riflessioni sul problema incesto-pedofilia

Spazio dove discutere dei problemi relativi ai rapporti tra i TdG e il mondo che li circonda

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Romagnolo
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riflessioni sul problema incesto-pedofilia

Messaggio da Romagnolo »

Qualche giorno fa sono capitato in un paio di siti che hanno riacceso il mio interessamento al problema Pedofilia in seno ai TDG.
Il primo link che vi invito a visionare è questo, che mette in luce ( se l'autore scrive il vero) quanto possa essere enorme il problema nella sola Italia.
http://proclamatoreconsapevole.blogspot ... ziano.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Dopo questo, facendo una ricerca ho trovato questo vecchio studio che credo risalga a non oltre il 2002 e da cui ho tratto alcune considerazioni sul modo in cui l' Organizzazione guida a trattare il problema https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... h3OUFp-H4Q" onclick="window.open(this.href);return false;

Segue un' estratto di tale studio da cui ho dedotto alcune riflessioni.

il tradizionale abuso sessuale intrafamiliare (in cui l'abuso è attuato da membri della famiglia nucleare - genitori naturali o adottivi, affidatari, patrigni, conviventi, fratelli -, o da membri della famiglia allargata - nonni, zii, cugini -), sanzionato dall'art. 564 c.p. (che punisce il relativo comportamento solo se ne derivi pubblico scandalo) (48);

Per la punibilità del reato di incesto, il codice penale richiede il "pubblico scandalo", concetto che va ravvisato nella morale della coscienza pubblica, accompagnato dal senso di disgusto e di sdegno contro un fatto tanto grave (179). Tale "scandalo" inoltre, deve essersi effettivamente verificato, e quindi, non basta che la generalizzata riprovazione, in cui esso si concretizza, venga evidenziata in qualsiasi modo (e cioè la semplice possibilità che ne derivi pubblico scandalo), occorre che essa sia stata cagionata dalla condotta almeno colposa degli autori. La legge infatti usa l'espressione «in modo che ne derivi pubblico scandalo», ed è opinione unanime della giurisprudenza ritenere che non occorre che la relazione incestuosa sia da tutti conosciuta, basta che il pubblico scandalo sia derivato da un concreto comportamento incauto degli autori, o di uno di essi, pur se non manifestato direttamente in pubblico, ma rilevato dagli effetti materiali o da confessioni (180).

Ora questa normativa come dice poi lo studio stesso è stata adeguata inquanto non tutela il benessere del danneggiato ma cerca solo di contenere il problema sotto il piano della decenza.
Tale norma però mi fà pensare al perchè l' Organizzazione abbia potuto preferire la politica dell' insabbiamento ( almeno in Italia) ovvero....il problema incesto...che sott' intende anche la Pedofilia è un reato e trattato come tale dalla giustizia italiana solo se diventa un fatto risaputo...senza che per risaputo voglia dire di Pubblico Dominio o che si sia osservata la scena,..basta il solo fatto di narrare l' accaduto a qualcuno...che già si configurerebbe il dovere di perseguire il reato.
A fronte di ciò se ne comprende che se le parti in causa tacciono e nascondono l'evento...non si avvierà nessuna causa legale.
Ecco quindi un buon motivo per l' organizzazione di pretendere il silenzio nei casi riguardanti atti di pedofilia incestuosi.
Ma da quanto richiesto da tale norma dello Stato ne sovviene una problematica di cui l' organizzazione si è macchiata in passato,..ovvero dal momento che un'azione incestuosa veniva resa nota agli anziani di congregazione ( almeno 3, più altri se vi fosse stato un comitato d' appello,...più ovviamente l' ufficio legale della betel) a questo punto per la normativa Italiana si sarebbe concretizzato il reato di Pubblico Scandalo, in obbedienza alla legge divina di ubbidire alla Legge di Cesare ne sovveniva il dovere delle parti informate di ricorrere all' autorità giudizziaria affinchè assolvesse il suo scopo.
Tacere ed insabbiare tali scandali ha portato in passato (finchè era in vigore tale legge) l' Organizzazione a peccare clamorosamente contro le norme divine stesse inquanto ubbidienza alle norme dello Stato.
Questo almeno è il mio pensiero al riguardo.
Un' altro aspetto interessante che emerge da tale studio:
Per quanto riguarda la composizione familiare, da una rilevazione sulla violenza all'infanzia compiuta dalla Dott.ssa Celeste Pernisco nel 2002 (118), è emerso che la maggioranza dei bambini vittime di violenze vive in nuclei costituiti da entrambi i genitori biologici conviventi (56%) e la famiglia "normale" continua ad essere l'ambito in cui si verificano la maggior parte degli abusi.....
....Un ultimo appunto ci viene fornito da Moro (172) che ritiene che l'eziologia dell'incesto debba essere oggi più esattamente individuata in una "cultura della violenza" pervasiva delle relazioni familiari, nelle quali ogni membro della famiglia contribuisce allo sviluppo e al mantenimento del problema. Dunque non è corretto interpretare l'incesto come qualcosa riguardante esclusivamente il sesso, ma come un fatto legato ai rapporti di potere all'interno della famiglia e ad una serie di sottoculture ancora molto diffuse all'interno della nostra società, come la "cultura del possesso del figlio" che scambia la forza con la potenza e l'affetto con il possesso.

A fronte di ciò mi viene in mente la circolare di Agosto 2016 dove la WT è esplicita nel dichiarare che la denuncia per abuso può essere fatta o dalla vittima o dalla sua famiglia.
A fronte di quanto evidenziato dalla ricerca che probabilità vi sono secondo voi che in una famiglia classica un bambino possa denunciare un suo genitore o che il genitore innocente possa denunciare il coniuge ??
Specie se in quel clima solitamente la famiglia stessa ha una parte nel "mantenere il problema in essere"?
L' organizzazione non vi pare che continui ad essere mancante sotto il profilo tutela minori e che sdogani ogni volta il minimo indispensabile dovuto alle pressioni mediatiche e legali,..invece di costituirsi un faro di giustizia morale?
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Socrate69
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Messaggio da Socrate69 »

Secondo gli esperti, soltanto 10/15% dei casi di abusi vengono segnalati, e non vi è motivo per non includervi i Testimoni di Geova, anzi, data la loro politica d'insabbiamento
http://spazioinascolto.altervista.org/a ... 0478515625" onclick="window.open(this.href);return false;

In quanto a prevenzione, è pressocché assente. In più di 30 anni non ho mai sentito che fosse un discorso sull'argomento "abusi", tranne una volta per "smentire" un documentario che andò in onda in tivù (che ora sò che sono tutti fatti veri).
Hanno fatto di tutto per sottrarsi alle leggi di Cesare (mettendo anche in pericolo potenziali altre vittime, non denunciando i loro pedofili) ma la cosa peggiore stà nel fatto di essere stati manovrati da individui moralmente riprovevoli.
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

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Messaggio da Testimone di Cristo »

Socrate69 ha scritto:Secondo gli esperti, soltanto 10/15% dei casi di abusi vengono segnalati, e non vi è motivo per non includervi i Testimoni di Geova, anzi, data la loro politica d'insabbiamento
http://spazioinascolto.altervista.org/a ... 0478515625" onclick="window.open(this.href);return false;

In quanto a prevenzione, è pressocché assente. In più di 30 anni non ho mai sentito che fosse un discorso sull'argomento "abusi", tranne una volta per "smentire" un documentario che andò in onda in tivù (che ora sò che sono tutti fatti veri).
Hanno fatto di tutto per sottrarsi alle leggi di Cesare (mettendo anche in pericolo potenziali altre vittime, non denunciando i loro pedofili) ma la cosa peggiore stà nel fatto di essere stati manovrati da individui moralmente riprovevoli.
Caro Socrate
Dopo i tanti casi di abusi su minori all'interno dell'org. wts, scoperti da Autorità Governative " Australia, Portogallo.....", quello che più mi stupisce , è il fatto che i zelanti testimoni..., negano sempre, e che non esiste tale piaga nella loro organizzazione, limitandosi a dire che sono rari i casi di abusi su minori al loro interno, e questi sono ben trattati...
Quindi ignoranza, o malafede ?
E se è malafede , significa che si mente sapendo di mentire; e come si fa a soffocare la propria coscienza ?

:ciao:
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Socrate69
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Messaggio da Socrate69 »

Caro Testimone, per chi conosce i fatti e le regole interne (i vertici e chi per loro - Anziani), è chiaramente malafede. Per gli altri che ignorano la portata del problema e idoleggiano l'Organizzazione come canale divino, sono in quello che comunemente viene definito diniego.
Tranne quando queste cose riguardano gli altri...
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Messaggio da cercaverità »

La cosa drammatica della pedofilia è che gli abusi da parte di religiosi è intorno l''1%, vi rendete conto di che significa? Che fa notizia il caso del religioso e gli si da risalto mentre si fa passare quasi inosservato il rimanente 99% !!! Ora forse fra i TDG i casi di abusi in famiglia saranno più bassi della media però il sospetto che i capi cerchino di insabbiare c'è. Ricordo alcuni anni fa il caso di un padre TDG che abusò della figlioletta, la denuncia alle autorità arrivo dai nonni non tdg. :test:
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Dt 18:21,22 Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi aver paura.

Mai discutere con un TDG, ti trascina al suo livello e ti frega con l'esperienza : Wilde
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Penso di aver capito a quale ti riferisci,...è stata la prima storia di cui venni a sapere.
Da TESTIMONE di Geova straconvinto adottai tutti i pensieri possibili per giustificare l'operato degli anziani che tacerono sulla cosa,....pensavo ad una loro libera iniziativa...volta a tutelare la reputazione della minore,...non sapevo nulla che agli anziani viene espressamente richiesto di comportarsi così. :fronte: :fronte:
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