Torno a scrivere in questa discussione, dove penso d’aver già illustrato il perché la posizione dei TdG internettiani negazionisti rifiuti l’evidenza, e sia demenziale continuare a ribadire l’ovvio, perché ho ricevuto un’email di Achille
Aveta che trovo interessante quale ulteriore testimonianza di quanto dice Achille Lorenzi sull’uso che veniva fatto della Svegliatevi del 1975. Achille
Lorenzi ci ha detto che quella Svegliatevi, che secondo i sogni degli odierni TdG internettiani non avrebbe alcun valore di insegnamento e sarebbe riferita ad un caso isolato, gli venne portata dai propri anziani per ammaestrarlo allorché dovette rifiutare il servizio civile (e a causa di questa sua scelta è finito in carcere). Achille Aveta invece era all’epoca un anziano TdG, e conferma da un punto di vista complementare la testimonianza di Achille Lorenzi, dicendo che lui in qualità d’anziano ha più volte utilizzato questa Svegliatevi per parlare ai giovani TdG che dovevano rifiutare il servizio civile. Queste due testimonianze si sommano al fatto già evidenziato che l’idea che la Svegliatevi non serva per insegnare dottrine è un’invenzione dei TdG internettiani odierni, i quali non hanno saputo produrre una sola dichiarazione della WTS che corrobori questa loro bislacca opinione su come funzioni la letteratura teocratica geovista. Non trovo dunque nelle pubblicazioni della WTS alcunché che contraddica quello che m’era parsa una cosa naturalissima, ossia che la Svegliatevi al pari della Torre di Guardia venga usata per insegnare e trasmettere dottrine. Ma ecco l’email che mi ha spedito Achille Aveta:
“Nella prassi organizzativa dei TdG, l’intera materia della “neutralità cristiana”, con particolare riferimento all’assolvimento degli obblighi di leva, è coperta da una consolidata prassi di “riservatezza”; per esempio, con una circolare della Filiale romana del Movimento – datata 13 luglio 1977 - si fornivano istruzioni “A tutti i corpi degli anziani” riguardo “ai giovani battezzati che decidono di affrontare il problema della neutralità cristiana”; al riguardo si suggeriva: «questi giovani fratelli potrebbero subito identificarsi come Testimoni di Geova comunicando per iscritto, all’apposito Ufficio del Consiglio di Leva, che essi, per i loro motivi religiosi, si rifiuteranno di compiere il servizio militare». Nella predetta circolare era riportato un fac-simile di comunicazione da far sottoscrivere all’interessato unitamente ad una bozza di dichiarazione del Comitato degli anziani della congregazione locale “a comprova dell’appartenenza alla Congregazione” geovista. La stessa circolare precisava che “la suddetta dichiarazione non dovrà ovviamente essere rilasciata ad un giovane disassociato o che non è battezzato”. Ebbene, queste istruzioni si concludevano con la seguente esortazione: «Vi preghiamo di considerare strettamente riservate queste indicazioni che potrete soltanto comunicare agli interessati di volta in volta senza farne pubblicità»!
In base alla mia esperienza di componente di “Comitato di servizio” di una congregazione geovista nella seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso, la stessa riservatezza era adottata nei contatti con i giovani membri delle congregazioni in età di leva; infatti, quando costoro ricevevano la famigerata “cartolina” per sottoporsi alla visita di leva, gli anziani si premuravano di incontrarsi con ciascuno di loro per comunicargli le suddette indicazioni e per assicurarsi che il soggetto avesse chiaro in mente che l’obiezione di coscienza doveva essere presentata come una decisione personale e non come l’adempimento di un dettato organizzativo; al riguardo ci tornava molto utile il contenuto della Svegliatevi! dell’8 giugno 1975, per evidenziare l’inaccettabilità di un “servizio civile sostitutivo”. Personalmente, ho raccomandato a giovani in età di leva di “tenere a portata di mano” quella rivista e di consultarla all’occorrenza.
I vertici geovisti sanno bene che operare pressioni al fine di indurre qualcuno a non esercitare i propri doveri costituzionali si può configurare come condotta violativa di norme; questo spiega perché – all’epoca della leva obbligatoria in Italia – quando un giovane Testimone assolveva i propri obblighi militari (o il servizio sostitutivo), costui veniva dichiarato “dissociato” da un apposito comitato giudiziario geovista, anziché “disassociato” (cioè, espulso). Tuttavia, un documento del 1982 disponibile in rete (v. foto sotto) dimostra che, indipendentemente dai discorsi di facciata, gli anziani geovisti erano convinti di dover espellere un Testimone che accettava di svolgere il servizio di leva; questo spiega la pressante preoccupazione di rettificare la procedura attuata dal comitato giudiziario destinatario della predetta nota e contestualmente di pretendere la distruzione dei “documenti delicati che potrebbero farci incontrare difficoltà”. Anche nella corrispondenza con i loro fidati collaboratori, i comitati giudiziari, i vertici geovisti si dimostrano ermetici, ma quel che intendono lo si legge chiaramente tra le righe.
Achille Aveta”
(Grassetti miei)
Mi sembra che questa email dica tre cose:
1)I vertici dei TdG hanno adottato un atteggiamento furbo ed evasivo, in buona strategia teocratica. In sostanza, siccome incitare qualcuno a non seguire una condotta che all’epoca era obbligatoria poteva sembrare un incitare a commettere un reato (e infatti si finiva in prigione), la WTS si premurava di far dire ai propri fedeli che la scelta era loro e non dell’organizzazione. Cosa verissima, ma come può il fatto che qualcuno scelga di fare qualcosa escludere che lo stia facendo perché incitato da qualcun altro? L’email di Aveta suggerisce dunque che la relativa scarsezza di informazioni sull’obiezione di coscienza nella letteratura geovista sia dovuta alla necessità di tenere un basso profilo per non avere guai legali con gli Stati.
2)Se una persona prestava servizio di leva si doveva dire, proprio per evitare problemi con lo Stato, che s’era disssociato da solo, e non che era stato disassociato. Un fariseismo notevole!
3)Lui stesso dice di aver utilizzato la Svegliatevi del 1975 per istruire i giovani TdG italiani sul rifiuto del servizio civile.
Che dire di queste due testimonianze sull’uso della Svegliatevi del 1975? Inaffidabile perché opera di due apostati? Beh, sono due persone che si firmano innanzitutto, e voglio vedere chi verrà a metterci la faccia (e non un nickname anonimo) per dire chiaro e tondo ad Achille Lorenzi e dirgli “no, tu stai mentendo, non ti hanno mostrato la Svegliatevi prima di andare in prigione!”. Chi verrò, firmandosi, a dire “Tu, Achille Aveta, stai mentendo quando dici che da anziano hai usato la Svegliatevi del 1975 per indottrinare altri!” Qualcuno dubita di queste loro due testimonianze concordi? E su che base lo fanno? Erano forse là, per poterlo sapere? E chi sono costoro che dubitano, a chi dobbiamo prestare fede piuttosto che ad Achille Lorenzi ed Achille Aveta?
Comunque sia, qui il problema è ancora più basilare. Qui abbiamo due testimonianze di due persone che si firmano. C’è gente che dice che valgono poco per il solo fatto che siano apostati, ma, per quanto poco possano valere,
a mio avviso valgono più di due zero. Di che due zero parlo? È presto detto:
da una parte abbiamo infatti due testimonianze firmate, dall’altra non abbiamo alcuna dichiarazione della letteratura geovista che dica che la Svegliatevi non serva per insegnare o trasmettere intendimenti (dunque l’assenza di smentita è una smentita pari a 0), e poi abbiamo degli anonimi internettiani che non sappiamo neppure se siano TdG, e che, poiché non si firmano, valgono anch’essi 0. Ecco i 2 zero. Non m’è stata fornita alcuna dichiarazione made in WTS sul fatto che la Svegliatevi non serva per insegnare, e, quanto alle dichiarazioni di anonimi che non so se siano TdG, il loro valore è nullo in ragione del loro anonimato, dunque posso dichiarare tranquillamente inventata e senza alcuna base questa strana idea. Due testimonianze di apostati, per quanto poco possano valere sulla prassi dei TdG, valgono più di una dichiarazione anonima su quale sia la prassi dei TdG fatta da NESSUNO e non corroborata da alcuna dichiarazione della WTS. Adesso immagino che si riprenderà con la solita serie di dichiarazioni apodittiche sul fatto che i TdG hanno istruzioni e intendimenti solo in questa o quella rivista, solo in questa o quella rubrica. E io ripeto che non me ne importa una cippa di queste dichiarazioni perché, in quanto non supportate da alcuna dichiarazione della WTS, sono pure fantasie, ipotesi tirate fuori per difendere l’indifendibile.
Ribadisco dunque quanto già detto:
1)è infondata l’idea che non esistesse alcuna posizione ufficiale della WTS sul servizio civile smilitarizzato. L’idea che questa posizione non esistesse perché non espressa su nessuna Torre di Guardia è infondata, perché non ha nessuna base la premessa, ossia che la WTS comunichi le proprie dottrine solo sulla Torre di Guardia. Tale idea non ha nessuna base nelle pubblicazioni geoviste, mi è stata smentita da due testimoni che si firmano, ed è appoggiata da NESSUNO, perché persone che non si firmano e dunque non sappiamo chi siano sono nessuno (e anche se si firmassero, non sarebbero in grado di attestare con pubblicazioni della WTS questa loro bizzarra idea sul modo in cui funziona il loro “magistero”).
Immagino già altre dichiarazioni di altri anonimi TdG intenettiani a favore della tesi che la Svegliatevi non serva per dare insegnamenti, ma sfortunatamente, essendo tutti anonimi, la somma di tanti zero è sempre zero. E fossero anche 100 firmati anziché zero, chiederei sempre loro
dove la WTS abbia mai affermato nelle proprie pubblicazioni quello che stanno vaneggiando.
2)Tutta la discussione si riduce alla problematica dell’
onus probandi (l’onere della prova). Chi ha l’onere della prova? È noto che i TdG fossero contrari al servizio civile. S’è affermato che questo era solo perché questo servizio civile non era smilitarizzato.
Questa precisazione non ha alcun riscontro nelle pubblicazioni della WTS, anzi, ve ne sono che la smentiscono. Sono io a chiedere ai tdG dove leggano nelle loro pubblicazioni pre-1996 che un servizio civile se smilitarizzato sarebbe andato bene. Fino a prova contraria qualsiasi dichiarazione contro il servizio civile, anche se non specificato il motivo per cui si era contrari, andrà presa come universale, visto che fino a prova contraria l’eccezione che essi immaginano è una loro fantasia non attestata.
Non solo questa eccezione da essi invocata non è presente, ma è pure per una fortunata coincidenza decisamente negata nella Svegliatevi del 1975. Questa Svegliatevi comunque come ripeto è un surplus dimostrativo, visto che l’idea che un servizio civile smilitarizzato sarebbe andato bene è comunque un’invenzione che non trova riscontro nelle pubblicazioni della WTS, e dunque il fatto che questa tesi sia negata in questa Svegliatevi è una prova superflua, visto che sono loro a doverci dove abbiano letto nel loro magistero questa eccezione. Come ripeto se ci sono solo cartelli del tempo del nazismo con scritto “vietato entrare agli ebrei”, sono loro, quelli che dicono che però agli ebrei biondi era consentito entrare nei bar, a doverci dire dove mai avrebbero letto questa cosa. Io non solo potrei accontentarmi del cartello con scritto “vietato agli ebrei”, ma per di più, se trovo scritto in un cartello “vietato agli ebrei, anche ai biondi”(caso olandese), come si può dire che questo è un caso particolare, quando è l’eccezione per i biondi di cui essi parlano con tanta insistenza, che non ha alcuna attestazione nelle pubblicazioni geoviste? Siamo ben oltre il ridicolo.
3)L’idea che la Svegliatevi del 1975 non sia un caso estendibile perché quel servizio, benché smilitarizzato, potrebbe stato utilizzato per fini poco nobili, urta contro una triplice difficoltà, e richiede ben due ipotesi ad hoc non comprovate.
Non solo infatti manca completamente nel testo l’indicazione che quel servizio, benché smilitarizzato, non andava bene per via di ipotetici utilizzi militareschi di questo servizio,
ma è proprio l’ipotesi di partenza, ossia che un servizio smilitarizzato potrebbe andare, ad essere assente nelle fonti geoviste. Infatti sono due le condizioni immaginate dai miei interlocutori che avrebbero reso quel servizio civile olandese accettabile, e di nessuna di esse si parla nel testo, ossia essi dicono che esso avrebbe dovuto essere a) smilitarizzato (non gestito dai militari). b)estraneo a produzioni belliche (non fare bottoni per gli ammiragli).
Ma nessuna di queste due condizioni da essi immaginante è presente nel testo (la “a” manca in qualsivoglia pubblicazione pre-1996) e, per giunta, sempre la “a” non solo non è affermata, ma è esplicitamente rigettata in questa stessa Svegliatevi.
L’ipotesi ad hoc dei miei interlocutori, secondo cui il rifiuto di quel servizio civile era dovuto a quello che avrebbero dovuto fare ( es. produrre mostrine di ufficiali), non solo è estranea al testo, ma è esplicitamente smentita da esso, perché il testo DICE qual è il motivo del rifiuto. Afferma che la servitù civile è in sé detestabile.. “La servitù civile in sostituzione del servizio militare sarebbe altrettanto biasimevole per il cristiano. In effetti, egli diverrebbe con ciò parte del mondo invece di mantenersene separato come comandò Gesù.”
L’argomentazione che stava dietro il brano è che tutti gli Stati, in quanto di matrice satanica, non potevano essere serviti in alcun modo, quindi poco conta cosa si facesse durante quel servizio: il solo fatto che si servisse un’istituzione satanica bastava a ritenere di star violando la neutralità. È il brano stesso ad indicarci le motivazioni del rifiuto del servizio civile, ossia che la servitù civile è ugualmente detestabile, e dunque le ipotesi ad hoc dei TdG internettiani odierni oltre a essere estranee al testo sono smentite da esso, perché è il testo stesso che ci dà la cagione del rifiuto del servizio civile (ossia la nozione di stessa di servizio allo Stato).
4)L’ipotesi ad hoc che il servizio smilitarizzato sia rifiutato perché ex hypothesi votato a creare bottoni per ammiragli è anch’essa, oltre che estranea ai testi, smentita in altri punti della letteratura geovista. Nella pubblicazione sul caso svedese si dice che il servizio civile non va bene indipendentemente dal fatto da quanto sia meritorio, anche fosse consistito nella predicazione. Queste due riviste insieme escludono le già di per sé ingiustificate due ipotesi ad hoc dei geovisti internettiani, ossia che sarebbe andato bene un servizio smilitarizzato e votato a fini non bellici. Non che ci fosse bisogno di queste due riviste come ripeto, perché entrambe le ipotesi ad hoc indicate non hanno alcun appiglio nella letteratura geovista pre-1996, e dunque si potevano già respingere con un
quod gratis adfirmatur, gratis negatur. Si tratta cioè in entrambi i casi di un surplus probatorio che offriamo di fronte a patetiche scuse che non hanno alcun riscontro nelle pubblicazioni della WTS. Le dichiarazioni della WTS contro il servizio civile andrebbero cioè dunque prese nella loro generalità, esattamente come se c’è scritto solo “vietato agli ebrei” non pensiamo che possano esser esclusi i biondi se non specificato, andrebbero prese nel loro più ovvio significato universale, anche in assenza delle fortunose specificazioni sul caso svedese e olandese che smentiscono il quadro ricostruito dai TdG internettiani odierni. E se anche senza queste riviste le dichiarazioni contro il servizio civile vanno prese come universali, a maggior ragione vanno prese come universali dopo che le eccezioni inventate ad esse sono state anch’esse smentite.
Qui non si tratta di induzione, qui viene enunciato un principio generale. “La servitù civile in sostituzione del servizio militare sarebbe altrettanto biasimevole per il cristiano. In effetti, egli diverrebbe con ciò parte del mondo invece di mantenersene separato come comandò Gesù” Si dice il perché del rifiuto, ed esso è che la servitù civile è altrettanto biasimevole di quella militare, e, in assenza della specificazione che i miei interlocutori sognano, ossia che ci riferisce ad una servitù civile biasimevole per via di scopi militari cui sarebbe asservita, essa va presa nella sua generalità (e questo perché manca nella letteratura geovista persino l’indicazione, da essi sognata, che un servizio smilitarizzato andrebbe bene, figurarsi dunque se esiste la dichiarazione che andrebbe bene se smilitarizzato ed estraneo a scopi militari). Divenire parte del mondo, ossia essere al servizio di uno stato “del mondo”, è in sé motivo di rifiuto.
5)Aveta sostiene che, per quanto la WTS fosse parca di informazioni in merito al servizio civile per evitare guai legali con gli stati, fosse ben chiaro a tutti che il servizio civile di qualunque genere fosse vietato come quello militare. Io dissento con lui perché credo invece che le informazioni siano chiare e sufficienti: si vieta il servizio civile e non si dice da nessuna parte che sia vietato perché dipende da amministrazioni militari e sarebbe accettabile se dipendesse da amministrazioni civili. L’ipotesi di Aveta, cioè la prudenza nei riguardi dei governi, al massimo può spiegare perché quest’insegnamento non venisse martellato in ogni rivista, come invece i TdG fanno accanendosi contro l’amore gay. Ma la poca frequenza con cui hanno ribadito il loro insegnamento non ha nuociuto affatto alla chiarezza e alla nettezza con cui l’hanno impartito.
6)Quanto alla questione di Introvigne, il documento che è stato citato nel precedente post conferma tutto quello che stavo dicendo, sia sulle motivazioni di Introvigne nel cercare Franz sia su Franz stesso. Introvigne, dopo aver detto che qualsiasi testimonianza di ex membri va sottoposta ad un vaglio critico, accertandosi che quanto dicono abbia sempre riscontri nelle pubblicazioni della WTS, sul caso particolare di Franz dice: “E potremo perfino considerare privilegiate testimonianze come quella di Raymond Franz, che non è stato solo un membro ma uno dei massimi dirigenti dei Testimoni di Geova. Raymond Franz
lascia meno spazio all'elemento personale e inserisce nel suo testo
molti documenti la cui autenticità non è stata finora contestata neppure dagli stessi TdG»”
Quello che dice è molto importante, sia perché conferma quanto ho detto anche io insieme a Penton, ossia che Franz non ha affatto i tratti dell’assatanato pieno di livore, che la sua testimonianza è di prima importanza visto il ruolo che occupava, e che i documenti che porta la cui autenticità non è stata smentita dai TdG stessi sono importanti (si noti dunque come per l’autore il fatto che la WTS non abbia smentito Franz su certi punti sia qualcosa a favore della loro autenticità, mentre i TdG geovisti internettiani sostengono che il fatto che la WTS non li abbia smentiti sarebbe irrilevante perché Franz sarebbe troppo insignificante per prenderlo in considerazioni). Mi pare dunque che abbiamo per bocca di Introvigne una smentita su tutta la linea della ricostruzione del rapporto tra Introvigne e Franz ipotizzata dai TdG internettiani. Costoro hanno sostenuto che Introvigne consideri Franz inaffidabile, e che lo citi solo nella misura in cui, allorché pure un nemico loda i propri oppositori, allora quella lode deve essere vera. Invece ora leggiamo scritto di sua mano che, come io avevo già ipotizzato, ritenere che gli apostati vadano letti con scetticismo non implica credere ciò di qualunque apostata, e che in particolare questo non valga per Franz.
Di Franz Introvigne ci dice, quasi ricalcando quello che avevo già scritto io allorché feci notare che aveva addirittura avuto una corrispondenza epistolare con lui, che ha cercato il suo contatto perché in virtù della sua posizione all’interno del gruppo, del fatto che non era troppo animoso, e del fatto che apporta documenti mai smentiti, Franz è troppo prezioso per essere considerato al pari degli altri apostati, ed anzi, ci dice che è una testimonianza privilegiata.
Si è risposta a questa citazione che utilizzarla sarebbe gioco sporco, perché nel frattempo Introvigne avrebbe cambiato parere sugli apostati. Non sono d’accordo. Non mi pare in primo luogo che gli Introvigne dei due periodi, quello citato nel nostro forum e quello citati dagli anonimi TdG internettiani, dicano cose diverse sugli apostati (mi pronuncio solo su quello che vedo riportato). Già nel testo riportato in questo forum infatti ci sono tutti i
caveat, tutte le accortezze metodologiche, di cui Introvigne parlerà anche in seguito nel suo secondo periodo.
Cito dal post precedente:
“è lecito usare la testimonianza di un apostata, verosimilmente influenzato da un certo risentimento personale, in un accostamento al tema che vorrebbe essere scientifico? Affrontando l'argomento degli apostati, si devono probabilmente evitare due eccessi: da una parte, fondare lo studio scientifico di una setta sulla sola testimonianza dei membri che l'hanno lasciata; dall'altra, eliminare completamente e per principio tutte queste testimonianze. Il criterio scientifico con cui esaminare le testimonianze degli ex-membri delle sette dovrà allora essere simile al criterio giuridico con cui si esaminano le confessioni nel processo penale: un esame rigorosamente critico della testimonianza, e la sua verifica su altre fonti, principalmente sui documenti che emanano dal gruppo stesso (in questo caso la setta) contro cui la testimonianza è diretta. Se applichiamo questo criterio dovremo allora certo rigettare certi resoconti a sensazione”
Qui Introvigne dice già che occorre partire da queste testimonianze come fossero quelle portate ad un processo penale, ossia in chiave critica, evitare l’errore di basarsi solo sulle testimonianze degli ex membri, che occorre cercare confronti e riscontri nelle pubblicazioni ufficiali dell’organizzazione, che occorre rigettare i racconti troppo animosi.
Infatti noi abbiamo una perfetta corrispondenza tra quello che dice Franz a proposito del servizio civile e le pubblicazioni qui già citate sul servizio civile le quali rigettano questa forma di servitù civile considerata altrettanto disdicevole.
Non mi sembra che le pubblicazioni citate come ipotetica evoluzione del pensiero di Introvigne dicano alcunché di diverso. Infatti neppure in esse si dice che gli apostati mentono sempre, e dunque, da cosa mai dovremmo dedurre che abbia cambiato idea su Franz? Come ripeto queste pubblicazioni non dicono cose diverse da quella citata nel nostro forum, non si squalifica l’apostata a priori, ma si dice che quello che afferma va verificato cercando riscontri:
“L'"ex" ha diritto al rispetto e a fare intendere la sua voce, ma un'opera che si pretende scientifica dovrà mettere a confronto la sua narrativa con quelle di altri”.
Ma questo, ossia la necessità di un confronto, l’aveva già detto. Pare che la critica, ieri come oggi, sia alle pubblicazioni che “
sono costruite esclusivamente sulle testimonianze di "ex".”
La parola “esclusivamente” è la chiave. Occorre evitare di ricostruire un quadro basandosi esclusivamente sulle testimonianze dei fuoriusciti.
Non dice di non usare testimonianze di ex, ma di non fare
solo quello:
“non pretenderà di ricavare la "verità" dall'uso ossessivo di questo solo tipo di narrativa”, o ancora “Nessuno si farebbe un’idea della Chiesa cattolica sentendo soltanto gli ex-preti che hanno lasciato il sacerdozio”.
Non trovo cioè da nessuna parte, né ieri né oggi, la dichiarazione che non si possano usare le dichiarazioni degli ex membri, semmai trovo scritto che non si debbano usare né solo né prevalentemente queste, e che occorre sempre verificare cosa dicono. Non trovo dunque nessuna differenza tra l’Introvigne citato in questo forum e altre fasi del suo pensiero. Da ultimo, se anche Introvigne avesse peggiorato il suo pensiero sugli apostati in astratto, mi pare che comunque la pagina citata nel nostro forum sia ben più importante per sapere il parere di Introvigne su Franz, visto che le testimonianze successive citate non parlano nello specifico di Franz, mentre quella citata nel nostro forum parla nello specifico di questo autore. Sappiamo dunque perché lo citi come fonte, a quanto pare lo ritiene prezioso (ipsissima verba).
Ciò detto riaffermo dunque che metto Franz, onde costituire un carico probatorio, insieme alle pubblicazioni della WTS che ho citato, le quali, per quanto siano poche, sono comunque più dello zero assoluto oppostomi dai miei interlocutori, che non hanno citato nessuna fonte geovista pre-1996 che supporti quello che dicono sulle motivazioni del diniego del servizio civile, e metto insieme a Franz e alle riviste citate la testimonianza di Achille Lorenzi e Achille Aveta che, come ripeto, per quanto poche o frutto di apostati, sono superiori
ai 3 zero costituiti:
1)
dalle smentite anonime sul ruolo delle Svegliatevi in seno ai TdG,
2) dalla totale assenza di indicazioni sul fatto che la WTS consideri le proprie Svegliatevi come i TdG internettiani credono, e
3) da ultimo, dallo zero di dichiarazioni ufficiali della Torre di Guardia sulla supposta accettazione di un servizio civile smilitarizzato, dottrina mai pervenuta tramite il canale di Dio ai proprio membri prima del 1996.
0+0+0=0
Trovo inoltre abbastanza comico voler sostenere che Franz sia poco conosciuto perché, se esco in strada, nessuno lo conosce. Lo stesso si può dire di qualunque accademico che è il punto di riferimento degli studi del suo settore: ma se esco di casa e chiedo chi sono Adriano Prosperi o Carlo Ginzburg qualcuno lo saprebbe? Il punto è che quasi nessuno si occupa dei TdG, quindi quasi nessuno si occupa di Franz. Il punto è che Franz è conosciuto da chiunque si occupi dei TdG o vorrà occuparsene in futuro. È ovvio che ciò che conta non è quanto Franz sia conosciuto dal mondo, ma quanto sia conosciuto tra chi indaga i TdG o vorrà mai diventare TdG. Mi pare che a questo proposito le 200 e più recensioni trovate sul solo amazon siano un numero immensamente grande, che superano le tre recensioni che ha “Il nome della Rosa” di Eco in inglese sommate alle circa 120 che ha in italiano (contando sommando anche le altre edizioni meno recenti che vedo su amazon in ambo le lingue)
7)Vorrei aggiungere, cosa cui non s’è data risposta, che
è la WTS stessa ad aver ammesso di aver cambiato opinione sul servizio civile.
“Di recente lo “schiavo fedele e discreto” ci ha aiutato a raffinare il nostro intendimento della parola “generazione” usata in Matteo 24:34 e del tempo del giudizio delle “pecore” e dei “capri” di cui si parla in Matteo 25:31-46, come pure la nostra veduta di certi tipi di servizio civile”.
Come già detto questo è contrario alla ricostruzione dei TdG internettiani, i quali sostengono che sia cambiato il servizio civile, e non la comprensione della WTS sul servizio civile. La frase non può significare che alcuni servizi civili sono stati smilitarizzati, e dunque per i TdG è diventato possibile svolgerli, in quel caso infatti non ci sarebbe stato un raffinamento del parare della WTS su un certo tipo di servizio civile, semmai il servizio civile sarebbe diventato di un altro tipo. Infatti il servizio civile è citato come l’ultimo di una serie di cambiamenti che hanno visto al WTS cambiare parere, ossia il significato del termine generazione e delle pecore e dei capri. Invece si vuole darci a bere che il parere della WTS fosse sempre stato il medesimo, e siano stati gli altri a cambiare. Dinnanzi alla WTS che ammette di aver affinato il proprio parere, alcuni TdG giocano ad essere più papisti del papa.
S’è cercato di dire che il cambiamento sarebbe consistito nell’emanare una norma, mentre prima si decideva caso per caso. Ma questa frase non ha senso, infatti come si fa a decidere caso per caso senza avere una norma che guidi? E i miei interlocutori hanno già detto che tale norma sarebbe stata che il servizio civile doveva essere smilitarizzato e non votato a fini bellici, e che il servizio civile olandese sarebbe stato rifiutato perché violava la seconda clausola. Ma, se così fosse, in che cosa mai consisterebbe il cambiamento della propria opinione che la WTS stessa ammette, visto che questa è anche la dottrina attuale, e dunque nulla sarebbe cambiato tra ieri e oggi stando alla ricostruzione dei TdG intenettiani?
8)Invece di continuare a chiedere testimonianze di qualcuno che sarebbe stato espulso per aver fatto un servizio civile smilitarizzato, perché, per converso, non portano loro la testimonianza di qualcuno che avrebbe fatto un servizio civile smilitarizzato pre-1996 senza essere espulso? Come ripeto non occorre, qualora si volesse dimostrare che esso era illecito, trovare dei casi di TdG espulsi per aver fatto il servizio civile smilitarizzato (anche perché non ho nessuna voglia di cercarli), esattamente come non serve trovare registrazioni di processi a ladri per sapere fosse vietato rubare nell’antica Babilonia, se ho il codice di Hamurabi che mi dice che rubare è vietato.
E dunque, se ho la testimonianza dei TdG riportata dalla Svegliatevi che mi dicono che il servizio civile smilitarizzato è biasimevole come fare il militare, allora poiché si veniva espulsi facendo il militare, certamente si sarebbe stati espulsi anche prestando il servizio civile (visto che è dichiarato altrettanto biasimevole di quello militare, in quanto servitù allo Stato)
Perché insomma si chiedono a me le prove, quando sono loro che invocano eccezioni che non stanno scritte da nessuna parte nelle loro pubblicazioni? Mi dicono che se trovo scritto
“I Testimoni non possono accettare nessuna alternativa al servizio militare, indipendentemente da quanto sia meritorio il lavoro assegnato” questo non vale perché è solo un Annuario, ma non sanno che un Annuario, per quanto sia poco, vale molto più dello zero da essi prodotto quanto a citazioni della letteratura geovista pre-1996 che sorregga la loro interpretazione? E non si rendono conto che il mio 0,1 prodotto mettendo insieme Svegliatevi, Annuari, e Torri di Guardia è comunque un surplus, e che io potrei accontentarmi di produrre uno zero, visto che sono loro quelli che si inventano delle eccezioni che non sono specificate nella loro letteratura, e dunque devono essere essi a produrre le prove, e non chi esibisce le dichiarazioni di rigetto del servizio civile in generale senza ulteriori precisazioni? Se poi queste dichiarazioni di rigetto del servizio civile in generale, ogni tanto, ci dicono pure che esso va rigettato anche se meritorio, e anche se smilitarizzato, questo è un surplus argomentativo, che non sarei neppure tenuto a portare, visto che basterebbero le dichiarazioni generali contro il servizio civile, e visto che le eccezioni di cui parlano i TdG internettiani non hanno nessun riscontro.
9)Sempre a proposito di Introvigne s’è detto che, sebbene possa aver trovato disturbante la Svegliatevi del 1975 perché cozzava con la sua ricostruzione (al punto da scrivere ad un sito di TdG), egli non abbia cambiato idea.
E dunque se non la cambia egli o è in malafede o poco intelligente, ma io rigetterei entrambe le tesi, e dunque se ne deve dedurre che se non ha cambiato idea è perché la prova offerta era di poco conto, infatti nessuna persona onesta e intelligente scarterebbe una prova convincente.
Non credo a questa alternativa che mi viene posta, ossia: o è poco intelligente, o è in malafede, oppure la prova valeva poco.
Può darsi benissimo che la prova sia buona e che una persona, benché intelligente e convinta di essere nel giusto, la rigetti. La mente umana non è un computer, e non agisce solo in base alla razionalità. Ci sono molte motivazioni che possono spingere una persona a sottovalutare cose che vanno contro le proprie credenze. Direi che tutti, dal primo all’ultimo, soffriamo di dissonanza cognitiva, ossia, siccome cambiare opinione è uno sforzo per la nostra mente, e soprattutto richiede di deporre il nostro orgoglio e dismettere l’immagine del mondo che ci siamo fatti, tendiamo a sottovalutare gli indizi confutatori che si presentano al nostro intelletto, e a sopravvalutare gli indizi che confermano le nostre tesi. Sicché si può dire che una persona perfettamente in buonafede tenda, dinnanzi a poche smentite, per la tranquillità della propria mente, a metterle in cassetto e a non pensarci. Anzi, più una persona è intelligente, e più trova scuse per convincersi che se vede rosso non sta davvero vedendo rosso. Se ad esempio è un medico potrà pensare a tutte le malattie degli occhi che possono giustificare quella che reputa un’illusione ottica, e dunque fare a meno di prestarvi attenzione, quando invece ad una persona ignorante che veda il rosso sarebbe più difficile persuadersi che non sia davvero rosso ma verde.
10)Quanto ai giuristi citati, per l’ennesima volta, ribadisco che l’oggetto del loro studio era perché i TdG facciano obiezione di coscienza. Non trovo che sia equiparabile all’errore di chiedere all’oste se il vino è buono il chiedere ad una persona che fa obiezione di coscienza perché faccia quell’obiezione. Infatti, non ci si dovrebbe aspettare che nessuno meglio di lei possa saperlo? Il punto è che l’oste cerca di venderti qualcosa, ma qui i TdG non cercavano di dire che erano innocenti rispetto alla legge dello stato che obbligava al servizio civile, non stavano sostenendo di non stare violando la legge, spiegavano invece perché non potevano in coscienza rispettarla.
Questo mi sembra il punto decisivo, perché se accusi una persona di aver rubato il pane, e quella ti dice che non l’ha fatto, allora devi verificare la sua storia, ma se questa invece ti dice che è colpevole, e poi ti dice anche perché l’ha fatto, non hai motivo per non fidarti. Nelle questioni di coscienza, chi altri se non il diretto interessato che parla può dirci quali sono i suoi motivi?
Ignoravano questi giuristi la strategia teocratica, ossia quella cosa meravigliosa per cui anziché scomunicare uno dici che s’è autodissociato, ignorava cioè questi avvocati della WTS nei processi dicevano le cose in maniera elusiva per non dare a intendere che WTS spingesse a violare la legge, e dunque facevano sentire in colpa lo Stato e al contempo scaricando la responsabilità sul singolo proclamatore che avrebbe deciso, in autonomia, di non prestare servizio sostitutivo. Credo che questi giuristi non si siano messi a sfogliare periodici geovisti, l’ipotesi mi pare assurda: si saranno piuttosto messi, da giuristi, a sfogliare le carte dei processi per vedere cosa gli avvocati degli imputati rispondevano ai giudici, o che cosa i rappresentanti legali della WTS dicevano allo Stato.
Ciò detto, in assenza di ulteriori novità, che spero possano giungermi da Achille Aveta il quale ha detto via messaggio ad Achille Lorenzi che darà un’occhiata nel proprio archivio per vedere se ha ulteriori carte sulla questione del servizio civile, ritengo che mai si sia sprecato così tanto inchiostro telematico per ribadire delle ovvietà scritte nere su bianco.
Ad maiora