Testimone di Cristo ha scritto:
Caro Achille
Ho già scritto che l'intolleranza non mi calza; quello che ho scritto, è una mia convinzione per quanto opinabile, poi pensala come vuoi.
Dove ho giudicato ,condannato ?
Stammi bene
Mauro ha dato una risposta “icastica”, e sostanzialmente corretta, a mio modo di vedere; ma forse meriti anche una risposta razionale, anche se dubito tu possa capirne il senso. Scrivi che l’intolleranza non ti calza, ma questa è solo la tua opinione, a parte che, quando mai? l’intollerante si rende conto di esserlo? Ora non vorrei esser troppo pirandelliano (
Uno, nessuno, centomila) ma ovviamente le cento opinioni che si scontrano con la tua non valgono meno di essa, che non puoi dare per scontata. Oppure, ammettiamo tutti che tu sia tollerante, e che di certo non impedisci agli altri di parlare; nessuno ti accusa per questo; ma sono le idee che propugni
che sono intolleranti, e che quindi vengono stigmatizzate, e se poi con esse ci capita di stigmatizzare Dio, be’, non vedo per qual motivo non dovremmo farlo, fermo restando che
è il tuo Dio, e che noi si possa avere, Deo gratias, un concetto di Lui un po’ piú amichevole, amorevole, e meno pronto a distribuire qua e là sentenze omofobe e condanne alla Geenna.
Viceversa, nel secondo periodo dici una cosa giusta e una errata: una convinzione non è mai opinabile, è una convinzione, cioè una tua certezza, e basta, non è soggetta a opinione in quanto tale. Quindi quel tuo «Pensala come vuoi» è privo di senso, perché nessuno contesta la tua convinzione, si contesta invece che essa non possieda nulla per essere sostanziata, in quanto fondata in modo aprioristico su un tuo fideistico modo di leggere la Bibbia, senza veramente intenderne i valori tolleranti (l’apertura di Gesú e Paolo ai gentili è davvero rivoluzionaria, per l’epoca!) e viceversa recependone la gretta mentalità farisaica del VT, o angusta o legata all’epoca e all’ambiente, di altri passi, per es. di Paolo, specie nelle
Lettere.
Infine nemmeno ti rendi conto dell’ipocrisia, per carità inconsapevole, di quello che scrivi. Io non ho risposto, alle tue obiezioni alle mie pacate osservazioni, perchè desideravo rispettare la tua ingenuità. Ma ora vedo che ribadisci i tuoi intolleranti proclami propagandistici, e in piú lo fai anche con mancanza di rispetto e spirito polemico, e questo sono io a non poterlo tollerare, sicché smaschero senz’altro la tua ipocrisia inconsapevole e il tuo scritto mirato non alla “verità”, ma ad aver ragione, per fini propagandistici e personali, contro l’interlocutore, e la tua assoluta insipienza e mancanza di raziocinio: avevi infatti scritto:
La ragazzina dodicenne , esterna tali tendenze , si defisce lesbica:boh:
io ti ho risposto:
Qui sei offensivo, stai parlando di una bambina. Se quella ragazzina, quelle tendenze le ha, dovrebbe vergogarsene, e isolarsi quasi avesse la lebbra? ti fa forse del male? t’insulta, ti ruba, ti ferisce? dichiarare la sua sessualità questo sarebbe il peccato che le imputi? Rileggiti il brano sulla pagliuzza nell’occhio altrui e la trave nel vostro, che a dir il vero non si adatta perfettamente alla fattispecie, ma tocca immetterlo perché non capite altro.
tu hai controrisposto:
NO Amico, quì avresti fatto meglio a chiedermi spiegazioni.
Infatti a riguardo ho risposto alla Cara Cogi; puoi leggere.
Infatti mi accorgo della mia distrazione, nel non aver espresso il mio pensiero circa la mia perplessità mostrata con quel
, e me ne scuso, poichè come detto il mio pensiero era già esposto nella replica a Cogi dove le ho scritto.
No caro mio, non sta cosí la cosa: Tu avevi scritto una boiata; Cogi ti ha detto che era una boiata;
tu stesso hai riconosciuto che era una boiata, e poi che fai, la riproponi??? Come dire: ho dato uno schiaffo; mi hanno detto che ho fatto male; ho riconosciuto che ho fatto male; vabbè, ridò lo schiaffo… e poi mi critichi per avertelo ri-puntualizzato?? Credi davvero che non avessi letto quanto precede, oltretutto contraddetto dal fatto che avevo partecipato alla discussione?
Quindi non puoi invocare le tue precedenti lacrime di coccodrillo per contraddirmi. Pura logica, amico mio che a quanto sembra, ti è estranea. E ti risparmio le altre corbellerie che hai detto, come quella sulla donna
umiliata da rapporti impropri: una donna è umiliata
se violentata, non
se amata, e se l’amore contempla rapporti impropri, vissuti con amore, giustamente se ne sbatte delle tue “convinzioni” e del tuo dio – e qui la minuscola è voluta. Evito di andar oltre perché l’argomento è scabroso, ma potrei dimostrare razionalmente il mio assunto, perché come considerare umiliata una donna che, non di rado, è lei a suggerire certi tipi di rapporto, per variare il gioco amoroso?
Ti risparmio altro, perché non è per nulla mia intenzione quella di umiliarti. Solo considera che stai facendo un pessimo servizio alla fede in cui credi, perché se la tua ignoranza ti salva dalla colpa, e continuo ad ammirare la tua ingenuità, gli argomenti che porti a sostegno del tuo credo sono beceri intolleranti omofobici, e in ultima analisi indegni di quel povero Cristo in cui riponi la tua fede.