Libertà di cura e libertà di terapia

Spazio dove discutere dei problemi relativi ai rapporti tra i TdG e il mondo che li circonda

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Achille
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Libertà di cura e libertà di terapia

Messaggio da Achille »

Interessante articolo pubblicato qui: https://www.camminodiritto.it/articolos ... xpage=1994" onclick="window.open(this.href);return false;

Cito la parte che riguarda i TdG:

«Dopo avere ribadito per l' ennesima volta l' importanza del diritto alla salute (diritto alle cure) e del diritto alla vita (eutanasia) è opportuno chiedersi quale sia la posizione del medico rispetto al rifiuto delle cure. Per quanto riguarda il rifiuto dei trattamenti terapeutici in generale e, in particolare del trattamento trasfusionale, come nel caso dei Testimoni di Geova va fatto un discorso a sè, poichè il rifiuto delle cure, quando viene espresso in modo inequivoco, attuale, effettivo e consapevole, rende illecito il comportamento del sanitario che procede ugualmente all’intervento diagnostico o curativo (Cass. sent. n.4211/2007)[3]. Il caso de quo riguardava una persona ricoverata in ospedale per una lesione all’arteria e della vena succlavia, con emorragia in atto a seguito di un incidente stradale, che aveva da subito esplicitamente manifestato la volontà di non essere sottoposto, in considerazione delle proprie convinzioni religiose, al trattamento di trasfusione. Senonché trasportato in sala operatoria, le sue condizioni subivano un repentino aggravamento per effetto di una lacerazione vascolare che aveva determinato una più vasta emorragia, tale da mettere in pericolo la sua vita e da indurre i sanitari a praticare la trasfusione. In seguito il paziente proponeva domanda di risarcimento dei danni morali subiti per essere stato costretto alla trasfusione, contro la sua volontà. La domanda fu respinta sia in primo grado che in appello».

La sentenza della Cassazione a cui si fa riferimento nell'articolo è visualizzabile qui:

http://www.infotdgeova.it/leggi/cassa.php" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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