Rutherford e la carcassa del cibo spirituale
Moderatore: Achille
Rutherford e la carcassa del cibo spirituale
C'è intossicazione alimentare/spirituale sulla data di scadenza?
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La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
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- Ray
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http://www.jehovahs-witness.com/topic/1 ... od-carcass" onclick="window.open(this.href);return false;Un altro libro Watchtower conferma questa tesi. Spiega che gli "uccelli" di Apocalisse 8:17 sono le "aquile" di Matteo 24:28 e aggiunge: "Questi . brani avranno un adempimento letterale e terribile in un diluvio di sangue reale " Per quanto riguarda i "re" o umana governanti, il libro dice: "Sono lì per essere mangiato." - Il mistero compiuto , 1918 edition, pagina 296.
Quindi i Testimoni unti di Geova sono in attesa di il giorno in cui Dio abbatte tutti gli esseri umani, tranne i Testimoni di Geova. Le loro carcasse si trovano ovunque e sarà "una festa per coloro che sono dalla parte del Signore." Da che parte saremo on?
Hence the anointed Jehovah’s Witnesses are looking forward to the day when God will slaughter all humans except Jehovah’s Witnesses. Their carcasses will lie about everywhere and will “be a feast to those who are on the Lord’s side.” Which side will we be on?
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Questa immagine può destabilizzarvi cari tdg,attenzione aprire con cautela..
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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- Achille
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Ne avevo parlato qui:vitale ha scritto:C'è intossicazione alimentare/spirituale sulla data di scadenza?
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Stupidaggini non commentabili. Siamo persone per bene e crediamo sempre nella buona fede. Lo era , in buona fede, anche Russel ? Non lo so. Tutto fa pensare che fosse in malafede. C'è un margine di dubbio però. Forse era solo un cretino. Ce ne furono tanti nella seconda metà dell 'Ottocento. Ma su Rutherford , Knorr e Fred Franz il mio giudizio è tranciante. Erano in perfetta malafede. Furono dei ballisti sesquipedali. Crearono una teologia a proprio consumo. Una superballa colossale , fatta di tante cose, tutte al di fuori della Scrittura. Purtroppo furono seguiti da milioni di persone. Ed oggi i loro furbi eredi godono . Ci vanno di mezzo le vite di 8 milioni di sciocchi? Ai furboni di Brooklyn cosa volete che importi ? Essi non hanno il minimo rispetto per quei poveretti senza testa. Ciao a tutti.
L’utente goodvin60 era stato ampiamente preavvisato di non continuare a scrivere i suoi post ripetitivi con espressioni piú che discutibili all’indirizzo dei TdG, presi nella loro totalità. Che egli non ne tenga alcun conto non è solo un’insulto ai TdG, ma anche alla moderazione del forum, e soprattutto agli altri utenti del forum, che vedono a lui permesso quello che a loro permesso non è. Pertando sospendo l’utente per un mese.
Angelo/mod
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Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
goodvin60 ha scritto: Siamo persone per bene e crediamo sempre nella buona fede. Lo era , in buona fede, anche Russel ? Non lo so. Tutto fa pensare che fosse in malafede. C'è un margine di dubbio però........ Ce ne furono tanti nella seconda metà dell 'Ottocento. Ma su Rutherford , Knorr e Fred Franz il mio giudizio è tranciante. Erano in perfetta malafede. Furono dei ballisti sesquipedali. Crearono una teologia a proprio consumo. Una superballa colossale , fatta di tante cose, tutte al di fuori della Scrittura. Purtroppo furono seguiti da milioni di persone. Ed oggi i loro furbi eredi godono . Ci vanno di mezzo le vite di 8 milioni ....? Ai furboni di Brooklyn cosa volete che importi ? Essi non hanno il minimo rispetto per quei poveretti .... Ciao a tutti.
Ultima modifica di Wyclif il 04/01/2015, 15:03, modificato 2 volte in totale.
V. Regolamento, art. 5 b:Wyclif ha scritto:goodvin60 ha scritto:Stupidaggini non commentabili
…
b) non sono consentiti atteggiamenti e/o posizioni di contestazione palesemente ostili o polemiche nei confronti dell'Amministratore e dei Moderatori del forum;
Nella fattispecie si inneggia a un post sanzionato dalla moderazione, e che ha provocato la sospensione dell’utente. Gli utenti possono manifestare il loro dissenso, ma in via privata, come da medesimo Regolamento.
Angelo/mod
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Quixote ha scritto:V. Regolamento, art. 5 b:Wyclif ha scritto:goodvin60 ha scritto:Stupidaggini non commentabili
…
b) non sono consentiti atteggiamenti e/o posizioni di contestazione palesemente ostili o polemiche nei confronti dell'Amministratore e dei Moderatori del forum;
Nella fattispecie si inneggia a un post sanzionato dalla moderazione, e che ha provocato la sospensione dell’utente. Gli utenti possono manifestare il loro dissenso, ma in via privata, come da medesimo Regolamento.
Angelo/mod
OK ho cancellato la scritta evidenziata per evitare di violare il regolamento
Le riviste passate dei TdG sono fonte di un'inesauribile comicità. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che l'Organizzazione muta velocemente, e che queste riviste non sono più attuali, ma una simile rifesa si rivela a mio avviso teologicamente catastrofica. Infatti se la fonte della letteratura, oggi come 50 anni fa, è la medesima organizzazione, allora anche le pubblicazioni attuali dovrebbero avere la medesima autorevolezza, cioè essere suscettibili di mutare quanto agli intendimenti con la medesima rapidità con la quale sono mutati negli ultimi 50 anni. Se cioè le pubblicazioni di 50 anni fa erano spazzatura allora anche quelle attuali potenzialmente lo sono, visto che la fonte è la stessa. I TdG attuali, che hanno tanto in spregio le pubblicazioni di 50 anni fa, rischiano che fra 50 anni le pubblicazioni che essi attualmente studiano siano guardate dai TdG del futuro nella stessa maniera con cui essi oggi guardano le riviste geoviste degli anni '40, cioè come un'infinita mole di sciocchezze.
Viene da chiedersi perché i cattolici studino, leggano, stampino i documenti magisteriali dei papi anche di secoli fa, o Concili vecchi di millenni, mentre i TdG guardano imbarazzati a loro riviste di appena mezzo secolo fa. Forse perché mentre il cambiamento dottrinale in casa cattolica è stato inesistente o minimo nell'arco di 20 secoli, nel caso dei TdG invece è stato massiccio e veloce nell'arco di neppure un secolo? E visto che è così, e il loro Schiavo dà alle stampe pubblicazioni che sono così spazzatura da essere illegibili appena 50 anni dopo, con che coraggio i TdG attuali smerciano le loro riviste oggi? Non lo sanno che i loro nipoti tra 50 anni, se si comporteranno come essi fanno oggi, si vergogneranno di quelle riviste, e non si degneranno neppure di commentarle dicendo che tanto si tratta di roba di decenni fa e dunque obsoleta? Il punto è proprio questo: se tra 50 anni i TdG potranno fare questa operazione, che poi è la stessa che i TdG attuali fanno verso le riviste di 50 anni fa, è perché quelle riviste che pure pretendono di essere obbedite sono intrisecamente insicure.
C'è una contraddizione di fondo: il magistero dello Schiavo emanato attraverso le sue riviste è affidabile o no? Se lo è perché cambia così velocemente, al punto che i cattolici leggono ancora il Concilio di Calcedonia mentre i TdG non leggono riviste neppure di 50 anni fa? Se il magistero delle riviste non è affidabile, e dunque non ha senso commentare riviste del 1940 che contengono boiate assurde perché tanto sono obsolete, allora, visto che le riviste attuali hanno la medesima fonte, i TdG attuali si rendono conto di stare dando il loro assenso a cose che tra 50 anni potranno essere oggetto di scherno, con i Tdg di allora che si rifiuteranno di commentarle dicendo che tanto si tratta di cose dei lontani ani '10 del XXI secolo?
La difesa che non vale la pena commentare riviste antiche è dunque dottrinalmente catastrofica, perché mina alla radice anche la credibilità delle riviste attuali.
Viene da chiedersi perché i cattolici studino, leggano, stampino i documenti magisteriali dei papi anche di secoli fa, o Concili vecchi di millenni, mentre i TdG guardano imbarazzati a loro riviste di appena mezzo secolo fa. Forse perché mentre il cambiamento dottrinale in casa cattolica è stato inesistente o minimo nell'arco di 20 secoli, nel caso dei TdG invece è stato massiccio e veloce nell'arco di neppure un secolo? E visto che è così, e il loro Schiavo dà alle stampe pubblicazioni che sono così spazzatura da essere illegibili appena 50 anni dopo, con che coraggio i TdG attuali smerciano le loro riviste oggi? Non lo sanno che i loro nipoti tra 50 anni, se si comporteranno come essi fanno oggi, si vergogneranno di quelle riviste, e non si degneranno neppure di commentarle dicendo che tanto si tratta di roba di decenni fa e dunque obsoleta? Il punto è proprio questo: se tra 50 anni i TdG potranno fare questa operazione, che poi è la stessa che i TdG attuali fanno verso le riviste di 50 anni fa, è perché quelle riviste che pure pretendono di essere obbedite sono intrisecamente insicure.
C'è una contraddizione di fondo: il magistero dello Schiavo emanato attraverso le sue riviste è affidabile o no? Se lo è perché cambia così velocemente, al punto che i cattolici leggono ancora il Concilio di Calcedonia mentre i TdG non leggono riviste neppure di 50 anni fa? Se il magistero delle riviste non è affidabile, e dunque non ha senso commentare riviste del 1940 che contengono boiate assurde perché tanto sono obsolete, allora, visto che le riviste attuali hanno la medesima fonte, i TdG attuali si rendono conto di stare dando il loro assenso a cose che tra 50 anni potranno essere oggetto di scherno, con i Tdg di allora che si rifiuteranno di commentarle dicendo che tanto si tratta di cose dei lontani ani '10 del XXI secolo?
La difesa che non vale la pena commentare riviste antiche è dunque dottrinalmente catastrofica, perché mina alla radice anche la credibilità delle riviste attuali.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Il ragionamento è di una semplicità e coerenza cristallina e, come sempre, ringrazio Poly che ci permette di capire, con la sua sintesi e semplicità, temi altrimenti difficili da assimilare.polymetis ha scritto:Le riviste passate dei TdG sono fonte di un'inesauribile comicità. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che l'Organizzazione muta velocemente, e che queste riviste non sono più attuali, ma una simile rifesa si rivela a mio avviso teologicamente catastrofica. Infatti se la fonte della letteratura, oggi come 50 anni fa, è la medesima organizzazione, allora anche le pubblicazioni attuali dovrebbero avere la medesima autorevolezza, cioè essere suscettibili di mutare quanto agli intendimenti con la medesima rapidità con la quale sono mutati negli ultimi 50 anni. Se cioè le pubblicazioni di 50 anni fa erano spazzatura allora anche quelle attuali potenzialmente lo sono, visto che la fonte è la stessa. I TdG attuali, che hanno tanto in spregio le pubblicazioni di 50 anni fa, rischiano che fra 50 anni le pubblicazioni che essi attualmente studiano siano guardate dai TdG del futuro nella stessa maniera con cui essi oggi guardano le riviste geoviste degli anni '40, cioè come un'infinita mole di sciocchezze.
Viene da chiedersi perché i cattolici studino, leggano, stampino i documenti magisteriali dei papi anche di secoli fa, o Concili vecchi di millenni, mentre i TdG guardano imbarazzati a loro riviste di appena mezzo secolo fa. Forse perché mentre il cambiamento dottrinale in casa cattolica è stato inesistente o minimo nell'arco di 20 secoli, nel caso dei TdG invece è stato massiccio e veloce nell'arco di neppure un secolo? E visto che è così, e il loro Schiavo dà alle stampe pubblicazioni che sono così spazzatura da essere illegibili appena 50 anni dopo, con che coraggio i TdG attuali smerciano le loro riviste oggi? Non lo sanno che i loro nipoti tra 50 anni, se si comporteranno come essi fanno oggi, si vergogneranno di quelle riviste, e non si degneranno neppure di commentarle dicendo che tanto si tratta di roba di decenni fa e dunque obsoleta? Il punto è proprio questo: se tra 50 anni i TdG potranno fare questa operazione, che poi è la stessa che i TdG attuali fanno verso le riviste di 50 anni fa, è perché quelle riviste che pure pretendono di essere obbedite sono intrisecamente insicure.
C'è una contraddizione di fondo: il magistero dello Schiavo emanato attraverso le sue riviste è affidabile o no? Se lo è perché cambia così velocemente, al punto che i cattolici leggono ancora il Concilio di Calcedonia mentre i TdG non leggono riviste neppure di 50 anni fa? Se il magistero delle riviste non è affidabile, e dunque non ha senso commentare riviste del 1940 che contengono boiate assurde perché tanto sono obsolete, allora, visto che le riviste attuali hanno la medesima fonte, i TdG attuali si rendono conto di stare dando il loro assenso a cose che tra 50 anni potranno essere oggetto di scherno, con i Tdg di allora che si rifiuteranno di commentarle dicendo che tanto si tratta di cose dei lontani ani '10 del XXI secolo?
La difesa che non vale la pena commentare riviste antiche è dunque dottrinalmente catastrofica, perché mina alla radice anche la credibilità delle riviste attuali.
Per quanto riguarda il tema in questione, ho avuto qualche anno fa dei confronti con due anziani che, davanti a tali evidenze, non si scomponevano più di tanto, asserendo che a loro non interessava ciò che il CD poteva aver detto o dirà in futuro, ma che contava solo quello che diceva al momento.
D'altronde, per comprendere meglio questa mentalità, è sufficiente leggere quanto afferma Raymond Franz alle pagg. 411-412 della mia edizione (ED) del suo libro: "Crisi di Coscienza": "Il sorvegliante di distretto, Bart Thompson, prese una pubblicazione della Società che aveva la copertina verde e disse all'uditorio di anziani: «Se la Società mi dicesse che questo libro è nero invece che verde, io direi: 'Guarda un po', avrei potuto giurare che fosse verde, ma, se la Società dice che è nero, allora è nero e basta!'». Altri avevano usato simili illustrazioni.".
Quelle di Franz sono affermazioni che meritano riflessione.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
- BabylonTheGreat
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Alcune considerazioni a margine:«Se la Società mi dicesse che questo libro è nero invece che verde, io direi: 'Guarda un po', avrei potuto giurare che fosse verde, ma, se la Società dice che è nero, allora è nero e basta!'». Altri avevano usato simili illustrazioni."
- La Società oggi dice che è nero, domani dice che è rosso, dopodomani torna nero... Io da bravo cieco seguace del cd a cosa devo credere? Come può questa Società pretendere obbedienza assoluta se non riesce nemmeno a sfornare un intendimento definitivo?
- Tutti questi intendimenti vengono attribuiti alla bibbia che così un giorno dice che certamente il libro è verde, mentre il giorno dopo evidentemente lo stesso libro è rosso, e così abbiamo questa povera bibbia che dice tutto ed il contrario di tutto
'La sapienza si estende vigorosa da un'estremità all'altra e governa a meraviglia l'universo. È lei che ho amato e corteggiato fin dalla mia giovinezza, ho bramato di farla mia sposa, mi sono innamorato della sua bellezza.' Sp 8:1-2
viewtopic.php?f=7&t=18867
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La mente e i libri funzionano solo se sono aperti. (Sir James Dewar, fisico)BabylonTheGreat ha scritto:Alcune considerazioni a margine:«Se la Società mi dicesse che questo libro è nero invece che verde, io direi: 'Guarda un po', avrei potuto giurare che fosse verde, ma, se la Società dice che è nero, allora è nero e basta!'». Altri avevano usato simili illustrazioni."
- La Società oggi dice che è nero, domani dice che è rosso, dopodomani torna nero... Io da bravo cieco seguace del cd a cosa devo credere? Come può questa Società pretendere obbedienza assoluta se non riesce nemmeno a sfornare un intendimento definitivo?
- Tutti questi intendimenti vengono attribuiti alla bibbia che così un giorno dice che certamente il libro è verde, mentre il giorno dopo evidentemente lo stesso libro è rosso, e così abbiamo questa povera bibbia che dice tutto ed il contrario di tutto
La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
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Il ragionamento di Polymetis è di una magistrale logica e lo .
Manca però questo : che considerano desueto e meritevole di dimenticatoio quando fà loro comodo; per altro, come tattica, e per darsi una parvenza di coerenza con il loro passato, non esitano sporadicamente a sfoderare e citare vecchi scritti, se il pensiero che vi è contenuto non compromette quello attuale. Non ho esempi sottomano, ma ve ne sono un bel pò.
E pure l'esperienza di Vittorino, che confermo, non fà che rivelare il profondo disagio e la vergogna che si prova del passato della propria religione, arrivando al punto di consapevolmente voler farne piazza pulita e evitare di parlarne.
Io dico che fino a quando, ciecamente e senza vera riflessione, continueranno a credere che il CD (o Schiavo) sia incondizionatamente il portavoce di Dio sulla terra, e non semplici uomini capaci di rifettere quanto ne sarebbero capaci loro stessi, saranno pronti ad abboccare qualsiasi cosa, anche la più contradittoria.
Ma il tempo, credo farà aprire gli occhi.
Manca però questo : che considerano desueto e meritevole di dimenticatoio quando fà loro comodo; per altro, come tattica, e per darsi una parvenza di coerenza con il loro passato, non esitano sporadicamente a sfoderare e citare vecchi scritti, se il pensiero che vi è contenuto non compromette quello attuale. Non ho esempi sottomano, ma ve ne sono un bel pò.
E pure l'esperienza di Vittorino, che confermo, non fà che rivelare il profondo disagio e la vergogna che si prova del passato della propria religione, arrivando al punto di consapevolmente voler farne piazza pulita e evitare di parlarne.
Io dico che fino a quando, ciecamente e senza vera riflessione, continueranno a credere che il CD (o Schiavo) sia incondizionatamente il portavoce di Dio sulla terra, e non semplici uomini capaci di rifettere quanto ne sarebbero capaci loro stessi, saranno pronti ad abboccare qualsiasi cosa, anche la più contradittoria.
Ma il tempo, credo farà aprire gli occhi.
In effetti non ci vuole molto a capire che se oggi le pubblicazioni del 1940 sono spazzatura, allora erano già spazzatura nel 1940. Se sono false oggi, lo erano già nel 1940. Dunque nel 1940 i TdG smerciavano spazzatura, robe false. Poiché Dio non cambia se oggi è falso l'intendimento su "questa generazione non passerà" che i TdG davano prima del 1995, allora era già falso prima del 1995 quando i Tdg lo predicavano di casa in casa.
Il punto è che la fonte di quelle pubblicazioni è la medesima, il sedicente Schiavo. Dunque le pubblicazioni del 1940 erano false già nel 1940, e non è che siano diventate false quando lo Schiavo ha cambiato intendimento, lo erano già prima. Ma allora è possibile che tra 50 anni le pubblicazioni del 2015 si rivelino false come lo sono oggi quelle del 1940 per i TdG odierni. Il punto è "quanto false"? in che percentuale? La WTS cambia con una rapidità vorticosa i suoi intendimenti, eppure chiede adesione incondizionata ai suoi capricci. Possiamo ipotizzare che, per motivi di analogia, le pubblicazioni dei TdG del 2015 risulteranno leggibili tra 50 anni agli adepti del culto esattamente quanto oggigiorno le pubblicazioni di 50 anni fa sono leggibili dai TdG odierni. ll punto è che i TdG di oggi non leggono le pubblicazioni di 50 anni, si rifiutano di render conto di esse, e anzi si vantano del fatto che nessuno le legga più. Possiamo dunque presumere che quello che oggi loro predicano con tanta sicumera otterrà tra 50 anni lo stesso trattamento, cioè sarà considerata spazzatura indifendibile dai loro eredi. la conclusione è che già oggi i TdG predichino spazzatura. Se così non fosse e il magistero dello Schiavo fosse più sicuro perché allora i TdG si rifiutano di commentare le pubblicazioni di 50 anni fa? E perché dovrebbe esserci una differenza di rapidità tra l'evoluzione della dottrina negli ultimi 50 anni e nei prossimi 50 anni, visto che la fonte è la stessa?
Squalificare le loro pubblicazioni di 50 anni fa equivale dunque per i TdG a squalificare anche le loro pubblicazioni odierne.
ad maiora
Il punto è che la fonte di quelle pubblicazioni è la medesima, il sedicente Schiavo. Dunque le pubblicazioni del 1940 erano false già nel 1940, e non è che siano diventate false quando lo Schiavo ha cambiato intendimento, lo erano già prima. Ma allora è possibile che tra 50 anni le pubblicazioni del 2015 si rivelino false come lo sono oggi quelle del 1940 per i TdG odierni. Il punto è "quanto false"? in che percentuale? La WTS cambia con una rapidità vorticosa i suoi intendimenti, eppure chiede adesione incondizionata ai suoi capricci. Possiamo ipotizzare che, per motivi di analogia, le pubblicazioni dei TdG del 2015 risulteranno leggibili tra 50 anni agli adepti del culto esattamente quanto oggigiorno le pubblicazioni di 50 anni fa sono leggibili dai TdG odierni. ll punto è che i TdG di oggi non leggono le pubblicazioni di 50 anni, si rifiutano di render conto di esse, e anzi si vantano del fatto che nessuno le legga più. Possiamo dunque presumere che quello che oggi loro predicano con tanta sicumera otterrà tra 50 anni lo stesso trattamento, cioè sarà considerata spazzatura indifendibile dai loro eredi. la conclusione è che già oggi i TdG predichino spazzatura. Se così non fosse e il magistero dello Schiavo fosse più sicuro perché allora i TdG si rifiutano di commentare le pubblicazioni di 50 anni fa? E perché dovrebbe esserci una differenza di rapidità tra l'evoluzione della dottrina negli ultimi 50 anni e nei prossimi 50 anni, visto che la fonte è la stessa?
Squalificare le loro pubblicazioni di 50 anni fa equivale dunque per i TdG a squalificare anche le loro pubblicazioni odierne.
ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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