Risposte all'articolo "Dio esiste?" del sito ceifan.org

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ClintEastwood
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Risposte all'articolo "Dio esiste?" del sito ceifan.org

Messaggio da ClintEastwood »

Questo articolo presente sul sito ceifan.org è presente anche sul sito alieniemisteri.altervista, sito più volte linkato quì in merito agli ufo, ma non l'avevo mai notato fino a pochi giorni fà, girando tra le pagine, e visto che ho letto affermazioni circa la dimostrazione dell'inesistenza di D_o, il tutto corredato da amenità senza ne capo ne coda, non ho potuto fare a meno di replicare; mi spiace perchè è un sito che mi sembrava affidabile ma dopo aver letto certe affermazioni ho qualche ripensamento.
Mi limiterò a rispondere ai punti che mi sembrano più salienti, in neretto le parti dell'articolo.

"Tuttavia, un'infinità di prove schiaccianti dimostrano senza ombra di dubbio che Dio non esiste."
Affermazione sballata in partenza perche se è vero che la credenza in un ente superiore è semplicemente questione di fede, non è dimostrabile nemmeno la sua inesistenza, ma vedremo più avanti quali "prove schiaccianti" verranno fornite per aprire gli occhi a chi crede in D_o.

"Il Dio delle religioni monoteiste deriva dall'antico Dio del Sole, non a caso tutto ciò che riguarda Gesù presenta forti similitudini con le antiche divinità del Sole. Il Sole era ed è dispensatore di vita, di luce e di calore, pertanto era visto dagli antichi come la più potente delle divinità, anzi era vista come l'unica divinità esistente in quanto il Sole dà effettivamente le prove della sua esistenza."
Affermazione in parte errata che deriva dalle trattazioni freudiane sull'origine del monoteismo, che indicherebbe nell'antico egitto l'origine del monoteismo ebraico, più specificatamente da quella riforma monoteista apportata in Egitto dal faraone Akhenaton; in realtà, stando agli studi attuali, le due fedi possono essersi incrociate ma non è dimostrabile che il monoteismo ebraico abbia avuto origine da quella riforma, ma vede la sua nascita in tempi più remoti, semmai è vero il contrario, cioè che sia stato Akhenaton a farsi influenzare dagli stessi ebrei. Non sono un'egittologo quindi rimando a persone più esperte una trattazione più completa sull'argomento.

"Ovviamente se gli antichi avessero saputo cosa fosse realmente il Sole, cioè una banale stella, non si sarebbero mai sognati di designarlo come una potente divinità. "
Non si trattava solamente di considerare il sole un dio, ma sottendeva una mitologia molto più profonda, ma da chi è novizio nello studio delle religioni non pretendo spiegazioni accademiche.

"Per dare credibilità a Dio e per indurre le persone a credere in Dio, coloro che lo hanno creato con la loro fantasia e coloro che credevano nella sua esistenza hanno scritto dei libri sacri, formati in parte da pura fantasia ed in parte da adattamenti di storie che all'epoca andavano di moda."
Anche questa affermazione credo che sia scarna di qualsiasi conoscenza accademica di cosa sia un testo sacro e come si sia formato.

"Nella Bibbia si legge che Dio ha creato il cosmo e ci dice anche com’era fatto, tuttavia basandoci sulla realtà incontestabile Dio non sapeva nemmeno com'era fatto il cosmo dato che nella creazione vengono descritte cose che nemmeno esistono."
La genesi è un racconto mitologico, non deve necessariamente essere preso alla lettera, è l'interpretazione che ne deriva quindi dipende da chi la legge.

"Le prove riguardo all'inesistenza delle divinità sono tantissime, come il fatto che è possibile esplorare dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande senza trovare tracce di esse, così come non si trovano tracce di divinità esplorando sia lo spettro visibile che quello invisibile, grazie alle moderne tecnologie. In sostanza, si dispone della tecnologia per carpire ogni segreto dell’intero universo, ma non vi è traccia di Dio o di qualsiasi altra divinità."
L'infantilità di questa frase lascia allibiti, cosa mai si dovrebbe trovare in una cellula o in mezzo ad una molecola? La scritta "made by God"? Il concetto di D_o è qualcosa di più trascendente di una semplice traccia sul fisico. La scienza ci descrive le cose per come sono e non si preoccupa di affermare l'esistenza di un ente non fisico, quindi non c'è proprio il nesso tra l'indagine scientifica e quella teologica.

"La mancanza totale della presenza delle divinità è la prova più schiacciante della loro inesistenza."
Non è prova di niente, non c'è nessuna prova è diverso, quindi non c'è dimostrazione ne di esistenza ne di inesistenza.


"In realtà, Dio non esiste, ecco perché di fatto è assente davanti al dolore e alle ingiustizie umane, ecco perché non interviene mai"
Quì si evidenzia solo il negativo e stranamente non il positivo, sono centinaia le testimonianze di persone che grazie alla fede hanno ritrovato serenità e conforto. Che ci siano molte ingiustizie in questo mondo è vero, ma è colpa di D_o o è colpa dell'uomo?

"Tuttavia, tutte le persone della Terra ricevono sin da piccoli un condizionamento mentale dall'ambiente in cui crescono tale da far sì che risulti difficile mettere in discussione l'esistenza di Dio o anche una religione, perché vengono inculcate come verità assolute sin da piccoli e una volta cresciute è difficile mettere in discussione queste verità a causa di motivi psicologici ben precisi che impediscono di agire su certezze che il cervello ritiene acquisite definitivamente. Molte persone credono in Dio e nella propria religione senza porsi domande sull'esistenza di Dio o sull'attendibilità della propria religione: il condizionamento mentale è tale che dà persino fastidio porsi tali domande."
Baggianata atea ritrita; l'individuo una volta cresciuto è libero di porsi le domande che vuole, e i casi della vita a cui và incontro possono essere molteplici, può maturare la fede in seguito ad un evento, può perderla, può entrare in una situazione che gli fà porre molti perchè, insomma le vie sono tante e non è assolutamente tutto riconducibile al semplice condizionamento mentale, anche se vero per certi individui non lo è certo per tutti.

"Ma se le persone nascessero in un ambiente in cui non esiste il concetto di Dio e le religioni, allora difficilmente si penserebbe all'esistenza di qualsiasi tipo di divinità, semplicemente perché la scienza può soddisfare ogni loro curiosità mostrando prove concrete e sopratutto perché nella realtà non esiste la benché minima attività di qualsiasi divinità: tali persone si accorgerebbero, ad esempio, che nella realtà esiste solo l'uomo, i suoi comportamenti ed il suo pensiero."
L'essere umano con la sua psiche e con i suoi sentimenti è qualcosa di molto complesso e non è riconducibile ad uno schema ateo come il suddetto; la scienza soddisfa le nostre conoscenze fisiche ma la fede tocca punti a cui essa non può arrivare, ma per capire questo occorre vedere chi ha vissuto momenti felici o tragici in prima persona e con l'aiuto della fede si sia aiutata; la necessita di una fede alle volte è un bisogno della persona che và al di là delle semplici conoscenze materiali.

"Molte persone di tutte le religioni affermano di essere state miracolate, ma analizzando scientificamente i fatti si rivela che si scambiano eventi fortunati con i miracoli: se un fatto va bene è un miracolo, se va male è una disgrazia. Inoltre, in molti casi si è rilevato scientificamente la presenza di guarigioni comunque rientranti nella normalità. In altri casi ancora si tratta di truffe o di mitomani. "
Ci sono ancora molti casi irrisolti e non facilmente spiegabili in tale campo, quindi eviterei generalizzazioni di questo tipo; che sia miracolo o meno, l'ateo non sarà comunque disposto a crederci, il credente si, quindi si girerebbe a vuoto.

"Ritornando a Dio, bisogna sempre tener conto che l'esistenza di Dio è un dogma che è stato indottrinato alle persone sin da piccole, e ciò provoca sul cervello un effetto negativo, che inabilita la facoltà di giudizio e la comprensione. Il cervello, sottoposto a tale pressione, comincia a percepire la realtà non come essa è effettivamente, ma secondo le direttive impartitegli, ritenendo errato qualsiasi cosa che va contro ciò che è stato indottrinato alla persona."
Anche questa è una stupidaggine che non sò da dove è stata presa; non ho mai letto di studi psicologici che ritenevano dannosa la credenza in D_o (poveri tutti quegli scienziati credenti..), semmai è l'indottrinamento forzato e settario ad essere dannoso, ma c'è differenza tra questo e la semplice concezione dell'esistenza di D_o.

"Il dialogo con quelli che credono in Dio è difficile. Chi crede senza prove, crede per fede: è impossibile smontarli razionalmente. Una certezza non basata su fatti, risulta inattaccabile dai fatti stessi."
Se ci fosse più rispetto e meno strafottenza alla Dawkins forse il dialogo sarebbe molto più facile.

PAGINA 2:

"Per dimostrare l'inesistenza di Dio è sufficiente vedere la mancanza di prove sulla sua esistenza, "
Già risposto sopra, ciò non dimostra nulla, non ci sono "prove della inesistenza" di D_o, ma semplici studi sul fisico che non dicono nulla sull'argomento.

"La prova più schiacciante è la mancanza della presenza di Dio sulla Terra, nonostante il verificarsi di fatti gravissimi. Di seguito sono elencate le situazioni in cui Dio non interviene mentre, se esistesse, dovrebbe intervenire.
Nel mondo avvengono continuamente atrocità nei confronti di persone innocenti, ma Dio non interviene."

Come già detto sopra, non è colpa di D_o se ci sono questi massacri, ma semmai degli uomini e del fanatismo, e questo vale anche per le restanti affermazioni sulle atrocità nel mondo.

"Centinaia di milioni di persone pregano Dio, ma egli non li ascolta."
Questa è una sparata gratuita per giunta anche banale, si ha forse un resoconto di ogni fedele sulla terra? Si è sicuri al 100% che ogni fedele che prega sia inascoltato? Mi domando quanta esperienza si abbia circa le milioni di comunità di credenti (e non necessariamente solo cristiane) sparse nel mondo per fare affermazioni del genere. Conosco gente che sarebbe pronta ad affermare il contrario, comunque, le sparate sembrano le ciliege di questo articolo.

"In tutto il Medioevo i mussulmani, nelle loro incursioni in territorio cristiano europeo o nei territori cristiani europei conquistati, hanno compiuto ogni genere di atrocità nei confronti dei cristiani senza che nessun Dio, angelo, Gesù, Madonna, Santo sia intervenuto per proteggere chi credeva in loro da una morte allucinante. "
Le atrocità descritte nell'articolo non mi sono nuove visto che è proprio il campo su cui indago storicamente con maggior dettaglio, e queste sinceramente, non possono essere prove dell'inesistenza di D_o per quanto, posso capire il biasimo nei suoi confronti in situazioni simili, ma sono prove del fanatismo umano e fino a dove possa arrivare per mietere vittime, tutto ciò però, non ha nulla a che vedere con i valori basilari e morali delle religioni, ma solo con la sete di potere e di sangue di uomini esaltati.


"Se fosse vero che Dio è dovunque, allora egli sta impassibile a guardare le tantissime atrocità che subiscono le persone innocenti."
Se si vede solo il negativo certamente non si potranno cogliere anche quei valori di cui il mondo e la storia sono permeati; evidenziare i crimini è chiaramente giusto ma il mondo non è fatto solo di questo.

"Inoltre, il libero arbitrio non esiste: tutte le nostre decisioni sono causate da eventi, fisici o biochimici, e quindi sono necessarie. Una vasta letteratura scientifica ha dimostrato che le azione umane dipendono da come siamo fatti, da cosa mangiamo, da chi incontriamo, da cosa c’è successo, se ci siamo ammalati, se abbiamo subito un trauma, dalle circostanze in cui ci si viene a trovare, ecc."
Quest' affermazione è alquanto strana, perchè se è vero che i nostri atti sono dovuti da altrettanti eventi microscopici e macroscopici, abbiamo un cervello per ragionare e per decidere e quindi siamo liberi, il libero arbitrio in questo senso esiste eccome.

"Il libero arbitrio, che implica il non intervento di Dio, rende totalmente inutile la preghiera: tutte le persone che credono in Dio e lo pregano sperando in un suo intervento (da motivi gravi quali la guarigione da una malattia a ragioni più futili come il superamento di un esame universitario), dovrebbero fermarsi e smettere di rivolgersi a lui. A che serve in fondo pregare, se tanto Dio ha già deciso di non violare il nostro “libero arbitrio”?"
La preghiera non sempre è una richiesta ma volte volte un'espressione di fede e di affetto, quindi, anche se molte volte è usata per richiedere espressamente determinate cose, sottende il sentimento, la fiducia (fides) verso D_o. Sul violare il libero arbitrio, si può anche dire che se è una richiesta, siamo noi a chiedere di violarlo, e non riguarda esplicitamente le nostre azioni ma il risultato di un evento.

"Si tratta di semplici concetti che chiunque può capire analizzando la storia e gli eventi di tutti i giorni: non c'è davvero bisogno di credere in qualsiasi divinità per poter vivere civilmente in pace."
L'ateocrazia staliniana è infatti un esempio di come, anche se non si crede, il sangue scorre uguale.


PAGINA 3:

"La scienza non può smentire l'esistenza di Dio. "
Nelle pagine precedenti si sono fatte esattamente le affermazioni opposte, devo dedurre che questo articolo sia un collage di vari pezzi di diversi autori.

"Molti scienziati hanno invece dimostrato come sia errato pensare all'esistenza di un Dio creatore dell'universo, come sia errato il concetto di causa prima e quello del principio antropico."
La scienza ha dimostrato molte cose, tra cui anche una complessità chimica e biochimica perfetta e funzionale, tanto da far comunque pensare che simili fenomeni possano sottendere ad un ordine retto da qualcosa di più grande di noi; ciò comunque riguarda pensieri interni allo scienziato, quindi, che lui sia credente o meno la scienza deve comuqnue mantenersi agnostica su tali argomenti, ma non è possibile certo dire che gli studi scientifici facciano pensare all'inesistenza di D_o perchè sarebbe una fesseria, la scienza è neutra.


"Inoltre, la scienza è informata sui fatti e sa che il Dio Unico è un'invenzione del mondo occidentale, otre la metà della popolazione mondiale lo ignora: Dottrina Ajivika, Jainismo, Buddismo, Tantrismo, Confucianesimo, Taoismo, Shintoismo, Induismo........ ed ovviamente gli Atei. "
Falso, molte delle fedi suddette hanno comunque concetti ed analogie con la fede cristiana, così come tutte le religioni del mondo hanno elementi in comune. La solita scarsa conoscenza delle culture.


"Tra l'altro,s u questo pianeta esistono tanti popoli quante divinità, ciascuna delle quali definita vera e indubitabile, mentre le altre sono tutte false;"
Falsa anche questa affermazione, gran parte degli induisti per esempio sono sincretisti e ritengono valide anche le altre fedi; il rispetto reciproco tra le religioni c'è sempre tra le persone non fanatiche che guardano ai valori comuni, non è certo il caso di questo articolo.

Concludendo per il momento posso dire che le religioni al mondo oltre a quella cristiana, aldilà dei fanatismi e degli scheletri nell'armadio, hanno in sè molti valori e beni che se colti non aggravano affatto la vita dell'individuo ma la valorizzano e la migliorano; che dire della saggezza taoista riguardo al sesso? Che dire dell'etica morale del buddismo? Che dire della carità e amore cristiano? Che dire del rispetto della natura delle credenze dei nativi americani? Etc.. Dire che la religione aggrava solo l'uomo è una fandonia di quel campo ateo che non cerca un dialogo con la fede ma cerca solo di distruggerla, non tutti gli atei sono così per fortuna.



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Sal80
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Messaggio da Sal80 »

Clint: Concludendo per il momento posso dire che le religioni al mondo oltre a quella cristiana, aldilà dei fanatismi e degli scheletri nell'armadio, hanno in sè molti valori e beni che se colti non aggravano affatto la vita dell'individuo ma la valorizzano e la migliorano; che dire della saggezza taoista riguardo al sesso? Che dire dell'etica morale del buddismo? Che dire della carità e amore cristiano? Che dire del rispetto della natura delle credenze dei nativi americani? Etc.. Dire che la religione aggrava solo l'uomo è una fandonia di quel campo ateo che non cerca un dialogo con la fede ma cerca solo di distruggerla, non tutti gli atei sono così per fortuna.
A questo riguardo, ho appena finito di leggere un bel libro, si intitola : "L`inizio di tutte le cose" di Hans Küng. Quì l`autore cerca di distinguere quello che "crede" la scienza dalla credenza in Dio. Lo fa rispondendo alle domande che la scienza non può trovare: Perchè non esiste il niente, anzicchè l`universo e perchè l`universo è così, come è? Queste domande sono molto interessanti, e danno un fondamento profondo per altre riflessioni.
Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità...non andare fino in fondo, e non iniziare.
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flabot
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Messaggio da flabot »

A questo riguardo, ho appena finito di leggere un bel libro, si intitola : "L`inizio di tutte le cose" di Hans Küng. Quì l`autore cerca di distinguere quello che "crede" la scienza dalla credenza in Dio. Lo fa rispondendo alle domande che la scienza non può trovare: Perchè non esiste il niente, anzicchè l`universo e perchè l`universo è così, come è? Queste domande sono molto interessanti, e danno un fondamento profondo per altre riflessioni.
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L'ho ritirato sabato dalla biblioteca, ed ora sta sul mio comodino in attesa che termini " La via lattea", poi lo leggerò pure io :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio: :occhiol: :ciao: :ciao:
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Clint ha scritto:
Affermazione sballata in partenza perche se è vero che la credenza in un ente superiore è semplicemente questione di fede, non è dimostrabile nemmeno la sua inesistenza, ma vedremo più avanti quali "prove schiaccianti" verranno fornite per aprire gli occhi a chi crede in D_o.
Pensa che io, invece, sono tra coloro che ritiene che l'esistenza di Dio sia dimostrabilissima (anche se, ovviamente, non attraverso i metodi della scienza sperimentale) e che, anzi, la possibilità di "pensare" il mondo in modo coerente non possa prescindere dall'esistenza di un ente assoluto quale suo "fondamento" (cf. A. Livi, Il principio di coerenza, Armando Editore). E' vero che buona parte del pensiero filosofico contemporaneo è tendenzialmente agnostico, ma ritengo che questo dipenda dalla "cattiva metafisica" che lo pervade ed anima. Sto scrivendo un saggio divulgativo sulla questione, ma, data la scarsità del tempo che posso dedicare alla sua stesura, non ho la più pallida idea di quando potrò terminarlo e pubblicarlo (sic).
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azzurra
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Messaggio da azzurra »

Non è possibile trarre delle conclusioni definitive,la ricerca non finirà mai.Quando si è sicuri, o credi o sei ateo, smetti di fare ricerche ma cerchi prove per avvalorare la tua convinzione. Mentre l'insicurezza indica che ogni alternativa è possibile.
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Messaggio da Trianello »

Non è possibile trarre delle conclusioni definitive
E questa è già una conclusione definitiva.
Il problema è che noi cerchiamo conferme lì dove non possiamo trovarne. L'esistenza di Dio è una certezza del senso comune da cui non si può prescindere se si vuole pensare la realtà in modo coerente. Solo che all'Occidente non interessa più molto pensare in modo coerente. La gente si affanna a cercare certezze, ma avendo il nostro tempo voltato le spalle alla metafisica, in questo non c'è più spazio per le certezze, ma solo per i pensatori deboli, per cui la ricerca è destinata a rimanere vana. A meno che non si ritorni a pensare l'essere in modo coerente e se ne riscopra il valore più genuino quale perfezione somma di cui l'uomo, così come tutte le creature, si limita a partecipare e che ha nell'ente assoluto il suo fondamento.
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

X Trianello
"Pensa che io, invece, sono tra coloro che ritiene che l'esistenza di Dio sia dimostrabilissima (anche se, ovviamente, non attraverso i metodi della scienza sperimentale) e che, anzi, la possibilità di "pensare" il mondo in modo coerente non possa prescindere dall'esistenza di un ente assoluto quale suo "fondamento" (cf. A. Livi, Il principio di coerenza, Armando Editore). "
E' un discorso che può valere per noi credenti ma nel dialogo con un ateo, secondo me, oltre ad essere un pò troppo invadente per le sue convinzioni, non fà una grinza perchè sarebbe aia fritta dirgli una cosa del genere. Ma l'ateo in questione che scrive non ha rispetto ne per la fede in questo Ente ne per le religioni in generali, creandosi a sua volta un pò come Dawkins la sua personale religione atea.
Io non sono contro l'ateismo ma contro la mancanza del rispetto.


azzurra
"Mentre l'insicurezza indica che ogni alternativa è possibile."
Oltre a insicurezza io la chiamerei invece rispetto reciproco. Ad un ateo posso dire: potresti avere ragione tu, rispetto il tuo credo, ma io ho comunque fede; invece di chiamarlo miscredente come lui potrebbe chiamare me credulone e fantasioso, sono cose che fanno irritare.



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Messaggio da flabot »

[
Pensa che io, invece, sono tra coloro che ritiene che l'esistenza di Dio sia dimostrabilissima (anche se, ovviamente, non attraverso i metodi della scienza sperimentale) e che, anzi, la possibilità di "pensare" il mondo in modo coerente non possa prescindere dall'esistenza di un ente assoluto quale suo "fondamento" (cf. A. Livi, Il principio di coerenza, Armando Editore). E' vero che buona parte del pensiero filosofico contemporaneo è tendenzialmente agnostico, ma ritengo che questo dipenda dalla "cattiva metafisica" che lo pervade ed anima. Sto scrivendo un saggio divulgativo sulla questione, ma, data la scarsità del tempo che posso dedicare alla sua stesura, non ho la più pallida idea di quando potrò terminarlo e pubblicarlo (sic).
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Se come dici tu caro Trian. fosse dimostrabile, non avrebbe più senso il credere nell'esistenza di Dio, quindi quella per alcuni " GRAN COSA" che risponde al nome di fede, perderebbe all'improvviso qualsiasi valore e motivo di esistere, trova il tempo per quel tuo saggio, credimi sarebbe una pietra miliare per tutti i religiosi nel termine stretto della parola :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio: :occhiol: :ciao:
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Messaggio da Trianello »

Clint ha scritto:
E' un discorso che può valere per noi credenti ma nel dialogo con un ateo, secondo me, oltre ad essere un pò troppo invadente per le sue convinzioni, non fà una grinza perchè sarebbe aia fritta dirgli una cosa del genere.
E' vero che contro la fede degli atei (nella sua irrazionalità) non c'è ragione che tenga, ma al contempo, sono convinto, come dicevo (e lo dico da ex-agnostico militante), che senza ammettere l'esistenza di Dio, quale fondamento assoluto, sia davvero impossibile pensare il mondo in modo coerente. Questo perché il nostro pensare presuppone un fondamento assoluto, anche quando giunge a negarlo (violando, pertanto, il principio di coerenza).

Flabot ha scritto:
Se come dici tu caro Trian. fosse dimostrabile, non avrebbe più senso il credere nell'esistenza di Dio, quindi quella per alcuni " GRAN COSA" che risponde al nome di fede, perderebbe all'improvviso qualsiasi valore e motivo di esistere, trova il tempo per quel tuo saggio, credimi sarebbe una pietra miliare per tutti i religiosi nel termine stretto della parola
Carissimo amico, tu confondi la fede con il fideismo. I cattolici sono, da sempre, contrari al fideismo (che è stato ufficialmente condannato dal Magistero della Chiesa), considerando la ragione in grado di raggiungere con le sue sole forze alcune verità quali l'esistenza di Dio o la spiritualità dell'anima umana. La fede è un atto umano e, pertanto, deve essere un atto razionale. Io non credo che Dio esista, io so che Dio esiste. Ora, proprio perché so che Dio esiste posso credere, per fede, alla sua Rivelazione. Mai sentito parlare della dottrina dei cosiddetti “preamboli della fede” chiave di volta della teologia fondamentale cattolica?
Nel saggio a cui sto lavorando non dirò nulla di particolarmente nuovo o sconvolgente per chi abbia studiato già gli argomenti che ne sono la materia, ma ne proporrò solo una particolare esposizione pensata per chi di queste cose non ha mai sentito parlare.
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Messaggio da flabot »

di Trianello » ieri, 23:36


Carissimo amico, tu confondi la fede con il fideismo. I cattolici sono, da sempre, contrari al fideismo (che è stato ufficialmente condannato dal Magistero della Chiesa), considerando la ragione in grado di raggiungere con le sue sole forze alcune verità quali l'esistenza di Dio o la spiritualità dell'anima umana. La fede è un atto umano e, pertanto, deve essere un atto razionale. Io non credo che Dio esista, io so che Dio esiste. Ora, proprio perché so che Dio esiste posso credere, per fede, alla sua Rivelazione. Mai sentito parlare della dottrina dei cosiddetti “preamboli della fede” chiave di volta della teologia fondamentale cattolica?
Nel saggio a cui sto lavorando non dirò nulla di particolarmente nuovo o sconvolgente per chi abbia studiato già gli argomenti che ne sono la materia, ma ne proporrò solo una particolare esposizione pensata per chi di queste cose non ha mai sentito parlare.
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Un filosofo ateo francese di cui non ricordo il nome, in un suo libro che ho letto ma non lo possiedo perchè l'ho preso in biblioteca, a proposito di questo ha scritto più o meno: se una persona vi dovesse dire "Io so che Dio esiste" oppure " Io so che Dio non esiste" non siete di fronte na ad un grande Teista ne ad un grande Ateo, ma semplicemente a due i....i, perchè la percezione di Dio è materia soggettiva.



Il fideismo, è l'atteggiamento o la dottrina di chi, constatando discordanza tra la fede e la ragione, è incline a seguire la fede senza tenere conto della ragione.

Nella teologia cristiana, diversi sistemi di credo che sostengono, su basi diverse, che la ragione è irrilevante per la fede religiosa, sono stati etichettati con il termine fideismo.

La parola viene talvolta usata anche per riferirsi al credo protestante per cui i cristiani sono salvati dalla sola fede (si veda sola fide). Questa posizione viene talvolta chiamata solifidianismo



Un teologo cattolico a mia precisa domanda su che prove potevamo basare il nostro credo cattolico, mi ha risposto non servono prove perchè dobbiamo credere per atto di fede a questo punto sono molto confuso :grazie: :grazie: :grazie: :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio: :ciao: :ciao:
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Messaggio da Trianello »


Un filosofo ateo francese di cui non ricordo il nome, in un suo libro che ho letto ma non lo possiedo perchè l'ho preso in biblioteca, a proposito di questo ha scritto più o meno: se una persona vi dovesse dire "Io so che Dio esiste" oppure " Io so che Dio non esiste" non siete di fronte na ad un grande Teista ne ad un grande Ateo, ma semplicemente a due i....i, perchè la percezione di Dio è materia soggettiva.
Bah... potrei citarti un'infinità di filosofi (di cui mi rocordo persino il nome) che non la pensano in questo modo. Se vuoi, posso suggerirti una ricchissima bibliografia su cui approfondire la tua conoscenza in merito all’argomento.
Un teologo cattolico a mia precisa domanda su che prove potevamo basare il nostro credo cattolico, mi ha risposto non servono prove perchè dobbiamo credere per atto di fede a questo punto sono molto confuso
Evidentemente, quindi, non vi siete capiti; sempre che si trattasse davvero di un teologo cattolico.
Ti consiglio la lettura di questo interessante volume. A. Livi, Razionalità della fede nella rivelazione. Un'analisi filosofica alla luce della logica aletica., Ed. Leonardo da Vinci, Roma, 2005 (anche se, al momento, il volume è in ristampa e, pertanto, non è reperibile in libreria).
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Messaggio da flabot »

di Trianello » oggi, 18:57


Evidentemente, quindi, non vi siete capiti; sempre che si trattasse davvero di un teologo cattolico.
Ti consiglio la lettura di questo interessante volume. A. Livi, Razionalità della fede nella rivelazione. Un'analisi filosofica alla luce della logica aletica., Ed. Leonardo da Vinci, Roma, 2005 (anche se, al momento, il volume è in ristampa e, pertanto, non è reperibile in libreria).

La conferenza era tenuta in un oratorio, è stato presentato dal parroco locale, che lo conosceva e tra il pubblico ci stavano suore e preti, era sicuramente un teologo cattolico la mia domanda è stata breve e chiara come pure la sua risposta, è molto difficile che non ci siamo compresi quello che secondo me è molto più probabile è che all'interno della dottrina cattolica ci siano più variegate maniere di intenderla, e se si parte dall'idea che questa è una materia soggettiva, forse è giusto così, come è giusto, sempre per la soggettività della percezione di Dio che ci siano più correnti di pensieri diversi, o no? :ciao: :ciao: :ciao:
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

vuoi, posso suggerirti una ricchissima bibliografia su cui approfondire la tua conoscenza in merito all’argomento
Ma com'è che dai sempre la stessa risposta quando qualcuno si mostra di parere contrario al tuo?
Innanzi tutto, e specifico che non mi muovo secondo una corrente di pensiero a-culturale o contro la sapienza umana, ho sempre pensato fosse una grossa limitazione "credere" perchè qualcun altro abbia concluso che sia giusto credere.
Accertarsi non vuol dire sempre leggere gli scritti altrui o i saggi altrui. Accertarsi significa essenzialmente sperimentare con mano.
La ricerca di dio e della sua esistenza va compiuta attraverso riflessioni personali e una strenuante indagine sulle cose che effettivamente ci danno prova della sua non\esistenza.
Potrei prendere i centinaia di scritti che mi suggerisci e rimanere sempre della medesima opinione. Come mi riterresti dunque? Uno stupido?
Esistono diversi modi di vedere la vita, la moralità, il bene, il male, dio. Il non credere non è scarsità di cultura o il NON RICORDARSI IL NOME. Il non credere è una decisione alla quale si giunge attraverso il proprio percorso di vita.
Stabilire che dio esista perché lo dice un mio simile equivale ad accettare, se fossi intorno all'anno 1000 che la terra sia piatta perché i più grandi illustri maestri così sostengono.
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