneggia gli altri o non attenta alla pubblica sicurezza. Mi sembra che gli omosessuali non facciano nulla di male da questo punto di vista, quindi la legge già li tutela così come tutela qualsiasi altra "minoranza". Certo, una legge del genere potrebbe far comodo ad alcuni gruppi gay che premono per tacitare coloro che, ad esempio, non ritengono che le coppie gay debbano avere gli stessi identici diritti delle famiglie naturali, ma questa è un'altra storia...
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Messaggio da mackenzie »

Trianello ha scritto:Onestamente non vedo che bisogno ci sia di una legge specifica contro l'omofobia. La legge già stabilisce che ognuno è libero di credere e fare quello che vuole nella misura in cui non danneggia gli altri o non attenta alla pubblica sicurezza. Mi sembra che gli omosessuali non facciano nulla di male da questo punto di vista, quindi la legge già li tutela così come tutela qualsiasi altra "minoranza". Certo, una legge del genere potrebbe far comodo ad alcuni gruppi gay che premono per tacitare coloro che, ad esempio, non ritengono che le coppie gay debbano avere gli stessi identici diritti delle famiglie naturali, ma questa è un'altra storia...
E' vero che la legge "voleva introdurre l'aggravante della discriminazione sessuale per le aggressioni personali"?
Secondo voi un'aggressione mossa da odio / pregiudizio nei confronti di un ebreo (faccio un esempio) è uguale ad un'aggressione casuale a scopo di rapina? Secondo me no, è più grave, perchè veicola ed è veicolata da un odio contro una minoranza con tutto ciò che un'ideologia del genere può portare con se. Forse non c'è la necessità di andare agli estremi con questa legge, ma l'aggravante della discriminazione dovrebbe esserci sia che si tratti di sfera sessuale che per altre minoranza...

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

mackenzie ha scritto: E' vero che la legge "voleva introdurre l'aggravante della discriminazione sessuale per le aggressioni personali"?
Secondo voi un'aggressione mossa da odio / pregiudizio nei confronti di un ebreo (faccio un esempio) è uguale ad un'aggressione casuale a scopo di rapina? Secondo me no, è più grave, perchè veicola ed è veicolata da un odio contro una minoranza con tutto ciò che un'ideologia del genere può portare con se. Forse non c'è la necessità di andare agli estremi con questa legge, ma l'aggravante della discriminazione dovrebbe esserci sia che si tratti di sfera sessuale che per altre minoranza...

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Non sono un legale. ma credo che tale legge esista:
xenu.com-it.net/txt/mancino.htm -
Forse era sufficiente un'integrazione.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Il linck non funziona, prova a cercare in internet "legge Mancino" del 1993.
Gabriella
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mackenzie
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Messaggio da mackenzie »

Gabriella Prosperi ha scritto: Non sono un legale. ma credo che tale legge esista:
xenu.com-it.net/txt/mancino.htm -
Forse era sufficiente un'integrazione.
Gabriella
Ci vado a guardare... cmq un'integrazione, se fosse così, basterebbe certo!

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Messaggio da Trianello »

Si tratta della legge Mancino, che è già in sé un testo molto criticabile. Introdurre una variazione in questo testo per gli omosessuli lo renderebbe ancora più criticabile. Basterebbe contemplare un'aggravante generica degli atti violenti quando questi sono compiuti per odio verso la persona per ciò che è o rappresenta (sempre che il nostro ordinamento giuridico già non la contempli... non lo so, non sono un giurista).
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predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

anche l'ONU ci ha bacchettati ..... maledetti cattolici :risata:
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Certo, una legge del genere potrebbe far comodo ad alcuni gruppi gay che premono per tacitare coloro che, ad esempio, non ritengono che le coppie gay debbano avere gli stessi identici diritti delle famiglie naturali, ma questa è un'altra storia...
E sarebbe solo per loro il comodo? Ma ti rendi conto di quanto può essere offensivo per tale minoranza il modo in cui tendi di andare a parare? Da quando una legge protettiva diventa un comodo??? Vediamo se era una legge contro l'odio razzista o l'odio religioso o verso le donne. Lì non parlavi di comodo, lì avresti parlato di giustizia e di bisogno di tutela vero?
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Messaggio da mackenzie »

Aquarivs ha scritto:
Certo, una legge del genere potrebbe far comodo ad alcuni gruppi gay che premono per tacitare coloro che, ad esempio, non ritengono che le coppie gay debbano avere gli stessi identici diritti delle famiglie naturali, ma questa è un'altra storia...
E sarebbe solo per loro il comodo? Ma ti rendi conto di quanto può essere offensivo per tale minoranza il modo in cui tendi di andare a parare? Da quando una legge protettiva diventa un comodo??? Vediamo se era una legge contro l'odio razzista o l'odio religioso o verso le donne. Lì non parlavi di comodo, lì avresti parlato di giustizia e di bisogno di tutela vero?
:quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100:
:capo:
Mi sto innamorando.... :timido:
intellettualmente si intende!

Mac
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

:risata: smettila..
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Il problema è che in nord Europa leggi anti-omofobia simili a quelle che volevano far passare in Italia sono state usate per citare in giudizio dei predicatori che sostenevano la peccaminosità dell'omosessualità. Questa legge potrebbe essere cioè usata per etichettare come "incitamento all'odio" qualunque discorso che presenti l'omosessualità come una condizione di peccato. Questa non è una paura ingiustificata, come ripeto non è la prima volta che grazie a queste leggi si ricorre a vie legali per zittire il dissenso ideologico. Bisogna dunque trovare un tipo di legge che non consideri incitamento all'odio la libertà d'espressione di chi non considera l'omosessualità una condizione positiva. Detto questo, una legge ben fatta ci vuole, se non altro per dare un segnale. Il popolo italiano deve sapere che discriminare sulla base dell'orientamento sessuale è esattamente come discriminare per il colore della pelle.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Se pubblicamente dicessi sporco negro verresti processato. Se dicessi ad una donna pubblicamente "serva che non sei altro sei donna e quindi devi far figli e star zitta" verresti processato.
Non capisco dove stia la differenza con chi grida contro l'omossualità. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole ma non vuol dire per questo che abbia il diritto di farne pubblica piazza.
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Messaggio da polymetis »

Se pubblicamente dicessi sporco negro verresti processato. Se dicessi ad una donna pubblicamente "serva che non sei altro sei donna e quindi devi far figli e star zitta" verresti processato.
Non capisco dove stia la differenza con chi grida contro l'omossualità. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole ma non vuol dire per questo che abbia il diritto di farne pubblica piazza.
Tu fai l'esempio di volgarità e di espressioni d'odio, ma non occorre odiare una persona per sostenere che quella secondo te non è la normalità. Ad esempio queste persone solitamente sostengono che l'omosessualità sia una malattia, ma non per questo odiano i gay o gli insultano. Tu insulti ed odi forse le persone che ritieni malate? Non credo, non v'è nessuna correlazione tra il ritenere una condizione anormale e il passare agli insulti e alla violenza. Io vorrei che la legge vietasse sono questi ultimi, e che non fosse ideologica, permettendo a chiunque di pensare come gli pare.
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Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Dici ciò perchè non riesci a comprendere che alle orecchie di un omosessuale sentirsi dire che è contronatura, che dio lo condanna o che gli venga attribuita la sodomia a quello che per lui è un atto d'amore è una volgarità, un insulto, un'offesa. Forse se riuscissi a capirlo cambieresti parere.
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

Aquarivs ha scritto:Dici ciò perchè non riesci a comprendere che alle orecchie di un omosessuale sentirsi dire che è contronatura, che dio lo condanna o che gli venga attribuita la sodomia a quello che per lui è un atto d'amore è una volgarità, un insulto, un'offesa. Forse se riuscissi a capirlo cambieresti parere.
di questo passo dovremo veramente vietare la lettura pubblica o la predicazione pubblica del contenuto della Bibbia o di altri testi considerati sacri, anche laddove si parla di divorzio (i divorziati potrebbero offendersi), convivenza (sentirmi dare del concubino è offensivo) e via di seguito? :boh:
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

di questo passo dovremo veramente vietare la lettura pubblica o la predicazione pubblica del contenuto della Bibbia o di altri testi considerati sacri, anche laddove si parla di divorzio (i divorziati potrebbero offendersi), convivenza (sentirmi dare del concubino è offensivo) e via di seguito?
Il tuo esempio fa accaponare la pelle non meriti neanche una risposta..
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

Aquarivs ha scritto:
di questo passo dovremo veramente vietare la lettura pubblica o la predicazione pubblica del contenuto della Bibbia o di altri testi considerati sacri, anche laddove si parla di divorzio (i divorziati potrebbero offendersi), convivenza (sentirmi dare del concubino è offensivo) e via di seguito?
Il tuo esempio fa accaponare la pelle non meriti neanche una risposta..
grazie comunque.

del resto non tutti hanno il tuo livello di cultura e intelligenza, il mio è mooooolto basso.
a volte rispondere alle obiezioni stupide è comunque una forma di carità
:occhiol:
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mackenzie
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Messaggio da mackenzie »

predestinato74 ha scritto:
Aquarivs ha scritto:Dici ciò perchè non riesci a comprendere che alle orecchie di un omosessuale sentirsi dire che è contronatura, che dio lo condanna o che gli venga attribuita la sodomia a quello che per lui è un atto d'amore è una volgarità, un insulto, un'offesa. Forse se riuscissi a capirlo cambieresti parere.
di questo passo dovremo veramente vietare la lettura pubblica o la predicazione pubblica del contenuto della Bibbia o di altri testi considerati sacri, anche laddove si parla di divorzio (i divorziati potrebbero offendersi), convivenza (sentirmi dare del concubino è offensivo) e via di seguito? :boh:
Non è forse vero che forse vero che le Scritture dicono che Dio odia il divorzio? e la fornicazione?
Come mai i cattolici, nella maggioranza, considerano vivere nel peccato l'omosessualità? Perchè è contro natura? Secondo chi? Perchè non mi pare che la natura attesti questo... considerato che in natura unioni dello stesso sesso si verificano...
Secondo Dio...? Certo... Secondo lo stesso Dio che in teoria condannerebbbe pure la fornicazione, l'adulterio, il divorzio ecc.... ma quelli, vabbè... siamo troppo progrediti per preoccuparci di tali peccati?!
Io non credo che la fornicazione sia un peccato... non più... ma non mi definisco una credente cattolica o di qualsiasi altra fede.... non più...

Mac
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

per i cattolici chi commette atti omosessuali va all'inferno, chi convive va all'inferno, chi è divorziato e consuma con un'altro va all'inferno, chi si masturba va all'inferno (piena avvertenza e deliberato consenso permettendo, e meno male se no l'inferno sarebbe stracolmo :risata: ), per cui anche le altre categorie di persone potrebbero benissimo sentirsi offese.

e allora? vietiamo che si esternino in pubblico questi messaggi per non offendere nessuno?
certo è vero che contro le altre categorie non c'è odio e non vengono pestati da gente ignorante, ma rimane il fatto che il messaggio religioso nei loro confronti sia....fastidioso per non dire peggio.
Come volete che si senta un cattolico credente divorziato che all'atto della comunione non può riceverla? non è discriminazione anche questa?

il problema è che nè io, nè il prete, nè il papa decide cosa è il messaggio rivelato, lo abbiamo ricevuto e come tale dobbiamo diffonderlo senza adattarlo alle nostre debolezze. La Chiesa avrebbe tutto da guadagnarci (anche economicamente) dal modificare e adattare la tradizione che abbiamo ricevuto, farebbe comodo alle casse vaticane! Evidentemente la Chiesa non pensa solo a mammona.

La Tradizione sacra che abbiamo ricevuto è quella e guai a toccarla, fastidiosa per certi punti, ma o lo si accoglie così come è oppure ci si crea una religione a propria immagine a beneficio della popolarità e delle casse :mrgreen:
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

predestinato74 ha scritto:per i cattolici chi commette atti omosessuali va all'inferno, chi convive va all'inferno, chi è divorziato e consuma con un'altro va all'inferno, chi si masturba va all'inferno (piena avvertenza e deliberato consenso permettendo, e meno male se no l'inferno sarebbe stracolmo :risata: ), per cui anche le altre categorie di persone potrebbero benissimo sentirsi offese.

e allora? vietiamo che si esternino in pubblico questi messaggi per non offendere nessuno?
certo è vero che contro le altre categorie non c'è odio e non vengono pestati da gente ignorante, ma rimane il fatto che il messaggio religioso nei loro confronti sia....fastidioso per non dire peggio.
Come volete che si senta un cattolico credente divorziato che all'atto della comunione non può riceverla? non è discriminazione anche questa?

il problema è che nè io, nè il prete, nè il papa decide cosa è il messaggio rivelato, lo abbiamo ricevuto e come tale dobbiamo diffonderlo senza adattarlo alle nostre debolezze. La Chiesa avrebbe tutto da guadagnarci (anche economicamente) dal modificare e adattare la tradizione che abbiamo ricevuto, farebbe comodo alle casse vaticane! Evidentemente la Chiesa non pensa solo a mammona.

La Tradizione sacra che abbiamo ricevuto è quella e guai a toccarla, fastidiosa per certi punti, ma o lo si accoglie così come è oppure ci si crea una religione a propria immagine a beneficio della popolarità e delle casse :mrgreen:
Dimmi predestinato come mai la chiesa non da più retta a questi comandamenti di Paolo?

1 Corinti 11:3-16 "3 Voglio però che sappiate che capo di ogni uomo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio. 4 Ogni uomo che predica o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al suo capo. 5 Così ogni donna che predica o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al suo capo, come se fosse rasa; 6 che se una donna non si copre, si tagli pure i capelli; ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o essere rasa, allora si copra. 7 L'uomo non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio, mentre la donna è gloria dell'uomo. 8 Poiché non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; 9 né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 10 Per questo la donna deve portare un segno di dipendenza sul capo, a motivo degli angeli. ... 13 Giudicatene voi stessi: è conveniente che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto? 14 E non ci insegna la natura stessa che è indecoroso per un uomo lasciarsi crescere i capelli, 15 mentre è onorifico per una donna lasciarseli crescere? La chioma è data a lei a guisa di velo. 16 Che se alcuno vuole contestare, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le chiese di Dio. "
1 Corinti 14:34-36 "34 Come in tutte le Chiese dei santi, le donne nelle assemblee tacciano; non si permetta loro di parlare, ma stiano sottomesse, come dice anche la legge. 35 E se vogliono imparare qualche cosa interroghino i propri mariti a casa, perché è vergognoso per le donne parlare in chiesa.
.36 O che forse la parola di Dio è partita da voi? O a voi soltanto è giunta? "

Non mi sembra che le donne cattoliche portano il velo quando pregano o non parlino in chiesa o quando desiderano conoscere qualche cosa la chiedano al loro capo cioè il marito...
Allora dimmi come mai questi comandi di Paolo non sono seguiti mentre gli altri si?
Anche i testimoni di Geova che tanto dicono di attenersi scrupolosamente agli insegnamenti della bibbia, non mi sembra che le loro donne si comportino in questa maniera, hanno trovato l'escamotage dei discorsi a due sul podio, ma che ne penserebbe Paolo? Inoltre Paolo dice genericamente che quando la donna prega deve avere il capo coperto e non dice perchè c'è l'uomo, io non lo leggo, se ci atteniamo alla lettera, Paolo dice che lo deve fare ogni volta che prega:
"13 Giudicatene voi stessi: è conveniente che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto? "

Anche il verso 5 diceva che le donne che predicano si devono coprire e non mi sembra che le cattoliche o le tdg predicano coperte dal velo...
Altro che i musulmani!

Ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Trianello
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Non mi sembra che le donne cattoliche portano il velo quando pregano o
In realtà, è antica consuetudine delle donne cattoliche entrare in chiesa velate, proprio in ragione di questo comando paolino. Oggi, però, questa consuetudine è molto poco osservata.
Se la Chiesa considera peccaminosi i rapporti omosessuali non lo fa, te ne assicuro (è sufficiente che tu legga le pagine dedicate all'argomento in un qualsiasi manuale di teologia morale) perché legge Paolo in modo letterale, anche perché Paolo non aveva nemmeno il concetto di "omosessualità" che abbiamo noi, anzi, non lo aveva affatto.
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Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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