Il controverso video omofobo per bambini

Spazio dove discutere dei problemi relativi ai rapporti tra i TdG e il mondo che li circonda

Moderatore: Gocciazzurra

Avatar utente
Cogitabonda
Moderatore
Messaggi: 8664
Iscritto il: 01/06/2011, 2:45
Località: Nord Italia
Contatta:

Messaggio da Cogitabonda »

francus ha scritto:Perché video omofobo?? Secondo me è giusto quello che la madre dice alla bimba. Vorrei vedere Quanti ad una domanda del genere risponderebbero diversamente (Geova a parte :sorriso: ). Adesso ci siamo "inventati" un altra bella parola ,OMOFOBIA, per demonizzare tutti quelli che non approvano le coppie gay che sono la maggior parte della popolazione mondiale, è già,siamo tutti OMOFOBI ,ma per favore ......
Solo su una cosa sono d'accordo con te: non mi piace l'uso attuale della parola omofobia, la trovo imprecisa e inadeguata perché quasi sempre la si usa per definire qualcosa che non è una fobia, ma solo un banale pregiudizio. Però l'uso di questa parola è ormai diffuso, non disponiamo di un'altra per sostituirla, e allora ci adattiamo a usare quella.
Che tutti soffriamo di una fobia è assai improbabile, ma sul fatto che tutti abbiamo pregiudizi ci puoi scommettere.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
francus
Nuovo Utente
Messaggi: 108
Iscritto il: 12/04/2016, 13:26
Contatta:

Messaggio da francus »

Cogitabonda ha scritto:
francus ha scritto:Perché video omofobo?? Secondo me è giusto quello che la madre dice alla bimba. Vorrei vedere Quanti ad una domanda del genere risponderebbero diversamente (Geova a parte :sorriso: ). Adesso ci siamo "inventati" un altra bella parola ,OMOFOBIA, per demonizzare tutti quelli che non approvano le coppie gay che sono la maggior parte della popolazione mondiale, è già,siamo tutti OMOFOBI ,ma per favore ......
Solo su una cosa sono d'accordo con te: non mi piace l'uso attuale della parola omofobia, la trovo imprecisa e inadeguata perché quasi sempre la si usa per definire qualcosa che non è una fobia, ma solo un banale pregiudizio. Però l'uso di questa parola è ormai diffuso, non disponiamo di un'altra per sostituirla, e allora ci adattiamo a usare quella.
Che tutti soffriamo di una fobia è assai improbabile, ma sul fatto che tutti abbiamo pregiudizi ci puoi scommettere.
:timido2: :cinque: :ok: :ok:
Presentazione viewtopic.php?f=7&t=21969" onclick="window.open(this.href);return false;
Avatar utente
polymetis
Moderatore
Messaggi: 4612
Iscritto il: 16/06/2009, 15:43
Contatta:

Messaggio da polymetis »

No, no, è ancora no. Non esisteva né l'omosessualità né la bisessualità, e neppure l'eterosessualità (dimenticate i sottotitololi dei libri della Cantarella). La categoria di orientamento sessuale era assente. Possiamo dire per semplificare che tutti erano considerati eterosessuali, ma anche questa è una semplificazione. Sarebbe più corretto dire che gli uomini per lo più andavano con le donne, altri preferivano altri uomini. Ma ciò non era inquadrato come una variazione di qualcosa chiamato orientamento sessuale.
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Articolo su "Repubblica" di questa settimana:

Immagine
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
polymetis
Moderatore
Messaggi: 4612
Iscritto il: 16/06/2009, 15:43
Contatta:

Messaggio da polymetis »

Quella dei TdG è una pedagogia omofoba fino al midollo, si insegna infatti che la condotta omosessuale sarebbe peccaminosa e dispiacerebbe a Dio: vale a dire che si insegnerà a quella bambina a considerare erronee e peccaminose le famiglie omogenitoriali. Non si capisce in che modo il mantra dei Geovi "noi ci atteniamo a ciò che insegna la Bibbia" potrebbe salvarli dall'accusa di omofobia. Semplicemente, se la Bibbia insegnasse quello che loro dicono, la Bibbia sarebbe omofoba. Non si vede che cosa c'entri il fatto che essi s'illudano di trarre la propria dottrina omofoba dalla Bibbia col problema se sia omofoba: perché mai il fatto che una cosa sia tratta dalla Bibbia la salvaguarderebbe dall'accusa di omofobia? Ovviamente si sbagliano, la Bibbia non dice alcunché.

L'unica cosa in cui i TdG sono meglio delle cosiddette Sentinelle in Piedi, e di altri gruppi cattofascisti, è che i TdG non fanno pressioni politiche contro i diritti delle coppie gay. Ma, da capo, questo non li salva dall'accusa di essere omofobi e spargitori di sentimenti omofobi. Quella bambina infatti introietterà pensieri omofobi, e dunque nella società saranno ancor più diffusi tali sentimenti. Non solo perché quella bambina si sentirà in dovere, come per qualsiasi cosa, di "dare testimonianza", e dunque prendere da parte la sua compagna di classe per dirle che Geova trova detestabile la sua famiglia, o, in futuro, andrà di porta in porta a diffondere la triste novella che Geova sarebbe omofobo e che gli omosessuali devono sforzarsi di essere casti perché la loro relazione sarebbe erronea e peccaminosa, ma, anche se non predicasse proprio a nessuno, abbiamo la sicurezza statistica che un 3% di bambini cresciuti in una famiglia TdG che guarderanno quel video siano gay, e dunque la disgustosa propaganda della Torre di Guardia li poterà ad odiare se stessi, e a credere di dover cambiare per piacere a Dio. Ciò creerà in questi bambini uno stress psicologico enorme, e un tentativo, una lotta vana come scrisse Yourcenar, di reprimere se stessi. La cosa è gravissima e castrante, perché è come insegnare ad un canguro che non può saltare, o ad un albero che non può fiorire, cioè che non può realizzare la propria affettività, la propria fioritura esistenziale. Questo video diabolico porterà perciò questi ragazzi, insieme alla martellante propaganda che sentiranno in sala, ad odiare se stessi, finché si spera che alcuni, un giorno, dopo tanto dolore causato da questi talebani, se ne andranno dalla Torre di Carta: ma nessuno li ripagherà delle ferite e delle sofferenze psicologiche patite dal loro Sé, e sopratutto nessuno li ripagherà della diffidenza e della non accettazione con cui i loro genitori li guarderanno. Potrà costui, il bambino gay che ascolta oggi questo video, invitare a casa dei propri genitori a pranzo il fidanzato per presentarlo ai genitori talebani della Torre di Guardia? E riceverà mai lo stesso trattamento che avrebbe avuto se fosse stato eterosessuale e la sua fidanzata una donna? Quante famiglie rovinate per colpa del bigottismo dei TdG, della loro psicologia da 4 soldi, e della loro insufficienza dell'esegesi biblica.
Questo video è omofobo, i TdG sono omofobi: il problema se questa omofobia sia biblica è del tutto irrilevante, così come è irrilevante, al fine di sancire se siano omofobi l'eventuale attivismo politico omofobo.
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Avatar utente
polymetis
Moderatore
Messaggi: 4612
Iscritto il: 16/06/2009, 15:43
Contatta:

Messaggio da polymetis »

https://www.jw.org/it/pubblicazioni/riv ... ssere-gay/" onclick="window.open(this.href);return false;

Notate questo disgustoso articolo omofobo. Non starò a tediarvi col problema già affrontato molte volte, cioè il fatto che i Geovi non hanno compreso che gli atti tra persone dello stesso sesso sono condannate per via del contesto in cui si esplicavano, e del fatto che venivano operate da persone normalmente attratte da donne, vorrei invece venire alla questione filosofica. L'articolo fa un esempio completamente privo di senso. Quando dice che c'è una differenza tra il respingere le persone omosessuali, e il respingere gli atti omosessuali, porta come esempio il fatto che non è giusto condannare il fumatore in quanto persona, tuttavia posso condannare la sua condotta, cioè il fatto che fumi. Ma non si capisce che senso abbia quest'esempio: il fumo nuoce gravemente non solo al fumatore stesso, ma anche a chi gli sta attorno, quindi se ho un collega che fuma posso disapprovare che mi intossichi. Mentre non si capisce in che modo un matrimonio gay potrebbe fare del male alle persone gay coinvolte o a chicchessia. Ma vi rendente conto che si paragona un'abitudine fastidiosa e cancerogena come il fumo all'amore reciproco delle persone gay? Questo per dire quanto sono disgustosamente omofobi gli articolisti, visti i paralleli che vengono loro in mente. Inoltre, un'abitudine acquisita come il fumo, della quale non c'è alcun bisogno per realizzarsi in maniera piena e che anzi è dannosa per chi la persegue, viene paragonata ad una condizione innata, e non una condizione innata qualsiasi, ma quella condizione che, al pari dell'eterosessualità, ci permette di sentirci innamorati e appagati di una persona. QUalcosa di ben più importante ed irrinunciabile nella conduzione di un'esistenza, ossia la fioritura che l'amore porta nelle nostre vite. Davvero commovente poi l'ingenuità con cui l'articolista dice che i TdG "non trattano male" le persone omosessuali. Evidentemente secondo cui "trattare male" si riduce a prendere a pugni. L'insegnare alle persone ad odiare la loro più intima natura, e relegarle ad una vita di frustrazione e di non realizzazione affettiva secondo loro non è "trattar male". Ma chi vogliono prendere in giro? La penna può ferire molto più della spada, ed insegnare alle persone ad odiare se stesse è qualcosa di letale.
Notate poi, allorché l'articolista deve spiegare perché non sarebbe crudele costringere le persone nate omosessuali alla castità, che cosa si inventa:
"Alcuni direbbero che il punto di vista della Bibbia è crudele. Questo ragionamento, però, parte dal presupposto che una persona deve assecondare i propri impulsi e che gli impulsi sessuali in particolare sono così forti che non devono e non possono essere tenuti a freno. In realtà, la Bibbia conferisce dignità agli esseri umani assicurando loro che sono in grado di controllare i propri impulsi. A differenza degli animali, le persone possono scegliere di non seguire l’istinto (Colossesi 3:5). [5]"

Questo ragionamento è senza senso. In primis, ancor prima di spiegarci che secondo la Bibbia si possono controllare questi impulsi, dovrebbe spiegarci perché secondo loro Dio chiederebbe di farlo. Noto che i TdG sono spesso prodighi di risposte, di spiegazioni dei comandamenti di Dio, di tentativi di spiegare perché i suoi comandamenti sarebbero savi, eppure, in questo caso una risposta manca. Dio condannerebbe i rapporti omosessuali, ma non è ben chiaro allora né perché gli omosessuali esistano, né perché mai farebbero qualcosa di male, qualcosa che merita di essere evitato al punto da costringere una persona a vivere in eterno senza un amore di tipo romantico. Per capire quando ciò sia assurdo basta, per chi sia eterosessuale, mettersi nei panni della persona gay ed immaginare come sarebbe la sua vita se dovesse pensare, ogni volta che sente attrazione per una donna, che la sua è un'inclinazione malvagia, da reprimere, e che non potrò mai abbandonarsi all'amore con la propria compagna\moglie. Assurdo vero? E così, i TdG, che criticano i teologi cattolici per i misteri sulla Trinità, in questo caso hanno dei misteri sulla teologia morale: nessuno di loro infatti mi ha mai spiegato perché secondo loro Dio condanni l'omosessualità, si limitano ad additare i versetti dove, a loro avviso, questa condanna viene manifestata. E così il geovismo entra nelle religioni dei misteri e dell'incomprensibile.
Ma proseguiamo: la rivista dice che non c'è alcun obbligo che una persona segua le proprie inclinazioni omosessuali, e si cita il versetto di Col 3,5, che negli Scarabocchi del Nuovo Mondo suona:

"Fate morire perciò le membra del vostro corpo che sono sulla terra rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale, desideri dannosi e concupiscenza, che è idolatria. "

Devo dire che non m'è chiaro cosa c'entri questo versetto. In primis non si dice che è possibile far morire queste cose, questo versetto è solo un'esortazione: "fate morire" non equivale a "avete fatto morire". Strana poi la traduzione di "pathos" con "appetito sessuale": "pathos" indica una passione generica, appetiti sessuali inclusi ovviamente, ma non m'è ben chiaro perché abbiano specificato così tanto il termine anziché renderlo con "passioni". Inoltre non si capisce proprio perché l'inclinazione omosessuale dovrebbe rientrare nella lista di cose indicate. All'epoca dell''agiografo non si sapeva neppure cosa fosse l'omosessualità come inclinazione psichica, è dunque escluso che rientrasse nel novero delle cose indicate. Se anche l'autore di questo versetto avesse avuto in mente vergando questo versetto a uomini che vanno con altri uomini, questo versetto da capo non direbbe nulla sulla controllabilità o meno della condizione psichica omosessuale, perché, come ripeto, un uomo che andava con un uomo, mancando la categoria di "omosessualità", veniva visto come un uomo "normale", che dunque avrebbe potuto innamorarsi di una donna come chiunque altro, e che tuttavia per vizio andava con persone del suo stesso sesso ( e persone simili potevano esistere allora come esistono oggi, quindi non diciamo che la Bibbia sbagli a condannare queste persone, diciamo solo che è di costoro che si tratta, e che di omosessualità non si parla proprio).
Comunque sia, questo versetto parla di passioni sregolate, di passioni che ancorano al mondo dei sensi: è da escludere che l'autore avesse in mente la semplice attrazione erotica, cioè quella che provano tutti. Ma è proprio questo il punto: mentre l'attrazione erotica eterosessuale, che è ineliminabile, ha la possibilità di venire canalizzata e di trovare la propria realizzazione nel matrimonio, l'attrazione erotica omosessuale non ha questa possibilità. Dunque c'è un'evidente disparità di trattamento. Mentre le persone eterosessuali vedono i loro istinti legittimati, e si dà loro una legittima possibilità di utilizzarli, i medesimi istinti di base sono condannati e se ne preclude l'attuazione in una persona gay. Per questo dico che se la Bibbia condannasse l'omosessualità sarebbe discriminatoria, ma, come dicevo, non ne sa nulla.
Quello che dice Paolo sulla non controllabilità degli istinti è ben altro, ed è il contrario di quanto afferma la WTS. Paolo afferma infatti che è di pochi la capacità di essere casti, e che lui vorrebbe fossero tutti come lui, ma sa che non è possibile, perché non a tutti è dato d'essere continenti, dunque Dio ha dato il matrimonio come rimedio alla concupiscenza, perché è meglio sposarsi che ardere. "Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere." (1Cor 7, 7-9)

Non si capisce dunque come la Bibbia potrebbe salvarsi dall'accusa di essere ingiusta e discriminatoria se, preso atto che le pulsioni di base non sono da tutti controllabili, ad alcuni dia la possibilità di sposarsi, ad altri no. Come dicevo invece la Bibbia di omosessualità non sapeva nulla, e dunque possiamo dedurne che, se Paolo avesse saputo dell'esistenza dell'omosessualità, avrebbe applicato lo stesso principio che applica alle persone eterosessuali, ossia che se non sanno vivere in continenza (come avviene per il 99% delle persone, è meglio che si sposino). Dunque applicando i principi paolini potremmo dire che se Paolo fosse nato oggi, messo al corrente dell'esistenza dell'omosessualità, sarebbe stato un acceso sostenitore del matrimonio gay. Non si capisce infatti in base a cosa gli istinti eterosessuali sarebbero legittimi, e meritevoli del matrimonio, mentre gli istinti omoaffettivi sarebbero fornicazione, porneia, ecc.
L'articolo della WTS sbaglia dunque tutto: non solo paragona la condotta omosessuale ai fumatori, dei quali si può documentare perché danneggino se stessi e il prossimo, ma poi fa un clamoroso autogol dicendo che la Bibbia sarebbe ingiusta a vietare gli atti omosessuali se la Bibbia davvero dicesse che le pulsioni sessuali siano inesorabili. Peccato che questo sia esattamente ciò che insegna Paolo 1Cor 7 (dicendo che la maggioranza delle persone non è in grado di vivere in continenza) ,e che il versetto di Colossesi da loro citato non c'entri nulla, sia perché non parla affatto di pulsioni omosessuali, sia perché non dice affatto che le passioni di cui parla siano state controllate, ma solo egli invita a cercare di dominarle. Non si capisce da dove i TdG traggano l'idea che nelle passioni elencate è annoverata la condizione omosessuale con la sua pulsione sessuale e non invece la pulsione eterosessuale.

Ad maiora
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Cicciuzzo
Utente Senior
Messaggi: 575
Iscritto il: 18/02/2013, 19:48
Località: Nord Italia
Contatta:

Messaggio da Cicciuzzo »

Alexx ha scritto:Incredibile!

Si usa la bibbia per sostenere la famiglia tradizionale quando nella stessa bibbia patriarchi e re d'Israele, quindi i primi che avrebbero dovuto osservare questo comandamento, avevano spesso più mogli e concubine.

Poi la "sottigliezza" con la metafora dell'aeroporto è ancora peggio. L'avvertimento: Guarda che se sei gay suona il metal detector e non passi nel nuovo mondo.

Oltre al messaggio che vuole passare, ovvero che essere gay è una scelta, uno stile di vita che può essere corretto. :fronte:

Evoluzione e Omosessualità: I due peggiori nemici dei fondamentalisti
Il "Gay Detector"!!! :risata: :risata: ci mancava anche questo!!! :risata: :risata: ridiamoci su, per mon piangere :piange:
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)

viewtopic.php?f=7&t=15713#p252414" onclick="window.open(this.href);return false;
Avatar utente
polymetis
Moderatore
Messaggi: 4612
Iscritto il: 16/06/2009, 15:43
Contatta:

Messaggio da polymetis »

Vorrei precisare un paio di cose. Non esiste una posizione della Chiesa Cattolica sull’omosessualità, e ovviamente non è una smentita di questa tesi citare qualche articolo del Catechismo della Chiesa Cattolica su questo punto, questo per la banale motivazione che non necessariamente il Catechismo della Chiesa Cattolica riporta le dottrine della Chiesa Cattolica, come del resto non le riporta necessariamente il papa. Vedete amici miei, la Chiesa è infallibile, dunque non può errare. Questo è il motivo per cui anche il papa può essere infallibile, non perché lo sia personalmente, ma perché può parlare come portavoce della Chiesa tutta. Questo è il motivo per cui è infallibile il Concilio Ecumenico, in quanto, essendo espressione della Chiesa tutta (non per nulla si chiama ecumenico), è esente da errore. Il punto è che non tutti gli articoli del catechismo o del magistero ordinario sono espressioni della Chiesa Cattolica, infatti sono reformabili: ad esempio il vecchio catechismo, quello detto di Pio X, insegna la dottrina del limbo, che non troverete sul nuovo catechismo, quello del 1992. Dunque toglietevi dalla mente l’equazione tra “dottrina cattolica” e “dottrina insegnata nel catechismo della Chiesa Cattolica”. L’ultima volta che il papa ha fatto ricorso all’infallibilità, era il 1950, per la proclamazione del dogma dell’Assunzione in Cielo di Maria.

Venendo al problema dei testi biblici, vorrei precisare quanto sto affermando, ossia che non occorre imputare alcun errore alla sacra scrittura. Dire che gli agiografi non conoscevano l’omosessualità, come del resto non conoscevano la categoria di orientamento sessuale, non significa attribuire a Dio o a loro un errore. Quanto hanno scritto è perfettamente corretto, una volta che si sia capito cosa avevano in mente. La regola base dell’esegesi è stabilire quel è il contesto che sta dietro il precetto, onde capirne il senso. Se ad esempio ci fosse un passo di un testo sacro che dice “vi è fatto divieto di vestirvi di giallo”, un idiota potrebbe continuare ad evitare di vestirsi di giallo nel 2016, mentre un esegeta potrebbe ad esempio scoprire che in quell’epoca il giallo era il colore di chi praticava la prostituzione, e dunque il divieto del giallo significa semplicemente il divieto di prostituirsi (divieto che non ha senso prendere alla lettera in un contesto mutato in cui il giallo non ha più attinenza con la pratica del meretricio). Similmente dobbiamo chiederci in che forma si presentasse il rapporto tra individui dello stesso sesso nell’epoca degli agiografi, perché se tutti erano caratterizzati in maniera negativa, e non esisteva neppure una maniera sociale di viverli in maniera non sregolata, si capisce la ragione della condanna. All’epoca esistevano coppie di persone dello stesso sesso, ma non esistevano forme di “regolarizzazione” di questa unione, ed essa veniva sempre concepita come uno sfogo di libidine esterno al matrimonio, ad esempio il rapporto del padrone con lo schiavo, o i rapporti extraconiugali del filosofo greco coi suoi discepoli. Insomma, non passava per la mente a nessuno che due persone dello stesso sesso potessero amarsi ed essere una famiglia, che prende casa, tinge una staccionata di bianco, e crea un focolare domestico. Questo è un altro motivo per cui la sessualità omoerotica viene condannata: all’epoca veniva sempre esplicitata in contesti extra-coniugali, fuori dallo schema della creazione di un nucleo familiare (veniva cioè sempre esplicitata o come relazione che si affiancava al matrimonio, o peggio ancora, come elemento orgiastico all’interno di culti idolatrici). Ma se sono queste le ragioni della condanna che la fanno apparire sregolata, per la motivazione che all’epoca il rapporto si costituiva sempre in queste modalità a-familiari, oggi, capita l’origine della condanna, al sorgere di nuove modalità di relazione (ad esempio il matrimonio same-sex), quella condanna non ha più senso. In fatti il rapporto omosessuale s’è costituito non come depravazione extra-coniugale e alternativa alla famiglia, ma come famiglia, con tanto di figli e cane.
Inoltre vorrei essere chiaro che quando si dice che gli agiografi non conoscono l’omosessualità, e dunque condannano i rapporti tra maschi come viziosi in quanto concepiti come intrattenuti da persone eterosessuali, non si sta affatto dicendo che Paolo veda delle persone gay e le scambi per eterosessuali. Questo vorrebbe dire che fa un errore. Ma non c’è alcun bisogno di postulare una cosa del genere. Si può invece dire che quando la Bibbia parla di rapporti tra persone dello stesso sesso, l’autore ha effettivamente solo in mente quello che ha in mente, cioè persone eterosessuali che si danno a rapporti tra persone dello stesso sesso, e in ciò la sua condanna è legittima. Naturalmente saranno esistiti anche persone omosessuali, ma non abbiamo alcun motivo per ritenere che Paolo li abbia mai incontrati, li abbia mai visti praticare, o altro. Nulla impone cioè di attribuirgli l’errore d’aver scambiato persone omosessuali per eterosessuali. Semplicemente vede delle cose, le legge correttamente, e le condanna. Visto che non sta scritto da nessuna parte che la Bibbia debba parlare di ogni situazione, non si vede perché occorra postulare che Paolo abbia mai avuto davanti un rapporto tra due omosessuali, e che li abbia scambiati per eterosessuali. Possiamo tranquillamente presumere che Paolo sia corretto nelle sue valutazioni, ma, per l’appunto, le sue valutazioni valgono per quello che lui ha in mente, che poi lui credeva fosse l’unico caso esistente. Dire che la Bibbia non parla di qualcosa, non vuol dire che la Bibbia sbaglia su qualcosa. Semplicemente siamo noi che creiamo degli errori, quando usiamo la Bibbia fuori dagli ambiti di cui parla, e che sono circoscritti. Naturalmente Dio conosceva ab aeterno l’esistenza degli omosessuali, ma, da capo, non si vede perché ciò dovrebbe implicare che ne avrebbe parlato nella Bibbia. Solo chi pensi che la Bibbia tratti e debba trattare di tutto ne deriverebbe che Dio dovesse necessariamente parlare di omosessualità nella Bibbia. Tutto quello che possiamo dire è che la Bibbia condanna alcuni rapporti di uomini compiuti con altri uomini, a causa dei contesti nei quali si esplicavano, e di chi li compiva, cioè persone che andavano contro la propria natura facendoli.
In ogni caso, a dire il vero, Dio parla di omosessualità nella Bibbia. “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge.” (Gal 5,22). Dove c’è amore dunque non c’è legge, dove c’è fioritura e gioia c’è Dio, perché Dio è amore. E qui ritorna il discorso precedente: siccome il rapporto omoerotico descritto ed esperito da Paolo non è un rapporto d’amore, ma, se si legge Rom 1, è presentato come qualcosa di idolatrico e fornicatore, evidentemente Paolo non ha visto “coppie gay che volevano sposarsi” (la cosa all’epoca non saltava in mente a nessuno), a visto forme di rapporti omoerotici (non omosessuali) praticate in contesti non di amore (ad es. come ripeto relazioni lussuriose nel rapporto dominus\schiavo, o in culti orgiastici). Ma l’indicazione che dà in Galati è chiara: dove c’è amore, non c’è legge, il che implica che i rapporti omoerotici non vedeva e condannava in Rm 1 non erano caratterizzati da amore.

Ad maiora
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Avatar utente
polymetis
Moderatore
Messaggi: 4612
Iscritto il: 16/06/2009, 15:43
Contatta:

Messaggio da polymetis »

Ripeto poi di diffidare da coloro che dicono che condannano gli atti, e non le persone. Sono degli ipocriti. La personalità di un individuo si ha anche infatti nell'esplicazione degli atti che gli sono propri. La natura del canguro ad es. è saltare: non ha senso dire che rispetti il canguro, se poi gli vieti il salto. Rispettare una persona non vuol dire solo evitare di farle del male fisico: se le si insegna ad odiare la propria natura intima, e la propria capacità di amare e relazionarsi col mondo, non si sta affatto rispettando quell'individuo. Non è possibile scindere tra l'affettività di una persona, e quella persona, perché come dire Aristotele l'uomo è un animale sociale: le proprie relazioni cogli altri fanno parte del suo essere. Non si può dire ad una persona di non esplicare la propria affettività , perché questa dimensione non è estrinseca alla persona, ma l'attraversa interamente.

Ad maiora
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Avatar utente
Quixote
Moderatore
Messaggi: 4711
Iscritto il: 15/08/2011, 23:26
Località: Cesena
Contatta:

Messaggio da Quixote »

polymetis ha scritto:Ripeto poi di diffidare da coloro che dicono che condannano gli atti, e non le persone. Sono degli ipocriti. La personalità di un individuo si ha anche infatti nell'esplicazione degli atti che gli sono propri. La natura del canguro ad es. è saltare: non ha senso dire che rispetti il canguro, se poi gli vieti il salto. Rispettare una persona non vuol dire solo evitare di farle del male fisico: se le si insegna ad odiare la propria natura intima, e la propria capacità di amare e relazionarsi col mondo, non si sta affatto rispettando quell'individuo. Non è possibile scindere tra l'affettività di una persona, e quella persona, perché come dire Aristotele l'uomo è un animale sociale: le proprie relazioni cogli altri fanno parte del suo essere. Non si può dire ad una persona di non esplicare la propria affettività , perché questa dimensione non è estrinseca alla persona, ma l'attraversa interamente.

Ad maiora
Di fatto, giusta la lettera di Giacomo, la fede senza le opere è cosa morta. Basta invertire l’ordine. Con buona pace di Lutero. Curioso che poi i protestanti, in questo si siano trovati spiazzati. Magno cum meo gaudio.

:risata: :risata: :risata:
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
Avatar utente
polymetis
Moderatore
Messaggi: 4612
Iscritto il: 16/06/2009, 15:43
Contatta:

Messaggio da polymetis »

Ripensandoci la perniciosa omofobia e pericolosità di questo video è più grave di quanto avessi pensato al principio. Non solo perché, come ripeto, la povera bambina che recepisce l’insegnamento materno, o il bambino TdG che guarda questo video, potrebbero essere gay, e dunque avere un’infanzia e un’adolescenza rovinata (o rovinarla ai propri figli, se, tra trent’anni, il bambino che oggi ha guardato questo video omofobo dovesse avere un figlio gay), dicevo, non soltanto è questo il pericolo, ma è la frase finale, in cui si indottrinano i bambini su cosa dire agli amichetti di scuola in una famiglia omogenitoriale: “posso parlare ad Emily del paradiso, degli animali, e della resurrezione”. Insomma l’omofobia è doppiamente pericolosa, perché non verrà palesata subito, ma dopo che la persona è già caduta nelle rete. I tdG infatti sono noti per non spiegare gli aspetti più controversi della loro dottrina all’inizio, ma dopo che la loro vittima è già stata ben bollita. Insomma si istruisce questa bambina, ormai omofoba perché le è stato insegnato che la relazione tra persone dello stesso sesso è peccaminosa, ad adescare la gente. Non fa nessuna differenza ovviamente, quanto all’omofobia, il fatto che il messaggio omofobo di squalifica esistenziale delle persone omosessuali verrà predicato da questa futura proclamatrice alla propria vittima in un secondo tempo. Il danno è comunque fatto, ed anzi, sarà ancora più subdolamente efficace perché prima la vittima sarà stata blandita con discorsi che parlano d’altro. Ma il risultato finale è il medesimo: se quella bambina sarà una TdG ortodossa, dovrà dire a future persone omosessuali che studino con lei, e dunque pure la sua compagna di classe se mai riuscirà ad adescarla, che Dio disapprova i loro legami intimi.

Tornando ai passi biblici, è una regola pessima ricavare leggi universali da regole che sono dettate da contesti specifici. Non sta scritto da nessuna parte che Dio debba dare regole sull’omosessualità, né qualcuno ha ordinato di ricavare per forza dalla Bibbia regole sull’argomento. Il fatto che ci sia nella Bibbia una regola, non ci esenta mica dallo sforzo di capire il contesto che la motiva, e se oggi sia applicabile. Ad esempio nell’Antico Testamento si dice di porre la latrina al di fuori dall’accampamento, in Dt 13,14-15, una norma igienica mascherata da norma di purità.
“Avrai anche un posto fuori dell'accampamento e là andrai per i tuoi bisogni. Nel tuo equipaggiamento avrai un piolo, con il quale, nel ritirarti fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi.”
In effetti visto lo stato dell’idraulica dell’epoca, questa regola pare perfettamente razionale. Ma oggi, visto che lo scopo della norma era mantenere l’igiene, oggi che abbiamo fognature che possono ottenere lo stesso risultato con dei wc, avrebbe senso bandire i cessi dai nostri accampamenti militari o dalle nostre città? Lo spirito della norma che sta dietro di essa, ci permette di far sì, una volta capitane la ragione, di non adeguarci alla norma stessa alla lettera, e anzi, se oggi adottassimo questi metodi primitivi tradiremmo lo spirito per cui questa norma è nata, condannando la persone ad avere sistemi igienici primitivi, e a seppellire gli escrementi con un piolo, anziché usare il WC.
Ci farebbe ridere alquanto dunque chi dicesse che Dio, conoscendo il futuro dell’idraulica, certamente non si sarebbe sognato di dire che i bagni vanno fuori dagli accampamenti se avesse preferito che stiano all’interno, e dunque, poiché Dio conosceva il futuro dell’idraulica e ciononostante ordina di mettere la latrina fuori dall’accampamento, essa va messa fuori anche coi sistemi di idraulica moderni. Qual è l’errore di questo ragionamento? In primis l’attribuire a Dio l’idea di voler dare una legge universale, e non invece una norma che, al pari di ogni norma, va contestualizzata per capire che cosa l’ha mossa, e sono allora fare una generalizzazione.
Quanto ad esempio al fatto che Paolo parli sono di quello che conosce, e non c’è alcuna necessità che parli d’altro, abbiamo detto che egli condanna il fatto che persone eterosessuali si diano a rapporti con persone dello stesso sesso pervertendo così la propria natura. Ora, poiché il motivo nella condanna sta nell’idea che l’eterosessuale cedendo a questi istinti lo fa per lussuria e perverta la propria natura anziché realizzarsi esistenzialmente, ne dobbiamo ricavare che, capito lo spirito dietro a questa condanna, Paolo sarebbe contro gli omosessuali che provano a vivere da eterosessuali. Se infatti il motivo della condanna è che si va contro la propria natura, e l’eterosessuale visto da Paolo fa questo, allora la medesima condanna si applica al gay che provi a vivere da eterosessuale (infatti in questa maniera creerà solo frustrazione a se stesso, e alla poveretta che sposerà). Possiamo dunque ricavarne che, capita la motivazione dietro la norma, la norma paolina non solo non dica nulla contro i gay, ma anzi, condanni chi come la WTS tenta di dire agli omosessuali che devono vivere da eterosessuali.
Come dicevo occorre sempre capire che cosa motiva una condanna. Se ad esempio ci fosse scritto nella Bibbia che Dio vieta la segale, che cosa ne dovremmo dedurne? Potremmo ad esempio scoprire, faccio un ipotesi, che all’epoca di Paolo la segale non era opportuno mangiarla perché la pianta era sempre infestata da un parassita, l’ergot, che la trasforma in quella che noi chiamiamo “segale cornuta”, rendendo il consumo della pianta psicotropo e fautore di effetti allucinogeni. Ma, se per caso secoli dopo paolo, si fosse scoperto un modo di debellare il parassita onnipresente al tempo di Paolo, e dunque la segale fosse tornata per noi un innocuo cereale, non ci sarebbe alcun bisogno di conservare il divieto di mangiare segale, visto che avevamo capito l’origine del divieto. Non ce l’ha ordinato il medico di prendere i testi alla lettera, senza capire le cause che stanno dietro ai mezzi, anzi, per dirla tutta mi sembra il metodo esegeti più scorretto si possa pensare, e troverei alquanto demente chi volesse sostenere che Dio conosceva il futuro della segale, quindi, se voleva permettere di mangiarla, l’avrebbe detto. La verità è che la Bibbia non è obbligata a dire istruzioni su tutto, e, dove dà istruzioni su qualcosa, occorre capire il principio che sta dietro un divieto, per capire se sia ancora applicabile. Nel caso della segale da noi immaginato, sarebbe fare della pessima esegesi mantenere quel divieto, se il senso era solo impedire alla gente di sregolare la propria vita assumendo sostanze allucinogene. Similmente per le condanne dei rapporti tra persone dello stesso sesso: se quello che viene condannato, e legittimamente condannato, è il rapporto omoerotico come si costituiva all’epoca, cioè qualcosa di sregolante, extra-coniugale, fuori dalla progettualità di costruire una famiglia, e deviatore della propria natura eterosessuale, allora è evidentemente che in un contesto mutato, dove dei rapporti tra persone dello stesso sesso non sono incasellabili delle medesime casistiche di condanna che giustamente incontravano la disapprovazione paolina, la loro disapprovazione non ha ragion d’essere.
Si potrebbe poi obiettare che Paolo disapproverebbe le unioni omosessuali perché, di quelle eterosessuali, dice che occorre sposarsi prima di copulare (meglio sposarsi che ardere). Che rispondere a questa obiezione?
Due strade alternative: la prima è la disapprovazione del sesso pre-matrimoniale eterosessuale esiste proprio perché esiste il matrimonio eterosessuale. E’ perché esiste il matrimonio che esiste la condanna del sesso pre-matrimoniale: il senso è che il sesso pre-matrimoniale è visto male perché, esistendo la possibilità di impegnarsi in un’unione fissa, se qualcuno vuole fare sesso fuori dal matrimonio allora vuole del divertimento senza prendere degli impegni. L’idea dell’etica tradizionale è che se qualcuno vuole solo del sesso, ma rifiuta di sposarti e d’impegnarsi, evidentemente non vuole davvero un rapporto stabile, e ti sta solo usando per soddisfare la propria libidine (questo almeno è l’idea di base dell’etica tradizionale). Ma, come appare evidentemente, questo ragionamento non si applica alle coppie gay: se infatti il matrimonio gay non esiste, allora il non sposarsi non è segno di alcuna intenzione abietta o libertina, un omosessuale non potrebbe sposarsi neppure se volesse. Dunque la prima soluzione è che le regole contro il sesso pre-matrimoniale delle coppie etero non valgono per i gay, in quanto, non esistendo alcun matrimonio gay, non esiste alcun sesso pre-matrimoniale gay. Se così non fosse la discriminazione sarebbe ingiusta: Dio infatti dice alle coppie etero di attendere, ma dice solo che potranno soddisfare la propria concupiscenza un giorno; mentre alle coppie gay direbbe di attendere, e senza mai poter sfogare la propria concupiscenza un giorno. Una palese ingiustizia che i fa optare per una lettura chiara dei principi biblici: se il sesso pre-matrimoniale è condannato da Paolo quale sintomo di qualcuno che cerchi un rapporto non stabile in quanto la maniera di impegnarsi esiste (il matrimonio), allora questa condanna non è valida per il sesso pre-matrimoniale gay, infatti non è sesso pre-matrimoniale perché il matrimonio gay non esiste, e dunque occorre inventare nuovi criteri per valutare la serietà e l’impegno e la dedizione reciproca di una coppia. Questo significa essere fedeli alla Bibbia, e non il contrario, perché si capisce il senso che sta dietro ad una norma (in questo caso: il sesso pre-matrimoniale come sintomo di una scarsa volontà di impegnarsi), e lo si incarna nel presente (trovare per quelle coppie che non possono sposarsi altri indicatori della volontà di costituire una relazione stabile): e così facendo si salvaguarda il principio (il contrario è la famosa “lettera che uccide”).


La seconda opzione, contraria alla precedente, è dire: se Paolo è d’accordo solo col sesso post-matrimoniale, allora, banalmente, una volta conosciuta l’esistenza delle coppie gay, occorre aprire al matrimonio gay. In questo modo si potrà presentare ai gay le stesse richiese che si presentano agli eterosessuali, ossia di essere casti fino al matrimonio. Fino ad allora questa proposta è iniqua e discriminatoria rispetto a quello che viene proposto alle coppie eterosessuali, cioè la castità solo fino al matrimonio.
Veniamo poi al principio summenzionato, e cioè che “dove c’è amore, non c’è legge”. E’ un principio assoluto? La risposta è sì. Per la dottrina cattolica l’amore e la verità non sono mai disgiunti, e dunque noi cattolici osiamo dire che l’amore è la fioritura della natura umana, la verità dell’uomo, la sua realizzazione. Questo non significa ovviamente che chiunque dica di amare stia amando: qui si entra in un terreno molto scivoloso, proprio perché abbiamo asserito che l’amore è inscindibile dalla verità dell’uomo circa la propria realizzazione esistenziale. Ciò significa che possono esserci contraffazioni dell’amore, che invece non lo sono affatto, perché in realtà sono rapporti patologici, o di abuso, e dunque forme di amore. Dicevo che il discorso è pericoloso perché simili parole, anzi parole identiche, vendono usate contro le persone omosessuali, tacciate dai destrofili di non intessere vere relazioni solide, ma rapporti inappaganti e distruttivi, votati alla disperazione e al suicidio. Una simile accusa è stata confutata, per quanto riguarda le coppie gay, dall’evidenza fenomenologica di milioni di coppie gay felici, sposate, e dagli studi psicologici che hanno appurato che tutti gli indicatori di salute mentale delle persone gay sono identici a quelli delle persone eterosessuali. Non siamo per il momento autorizzati dalla letteratura psichiatrica a fare simili concessioni per rapporti quali pedofilia e incesto. E’ possibile che costoro raccontino a se stessi di amare, ma che in realtà questo amore sia una passione disordinata, disgregatrice del carattere, impossibile da attuare in modo sano. Purtroppo non ci sono milioni di coppie incestuose che aspettano la legalizzazione della loro unione, e dunque non abbiamo altrettanta evidenza fenomenologica di quella delle coppie gay per essere persuasi che si amino davvero, e di quell’amore che porta alla realizzazione di entrambi e non all’abuso e al deperimento psichico. Questo è quanto possiamo dire a partire dai dati nosografici attuali: il fatto che sia avvenuta una depatologizzazione dell’omosessualità, non implica che una cosa del genere avverrà mai circa il modo in cui le coppie incestuose sono oggi considerate dalla psichiatria, cioè casi di abuso patologico intrafamiliare. Sicché alla luce della letteratura scientifica odierna non abbiamo la stessa evidenza che esista una personalità incestuosa sana come esiste una personalità omosessuale sana, e dunque una capacità per queste persone di intessere relazioni sane. Tuttavia, non vogliamo certo escludere la materia a priori. E dunque, se si dimostrasse, ossia se la forza dei numeri ci mostrasse l’esistenza di una realtà consistente di incestuosi che si amano in maniera non abusante, perché mai dovremmo condannare questa pratica, visto che il nostro giudizio sulla stessa finora è stato dettato dall’idea che si tratti di situazioni di abuso? Comunque, se il filosofo deve ipotizzare tutto, allo stato delle cose non c’è motivo di preoccuparsi.

Ad maiora
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Anche il sito World Religion News ha parlato di questo cartone omofobo:

http://www.worldreligionnews.com/issues ... on-a-plane" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Anche qui (in francese):

http://www.tvanouvelles.ca/2016/05/06/t ... vah-choque" onclick="window.open(this.href);return false;

"Tutti possono cambiare: un video shoccante dei TdG".
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Wyclif
Veterano del Forum
Messaggi: 1897
Iscritto il: 14/12/2014, 9:22
Contatta:

Messaggio da Wyclif »

polymetis ha scritto:
L'unica cosa in cui i TdG sono meglio delle cosiddette Sentinelle in Piedi, e di altri gruppi cattofascisti, è che i TdG non fanno pressioni politiche contro i diritti delle coppie gay. ...

Questo è vero fino ad un certo punto,

.... i TdG insegnando e predicando che l'omosessualità è vergognosa ed è contro Geova perché la Bibbia lo disapprova spingono involontariamente chi già è contrario - chi non è TdG - ad fare pressioni politiche per andare contro chi è omosessuale, in poche parole essi usano gli altri in modo indiretto.
Presentazione





"Dobbiamo ubbidire a Dio quale Governante anziché agli uomini" Atti 5:29
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

In Olanda intanto un giornalista è stato cacciato dal congresso solo perché faceva domande ai TdG anche su questo video:

https://jwanalyze.wordpress.com/2016/05 ... congresso/" onclick="window.open(this.href);return false;

Cito una parte della pagina: ...«La cosa intelligente da fare in questa situazione è quella di invitare il giornalista per un intervista completa con un rappresentante JW e cercare di addolcire amichevolmente quella che è chiaramente una questione controversa nei Paesi Bassi al momento. Cacciare via un reporter semplicemente perchè sta ponendo delle domande semplici sembra un disastro totale come pubbliche relazioni. Si fa passare il messaggio che i giornalisti sono i benvenuti solo se promettono di fare come quel tipo di insensato pezzo promozionale che ha recentemente fatto cadere in disgrazia Gazettes.com.

Se qualcuno tra l’opinione pubblica, i media o i governi erano già preoccupati che i Testimoni fossero un culto coercitivo che finge di essere una religione d’amore (come sembra sempre più essere il caso date le reazioni al video di Lele e Sofia), questa ostilità verso i media non fa certamente nulla per migliorare la situazione.

Questo mostra anche che l’Organizzazione è in realtà incredibilmente confusa su quale faccia mostrare al pubblico. Da un lato si producono video accessibili a tutti, come il recente episodio di Lele e Sofia, che mettono in risalto un messaggio abbastanza palese di come l’omosessualità sia una scelta e di come i gay saranno uccisi da Dio ad Armageddon. Poi l’Organizzazione si sconvolge quando un giornalista chiede ai singoli Testimoni di ripetere quelle stesse opinioni davanti la telecamera.» ...
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Molto interessante anche questa pagina:

https://jwanalyze.wordpress.com/2016/06 ... -di-geova/" onclick="window.open(this.href);return false;

Cito una parte:
....
Questa metafora può essere usata per spiegare tutti i tipi di requisiti che comporta l’essere un Testimone di Geova. Anche in questo caso, non è solo la tua sessualità che devi “lasciarti alle spalle” quando diventi un Testimone di Geova. In sostanza, quello che sta nella borsa, è il tuo stesso passato. I Testimoni parlano di indossare una “nuova personalità”. Devi trasformarti in una persona completamente diversa. Significa che è necessario cambiare le tue speranze, i tuoi sogni, le tue aspirazioni, la tua visione del mondo e dell’esistenza in generale.

È inoltre necessario “lasciarsi alle spalle” il proprio senso morale, perchè accettare la fede dei Testimoni significa giustificare le atrocità menzionate nella Bibbia. Da bambino trovavo estremamente difficile accettare le storie di massacri di massa e caos orchestrate da un supposto “amorevole” creatore. Per essere accettato nella comunità ho dovuto allineare la mia visione del mondo ad una in cui il massacro di donne e bambini a volte è la cosa giusta da fare. L’istinto innato che mi diceva che questo è sbagliato doveva essere represso.
...
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
polymetis
Moderatore
Messaggi: 4612
Iscritto il: 16/06/2009, 15:43
Contatta:

Messaggio da polymetis »

Achille ha scritto:Molto interessante anche questa pagina:

https://jwanalyze.wordpress.com/2016/06 ... -di-geova/" onclick="window.open(this.href);return false;

Cito una parte:
....
Questa metafora può essere usata per spiegare tutti i tipi di requisiti che comporta l’essere un Testimone di Geova. Anche in questo caso, non è solo la tua sessualità che devi “lasciarti alle spalle” quando diventi un Testimone di Geova. In sostanza, quello che sta nella borsa, è il tuo stesso passato. I Testimoni parlano di indossare una “nuova personalità”. Devi trasformarti in una persona completamente diversa. Significa che è necessario cambiare le tue speranze, i tuoi sogni, le tue aspirazioni, la tua visione del mondo e dell’esistenza in generale.

È inoltre necessario “lasciarsi alle spalle” il proprio senso morale, perchè accettare la fede dei Testimoni significa giustificare le atrocità menzionate nella Bibbia. Da bambino trovavo estremamente difficile accettare le storie di massacri di massa e caos orchestrate da un supposto “amorevole” creatore. Per essere accettato nella comunità ho dovuto allineare la mia visione del mondo ad una in cui il massacro di donne e bambini a volte è la cosa giusta da fare. L’istinto innato che mi diceva che questo è sbagliato doveva essere represso.
...

Ora in quella notte l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, quelli erano tutti morti. (2 Re19.25)

A Hiroshima è andata meglio.
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Se ne parla anche qui: http://www.jwfacts.com/watchtower/homos ... nesses.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Trad. automatica: https://translate.google.it/translate?h ... nesses.php" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
minstrel
Veterano del Forum
Messaggi: 1011
Iscritto il: 11/01/2012, 9:28
Località: Bergamo
Contatta:

Messaggio da minstrel »

Leo ha scritto:Eh già !! riescono a inculcare l'odio facendolo passare per amore. Che vergogna !!!
Che storia... è esattamente quello che fa il pensiero unico che promuove cosiddetti diritti fregandosene dell'altrettanto cosiddetta legge naturale.
A little bit of me, myself and I
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.

Croce-via: un crocevia di croci.
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

polymetis ha scritto:https://www.jw.org/it/pubblicazioni/riv ... ssere-gay/

Notate questo disgustoso articolo omofobo. Non starò a tediarvi col problema già affrontato molte volte, cioè il fatto che i Geovi non hanno compreso che gli atti tra persone dello stesso sesso sono condannate per via del contesto in cui si esplicavano, e del fatto che venivano operate da persone normalmente attratte da donne, vorrei invece venire alla questione filosofica. L'articolo fa un esempio completamente privo di senso. Quando dice che c'è una differenza tra il respingere le persone omosessuali, e il respingere gli atti omosessuali, porta come esempio il fatto che non è giusto condannare il fumatore in quanto persona, tuttavia posso condannare la sua condotta, cioè il fatto che fumi. Ma non si capisce che senso abbia quest'esempio: il fumo nuoce gravemente non solo al fumatore stesso, ma anche a chi gli sta attorno, quindi se ho un collega che fuma posso disapprovare che mi intossichi. Mentre non si capisce in che modo un matrimonio gay potrebbe fare del male alle persone gay coinvolte o a chicchessia. Ma vi rendente conto che si paragona un'abitudine fastidiosa e cancerogena come il fumo all'amore reciproco delle persone gay? Questo per dire quanto sono disgustosamente omofobi gli articolisti, visti i paralleli che vengono loro in mente. Inoltre, un'abitudine acquisita come il fumo, della quale non c'è alcun bisogno per realizzarsi in maniera piena e che anzi è dannosa per chi la persegue, viene paragonata ad una condizione innata, e non una condizione innata qualsiasi, ma quella condizione che, al pari dell'eterosessualità, ci permette di sentirci innamorati e appagati di una persona. QUalcosa di ben più importante ed irrinunciabile nella conduzione di un'esistenza, ossia la fioritura che l'amore porta nelle nostre vite. Davvero commovente poi l'ingenuità con cui l'articolista dice che i TdG "non trattano male" le persone omosessuali. Evidentemente secondo cui "trattare male" si riduce a prendere a pugni. L'insegnare alle persone ad odiare la loro più intima natura, e relegarle ad una vita di frustrazione e di non realizzazione affettiva secondo loro non è "trattar male". Ma chi vogliono prendere in giro? La penna può ferire molto più della spada, ed insegnare alle persone ad odiare se stesse è qualcosa di letale.
Notate poi, allorché l'articolista deve spiegare perché non sarebbe crudele costringere le persone nate omosessuali alla castità, che cosa si inventa:
"Alcuni direbbero che il punto di vista della Bibbia è crudele. Questo ragionamento, però, parte dal presupposto che una persona deve assecondare i propri impulsi e che gli impulsi sessuali in particolare sono così forti che non devono e non possono essere tenuti a freno. In realtà, la Bibbia conferisce dignità agli esseri umani assicurando loro che sono in grado di controllare i propri impulsi. A differenza degli animali, le persone possono scegliere di non seguire l’istinto (Colossesi 3:5). [5]"

Questo ragionamento è senza senso. In primis, ancor prima di spiegarci che secondo la Bibbia si possono controllare questi impulsi, dovrebbe spiegarci perché secondo loro Dio chiederebbe di farlo. Noto che i TdG sono spesso prodighi di risposte, di spiegazioni dei comandamenti di Dio, di tentativi di spiegare perché i suoi comandamenti sarebbero savi, eppure, in questo caso una risposta manca. Dio condannerebbe i rapporti omosessuali, ma non è ben chiaro allora né perché gli omosessuali esistano, né perché mai farebbero qualcosa di male, qualcosa che merita di essere evitato al punto da costringere una persona a vivere in eterno senza un amore di tipo romantico. Per capire quando ciò sia assurdo basta, per chi sia eterosessuale, mettersi nei panni della persona gay ed immaginare come sarebbe la sua vita se dovesse pensare, ogni volta che sente attrazione per una donna, che la sua è un'inclinazione malvagia, da reprimere, e che non potrò mai abbandonarsi all'amore con la propria compagna\moglie. Assurdo vero? E così, i TdG, che criticano i teologi cattolici per i misteri sulla Trinità, in questo caso hanno dei misteri sulla teologia morale: nessuno di loro infatti mi ha mai spiegato perché secondo loro Dio condanni l'omosessualità, si limitano ad additare i versetti dove, a loro avviso, questa condanna viene manifestata. E così il geovismo entra nelle religioni dei misteri e dell'incomprensibile.
Ma proseguiamo: la rivista dice che non c'è alcun obbligo che una persona segua le proprie inclinazioni omosessuali, e si cita il versetto di Col 3,5, che negli Scarabocchi del Nuovo Mondo suona:

"Fate morire perciò le membra del vostro corpo che sono sulla terra rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale, desideri dannosi e concupiscenza, che è idolatria. "

Devo dire che non m'è chiaro cosa c'entri questo versetto. In primis non si dice che è possibile far morire queste cose, questo versetto è solo un'esortazione: "fate morire" non equivale a "avete fatto morire". Strana poi la traduzione di "pathos" con "appetito sessuale": "pathos" indica una passione generica, appetiti sessuali inclusi ovviamente, ma non m'è ben chiaro perché abbiano specificato così tanto il termine anziché renderlo con "passioni". Inoltre non si capisce proprio perché l'inclinazione omosessuale dovrebbe rientrare nella lista di cose indicate. All'epoca dell''agiografo non si sapeva neppure cosa fosse l'omosessualità come inclinazione psichica, è dunque escluso che rientrasse nel novero delle cose indicate. Se anche l'autore di questo versetto avesse avuto in mente vergando questo versetto a uomini che vanno con altri uomini, questo versetto da capo non direbbe nulla sulla controllabilità o meno della condizione psichica omosessuale, perché, come ripeto, un uomo che andava con un uomo, mancando la categoria di "omosessualità", veniva visto come un uomo "normale", che dunque avrebbe potuto innamorarsi di una donna come chiunque altro, e che tuttavia per vizio andava con persone del suo stesso sesso ( e persone simili potevano esistere allora come esistono oggi, quindi non diciamo che la Bibbia sbagli a condannare queste persone, diciamo solo che è di costoro che si tratta, e che di omosessualità non si parla proprio).
Comunque sia, questo versetto parla di passioni sregolate, di passioni che ancorano al mondo dei sensi: è da escludere che l'autore avesse in mente la semplice attrazione erotica, cioè quella che provano tutti. Ma è proprio questo il punto: mentre l'attrazione erotica eterosessuale, che è ineliminabile, ha la possibilità di venire canalizzata e di trovare la propria realizzazione nel matrimonio, l'attrazione erotica omosessuale non ha questa possibilità. Dunque c'è un'evidente disparità di trattamento. Mentre le persone eterosessuali vedono i loro istinti legittimati, e si dà loro una legittima possibilità di utilizzarli, i medesimi istinti di base sono condannati e se ne preclude l'attuazione in una persona gay. Per questo dico che se la Bibbia condannasse l'omosessualità sarebbe discriminatoria, ma, come dicevo, non ne sa nulla.
Quello che dice Paolo sulla non controllabilità degli istinti è ben altro, ed è il contrario di quanto afferma la WTS. Paolo afferma infatti che è di pochi la capacità di essere casti, e che lui vorrebbe fossero tutti come lui, ma sa che non è possibile, perché non a tutti è dato d'essere continenti, dunque Dio ha dato il matrimonio come rimedio alla concupiscenza, perché è meglio sposarsi che ardere. "Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere." (1Cor 7, 7-9)

Non si capisce dunque come la Bibbia potrebbe salvarsi dall'accusa di essere ingiusta e discriminatoria se, preso atto che le pulsioni di base non sono da tutti controllabili, ad alcuni dia la possibilità di sposarsi, ad altri no. Come dicevo invece la Bibbia di omosessualità non sapeva nulla, e dunque possiamo dedurne che, se Paolo avesse saputo dell'esistenza dell'omosessualità, avrebbe applicato lo stesso principio che applica alle persone eterosessuali, ossia che se non sanno vivere in continenza (come avviene per il 99% delle persone, è meglio che si sposino). Dunque applicando i principi paolini potremmo dire che se Paolo fosse nato oggi, messo al corrente dell'esistenza dell'omosessualità, sarebbe stato un acceso sostenitore del matrimonio gay. Non si capisce infatti in base a cosa gli istinti eterosessuali sarebbero legittimi, e meritevoli del matrimonio, mentre gli istinti omoaffettivi sarebbero fornicazione, porneia, ecc.
L'articolo della WTS sbaglia dunque tutto: non solo paragona la condotta omosessuale ai fumatori, dei quali si può documentare perché danneggino se stessi e il prossimo, ma poi fa un clamoroso autogol dicendo che la Bibbia sarebbe ingiusta a vietare gli atti omosessuali se la Bibbia davvero dicesse che le pulsioni sessuali siano inesorabili. Peccato che questo sia esattamente ciò che insegna Paolo 1Cor 7 (dicendo che la maggioranza delle persone non è in grado di vivere in continenza) ,e che il versetto di Colossesi da loro citato non c'entri nulla, sia perché non parla affatto di pulsioni omosessuali, sia perché non dice affatto che le passioni di cui parla siano state controllate, ma solo egli invita a cercare di dominarle. Non si capisce da dove i TdG traggano l'idea che nelle passioni elencate è annoverata la condizione omosessuale con la sua pulsione sessuale e non invece la pulsione eterosessuale.

Ad maiora
Hanno distribuito un volantino omofobo con i contenuti di questo articolo e la stampa ne ha parlato: http://www.northdevonjournal.co.uk/jeho ... story.html" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6295
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Mario70 »

Un commento riguardo quell'articolo:

"La mia famiglia sono coloro che fanno questo, la loro congregazione è in North Devon . Non hanno parlato con me per cinque anni perché sono una donna trans che è attratta da tutti i generi. Se bussano alla tua porta, dí loro che li saluto e che mi mancano veramente molto"

Loro odiano il peccato non il peccatore vero? Si vede!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Avatar utente
Ray
Utente Platinium
Messaggi: 11590
Iscritto il: 04/01/2012, 18:27
Località: "città nuova"
Contatta:

Messaggio da Ray »

Mario70 ha scritto:Un commento riguardo quell'articolo:

"La mia famiglia sono coloro che fanno questo, la loro congregazione è in North Devon . Non hanno parlato con me per cinque anni perché sono una donna trans che è attratta da tutti i generi. Se bussano alla tua porta, dí loro che li saluto e che mi mancano veramente molto"

Loro odiano il peccato non il peccatore vero? Si vede!
:ok: Ipocriti ...come sempre.

--------------


...Esso mette a confronto anche i gay per gli animali, ma dice: "a differenza degli animali, possono scegliere di non agire sui loro impulsi".
Read more at http://www.northdevonjournal.co.uk/jeho ... CWo6KG0.99" onclick="window.open(this.href);return false;

Si Vorrebbe liquidare "l'omosessualità" come impulso ,è
quindi con un buon self control mettere a tacere l'attrazione fra due persone,come si potessero
imbrigliare le redini dell'amore. :triste:

L’impulsivita’: un’ipotesi genetica ?
Giulio Caravella on 02/07/2011

Per impulsività si suole generalmente intendere la tendenza ad agire d’istinto, senza riflettere, mettendo in atto comportamenti che sfuggono all’immediato controllo della nostra razionalità. Ma da cosa dipende questa nostra particolare tendenza ad agire in modo precipitoso e spesso irrazionale?

Una ricerca condotta da alcuni ricercatori del laboratorio di Neurogenetica del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism del Maryland, tra cui spicca il nome dell’Italiana Laura Bevilacqua, sembrerebbe aver individuato una spiegazione genetica che potrebbe chiarire, almeno parzialmente, l’origine di questo tipo di comportamento.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature¹, è stato condotto sequenziando il DNA della popolazione finlandese scelta per la facilità con cui è possibile studiarne le caratteristiche genetiche (si tratta infatti di una popolazione a bassa complessità genetica, non essendo stata influenzata in passato da flussi migratori particolarmente significativi).

In particolar modo il campione di ricerca era costituito da un gruppo di 96 soggetti criminali che erano stati arrestati per aver messo in atto condotte violente non premeditate, e da un gruppo di controllo costituito da cittadini incensurati.

I risultati emersi hanno evidenziato una variazione (denominata Q20) del gene HTR2B che inibirebbe la funzione rivestita dal gene stesso: produrre una proteina fondamentale per la codifica e la sintesi della serotonina (un neurotrasmettitore implicato in vari processi e comportamenti del nostro organismo, tra cui appunto l’impulsività).

Questa variazione è risultata essere tre volte superiore nei soggetti criminali rispetto ai soggetti incensurati.

Per confermare la scoperta, i ricercatori hanno “spento” il gene HTR2B in un gruppo di topi geneticamente modificati, e hanno osservato che gli animali, in effetti, mettevano in atto comportamenti maggiormente impulsivi e istintivi rispetto alla media.

Tuttavia, a rendere ancora più interessanti e complessi i risultati della ricerca è stata la constatazione che i soggetti che presentavano questa variazione e che avevano messo in atto condotte criminali di natura impulsiva e violenta, avevano agito il più delle volte sotto l’effetto dell’alcool e spesso erano caratterizzati da storie familiari difficili o da problemi psichiatrici.

Tutto ciò, oltre a mettere in risalto l’influenza ambientale esercitata dal contesto sulla nostra impulsività, evidenzia come l’alcool (che, come risaputo, favorisce la disinibizione) sembrerebbe rafforzare l’effetto inibitore esercitato sulla sintesi della serotonina da parte della variazione genetica del gene HTR2B, tanto che, come sostenuto anche dalla dottoressa Bevilacqua, la sola variazione genetica non sarebbe sufficiente a spiegare la messa in atto di comportamenti violenti e istintivi, ma necessiterebbe dell’effetto simultaneo esercitato dell’alcool.

In funzione di quanto detto, è evidente che questa ricerca fornisce un contributo molto importante per quanto riguarda il trattamento di patologie legate alla messa in atto di condotte impulsive e aggressive. Tuttavia, risulta altrettanto chiaramente che sarebbe riduttivo affrontare lo studio del comportamento impulsivo esclusivamente secondo una prospettiva genetica, trascurando l’influenza esercitata da fattori contestuali e di natura psicologica. Senza dimenticare, inoltre, che l’impulsività e l’istintività non sono sempre sinonimo di aggressività o violenza, anzi, a volte attraverso la nostra sfera emotiva ci possono aiutare a mettere in atto comportamenti creativi, a superare situazioni difficili, o semplicemente possono stimolarci ad agire anzichè rimanere in attesa di una soluzione esterna.
_______
¹http://www.nature.com/nature/journal/v468/n732 ... 09629.html

http://www.psicozoo.it/2011/07/02/limpu ... -genetica/" onclick="window.open(this.href);return false;
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Il video omofobo non era sufficiente...

http://www.patheos.com/blogs/friendlyat ... y-bigotry/" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
polymetis
Moderatore
Messaggi: 4612
Iscritto il: 16/06/2009, 15:43
Contatta:

Messaggio da polymetis »

Argomentazioni di una demenzialità assoluta. Si paragona l'omosessualità a chi abbia un naturale istinto verso l'ira, di cui si parla in Proverbi 29,22: l'uomo "incline al furore". Orbene, non si capisce come le due situazioni siano paragonabili: l'uomo incline al furore danneggia con la sua rabbia il prossimo, mentre non si capisce che cosa farebbe mai di male chi ama una persona del suo stesso sesso, cioè chi starebbe danneggiando. Inoltre cedere al furore spesso danneggia pure se stessi, mentre non è chiaro in base a cosa si ritenga che amare una persona dello stesso sesso danneggerebbe chi segue il proprio amore. Semmai si può dire il contrario, ossia che reprimere questo orientamento sessuale comporterebbe esattamente lo stesso tipo di castrazione psicologica che avrebbe un eterosessuale a cui venisse detto di non poter amare delle donne. Insomma, non seguire il proprio orientamento sessuale è pure dannoso. L'omosessualità non danneggia il prossimo, come l'eterosessualità del resto, è in sé del tutto neutra, e si può dire invece che non assecondare la propria natura sia dannoso.
Invece i tdG presentano surrettiziamente l'omosessualità come se fosse la cleptomania, cioè un istinto che, benché radicato, sarebbe meglio non seguire perché danneggia il prossimo. I tdG si limitano a dire, quando gli si chiedono spiegazione del perché seguire il proprio orientamento sessuale sarebbe sbagliato che lo dice la Bibbia. Orbene, oltre al fatto che essi non hanno capito nulla dei versetti biblici in questione, viene da chiedersi se essi pensino che Dio sia qualcuno che vuole la felicità dei suoi discepoli, o se invece è un sadico che impone comportamenti senza senso.

Si noti poi il paralogismo sottostante alla prima vignetta. Qualcuno dice che gli standard etici della Bibbia sono sorpassati, e si suggerisce di meditare che non può essere così perché la Bibbia condanna anche adulterio, omicidio e furto. Ma non si vede perché mai se la Bibbia azzecchi qualcosa, allora debba azzeccare tutto. Da un punto di vista laico la Bibbia potrebbe essere sorpassata in alcuni punti, ed in altri no. Da un punto di vista religioso invece, basta studiare un minimo per scoprire che ormai v'è un generale consenso sul fatto che i versetti solitamente citati dagli omofobi non abbiano nulla a che vedere con l'omosessualità.

L'ultima vignetta è terribile, perché si suggerisce al giovane TdG che in realtà sono gli altri gli intolleranti, se si aspettano che lui cambi il suo parere sull'omosessualità. Ma non funziona così. Le persone tolleranti infatti sono tolleranti con tutto tranne che con l'intolleranza altrui. Il giovane TdG che non vuole cambiare la sua posizione sull'omosessualità è identico ad un tizio razzista che discrimina i neri e che si sente discriminato perché gli altri non accettano le sue opinioni. Vi è cioè una fondamentale asimmetria tra tra l'intollerante che vuole che la sua posizione abbia cittadinanza, e chi invece vuole che tutte le posizioni abbiano cittadinanza tranne quelle intolleranti.
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
alexandro
Nuovo Utente
Messaggi: 187
Iscritto il: 24/07/2014, 0:15
Contatta:

Messaggio da alexandro »

Achille ha scritto:Il video omofobo non era sufficiente...

http://www.patheos.com/blogs/friendlyat ... y-bigotry/" onclick="window.open(this.href);return false;

Achille posso chiederti di quale pubblicazione si tratta?
Avatar utente
Cogitabonda
Moderatore
Messaggi: 8664
Iscritto il: 01/06/2011, 2:45
Località: Nord Italia
Contatta:

Messaggio da Cogitabonda »

alexandro ha scritto:Achille posso chiederti di quale pubblicazione si tratta?
È una scheda per gli adolescenti. Sul sito dei TdG la trovi anche in italiano. Ecco il link:
https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibb ... osessualit" onclick="window.open(this.href);return false;à/
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

Come non detto, nel tuo link mancava la lettera finale :blu:
alexandro
Nuovo Utente
Messaggi: 187
Iscritto il: 24/07/2014, 0:15
Contatta:

Messaggio da alexandro »

Cogitabonda ha scritto:
alexandro ha scritto:Achille posso chiederti di quale pubblicazione si tratta?
È una scheda per gli adolescenti. Sul sito dei TdG la trovi anche in italiano. Ecco il link: https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibb ... osessualit" onclick="window.open(this.href);return false;à/

Grazie Cogitabonda...gentilissima:)

Cmq ho trovato anche quest' altra pubblicazione elettronica, credo sia la più recente

https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibb ... /#?insight" onclick="window.open(this.href);return false;[search_id]=9a71a7c4-4367-4b66-b291-a3ed63e3365e&insight[search_result_index]=0

Ovviamente vi risparmio le obiezioni su i vari punti perchè ormai sarebbe come sparare sulla croce rossa
Ultima modifica di alexandro il 01/10/2016, 23:27, modificato 2 volte in totale.
Avatar utente
Ray
Utente Platinium
Messaggi: 11590
Iscritto il: 04/01/2012, 18:27
Località: "città nuova"
Contatta:

da JWORG

Messaggio da Ray »

Spiega cosa pensi dell’omosessualità
Questa scheda ti aiuterà a ragionare con altri su un argomento controverso.
https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibb ... /#?insight" onclick="window.open(this.href);return false;[search_id]=6accd8d9-e304-439b-850a-fdc286183a5d&insight[search_result_index]=0
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16467
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Le Assemblee di Circoscrizione del 2017 incoraggiano i giovani Testimoni a mentire sull’omosessualità

Immagine

https://jwanalyze.wordpress.com/2016/10 ... more-19058" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti