cio che il culto geovista a volte provoca come aberrazione
Inviato: 13/09/2011, 0:47
Girando su internet per svariati ricerche, sono incappato in una singolare esperienza di una ex testimone la quale afferma di sentirsi una vampira, qui di seguito riporto:
DAL SITO (http://www.paranormale.net" onclick="window.open(this.href);return false;).
“Piacere, mi chiamo [...] e ho un figlio che è la mia ragione di vita.
Da che mi ricordi ho iniziato ad avere[...] la necessità di sangue[...] da quasi un anno.
Provengo da una famiglia credente, Testimoni di Geova: anche io prima di accorgermi di questa necessità, praticavo e osservavo, con mio marito e mio figlio.
L'unico che mi resta vicino è mio figlio, invece mio marito non concepisce questa mia natura, mi crede pazza, mi crede una stupida malata fissata con i vampiri, mi deride, arrivando anche alle vere e proprie offese, nemmeno gli dò peso, capisco che per lui è impossibile comprendermi per ora, formulo mille volte la frase: "non appena mio figlio riuscirà ad essere totalmente indipendente, farò un favore all'umanità distruggendomi".
Amo curiosare nel web e mi sono imbattuta in questa intervista (http://www.paranormale.net/colvampiro.htm" onclick="window.open(this.href);return false;).
Ho forti emicranie se mi espongo troppo, arrossamenti cutanei, e anche nausea che varia di intensità alla durata dell'esposizione, i miei occhi tendono a bruciare e lacrimare durante le giornate di sole.
E la costante voglia di sangue, quella è sempre più forte… Ho paura della solitudine quale mi ero rassegnata a contemplare, fino a che (se non erro) ho letto che persone come me ce ne sono anche in questo paese”.
La riflessione che ne viene fuori da studioso dell'agire sociale, è che da questa singolare esperienza è evidente il grado di socializzazione e l imprinting che talvolta su alcuni individui, dati insegnamenti lasciano, se non semplicemente espedienti che l inconscio escogita per sottrarsi ad un pensiero omologante, quando internamente nasce una dissonanza cognitiva, tra cio che si crede e, cio che si DEVE manifestare come credenza per il sentire l appartenenza e non subire le conseguenze di una eventuale defaiance.
Sta difatti che talvolta tali scorciatoie mentali, se non supportate da un ADEGUATA disintossicazione mentale da talune credenze, esse continuano ad agire in maniera silente e subdola.Come un microcip ad orologeria gia autoprogrammato , una volta abbandonata l organizzazione, esso si attiva.
Ovvero un individuo che abbandona non abbandonando ideologicamente del tutto le credenze PORTA CON SE IL SENSO DI COLPA inculcato per anni accopiato all''ostracismo, si manifesta o con il rientro all'ovile,oppure attivandosi come microspia attua un attegiamento autodistruttivo, il quale se non adeguatamente elaborato finisce per tramutarsi nella famosa "distruzione "che tanto la wt auspica per gli apostati e i fuorisciti.
In pratica viene gia anticipatamente inculcato l attegiamento autodistruttivo in caso di un eventuale abbandono.
Ritornando al caso menzionato, cè da dire che il rifiuto per tale sistema di credenze si è concretizzato in un parametro di attegiamento psichico di ripugnanza e di sfida.
Ossia cio che per la wt è il massimo dei tabù, cioè IL SANGUE; in un attegiamento di ribellione ad un tale sistema di credenza e in date condizioni psichiche diviene il massimo dell'espressione per affrancarsi da esso ;infrangendo il tabù ripetutamente si afferma il proprio essere individuale e d il proprio potere a dispetto di una data colletività.
Ma non tutto fila liscio, in quanto latente vi è il senso di colpa per l'aver infranto il Tabù così nel caso menzionato ,la pulsione si dirige verso la pulsione del tanatos di freudiana memoria e dunque verso l autodistruzione.
CIAO A TUTTI DA " EMET"
DAL SITO (http://www.paranormale.net" onclick="window.open(this.href);return false;).
“Piacere, mi chiamo [...] e ho un figlio che è la mia ragione di vita.
Da che mi ricordi ho iniziato ad avere[...] la necessità di sangue[...] da quasi un anno.
Provengo da una famiglia credente, Testimoni di Geova: anche io prima di accorgermi di questa necessità, praticavo e osservavo, con mio marito e mio figlio.
L'unico che mi resta vicino è mio figlio, invece mio marito non concepisce questa mia natura, mi crede pazza, mi crede una stupida malata fissata con i vampiri, mi deride, arrivando anche alle vere e proprie offese, nemmeno gli dò peso, capisco che per lui è impossibile comprendermi per ora, formulo mille volte la frase: "non appena mio figlio riuscirà ad essere totalmente indipendente, farò un favore all'umanità distruggendomi".
Amo curiosare nel web e mi sono imbattuta in questa intervista (http://www.paranormale.net/colvampiro.htm" onclick="window.open(this.href);return false;).
Ho forti emicranie se mi espongo troppo, arrossamenti cutanei, e anche nausea che varia di intensità alla durata dell'esposizione, i miei occhi tendono a bruciare e lacrimare durante le giornate di sole.
E la costante voglia di sangue, quella è sempre più forte… Ho paura della solitudine quale mi ero rassegnata a contemplare, fino a che (se non erro) ho letto che persone come me ce ne sono anche in questo paese”.
La riflessione che ne viene fuori da studioso dell'agire sociale, è che da questa singolare esperienza è evidente il grado di socializzazione e l imprinting che talvolta su alcuni individui, dati insegnamenti lasciano, se non semplicemente espedienti che l inconscio escogita per sottrarsi ad un pensiero omologante, quando internamente nasce una dissonanza cognitiva, tra cio che si crede e, cio che si DEVE manifestare come credenza per il sentire l appartenenza e non subire le conseguenze di una eventuale defaiance.
Sta difatti che talvolta tali scorciatoie mentali, se non supportate da un ADEGUATA disintossicazione mentale da talune credenze, esse continuano ad agire in maniera silente e subdola.Come un microcip ad orologeria gia autoprogrammato , una volta abbandonata l organizzazione, esso si attiva.
Ovvero un individuo che abbandona non abbandonando ideologicamente del tutto le credenze PORTA CON SE IL SENSO DI COLPA inculcato per anni accopiato all''ostracismo, si manifesta o con il rientro all'ovile,oppure attivandosi come microspia attua un attegiamento autodistruttivo, il quale se non adeguatamente elaborato finisce per tramutarsi nella famosa "distruzione "che tanto la wt auspica per gli apostati e i fuorisciti.
In pratica viene gia anticipatamente inculcato l attegiamento autodistruttivo in caso di un eventuale abbandono.
Ritornando al caso menzionato, cè da dire che il rifiuto per tale sistema di credenze si è concretizzato in un parametro di attegiamento psichico di ripugnanza e di sfida.
Ossia cio che per la wt è il massimo dei tabù, cioè IL SANGUE; in un attegiamento di ribellione ad un tale sistema di credenza e in date condizioni psichiche diviene il massimo dell'espressione per affrancarsi da esso ;infrangendo il tabù ripetutamente si afferma il proprio essere individuale e d il proprio potere a dispetto di una data colletività.
Ma non tutto fila liscio, in quanto latente vi è il senso di colpa per l'aver infranto il Tabù così nel caso menzionato ,la pulsione si dirige verso la pulsione del tanatos di freudiana memoria e dunque verso l autodistruzione.
CIAO A TUTTI DA " EMET"