Ezechiele 18,4 L’anima che pecca, essa stessa morirà
Moderatore: Quixote
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Ezechiele 18,4 L’anima che pecca, essa stessa morirà
In attesa di una risposta per Mario https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=18&t=8943" onclick="window.open(this.href);return false;
(la domanda è fuori dalla mia mentalità, allo stesso tempo l’ha chiesto Mario, ci tiene, e io cerco d’impegnarmi)…
…il mio Demy mi ha chiesto di fare un post su Ez 18,4.
A un primo livello, il versetto ribadisce che le colpe dei padri non ricadono sui figli: ognuno è responsabile di sé stesso.
Nel contempo vorrei subito esser chiara: in questo versetto non si tratta né di morte dell’anima, né di morte fisica dell’individuo. Anche perché se uno dovesse morire perché pecca, sulla terra non esisterebbe più nessuno: ci sarebbe solo un enorme cimitero.
Non solo: nell'ebraismo esistono appena due dogmi. Uno riguarda l'unicità di Dio, l'altro l'immortalità dell'anima.
Ezechiele è un profeta che utilizza molti simboli: il carro celeste, le ossa aride che riprendono vita, il rotolo scritto da ambo le parti…
Il versetto in questione riguarda una morte simbolica che si può riparare col pentimento e la teshuvà (abbiamo parlato di teshuvà https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 01#p127601" onclick="window.open(this.href);return false;)
Peccare, anche in modo lieve, va a interferire con altri livelli. Il peccato sussiste anche quando nessuno ti vede (quindi non funziona come per i musulmani). Il peccato porta l’anima in caduta, la allontana da Dio. (Demy ha parlato dei 125 livelli di rettificazione in questo post https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=18&t=8075" onclick="window.open(this.href);return false;). In questo senso il peccato fa "morire" l'anima.
Nel Talmud Yerushalmì, trattato Makkot 2,6 - oltre al versetto di Ez 18,4 si legge: They then asked the Holy One Blessed Be He: 'What is the punishment for the one who transgresses?' Answered He, 'Let him return (shuv) in repentence (teshuvà)!'
Che cos’è la teshuvà?
In parole povere è il ritorno a Dio, la conversione a “U”, la riscoperta della scintilla divina che si trova in ogni uomo.
Il midrash dice che il mondo è stato creato con la lettera he(y) . E’ una lettera che ha due aperture: da un’apertura si può liberamente uscire (corrisponde al libero arbitrio); dall’altra si può ritornare a Dio e fare teshuvà.
Ma uno non potrebbe entrare e uscire dallo stesso punto? No, per poter ritornare a Dio occorre fare tutto un percorso…
E’ un percorso di rettificazione, un avvicinamento graduale a Dio che è conseguente al mettersi in discussione e al mettersi in viaggio, ovvero all’andare. Nel Primo Testamento si trova spesso il verbo “andò”, “vayèlech”: è il verbo del progredire, un privilegio riservato solamente all’uomo. Nemmeno gli angeli possono più progredire in quanto sono “omedìm”, fermi.
Sono due le fasi della teshuvà e del pentimento: il rimorso (da cattolica userei piuttosto il termine contrizione) e il proposito di comportarmi in modo migliore. Infatti, essere contriti senza la conseguente decisione di cambiar vita, è un atteggiamento vano.
Da tener presente che la vera colpa non è trasgredire, bensì non fare teshuvà!
Torry con la consulenza di Demy
PS Forse più avanti parlo del significato del "collo".
(la domanda è fuori dalla mia mentalità, allo stesso tempo l’ha chiesto Mario, ci tiene, e io cerco d’impegnarmi)…
…il mio Demy mi ha chiesto di fare un post su Ez 18,4.
A un primo livello, il versetto ribadisce che le colpe dei padri non ricadono sui figli: ognuno è responsabile di sé stesso.
Nel contempo vorrei subito esser chiara: in questo versetto non si tratta né di morte dell’anima, né di morte fisica dell’individuo. Anche perché se uno dovesse morire perché pecca, sulla terra non esisterebbe più nessuno: ci sarebbe solo un enorme cimitero.
Non solo: nell'ebraismo esistono appena due dogmi. Uno riguarda l'unicità di Dio, l'altro l'immortalità dell'anima.
Ezechiele è un profeta che utilizza molti simboli: il carro celeste, le ossa aride che riprendono vita, il rotolo scritto da ambo le parti…
Il versetto in questione riguarda una morte simbolica che si può riparare col pentimento e la teshuvà (abbiamo parlato di teshuvà https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 01#p127601" onclick="window.open(this.href);return false;)
Peccare, anche in modo lieve, va a interferire con altri livelli. Il peccato sussiste anche quando nessuno ti vede (quindi non funziona come per i musulmani). Il peccato porta l’anima in caduta, la allontana da Dio. (Demy ha parlato dei 125 livelli di rettificazione in questo post https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=18&t=8075" onclick="window.open(this.href);return false;). In questo senso il peccato fa "morire" l'anima.
Nel Talmud Yerushalmì, trattato Makkot 2,6 - oltre al versetto di Ez 18,4 si legge: They then asked the Holy One Blessed Be He: 'What is the punishment for the one who transgresses?' Answered He, 'Let him return (shuv) in repentence (teshuvà)!'
Che cos’è la teshuvà?
In parole povere è il ritorno a Dio, la conversione a “U”, la riscoperta della scintilla divina che si trova in ogni uomo.
Il midrash dice che il mondo è stato creato con la lettera he(y) . E’ una lettera che ha due aperture: da un’apertura si può liberamente uscire (corrisponde al libero arbitrio); dall’altra si può ritornare a Dio e fare teshuvà.
Ma uno non potrebbe entrare e uscire dallo stesso punto? No, per poter ritornare a Dio occorre fare tutto un percorso…
E’ un percorso di rettificazione, un avvicinamento graduale a Dio che è conseguente al mettersi in discussione e al mettersi in viaggio, ovvero all’andare. Nel Primo Testamento si trova spesso il verbo “andò”, “vayèlech”: è il verbo del progredire, un privilegio riservato solamente all’uomo. Nemmeno gli angeli possono più progredire in quanto sono “omedìm”, fermi.
Sono due le fasi della teshuvà e del pentimento: il rimorso (da cattolica userei piuttosto il termine contrizione) e il proposito di comportarmi in modo migliore. Infatti, essere contriti senza la conseguente decisione di cambiar vita, è un atteggiamento vano.
Da tener presente che la vera colpa non è trasgredire, bensì non fare teshuvà!
Torry con la consulenza di Demy
PS Forse più avanti parlo del significato del "collo".
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grazie
molto interessante,grazie,continuate così!!
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Si, per favore, continuate.
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Non ho letto bene il messaggio di Demolizioni Torri, comunque dal titolo vorrei prendere spunto di una riflessione che ho fatto. Una persona mi ha fatto notare che se uno é da Dio non pecca come dice il versetto [1 Giovanni 3:9] Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché un germe divino dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio.
Quindi in teoria non sussisterebbe il sacramento della confessione cattolica.
Quindi in teoria non sussisterebbe il sacramento della confessione cattolica.
E invece di riflettere che tutti siamo sotto la legge della carne e quindi sotto il peccato,puntotriplo ha scritto:Una persona mi ha fatto notare che se uno é da Dio non pecca come dice il versetto....
e chi dice che è senza peccato è un mentitore,
hai concluso che il sacramento della confessione non sussiste .
Inoltre si deve capire che non esiste "il versetto "
ma il contesto nel quale si trova, ed il significato che si vuole trasmettere.
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Eh, ma detta così sembrerebbe che l'impeccabilita' fosse acquisita purchè cristiani, ma non è così, occorre verificarla giorno per giorno ogniqualvolta ci si presenti una scelta, dalle più banali alle più gravose.puntotriplo ha scritto:Non ho letto bene il messaggio di Demolizioni Torri, comunque dal titolo vorrei prendere spunto di una riflessione che ho fatto. Una persona mi ha fatto notare che se uno é da Dio non pecca come dice il versetto [1 Giovanni 3:9] Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché un germe divino dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio.
Quindi in teoria non sussisterebbe il sacramento della confessione cattolica.
Ed anche così, non si può esser esenti da peccato, direi che Paolo l'ha scritto chiaramente.
Gabriella
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Il collo
Riprendo questo 3d dopo quasi un anno. Non è un argomento facile e, finora, quando avevo voglia di continuare, immediatamente dopo lasciavo perdere.
In precedenza avevo concluso dicendo che forse avrei parlato del collo.
Varie volte ho visto tradurre nèfesh con “gola” o “collo”. Non è proprio così o, perlomeno, non è sempre così.
A volte quando la CEI traduce “gola” - come in Giona 2,6 - il Tanàkh Stone Edition della Artscroll spesso mantiene “soul”, anima.
Nel seguente caso specifico (ed è la prima volta che mi capita) la TNM sembra avvicinarsi maggiormente all'originale:
TNM: Giona 2,5 Le acque mi circondarono fino all’anima
CEI: Giona 2,6 Le acque mi hanno sommerso fino alla gola
TANAKH Stone Edition: Jonah 2,6 Waters encompassed me to the soul
Mentre in quest'altro caso è più aderente la CEI e più arzigogolata la TNM:
TNM: Ecclesiaste 6,7 Tutto il duro lavoro del genere umano è per la loro bocca, eppure la loro propria anima non si riempie
CEI: Qohèlet 6,7 Tutta la fatica dell'uomo è per la bocca e la sua brama non è mai sazia
TANAKH Stone Edition: Ecclesiastes 6,7 All man's toil is for his mouth, yet his wants are never satisfied
C'è una parola accadica e una ugaritica - entrambe vogliono dire “gola” - che hanno un'assonanza con nèfesh. E questo farebbe comprendere come mai nell'ebraico biblico talvolta si possa tradurre nèfesh con gola.
Per comprendere la sovrapposizione tra gola, collo e anima occorre pensare che nel momento in cui la gola viene chiusa, il nèfesh viene annullato.
Accenno senza approfondire l'argomento, per me troppo macabro: nel medioevo credevano che i morti soffocati fossero destinati all'inferno perché non avevano avuto la possibilità di chiedere perdono nell'ultimo istante. Anche ai suicidi veniva tagliata la testa per lo stesso motivo.
Torniamo alla mistica ebraica, la chassidùt, nella quale si dà importanza al collo poiché sorregge il capo.
E' il collegamento creato dal collo - e la vulnerabilità del collegamento stesso! - con il capo che fa sì che quest'ultimo sia, contemporaneamente, un tutt'uno con il corpo e distinto da esso.
Per chi è incuriosito, vado un po' avanti nella spiegazione chassidica e nel contempo chiedo un piccolo sforzo per non ragionare con domande e risposte preconfezionate. Sapete, nell'ebraismo si studia in coppia, il confronto è continuo. Ci si abitua da subito a fare ipotesi su ipotesi, anche quando queste ipotesi non possano essere facilmente verificate.
Allora, per chi ha voglia di seguirmi nel ragionamento... vado avanti.
Se, per qualche strano motivo, il capo non fosse collegato tramite il collo al resto del corpo; se per qualche ragione fantascientifica il corpo ricevesse istruzioni da qualcosa all'esterno di esso, queste istruzioni non avrebbero un fondamento reale. E, alla fine, non avrebbero influenza sul corpo.
Si limiterebbero a essere, appunto, istruzioni esterne. E non qualcosa che proviene dall'interno, qualcosa davvero in relazione con la propria esistenza.
Il corpo fisico riflette, dunque, le verità profonde che riguardano le funzioni spirituali delle varie membra. E in quest'ottica il collo è visto come lo stretto passaggio tra la testa e il cuore.
Torry
PS C'è una cosa che mi ha recato qualche perplessità e anche disapprovazione. Ho trovato in ben cinque diversi libri di Umberto Galimberti un capitoletto riguardante il nèfesh, con delle spiegazione poco attinenti alla realtà ebraica.
A titolo di cronaca Galimberti ha descritto la nefes (lui lo scrive al femminile e con la “s” finale) ne: Il corpo; Opere; Orme del sacro; Idee: il catalogo è questo; Psichiatria e fenomenologia.
Oltre a non far mie le opinioni espresse, ho anche pensato: cavoli, ma questi scrivono libri con il copia incolla?
In precedenza avevo concluso dicendo che forse avrei parlato del collo.
Varie volte ho visto tradurre nèfesh con “gola” o “collo”. Non è proprio così o, perlomeno, non è sempre così.
A volte quando la CEI traduce “gola” - come in Giona 2,6 - il Tanàkh Stone Edition della Artscroll spesso mantiene “soul”, anima.
Nel seguente caso specifico (ed è la prima volta che mi capita) la TNM sembra avvicinarsi maggiormente all'originale:
TNM: Giona 2,5 Le acque mi circondarono fino all’anima
CEI: Giona 2,6 Le acque mi hanno sommerso fino alla gola
TANAKH Stone Edition: Jonah 2,6 Waters encompassed me to the soul
Mentre in quest'altro caso è più aderente la CEI e più arzigogolata la TNM:
TNM: Ecclesiaste 6,7 Tutto il duro lavoro del genere umano è per la loro bocca, eppure la loro propria anima non si riempie
CEI: Qohèlet 6,7 Tutta la fatica dell'uomo è per la bocca e la sua brama non è mai sazia
TANAKH Stone Edition: Ecclesiastes 6,7 All man's toil is for his mouth, yet his wants are never satisfied
C'è una parola accadica e una ugaritica - entrambe vogliono dire “gola” - che hanno un'assonanza con nèfesh. E questo farebbe comprendere come mai nell'ebraico biblico talvolta si possa tradurre nèfesh con gola.
Per comprendere la sovrapposizione tra gola, collo e anima occorre pensare che nel momento in cui la gola viene chiusa, il nèfesh viene annullato.
Accenno senza approfondire l'argomento, per me troppo macabro: nel medioevo credevano che i morti soffocati fossero destinati all'inferno perché non avevano avuto la possibilità di chiedere perdono nell'ultimo istante. Anche ai suicidi veniva tagliata la testa per lo stesso motivo.
Torniamo alla mistica ebraica, la chassidùt, nella quale si dà importanza al collo poiché sorregge il capo.
E' il collegamento creato dal collo - e la vulnerabilità del collegamento stesso! - con il capo che fa sì che quest'ultimo sia, contemporaneamente, un tutt'uno con il corpo e distinto da esso.
Per chi è incuriosito, vado un po' avanti nella spiegazione chassidica e nel contempo chiedo un piccolo sforzo per non ragionare con domande e risposte preconfezionate. Sapete, nell'ebraismo si studia in coppia, il confronto è continuo. Ci si abitua da subito a fare ipotesi su ipotesi, anche quando queste ipotesi non possano essere facilmente verificate.
Allora, per chi ha voglia di seguirmi nel ragionamento... vado avanti.
Se, per qualche strano motivo, il capo non fosse collegato tramite il collo al resto del corpo; se per qualche ragione fantascientifica il corpo ricevesse istruzioni da qualcosa all'esterno di esso, queste istruzioni non avrebbero un fondamento reale. E, alla fine, non avrebbero influenza sul corpo.
Si limiterebbero a essere, appunto, istruzioni esterne. E non qualcosa che proviene dall'interno, qualcosa davvero in relazione con la propria esistenza.
Il corpo fisico riflette, dunque, le verità profonde che riguardano le funzioni spirituali delle varie membra. E in quest'ottica il collo è visto come lo stretto passaggio tra la testa e il cuore.
Torry
PS C'è una cosa che mi ha recato qualche perplessità e anche disapprovazione. Ho trovato in ben cinque diversi libri di Umberto Galimberti un capitoletto riguardante il nèfesh, con delle spiegazione poco attinenti alla realtà ebraica.
A titolo di cronaca Galimberti ha descritto la nefes (lui lo scrive al femminile e con la “s” finale) ne: Il corpo; Opere; Orme del sacro; Idee: il catalogo è questo; Psichiatria e fenomenologia.
Oltre a non far mie le opinioni espresse, ho anche pensato: cavoli, ma questi scrivono libri con il copia incolla?
Due osservazioni...
...su quel versetto di Ezechiele.
La prima: qui, quel gran simpaticone chre è Dio , cambia idea. Cambia il suo statuto. Ora la responsabilità diventa personale al contrario di quanto affermato in Deuteronomio.
La seconda: notiamo l'uso distorto che ne fa la WTS. Stravolge il suo significato e lu utilizza per dimostrare che dopo la morte non c'è più niente.
La prima: qui, quel gran simpaticone chre è Dio , cambia idea. Cambia il suo statuto. Ora la responsabilità diventa personale al contrario di quanto affermato in Deuteronomio.
La seconda: notiamo l'uso distorto che ne fa la WTS. Stravolge il suo significato e lu utilizza per dimostrare che dopo la morte non c'è più niente.
- Demolizioni Torri
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@ virtesto
Per me è interessante che di tutto il discorso sulla morte simbolica, la riparazione tramite la teshuvà, la rettificazione, il nèfesh, la gola e il collo, ciò che ti ha colpito sia la comprensione a un primo livello del versetto e la distorsione d'intenti della WTS.
Oltre a ciò, sei l'unico che abbia risposto.
Forse non dovrei scrivere di esegesi mistica in un forum di ex TdG...
Torry
Oltre a ciò, sei l'unico che abbia risposto.
Forse non dovrei scrivere di esegesi mistica in un forum di ex TdG...
Torry
Scusa se mi permetto Torry...come affermi anche tu non sono argomenti facili...allora secondo me...dovresti aiutarci con le parole ebraiche e anche con quelle non ebraiche.
Capisci che sti qui hanno letto per 20 anni e più la torre di guardia e svegliatevi... cosa vuoi che ne sappiano di accadica .... ugaritica... e chassidica...sono mica come me che ho fatto le scuole alte(ero in classe al settimo piano)
Scherzi a parte... ad esempio io non ho capito dove ci vuoi portare ne ho capito la questione della teshuvà.
Sviluppa il discorso in maniera elementare...vedrai che se capisco io...capiscono tutti
Capisci che sti qui hanno letto per 20 anni e più la torre di guardia e svegliatevi... cosa vuoi che ne sappiano di accadica .... ugaritica... e chassidica...sono mica come me che ho fatto le scuole alte(ero in classe al settimo piano)
Scherzi a parte... ad esempio io non ho capito dove ci vuoi portare ne ho capito la questione della teshuvà.
Sviluppa il discorso in maniera elementare...vedrai che se capisco io...capiscono tutti
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage
Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010
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- Gabriella Prosperi
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Non credo sia esercizio semplice spiegare in modo elementare una (mi scusi Torry) filosofia di millenni.Tiziano ha scritto:Scusa se mi permetto Torry...come affermi anche tu non sono argomenti facili...allora secondo me...dovresti aiutarci con le parole ebraiche e anche con quelle non ebraiche.
Capisci che sti qui hanno letto per 20 anni e più la torre di guardia e svegliatevi... cosa vuoi che ne sappiano di accadica .... ugaritica... e chassidica...sono mica come me che ho fatto le scuole alte(ero in classe al settimo piano)
Scherzi a parte... ad esempio io non ho capito dove ci vuoi portare ne ho capito la questione della teshuvà.
Sviluppa il discorso in maniera elementare...vedrai che se capisco io...capiscono tutti
Credo basti conoscere come, dietro ad un lemma, si nascondano interpretazioni assai complesse, non traducibili con un vocabolario, ma che richiedono una conoscenza approfondita di tutto il contesto non solo religioso, ma storico e antropologico di un popolo e della sua fede.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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- Demolizioni Torri
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Bravissimo Tiziano!
Grazie, Tiziano, dal profondo del cuore.Tiziano ha scritto:Scusa se mi permetto Torry...come affermi anche tu non sono argomenti facili...allora secondo me...dovresti aiutarci con le parole ebraiche e anche con quelle non ebraiche.
Capisci che sti qui hanno letto per 20 anni e più la torre di guardia e svegliatevi... cosa vuoi che ne sappiano di accadica .... ugaritica... e chassidica...sono mica come me che ho fatto le scuole alte(ero in classe al settimo piano)
Scherzi a parte... ad esempio io non ho capito dove ci vuoi portare ne ho capito la questione della teshuvà.
Sviluppa il discorso in maniera elementare...vedrai che se capisco io...capiscono tutti
Apprezzo tanto la sincerità.
Ho pochi minuti prima di uscire - poi riprenderò il discorso.
Nel frattempo ho visto che ha scritto anche Gabriella.
Ok, a dopo!
Torry
- lovelove84
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no no assolutamente...devi continuare...io non posso scrivere niente perchè sono ignorante in materia..ma questi argomenti mi piacciono e mi affascinano molto...a scuola, quando il prof spiega non si interrompe mai!Demolizioni Torri ha scritto:Per me è interessante che di tutto il discorso sulla morte simbolica, la riparazione tramite la teshuvà, la rettificazione, il nèfesh, la gola e il collo, ciò che ti ha colpito sia la comprensione a un primo livello del versetto e la distorsione d'intenti della WTS.
Oltre a ciò, sei l'unico che abbia risposto.
Forse non dovrei scrivere di esegesi mistica in un forum di ex TdG...
Torry
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Oltre al divertimento per la battuta delle scuole alte..."Scherzi a parte... ad esempio io non ho capito dove ci vuoi portare ne ho capito la questione della teshuvà.
il mio intento è quello di far vedere che esistono altre possibilità di lettura del testo biblico. L'esegesi mistica è solo una tra le tante altre letture, ognuna con un proprio livello di profondità.
La bibbia ha bellezza, profondità e ricchezze infinitamente più grandi di quello che viene insegnato dalla WTS.
Parlo in senso generale: solitamente i TdG estrapolano versetti o pericopi per avvalorare le proprie tesi. Quando uno è dentro non si accorge di questo perché sussiste l'omologazione: tutti debbono pensare allo stesso modo, non c'è spazio per le idee individuali, per il dubbio o per le critiche.
Quando il TdG esce dalla congregazione, talvolta (per non dire spesso) continua a pensare nello stesso modo: e dove sta scritto? è prima questo libro o è prima quest'altro? e la cronologia? e le profezie?
Gli spunti di riflessione che offro, nella quasi totalità dei miei post a sfondo biblico o relazionale, sono la possibilità di guardare con occhi diversi, di aprire la mente a qualcosa di non omologato, di vedere un'altra trama.
Detto questo, io posso anche spiegare con parole più semplici che cosa sia la teshuvà. Ma... rientrerei anch'io nella mentalità un po' TdG dove tutto dev'essere spiegato.
La teshuvà, il pentimento, la conversione, il cambio direzionale: più che essere spiegata richiede di essere vissuta. Diventa man mano un modo d'essere che cambia la vita di chi crede in Dio.
Posso, quindi, avvicinarmi al testo biblico in un modo nuovo, con una comprensione maggiore.
Come dice in modo eccellente Gabriella:
Sì, è proprio così.Credo basti conoscere come, dietro ad un lemma, si nascondano interpretazioni assai complesse, non traducibili con un vocabolario, ma che richiedono una conoscenza approfondita di tutto il contesto non solo religioso, ma storico e antropologico di un popolo e della sua fede.
A lovelove, oltreché un abbraccio, mando il pensiero della tomba vuota di Cristo. Come poter spiegare la meraviglia estatica che ne consegue? Di fronte a questo, tutto il resto diventa quisquilia...
Torry
PS Virtesto, il Deuteronomio è vasto. Sai che non ho capito a che cosa ti riferisci?
Tiziano ha scritto:Scusa se mi permetto Torry...come affermi anche tu non sono argomenti facili...allora secondo me...dovresti aiutarci con le parole ebraiche e anche con quelle non ebraiche.
Capisci che sti qui hanno letto per 20 anni e più la torre di guardia e svegliatevi... cosa vuoi che ne sappiano di accadica .... ugaritica... e chassidica...sono mica come me che ho fatto le scuole alte(ero in classe al settimo piano)
Scherzi a parte... ad esempio io non ho capito dove ci vuoi portare ne ho capito la questione della teshuvà.
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
Demolizione Torri..
....ho citato il Deuteronomio per riferirmi sempre , come tu, al fatto che nella Legge le conseguenze del peccato andavano anche alle generazioni successive, mentre l'ispirato scrittore Ezechiele poi stabilisce che le conseguenze del peccato sono personali e basta. Certamente le Legge è contenuta anche in Esodo e magari potevo citare quello.
Dimmi, già che ti scrivo, se guardi il sito di "Consulenza Ebraica" e cosa ne pensi. Ciao.
Dimmi, già che ti scrivo, se guardi il sito di "Consulenza Ebraica" e cosa ne pensi. Ciao.
- Demolizioni Torri
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Ah, adesso ho capito!virtesto ha scritto:....ho citato il Deuteronomio per riferirmi sempre , come tu, al fatto che nella Legge le conseguenze del peccato andavano anche alle generazioni successive, mentre l'ispirato scrittore Ezechiele poi stabilisce che le conseguenze del peccato sono personali e basta. Certamente le Legge è contenuta anche in Esodo e magari potevo citare quello.
Dimmi, già che ti scrivo, se guardi il sito di "Consulenza Ebraica" e cosa ne pensi. Ciao.
No, no: il passo del Deuteronomio e di Esodo che hai citato tu vuol mettere in evidenza la misericordia di Dio. Si usa una contrapposizione per far risaltare la parte positiva. Immagina di contrapporre "tre o quattro" a "mille": la differenza è enorme.
Di quel versetto è stata fatta una cattiva traduzione e interpretazione.
Conoscevo il Forum Biblico Ebraico, del quale penso un gran bene. Ci vado raramente per mancanza di tempo. Ho trovato alcuni post particolarmente interessanti, soprattutto di Neghev.
Grazie a te vengo a conoscenza che c'è anche il sito di "Consulenza Ebraica". Vedo che l'amministratore è lo stesso Neghev, quindi non posso che pensarne bene...
Ciao
Torry
- Ray
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Tiziano
Scusa se mi permetto Torry...come affermi anche tu non sono argomenti facili...allora secondo me...dovresti aiutarci con le parole ebraiche e anche con quelle non ebraiche.
Capisci che sti qui hanno letto per 20 anni e più la torre di guardia e svegliatevi... cosa vuoi che ne sappiano di accadica .... ugaritica... e chassidica...sono mica come me che ho fatto le scuole alte(ero in classe al settimo piano)
Scherzi a parte... ad esempio io non ho capito dove ci vuoi portare ne ho capito la questione della teshuvà.
Sviluppa il discorso in maniera elementare...vedrai che se capisco io...capiscono tutti
La religione accadica appartiene al ceppo delle religioni semitiche dell'Asia Minore. Essa era infatti la religione della più antica popolazione semitica della Basa Mesopotamia, stabilitasi a nord dei Sumeri. Gli Accadi derivavano il loro nome dalla città di Akkad, posta sulle rive dell'Eufrate, e capitale dell'omonimo regno.Fondatore di tale regno fu Sargon I (2350-2300 a.C.), il "signore delle quattro parti del mondo". Considerato re-dio, egli conquistò l'intera Mesopotamia, l'Elam e parte della Siria e dell'Asia Minore, dando vita al primo grande impero semitico della Storia e istituendo un forte stato centralizzato, controllato dalla capitale.Il nipote e terzo successore di Sargon, Naram-Sin (2270-2230 a.C.) è ricordato principalmente per aver accentuato la divinizzazione del proprio potere, e infatti venne chiamato Dio di Akkad.Intorno al 2150 a.C., comunque, il regno accadico dovette subire l'urto dei Gutei, popolazione proveniente dall'Iran Occidentale, che ne provocò la caduta. Nonostante il crollo del regno, l'accadico - la lingua semitica degli Accadi - sopravvisse, accanto all'antico sumerico, come lingua scritta e notarile, nonché lingua liturgica.
Divinità Fra le divinità accadiche la più importante era Ishtar (Inanna in sumerico), dea della terra e delle fecondità, dell'amore e della guerra, come pure della stella della sera, cioè del pianeta Venere. Il racconto della discesa di Ishtar agli inferi, nel "regno senza ritorno", che ci è giunto in molte varianti, è una celebrazione cosmologica ed escatologica di questa divinità.
la lingua ugaritica (codice ISO 639-3 uga) è conosciuta solamente nella forma scritta, trovata nella città perduta di Ugarit, in Siria, scoperta da archeologi francesi nel 1928. Oggi estinta, era parlata in quelle regioni tra il XIV e il XII secolo a.C. La scoperta dell'ugaritico è stata estremamente importante per gli studiosi del Vecchio Testamento, in quanto ha permesso di chiarire alcuni testi della Bibbia ebraica tramite paralleli tra la cultura israelitica e quella dei popoli del Vicino Oriente.L'ugaritico fu "la più grande scoperta letteraria dall'antichità fin dalla decifrazione dei geroglifici egizi e la scrittura cuneiforme mesopotamica. Tra i testi letterari scoperti ad Ugarit ci sono la Leggenda di Keret, il Poema epico di Aqhat (o la Leggenda di Danel), il Mito di Baal-Aliyan e la Morte di Baal, tutti rivelanti una religione Canaanaica.
Per Filosofia chassidica o Chassidut (ebraico: חסידות, parola alternativamente traslitterata con Hassidismo, Chassidismo, Chassidus ecc.) si intendono gli insegnamenti, le interpretazioni e le direttive dell'Ebraismo e della filosofia che sottostà al moderno movimento religioso chassidico.La parola deriva dalla ebraico "chesed"(gentilezza) e l'appellativo "chassid"(pio) ha una storia nell'ebraismo come colui che possiede sinceri motivi per servire Dio e aiutare il prossimo. Alcuni movimenti ebraici di antica data venivano anche chiamati con tale nome, per esempio gli aschenaziti Chassidei della Germania medievale. Oggi però la filosofia e il movimento chassidici fanno invariabilmente riferimento al revival populista mistico dell'ebraismo, iniziato da Rabbi Israel ben Eliezer (il Baal Shem Tov) nel XVIII secolo in Podolia (ora Ucraina). I suoi discepoli più stretti svilupparono la rispettiva filosofia nel corso dei primi anni del movimento. Dalla terza generazione, i principali capi religiosi elaborarono differenti interpretazioni e si dispersero per l'Europa orientale, dalla Polonia e Ungheria alla Lituania e Russia.
Ma qual è la vera natura del pensiero chassidico? È parte del Sod come comunemente si crede? Qual è la differenza tra Kabbalah e la Chassidut? È forse nascosta nel modo in cui la Kabbalah può solo essere veramente percepita dallo studente più esperto? Non ha forse il pensiero chassidico delle forme multiple d'espressione, che vanno dai principi intrinseci nelle storie leggendarie spirituali ai testi analitici che parlano all'anima?
http://www.e-brei.net/old/modules.php?n ... e&sid=1056
La T’shuwà significa propriamente ritorno o anche risposta. Il pentimento per l’ebraismo si presenta dunque come un ritorno a una condizione di purezza originaria, o come una risposta alle sollecitazioni che vengono dalla coscienza. Si tratta di una vera e propria conversione, non tanto di un pentimento nel senso di cambiare idea, dicendo “ho sbagliato, non faccio questo, ma piuttosto faccio quello”. E se di conversione si tratta, bisogna cambiare completamente, convertirsi.Ma convertirsi nella religione ebraica significa tornare indietro: a che cosa?Si tratta di un movimento dell’anima che si volta indietro e ritrova la sua purezza originaria.La conversione dal peccato alla virtù non è quindi una liberazione dal peccato originale. Gli ebrei secondo la tradizione rabbinica non accettano l ‘idea di un peccato originale, idea che appare invece presente nell’ ellenismo in testi apocrifi del mediogiudaismo e viene poi accolta da Paolo di Tarso.....
Torry non dar retta a Tiziano che da quando era piccolo e faceva il chierichetto , rubava il vino del parroco e da quel momento.....Il Talmud di Gerusalemme o Talmud gerosolimitano, dove talmud significa "istruzione", "apprendimento", (in ebraico: תַּלְמוּד יְרוּשָׁלְמִי [?], noto anche come Talmud Yerushalmi, spesso abbreviato con Yerushalmi), è una raccolta di commenti rabbinici e note sulla Mishnah (tradizione orale ebraica) che fu compilata in Terra di Israele durante il IV e V secolo. Questo voluminoso testo è anche conosciuto col titolo Talmud palestinese o 'Talmud de-Eretz Yisrael (Talmud della Terra di Israele). Questi altri nomi sono considerati più accurati da alcuni perché, mentre il lavoro è stato certamente composto in "Occidente" (cioè in Terra Santa), proviene però dalla zona della Galilea piuttosto che da Gerusalemme.Il Talmud di Gerusalemme precede la sua controparte, il Talmud babilonese (conosciuto anche come il Talmud Bavli), di circa 200 anni ed è scritto in ebraico e aramaico ebraico palestinese. Comprende il componente principale, la Mishnah, completata dal Rabbi Judah il Principe (verso l'anno 200 e.v.), insieme alle discussioni dei rabbini in Terra di Israele (principalmente nelle accademie di Tiberiade e Cesarea) che furono compilate negli anni 350-400 e.v. in una serie di libri che poi divennero la Ghemarah (in ebraico: גמרא [?] - da gamar: ebraico "completare"; aramaico: "studiare"). La Ghemarah combinata con la Mishnah costituisce il Talmud.
Esistono due recensioni della Ghemarah, una compilata da studiosi della Terra di Israele, e l'altra dagli studiosi in Babilonia (principalmente presso le accademie di Sura e Pumbedita, completata nel 500 e.v. circa). Il Talmud babilonese è spesso reputato come il più autorevole e viene studiato molto più frequentemente del Talmud gerosolimitano. In generale, se non alttrimenti specificato, i termini "Ghemarah" e "Talmud" si riferiscono alla redazione babilonese.http://it.wikipedia.org/wiki/Talmud_di_Gerusalemme" onclick="window.open(this.href);return false;
Tiziano ma tu tien i fil brugliat cap chiù i me....... stavi al settimo piano si ma fuori al balcone...molto fuori al balcone.....
Comunque dopo aver scherzato Torry ti prego più semplice,perché ogni parola che metti che non conosco devo fare una ricerca,capire....ehm,,,cercare di comprendere,e farne un'applicazione a quello che dici....mi sembra di essere tornato a studiare le torri di guardia.....comunque continua,farò il massimo per seguirti....queste cose mi appassionano,ma ci sono gli intermezzi lavorativi ,si deve pure campà.....grazie delle tue perle e ringrazia pure Demy...per la consulenza....
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Ray, che belle le cose che hai scritto per me e Demy!
Poi: non sapevo se ridere di più per i fili ingarbugliati rinte 'a caapa o per il fatto che ti sembrava di essere tornato a studiare la Torre di guardia...
Ok, se vi va - e mi rivolgo anche a Tiziano - vi propongo un nuovo topic con un corso di ebraismo basic e magari semiserio. Da fare insieme.
Se sì, come potrebbe essere strutturato?
Torry
Poi: non sapevo se ridere di più per i fili ingarbugliati rinte 'a caapa o per il fatto che ti sembrava di essere tornato a studiare la Torre di guardia...
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.............................................................................................................. .Torry שתחליט שאת המורה.Demolizioni Torri ha scritto:Ray, che belle le cose che hai scritto per me e Demy!
Poi: non sapevo se ridere di più per i fili ingarbugliati rinte 'a caapa o per il fatto che ti sembrava di essere tornato a studiare la Torre di guardia...
Ok, se vi va - e mi rivolgo anche a Tiziano - vi propongo un nuovo topic con un corso di ebraismo basic e magari semiserio. Da fare insieme.
Se sì, come potrebbe essere strutturato?
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La tomba vuota di Gesù è la cosa più importante del cristianesimo. Tutto il resto perde di importanza di fronte alla Risurrezione (cfr 1 Corinti 15,14).lovelove84 ha scritto:ecco cosa vuol dire che mi mandi un pensiero della tomba vuota di Cristo???Comunque dopo aver scherzato Torry ti prego più semplice,perché ogni parola che metti che non conosco devo fare una ricerca,capire....ehm,,,cercare di comprendere,e farne un'applicazione a quello che dici....
O meglio: si può a star lì a parlare di traduzioni, di adunanze, di cronologia, e di un sacco di altre cose, ma se nel cristianesimo si perde di vista la tomba vuota (quindi la Risurrezione) che parliamo a fare?
Ma nel caso non ti fosse piaciuto il pensiero relativo al cuore del cristianesimo... beh, lo ritiro e ti mando un bacetto
Torry
Queste risposte mi erano sfuggite....Ray ha scritto:
Torry non dar retta a Tiziano che da quando era piccolo e faceva il chierichetto , rubava il vino del parroco e da quel momento.....
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Ray sinceramente...senza scherzare...ma tu ...visto che hai estrapolato questo dal mio discorso "Capisci che sti qui hanno letto per 20 anni e più la torre di guardia e svegliatevi."...hai capito che stavo facendo un paradosso per mettere in evidenza la mia mancanza di cultura...anzichè mettere in evidenza l'eventuale mancanza di cultura di qualcun altro? (cosa che non posso dire ...ne ..mi permetterei mai di dirlo soprattutto in modo dispregiativo)
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage
Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010
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Può darsi che a Gabriella basti...a me no...se devo leggere senza capire niente...allora ho di meglio da fare.Demolizioni Torri ha scritto: Come dice in modo eccellente Gabriella:Sì, è proprio così.Credo basti conoscere come, dietro ad un lemma, si nascondano interpretazioni assai complesse, non traducibili con un vocabolario, ma che richiedono una conoscenza approfondita di tutto il contesto non solo religioso, ma storico e antropologico di un popolo e della sua fede.
Non credo che tu abbia piacere che quando vedo un tuo scritto io lo escluda ...pur ritenendolo interessante...con la scusa che: " Intanto vuole solo dimostrare che dietro ai lemma si nascondono interpretazioni complesse ."
Lo so una volta...lo so per tutte
Il mio appunto era dato dal fatto che tu ti sei lamentato che nessuno commentava la tua fatica...ho risposto che forse non era stata capita
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Tizià tien ragion.....hai ragione Tiziano.... i tdg non possono studiare altro per insufficienza di tempo,e perché sei tacciato di non essere spirituale.Queste risposte mi erano sfuggite....
Ray sinceramente...senza scherzare...ma tu ...visto che hai estrapolato questo dal mio discorso "Capisci che sti qui hanno letto per 20 anni e più la torre di guardia e svegliatevi."...hai capito che stavo facendo un paradosso per mettere in evidenza la mia mancanza di cultura...anzichè mettere in evidenza l'eventuale mancanza di cultura di qualcun altro? (cosa che non posso dire ...ne ..mi permetterei mai di dirlo soprattutto in modo dispregiativo)
L'approfondimento verso altre tematiche è quasi vietata....il tempo come detto non c'è , devi lavorare per sostenerti...se poi campi di rendita,allora personalmente un tdg si può dedicare ad altro, sempre che gli anziani non lo sappiano,o hai come amico un anziano di congregazione . Ma se hai tempo vieni pressato,devi fare il pioniere.....servitore di ministero,.... o altro. Vieni spronato per fare carriera teocratica,sempre se sei capace e non hai gli anziani contro.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Urka, Tiziano c'è rimasto male. Mi dispiace, perché ci tengo a continuare il dialogo con te.
Contemporaneamente io ti avevo elogiato quando mi avevi fatto notare che non erano argomenti facili e, pochi post più sopra, avevo scritto "Bravissimo Tiziano!".
Ho poi proposto un corso semiserio (niente studi biblici, eh? ) di ebraismo basic da fare insieme. Può interessare?
Torry
Contemporaneamente io ti avevo elogiato quando mi avevi fatto notare che non erano argomenti facili e, pochi post più sopra, avevo scritto "Bravissimo Tiziano!".
Ho poi proposto un corso semiserio (niente studi biblici, eh? ) di ebraismo basic da fare insieme. Può interessare?
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Ma guarda che non è una scusa, anzi, apre un'infinita' di problematiche tali che (per esempio) per leggere un brano biblico non ti basta avere un interlineare e almeno due commentari, ma almeno altri dieci tomi.Tiziano ha scritto:..con la scusa che: " Intanto vuole solo dimostrare che dietro ai lemma si nascondono interpretazioni complesse ."
Lo so una volta...lo so per tutte
Il mio appunto era dato dal fatto che tu ti sei lamentato che nessuno commentava la tua fatica...ho risposto che forse non era stata capita
Ti si apre un mondo tale che non basta una vita per comprenderlo, tanto sono lontani da noi, esseri senzienti del ventunesimo secolo, quei concetti così espressi.
La muraglia cinese della WTS, unita ad una pigrizia Oblomoviana , ci aveva precluso tanta parte di orizzonte da renderci ciechi.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Certo che si!Demolizioni Torri ha scritto:Ho poi proposto un corso semiserio (niente studi biblici, eh? ) di ebraismo basic da fare insieme. Può interessare?
Torry
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