MASSIMO INTROVIGNE E L'OSTRACISMO: BULLISMO O NO?

Spazio dove discutere dei problemi relativi ai rapporti tra i TdG e il mondo che li circonda

Moderatore: Gocciazzurra

Rispondi
Metallo Pesante
Utente Junior
Messaggi: 456
Iscritto il: 29/06/2020, 9:17
Contatta:

MASSIMO INTROVIGNE E L'OSTRACISMO: BULLISMO O NO?

Messaggio da Metallo Pesante »

Qui si può scaricare gratuitamente in pdf l'ultimo lavoro di Massimo Introvigne, scritto con Alessandro Amicarelli della Federazione europea per la libertà di credo di Roma, I nuovi gnomi di Zurigo. I Testimoni di Geova, il caso Spiess e la sua manipolazione da parte della propaganda anti-sette e russa [ https://www.cesnur.org/2020/testimoni-d ... bianco.htm" onclick="window.open(this.href);return false; ], un pamphlet di una cinquantina di pagine. Di che parla il libro?
La controversa sentenza del 2019 del Tribunale Distrettuale di Zurigo, che ha assolto l'attivista anti-sette Regina Spiess dalle accuse di diffamazione presentate contro di lei dai Testimoni di Geova svizzeri, è stata ampiamente usata per una campagna internazionale di propaganda contro i Testimoni di Geova, che ha coinvolto movimenti anti-sette e il governo russo.

Argomenti centrali in questa campagna sono stati la procedura di disassociazione dei Testimoni di Geova, l'ostracismo nei confronti degli ex-membri disassociati, e la gestione dei casi di abuso sessuale all'interno della congregazione.
Una chicca dal libro, alle pp. 18, 19:
È un dato di fatto che i Testimoni di Geova hanno regole precise e dettagliate circa l’espulsione dalla loro comunità dei membri che commettono determinate trasgressioni, procedura che definiscono “disassociazione”. Le norme dettagliate mirano a garantire che nessuno sia disassociato in maniera affrettata o arbitraria. È anche vero che i Testimoni di Geova raccomandano ai loro aderenti di non fraternizzare con gli ex-membri. Viene fatta un’eccezione, però, per i componenti dell’immediata cerchia familiare, come indicano numerosi testi pubblicati dai Testimoni di Geova. “Che dire se un uomo viene disassociato ma la moglie e i figli continuano a essere Testimoni di Geova? Dal punto di vista religioso le cose cambiano, ma i legami di sangue restano inalterati” (Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova 2020). “Poiché la disassociazione non pone fine ai vincoli familiari, le attività e i rapporti quotidiani tra i membri della famiglia possono continuare. Tuttavia, con il suo comportamento il disassociato ha scelto di troncare il legame spirituale che lo univa alla famiglia. Pertanto i familiari leali a Dio non hanno più con lui rapporti di natura spirituale. Per esempio, anche se fosse presente quando la famiglia si riunisce per lo studio della Bibbia, non vi prenderebbe parte attiva” (Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova 2008, 208). “Se un disassociato vive insieme ai suoi familiari cristiani, continuerà ad avere rapporti normali con loro e a partecipare alle attività quotidiane della famiglia” (“Imitiamo oggi la misericordia di Dio” 1991, 22).
Non si tratta di un punto di vista nuovo. Nel 1974 (1975 nell’edizione italiana) La Torre di Guardia spiegava che, “giacché le relazioni di parentela e quelle coniugali non sono annullate da un provvedimento di disassociazione della congregazione, la situazione in seno alla cerchia familiare richiede speciale considerazione. La donna il cui marito è stato disassociato non è esonerata dall’esigenza scritturale di rispettare la sua autorità di marito su di lei; solo la morte o il divorzio scritturale dal marito le reca tale libertà. (Rom. 7:1-3; Mar. 10:11, 12) Similmente il marito non è esonerato dall’amare sua moglie come ‘una sola carne’ con lui anche se ella è disassociata. (Matt. 19:5, 6; Efes. 5:28 31)” (“Manteniamo una veduta equilibrata verso i disassociati” 1975, 54). Nel 1981 (1982 nell’edizione italiana) La Torre di Guardia ribadiva che, “se un parente, come un genitore, un figlio, una figlia, viene disassociato o si dissocia, i vincoli familiari e di sangue rimangono”, mentre l’“associazione spirituale” cessa (“Se un parente viene disassociato” 1982, 28). Nel 1988 la stessa rivista ripeteva che “un disassociato o dissociato può continuare a vivere a casa con la moglie cristiana e i figli fedeli. Il rispetto verso i giudizi di Dio e il provvedimento preso dalla congregazione spingerà la moglie e i figli a riconoscere che con la sua condotta egli ha alterato il legame spirituale che precedentemente li univa. Ma, dato che la sua disassociazione non pone fine al vincolo coniugale o alla parentela, i normali rapporti familiari e affettivi possono continuare” (“Disciplina che può produrre un pacifico frutto” 1988, 28).
Le dichiarazioni della Spiess sui disassociati non sono completamente false, ma sono espresse con un linguaggio provocatorio e offensivo. Il giudice Lehner ritiene che “bullismo” sia un termine adatto per descrivere la pratica di evitare del tutto (shunning) gli ex membri disassociati, ma il suo ragionamento è contraddittorio. Cita una definizione di “bullismo” secondo cui esso consiste in una serie di “azioni compiute in maniera sistematica contro determinate persone allo scopo di escluderle dal gruppo”. Ma i disassociati sono già stati esclusi dalla comunità. Pertanto lo scopo dell’“ostracismo” non può essere quello di escluderli.

A voi un commento...
Sandro
Veterano del Forum
Messaggi: 1256
Iscritto il: 30/06/2019, 12:55
Contatta:

UNA DOMANDA

Messaggio da Sandro »

A qualcuno risulta che in alcune parti del mondo non siano più possibili le disassociazioni dei dissidenti più conosciuti come apostati? Grazie.
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16484
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Ho sempre avuto l'impressione che Introvigne in certe cose che scrive sia solo un prestanome e che gli autori di certi scritti così apologetici siano in realtà dei TdG...

Ma il punto è che se ritengono che la sentenza di assoluzione della Spiess sia sbagliata, potevano appellarsi. Invece:

«I Testimoni di Geova comunicarono la loro intenzione di presentare appello per ottenere una sentenza scritta, ma poi non si appellarono e la sentenza passò in giudicato.»

Perché non si sono appellati?

La giustizia - come in questo, caso, dove c'è stata una querela - si fa nei tribunali, non criticando una sentenza scrivendo un libro.

Per altri dettagli del caso: https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1 ... va-assolta" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Romagnolo
Utente Gold
Messaggi: 7038
Iscritto il: 27/07/2014, 14:08
Contatta:

Messaggio da Romagnolo »

Pertanto lo scopo dell’“ostracismo” non può essere quello di escluderli.
Sì esatto,...infatti è l' opposto, uno dei due scopi dell' ostracismo è quello di escludere la comunità dal disassociato.!!!
Ma anche detto così bisogna fare un distinguo....un conto è la comunità intesa quale comunità religiosa....e che un disassociato non voglia più farne parte ci può anche stare, tutt' altra cosa è il rapporto tra i singoli membri della comunità!
Faccio un esempio preliminare,...io potrei anche non voler aver più nulla a che fare con l' istituzione degli scout dopo magari esserne stato espulso ( a torto o a ragione che sia) ma questo non vuol sott' intendere che neppure vorrò più aver a che fare con quelli che erano i membri di quella associazione presi singolarmente.
Non vorrò più vestirmi con la loro divisa e partecipare ai loro raduni o scampagnate, ma questo non vuol dire che rifuggirei di passare delle serate con loro magari al bar, al cinema, insieme a loro uniti in altre forme di volontariato, oppure continuare ad essere un buon amico o collega di lavoro.
Purtroppo invece la disassociazione dei TdG comporta tutto questo...ovvero la politica dellla terra bruciata intorno al fuoriscito operata non dal fuoriuscito ma dalla comunità; altrimenti credete che non me ne sarei già andato da anni?
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
Presentazione
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16484
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Metallo Pesante ha scritto:“Che dire se un uomo viene disassociato ma la moglie e i figli continuano a essere Testimoni di Geova? Dal punto di vista religioso le cose cambiano, ma i legami di sangue restano inalterati”
Un'affermazione così lapalissaina a cosa dovrebbe servire? E' ovvio che un figlio rimane sempre figlio anche se viene disassociato. Mi pare solo un modo per far credere, al lettore disattento, che le cose non cambiano.
“Se un disassociato vive insieme ai suoi familiari cristiani, continuerà ad avere rapporti normali con loro e a partecipare alle attività quotidiane della famiglia” (“Imitiamo oggi la misericordia di Dio” 1991, 22).
Il punto è quel "vive insieme": se si tratta di un minore, non può essere cacciato di casa, anche legalmente. Invece se è maggiorenne, sarà "invitato" a lasciare la famiglia se non intende "pentirsi" (cioè tornare ad essere un TdG). E con costui i rapporti cesseranno quasi del tutto.

E' il solito linguaggio depistante usato dai TdG. Un modo per edulcolorare la realtà e far credere agli esterni che, anche se disassociati, i rapporti con i familiari disassociati/dissociati possono continuare più o meno come prima.

Vedere qui: https://www.infotdgeova.it/evitare-ex-membri.html" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
deliverance1979
Utente Gold
Messaggi: 6775
Iscritto il: 20/12/2009, 16:36
Contatta:

Messaggio da deliverance1979 »

L'ostracismo nei confronti di tutti coloro che sono nati in una famiglia di TDG è una delle cose più schifose, vomitevoli e vigliacche che gridano vendetta, ma le vendette di quelle tristi però....

Cioè, un povero cristo viene indottrinato a credere alle vaccate dei TDG fin dalla sua infanzia.

Tali vaccate vengono dispensate dalla propria famiglia, dal materiale "didattico-teocratico" della WTS e rafforzate dalla frequentazione della comunità geovista, ovvero la congregazione.

Bene, solitamente il povero "virgulto" farà quello che dice i propri genitori.
Senza contare se ha un carattere normale, non ribelle, tranquillo.

Bene, tali buffonate influiranno sulla vita di questo poveraccio/a, per i futuri anni della sua vita, influenzando le proprie scelte, le sue ambizioni, passioni frequentazioni.

Tutto ruota intorno alle vaccate del regno, alla cappa di paure e sensi di colpa indotti dalla WTS (Harmagheddon, non avere timore dell'uomo, non far fare brutta figura alla congregazione e via dicendo)....

Poi, questa persona, che fino ad una certa età non ha gli strumenti per capire a quali boiate spirituali e teocratiche senza fondamento alcuno è stato obbligato a credere, potrebbe anche crescere, o potrebbe anche avere delle vicende di vita che gli potrebbero far cambiare idea su Geova, su questa religione e sulla sua interpretazione biblica, che fà, si dissocia o viene disassociato...

Ed allora i vigliacchi della WTS, che fanno?
Applicano l'ostracismo... perchè logicamente il battesimo di questa persona è stato ASSOLUTAMENTE un percorso libero, incondizionato e spontaneo.... è certo....

Come nato in una famiglia di TDG ha potuto fare tutto quello che voleva (sempre cose lecite)....proprio come i suoi coetanei NON TDG.... :ciuccio: :fronte: :mirror:
Come nato in una famiglia di TDG ha potuto sperimentare tutto quello che anche gli altri suoi coetanei NON TDG hanno sperimentato (sempre rimanendo nel lecito)... :ciuccio: :fronte:
Come nato in una famiglia di TDG ha potuto dire la sua su svaghi, divertimenti e sport proprio come tutti i suoi coetanei NON TDG.... :ciuccio: :mirror:
Come nato in una famiglia di TDG ha potuto frequentare chi voleva senza problemi (persone normali), proprio come i suoi coetanei NON TDG.... :ciuccio: :fronte: :mirror:
Come nato in una famiglia di TDG non ha vissuto una vita fatta di diversità rispetto a tutti gli altri.... diversità che non si è scelto, ma che qualcun'altro gli ha ordinato di avere (con tutti i sistemi educativi da quattro soldi e pieni di sensi di colpa tipici dei TDG, basati sul mantenere bene in vista l'obiettivo del nuovo mondo, evento mai venuto, ma che per entrarci devi essere il Fantozzi della situazione e diversificarti da tutto quello che ti circonda.... :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio: )

E certo, il nato nei TDG, ha avuto proprio una vita spensierata, ma chi potrebbe chiedere di più, è proprio da sfacciati... :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio: :fronte: :fronte: :fronte:

Quando penso a queste cose mi viene in mente una parola di cinque lettere che inizia con la M.... :inca: :inca: :inca: :inca:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

Presentazione
Avatar utente
Romagnolo
Utente Gold
Messaggi: 7038
Iscritto il: 27/07/2014, 14:08
Contatta:

Messaggio da Romagnolo »

Achille ha scritto:
Metallo Pesante ha scritto:“Che dire se un uomo viene disassociato ma la moglie e i figli continuano a essere Testimoni di Geova? Dal punto di vista religioso le cose cambiano, ma i legami di sangue restano inalterati”
Un'affermazione così lapalissaina a cosa dovrebbe servire? E' ovvio che un figlio rimane sempre figlio anche se viene disassociato. Mi pare solo un modo per far credere, al lettore disattento, che le cose non cambiano.
“Se un disassociato vive insieme ai suoi familiari cristiani, continuerà ad avere rapporti normali con loro e a partecipare alle attività quotidiane della famiglia” (“Imitiamo oggi la misericordia di Dio” 1991, 22).
Il punto è quel "vive insieme": se si tratta di un minore, non può essere cacciato di casa, anche legalmente. Invece se è maggiorenne, sarà "invitato" a lasciare la famiglia se non intende "pentirsi" (cioè tornare ad essere un TdG). E con costui i rapporti cesseranno quasi del tutto.

E' il solito linguaggio depistante usato dai TdG. Un modo per edulcolorare la realtà e far credere agli esterni che, anche se disassociati, i rapporti con i familiari disassociati/dissociati possono continuare più o meno come prima.

Vedere qui: https://www.infotdgeova.it/evitare-ex-membri.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Scusa Achille, ti faccio notare che nel primo caso è il padre a venire disassociato e non il figlio.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
Presentazione
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16484
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Romagnolo ha scritto:Scusa Achille, ti faccio notare che nel primo caso è il padre a venire disassociato e non il figlio.
Sì, ma il concetto non cambia.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16484
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Metallo Pesante ha scritto:Il giudice Lehner ritiene che “bullismo” sia un termine adatto per descrivere la pratica di evitare del tutto (shunning) gli ex membri disassociati, ma il suo ragionamento è contraddittorio. Cita una definizione di “bullismo” secondo cui esso consiste in una serie di “azioni compiute in maniera sistematica contro determinate persone allo scopo di escluderle dal gruppo”. Ma i disassociati sono già stati esclusi dalla comunità. Pertanto lo scopo dell’“ostracismo” non può essere quello di escluderli.
Questo è un modo per confondere le persone, cercando di giocare sul significato dei termini. Lo "shunning" (ostracismo) non sarebbe bullismo, perché i disassociati sarebbero già esclusi dalla comunità, quindi non si possono più escludere con il bullismo... :conf:

A me sembra che questo ragionamento sia una presa in giro. Sono gli stessi ragionamenti fuorvianti della WTS o dei TdG, con cui si cerca di nascondere la realtà alle persone esterne.

Ma perché non si sono appellati e non hanno presentato queste loro "giustificazioni" davanti ad un giudice, anziché affidarsi alla penna di Introvigne, che fra l'altro, non essendo un TdG, non conosce realmente le dinamiche interne del gruppo e quindi si deve fidare di quello che gli dicono?

Da notare la definizione di bullismo che viene data dalla stessa WTS:

«Il bullismo non comporta solo maltrattamenti fisici. Può includere quanto segue.
...
Isolamento sociale. “I miei compagni di scuola iniziarono a isolarmi”, racconta Haley, che ha 18 anni. “Facevano come se per me alla mensa non ci fosse un posto libero, e così non potevo sedermi con loro. Per tutto l’anno ho mangiato da sola e ho pianto”.
» https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibb ... -bullismo/" onclick="window.open(this.href);return false;

Secondo queste stessa definizione, isolare gli ex membri ed evitare di mangiare con loro, è bullismo o no?
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite