
Moderatore: Achille
Velleda ha scritto:Ma, non vi sembra abbia l'aria dell'ubriacone?
Ciao Velleda
Brambilla Bruna ha scritto:ORRIBILE!!!!!.....come si fa a fidarsi di un tipo del genere!!!!!Bruna
agabo ha scritto:Brambilla Bruna ha scritto:ORRIBILE!!!!!.....come si fa a fidarsi di un tipo del genere!!!!!Bruna
Già, circolano certi ceffi! Uno non saprebbe proprio di chi fidarsi ... a giudicare dalla faccia!
Effettivamente...Velleda ha scritto:Ma, non vi sembra abbia l'aria dell'ubriacone?
Ciao Velleda
Brambilla Bruna ha scritto:agabo ha scritto:Brambilla Bruna ha scritto:ORRIBILE!!!!!.....come si fa a fidarsi di un tipo del genere!!!!!Bruna
Già, circolano certi ceffi! Uno non saprebbe proprio di chi fidarsi ... a giudicare dalla faccia!
NON è CHE IL TUO AVATAR SIA MIGLIORE![]()
Achille Lorenzi ha scritto:Nel 1940:
Brambilla Bruna ha scritto:A DIR LA VERITA' DI FACCIE NON NE VEDO.!!!!!...SE POI MI PARLI DEL PAPA ...GUARDA CHE PER ME PUò ADAR VESTITO COME GLI PARE.....MA SE VEDO UNA BRUTTA PERSONA MI DISPIACE PER TE MA LO DICO.....
Gabriella Prosperi ha scritto:Senza preconcetti direi che assomiglia ad un attore di varietà.
Mi riferisco ovviamente a quelli dell'epoca.
Ha qualcosa di Chevalier (sarà il cappello sulle 23) e qualcosa di Macario, lo sguardo, direi.
Gabriella
La foto di Rutherford proposta ha certamente il suo "valore storico"; ma da qui a fare le deduzioni che ho letto, ce ne passa. Questo si chiama "pregiudizio", rincarato soprattutto dal fatto che si conosce il soggetto
axlrose24 ha scritto:
-Ruth, tu ora basta che se no la notte ti alzi e ti metti a scrivere nuovi intendimenti!
-Non dire sciocchezze e fammelo doppio che non riesco a capire perche' abbiamo oltrepassato ampiamente le 144.000 unita'!
-Ruth ,non fare pero' come l'altra volta che ci hai fatto chiudere nello stanzino dicendoci che dovevamo ascendere al cielo!!!
-Si ,e magari vedo anche le speranze doppie!!! Versa versa!!!
Da una lettera di un betelita, che descrive cosa succedeva in quegli anni nella "casa di Dio":deep-blue-sea ha scritto:concordo con Agabo, ho letto tra gli innumerevoli racconti della vita di Rutherford che aveva una spiccata tendenza per il whisky e malgrado il 'proibizionismo' ne faceva arrivare casse intere alla Betel, in barba alla legge: che bel cristiano rispettoso delle leggi!!!!
Lessi anche che i giovani fratelli che andavano a lavorare alla Betel dovevano passare il test de whisky, se erano disposti a consumarne allora venivano arruolati!!!!
Ma quale spirito di..vino...qui si trattava di whisky!!!!!!
Tratto da http://www.infotdgeova.it/storia/alcol.phpCon la tua benedizione alla Betel si è arrivati a glorificare l’acool e a condannare l’astinenza. Che un servitore di Geova beva o meno alcoolici non è affar mio, a meno che non si tratti di aiutare un fratello che ne è turbato. Che io beva o che sia totalmente astemio è un fatto mio personale. Ma alla Betel le cose non stanno così. Sembra che l’attitudine prevalente sia quella di indirizzare i nuovi sulla via di Bacco e di discriminare quelli che non si conformano. L’espressione che comunemente si sente dire è, “Non si può essere un vero betelita se non si beve birra”. Poco tempo dopo il nostro arrivo ci fu detto con arroganza, “Ormai non ci possiamo riuscire con Moyle, ma faremo un uomo di Peter”. Un fratello di New York addirittura disse che non sarei potuto mai essere in armonia con la verità e con la Società dato che non bevevo. Una sorella di New York disse che non aveva mai bevuto alcoolici né ne aveva servito fino a che non alcuni ragazzi della Betel non insistettero per averne. Un fratello abituato a bere eccessivamente divenne del tutto astemio dopo aver conosciuto la verità. Egli sapeva bene che anche un singolo bicchierino lo avrebbe fatto ripiombare nel vizio, ma ciò nonostante i fratelli della Betel insistettero a tal punto che egli bevesse fino a dirgli che non sarebbe stato in armonia con l’organizzazione se avesse rifiutato. Gli astemi sono considerati con disprezzo ed emarginati. Tu hai pubblicamente diffamato gli astemi totali come dei deboli, e perciò devi assumerti la tua parte di responsabilità per l’attitudine beona che prevale fra i membri della famiglia.
Achille Lorenzi ha scritto:Nel 1940:
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