trapianto senza trasfusione??

Spazio dove discutere dei problemi relativi ai rapporti tra i TdG e il mondo che li circonda

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lovelove84
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trapianto senza trasfusione??

Messaggio da lovelove84 »

http://mobile.tgcom24.it/checkexistpage ... ione.shtml" onclick="window.open(this.href);return false;
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Qui spiega come si è proceduto
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=& ... dUi30R4Afg" onclick="window.open(this.href);return false;
Gabriella
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lovelove84
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Messaggio da lovelove84 »

grazie...ora è piu chiaro...e non essendo un tumore hanno potuto utiluzzare la macchina che recupera il sangue...xo le infezioni lha prese lo stesso...

Dio benedica le mani di questi specialisti!

ora informo la mia amica tdg che ha condiviso questo link! :ironico:


:timido2: :timido2: :timido2: :abbr:
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

La sola cosa che mi lascia perplessa è il fatto che se ne parli come di una novità molto recente, mentre io ne sento parlare da diversi anni. Ma forse sono io a non fare testo, perché ho degli amici nell'ESOT (la società europea di trapianti d'organo) e di queste cose sento forse parlare più spesso rispetto a un giornalista del TGcom.

Ci sono delle grosse differenze in base ai diversi tipi di trapianto, ma non solo. Per esempio i trapianti di fegato possono presentare grandi differenze tra un caso e l'altro. La tendenza verso interventi che riducano o riescano ad evitare del tutto le tasfusioni esiste da tempo, con motivazioni di tipo medico e anche economico. A volte alcuni TdG si vantano del fatto che a causa loro sono state fatte certe ricerche, con i conseguenti progressi, ma è una loro illusione, perché i TdG nel mondo non sono così tanti da essere realmente influenti. C'è invece una cosa in cui i TdG sono stati davvero utili a certi progressi: nel fare volontariamente da cavie per interventi sperimentali. In varie occasioni équipe medico-chirurgiche che hanno elaborato metodologie per interventi senza trasfusioni le hanno sperimentate su TdG, perché questi pazienti avrebbero comunque rifiutato le trasfusioni, quindi era eticamente accettabile il meggior rischio derivante dall'uso di una tecnica sperimentale.
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anto
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concordo Cogi..

Messaggio da anto »

Se si fanno nuove scoperte per evitare le trasfusione è un bene...perchè il rischio esiste...solo che ad oggi messi d'innanzi a una scelta di accettarle o no per salvare la vita è logico che essendo l'unica via si accettano, se invece arrivano nuove soluzioni per evitarle è solo un bene per tutti.
Sicuramente la scienza si muove più velocemente di anni fa e le scoperte vanno avanti con più rapidità in tutti i campi...per fortuna :prega: :appl:
un giorno aprirai gli occhi, la tua mente si risvegliera' e capirai che sei stato chiuso dentro una setta..allora tornerai a essere solo MIO FRATELLO
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Non sono tanto i rischi delle trasfusioni, che oggi a dire il vero sono assai ridotti, ma, come dice l'articolo che ho linkato, questo tipo d'intervento, laddove sia possibile, riduce di un 30% i costi.
Gabriella
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lovelove84
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Messaggio da lovelove84 »

è vero Cogitabonda..i primi a esser fatti senza trasfusione risalgono al 1996
e concordo che i poveri tdg fanno solo da cavie a questi istituti. dovuto magari all ego di spopolare e diventare famosi, e non sentirsi deontologicamente in peccato..perchè in un modo o nell altro la fine di un testimone sarebbe la morte!

per me ben vengono questi nuovi metodi. poichè, visto i tempi ,dove anche giovanissimi sono portatori di qualche malattia o presentano valori alti come diabete o colesterolo, viene sempre più difficile donare sangue e quello che si ha è meglio usarlo per casi veramente gravi e urgenti, dove nessuna alternativa è efficace.

facendo ricerche ho trovato due link interessanti, dove gli stessi medici dicono che il paziente deve avere dei paramatri e fare un trapianto senza trasfusione ed è questo

http://salute24.ilsole24ore.com/article ... e-di-geova" onclick="window.open(this.href);return false;

da notare anche il commento del dottor Cordova!

p.s chissà se agli altri 5 pazienti è andato bene il trapianto!!!

e poi mi ha colpito questa storia dove la donna aveva dato il consenso e invece un membro dei tdg ha garantito di non dover trasfondere
http://www.farmautile.it/news/item/739- ... rasfusione" onclick="window.open(this.href);return false;


:prega:
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Mauro
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Messaggio da Mauro »

Invece io ho letto che a Sesto San Giovanni, è nato un ambulatorio all'interno del Dipartimento cardiovascolare dell’Irccs ai soli testimoni di geova.

Un ambulatorio riservato ai Testimoni di Geova. Il servizio, unico nel suo genere in tutta la regione, è stato aperto all’interno del Dipartimento cardiovascolare dell’Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni ed è rivolto a quei pazienti che necessitano di una valutazione cardiologica a indirizzo chirurgico.

Un luogo protetto per inquadrare e preparare malati che, per motivi di fede, rifiutano tessuti e organi esterni. No, quindi, alle trasfusioni ma solo interventi «puliti», come vengono definiti in gergo. Grazie all’istituzione di questo ambulatorio, i pazienti in tempi brevi potranno avere le risposte adeguate riguardo la loro situazione e, qualora abbiano bisogno di intervento cardochirurgico o di procedura aritmologica, essere inseriti in un percorso specifico, che può comportare anche diversi mesi di preparazione.

A seguire i Testimoni di Geova saranno Pietro Turco, corresponsabile dell’Elettrofisiologia di MultiMedica, e Giuseppe Vaccari, corresponsabile del reparto di Cardiochirurgia, che ha voluto fortemente l’apertura del servizio. Lunga dieci anni la sua esperienza di «bloodless surgery» (chirurgia senza sangue): solo in Piemonte, il dottor Vaccari ha operato oltre 400 pazienti senza trasfusioni con risultati eccellenti.

http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/20 ... ioni.shtml" onclick="window.open(this.href);return false;
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Mauro ha scritto:Invece io ho letto che a Sesto San Giovanni, è nato un ambulatorio all'interno del Dipartimento cardiovascolare dell’Irccs ai soli testimoni di geova.

http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/20 ... ioni.shtml" onclick="window.open(this.href);return false;
Di quello si era già parlato in questo thread: https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... CS#p283425
Si tratta di una struttura privata, convenzionata con il sistema sanitario nazionale.
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Mauro
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Messaggio da Mauro »

Cogitabonda ha scritto:
Mauro ha scritto:Invece io ho letto che a Sesto San Giovanni, è nato un ambulatorio all'interno del Dipartimento cardiovascolare dell’Irccs ai soli testimoni di geova.

http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/20 ... ioni.shtml" onclick="window.open(this.href);return false;
Di quello si era già parlato in questo thread: https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... CS#p283425
Si tratta di una struttura privata, convenzionata con il sistema sanitario nazionale.
Ah mi sarà sfuggito allora, grazie

Mauro
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Messaggio da lovelove84 »

si ho letto anch' io...ma c era scritto che molte volte c'è bisogno anche di mesi di preparazione prima dell intervento... e penso sia aperto a tutti...mica solo i tdg rifiutano il sangue!

:ok:

per quanto riguarda il fatto se gli organi vengono puliti o no, credo che questo sia un bella risposta, altrimenti poteva essere considerato un trapianto normale!
http://salute24.ilsole24ore.com/article ... so-a-parma" onclick="window.open(this.href);return false;

:timido2: :timido2:
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Messaggio da Mauro »

lovelove84 ha scritto:si ho letto anch' io...ma c era scritto che molte volte c'è bisogno anche di mesi di preparazione prima dell intervento... e penso sia aperto a tutti...mica solo i tdg rifiutano il sangue!

:ok:

per quanto riguarda il fatto se gli organi vengono puliti o no, credo che questo sia un bella risposta, altrimenti poteva essere considerato un trapianto normale!
http://salute24.ilsole24ore.com/article ... so-a-parma" onclick="window.open(this.href);return false;

:timido2: :timido2:
e penso sia aperto a tutti...mica solo i tdg rifiutano il sangue!
Di questo non ne sono sicuro nemmeno io, però l'articolo dice dedicato ai testimoni di geova, va a capire a volte i giornali

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

lovelove84 ha scritto:per quanto riguarda il fatto se gli organi vengono puliti o no, credo che questo sia un bella risposta, altrimenti poteva essere considerato un trapianto normale!
http://salute24.ilsole24ore.com/article ... so-a-parma" onclick="window.open(this.href);return false;
Non so cosa intendi per "organi puliti", ma nell'articolo si parla di incompatibilita' di gruppi sanguigni e delle specifiche da eseguire affinchè non avvenga il rigetto acuto. Un grande passo in caso non vi siano organi compatibili gruppo/Rh per pazienti in condizioni critiche.
Gabriella
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Messaggio da giggio1951 »

MOIRA STA MEGLIO E GIOCA 'RIVOGLIO LA MIA BAMBOLA'

ROMA - "No, per carità. Se vogliamo perderci in chiacchiere va bene, ma se dobbiamo fare discorsi scientificamente validi, è un' altra cosa: fino a questo momento nulla ci autorizza a pensare che un trapianto cardiaco sia più semplice, più facile o offra successivamente maggiori garanzie di successo se il paziente è un bambino". Il professor Benedetto Marino, direttore della cattedra di cardiochirurgia all' Università la Sapienza di Roma, è uomo cauto, poco incline ai facili entusiasmi e rigorosamente fedele ai fatti. E i fatti ci dicono, afferma Marino, che non esistono ancora dati sufficienti per confermare l' ipotesi secondo la quale più giovane è il paziente e maggiori sono le possibilità di sopravvivere all' operazione. Persino i dati statistici sui mini-interventi sembrano navigare nell' incertezza. Sui 1500 trapianti di cuore eseguiti in tutto il mondo dal 1968 ad oggi, quelli effettuati su pazienti di età inferiore ai 14 anni non arrivano al 10 per cento. E di operazioni come quella eseguita da Marino sulla piccola Moira Caradonna non se ne contano in tutto più di otto. "I progressi di questi ultimissimi anni non devono però alimentare false illusioni", spiega il chirurgo, con la preoccupazione di chi verosimilmente immagina una futura e sconsiderata corsa ai trapianti. Ma è poi vero che i bambini hanno maggiori chance di lunga sopravvivenza dopo l' intervento rispetto alle persone adulte? C' è chi come il professor Vincenzo Colloridi, primario del reparto di chirurgia pediatrica al Policlinico Umberto I, lo ritiene non proprio certo, ma possibile; e chi come Marino, si astiene da qualsiasi personale commento, indicando semplicemente le cifre, che sono poi quelle comprensive di grandi e piccini: il 72-73 per cento dei trapiantati sopravvive all' operazione per circa quattro anni; trascorso un altro anno, di questa percentuale rimane ancora in vita più o meno il 60 per cento. Ci sono poi alcuni casi eccezionali: almeno due persone che da oltre 15 anni vivono col cuore nuovo. L' età, dicono i dati a disposizione, è garanzia di successo, ma solo per quanto riguarda le persone tra i 20 e i 30 anni che sembrano essere le più favorite: sui bambini in particolare invece le tabelle tacciono. Anzi Marino tiene a precisare le particolari difficoltà di intervento su un piccolo paziente: il reperimento di un muscolo cardiaco proporzionato ad un torace infantile; la fragile tollerabilità dei farmaci nella fase post-operatoria, e infine le difficoltà nell' eseguire le biopsie enomiocardiche, e cioè il prelievo del tessuto del muscolo cardiaco dall' interno del cuore attraverso una sonda che si introduce mediante una vena, per tenere sotto controllo l' eventualità del rigetto. E allora? Da dove nasce l' ipotesi di una possibilità in più per i piccolissimi di resistere al trauma organico di un trapianto? Ecco la spiegazione del cardiochirurgo. Il gracile corpo di un neonato, non ha avuto ancora il tempo di sviluppare i meccanismi di difesa, attivissimi invece in un individuo adulto, che portano al rigetto di qualsiasi corpo estraneo: l' organismo infantile in poche parole è più pronto ad 00 accettare, tollerare e far proprio un organo a lui estraneo, ad adattarsi insomma al nuovo venuto con minori resistenze. Per capire meglio questo discorso bisogna immaginare il corpo come una fortezza alla cui difesa sono comandati tanti soldatini pronti ad attaccare qualsiasi nuovo intruso. Nei bimbi questo esercito di paladini della salute è ancora in fase di formazione: più debole, più inesperto, un po' più distratto. Il pericolo del rigetto dunque, secondo il professor Marino, è così ridotto, e le possibilità di successo sicuramente maggiori. Fu probabilmente basandosi su questa teoria che pochi anni fa in America si tentò lo sfortunato trapianto del cuore di un babbuino su un bimbo di quattro mesi. E questa ancora è la ragione suggestiva, ma per Marino scarsamente fondata scientificamente, per la quale i baby-trapianti danno qualche speranza in più.
di MARIA STELLA CONTE
08 gennaio 1986 17 sez. CRONACA

Il primo trapianto fù fatto nel 1986, e io ero lì
Era il 6 gennaio del 1986


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Gabriella Prosperi ha scritto:
lovelove84 ha scritto:per quanto riguarda il fatto se gli organi vengono puliti o no, credo che questo sia un bella risposta, altrimenti poteva essere considerato un trapianto normale!
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Non so cosa intendi per "organi puliti", ma nell'articolo si parla di incompatibilita' di gruppi sanguigni e delle specifiche da eseguire affinchè non avvenga il rigetto acuto. Un grande passo in caso non vi siano organi compatibili gruppo/Rh per pazienti in condizioni critiche.
Gabriella

che viene tolta ogni traccia d sangue...mi riferivo al fatto che i tdg sono ignari che anke con il trapianto si possono prendere infezioni o virus e che viene a contatto con il sangue del donatore
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