Che scandalosa e provocatoria mancanza di patriottismo in casa leghisla. Del resto non sono gli unici a non amare la patria, nevvero? Qualcuno ritiene che ogni stato, ogni organismo politico, faccia parte di un sistema satanico destinato ad essere distrutto ad Harmaghedon, e sono gli stessi poi che vogliono l'intesa con lo stato italiano. Sicché a Calderoli, agli anti-patriottici imbottiti di pessimismo e nichilismo a causa di squallidi sermoni dal palco, dedico questo bel video per i 150 della nostra amata Italia:Calderoli: «Uffici aperti il 17 marzo»
La Russa: «È deciso, la festa si farà»
Il leghista: «Si può festeggiare lavorando». Il titolare della Difesa: «Mi auguro si rispetti la nostra decisione»
NOTIZIE CORRELATE
LO SPECIALE - 1861-2011, nascita di una Nazione
Il ministro Roberto Calderoli (Lanni) MILANO - Visto il momento di crisi economica, il 17 marzo si può festeggiare lavorando. Per questo, è preferibile che gli uffici pubblici restino aperti. Roberto Calderoli ne è convinto e spiega che la questione sarà affrontata mercoledì in Consiglio dei ministri. «Ho votato contro, a suo tempo, in Cdm, e sono e resto completamente contrario al fatto che l'attribuzione delle caratteristiche di festività nazionale, conferita alla data del 17 di marzo, comporti la chiusura di molti uffici pubblici. In un periodo di crisi come quello attuale appare paradossale caricarsi dei costi di una giornata festiva, un evento significativo quale il 150esimo dell'Unità d'Italia può essere celebrato degnamente lavorando e non restando a casa». Un altolà alle parole di Calderoli arriva però da Ignazio La Russa. «Ma certo che il 17 marzo non si va a lavorare, è una festa già decisa» ha spiegato il ministro della Difesa, ribadendo la sua posizione sulla festività indetta quest'anno per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Riguardo alla polemica con la Lega, contraria alla chiusura degli uffici per il 17 marzo, il ministro delle Difesa si augura che «ci sia il rispetto della nostra decisione, hanno anche la libertà di pensarla come ritengono su una materia opinabile come festa o festa a metà». «Oltretutto - ha aggiunto La Russa - quest'anno si risparmia, perché tutte le principali festività cadono di domenica e quindi c'è un grande risparmio».
ROMANI, CONFINDUSTRIA E SINDACATI - Sulla stessa linea il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, secondo il quale i 150 anni dall'Unità d'Italia si festeggiano solo quest'anno e quindi «per una volta si possa festeggiare senza andare a lavorare». D'accordo con Calderoli, invece, è la leader degli industriali Emma Marcegaglia ha ripetuto quanto già sostenuto in altre occasioni. «I festeggiamenti sono essenziali - ha detto -, ma in un momento come questo, un onere di quattro miliardi di euro per le imprese forse non è la cosa migliore per la loro crescita». per la presidente di Confindustria, insomma, «è giusto celebrare solennemente il 17 marzo, che il presidente Napolitano e le istituzioni hanno indicato come giorno in cui è nata l'Unità d'Italia, noi diciamo però che lo si può celebrare andando a scuola o lavorando». «A me dispiace che si debba litigare anche sulla giornata dell'Unità d'Italia» è l'opinione del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale «le istituzioni avrebbero fatto bene a discutere e a verificare con le parti sociali l'impatto economico della festa. Se le avessero coinvolte, sarebbe stato meglio. Mi dispiace e sono preoccupato che ci si divida - ha ripetuto Bonanni - anche sull'Unità d'Italia». Da parte sua, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ribadisce la proposta di «unificare la festa del 2 giugno con quella del 17 marzo».
«BOICOTTAGGIO LEGHISTA» - Non ha apprezzato le parole di Calderoli l'Italia dei Valori. Secondo il partito di Di Pietro infatti le dichiarazioni del ministro sono solo la dimostrazione del fatto che da parte della Lega «continua a persistere una sorta di resistenza passiva nei confronti dei 150 anni dell'Unità d'Italia». Per Silvana Mura «tirare in ballo la crisi e il rischio di un eventuale ponte appaiono argomentazioni strumentali volte esclusivamente a sminuire il significato di una ricorrenza di assoluto valore che è però in contrasto con la propaganda leghista». Critiche anche dal PdCI-Federazione della sinistra. «Calderoli - ha detto Alessandro Pignatiello - farebbe bene a preoccuparsi dell'inattività del governo, e della sua produttività, per di più in un momento di grave crisi economica e sociale, e non di quello dei lavoratori, che il 17 marzo vogliono ricordare l'unità d'Italia. Non si è mai visto un governo di nullafacenti come questo».
Redazione online
08 febbraio 2011
[youtube][/youtube]
Buon compleanno Italia!