TELEPREDICAZIONE TDG NELL'ITALIA ANNI '70: IL CASO TELEAIA PERUGIA
Inviato: 05/08/2020, 14:53
Ieri scrivevo, alla sezione "Costume e società", l'articolo "JWBROADCASTING: TELEPREDICAZIONE EMOZIONALE 2.0?", citando due riviste Torre di Guardia anni '80 molto critiche verso il fenomeno dell'argomento tele-predicazione, articoli che mettevano in guardia i Testimoni contro i pericoli della tele-evangelizzazione, tipica della cultura religiosa americana, lanciandosi in accuse piuttosto nette contro i predicatori:
“Ora, nell’era della TV, abbiamo predicatori televisivi che sfruttano questo mezzo d’informazione con ogni genere di artificio spettacolare e stratagemma psicologico per abbindolare le masse e svuotare le tasche del gregge. Dopo circa 2.600 anni, com’è ancora appropriata la denuncia di Geremia! “Poiché dal più piccolo d’essi fino al più grande d’essi, tutti fanno per sé guadagno ingiusto; e dal profeta fino al sacerdote, ciascuno agisce falsamente”. Allo stesso tempo, nessuno di loro è disposto ad accettare la sfida del vero ministero cristiano, a faccia a faccia con la gente, di casa in casa. Solo i testimoni di Geova — l’unta classe di Geremia e la “grande folla” — hanno accettato questa responsabilità.”
- Torre di Guardia, 1/04/1988
“Ma da dove prese Gesù tutte le cose che insegnò? Perché riusciva così bene nel ministero? Faceva forse appello alle emozioni per influenzare chi lo ascoltava, come fanno i moderni predicatori televisivi? No.”
- Torre di Guardia, 15/05/1985
Ma è sempre stato così? La "luce progressiva" è partita da una netta condanna evolvendosi solo negli ultimi anni al confezionamento massiccio di prodotti audio-video? Cercando su YouTube ho trovato tutt'altra cosa. Ho recuperato un video del 1979 tratto da una trasmissione trasmessa su TeleAia Perugia
Qui il filmato: " onclick="window.open(this.href);return false;
Nel filmato, in b/n, un ministro dei Testimoni di Geova predica davanti ad una telecamera. Perché condannare anni dopo la tele-predicazione?
Parlando sul canale, TeleAia, l'emittente nacque giuridicamente nel 1974 con la denominazione di TeleAia, televisione via cavo (ma via cavo non operò mai) per iniziativa dell’assicuratore Enrico Francesco Bonelli (Pila, Perugia, 1936-2010), l’acronimo stava per Associazione Italiana Autoutenti, la sede dell’emittente era a Perugia in via XX Settembre 130 a Perugia. L’inizio delle trasmissioni (via etere) fu nel gennaio 1975. L'emittente, famosa per le televendite e il lancio di SuperClassifica Show (con Maurizio Seymandi), si farà notare, riporta un pezzo trovato in rete:
"Ma a fare scalpore fu la messa in onda di alcuni film erotici (non pornografici, però), la legge numero 61 (di Amintore Fanfani) proibiva l’emissione in video di film vietati ai minori 18 anni, nella sede di TeleAia arrivano i carabinieri a recapitare multe e denunce. La vicenda di TeleAia finisce sulle pagine del CORRIERE DELLA SERA, Bonelli viene intervistato dalla Cnn, ormai è un caso internazionale. “Fu proprio il cronista della Cnn a parlarmi di Ilona Staller che aveva fatto scandalo su un’emittente radiofonica romana. Per nulla intimorito dalle denunce, ma anzi conscio della popolarità che la mia emittente stava ottenendo, decisi di contattare Cicciolina. Chiesi il numero di telefono del suo agente e la invitai a Perugia, viaggio a mie spese. La Staller arrivò con Schicchi, che allora faceva il fotografo ed era un pesce fuor d’acqua. Le feci subito il primo contratto da 100.000 lire. Cicciolina si fece riprendere sull’arco Etrusco in piazza Grimana, dove tirava il vento, arrivò un barbone, la giacca di Cicciolina si alzò e restò completamente nuda, il barbone sviene. Cicciolina venne ripresa dalla telecamere di TeleAia anche davanti all’Università di Perugia. Poco dopo partì il programma LE FAVOLE DELL’INSONNIA, la Staller dopo mezzanotte raccontava (nuda o seminuda…) alcune fiabe di Walt Disney coperta da un pitone e da un pelouche. Capuccetto Rosso, Biancaneve e i sette nani, ecc. le favole naturalmente lette in chiave erotica, il pelouche era il cicciolino. Il cachet era di 100.000 lire a serata, lo sponsor era Giovannini un’azienda produttrice di uova, ancora oggi – ricorda Boneli ad oltre trent’anni di distanza – se girate per Perugia e fate il nome di Giovannini vi diranno: “quello dei pulcini, quello dei cicciolni”. Bonelli e TeleAia ebbero un processo per oscenità poi vennero assolti perchè “il fatto non sussiste”, TeleAia mandò in onda anche qualche spogliarello notturno. Ma l’emittente si caratterizzò non soltanto per le performances di Cicciolina, per i film erotici e per alcuni spogliarelli notturni caserecci, TeleAia aveva anche un palinsesto di qualità. Oltre alle già citate rubriche informative e religiose, ai talk-show (il più famoso fu QUELLI DI CORSO VANNUCCI, via dove ancora oggi vi sono i Palazzi degli Enti amministrativi), l’emittente proponeva molto sport." (https://massimoemanuelli.com/2017/08/30 ... a-perugia/" onclick="window.open(this.href);return false;)
Insomma, Cicciolina di notte e il CD di giorno... Ottimo no?
Vostro
Metallo Pesante
“Ora, nell’era della TV, abbiamo predicatori televisivi che sfruttano questo mezzo d’informazione con ogni genere di artificio spettacolare e stratagemma psicologico per abbindolare le masse e svuotare le tasche del gregge. Dopo circa 2.600 anni, com’è ancora appropriata la denuncia di Geremia! “Poiché dal più piccolo d’essi fino al più grande d’essi, tutti fanno per sé guadagno ingiusto; e dal profeta fino al sacerdote, ciascuno agisce falsamente”. Allo stesso tempo, nessuno di loro è disposto ad accettare la sfida del vero ministero cristiano, a faccia a faccia con la gente, di casa in casa. Solo i testimoni di Geova — l’unta classe di Geremia e la “grande folla” — hanno accettato questa responsabilità.”
- Torre di Guardia, 1/04/1988
“Ma da dove prese Gesù tutte le cose che insegnò? Perché riusciva così bene nel ministero? Faceva forse appello alle emozioni per influenzare chi lo ascoltava, come fanno i moderni predicatori televisivi? No.”
- Torre di Guardia, 15/05/1985
Ma è sempre stato così? La "luce progressiva" è partita da una netta condanna evolvendosi solo negli ultimi anni al confezionamento massiccio di prodotti audio-video? Cercando su YouTube ho trovato tutt'altra cosa. Ho recuperato un video del 1979 tratto da una trasmissione trasmessa su TeleAia Perugia
Qui il filmato: " onclick="window.open(this.href);return false;
Nel filmato, in b/n, un ministro dei Testimoni di Geova predica davanti ad una telecamera. Perché condannare anni dopo la tele-predicazione?
Parlando sul canale, TeleAia, l'emittente nacque giuridicamente nel 1974 con la denominazione di TeleAia, televisione via cavo (ma via cavo non operò mai) per iniziativa dell’assicuratore Enrico Francesco Bonelli (Pila, Perugia, 1936-2010), l’acronimo stava per Associazione Italiana Autoutenti, la sede dell’emittente era a Perugia in via XX Settembre 130 a Perugia. L’inizio delle trasmissioni (via etere) fu nel gennaio 1975. L'emittente, famosa per le televendite e il lancio di SuperClassifica Show (con Maurizio Seymandi), si farà notare, riporta un pezzo trovato in rete:
"Ma a fare scalpore fu la messa in onda di alcuni film erotici (non pornografici, però), la legge numero 61 (di Amintore Fanfani) proibiva l’emissione in video di film vietati ai minori 18 anni, nella sede di TeleAia arrivano i carabinieri a recapitare multe e denunce. La vicenda di TeleAia finisce sulle pagine del CORRIERE DELLA SERA, Bonelli viene intervistato dalla Cnn, ormai è un caso internazionale. “Fu proprio il cronista della Cnn a parlarmi di Ilona Staller che aveva fatto scandalo su un’emittente radiofonica romana. Per nulla intimorito dalle denunce, ma anzi conscio della popolarità che la mia emittente stava ottenendo, decisi di contattare Cicciolina. Chiesi il numero di telefono del suo agente e la invitai a Perugia, viaggio a mie spese. La Staller arrivò con Schicchi, che allora faceva il fotografo ed era un pesce fuor d’acqua. Le feci subito il primo contratto da 100.000 lire. Cicciolina si fece riprendere sull’arco Etrusco in piazza Grimana, dove tirava il vento, arrivò un barbone, la giacca di Cicciolina si alzò e restò completamente nuda, il barbone sviene. Cicciolina venne ripresa dalla telecamere di TeleAia anche davanti all’Università di Perugia. Poco dopo partì il programma LE FAVOLE DELL’INSONNIA, la Staller dopo mezzanotte raccontava (nuda o seminuda…) alcune fiabe di Walt Disney coperta da un pitone e da un pelouche. Capuccetto Rosso, Biancaneve e i sette nani, ecc. le favole naturalmente lette in chiave erotica, il pelouche era il cicciolino. Il cachet era di 100.000 lire a serata, lo sponsor era Giovannini un’azienda produttrice di uova, ancora oggi – ricorda Boneli ad oltre trent’anni di distanza – se girate per Perugia e fate il nome di Giovannini vi diranno: “quello dei pulcini, quello dei cicciolni”. Bonelli e TeleAia ebbero un processo per oscenità poi vennero assolti perchè “il fatto non sussiste”, TeleAia mandò in onda anche qualche spogliarello notturno. Ma l’emittente si caratterizzò non soltanto per le performances di Cicciolina, per i film erotici e per alcuni spogliarelli notturni caserecci, TeleAia aveva anche un palinsesto di qualità. Oltre alle già citate rubriche informative e religiose, ai talk-show (il più famoso fu QUELLI DI CORSO VANNUCCI, via dove ancora oggi vi sono i Palazzi degli Enti amministrativi), l’emittente proponeva molto sport." (https://massimoemanuelli.com/2017/08/30 ... a-perugia/" onclick="window.open(this.href);return false;)
Insomma, Cicciolina di notte e il CD di giorno... Ottimo no?
Vostro
Metallo Pesante