La visione di Giovanni Paolo II: «L'islam invaderà l'Europa»

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Vieri
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Arrendevolezza sospetta

Messaggio da Vieri »

A fronte di una minore conoscenza del pensiero cristiano definito come un "risultato di maggiore civiltà laica" più permissiva verso ogni genere di precedenti tabù, si guarda specie da sinistra con rispetto e forse con ammirazione ai valori della famiglia e della preghiera di questi nuovi immigrati, aprendo loro le porte ad ogni loro esigenza.

Personalmente sono convinto che a fronte di un pensiero religioso che si identifica nell'ordinamento dello stato, ritengo che sia estremamente difficile almeno in tempi brevi una loro completa integrazione nel mondo occidentale.

Certamente molto dipende anche dalla politica statale poichè assistiamo al fatto che in molti paesi per ragioni diverse, sia di esclusione da un lato, sia di rifiuto dello stesso stato dall'altro, chiudendosi in ghetti, rimane difficile sapere esattamente dove possa sussistere la verità.

In effetti se notiamo gli autori dei vari attentati recentemente avvenuti in Europa, notiamo che sono stati effettuati tutti da cittadini nati e cresciuti in Europa e dove è sempre esistito un rifiuto verso questo tipo di civiltà.

Certo l'integralismo in molti di loro persiste ed anche la compapgna di classe di mio nipote va a scuola con il velo, ha sempre fatto il bagno vestita anche da piccola e più volte la settimana obbligatoriamente va in moschea ed a lezioni di arabo....

Quelle poche che spesso si sentono alla fine "occidentalizzate" vengono spesso ostracizzate dai loro familiari anche con fatti violenti di coercizione.

Le stesse parole di Erdogan, il nuovo califfo turco, invogliando poi i suoi connazionali a fare più figli degli europei per il desiderio di una lenta e progressiva islamizzazione visto che probabilmente vorrebbe la rivincita della battaglia di Lepanto, lasciano tutti un po' preoccupati e perplessi.

Alla fine la storia è la storia e non si possono cancellare 1000 anni di conflitti di civiltà in un colpo solo. dalle crociate, all'assedio di Vienna, ai martiri di Otranto, la fallita presa di Malta da parte dei turchi, nonché la conquista della Sicilia e di parte della Spagna e le numerose razzie in tutto il mediterraneo da secoli,
Il persistente terrorismo antioccidentale, e le continue stragi di cristiani in Egitto ed in Africa, certo non facilita questa integrazione ed il sospetto permane anche perchè solo in poche occasioni le comunità islalmiche definite "moderate" si sono schierate apertamente contro la violenza ma restando spesso in silenzio.

In conclusione ritengo che una possibile integrazione possa sussistere solo se il loro numero in Europa rimanga a livelli di minoranza poichè se si dovessero superare certi valori la vedo dura nel non assistere a fenomeni di intolleranza reciproca da ambo le parti e in paesi come l'Austria, la Germania, la repubblica ceca e la Polonia, la presnza di partiti populisti e di estrema destra danno già un pericoloso segnale di questa intolleranza.
:ciao:
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
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