I PRESTITI ALLE CONGREGAZIONI

[ilnonnosa]

I PRESTITI CHE FA LA SOCIETA’ TORRE DI GUARDIA ALLE CONGREGAZIONI
DEVONO ESSERE ANCORA RESTITUITO CON GLI INTERESSI?

L’episodio è relativo alla comunicazione fatta dalla filiale italiana e apparsa sul Ministero del regno del dicembre 1986, pagina 4 § 12, avente come oggetto la richiesta di fondi per la costruzione di Sale del regno in Italia; in essa era detto:

“Per far fronte al tasso d’inflazione annuo e per fare in modo che il denaro devoluto al Fondo della Società per le Sale del regno non perda il suo potere d’acquisto, si suggerisce che ogni congregazione che attinge denaro da detto fondo, lo restituisca maggiorandolo di una contribuzione supplementare del sei per cento”.

Si noti l’eufemismo di usare l’espressione “contribuzione supplementare” al posto di “tasso d’interesse”, e di non spiegare che il denaro di “detto fondo” proveniva comunque dalle contribuzioni delle stesse congregazioni che poi vi avrebbero attinto, e che le Sale del Regno, costruito con i contributi, sarebbero poi immancabilmente state intestate alla Società Torre di Guardia. Comunque stessero le cose, tale richiesta di “contribuzione supplementare” scandalizzò la quasi totalità dei testimoni di Geova italiani, ai quali era stato insegnato che chiedere un tasso d’interesse per prestiti effettuati nell’ambito della congregazione, per intenderci, “tra fratelli”, era una cosa disapprovata. (Vedi La Torre di Guardia, 1/12/82, pp. 8-11)

Tanto seria e preoccupata fu la reazione, che, precipitosamente, il numero dell’ottobre 1987 del Ministero del Regno, a p. 8, § 2, provvedeva alle seguente rettifica:

“A tale riguardo, diversamente da quanto era stato stabilito, non è più suggerito che la congregazione che attinge denaro dal ‘Fondo’ lo restituisca con una contribuzione supplementare del sei per cento”. Il “colpo” non era riuscito.

Dopo 12 anni, una circolare datata 1/11/1999 fa sapere:

“… Il Fondo della Sala del Regno fu istituito nel 1983 per accumulare fondi per la costruzione della Sala del Regno o l’ampliamento delle sale esistenti.
… Il Fondo fu istituito con modesto tasso di interesse, essendo adoperato per coprire le spese coinvolte a trattare queste faccende e anche ad aumentare questo fondo. Sarete interessati sapere che per rendere più facile alle congregazioni ripagare i loro prestiti, la Società ha fatto una modifica a questa disposizione. Il primo ottobre 1999, il tasso di interesse applicato al finanziamento delle Sale del Regno negli Stati Uniti è stato ridotto al 3%. Tutte le nuove richieste per l’assistenza dal Fondo della Sala del Regno della Società saranno al nuovo tasso”.
Ciao. Ilnonnosa

[Gabriele Traggiai]

Come è evidenziato dalla circolare che posto di seguito, la filiale italiana dispose già diverso tempo fa che i prestiti non fossero caricati dagli interessi. Dal mio punto di vista è ancor più scandaloso che le Sale acquistate con il denaro dei poveri TDG rimangano di proprietà della Società. Infatti se una Sala del Regno dovesse essere chiusa e nessun altro edificio viene costruito (dalla medesima congregazione) il ricavato della vendita deve essere inviato alla filiale.

30 giugno 1989

AL CORPO DEGLI ANZIANI

Avrete sicuramente notato come in questi ultimi anni il numero dei proclamatori del Regno sia notevolmente aumentato. Geova Dio ha benedetto l’opera di predicazione e ora 170.089 proclamatori sono attivi nel servizio, di cui ben 17.168 impegnati come pionieri regolari. Abbiamo quindi ogni motivo per rallegrarci. Tutto il territorio nazionale è assegnato e percorso regolarmente. Il numero degli studi biblici aumenta e le adunanze sono ben sostenute. - Malachia 3:10.
Un aumento così straordinario richiede Sale del Regno più grandi e una migliore organizzazione negli aspetti che preciseremo qui di seguito. Sino ad ora la maggioranza delle congregazioni, anche nelle località dove ce ne sono diverse, hanno cercato di disporre ciascuna della propria Sala del Regno adattandosi frequentemente a locali non molto idonei. Questa situazione ha determinato spesso la formazione di congregazioni relativamente piccole per motivi di spazio disponibile, ognuna delle quali peraltro paga notevoli somme di denaro per l’affitto di un locale.
Questa situazione è comune in molte città dove le congregazioni pagano fino a 1-2 milioni mensili di affitto per disporre di un locale che richiede anche notevoli spese di ristrutturazione e che in seguito devono forse lasciare perché il proprietario non rinnova il contratto. Nei grossi centri suggeriamo pertanto che più congregazioni, due, tre o forse anche quattro, collaborino insieme per prendere in affitto un’unica sala. Il locale deve essere abbastanza ampio, di non meno di 200 metri quadrati, essere in una zona facilmente accessibile a tutti i proclamatori anche con i mezzi pubblici e deve possibilmente non essere in un interrato.
Tale collaborazione è ancor più necessaria quando si tratta di realizzare il progetto di acquistare o costruire una Sala del Regno, che comporta l’impiego di notevoli somme di denaro. In molte città le congregazioni hanno manifestato un eccellente spirito di unità operando non in vista dell’interesse di un limitato numero di proclamatori ma dell’opera in generale nell’intera zona. Spesso hanno lasciato una o più sale in affitto per risparmiare denaro, radunandosi in un solo locale.
I vantaggi di disporre di ampie Sale del Regno sono molteplici:
1) si possono formare congregazioni più numerose con corpi di anziani più numerosi e stabili e con più servitori di ministero;
2) viene data maggiore testimonianza perché questi locali sono più adatti alle esigenze, sono più in vista e vi si radunano di continuo più congregazioni con un movimento continuo di proclamatori;
3) si risparmia, nel tempo, molto denaro.
Come già sapete, le congregazioni che fanno i piani per acquistare o costruire una Sala possono richiedere un prestito gratuito al Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno per una parte del costo totale della spesa. Ma affinché il suddetto Fondo possa essere usato nel migliore dei modi e a beneficio di più proclamatori è necessario, nelle città dove vi sono più congregazioni, che queste collaborino per disporre di un locale che serva i vari gruppi della zona.
Se non è stato già fatto, invitiamo tutti i sorveglianti di città in collaborazione con il sorvegliante di circoscrizione a tenere un’adunanza con gli anziani delle varie congregazioni per determinare se sia il caso di chiudere qualche Sala del Regno. L’adunanza sarà presieduta dal sorvegliante viaggiante. Se le congregazioni interessate sono assegnate a più circoscrizioni, i sorveglianti di circoscrizione stabiliranno chi di essi condurrà l’adunanza. Può darsi che sia necessario anche rivedere l’assegnazione del territorio se più congregazioni si riuniranno nella stessa Sala. Naturalmente, una volta stabilito il da farsi, sarà bene informare la Congregazione Centrale della decisione presa. In questo modo l’Ufficio potrà esprimersi e offrire i propri suggerimenti, se necessario. Non è bene comunque effettuare cambiamenti prima di avere ottenuto il consenso dell’Ufficio.
In occasione della summenzionata adunanza sarà bene che fra tutti gli anziani siano scelti tre fratelli qualificati perché fungano da comitato di ricerca per la costruzione o l’acquisto di una Sala del Regno, come pure per l’affitto di un capiente locale da utilizzare in comune. L’Ufficio dovrebbe essere prontamente informato, potremo così offrirvi alcuni appropriati suggerimenti affinché ogni aspetto sia curato opportunamente.
A proposito della costruzione o dell’acquisto di una Sala del Regno ricordiamo le disposizioni della circolare del 15 dicembre 1987 secondo la quale nessuna congregazione può realizzare un progetto di sua iniziativa senza la preventiva autorizzazione della Congregazione Centrale e senza seguirne le istruzioni in materia legale, urbanistica, di progettazione e di intestazione della proprietà.

Gabry

[Artemio Inarte Emio]

Qualche tempo fa, nella nostra zona, si acquistò un terreno e si chiese un prestito a Roma per costruire una Sala nuova. Una volta approvato il progetto e l'importo, la macchina delle costruzioni si mise in moto. Ci venne fatto un prestito per realizzare il tutto e vennero messe in vendita le vecchie Sale del Regno (ovviamente già di proprietà Watchtower). I soldi ricavati dalle vendite vennero detratti dalla rimanenza del debito. Per sapere quanto i poveri fratelli avrebbero potuto corrispondere fu indetto un megasondaggione per anonimi: scrivi su un biglietto la cifra mensile che puoi, attenzione!, donare per restituire i soldi alla Betel. Biglietti a destra e manca. Cifre a casaccio: alcune esageratamente alte ("Geova mi sosterrà comunque" o "Dalla tua mano stiamo ridando") altre l'opposto (altro che vedove e orfani o avanti negli anni....la maggior parte di quelli che scrivevano cifre così basse erano nominati e per giunta non in ristrettezze...lo so con certezza da chiacchierate coi diretti interessati). Una volta sondaggiato il tutto, gli anziani stabilirono, giustamente, una cifra minore rispetto a quella ipoteticamente realizzata dai biglietti, questo perchè l'avvenimento imprevisto poteva far diminuire la cifra e anche considerevolmente. Nonostante questo, però, la cifra anche se ribassata, non veniva onorata dalle reali contribuzioni che si ricevevano. E lì scoppia il bubbone. Perchè Roma fa pressione sui vari anziani: avete promesso tot. e non lo restituite... Anziani in pallone. E proclamatori in calcio d'angolo che subiscono bisogni locali su bisogni locali che parlano di "donatori allegri" , di "voti che vanno mantenuti" e quant'altro di peggio possa farti sentire se quel mese avevi avuto un imprevisto e non ci stavi dentro. La tua coscienza sotto i piedi (degli altri) ti imponeva ammende e preghiere. Fin quando, parlando con l'anziano "Ruggero, in economia aveva zero", gli domandi ormai esasperato: "Ma se la Sala è stata costruita coi soldi della Betel e se adesso è divenuta sua proprietà: ma per quale motivo devo ridargli i miei soldi per una cosa che è già loro? Risposta: "è giusto così. La Betel non può prestare i soldi per costruire una Sala senza riaverli indietro. Pensa a quelli che dovranno costruire la propria Sala dopo di noi: come faranno se non restituiamo noi questi soldi del fondo?" Io:"Ma a loro resta il bene che, tradotto economicamente, è un bene con valore aggiunto! Non è più, ipotesi, il milione di eurini che ci ha prestato: è uno stabile che vale molto di più!! Ed è già loro!!!" Risposta: "La prassi è questa. Perchè ti ostini a pensare ai soldi?" E lì devi per forza mollare il colpo perchè l'anziano "Ruggero, in economia aveva zero" è ovvio! Gli dici: Immagniamo ipoteticamente questa situazione: il fondo costruzioni è di un milione di €. Mi vuoi far credere che loro costruiscano 100 Sale in Italia facendo girare solo questi soldi? Davvero pensi che se non ridai indietro la tua rata gli altri restino senza Sala?... E poi finisce il tutto in un brutto silenzio che ti fa capire che sei capitato proprio male...

[Luciano]

QUindi se ho ben capito ci fu una disparità di trattamento fra i "beneficiari" di mutuo americani e quelli italiani.
Gli uni non pagavano più l'interesse dall' 87, gli altri pagavano il 3 per cento di tasso( invece che il sei grazie agli sconti di fine stagione).
Luciano saluta