I Testimoni di Geova e l’amoris laetitia

Spazio dove discutere dei problemi relativi ai rapporti tra i TdG e il mondo che li circonda

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polymetis
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I Testimoni di Geova e l’amoris laetitia

Messaggio da polymetis »

Com’è noto la riflessione sull’eucaristia alle persone risposate che si sta muovendo nella chiesa prende atto di alcune situazioni definite irreversibili. Ipotizziamo che un uomo sposi una donna, che i due poi divorzino, e che l’uomo si risposi, avendo pure un bambino dalle seconde nozze. Poi viene folgorato sulla via di Damasco dalla fede cattolica, e dovrebbe tornare dalla prima moglie perché il matrimonio è indissolubile, peccato che ormai sia sposato con un’altra. L’ipotesi di abbandonare il tetto coniugale è impraticabile, perché i due hanno un figlio piccolo che ha bisogno di ambedue i genitori, e dunque, se l’uomo tornasse dalla prima moglie, oltre a danneggiare la seconda sposa creerebbe un danno al proprio bambino. Questa è una situazione non sanabile perché ricostituire il primo matrimonio, anche carnalmente magari, è palesemente lesivo del minore (ammesso che il marito voglia mollare la seconda moglie, cosa improbabile).
Mi sono chiesto che cosa prescriverebbero i Testimoni di Geova in un caso simile. Possiamo ipotizzare che il primo divorzio fosse invalido, perché prima di divorziare nessuno dei due aveva avuto rapporti sessuali con altri, e che il marito li abbia avuti solo in seguito, sposata la seconda donna. I TdG intimerebbero a questo marito di abbandonare la seconda casa, per ricongiungersi alla moglie, e così facendo distruggerebbero la famiglia 2, con grave danno del bambino?
Certo, si potrà dire che, se anche i due sposi non avevano fornicato con altri prima del matrimonio, tuttavia il marito ha fatto sesso con la seconda moglie, quindi c’è stata ad un certo punto fornicazione, e il matrimonio s’è dissolto. Ma questa argomentazione presupporrebbe che la prima moglie sia interessata a far valere il suo diritto di divorzio, infatti è lei la parte lesa. Infatti la possibilità di annullare il matrimonio data dai TdG a chi vuole divorziare è per la parte offesa, non per il fedifrago. E’ la donna che, vedendo offeso il letto coniugale, sceglie di divorziare senza colpa. Non è però vero il contrario, non è cioè che mettere le corna alla moglie autorizzi il marito a chiedere un divorzio, altrimenti chiunque volesse liberarsi di una donna, potrebbe andare con la prima prostituta e poter dire “ecco, ho fornicato fuori dal matrimonio, quindi posso divorziare”. Dunque, ipotizziamo che la prima moglie non abbia fornicato con alcuno dopo che il primo marito l’ha mollata, e che speri ancora nel suo ritorno, sicché non vuole concedergli alcun divorzio. Che direbbero i TdG a questo punto del secondo matrimonio dell’uomo? E’ valido? E se non è valido, deve separarsi dalla seconda moglie per essere gradito a Dio, abbandonando così il focolare domestico del bambino?
E che dire della situazione di una coppia gay sposata, che conviva, e che ha avuto una coppia di bambini tramite la gestazione per altri, che crescono da 6 anni insieme? Per quei bambini, nonché per lo stato, entrambe quelle persone sono i genitori. Se questi due si convertissero ai testimoni di Geova, che cosa chiederebbe la setta a costoro? La castità senza dubbio, ma poi, per il bene dei bambini, potrebbero continuare a convivere more uxorio per crescerli, e garantire loro la continuità affettiva? O l’omofobia e la politica del disgusto della WTS, ossia le ragioni dell’odio, devono prevalere sui diritti dei bambini a continuare a crescere con la propria famiglia unita?

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Caro Poly, proverò a risponderti io.
Per i TDG non valgono tutte le regole che sono invece in vigore all'interno della Chiesa.
Pertanto non esiste un matrimonio iniziale il quale è per cosi dire indissolubile o se anche fosse sciolto, rimane comunque il primo.
Per i TDG un matrimonio è tale fino a che non c'è il divorzio, il quale una volta avvenuto, o per morte o per adulterio o per mille altri motivi, viene archiviato punto e basta.
A questo punto, se chi interrompe un matrimonio per cause diverse dalla morte o dall'adulterio, non potrebbe risposarsi, pena la disassociazione.
Se però, come giustamente hai detto tu, uno va a prostitute, si fa l'amante o si cerca una nuova compagna e con essa ci fornica, allora il matrimonio viene sciolto.
A questo punto il colpevole subirà un comitato giudiziario e lo scenario del suo matrimonio si divide in due strade.
O il coniuge tradito lo perdona e quindi tornano ad essere un tutt'uno, oppure il matrimonio si infrange ed ognuno può seguire la sua strada e risposarsi una, due o mille volte.
Il risposarsi o lo scioglimento del matrimonio, comporterà sicuramente delle conseguenze per il coniuge infedele, che molto probabilmente verrà disassociato.
Ma se comunque egli si pente e torna in sala, una volta disassociato può anche risposarsi con un'altra persona e continuare il suo percorso da buon TDG.

Comunque volevo chiederti una cosa.
Per quanto ne so io, il rito ortodosso prevede che una persona, uomo o donna possa divorziare e risposarsi fino a tre volte.
Come mai i cattolici hanno quest'ossessione di sposarsi una ed una sola volta con tutti gli annessi e connessi?
Secondariamente, il famoso tribunale della sacra rota, non è per caso un escamotage ad uso di pochi, per poter bypassare un comando dottrinale e quindi risposarsi a proprio piacimento con secondo rito cattolico?

Ma tornando poi alla tua osservazione sulla coppia gay, togliti dalla testa una possibile accettazione di tale amore omosessuale all'interno della congregazione cristiana dei Testimoni di Geova.
I due non verrebbero mai riassociati se non prima aver terminato il loro rapporto e dopo comitati giudiziari ad hoc, sancito che la loro relazione è realmente terminata.
Fatto questo potrebbero venire riassociati ma a questo punto dovrebbero continuare il loro amore in maniera clandestina.
Ricorda che per i TDG l'omosessualità è come espressa nel vecchio testamento, ovvero un abominio, una cosa innaturale.
Se un omosessuale frequentasse la congregazione dei TDG, dovrebbe perseguire la castità a vita.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

O il coniuge tradito lo perdona e quindi tornano ad essere un tutt'uno, oppure il matrimonio si infrange ed ognuno può seguire la sua strada e risposarsi una, due o mille volte.
Ma io chiedevo del caso in cui la moglie tradita non voglia affatto divorziare. Com'è possibile che il tradimento del marito lo autorizzi ipso facto a contrarre un nuovo matrimonio? Allora chiunque voglia infrangere un matrimonio, può semplicemente andare a prostitute. Come dicevo la possibilità di divorziare viene data alla parte lesa, se vuole separarsi dal marito. Ma come si fa a dire che se un marito fedifrago vuole divorziare basta che per l'appunto faccia il fedigrago?
Inoltre non necessariamente questa coppia era una coppia di TdG al momento del primo matrimonio e del divorzio. Ipotizziamo che il tizio conosca i TdG e voglia convertirsi quando è sposato con la seconda moglie. La domanda è: è ancora sposato con la prima moglie, se la prima moglie, pur avendola tradita il marito, non intenda affatto lasciarlo andare, e lei stessa gli sia rimasta fedele attendendo il suo ritorno? E se per i TdG fosse ancora sposato con la prima moglie, dovrebbe forse abbandonare il secondo tetto coniugale, ferendo così il bambino?
"Per quanto ne so io, il rito ortodosso prevede che una persona, uomo o donna possa divorziare e risposarsi fino a tre volte.
Come mai i cattolici hanno quest'ossessione di sposarsi una ed una sola volta con tutti gli annessi e connessi?"
Perché se potessi risposarti tre volte, perché non quattro o cinque? Dove, nella Scrittura o nella Tradizione, si parlerebbe di tre matrimoni?
Gesù dice che il matrimonio è unico ed indissolubile: " Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi”.(Mt 19,6)
Il matrimonio dunque è indissolubile, e può essere solo uno. Ciò è chiaro da tutti i passi, con la sola eccezione di Mt 19,9, che dice si possa divorziare solo in caso di "porneia". In questo caso i cattolici non intendono porneia come adulterio, e dunque le corna di un marito non sono motivo di divorzio. Su cosa significhi porneia in Mt 19,9 abbiamo già discusso in questo forum:
https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=31&t=11585" onclick="window.open(this.href);return false;
"Secondariamente, il famoso tribunale della sacra rota, non è per caso un escamotage ad uso di pochi, per poter bypassare un comando dottrinale e quindi risposarsi a proprio piacimento con secondo rito cattolico?"
Lo è se il giudice è corrotto. Ma il tribunale della Sacra Rota non può sciogliere matrimoni validamente celebrati, può solo indagare se, per caso, in virtù di qualche difetto procedurale, il matrimonio fosse nullo in origine, e dunque mai avvenuto.
"I due non verrebbero mai riassociati se non prima aver terminato il loro rapporto e dopo comitati giudiziari ad hoc, sancito che la loro relazione è realmente terminata."
Ma io ho già detto che potrebbero pure stare casti. Voglio solo sapere se, per il bene dei loro figli che stanno crescendo, potrebbero continuare a convivere nello stesso focolare. Altrimenti l'odio per la relazione dei genitori diventerebbe più forte del diritto alla continuità affettiva del bambino.

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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Allora, procediamo con ordine...
polymetis ha scritto:Ma io chiedevo del caso in cui la moglie tradita non voglia affatto divorziare. Com'è possibile che il tradimento del marito lo autorizzi ipso facto a contrarre un nuovo matrimonio?
Perchè non importa chi commette il peccato.
In questo caso, il marito verrebbe disassociato e se volesse tornare o deve rimettersi con la moglie, oppure deve sposarsi con la nuova oppure praticare la castità.
Ma negli ultimi due casi, del nuovo matrimonio o della castità, prima di rientrare in congregazione, dovrà mostrare segni di pentimento che ha sbagliato.

I TDG applicano diverse scritture a sostegno della loro tesi.
Per loro il matrimonio è si una benedizione di Dio, ma anche il divorzio è contemplato.
Comunque, per essere chiari io posso anche divorziare per altri motivi che non siano la fornicazione.
Ad esempio i TDG considerano validi i motivi quali il non provvedere da parte di un capo famiglia ai bisogni economici della famiglia, cosi come nei casi di violenza domestica fisica o psicologica.
Ma in questi casi, il coniuge leso che volesse divorziare non potrebbe risposarsi.

Tuttavia, se uno si risposa, verrebbe disassociato, ma dopo un periodo fuori dalla congregazione, una volta fatti i passi di pentimento, può rientrare con il nuovo partner come se tutto fosse come prima.
Certamente, se la vicenda ha fatto scandalo, di sicuro non riceverebbe privilegi di congregazione nell'immediato, come essere pioniera per la donna o servitore di ministero o anziano per l'uomo.
Ma con il passare del tempo verrebbe normalizzata anche questa situazione.
Questo te lo dico con certezza perchè di situazione del genere sono accadute in diverse congregazioni qui vicino.
Anche se solitamente, tali vicende sono rare, poichè chi esce, per un buon 90% dei casi difficilmente ritorna.

polymetis ha scritto:Inoltre non necessariamente questa coppia era una coppia di TdG al momento del primo matrimonio e del divorzio. Ipotizziamo che il tizio conosca i TdG e voglia convertirsi quando è sposato con la seconda moglie. La domanda è: è ancora sposato con la prima moglie, se la prima moglie, pur avendola tradita il marito, non intenda affatto lasciarlo andare, e lei stessa gli sia rimasta fedele attendendo il suo ritorno? E se per i TdG fosse ancora sposato con la prima moglie, dovrebbe forse abbandonare il secondo tetto coniugale, ferendo così il bambino?
Una volta che uno divorzia e si risposa, per i TDG vale il matrimonio in corso e non quelli passati.
Uno potrebbe anche sposarsi e divorziare 20 volte, per il TDG varrà il ventesimo matrimonio e non gli altri 19 passati.
Quelle sono vicende archiviate.
polymetis ha scritto:Perché se potessi risposarti tre volte, perché non quattro o cinque?
Penso, ma questa è solo una mia interpretazione del tutto personale che il numero tre essendo un numero biblico che rappresenta anche la misericordia o la misura utile per capire che si sta sbagliando (proprio come per Pietro che gli vennero date tre possibilità per capire che stava sbagliando a rinnegare Cristo), forse il culto ortodosso applica questo metro di misura, dando ad ogni individuo tre possibilità per capire la strada da seguire in campo matrimoniale.
Ma ti ripeto, questa è solo una mia speculazione.
polymetis ha scritto:Ma io ho già detto che potrebbero pure stare casti. Voglio solo sapere se, per il bene dei loro figli che stanno crescendo, potrebbero continuare a convivere nello stesso focolare. Altrimenti l'odio per la relazione dei genitori diventerebbe più forte del diritto alla continuità affettiva del bambino.
Questo è un caso molto particolare, non penso che ci sia una linea di condotta dentro i TDG, quindi ti rispondo per come conosco l'ambiente.
Per prima cosa, alla prima avvisaglia che i due avevano tendenze omosessuali, gli anziani di congregazione faranno visita alla coppia per sincerarsi della loro castità (ma questo lo farebbero anche con una coppia etero).
Ogni qual volta che i due confermeranno della loro castità, gli anziani non procederanno oltre.
Ma c'è un però.
La loro condotta potrebbe creare scandalo e mormorio all'interno della congregazione, motivo per cui gli anziani si vedrebbero a togliere eventuali privilegi se mai li avessero, oppure a chiedere loro di andare a vivere separatamente.
Se i due fossero impossibilitati a vivere separatamente e la congregazione è turbata, si potrebbe procedere con una segnatura o anche con una disassociazione.
Di sicuro la vita dei due omosessuali in congregazione non sarebbe proprio idilliaca.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Caro poly sai quanti ne ho conosciuti io di tdg che si sono fatti l'amante tdg, sono stati scoperti hanno divorziato e sono stati disassociati, si sono risposati e sono ritornati all'ovile? Diversi!
Come detto da deliverance, basta che uno dei due commetta adulterio per divorziare e risposarsi, che l'altro sia d'accordo o meno.
Il problema grave si ha solo nei casi tipo quello che è successo a me, ovvero la moglie decide di separarsi senza commettere adulterio e il marito tdg se vuole rimanere nei testimoni dovrà rimanere casto e puro e non potrà risposarsi fino a quando la moglie non decida di confessare di aver commesso adulterio o non decida di risposarsi con qualcun altro, se per caso decidesse di rimanere sola o si facesse un amante senza dire niente a nessuno, il marito rimarrebbe fesso e cornuto per sempre, ed anche di questi casi ne ho sentiti, anche se alla fine di solito finisce che il marito tdg finisce per commettere adulterio, viene disassociato, si risposa e tutto torna nelle disposizioni teocratiche, questa cosa mi fu suggerita addirittura da un anziano.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da renato-c »

Carissimo poly
diversi anni fa ebbi con te un'accesa discussione per il fatto di mia sorella ,abbandonata dal marito che si era messo con l'amante e si risposò ed ebbe un figlio dalla nuova moglie ,e dopo diversi anni mia sorella si è sposata con l'attuale marito ed ha 4 figli ormai grandi . Mia sorella diceva che dove abita lei ci sono diverse prostitute extracomunitarie e non e che perciò tutti i giorni cambiano diversi uomini e invece mia sorella diceva che io invece ne ho uno solo e a loro danno la comunione e a me niente .
Vediamo se me lo spieghi ora questa cosa .
una si confessa è ok ,poi se ritorna dal marito si riconfesserà come fanno le prostitute ,invece si penalizza la donna sposata e le prostitute no .
niente contro le prostitute ...percarità , ho riportato quanto dice mia sorella.
Buona sera
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Mario70 ha scritto:Caro poly sai quanti ne ho conosciuti io di tdg che si sono fatti l'amante tdg, sono stati scoperti hanno divorziato e sono stati disassociati, si sono risposati e sono ritornati all'ovile? Diversi!
Come detto da deliverance, basta che uno dei due commetta adulterio per divorziare e risposarsi, che l'altro sia d'accordo o meno.
Il problema grave si ha solo nei casi tipo quello che è successo a me, ovvero la moglie decide di separarsi senza commettere adulterio e il marito tdg se vuole rimanere nei testimoni dovrà rimanere casto e puro e non potrà risposarsi fino a quando la moglie non decida di confessare di aver commesso adulterio o non decida di risposarsi con qualcun altro, se per caso decidesse di rimanere sola o si facesse un amante senza dire niente a nessuno, il marito rimarrebbe fesso e cornuto per sempre, ed anche di questi casi ne ho sentiti, anche se alla fine di solito finisce che il marito tdg finisce per commettere adulterio, viene disassociato, si risposa e tutto torna nelle disposizioni teocratiche, questa cosa mi fu suggerita addirittura da un anziano.

E se invece decidesse di farsi suora???? :risata:
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Mario70 ha scritto:Il problema grave si ha solo nei casi tipo quello che è successo a me, ovvero la moglie decide di separarsi senza commettere adulterio e il marito tdg se vuole rimanere nei testimoni dovrà rimanere casto e puro e non potrà risposarsi fino a quando la moglie non decida di confessare di aver commesso adulterio o non decida di risposarsi con qualcun altro, se per caso decidesse di rimanere sola o si facesse un amante senza dire niente a nessuno, il marito rimarrebbe fesso e cornuto per sempre, ed anche di questi casi ne ho sentiti, anche se alla fine di solito finisce che il marito tdg finisce per commettere adulterio, viene disassociato, si risposa e tutto torna nelle disposizioni teocratiche, questa cosa mi fu suggerita addirittura da un anziano.
Confermo tutto e sottoscrivo.... :ok:
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Messaggio da deliverance1979 »

nello80 ha scritto:E se invece decidesse di farsi suora????
Cosi come se diventasse pazza ed entrasse in manicomio per il resto della sua vita?
O se diventasse una vegetale?

In questo caso che si dovrebbe fare, aspettare il fantastico "Nuovo Mondo"?
Per quanti anni, uno, dieci, cento?

Di queste situazioni paradossali ce ne sono quante ne vuoi.

Purtroppo triste è chi ci capita ed in più è assoggettato ad oscuri divieti che gli incatenano ancora di più una situazione complicata appesantendola con mille sensi di colpa.

Quando ebbi problemi con la mia ex, ipotizzai agli anziani diversi scenari senza ipotetica soluzione immediata.
Qualcuno disse che questa prova era come una spina nella carne che andava sopportata fino al nuovo mondo.
Altri mi fecero capire in maniera moolto sfumata, che c'era stato qualcuno che si era rifatto una vita, era stato momentaneamente disassociato per poi rientrare.

Ma a questo secondo scenario, del tutto umano e condivisibile (in determinate situazioni cui sopra accennate) vorrei fare le pulci.

Ora se prendiamo le cose alla teocratica maniera, quale sorella seria TDG consapevole di una situazione del genere deciderebbe di farsi disassociare insieme al suo amato per poi rientrare, considerando oltre che lo scandalo della disassociazione, la reputazione macchiata della famiglia di lei, che se sarà una "seria" avrà come minimo i suoi genitori nominati e via dicendo.
Senza considerare il trauma psicologico di lei che al suo primo matrimonio è costretta a celebrarlo in comune con quattro gatti come testimoni, e forse pure del mondo.

Pertanto c'è da calcolare anche questo, se il poveruomo in questione vorrebbe fare le cose per bene e con una sorella che sia una TDG esemplare....

Poi, per carità, di scelte e soluzioni non proprio ortodosse ne troviamo in quantità industriali.
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Messaggio da renato-c »

Mia figlia Debora è stata dissassociata ormai molti anni fa perché ebbe un passaggio in auto ( da centro città ,piccola citta Volterra sino a casa mia circa 2 Km ) inaquanto sposata e l'accompagnatore non era suo marito ,ma ormai mia figlia era separata perchè il marito viveva con altra donna ,ma gli anziani non volevano parlargli perchè disassociato per il fumo e volevano due testimoni che lui andava aletto con l'amante o una dichiarazione scritta da lui confessione ,ma lui benignamente swcrisse che Debora era libera secondo le scritture di risposarsi ma loro non accettavano volevano la confessione ,ma lui per ragioni di avocati non la faceva e allora quando questo ragazzo che gli faceva la corte si offri di accompagnarla,la disassociarono per scandalo che una donna sposata non poteva salire sull'auto di uno del mondo.
Roba da matti. mia figlia fu convocata dal comitato e a sentire ste cose corse fuori dicendo questi sono pazzi.
Questa è la religione ,ma su per giù sono uguali
attendo risposta dla Poly per il fatto di mia sorella ,altra roba da matti.
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Messaggio da Morpheus »

Mario70 ha scritto:Caro poly sai quanti ne ho conosciuti io di tdg che si sono fatti l'amante tdg, sono stati scoperti hanno divorziato e sono stati disassociati, si sono risposati e sono ritornati all'ovile? Diversi!
Come detto da deliverance, basta che uno dei due commetta adulterio per divorziare e risposarsi, che l'altro sia d'accordo o meno.
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Non c'e' neanche bisogno di pentimento (o almeno di opere di pentimento), basta aspettare come mostra quanto segue.
Conosco il caso di un TdG molto in voga che, sposato con una sorella, l'ha tradita ed e' stato disassociato. Ha continuato a stare con la nuova donna (non TdG), copulando allegramente per anni mentre aspettava il divorzio legale.
In messun momento ha vissuto da solo, in nessun momento ha rinunciato a stare con la nuova donna mostrando di rifuggire la fornicazione o di essersi ravveduto del male fatto alla vecchia sposa.
Una volta ottenuto il divorzio si e' risposato e la nuova donna e' diventata TdG. Passato 1 anno lo hanno riassociato e dopo 3 anni e' stato nominato di nuovo anziano...

In tutto questo, il pentimento mostrato con OPERE dove si vede? Ha semplicemente cambiato donna aspettando i tempi tecnici ceh in pratica sono 1 anno in piu' del divorzio legale...
A me va pure bene che uno possa divorziare senza troppi rompimenti vari, ma chi mi viene a dire che si viene riassociati solo se pentiti, bhe, mi fa ridere.
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.

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Salve
questa pagina del sito di Achille ,tratta alcuni cambiamenti fra cui la parola porneia in relazione al divorzio
link http://www.infotdgeova.it/dottrine/morale.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Buona giornata
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